Auto elettriche - Dazi, la BMW e tre Case cinesi fanno causa all'Europa

4 Ruote - 2 ore 17 min fa

Le cinesi BYD, Geely e Saic fanno ricorso contro i dazi europei sulle importazioni di veicoli elettrici provenienti dalla Cina. All'iniziativa, svelata da alcuni documenti depositati ieri sul sito web del Tribunale della Cgue (Corte di giustizia dell'Unione Europea), si è aggiunta anche la BMW, che nel paese del Dragone produce la Mini Cooper elettrica e l'Aceman in joint venture con la Great Wall: macchine alle quali, stanti i dazi approvati in ottobre dalla Commissione Europea, viene applicata un'imposta aggiuntiva del 20,7%.

La contromossa dei costruttori. La Casa bavarese ha fatto dunque seguito alla mossa dei tre colossi asiatici, che contestano le accuse di concorrenza sleale, mosse sulla scorta di un'indagine avviata nell'ottobre 2023: a conclusione del procedimento, la Commissione ha stabilito che i sussidi governativi erogati dalla Cina per le Bev abbassano i costi dei modelli a batteria prodotti in loco al punto da danneggiare la competitività delle elettriche prodotte in Europa. Così, nei mesi scorsi, l'Ue ha imposto dazi aggiuntivi (oltre alla tariffa base del 10%) per cinque anni, che vanno da un massimo del 35,3% (è il caso di Saic) a un minimo del 7,8% (per Tesla, che ha raggiunto un accordo separato). BYD e Geely, invece, sono soggette rispettivamente al 17% e al 18,8% di extra dazi. In generale, la variabilità del tasso dipende dalla collaborazione offerta dalle aziende all'indagine. Dopo l'approvazione dei dazi sulle elettriche, la Cina ha risposto imponendo tariffe aggiuntive su alcuni prodotti alimentari esportati dal Vecchio Continente e, nel frattempo, sono stati avviati dei negoziati per cercare di attenuare questa nuova misura. Le trattative sono però in una fase di stallo, e perciò i costruttori cinesi, assieme a Monaco, hanno deciso di adire le vie legali.

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Autovelox - La direttiva del governo a prefetti e comuni per arginare i ricorsi

4 Ruote - 2 ore 55 min fa

In attesa che siano emanate le norme di omologazione degli autovelox, il ministero dell'Interno prova ad arginare la consistente mole di ricorsi presentati dagli automobilisti dopo l'ordinanza con cui la Cassazione, a maggio e a luglio 2024, ha stabilito che solo le apparecchiature omologate (e in Italia nessuna di quelle attualmente in uso lo è, essendo tutte solo approvate) costituiscono fonte di prova per il riscontro del superamento dei limiti di velocità; e che dunque, le violazioni accertate con strumenti non omologati sono illegittime.

Istruzioni per l'uso dei ricorsi. Con una circolare inviata ieri alle prefetture (e indirettamente agli enti locali in relazione ai ricorsi ai giudici di pace), il ministero dà indicazioni su come gli Uffici territoriali del governo e le amministrazioni dovranno rispondere all'offensiva degli automobilisti. Insomma, una sorta di istruzioni per l'uso dei ricorsi, accompagnate da un richiamo alla compattezza (si pregano gli uffici di volersi attenere alle indicazioni fornite in modo da rappresentare uniformemente le ragioni di questo dicastero) e alla disciplina (si confida nella consueta e fattiva collaborazione di codesti uffici nella delicata materia).

Approvazione = omologazione. E quali sono queste indicazioni? Sono quelle fornite al dicastero guidato da Matteo Piantedosi dall'Avvocatura generale dello Stato, a cui il Viminale si era rivolto dopo i pronunciamenti della suprema corte. Semplificando al massimo, si suggerisce di fare leva, sin dal giudizio di primo grado, sulla piena omogeneità tra le due procedure, di omologazione e di approvazione presentando elementi, in particolare documentali, che non sono stati esaminati dalla Cassazione. Quali? Il decreto di approvazione dell'autovelox utilizzato e, soprattutto, decreti di omologazione di strumenti altri e diversi da quelli volti a verificare il superamento dei limiti di velocità. Soltanto in tal modo, sottolinea il ministero dell'Interno, sarà possibile rappresentare fondatamente e soprattutto in maniera innovativa rispetto ai precedenti giudizi la sostanziale omogeneità tra i procedimenti (di omologazione e di approvazione, ndr) e, quindi, l'assenza di qualsivoglia deficit di garanzie per il privato di un accertamento operato mediante apparecchiatura soltanto approvata e non omologata.

La pezza peggio del buco. Peccato che attualmente le uniche apparecchiature a essere omologate siano quelle per l'accesso alle Ztl, situazione totalmente diversa rispetto all'accertamento della velocità. Insomma, un tentativo legittimo e comprensibile, per carità, ma anche piuttosto goffo di metterci una pezza, confidando, davanti al giudice di pace e in tribunale, più nello stellone che nel diritto visto che, lo ammette lo stesso ministero citando l'Avvocatura, alla fine un ricorso per Cassazione volto a censurare il recente indirizzo giurisprudenziale, sia pure con riferimento a norme non rappresentate finora, si esporrebbe a una elevata alea  di inammissibilità o, quantomeno, di infondatezza. Come dire che senza una soluzione definitiva, ossia l'omologazione in seguito all'emanazione di specifiche norme, c'è ben poco da fare. Se non è una resa, poco ci manca.

