Hyundai Coupe - Grinta accessibile - FOTO GALLERY
Un modello di nicchia, ma di grande importanza per il marchio Hyundai: grazie alle sue forme, moderne e sinuose, la Coupe (battezzata così, senza l'accento) mostra negli anni 90 la grande vitalità della Casa coreana, in grado di vendere prodotti accattivanti a prezzi concorrenziali. Ecco perché, sebbene a Seul amino identificare come modello di svolta la Pony Coupé del 1975, mai entrata in produzione, per molti è lei l'icona moderna della Hyundai: una berlinetta dai costi contenuti che nel 1996 mise in crisi chi, all'epoca, stava meditando di acquistare una vettura europea o giapponese. E infatti, la coreana ha saputo ritagliarsi un ampio spazio tra le coupé di quegli anni, nonostante la ricca concorrenza e un restyling, quello del 1999, che divise gli appassionati. Ne parliamo con maggiori dettagli nella nostra galleria d'immagini, dove abbiamo ripercorso la storia e le caratteristiche di questa perla.
F.1, GP Giappone - Verstappen in pole davanti alle due McLaren
Max Verstappen ha conquistato la ventinovesima pole position della sua carriera a Suzuka e partirà dalla prima posizione nel Gran Premio del Giappone di domani. Il campione del mondo olandese è tornato a non avere rivali e ha fermato il cronometro sull'1:28.877, ottenendo così la migliore prestazione assoluta con mezzo secondo di vantaggio sul primo degli inseguitori. Questa volta, alle spalle della Red Bull numero uno troviamo le due McLaren: Oscar Piastri, fresco di rinnovo fino al 2026, si è fatto strada fino alla prima fila dello schieramento mettendosi dietro il compagno di squadra Lando Norris.
Avversari lontani. Alla Ferrari è mancato il piglio giusto, questa volta: la SF-23 fatica molto a tenere il giusto bilanciamento nelle curve veloci e soffre rispetto agli avversari, soprattutto nel primo settore della pista. Charles Leclerc è riuscito a strappare un quarto posto che lo porta in seconda fila, mentre Carlos è sesto ma staccato di quasi un secondo netto dalla pole. Tra le due Ferrari troviamo la seconda delle Red Bull, quella di Sergio Perez, anche lui con un ritardo enorme rispetto al compagno di squadra che guida una macchina identica alla sua. Opaca anche la prestazione della Mercedes: Hamilton e Russell non sono andati oltre la settima e ottava posizione, lasciandosi alle spalle solo l'AlphaTauri dell'idolo di casa Yuki Tsunoda - appena confermato per il 2024 - e l'Aston Martin di Fernando Alonso. Resta appena fuori dalla Q3 Liam Lawson, che si conferma un pilota da tenere d'occhio. Il neozelandese tornerà al ruolo di riserva nel 2024, ma ha dimostrato di avere tanto potenziale e oggi lo ha messo in luce, ancora una volta. Liam ha preceduto l'Alpine di Gasly per appena un millesimo di secondo. Segue poi la Williams di Albon e l'altra Alpine di Ocon. Partirà invece ultimo Logan Sargeant, autore di un incidente in Q1 che lo ha messo subito fuori e che costringerà i meccanici della Williams a un extra lavoro per risistemare la vettura in vista della gara di domani.
Le parole del poleman. "Qui si può spingere davvero al limite ed è stata una splendida sessione" ha detto Max Verstappen al termine delle prove odierne. "Ci siamo lasciati alle spalle un weekend negativo, ma sentivo che questa sarebbe stata per noi una pista favorevole. Mi sono sentito a mio agio fin dal primo giro, poi abbiamo fatto diversi passi avanti qua e là e ottenere la pole è fantastico".
Stati Uniti - Dilaga lo sciopero contro le Big Three
(Lo sciopero proclamato dal sindacato americano UAW (United Auto Workers) contro le Big Three di Detroit (GM, Stellantis, Ford) si espande a macchia d'olio. Il presidente Shawn Fain, infatti, ha annunciato delle novità nella vertenza iniziata pochi giorni fa e finora limitata a soli tre impianti di assemblaggio. Per cominciare, entreranno in sciopero 38 centri dedicati alla distribuzione di ricambi e distribuiti in 20 Stati e circa 5.500 lavoratori. Si tratta, nel complesso, di siti di proprietà solo di Stellantis e General Motors.
Ford esclusa. La novità riguarda proprio la decisione dei rappresentanti sindacali di non colpire ulteriormente la Ford per via dei "reali progressi" compiuti negli ultimi giorni nelle trattative per il rinnovo del contratto collettivo. Al contrario gli altri due gruppi, pur avendo migliorato le loro offerte, non hanno ancora trovato un accordo con sindacato. "Chiuderemo i centri di distribuzione finché queste due società non riprenderanno i sensi e si presenteranno al tavolo con un'offerta seria", ha detto Fain.
Marelli - Sospesa la chiusura della fabbrica di Crevalcore
La Marelli ha comunicato ai sindacati la sospensione della procedura di chiusura della fabbrica di Crevalcore fino al prossimo incontro con i rappresentanti dei lavoratori, previsto per il 28 settembre.
