Mustang Fastback - Al volante del mito... rivisitato

4 Ruote - Set 16,2023

Monterey, California. Durante la Car Week, tra concorsi di eleganza, raduni, anteprime e party esclusivi, c'è sempre la possibilità di scoprire e provare qualche gioiellino. Come la Mustang Fastback del 1968, realizzata da Velocity: una creazione che va ben oltre la personalizzazione e il restauro. Una muscle car capace di celebrare la potenza americana di ieri, traslata al presente, arricchita con eleganti orpelli taylor-made creati da esperti artigiani.

A un primo sguardo, la Mustang di Velocity nella classica livrea color "Neptune Blue" - incorniciata da componenti cromati - sembrerebbe l'originale "puledro" di Lee Iacocca. Solo gli esperti del brand si renderebbero conto che il cofano è stato dotato di una seconda presa d'aria e che le lampadine dei gruppi ottici sono state sostituite da più moderni Led. Anche l'abitacolo è stato completamente rivisitato con interventi mirati ad attualizzarne il confort senza intaccarne lo stile rétro: sedili avvolgenti Procar, quadro strumenti Dakota, volante con corona di legno e razze d'alluminio. Per l'intrattenimento è stata scelta un'unità principale di ispirazione vintage. Pelle di prima qualità e Alcantara sono state impiegate per rivestire gran parte dell'abitacolo, portiere, sedili e cruscotto. Un lavoro certosino realizzato manualmente da esperti artigiani. Ogni particolare (maniglie per l'apertura porte, prese USB, cinture di sicurezza) è stato scelto con cura e inseriti nel contesto con grande attenzione.

Girando la chiave, il suono del poderoso 5.0 V8 Coyote da 460 cavalli invade l'abitacolo. Il cambio sulla vettura in prova è un automatico a 10 rapporti (ma a richiesta si può optare per il manuale). Inserisco la marcia e inizio ad affondare l'acceleratore: qui non ci sono Adas o altra elettronica a supporto della guida, le sensazioni sono quelle di una muscle car di una volta, dall'erogazione esagerata. Un affondo deciso porta le ruote posteriori a pattinare vistosamente, facendo scodare la Mustang. Durante il test drive, posso apprezzare le migliorie tecniche: le sospensioni garantiscono una guida confortevole, l'agilità sulle curve della 17 Mile Drive entusiasmante, la frenata potente e reattiva. Una volta presa la giusta confidenza, portare la Mustang al limite è impegnativo ma non esageratamente difficile. Non vorrei più scendere: divertente, agile, scattante, questa Fastback è un oggetto davvero straordinario sotto ogni punto di vista. Se cercate una muscle car capace di fondere potenza, stile e unicità, la Ford Mustang Fastback by Velocity è ciò che stavate cercando. Il prezzo? Importante, ma allineato all'esclusività e alla qualità del prodotto: qui si parte da 288 mila dollari, più le tasse e le eventuali personalizzazioni.

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Tesla - Allo studio un processo di stampa unico destinato alla Model 2

4 Ruote - Set 15,2023

Si moltiplicano le indiscrezoni su un inedito processo di produzione che la Tesla sarebbe pronta a introdurre nelle proprie fabbriche: secondo la Reuters, infatti, l'azienda di Elon Musk intende realizzare la carrozzeria delle proprie elettriche come una sorta di pezzo unico stampato.

Le Giga Press di oggi. Oggi la Tesla vanta già un primato nel settore produttivo: ha infatti introdotto le Gigapress, macchinari (dell'Idra, azienda italiana) capaci di stampare sezioni molto grandi della carrozzeria. La Model Y viene attualmente costruita unendo le sezioni anteriori e posteriori stampate singolarmente, riducendo tempi, costi e numero di componenti in modo significativo e anche per il Cybertruck sono state studiate soluzioni analoghe.