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Genesis GV60 - Coi cingoli da neve per il soccorso alpino

4 Ruote - 4 ore 15 min fa

Al World Economic Forum di Davos la Genesis presenta la concept elettrica GV60 Mountain Intervention Vehicle: un veicolo da soccorso progettato per dare assistenza nelle operazioni di salvataggio su terreni accidentati e in condizioni meteorologiche avverse. Dopo la Genesis X Concept del 2023 e la Genesis X Snow Speedium Concept dell'anno scorso, la variante della GV60 è la terza concept che la Hyundai presenta all'evento svizzero.

Elettrica. La GV60 MIV è stata progettata ispirandosi ai veicoli da supporto per piccole unità (SUSV, Small Unit Support Vehicle) e utilizzando come base di partenza la Suv GV60: arrivata nel 2021,l'elettrica è lunga poco più di quattro metri e mezzo, monta powertrain con potenze fino a 320 kW (435 CV) e una batteria da 77,4 kWh, per un'autonomia fino a 516 km.

La concept. La Genesis GV60 MIV Concept monta passaruota maggiorati in fibra di carbonio e cingoli da neve, mentre all'interno i sedili sportivi sono stati rinforzati e la dotazione arricchita con medicinali, sistemi di comunicazione e di allarme. Sul tetto è stato poi installato un portapacchi specifico con luci a led (presenti anche nella presa d'aria anteriore), mentre il bagagliaio è stato arricchito da punti di fissaggio modulari per le attrezzature.

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Volkswagen - Allo studio una joint venture europea con Case cinesi

4 Ruote - 5 ore 41 min fa

La Reuters ha già dato conto delle mire dei costruttori cinesi sulle fabbriche tedesche della Volkswagen in fase di dismissione, ovvero , Dresda e Osnabrück: operazioni di acquisizione di impianti industriali non prive di ostacoli, in particolare dal punto di vista politico. Tuttavia, secondo una ricostruzione di Manager Magazin, i timori dei tedeschi potrebbero essere aggirati con un'operazione diversa: la testata economica, infatti, delinea uno scenario in cui la stessa Volkswagen potrebbe creare una joint venture europea con i costruttori cinesi, sul modello già sperimentato da Stellantis e Leapmotor

Le trattative. Secondo le indiscrezioni, Wolfsburg starebbe valutando la possibilità di mantenere il controllo delle fabbriche, riservando a modelli cinesi parte della capacità produttiva o turni di lavoro aggiuntivi. In tal modo, la Volkswagen potrebbe incrementare il basso tasso di utilizzo degli impianti e, al contempo, beneficiare delle competenze cinesi nella mobilità elettrica. A loro volta, le controparti avrebbero l'opportunità di evitare i dazi doganali imposti dall'Unione Europea alle Bev prodotte in Cina. Una serie di trattative, finora senza risultati concreti, avrebbero già parlato di una produzione congiunta nello stabilimento di Emden, dove la Casa tedesca assembla la ID.4 e la ID.7: ipotesi sfumate perché i cinesi non avrebbero apprezzato la struttura dei costi della fabbrica della Bassa Sassonia. A ogni modo, ai massimi livelli manageriali di Wolfsburg non si esclude né l'ipotesi di cedere un impianto, né la possibilità di progetti di collaborazione congiunta con brand del Dragone.

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Hyundai Motor - Ricerca&Sviluppo, il gruppo coreano si rafforza in Europa

4 Ruote - 6 ore 9 min fa

Hyundai Motor Group ha avviato un progetto per rafforzare le sue attività di Ricerca&Sviluppo in Europa tramite un ampliamento del centro prova di al Nürburgring e l'apertura di un nuovo campus tecnico. L'iniziativa consentirà al costruttore coreano di dotarsi di oltre 25 mila metri quadrati di superficie supplementare. 

Il progetto. In particolare, il centro prova al Nürburgring vedrà aggiungersi ulteriori 834 metri quadrati di strutture per i test, tra cui nuove aree officina, laboratori specializzati e infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. Inoltre, a marzo sarà inaugurato il nuovo Square Campus dello Hyundai Motor Europe Technical Center, una struttura da 25.000 metri quadrati nella regione del Reno-Meno, in Germania. Il centro ospiterà il più grande dinamometro del Gruppo per la misurazione dei valori di NVH (noise, vibration, harshness) per autovetture, oltre a dinamometri avanzati per l'analisi di telai e propulsori. I dispositivi consentiranno di simulare e valutare le performance dinamiche dei veicoli in diverse condizioni, senza la necessità di test su strada, e consentiranno alla nuova struttura di concentrarsi sul miglioramento dei veicoli elettrici, dei sistemi avanzati di assistenza alla guida, dell'infotainment e delle tecnologie di elettrificazione. L'espansione delle attività sarà accompagnata dall'apertura di nuove opportunità professionali in diverse discipline come lo sviluppo di powertrain elettrici, di sistem Adas e della dinamica dei veicoli.  