La reazione dei sindacati. Per le sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr, la comunicazione rappresenta "un primo importante risultato" della vertenza iniziata all'inizio della settimana, quando la direzione aziendale ha annunciato l'intenzione di fermare la produzione di collettori di aspirazione e pressofusi di alluminio presso l'impianto bolognese. "Ci permetterà di iniziare il confronto con l'azienda senza un contatore già attivo", spiegano i sindacati. "Noi vogliamo il confronto per arrivare ad una soluzione che dia continuità produttiva ed occupazionale al sito di Crevalcore".
L'adesione allo sciopero. La comunicazione dell'azienda è arrivata nel giorno della mobilitazione permanente a Crevalcore e delle otto ore di sciopero in tutto il gruppo proclamate dai sindacati. Le sigle parlano di "alta adesione dei lavoratori, con punte del 100%" e di segnale "molto chiaro" lanciato alla direzione aziendale. Ora, si aspettano novità nelle prossime settimane: un primo incontro sulla vertenza è stato convocato dalla Regione Emilia-Romagna e un secondo per il 3 ottobre dal ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Lexus - In arrivo una concept elettrica con le batterie del futuro
In occasione del Japan Mobility Show, in programma dal 28 ottobre al 5 novembre, la Lexus presenterà un prototipo elettrico dotato di batterie di nuova generazione. L'annuncio segue di pochi giorni quello relativo alla strategia di evoluzione degli accumulatori diramato dalla Toyota, contenente i dettagli sulle future tecnologie e sugli obiettivi di autonomia dei nuovi modelli.
Una concept per il nuovo corso stilistico. Il prototipo anticipa i contenuti dei futuri modelli Lexus attesi a partire dal 2026, che adotteranno una piattaforma modulare abbinata alle batterie di nuova generazione. Molto probabilmente, il design della concept sarà fortemente influenzato dalla ricerca aerodinamica, con forme dinamiche e proporzioni da berlina di lusso grazie alla realizzazione di batterie dallo spessore ridotto. I tecnici della Lexus vogliono inoltre sottolineare i valori fondanti del marchio come il confort, le prestazioni e la qualità nel mondo delle elettriche e stanno quindi studiando le migliori soluzioni tecniche per ottenere questi risultati.
Nel 2027 batterie da 1.000 km di autonomia. Molto probabilmente, la Lexus sarà la prima ad adottare le batterie a stato solido previste a partire dal 2027: i giapponesi hanno ipotizzato una autonomia di circa 1.000 km con 10 minuti di ricarica (10-80%), ma già con le High Performance agli ioni di litio previste nello stesso anno sarà possibile raggiungere percorrenze simili con tempi di ricarica di circa 30 minuti.
Autostrade - MooneyGo, il nuovo concorrente del Telepass
Fino a poco tempo fa, il Telepass era l'unica soluzione per pagare i pedaggi autostradali senza dover utilizzare i contanti o le carte di pagamento. Ora, il sistema di telepedaggio di Autostrade per l'Italia deve affrontare la concorrenza non solo di UnipolMove, ma anche di un nuovo operatore. Mooney un'azienda partecipata dalla società energetica Enel e dal principale operatore bancario italiano, Intesa Sanpaolo ha lanciato un nuovo dispositivo di telepedaggio, MooneyGo.
Copertura e condizioni. L'omonima applicazione consente già oggi di accedere a diversi servizi: l'anno scorso, per esempio, con essa sono state pagati 8 milioni di soste su strisce blu e 4 milioni di abbonamenti o biglietti per il trasporto pubblico. Ora, tramite un apposito dispositivo, gli utenti potranno accedere anche a uno specifico servizio di telepedaggio, che sarà attivo sulla rete autostradale italiana e negli oltre 300 parcheggi convenzionati Telepass (si potrà pagare anche l'area C di Milano o il traghetto per lo Stretto di Messina).
I costi. Il dispositivo è attivabile in cinque minuti in 20 mila punti vendita Mooney convenzionati in tutta Italia: è possibile associare due targhe e scegliere fra l'opzione "pay per use" (si pagano 2,20 euro per il servizio solo nei mesi in cui lo si utilizza) un abbonamento da 1,50 euro mensili. Nel primo caso il costo di attivazione è di 10 euro, mentre nel secondo di 5 euro. I canoni, i pedaggi e gli altri servizi vengono addebitati su una qualsiasi carta di credito, debito o su una prepagata Mooney, a esclusione delle carte estere. Il telepedaggio si può attivare anche dall'app MooneyGo e in tal caso si riceve il dispositivo direttamente a casa.
Pichetto - "L'elettrico non è un dogma, non può essere l'unica strada"
Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, torna a parlare di auto elettriche e dell'opposizione del governo italiano alle politiche europee per il settore automotive: "L'elettrico è una grande via per la mobilità del futuro, la principale. Per l'Italia, però, non può essere l'unica. Continueremo a batterci in Europa perché l'elettrico, oggi non accessibile a tutti, diventi una vera opportunità e non un limite, non un dogma senza alternative", spiega il ministro. "Non può esistere mobilità che tenga a distanza a priori filiere produttive come quella italiana solida e vincente dell'endotermico". Per questo, secondo il governo, l'Italia "può essere tra i migliori in Europa nello sviluppo degli e-fuel", mentre "lo è già su biocarburanti avanzati".