La nuova tecnologia per la Model 2. Secondo le dichiarazioni raccolte da alcune persone coinvolte nel progetto, l'evoluzione della Giga Press permetterebbe di stampare in un unico macchinario la sezione frontale, la sezione posteriore e la parte centrale del sottoscocca che accoglie le batterie, realizzando buona parte della vettura in un unico passaggio. Con una tale riduzione di costi e tempistiche la Tesla sarebbe così in grado di ridurre il prezzo delle proprie auto: per questo, il modello ideale per l'utilizzo di tale processo costruttivo sarebbe la già annunciata Model 2, per la quale Tesla ha annunciato un prezzo d'attacco di circa 25.000 dollari e l'utilizzo di una piattaforma di nuova generazione.

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F.1, GP Singapore - Ferrari brilla nelle libere, Red Bull in affanno

4 Ruote - Set 15,2023

La Ferrari stupisce nelle prove libere del Gran Premio di Singapore, conquistando le prime due posizioni della classifica. Carlos Sainz è risultato il più rapido e ha fermato il cronometro sull'1:32.120, staccando di soli 18 millesimi di secondo il compagno di squadra Charles Leclerc. Il Cavallino Rampante ha cominciato il weekend con il piede giusto, anche se nella simulazione di gara sembrava esserci ancora qualche problemino con l'usura delle gomme.

Red Bull in difficoltà. Quello che salta subito all'occhio è l'assenza della Red Bull nella parte alta della classifica, con Perez e Verstappen rispettivamente in settima e ottava posizione. La RB19 sembra ancora lontana dal bilanciamento perfetto e il team avrà molto lavoro da fare per cercare di recuperare: la prima impressione, comunque, è che questa volta non sarà tutto semplice per il team di Milton Keynes. Alla fine della sessione, Verstappen non era per niente contento di aver remato tanto per tenere in pista la vettura e il debriefing con gli ingegneri sarà certamente infuocato.

La Top 10. Ad approfittare del passo indietro della Red Bull sono Mercedes e Aston Martin: George Russell e Lewis Hamilton hanno chiuso la sessione in terza e quinta posizione e tra loro troviamo la Aston Martin di Fernando Alonso, che ha mostrato di avere il miglior passo gara al momento sulla lunga distanza. Resta molto indietro Lance Stroll che, anche oggi, non è andato oltre il quattordicesimo tempo. In casa McLaren è Norris a tenere alto l'onore della squadra, mentre Piastri prende le misure con una pista per lui totalmente nuova ed è un po' più attardato in classifica. Positiva la sessione di Haas e Alfa Romeo, con Magnussen nono e Bottas decimo.

I risultati completi delle Libere 2 a Singapore >>

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Tesla - L'Europa finanzia l'ampliamento dei Supercharger

4 Ruote - Set 15,2023

La Tesla ha ottenuto il via libera della Commissione europea a due progetti per la realizzazione di nuovi Supercharger: oltre alla filiale italiana, anche quella polacca otterrà cospicui finanziamenti per ampliare in maniera considerevole la rete di colonnine di ricarica. Nel complesso, le istituzioni continentali hanno autorizzato sostegni finanziari a favore della Casa di Elon Musk per quasi 150 milioni di euro, la porzione più consistente dei 352 milioni di euro messi a disposizione per 26 iniziative a favore della mobilità elettrica. 

Pioggia di euro. In particolare, Tesla Italy otterrà sovvenzioni per 133,78 milioni di euro per realizzare 6.548 punti di ricarica da 250 kW in 613 stazioni dislocate in 16 Paesi (Austria, Belgio, Bulgaria, Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia e Svezia), nonché lungo le principali arterie autostradali e stradali facenti parte dei corridoi della rete transeuropea di trasporto Ten-T. La consociata polacca, invece, potrà contare su 14,94 milioni di euro: serviranno per 740 prese da 250 kW in 74 stazioni di sei Paesi dell'Europa orientale (Cecoslovacchia, Grecia, Croazia, Ungheria, Polonia e Slovenia). Nel complesso, i due progetti dovrebbero portare all'installazione di 7.198 punti. 

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Alfa Romeo - Mesonero: "Stiamo già lavorando a una seconda specialty" - VIDEO

4 Ruote - Set 15,2023

L'Alfa Romeo 33 Stradale, presentata alla stampa il 30 agosto, è soltanto la prima tappa di una strategia che porterà il marchio italiano a sviluppare una linea di fuoriserie e di edizioni limitate più o meno liberamente ispirate al passato glorioso del Biscione. "A novembre inizieremo già a lavorare sulla prossima", dice a Quattroruote il capo del design, Alejandro Mesonero-Romanos, commentando lo stile dell'auto in questa intervista video.