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Audi<br> - La Q6 Sportback e-tron diventa una belva per l'off-road

4 Ruote - 8 ore 30 min fa

Audi Sport ha pubblicato sui social le immagini di un esemplare unico sviluppato sulla base della Q6 Sportback e-tron: la vettura, un "mostro" per il fuoristrada, si chiama semplicemente offroad concept ed è molto più di una semplice rivisitazione estetica, anche se difficilmente potrà trasformarsi in un prodotto di serie.

Assali a portale per andare ovunque. Per poter alzare significativamente l'altezza minima da terra, l'Audi è ricorsa alla soluzione più drastica, gli assali a portale, che combinati con gli ingombri ridotti del sottoscocca di un'auto elettrica hanno dato vita ad un veicolo capace di affrontare fuoristrada e neve senza il minimo problema. I passaruota sono stati allargati e modificati per ospitare gigantesche ruote tassellate e anche i paraurti sono stati tagliati e ridisegnati, inserendo nel frontale nuove luci led con con 5 elementi per lato. Sul tetto, infine, spicca un portapacchi su misura con ulteriori luci a Led integrate.

Potrebbe essere basata sulla SQ6 da 523 CV. L'Audi non ha fornito alcun dato tecnico in merito a questo prototipo: non sappiamo, quindi, quali siano gli angoli di attacco e di uscita e non sappiamo se il powertrain sia stato modificato: è lecito immaginare che la meccanica sia quella del modello di punta della gamma, ovvero la SQ6 con trazione quattro da 523 CV e 880 Nm.

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Mercato usato - Novembre stabile, crescono gli scambi per le ibride

4 Ruote - 8 ore 34 min fa

Nel mese di novembre, il mercato delle auto usate si è mantenuto sostanzialmente stabile, con un calo dello 0,3% rispetto allo stesso mese del 2023: continua la discesa del diesel (comunque ancora al primo posto nelle motorizzazioni più scambiate), seguito da benzina e ibride, che rispetto all'anno scorso hanno guadagnato oltre 2,5 punti percentuali. Nel complesso, riferisce il Centro Studi e Statistiche Unrae, gli scambi di novembre sono stati 462.210 contro i 463.547 dell'anno scorso, con un -0,1% nei trasferimenti netti e un -0,5% per le minivolture. Dall'inizio dell'anno la crescita è stata del 7,2% con 4.945.228 passaggi complessivi rispetto ai 4.613.552 di gennaio-novembre 2023.

La classifica delle alimentazioni. Come detto, sul fronte dei trasferimenti netti il diesel rimane leader tra le motorizzazioni, ma continua a ridurre il suo peso percentuale: la sua quota di mercato è scesa dal 45,7% dello scorso novembre al 42,8% del 2024 (dal 47,6% al 44,9% da inizio anno). Al secondo posto c'è sempre la benzina, con una quota che passa al 39,1% (-0,4%) nel mese e al 38,7% nel dato cumulato (rispetto al 39,1% del 2023). Al terzo posto, in crescita ma ancora molto lontane, troviamo le motorizzazioni ibride non ricaricabili: 8,9% la quota di mercato di novembre 2024, contro il 6,2% dello stesso mese dell'anno precedente; dall'inizio dell'anno sono passate dal 5,3% del 2023 al 7,7% del 2024. Al quarto posto il Gpl, con il 4,9% (4,8% da inizio anno) e il metano (2,1% a novembre, 2,2% nel cumulato). Chiudono la classifica le elettriche e le ibride plug-in, rispettivamente con lo 0,9% (0,8% da gennaio) e l'1,2% (1% da gennaio).

Anzianità e distribuzione geografica. La Lombardia si conferma al primo posto negli scambi di novembre, con una quota del 16,1% (era il 15,9% nel novembre dello scorso anno), seguita da Lazio (9,5%), Campania (9,3%), Veneto (8,2%) e Sicilia (8,1%). Per quanto riguarda l'età delle auto scambiate, al primo posto rimangono quelle con più di 10 anni di anzianità, anche se la loro quota è in leggero calo: si passa dal 49,7% di novembre 2023 al 47,4% del 2024 (e dal 50,6% al 48,3% nel dato da inizio anno). Al secondo posto quelle da 6 a 10 anni (17,3%), da 2 a 4 anni (12,5%), da 4 a 6 anni (12%), con meno di un anno (6,4%) e tra uno e due anni (4,4%).

Minivolture. Per quanto riguarda le minivolture, a novembre cala del 3,2% la quota dei privati o di altre società che permutano la propria vettura, passando dal 56,3% di novembre 2023 al 53,1%. Cala di 0,6% anche la quota dei ritiri di auto da parte degli operatori (24,9%), mentre guadagnano 1,3 punti le auto provenienti dal noleggio a lungo termine (all'11,6%) e 2,5 punti quelle provenienti dal breve termine (all'8,6%). Stabili le vetture provenienti dalle autoimmatricolazioni (1,8%). In questo segmento, la classifica per alimentazioni segue l'andamento generale: diesel (44,1%), benzina (32,4%), ibride (13,5%), Gpl (5%), metano e Phev (1,9%), Bev (1,2%).

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Ford Usa<br> - Problemi alle batterie da 12V, richiamati 270 mila veicoli

4 Ruote - 9 ore 55 min fa

La Ford ha avviato una procedura di richiamo per 272.817 veicoli circolanti negli Stati Uniti per rischi legati alla possibilità di malfunzionamento della batteria a 12V. L'operazione è stata avviata dal costruttore su richiesta dell'Nhtsa, la National Highway Traffic Safety Administration, l'ente federale che si occupa di sicurezza stradale.