Le iniziative del governo. Del resto, per il ministro, la questione dei trasporti sostenibili "è una missione che tocca la responsabilità di tutti", e che "parte dai grandi obiettivi di europei di decarbonizzazione per 'calarsi' nella profondità del tessuto socioeconomico del Paese, da dove parte la domanda di mobilità". A tal proposito, il ministero dell'Ambiente "è impegnato a diffondere la cultura dello 'sharing' e l'uso del trasporto collettivo, per promuovere mezzi a basse e zero emissioni", nonché la mobilità su due ruote. In tal senso, Pichetto ha citato "il programma sperimentale casa-scuola e casa-lavoro, con cui il ministero sta cofinanziando 80 progetti di mobilità locale per 75 milioni", il piano di incentivazione per oltre 16 milioni denominato PRiMUS, "che prevede tra le altre attività anche la realizzazione di nuove piste ciclabili per 42 chilometri" e il programma di finanziamento del trasporto scolastico sostenibile, che consentirà ai comuni beneficiari di acquistare 81 scuolabus elettrici". Inoltre, Pichetto ha rivelato come sia in corso di definizione, "di concerto con il Mit, un decreto per approvare il finanziamento di progetti sulle corsie riservate per il trasporto pubblico, riguardante i centri sopra i 50 mila abitanti in infrazione comunitaria". Infine, il governo ha ricordato l'investimento previsto nel Pnrr per la mobilità nelle isole minori e la spinta alla realizzazione delle colonnine di ricarica nei centri urbani e nelle superstrade.
Milano - Area B e C, il Comune proroga le deroghe
La giunta milanese ha deciso di prorogare alcune delle deroghe per l'accesso in Area B e C: in particolare, l'amministrazione Sala ha deciso che le misure di accompagnamento concesse ad alcune categorie soggette ai divieti di ingresso e prossime alla scadenza del 30 settembre saranno "prorogate, per non penalizzare chi ha già avviato un percorso di sostituzione del mezzo privato inquinante".
Il nodo diesel Euro 5. La decisione, presa a un mese dall'aumento dei ticket di ingresso in Area C da 5 a 7,50 euro (previsto dal 30 ottobre) e nel pieno delle discussioni per tenere accese le telecamere anche durante i fine settimana, riguarda i proprietari di un veicolo diesel Euro 5 che al 31 marzo scorso hanno sottoscritto un contratto di acquisto, di leasing o di noleggio a lungo termine di un nuovo veicolo, con contestuale rottamazione del vecchio mezzo: potranno circolare in Area B fino all'arrivo della nuova auto e comunque non oltre giugno 2024. Lo stesso vale per i veicoli diesel Euro 5 adibiti al servizio taxi o al servizio di noleggio con conducente. Inoltre, per i mezzi a gasolio, sempre Euro 5 utilizzati in car pooling e regolarmente registrati sulle piattaforme dedicate, il divieto di accesso e circolazione in Area B slitta al 30 settembre 2024. Stessa proroga per chi utilizza un diesel Euro 5 per il tragitto casa/lavoro tra le ore 21 e le 7 del mattino, i dipendenti delle forze armate, della polizia, dei vigili del fuoco, della Protezione civile, degli ufficiali giudiziari, delle autoscuole, degli agenti di commercio e degli artigiani, dei medici di medicina generale e dei pediatri di famiglia in visite domiciliari, nonché dei volontari in servizio notturno presso enti riconosciuti di assistenza socio-sanitaria con sede all'interno del Comune. Infine verrà riconosciuta, in via definitiva, la possibilità di entrare in Area B per utilizzare i parcheggi di interscambio di Lampugnano, Forlanini e Rogoredo.
Le altre misure. L'elenco delle disposizioni è comunque lungo. Per esempio, per usufruire delle agevolazioni è "indispensabile fare richiesta sulla piattaforma di Area B e completare la procedura online prima dell'accesso alla Ztl". Non solo: ai proprietari di un diesel Euro 5 con Isee inferiore a 20 mila euro verranno concessi altri trenta ingressi in Area B in aggiunta alle giornate di deroga (25 per i residenti, 5 per i non residenti), fruibili tra il primo ottobre 2023 ed il 30 settembre 2024. "Queste misure 'di accompagnamento' sono nate con l'intento di aiutare cittadini e cittadine nel momento di passaggio ai nuovi divieti", spiega l'assessore alla Mobilità, Arianna Censi. "E con lo stesso identico intento le proroghiamo. Parliamo, ad esempio, delle famiglie indigenti o di chi ha scelto di passare a un veicolo con minori emissioni ma non ne è ancora in possesso. Rimarco che il nostro obiettivo resta quello di ridurre il numero delle auto inquinanti in circolazione a Milano, in linea con le politiche cha stiamo portando avanti a tutela della salute pubblica".
Audi - L'A6 e-tron pizzicata in autostrada
Un prototipo dell'Audi A6 e-tron di serie è stato fotografato da un nostro lettore sull'autostrada A22 del Brennero: come si evince dalle foto di Luca, la berlina con targa tedesca, ancora nascosta da pesanti camuffature ma già dotata della carrozzeria definitiva, è in fase di collaudo e il debutto sul mercato dovrebbe avvenire nell'estate del 2024.