Altri tre o quattro modelli in agenda. A Mesonero-Romanos fa eco Jean-Pierre Ploué, responsabile del design del gruppo Stellantis: "La storia del marchio è una fonte inesauribile di ispirazione. Facciamo molto sul serio nel programma che abbiamo definito Bottega, e ci aspettano mesi e anni di gran lavoro". Nessuno dei due si è sbilanciato su quali potrebbero essere le prossime realizzazioni, ma secondo fonti confidenziali sarebbero già tre o quattro le auto in agenda, con il design ormai finalizzato.

Il Biscione come il Cavallino. Il programma Bottega, che prevede la realizzazione di serie speciali ad alto tasso di esclusività, è assimilabile a linee come Icona in casa Ferrari, quella che ha dato vita, per capirci, alle Monza SP1 ed SP2 e alla Daytona SP3. Non è detto che anche le prossime espressioni siano in tiratura così limitata come la 33: tuttavia, prevedendo tutte una costruzione artigianale e non industriale, difficilmente potranno superare le 100 unità.

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Caro carburanti - Ci sono le condizioni per il taglio delle accise: tocca al governo decidere

4 Ruote - Set 15,2023

Da un paio di giorni si sono concretizzare le condizioni per far scattare l'introduzione dell'accisa mobile e rallentare la corsa dei prezzi dei carburanti: spetta dunque al governo decidere se procedere o meno con il taglio delle imposte. Per ora, da Roma non arrivano segnali: alcuni membri della maggioranza stanno spingendo per un provvedimento che potrebbe mitigare i prezzi alla pompa e non sono poche le associazioni datoriali o di rappresentanza dei consumatori a lanciare allarmi sulle conseguenze di un mancato intervento, ma l'esecutivo Meloni pare intenzionato a considerare dei palliativi, come una social card per le famiglie meno abbienti. Del resto, non ci sono neanche i necessari decreti attuativi e i conti pubblici sono in tale sofferenza da escludere un intervento: il 2022 rischia di chiudersi con un deficit/Pil di oltre il 6% a causa della necessità di coprire bonus e sussidi di vario genere degli anni passati. Il maggior gettito prodotto dal rincaro dei listini rischia così di rivelarsi una manna dal cielo per il governo e, al contempo, un colpo alle tasche degli italiani, per le attività delle imprese e dei professionisti. 

Le condizioni. Vediamo, però, quando e perché si sono concretizzare le condizioni per l'accisa mobile. Come ricorda Staffetta Quotidiana, il meccanismo previsto dal Decreto Trasparenza stabilisce una soglia critica della quotazione del Brent a 77,4 euro al barile. Tale livello è stato superato due giorni fa, quando il greggio scambiato sulla piazza londinese ha superato i 92 dollari. Stamattina, poi, il prezzo è ampiamente oltre i 94 dollari in scia alle dichiarazioni alle "bellicose" dichiarazioni dell'Opec sulla domanda petrolifera e contro le "narrazioni" dell'Aie sulla transizione energetica e la fine dei combustibili fossili. La norma, però, non è priva di incongruenze: il decreto indica una media delle quotazioni del "precedente bimestre", senza specificare se si intendono i mesi "di calendario", ossia luglio e agosto (in questo caso la soglia non sarebbe superata), o la media mobile degli ultimi due mesi (per esempio, il periodo 14 luglio-14 settembre). Inoltre, ricorda sempre la rivista specializzata, il taglio non è obbligatorio, ma facoltativo: insomma, il governo può (non "deve") adottare il decreto per tagliare le accise. 