Il richiamo. Il richiamo riguarda la batteria di diversi esemplari della Suv Bronco Sport prodotti tra il 2021 e il 2023, e quelli del pick-up Maverick prodotti tra il 2022 e il 2023. Nella fattispecie, l'accumulatore potrebbe essere soggetto a deterioramento e smettere di funzionare, con il rischio di spegnere alcuni componenti elettrici (tra cui le luci di emergenza) o portare a perdita di potenza nel motore. I veicoli richiamati dovranno recarsi presso un'officina autorizzata che controllerà lo stato della batteria e, nel caso, provvederà alla sua sostituzione.

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1000 Miglia - A Miami una mostra fotografica dedicata alla Freccia Rossa

4 Ruote - 10 ore 18 min fa

A un mese dalla partenza della prima 1000 Miglia Experience USA Florida, che si svolgerà dal 22 al 25 febbraio nella penisola americana, l'Istituto Italiano di Cultura di Miami ha inaugurato la mostra fotografica "1000 Miglia tra paesaggi e borghi storici italiani", aperta al pubblico fino al 10 aprile. All'apertura dell'esposizione era presente anche Michele Mistò, Console Generale d'Italia a Miami.

La mostra. L'esposizione comprende più di trenta scatti fotografici che ripercorrono la storia della corsa più bella del mondo, dalle primissime edizioni della 1000 Miglia di velocità a quelle dell'attuale gara di regolarità, e della capacità di questo evento di portare gioielli di design a quattro ruote tra le bellezze naturalistiche e dei centri storici d'Italia.

La Freccia Rossa sbarca negli Usa. La prima edizione della 1000 Miglia Experience USA Florida, organizzata da Ega Worldwide Congress and Events, partirà da Miami il 23 febbraio, dove tornerà due giorni dopo, al termine di un percorso di gara diviso in tre tappe. La gara attraverserà il parco nazionale delle Everglades, Naples, Fort Myers, Venice e St. Petersburg, per arrivare a Tampa. Il secondo giorno gli equipaggi si sposteranno sulla costa orientale, toccando Cape Canaveral, West Palm Beach e di nuovo Miami. La 1000 Miglia italiana si svolgerà invece dal 17 al 21 giugno prossimi, lungo un percorso a otto che richiama quello utilizzato nelle prime edizioni.

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A35 Brebemi - Al via il monitoraggio con i droni

4 Ruote - 11 ore 15 min fa

A novembre, sull'A35 Brebemi, è partito un progetto di monitoraggio della rete autostradale che utilizza i droni. Il servizio si chiama Drone Asset and Traffic Monitoring Project e prevede l'utilizzo di due velivoli che operano a un'altezza massima di 120 metri, per raccogliere informazioni in tempo reale sulle condizioni dell'infrastruttura e del traffico. I dati ottenuti consentono di individuare tempestivamente code, veicoli fermi od ostacoli sulle carreggiate, velocizzando gli interventi e le comunicazioni agli automobilisti.

Progetto in tre fasi. Lo scorso ottobre è iniziato il primo step, con il monitoraggio generale dell'infrastruttura compiuto tramite droni pilotati in loco da personale specializzato. In un secondo momento, il sistema di gestione dei dispositivi è stato spostato nel centro controllo della Brebemi, con trasmissione di dati e video in tempo reale. Attualmente il processo è completamente automatizzato, con i droni che decollano e atterrano da soli presso hangar dedicati.

Al lavoro h24. Il drone attualmente operativo (il secondo verrà affiancato nei prossimi mesi) lavora in diversi momenti della giornata e della notte sulle due carreggiate, in orari prestabiliti e concordati con le autorità competenti, con la possibilità di ulteriori attività mirate in caso di necessità.

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Gruppo Renault - Luca de Meo a confronto con i distributori multimarca

4 Ruote - 11 ore 18 min fa

Il Think Tank Karidéa ha organizzato un incontro tra i rappresentanti dei principali gruppi europei di distribuzione multimarca e la dirigenza del Gruppo Renault, raccolta presso il centro design di Guyancourt: alla giornata era presente il ceo Luca de Meo insieme agli altri membri del Leadership Team.

L'importanza del territorio. L'incontro è servito come momento di confronto per discutere le trasformazioni e i cambiamenti della rete di concessionari di fronte alle nuove sfide dell'industria automobilistica. Stiamo affrontando una trasformazione senza precedenti, ha detto Luca de Meo ai partecipanti. Di fronte a queste sfide consideriamo più che mai la nostra rete e i nostri partner come una risorsa strategica per il Gruppo e per il successo delle nostre marche. Niente potrebbe sostituire la presenza fisica e il lavoro sul campo per i nostri clienti.

Innovazione e AI. Tra gli argomenti caldi dell'incontro l'intelligenza artificiale, già utilizzata all'interno del Gruppo Renault, diffusa ormai anche tra i distributori per gestire i rapporti con i clienti e i tool di vendita e post-vendita, per migliorare la customer satisfaction e sviluppare le attività commerciali.