La prima con la Ppe. La sigla e-tron identifica i modelli elettrici dell'Audi: l'A6, insieme alla sorella a ruote alte Q6 ormai pronta al lancio, utilizzerà la nuova piattaforma Ppe che sarà adottata anche per la nuova Porsche Macan e sarà prodotta nella rinnovata fabbrica di Ingolstadt. La berlina oggetto delle foto odierne sarà affiancata dalla Avant e, soprattutto, potrà contare anche su motori endotermici almeno fino al 2026, anno in cui la Casa virerà completamente sulle varianti elettriche. La piattaforma consentirà di introdurre batterie e motori di nuova generazione, oltre a un design fortemente evoluto in funzione delle libertà e delle necessità aerodinamiche proprie dei modelli a batteria. Un'anticipazione della A6 di serie è rappresentata dall'A6 Avant e-tron Concept, accreditata di 700 km di autonomia e 476 CV (ci saranno anche più potenti versioni RS).
Tutto per l'aerodinamica. Nelle foto spia possiamo vedere soltanto il posteriore della A6 e-tron, ma il dettaglio è sufficiente per riconoscere la vettura rispetto alle ricostruzioni grafiche viste fino a oggi: la linea è quella di una due volumi molto slanciata e il lavoro congiunto del diffusore e dello spigolo del portellone dovrebbe essere vitale per l'ottimizzazione dell'aerodinamica. Un altro elemento interessante è la presenza degli specchietti retrovisori tradizionali: nonostante i vantaggi aerodinamici ottenuti con le telecamere, disponibili sulla Q8 e-tron, non è detto che l'A6 replichi questa scelta.
Toyota - Toyota: il primo teaser della bZ Compact Suv di serie
BeyondZero è il progetto che la Toyota dedica alle elettriche: ora, dopo la bZ4x, la Casa giapponese è pronta a introdurre un modello più piccolo della neonata famiglia bZ. La vettura è quasi pronta per il debutto, annunciato da un breve teaser video.
Anticipata dalla bZ Compact Suv. Per il momento, l'unico elemento visibile è quello dei gruppi ottici posteriori a Led, composti da una fascia orizzontale a tutta larghezza e da linee verticali sui lati. Questo design fa subito pensare alla bZ Compact Suv svelata come Concept nel 2022 in parallelo con la C-HR Prologue e potrebbe indicare l'imminente presentazione della seconda elettrica Toyota. Secondo le informazioni in nostro possesso, infatti, la compatta potrebbe essere svelata all'inizio del 2024.
Compatta e ricca di spunti stilistici. Chiamata per il momento bZ3x, la nuova Suv dovrebbe avere dimensioni ridotte rispetto alla sorella maggiore e riprendere in massima parte il design del prototipo, introducendo stilemi ulteriormente aggiornati rispetto alla bZ4x. Sarà interessante capire anche quanto dei futuristici interni sarà ripreso sul modello di serie: la concept propone il volante rettangolare (probabilmente drive-by-wire), uno schermo centrale molto incurvato e una console centrale particolarmente spaziosa, all'insegna del minimalismo formale.
Per le nuove batterie servirà attendere il 2026. Sul fronte dei propulsori, la "x" nella sigla dovrebbe indicare la presenza, almeno su alcune versioni, della trazione integrale con doppio motore elettrico, mentre le batterie dovrebbero evolversi rispetto alle attuali solo a partire dal 2026.
Jaguar - Accordo con Tesla per l'accesso ai Supercharger americani
La Jaguar ha raggiunto un accordo con la Tesla per consentire ai propri clienti di accedere alla rete dei Supercharger negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.
I termini dell'alleanza. L'intesa è analoga a quelle sottoscritte da un crescente numero di costruttori (Ford, General Motors, Mercedes, Polestar o Volvo, solo per citarne alcuni): tutte le nuove Jaguar vendute nella regione a partire dal 2025 avranno la piena integrazione dello standard di ricarica Nacs senza la necessità di un adattatore e potranno così beneficiare dei vantaggi garantiti dall'infrastuttura sviluppata dalla Tesla. Inoltre, l'azienda britannica fornirà gli adattatori ai proprietari della sua unica elettrica attualmente in gamma, la I-Pace, quando saranno disponibili.
Toyota - GR86: il model year 2024 e la RZ 40th Anniversary Limited
La Toyota ha presentato in Giappone l'aggiornamento tecnico della GR86 e allo stesso tempo svelato la serie speciale RZ 40th Anniversary Limited, offerta in sole 200 unità.
Gli Adas EyeSight sui modelli col manuale. Per tutte le GR86 sono previste alcune migliorie di carattere tecnico che in futuro potrebbero essere estese anche ai modelli venduti al di fuori del Giappone. La sportiva viene infatti dotata del pacchetto EyeSight aggiornato (anche per i modelli con cambio manuale), del comando del vivavoce sul volante, di una nuova taratura dei controlli di trazione e stabilità e del Blind Spot Monitoring opzionale. Si aggiungono agli accessori l'impianto frenante Brembo e gli ammortizzatori Sachs.
La serie speciale per i 40 anni della Trueno. La GR86 RZ 40th Anniversary Limited nasce per celebrare l'anniversario dalla presentazione della AE86, nota globalmente come Trueno e divenuta il simbolo delle compatte sportive giapponesi degli anni 80 e del mondo del drifting. La vettura è disponibile soltanto nei colori bianco e rosso con una livrea che ricorda la AE86, abbinata a specchietti e spoiler posteriore neri e cerchi di lega da 18" grigio scuro, mentre l'abitacolo presenta esclusivi rivestimenti neri e rossi con ricami personalizzati. Soltanto 200 clienti, selezionati tramite una lotteria, potranno entrare in possesso della serie speciale.