Le rilevazioni. Quanto ai carburanti, anche a causa di quotazioni di prodotti raffinati ormai senza freni (benzina e gasolio hanno abbondantemente superato i mille dollari a tonnellata), la media nazionale dei prezzi in self-service della benzina supera quota 1,99 euro/litro (con la media delle compagnie a due euro netti), mentre quella del gasolio è a 1,92 euro/litro e si appresta a superare il picco del 2023 raggiunto a fine gennaio. In dettaglio, secondo i dati comunicati ieri dai gestori all'apposito Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy, al "fai da te" la verde quota a 1,992 euro/litro (+5 millesimi) e il diesel  a 1,918 euro/litro (+8). Al servito benzina a 2,124 euro/litro (+4), diesel a 2,052 euro/litro (+9), Gpl a 0,710 euro/litro (invariato), metano a 1,395 euro/kg (+1) e Gnl a 1,264 euro/kg (-1). Lungo le autostrade, benzina a 2,056 euro/litro (servito a 2,301), gasolio a 1,995 euro/litro (servito a 2,247), Gpl a 0,849 euro/litro, metano a 1,521 euro/kg e gnl 1,277 euro/kg. Intanto, stamattina Eni e Tamoil hanno alzato di un centesimo al litro i prezzi consigliati del gasolio e IP di un centesimo sia la benzina che il diesel. 

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Automobili Amos - La Safarista è pronta per l'off-road

4 Ruote - Set 15,2023

Il secondo capitolo della storia Automobili Amos - iniziato nel 2018 con la Futurista, oggi sold out - è stato presentato dal vivo e in via ufficiale: la nuova creatura, prodotta in sole 10 unità, si chiama Safarista ed è un restomod (sempre su base Delta Integrale 16V) pensato per chi vuole andare forte anche lontano dall'asfalto. Non solo, perché dietro alla neonata Safarista ci sarà un programma che offrirà ai clienti-collezionisti delle esperienze non competitive per sfruttare la vettura al 100%. I luoghi? Ovviamente fuori dal comune, per esempio tra i ghiacci della Svezia o sulle dune del Deserto Arabico.

Studiata per l'off-road. In campo, come già successo a suo tempo per la Futurista, ci sono tutto il know-how di Podium Advanced Technology e il gusto dello studio BorromeodeSilva, che hanno rimodellato quello che - ormai da tempo - è il restomod per antonomasia, portandolo al livello successivo per soddisfare anche i palati più esigenti. La carrozzeria della Safarista è sempre a tre porte, ma con un design completamente rivisto per incrementarne la fruibilità in off-road; il telaio è stato rinforzato, cambio e differenziali sono corsaioli, mentre il motore, pur avendo una potenza pressoché invariata rispetto a quello della Futurista (siamo ben oltre i 300 CV), ha ricevuto un fine tuning di peso, che prevede, tra le altre cose, un nuovo sistema di raffreddamento per acqua, olio e aria. La Safarista offre poi sospensioni motorsport regolabili e un impianto frenante Brembo potenziato con dischi di acciaio.

Come i rallysti. La Safarista offre una configurazione a due posti con layout semplificato. Non manca un set completo di componentistica motorsport comprensivo di display centrale Motec, pedaliera racing, snap-off, pulsantiera e praticamente quasi tutto quello che solitamente trovate a bordo di un'auto da rally. Infine, la sicurezza: sedili a guscio, rollbar completo, cinture Sabelt a 4 o 5 punti, serbatoio da competizione e impianto di estinzione. Il prezzo? 570.000 euro, tasse escluse.

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Stati Uniti - Ford, GM, Stellantis: al via uno sciopero "storico"

4 Ruote - Set 15,2023

Negli Stati Uniti, è iniziato da poche ore uno sciopero che ha una valenza storica: i membri del sindacato UAW (United Auto Workers) hanno mantenuto la promessa di incrociare le braccia in seguito all'esito negativo delle trattative sul rinnovo del contratto di lavoro con le tre "Big di Detroit". Si tratta della prima volta nella storia del settore automobilistico statunitense che una vertenza sindacale colpisce contemporaneamente tutti e tre i maggiori costruttori degli Stati Uniti: Ford, General Motors e Stellantis.