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Tesla Model Y - Il restyling arriva in Italia: prezzi, dati tecnici e versioni

4 Ruote - 13 ore 28 min fa

Presentata all'inizio dell'anno, la nuova Tesla Model Y è arrivata anche in Italia: da oggi, sono infatti aperti gli ordini della nuova Suv elettrica, che inizialmente sarà disponibile nell'allestimento limitato Launch Series, con trazione integrale e batteria Long Range, al prezzo di 60.990 euro. Le prime consegne sono previste per il mese di marzo. Nei prossimi mesi, la Tesla presenterà nuovi allestimenti e motorizzazioni.

Le novità del restyling. La Model Y ha un nuovo frontale, che riprende l'estetica del Cybertruck e del Cybercab. Cambiano anche i gruppi ottici posteriori, con una fascia luminosa da 1,6 metri che attraversa da parte a parte il portellone, reso più aerodinamico. All'interno ritroviamo tante delle novità introdotte sul restyling della Model 3: sono state tolte le leve dietro il volante e tra le sedute anteriori trova posto uno schermo dell'infotainment da 8 per i passeggeri posteriori. Ridisegnati anche i sedili e migliorata la qualità dei materiali e dei rivestimenti.

I dati tecnici. La Casa americana non comunica i dati ufficiali di potenza del powertrain o la capacità della batteria, limitandosi a fornire le prestazioni: la Launch Series AWD accelera da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi, raggiunge una velocità massima di 201 km/h e offre un'autonomia di 568 km. Il consumo medio dichiarato è di 15,3 kWh/100 km e la ricarica in corrente continua può raggiungere la potenza massima di 250 kW.

Model Y Launch Series. Questa versione ha dettagli e finiture specifiche e monta cerchi di lega Helix 2.0 da 20 (i modelli successivi monteranno quelli da 19). La carrozzeria è disponibile nelle colorazioni nero e grigio metallizzato, mentre gli interni sono di colore nero. Di serie anche l'impianto audio con 16 altoparlanti e subwoofer).

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Donald Trump - "Chi non produce negli Usa pagherà i dazi"

4 Ruote - Gen 23,2025

Dazi per chi non produce negli Usa e tassazione agevolata per chi lo fa. Assieme alla nota avversione per il Green Deal. Intervenuto in teleconferenza al World Economic Forum di Davos, il presidente Usa Donald Trump ha alzato il tiro della sua "dottrina", ricordando che negli States è iniziata "una nuova età dell'oro: stiamo procedendo a ritmo serrato per rimediare ai disastri ereditati da un gruppo di completi inetti e per risolvere ogni singola crisi del nostro Paese", ha detto il tycoon. "A cominciare dal caos economico provocato dalle fallimentari politiche dell'amministrazione precedente.  

Producete da noi o saranno dazi. Trump è tornato sulle minacce delle tariffe commerciali, promettendo importanti sgravi fiscali per chi deciderà di produrre localmente le merci vendute negli Stati Uniti: Per dare un'ulteriore scossa all'economia passeremo il più grande taglio delle tasse nella nostra storia. Il mio messaggio a tutte le aziende del mondo è molto semplice: venite a produrre in America e noi vi daremo le tasse più basse sul pianeta Terra, con una corporate tax del 15%. Se non lo farete, ed è una vostra prerogativa, allora molto semplicemente dovrete pagare dei dazi. Importi diversi, che però porteranno miliardi, trilioni di dollari nelle casse del nostro Tesoro per rafforzare la nostra economia.

Addio agli accordi di Parigi. Tra i miei primi ordini esecutivi c'è quello con cui ho messo fine al ridicolo e incredibilmente dispendioso Green New Deal, che io preferisco chiamare Green New Scam (truffa, ndr), ha proseguito Trump. Ci siamo anche ritirati dagli accordi di Parigi sul clima e cancellato l'assurdo e costoso mandato per le auto elettriche. La gente potrà acquistare l'auto che desidera.

Le riserve di petrolio. Ho dichiarato un'emergenza nazionale per l'energia, per sbloccare l'oro liquido che abbiamo sotto i piedi e spianare la strada per l'approvazione in tempi brevi di nuove infrastrutture per l'energia, ha spiegato il nuovo inquilino della Casa Bianca. Gli Stati Uniti sono il Paese con le maggiori riserve di petrolio al mondo, e le useremo. Questo non solo ridurrà i prezzi di praticamente tutti i beni e i servizi, ma renderà gli Stati Uniti una superpotenza produttiva. Diventeremo anche la capitale mondiale dell'Intelligenza Artificiale e delle criptovalute.

La richiesta all'Opec. Sempre riguardo al petrolio, Trump ha dichiarato che l'Arabia Saudita ha promesso di investire almeno 600 milioni di dollari in America, ma io chiederò al principe di arrotondare a un trilione di dollari. E credo che lo farà, perché con loro siamo stati molto buoni. Ma le pretese non si fermano qui: Chiederò all'Arabia Saudita e all'Opec di ridurre il costo del petrolio, ha insistito Trump. Francamente, sono un po' sorpreso che non l'abbiano fatto prima delle elezioni, non è stato un gesto molto bello da parte loro. Se il prezzo scendesse, la guerra tra Russia e Ucraina cesserebbe immediatamente. E con il calo del prezzo del petrolio, pretenderò che scendano immediatamente anche i tassi di interesse, in tutto il mondo.