F.1, GP Giappone - Libere 2, Verstappen torna davanti a tutti
Le prove libere del GP del Giappone, a Suzuka, ci suggeriscono che i valori in pista sono tornati a essere quelli pre-Singapore. Max Verstappen ha ottenuto il miglior tempo in entrambe le sessioni di prove libere, tornando così a dettare il passo. Nel corso della seconda sessione, l'olandese della Red Bull ha fermato il cronometro sull'1:30.688. Le due Ferrari sono immediatamente dietro: Charles Leclerc è secondo, staccato di tre decimi, mentre Carlos Sainz ha chiuso con il quarto tempo a mezzo secondo abbondante dalla vetta. Tra le due vetture di Maranello troviamo la McLaren di Lando Norris.
La Top 10. In casa Mercedes la giornata si chiude con il quinto tempo di George Russell che, soprattutto in simulazione gara, ha messo in evidenza un alto degrado termico della gomma. Non sarà il solo a soffrire, perché la gestione degli pneumatici su questa pista è critica e certamente peserà anche sulle strategie. Secondo Pirelli, infatti, questa sarà una gara con almeno due soste per ogni pilota. Sesta posizione per Fernando Alonso con l'Aston Martin: lo spagnolo ha preceduto la Williams di Alex Albon, ormai presenza fissa in Top 10, che a sua volta ha chiuso con un decimo di vantaggio sulla McLaren di Oscar Piastri. A chiudere la Top 10 ci sono Sergio Perez - in netta difficoltà rispetto al compagno Verstappen - e Valtteri Bottas con l'Alfa Romeo. In difficoltà, invece, le Alpine: Esteban Ocon non è andato oltre il dodicesimo tempo, mentre Pierre Gasly ha chiuso in penultima posizione: il francese è stato anche protagonista di un incidente a due minuti dalla fine, andando a sbattere all'uscita della Degner, causando una bandiera rossa che ha messo fine anzitempo alle libere.
Carburanti - Prezzi in lieve calo (ma per poco)
I prezzi dei carburanti diminuiscono per il secondo giorno di fila, con IP e Tamoil che hanno ridotto di due centesimi al litro la benzina e il gasolio. Tuttavia, il trend al ribasso rischia di non durare a lungo: Staffetta Quotidiana, infatti, evidenzia il "forte rimbalzo delle quotazioni dei prodotti raffinati, con il gasolio di nuovo sopra i mille dollari la tonnellata". Inoltre, nonostante le medie nazionali del self-service risultino in "lieve calo per la prima volta da metà luglio", la benzina rimane sempre sopra i 2 euro/litro.
Le medie del giorno. In particolare, secondo le elaborazioni della rivista specializzata sulla base delle comunicazioni dei gestori all'Osservatorio del Mimit, in modalità "fai da te" la verde quota a 2,003 euro/litro (-2 millesimi) e il diesel a 1,940 euro/litro (-2). Al servito, benzina a 2,139 euro/litro (invariato), gasolio a 2,076 euro/litro (invariato), Gpl a 0,712 euro/litro (invariato), metano a 1,393 euro/kg (-2) e Gnl a 1,262 euro/kg (-2). Lungo le arterie autostradali, benzina a 2,079 euro/litro (2,322 al servito), gasolio a 2,023 euro/litro (2,276 al servito), Gpl a 0,851 euro/litro, metano a 1,521 euro/kg e Gnl a 1,277 euro/kg.
Inizia l'iter del micro bonus. Intanto, quasi tutti i quotidiani nazionali affrontano la questione del bonus da 80 euro per le famiglie meno abbienti. L'erogazione non dovrebbe essere mensile, come emerso in recenti indiscrezioni di stampa, bensì una tantum. L'intervento sarà esaminato già stamattina da un "pre-consiglio dei ministri" per poi essere approvato lunedì 25 settembre. Per il nuovo bonus, che confluirà nella social card "Dedicata a te" (la carta di pagamento prepagata da 382,50 euro destinata a nuclei familiari con un Isee sotto i 15 mila euro), il budget a disposizione dovrebbe essere di un centinaio di milioni, ma l'effettiva portata della misura dovrà essere stabilita tenendo in considerazione la tenuta dei conti pubblici: il governo dovrà affrontare l'aumento del rendimento dei titoli di Stato di riferimento (i Btp a 10 anni) al 4,5%, in parte legato anche ai continui rialzi dei tassi di interesse da parte della Bce, e la contestuale salita del costo d'esercizio del debito italiano (ossia i maggiori oneri da pagare sulle emissioni di titoli in termini di rendimenti da garantire agli investori affinché acquistino i nostri buoni del Tesoro). La strada, insomma, non è semplice.
Picasso - 660 LMS, supercar sartoriale
La nuova supercar svizzera Picasso 660 LMS è stata presentata a Milano: 660 indica il numero dei cavalli, LM ne descrive il Dna ispirato ai prototipi che corrono a Le Mans e la S sta per stradale.