Sciopero "mirato". Sui 146 mila lavoratori iscritti al sindacato, sono 12.700 quelli che hanno deciso di abbandonare la propria mansione presso tre impianti di assemblaggio: le fabbriche della General Motors a Wentzville, in Missouri, della Ford a Wayne, in Michigan, e di Stellantis a Toledo, in Ohio. Per ora, hanno incrociato le braccia solo gli operai dei reparti verniciatura e delle catene di montaggio. Del resto, i rappresentati sindacali, a partire dal presidente dello Uaw, Shawn Fain, sono sempre stati chiari: lo sciopero deve essere "mirato", ossia destinato a colpire le attività più importanti dei tre costruttori e a produrre conseguenze anche sui maggiori fornitori di componentistica. Infatti, i tre impianti sfornano tra i modelli più redditizi e popolari delle "Big Three", tra cui il pick-up Ranger, la Suv Bronco della Ford e le Jeep Wrangler e Gladiator. 

L'esito delle trattative. Lo sciopero, che per ora coinvolge 5.800 dipendenti di Stellantis, 3.600 della GM e 3.300 dell'Ovale Blu, è solo l'ultima prova delle crescenti tensionitra sindacato e costruttori. Fain si è sempre dimostrato battagliero e più che fermo nell'obiettivo di spingere le controparti ad accettare richieste che sin da subito si sono dimostrate decisamente ambiziose, a partire da aumenti salariali del 46% per arrivare a una settimana lavorativa di 32 ore. I costruttori hanno ovviamente presentato delle controfferte, ma non sono riuscite a soddisfare le pretese del sindacato, neanche dopo che quest'ultime erano state ammorbidite per la mediazione del presidente Joe Biden. D'altro canto, Fain non ha alcuna intenzione di recedere: lo dimostrano le ultime minacce di uno sciopero a oltranza. Tanto più che le stesse "Big Three" non sembrano intenzionate a cedere.  

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BMW M3 - Nel 2027 l'elettrico (da un megawatt): affiancherà il sei cilindri

4 Ruote - Set 15,2023

Arriva direttamente da Frank Weber, responsabile dello sviluppo della BMW, la conferma di un modello M elettrico ad alte prestazioni: più precisamente si parla della M3 BEV, che vedremo nel 2027. La dichiarazione è stata rilasciata alla testata australiana Carsales.com.au e nella stessa occasione il top manager ha anche confermato la sopravvivenza di una M3 tradizionale.

Quattro motori e 1.340 CV. Con la Vision Neue Klasse svelata all'IAA Mobility di Monaco, la BMW ha mostrato con buona approssimazione quella che sarà l'erede spirituale della Serie 3 nell'era elettrica: la vettura di serie debutterà nel 2025 e proprio su questa piattaforma, in futuro destinata anche a una Suv, il reparto M realizzerà l'Ev ad alte prestazioni. Weber nella sua dichiarazione è andato oltre, confermando che la piattaforma è predisposta per poter utilizzare un motore per ruota da circa 1.000 kW totali: di fatto stiamo parlando di una berlina da 1.360 CV capace di gestire la trazione in ogni modo possibile in base alla fantasia dei progettisti e alla raffinatezza dei software.

Confermata anche l'M3 endotermica. Con una dichiarazione altrettanto importante, Weber ha confermato anche che la M3 non sarà soltanto elettrica, ma affiancherà un modello endotermico del quale (per ora) non si conoscono le caratteristiche: non è escluso che si tratti di un'evoluzione dell'attuale sei cilindri S58 (magari elettrificata).

Le M Performance si "fermano" a 660 CV. La soluzione dei quattro motori elettrici non è inedita, perchè già stata annunciata su un prototipo della i4 nel corso del 2022 senza fornire dettagli tecnici precisi, mentre il livello di potenza prevista eclissa totalmente i riferimenti attuali: la BMW ha già a listino alcune varianti M Performance ad elettroni, ma la più potente oggi disponibile è la i7 M70 xDrive bimotore da "soli" 660 CV e 1.100 Nm.