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Autostrade - Servono investimenti per 44 miliardi

4 Ruote - Gen 23,2025

Secondo uno studio di Nomisma presentato a Roma, Il ruolo delle autostrade per lo sviluppo del Paese, la rete veloce di trasporto italiana ha bisogno urgente di nuovi investimenti, per un fabbisogno di 43,7 miliardi a fronte di una disponibilità per ora di 10 miliardi. Uno sviluppo destinato ad avere un impatto importante sull'intero sistema economico italiano, tanto più che le nostre autostrade sono le più vetuste e le più trafficate d'Europa, ha sottolineato Francesco Capobianco, responsabile degli affari pubblici di Nomisma, con un picco di utilizzo raggiunto nel 2023 e in via di conferma per il 2024.

Scadenze e proroghe. L'urgenza degli investimenti si scontra con un dato: metà delle concessioni autostradali arriverà a scadenza entro il 2032, il 90% della rete entro il 2039. Un orizzonte temporale, secondo Nomisma, "inferiore a quello necessario per la realizzazione delle opere principali e comunque non compatibile con la necessaria remunerazione dell'investimento in relazione alla vita utile delle opere previste. Per cui, la prima richiesta è quella di una proroga delle concessioni, per provare a trovare una quadra dal punto di vista economico.

I numeri della rete. In un Paese in cui l'orografia ha un peso specifico notevole in relazione alla mobilità su gomma il 66% del territorio è montano investire sulle autostrade sembra essere un must. Nei piani di spesa previsti, il 22,9% delle risorse saranno dedicate alla rigenerazione, il 20,8% a nuove opere, il restante per interventi di miglioramento e di messa in sicurezza. Sulla rete italiana Nomisma stima un transito di veicoli teorici medi giornalieri annui di quasi 44 mila unità, contro i quasi 20 mila della Spagna, uno degli altri grandi paesi dell'Unione paragonabile per dimensione e importanza. Oltre l'80% del trasporto in Italia avviene su gomma, e così è destinato a restare nelle proiezioni fino al 2050, quando l'automobile scenderà di un solo 3% per le persone e di un 1% per le merci.

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Auto elettriche - Bruxelles: "Incentivi europei al posto di quelli nazionali"

4 Ruote - Gen 23,2025

Dal World Economic Forum di Davos il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha parlato di un piano europeo di incentivi per l'auto elettrica, declinato in maniera diversa nei vari paesi dell'Unione, ma che permetta di dare una scossa generale a un mercato stagnante.

La soluzione... migliore. A conferma di quanto detto da Scholz è intervenuta anche Teresa Ribera Rodríguez, vicepresidente della Commissione Europea, che al Financial Times ha dichiarato l'importanza di capire come sviluppare un piano in prospettiva europea e di agevolarne l'implementazione, al posto dei sussidi" dei singoli Paesi. Anche se, ha concluso la Ribera, occorre evitare gare in cui si mettono a confronto i diversi modelli nazionali. Le soluzioni viste in questi anni sono molteplici, dagli incentivi a fondo perduto a quelli legati al prezzo di listino dell'auto, dagli sgravi fiscali per i privati a quelli per le aziende.

Un lavoro delicato. Gli incentivi potrebbero dare una scossa al mercato e accelerare la competitività dei costruttori europei, in particolare rispetto a quelli cinesi (senza dimenticare le minacce del neo presidente degli Stati Uniti), ma vanno studiati con oculatezza. Ribera aggiunge infatti che è necessario un attento bilanciamento tra l'accelerazione del processo di elettrificazione dato dagli incentivi e il rischio che le Case europee non riescano a fornire, in termini di quantità e di qualità, le auto che vorremmo veder muoversi lungo le nostre strade. Favorendo così, per assurdo, proprio i costruttori cinesi.

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L'intervista - Pittiglio (Kia): clienti incerti, rete strategica

4 Ruote - Gen 23,2025

Antonio Pittiglio, fleet & remarketing senior manager di Kia Italia, che tipo di orientamenti riscontrate nella vostra clientela di fleet manager riguardo alle scelte di segmento, alimentazione, durata dei contratti?

L'incertezza è comune, soprattutto in un contesto di transizione energetica e di rapidi cambiamenti normativi come quello che stiamo attraversando. Le principali cause sono legate alla necessità di scegliere veicoli che possano adattarsi alle diverse esigenze operative e dal fatto che molte aziende stanno rivalutando i segmenti tradizionali a favore di soluzioni più sostenibili o economiche (anche se continua a farla da padrone il segmento dei B-Suv). La crescente pressione per adottare veicoli elettrici o ibridi comporta inoltre tutta una serie di valutazioni non banali che non sono solo legate alla disponibilità di infrastrutture di ricarica o all'autonomia dei veicoli elettrici rispetto alle esigenze lavorative. In merito alla durata dei contratti di noleggio, risultano molto influenzati dai cambiamenti nei cicli di vita dei veicoli, che determinano la necessità di contratti più brevi per affrontare l'incertezza tecnologica e normativa.

A fronte di un aumento di presenza e visibilità delle società di noleggio multimarca e di offerta dal mondo bancario, quale strategia è vincente: collaborazione, partnership, difesa dell'offerta captive della Casa?
La collaborazione con partner fidelizzati è fondamentale per garantire una costante offerta adeguata alle esigenze del nostro cliente (azienda o privato). Resta strategico il coinvolgimento della nostra rete di concessionarie in ogni tipologia di utente, b2b o b2c che sia; questo per poter guidare al meglio le scelte dei clienti finali attraverso un servizio di consulenza a 360 gradi, che spazi dal prodotto ai servizi e possa offrire servizi di mobilità in linea con le aspettative dei driver.