Carrozzeria e telaio sono di fibra di carbonio, mentre il motore è un V6 biturbo di 3.0 litri con bancate a 90. Sviluppato ad hoc da Autotecnica Motori leader nella progettazione di motori per i campionati FIA GT, Formula 2 e Formula 3 è pensato per sfruttare al massimo le prestazioni dei carburanti sintetici. Il peso della sportiva è inferiore ai 1.000 kg, mentre la downforce può superare i 900 kg. Dato curioso, la parte laterale del telaio è costituita dal pannello di fibra di carbonio più lungo mai realizzato per un'auto di serie: 3,24 metri.
Il progetto porta la firma di Stefano Picasso, desideroso di riportare in auge i fasti di un'epoca ormai passata in cui leggendarie scuderie creavano prodezze di meccanica e acume ingegneristico per correre in pista. In aggiunta, la 660 LMS gioca anche le carte della bellezza e della sartorialità. In linea con uno dei trend attuali, infatti, il cliente può partecipare attivamente alla costruzione della sua vettura passo dopo passo. Stefano Picasso ha creato questa vettura con la forza di una visione che lo accompagna dall'infanzia: quando aveva appena due anni, infatti, ha creato la sua prima macchina, una piccola GT azzurra plasmata con il Das.
Ho sempre avuto questa missione nel cuore: portare una macchina da corsa alla massima performance, senza intaccarne la bellezza, dichiara Picasso. La determinazione e la precisione con cui il suo immaginario ha tracciato un disegno futuro hanno incrociato Robert Wild, imprenditore e collezionista. Robert ha raccolto la mia visione, ha compreso il mio intento e siamo cresciuti un tassello alla volta, con un focus preciso sulla parte ingegneristica e sul traguardo che volevamo raggiungere. Il polo produttivo di San Vittore, in Svizzera, è in grado di concepire e realizzare ogni elemento, tanto da avere comparti dedicati anche all'industria aerospaziale. Ci sono cinque assembly station che contribuiscono a comporre queste opere d'ingegno, capaci di coniugare performance assoluta, valore estetico e sostenibilità. Non utilizziamo componenti aftermarket: ogni singolo pezzo viene creato da noi. Questo approccio radicale ci consente di lavorare su carburanti sintetici che portino innovazione anche nel contesto della sostenibilità. Tra i partner tecnici ci sono anche Pirelli e Sabelt. La Picasso 660 LMS, disponibile nel 2024, sarà declinata in 21 coupé e 11 roadster per i clienti stradali, cui s'aggiungeranno 11 GT1 da pista per il customer racing.
Batterie - Accumulatori a fine vita: è meglio riciclare subito o rigenerare?
Le auto elettriche avanzano e con loro i sistemi di accumulo abbinati agli impianti fotovoltaici, in un proliferare di batterie che pone seri problemi non solo sull'approvvigionamento delle materie prime, ma anche sullo smaltimento una volta che sono arrivate a fine vita. Proprio su quest'ultimo punto si è aperto un dibattito dopo le dichiarazioni di Autocraft EV Solutions, società inglese che lavora a stretto contatto con le Case automobilistiche nel campo dell'analisi dei guasti e nelle tecniche di riparazione e recupero delle batterie. Grazie a decenni di esperienza, Autocraft ha sviluppato sistemi in grado di anticipare le criticità nel funzionamento grazie ad un approccio basato sul ripristino ed il mantenimento un livello di prestazioni ottimali in contrapposizione al riciclaggio prematuro di un pacco batteria o alla produzione di uno nuovo. Un approccio più rispettoso dell'ambiente e che, secondo un portavoce, non è sufficientemente preso in considerazione dalle istituzioni, soprattutto quelle dell'Unione.
La nuova direttiva approvata lo scorso giugno dal Parlamento europeo parla esclusivamente di obiettivi legati alla raccolta e al riciclo, comprendendo l'intero ciclo di vita delle batterie, dalla creazione allo smaltimento, senza menzionare altre possibilità e fissando livelli minimi di materiali recuperati dai rifiuti di batterie e da scarti di produzione da utilizzare per la produzione di nuovi accumulatori. Il fatto che si parta dal presupposto che una batteria considerata esausta debba essere necessariamente riciclata e che questa sia la strada più efficiente economicamente e a livello ambientale è messo apertamente in discussione da Autocraft che invece sostiene che la maggior parte delle batterie attualmente considerate a fine vita siano ben lontane dall'esserlo.
Per sostenere queste affermazioni, oltre ad aver garantito che la tecnologia applicata alla riparazione e alla rigenerazione delle batterie EV sia già esistente e anche scalabile in tempi relativamente brevi, Mike Hague-Morgan, direttore esecutivo di Autocraft, ha snocciolato qualche dato che evidenzia l'inefficienza degli attuali processi di riciclo. Se il costo ambientale della produzione di batterie è elevato, il riciclo è solo leggermente migliore: utilizza infatti circa il 53% dell'elettricità, consuma il 14% dell'acqua ed emette il 59% della CO2 necessaria per produrre una nuova batteria. Numeri che ridimensionano la sostenibilità e l'impronta ambientale. "Il Parlamento europeo prende sul serio la questione delle batterie Ev a fine vita, ma riteniamo che il riciclo venga privilegiato troppo presto nel ciclo delle batterie. Celle, moduli e pacchi vengono smantellati prima che siano stati esauriti tutti i kWh".