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Abarth 595 - La sportiva del boom economico - FOTO GALLERY

4 Ruote - Set 15,2023

Il 15 settembre del 1963, ovvero 60 anni fa, l'Abarth presenta l'inedita 595, un'interpretazione sportiva della 500 D, lanciata nel 1960. Di "Cinquini" elaborati da Carlo Abarth, per la verità, si erano già visti diversi esemplari: solo tre mesi dopo l'esordio della citycar, avvenuto nel 1957, il preparatore aveva portato a Monza una sua interpretazione della vettura che, con un nuovo carburatore, un rapporto di compressione aumentato e un nuovo scarico, riusciva ad abbattere il muro psicologico dei 100 km/h, portando la potenza a 22 CV. Nel 1958, addirittura, si è saliti a 26, con il Cinquino dello Scorpione capace di far registrare, ancora sul circuito lombardo, una serie di record di categoria, attirando l'attenzione della Fiat, da allora convintasi ad accogliere le 500 Abarth nei propri showroom per venderle a 515.000 lire.

Più modifiche. La 595, tuttavia, è qualcosa di diverso, che dà vita a una nuova serie di piccole dello Scorpione, con modifiche più importanti di quelle viste in precedenza. Si parte dalle dimensioni del due cilindri: intervenendo sull'alesaggio, che passa da 67,4 a 73,55 mm, la cilindrata sale a 595 cm3, da cui il nuovo nome dell'auto, ma anche il prezzo, che parte da 595.000 lire (il 30% in più del modello da cui deriva). Le modifiche, a dire il vero, non si fermano qui: per esempio, vengono sostituiti l'albero a camme, le molle per le valvole e il carburatore, ora a marchio Solex. Lo scarico, ancora una volta, è inedito. Viene inoltre aumentato il rapporto di compressione, che passa a 9,5:1, nonché rivisto il circuito di lubrificazione, con una coppa dell'olio diversa e di lega leggera. La potenza sale a 27 CV, mentre la velocità massima tocca addirittura i 120 km/h: un valore ragguardevole, tenendo conto delle prestazioni del modello di partenza. Volendo, c'è anche una strumentazione supplementare, al prezzo di ulteriori 90 mila lire. In più, in alternativa alla vettura già pronta, sono previsti due kit, di cui uno porta in dote l'aumento di cilindrata, al prezzo di 109.000 lire, mentre l'altro aggiunge comunque un po' di brio al modello di partenza: parliamo delle mitiche cassette di trasformazione Abarth.

Nuove declinazioni. Non finisce qui: nel 1964 viene proposta la 595 SS (o esseesse, come riportato sulla plancia) da 32 CV, capace di spingersi fino a 130 km/h. Arriva inoltre la 695, con la cilindrata che sale a 689,5 cm3 e una potenza di 30 CV. Il prezzo? 640.000 lire, ma, volendo, c'è anche la variante SS, che può disporre di ben 38 CV e, sulla declinazione Assetto Corsa, di un impianto frenante a disco. La carriera delle Abarth su base 500 proseguirà seguendo le evoluzioni del modello di base, che a partire dal 1965, con l'arrivo della F, vedrà il debutto delle portiere incernierate anteriormente. L'apoteosi, per gli appassionati, è rappresentata dalle versioni Competizione di 595 e 695, subito riconoscibili per i passaruota rossi, che evidenziano un aumento delle carreggiate. 

Futuro elettrico. La carriera di 595 e 695 va avanti fino al 1971, quando la Fiat, che ha appena acquisito l'azienda di Carlo Abarth, ne interrompe la produzione. Alle due vetture si ispireranno i vertici di corso Giovanni Agnelli per le omonime sportive del terzo millennio, lanciate anch'esse qualche anno dopo l'Abarth 500 (moderna). In questo caso, ovviamente, i nomi 595 e 695 non coincidono con la cilindrata, più che doppia (entrambe montano il T-Jet 1.4), ma la loro sportività non è messa in discussione. Com'è noto, Abarth abbandonerà le auto a motore termico a partire dal 2024: il destino, dunque, sembra ormai segnato per le piccole tuttopepe, giunte al loro ultimo giro di boa. Del resto, anche la carriera delle omonime antenate si è conclusa in un'epoca, l'inizio degli anni 70, di grandi cambiamenti sociali, con risvolti anche nella mobilità (da lì a poco sarebbe esplosa la crisi petrolifera). Ma non si tratta di un vero addio: l'erede elettrica di 595 e 695 c'è già e si chiama Abarth 500e.