In un mondo della distribuzione che vede diversificarsi l'offerta di marchi e modelli e l'affermarsi di grandi catene di dealer, con quali strumenti sottolineate i valori del vostro brand?
Kia prosegue nel proprio percorso di trasformazione da costruttore di automobili a fornitore di servizi di mobilità sostenibile, mettendo il cliente e la semplificazione quali valori fondamentali al centro delle proprie soluzioni. Per questo motivo, accanto alle modalità di acquisto o leasing finanziario con valore futuro garantito, ogni cliente può trovare una soluzione di mobilità/noleggio con diverse declinazioni, come l'abbonamento Kia Flex o il noleggio a lungo termine Kia  Renting.

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Carburanti - Aumentano le accise sul gasolio, giù la benzina

4 Ruote - Gen 23,2025

La Commissione Finanze del Senato ha espresso parere favorevole a un futuro provvedimento del governo: l'accisa sul gasolio aumenterà da uno a due centesimi al litro, per finanziare il trasporto pubblico locale. E calerà quella della benzina, nella stessa misura. un parere con condizioni a uno schema di decreto legislativo sulle accise con misure per alcol e oli lubrificanti: l'osservazione verrà recepita in un decreto interministeriale dall'esecutivo. Quest'ultimo dovrà definire un tendenziale riavvicinamento in un congruo arco di tempo e nella misura compresa tra uno e due centesimi di euro dell'aliquota dell'accisa applicata al gasolio e alla benzina", dice la Commissione, "in modo da tener conto dell'impatto ambientale ed economico di ciascun prodotto. In arrivo un analogo provvedimento della Camera.

Rincaro graduale. Adesso, l'accisa sulla benzina è di 0,7284 euro/litro, mentre quella sul gasolio di 0,6174 euro/litro. Pareggiando le tasse dei due carburanti, il governo otterrà le risorse il rinnovo del contratto per i lavoratori del trasporto pubblico locale scaduto nel 2023: l'accordo 2024-2026 interessa 110 mila autoferrotranvieri. All'inizio, si alzerà di un centesimo all'anno l'aliquota sul gasolio, riducendo analogamente quella sulla benzina, per arrivare a renderle identiche nel 2030. Lo Stato potrà incamerare un surplus di gettito ogni 12 mesi: 100 milioni di euro in più il primo anno, che saliranno a 200 milioni il secondo, e a 500 milioni il quinto, quando le accise di gasolio e benzina saranno allineate.

Pressing europeo. La base di partenza è che oggi in Italia l'accisa applicata sul gasolio per autotrazione è inferiore a quella della benzina: questo non trova giustificazioni in termini ambientali, dice il ministero dell'Ambiente nel Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi (Dad). Dal 2023, la Commissione Ue preme il nostro Paese affinché svincoli la fiscalità dalle quantità di carburante venduta: secondo Bruxelles, occorre agganciarla all'impatto ambientale per dissuadere dall'utilizzo di un carburante che nuoce alla salute. Rammentiamo che al distributore - oltre all'accisa - si paga l'Iva del 22%, più il costo netto del combustibile, incluso il ricavo dei gestori.

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Citroën - Una 2CV di ritorno? Più no che sì

4 Ruote - Gen 23,2025

Da giorni, circolano indiscrezioni su un possibile ritorno della Citroën 2CV. Secondo fonti di stampa inglese, il Double Chevron sarebbe pronto a ripristinare uno dei propri miti per dar vita a un'auto elettrica accessibile, capace di colmare il gap tra il quadriciclo Ami e la ë-C3. Il tutto in tempi estremamente brevi, considerati i ritmi dell'automotive: secondo la ricostruzione, infatti, il debutto della nuova deux chevaux potrebbe avvenire nel 2028, a 80 anni esatti dalla nascita dell'icona francese. Un ritorno auspicabile, certamente, per tutti gli appassionati di motori. Ma che, allo stato attuale delle cose, non ci convince del tutto.

Il tempo stringe. Partiamo dal presupposto che, per il momento, il ritorno della 2CV non trova alcun tipo di riscontro ufficiale. Il che suona un po' strano per un progetto che, stando alle voci, dovrebbe vedere la luce nel giro di tre anni o poco più. Ma non si può nemmeno escludere che la Citroën ci stia lavorando in gran segreto, pronta a estrarre il coniglio dal cilindro. Se così fosse, sarebbe un coup de thétre a tutti gli effetti, poco prevedibile guardando ai piani prodotto e alle strategie della Casa.