Mentre l'UE descrive la rigenerazione come "caso estremo di riutilizzo che comporta lo smontaggio e la sostituzione delle celle e dei moduli", Autocraft ribatte con la realtà di migliaia di pacchi batteria rigenerati ogni anno, intervenendo a volte su singole celle o moduli e identificando le cause in modo da evitare che il guasto si ripeta. La sostituzione di un singolo modulo della batteria utilizza una frazione minima dell'elettricità e dell'acqua (rispettivamente il 3,2% e il 2,8%) necessarie per produrre un pacco di batterie nuovo emettendo solo il 2,9% di carbonio, e può essere effettuata a intervalli regolari durante l'intero ciclo di vita.
Fleet&Business Day - Una retromarcia sullelettrico? Costerebbe troppo
L'Europa ha ormai deciso un percorso verso la mobilità elettrica, ma molti chiedono un dietrofront, magari come avvenuto nel Regno Unito. Tuttavia, per Gianluca Di Loreto, partner di Bain & Company, il costo di una retromarcia rischia di essere troppo alto. Qualunque sia la normativa, l'industria ha già fatto delle scelte sulle quali non si potrà tornare indietro in modo sostenibile dal punto di vista economico. Anche per questo, la transizione deve considerare non solo aspetti ecologici, ma anche, se non soprattutto, i fondamentali economici, principalmente delle aziende dell'intera filiera.
l'ora delle scelte. In tale contesto, Nicola Amati, docente del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino, ha sottolineato la situazione di aziende della filiera che si devono riconvertire in un arco temporale strettissimo, rischiando di perdere quelle competenze che hanno accumulato nel corso di decenni. Inoltre, si trovano nella disperazione di convertirsi a produzioni di elettronica che appartengono a un settore estremamente competitori. La sostenibilità delle aziende è in estrema difficoltà, ha aggiunto Amati. Tuttavia, per Di Loreto, Case e componentisti non possono aspettare il legislatore. Oggi devono fare le loro mosse nella più totale incertezza: chi ha fatto una scelta radicale e chi sta tenendo un approccio multitecnologico. In ogni caso rischiano sempre di fare una o più mosse sbagliate, ha aggiunto il consulente industriale, sottolineando alcuni effetti della transizione sulle attività delle aziende (Le Case stanno aumentando la quota parte di componenti comuni nelle piattaforme condivise tra i vari marchi perché devono risparmiare il più possibile) e ancor di più sul mercato: Stanno sparendo le auto piccole perché i costruttori, detto in modo volgare, non ci fanno soldi e stanno dirigendo la loro offerta verso l'alto di mercato. di conseguenza a rischio il concetto di mobilità di massa, ancor di più con la transizione verso l'elettrico.
Gli effetti della transizione. A proposito delle Bev, per Di Loreto, bisogna che il progresso diventi per tutti, ossia che l'auto diventi accessibile, mentre oggi i prezzi delle elettriche si stanno spostando verso l'alto. Oggi l'elettrico è per segmenti medio-alti. Non a caso sta aumentando di anno in anno l'età del parco circolante: gli automobilisti mantengono la loro auto per molti più anni. Quanto ai cinesi, il partner di Bain ritiene che possano conquistare uno spazio rilevante sul mercato del Vecchio Continente. Tuttavia, la questione di maggior importanza riguarda le strategie delle Case europee e in particolare il ruolo che vorranno giocare in futuro, "se rimanere nelle nicchie" o competere con i cinesi. Di sicuro l'elettrico andrà a modificare anche il mondo delle flotte. Secondo Andrea Sartori, direttore vendite di Quattroruote Professional, la transizione è un percorso che va al di là della scelta del veicolo, riguarda aspetti come l'utilizzo del parco, la sua struttura, il budget. Inoltre, è indispensabile anche dotarsi di infrastruttura o formare gli utilizzatori. Insomma il cambio di paradigma riguarda non solo le Case, ma anche realtà di particolare rilevanza per l'intera filiera come flotte e noleggio.
Fleet&Business Day - Aniasa torna a chiedere una revisione della fiscalità sulle flotte
Alberto Viano, presidente dell'Aniasa, ha colto l'occasione del Fleet&Business Day, l'evento di Quattroruote dedicato ai fleet manager, per tornare a chiedere una revisione della fiscalità gravante sul canale del noleggio. La richiesta non è nuova, ma si inserisce nell'attuale percorso della Legge Delega per la riforma del Fisco: la normativa è già entrata in vigore il 20 agosto e ora il governo ha tempo 24 mesi per emanare i decreti legislativi integrativi e correttivi.
Le richieste dell'Aniasa. In particolare, Viano ha chiesto di semplificare e razionalizzare le imposizioni, riducendo gli adempimenti amministrativi tramite la revisione dei costi parzialmente deducibili. A tal proposito, l'associazione sta per definire una proposta per aumentare soglie e percentuali di deducibilità. Dunque, si proporrà di aumentare il limite massimo ancora fermo dopo oltre 30 anni a 18.075 euro e di portare al 100% la quota di costi deducibili per le elettriche. Inoltre, si chiede un riordino delle tasse automobilistiche anche nell'ottica di semplificare il prelievo. In tal senso, l'Aniasa vorrebbe uno schema legislativo che consideri le peculiarità del noleggio. Infine, si propone di rivedere le disposizioni sui redditi delle persone fisiche per salvaguardare le finalità dellamobilità sostenibile: la proposta dell'associazione è di migliorare la tassazione sui fringe benefit per i veicoli aziendali a uso promiscuo stabilizzando la soglia di esenzione a 3 mila euro (come per il periodo d'imposta 2022), a fronte dell'attuale valore ordinario di 258,23 euro.