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Pirelli - All'IAA Mobility Monaco è il marchio più presente sulle auto elettrificate

4 Ruote - Set 14,2023

Pirelli conferma il suo impegno verso il mondo delle auto elettriche premium con due dati importanti. Al recente IAA Mobility di Monaco si è confermato come il marchio più presente sulle BEV esposte. Un dato che si riflette in quelli provenienti dal mercato: sono più che raddoppiate le nuove omologazioni su vetture elettriche quest'anno rispetto al 2022.

Un terzo delle elettrificate a Monaco monta Pirelli. A Monaco la Pirelli ha equipaggiato il 25% delle elettriche e il 30% delle ibride plug-in esposte con la gamma di prodotti marcati Elect, progettati specificatamente per i modelli elettrificati. Era inoltre gommata Pirelli anche l'unica fuel cell alimentata a idrogeno presente al Salone, ovvero la BMW iX5 Hydrogen equipaggiata con i P Zero FSC.

Omologazioni raddoppiate nel 2023. Nel primo semestre del 2023 la Pirelli ha aumentato del 125% il numero di nuove omologazioni dedicate ai modelli elettrificati, portando a oltre 300 il numero totale. La tecnologia Elect, trasversale sulla gamma di pneumatici Pirelli, racchiude una serie di soluzioni specifiche per i modelli elettrificati che mira a gestire al meglio la maggiore massa e la coppia elevata pur garantendo prestazioni, efficienza e durata, oltre a ridurre fino al 20% la rumorosità percepita nell'abitacolo. Le soluzioni tecnologiche applicate hanno permesso anche di aumentare fino al 10% l'autonomia delle vetture.

Il nuovo P Zero E per le elettriche ad alte prestazioni. Con l'introduzione del nuovo P Zero E, la Pirelli punta a espandere ulteriormente la propria leadership, offrendo a costruttori e clienti un prodotto dedicato nella fascia dei pneumatici Ultra High Performance (UHP). Oltre a sfruttare tutte le tecnologie del pacchetto Elect, il P Zero E è il primo prodotto realizzato con più del 55% di materiali riciclati o di origine naturale e il primo della sua categoria ad aver ottenuto la tripla classe A di omologazione.

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Kinto Flex - Il noleggio a medio termine del gruppo Toyota

4 Ruote - Set 14,2023

L'offerta di Kinto, il marchio del gruppo Toyota dedicato alla mobilità avanzata, si aggiorna con Kinto Flex, una formula di noleggio a medio termine di auto e veicoli commerciali elettrificati, selezionabili online fra quelli in pronta consegna nella rete dei concessionari Toyota e Lexus. Privati, professionisti e aziende possono cercare via web il mezzo adatto alle loro esigenze fra quelli disponibili nella rete dei marchi del gruppo giapponese, pagare con carta di credito ed entrare in possesso del veicolo entro sette giorni fruendo di un servizio di locazione flessibile, che non prevede anticipo ed è configurabile per un periodo da un mese a un anno, conservando tutte le caratteristiche del noleggio comprese nel canone, dalla manutenzione, all'assistenza, all'assicurazione. Il nuovo prodotto è già disponibile in 40 punti del network Toyota e Lexus in Italia e prevede anche l'opzione dell'interruzione anticipata, permettendo così di adeguarsi a esigenze professionali, aziendali, di famiglia e tempo libero come trasferte, trasferimenti temporanei o vacanze. E magari per sperimentare, in via temporanea, l'utilizzo di veicoli elettrici.

Offerta integrata. Kinto Flex può essere integrato con Kinto Share, il car sharing che prevede l'utilizzo da pochi minuti fino a un mese, già attivo in 10 regioni, 24 province e 4 aeroporti ( Cagliari, Olbia, Pescara e Venezia). I clienti di uno dei due servizi possono infatti accedere anche all'altro con una sola registrazione e un profilo unico. E, magari, trovare fra le offerte una Toyota Corolla Cross o una bZ4X, i due modelli con i quali la Casa giapponese parteciperà al Fleet&Business Day, la giornata organizzata dalla nostra testata alla Cantina Bellavista in Franciacorta, dedicata ai responsabili delle flotte aziendali. Il 21 settembre, i fleet manager che si sono iscritti all'iniziativa potranno conoscere e guidare le vetture più nuove sul mercato, seguire spazi di approfondimento sulle prospettive della transizione energetica, incontrare l'industria dell'auto e dei servizi, vivere momenti di relax nella tenuta che ospita l'iniziativa, a Erbusco (BS).