Si può scendere sotto la C3? All'interno del gruppo Stellantis, la Citroën ha fatto propria la missione dell'accessibilità (perfettamente coerente con un'auto come la 2CV, in realtà) e ha fatto della nuova C3 l'alfiere di un riposizionamento del marchio nella fascia bassa del mercato, in diretta competizione con la Dacia. In questo quadro, la nuova generazione della compatta, lanciata lo scorso anno, costituisce il gradino d'accesso (se si esclude la Ami, che è un quadriciclo) alla gamma del Double Chevron. Tanto sul fronte termico quanto su quello elettrico, con un prezzo d'attacco di 23.900 euro che verrà ulteriormente limato al ribasso da una già annunciata versione dal taglio di batteria più urbano che costerà meno di 20 mila: un'anti-Spring a tutti gli effetti. Immaginare che i francesi possano spingersi ancora al di sotto sfruttando la medesima base - cioè la piattaforma Smart Car - come ipotizzato nelle ricostruzioni, appare dunque difficile, oltre che controproducente per la C3 stessa, che davanti a sé ha in pratica un ciclo di vita intero. Se invece l'ipotetica 2CV Bev andasse a posizionarsi nel segmento A, quello della Pandina, verrebbe piuttosto da immaginare una sinergia con la Leapmotor, sulla base della T03.

Guardare indietro anziché avanti. L'alternativa è che la 2CV possa invece rinascere sulla scia di un remake in stile Renault 5 E-Tech o, prima ancora, Fiat 500. Trasformandosi, così, in un oggetto modaiolo che, però, la spingerebbe verso un target di prezzo più alto, in controtendenza con la strategia intrapresa dalla Citroën. Di pari passo, tra l'altro, il marchio francese compierebbe anche un'inversione a U nella propria filosofia stilistica, andando alla riscoperta di linee rétro sulla scorta del successo di esempi recenti come la Renault 5 elettrica per alcuni dei suoi futuri modelli. Il tutto dopo aver presentato un manifesto di stile come la concept Oli che, invece, sembra guardare nella direzione opposta: con un design progressivo e molto moderno, caratterizzato da forme squadrate e uno sviluppo dei volumi in verticale. Per proporre qualcosa di innovativo e mai visto prima, in puro stile Citroën.

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Mobilize Duo - I prezzi per l'Italia del quadriciclo elettrico

4 Ruote - Gen 23,2025

Mobilize ha pubblicato il listino italiano completo del quadriciclo elettrico Duo: la gamma è composta da tre versioni con prezzi compresi tra 9.990 e 11.600 euro e sarà venduta attraverso la rete Renault. Il veicolo è lungo 2,43 metri, largo 1,3 metri e, come la precedente Twizy, offre due posti in tandem.

Quadriciclo leggero o pesante. La distinzione principale riguarda le omologazioni dei tre modelli: Duo 45 Neo è omologato L6e come quadriciclo leggero limitato a 45 km/h e può essere guidato con patente AM a 14 anni; di contro, le varianti 80 Evo e 80 Pro sono omologate come L7e quadriciclo pesante limitato a 80 km/h e richiedono le patenti B1 (16 anni) o B (18 anni). Tutti i modelli sono dotati di una batteria da 10,3 kWh per 160 km di autonomia: la versione 45 eroga 8 CV, mentre il modello 80 sale a 16 CV.

Dotazioni e accessori. L'allestimento Neo offre di serie i cerchi di acciaio, l'airbag, la Digital Key, il cavo di ricarica con presa Schuko, il display da 7" della strumentazione, i fari a Led, il parabrezza riscaldabile, la presa interna Usb-C, la rete portaoggetti, il supporto per il cellulare e il sedile regolabile. Sull'allestimento Evo troviamo anche le finiture Iconic Orange, i copriruota, il kit bluetooth, il sedile riscaldabile e il pacchetto di insonorizzazione dell'abitacolo. La versione Pro è dedicata all'uso commerciale con un allestimento specifico. La lista degli optional include il climatizzatore (1.000 euro), il cavo di ricarica Mode 3 (200 euro), i sensori di parcheggio posteriori (300 euro) e i Color Pack (450 euro).

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Nucleare sostenibile - L'Italia avvia la procedura per il ritorno dell'atomo

4 Ruote - Gen 23,2025

L'eco dei mesi scorsi ha una prima conferma: il nucleare potrebbe tornare in Italia. Il ministero dell'Ambiente ha trasmesso a Palazzo Chigi il testo del disegno di legge delega sul nucleare sostenibile, una prima mossa, fortemente voluta da Giorgia Meloni, per far tornare l'atomo nel nostro Paese dopo i due referendum che l'avevano fermato nel 1987 e nel 2011.

Per l'ambiente. Le carte giocate dal governo per il rientro sono, come si legge nel testo, "il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2050", "il conseguimento della sicurezza e dell'indipendenza energetica del Paese" e "il contenimento dei costi dei consumi energetici per i clienti finali domestici e non domestici". Una tripletta avocata da sempre dai sostenitori del nucleare. Non a caso, la relazione sottolinea che "la tecnologia nucleare tutela fortemente l'ambiente: Tale affermazione è avvalorata dall'inserimento dell'energia nucleare tra le attività sostenibili previste dal regolamento Tassonomia dell'UE, specificamente intitolato alle attività 'ecosostenibili'".

Entro il 2027. Il governo è quindi delegato "ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi" che disciplinino "la produzione di energia da fonte nucleare sostenibile sul territorio nazionale, anche ai fini della produzione di idrogeno, la disattivazione e lo smantellamento degli impianti esistenti, la gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito, la ricerca, lo sviluppo e l'utilizzo dell'energia da fusione, nonchè la riorganizzazione delle competenze e delle funzioni in materia, anche mediante riordino e modificazioni della normativa vigente". Il ddl dovrebbe approdare in consiglio dei ministri entro fine gennaio.

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