EVO7 - Sette posti sotto i 30 mila euro
La Evo7 è una Suv di segmento D con misure piuttosto abbondanti: la lunghezza è di 4.795 mm, la larghezza di 1.870 mm e l'altezza di 1.758 mm. Il passo arriva a 2.810 mm, mentre la carreggiata anteriore e la posteriore misurano, rispettivamente, 1.575 e 1.590 mm. Il peso in ordine di marcia è di 1.605 kg, mentre a pieno carico si può arrivare a 2.160 kg.
Per la 7, la Evo ha previsto soltanto un motore a benzina, un 1.5 turbo che può erogare fino a 174 CV a 5.500 giri/min e 288 Nm di coppia massima a 4.500 giri/min. La trazione è anteriore, mentre il cambio è un automatico doppia frizione a sei rapporti. Per il momento, il costruttore non ha svelato le prestazioni del modello, limitandosi a fornire i consumi, pari a 7,4 litri per 100 km nel ciclo Wltp, e le emissioni (171 g/km di CO2). Il serbatoio della benzina è da 58 litri, per un'autonomia media che dovrebbe aggirarsi attorno ai 780 chilometri. A completare la tecnica della Evo7 ci sono delle sospensioni anteriori di tipo MacPherson e delle posteriori con barra di torsione: la servoassistenza dello sterzo è elettrica, mentre i freni prevedono quattro dischi, con solo gli anteriori autoventilanti.
La Evo7 è disponibile con due differenti configurazioni per gli interni, a sei o sette posti. Nel primo caso sono presenti sei poltrone singole, mentre nel secondo la terza fili di sedili prevede un divano abbattibile: indipendentemente dalla configurazione il costruttore dichiara un volume utile di 230, 1.050 e 1.900 litri (calcolati fino al tetto), a seconda della posizione dei vari sedili. Di serie sono previsti due schermi: quello dell'infotainment - compatibile con Android Auto e Apple CarPlay - misura 12,3", mentre per il quadro strumenti digitale è previsto un pannello da 10". La plancetta del climatizzatore, con comandi a sfioramento, è separata dal sistema multimediale, mentre sul tunnel centrale trovano spazio il selettore del cambio automatico, il pulsante di avviamento e il comando del freno di stazionamento elettrico.
Come sempre in questi casi, l'allestimento è completo e non sono previsti optional particolari, a eccezione dei colori: bianco, rosso, blu o nero. Di serie figurano accessori come il tetto panoramico apribile, la regolazione elettrica dei sedili anteriori (riscaldabili), la videocamera a 360 gradi, il climatizzatore automatico trizona e i rivestimenti di ecopelle per i sedili.
La Evo7 è il modello di punta della gamma Evo: il prezzo chiavi in mano, compresa la messa su strada, è di 29.900 euro, a cui vanno aggiunti l'Ipt e i costi di immatricolazione. Per fare un paragone, la DR 7.0 a sette posti viene proposta con un prezzo di partenza di 32.900 euro.
Milano - "Basta morti in strada", in mille bloccano il centro
Un migliaio di persone in strada, quattro incroci della cerchia dei Bastioni presidiati (Porta Nuova angolo Solferino, viale Bianca Maria angolo via Mascagni, viale Beatrice d'Este angolo via Melegnano, corso di Porta Vercellina angolo via Biffi), qualche insulto scambiato con i conducenti di auto e moto bloccati dai picchetti e una deviazione finale a Palazzo Marino, sede del Comune: è questo il bilancio della manifestazione "Basta morti in strada", organizzata la sera del 21 settembre a Milano dalle associazioni dei ciclisti - e non solo- per protestare contro le politiche della giunta di Beppe Sala in materia di mobilità.
"Più sicurezza, Milano a 30 all'ora". Organizzata per "fermare la città" dopo gli ultimi, gravi incidenti, spesso causati da mezzi pesanti (negli ultimi due episodi sono stati coinvolti persino un bus dell'Atm e un mezzo dell'Amsa), la manifestazione ha voluto ricordare prima di tutto le vittime: solo nel 2023 gli organizzatori ne hanno contato una ventina, soprattutto pedoni e ciclisti, ma anche persone a bordo di mezzi motorizzati, tra cui un monopattino. Oltre a una maggiore attenzione alla sicurezza stradale da parte del Comune, i manifestanti hanno chiesto una "Milano a 30 km/h", tema su cui il sindaco ha già espresso dubbi dopo la corsa in avanti del consiglio comunale, e una mobilità "a misura di bici" (si presume non quella delle pericolose bike-lane, che andrebbero messe in sicurezza). Difficile dire se questa agenda troverà risposte a Palazzo Marino: al momento, la giunta appare molto impegnata a rafforzare le gabelle (il 30 ottobre Area C passerà da 5 a 7,50 euro e nel 2024 sarà attiva anche nei fine settimana), rendere la vita impossibile agli automobilisti (residenti e no) e, più in generale, a escogitare nuovi sistemi per "cancellare" le auto dalla città. Qualcosa, va detto, si muove sul fronte dei mezzi pesanti: dall'1 ottobre il Comune proibirà l'accesso ai mezzi da cantiere sprovvisti di sistemi di sicurezza in grado di limitare i pericoli degli angoli ciechi.