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Parlamento Europeo - Proposta una patente ad hoc per guidare le Suv

4 Ruote - Set 14,2023

Un'apposita patente per guidare le Suv (ma sarebbe più corretto parlare di "auto pesanti"), conseguibile avendo già maturato due anni di esperienza al volante di un'autovettura (con la patente B) e, comunque, non prima dei 21 anni compiuti, "per combattere il rischio di incidenti stradali": la proposta arriva da Karima Delli, presidente della commissione Trasporti del Parlamento europeo. L'eurodeputata francese dei Verdi, firmataria del testo che lunedì prossimo verrà presentato alla stessa Commissione per poi essere discusso e votato entro dicembre, è l'ultima a puntare il dito contro le sport utility: Secondo le statistiche, queste auto sono più soggette a collisioni e raddoppiano i rischi di morte in caso di incidenti per pedoni e ciclisti", ha detto Delli, sottolineando come, per chi le guida, "la patente B non sia del tutto adatta".

Preoccupano i giovani. "Sarà una battaglia dura, ma necessaria", ha aggiunto l'ambientalista transalpina, già vicepresidente del comitato di inchiesta sul dieselgate. Che punta a stringere i tempi: "La presidenza spagnola del Consiglio della Ue ne ha fatto una priorità e gli Stati membri potrebbero trovare un accordo entro la fine dell'anno", ha dichiarato all'Ansa. Con l'introduzione di nuove regole, la proposta vieterebbe la guida dei veicoli più grandi e pesanti ai neopatentati, fino al conseguimento di una patente B+ che si applicherebbe ad auto e furgoni (non solo sport utility, dunque) di peso superiore a 1,8 tonnellate". In sostanza, "la possibilità di guidare una Suv dovrebbe essere condizionata all'esperienza del guidatore", sostiene Elli, che guarda soprattutto ai più giovani "maggiormente soggetti a incidenti, come emerge da molti rapporti" e perciò meritevoli di particolare attenzione.

Il monito. Nella bozza stilata dall'europarlamentare di Verdi/Alleanza libera europea, gli Stati membri sono invitati anche a organizzare corsi sulla sicurezza stradale sin dai livelli scolastici inferiori e a concentrarsi sulla tutela dei cosiddetti "utenti vulnerabili" della strada, ossia i ciclisti e i pedoni. "L'anno scorso circa 20 mila persone morte sulle strade dell'Ue: decine di migliaia di vite perse che si potevano salvare. Dobbiamo fare di più ha dichiarato Elli - per salvare vite umane. Affrontare questo problema è quindi di fondamentale importanza". Detto ciò, la proposta avanzata ha un indirizzo (e un bersaglio) preciso e non riguarda solo la sicurezza: "Le Suv sollevano molte questioni problematiche. Le più significative riguardano l'inquinamento atmosferico, ma anche le loro dimensioni e la loro pericolosità".

Non solo Suv. Va detto, però, che se la discriminante sarà effettivamente il peso, quantificato in 1.800 chili, la norma sarà applicata anche a mezzi estranei all'identikit dell'auto grossa e inquinante; pensiamo, per esempio, ad elettriche come la Volkswagen ID.3 o la Cupra Born. C'è da dire che, in questa fase iniziale, il testo è materia grezza pronta ad essere modellata dal confronto politico e da un'attenta valutazione di tutti gli eventuali risvolti. Non a caso la stessa Delli ha aggiunto, come riporta la testata Politico, che potrebbero essere previste eccezioni "per scopi professionali o per mezzi speciali" come quelli d'emergenza. La proposta della deputata francese include anche l'attuazione di un sistema di patente a punti a livello europeo: al momento, infatti, non è previsto un regolamento comunitario in materia.

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Toyota - Dalle LiFePo allo stato solido: ecco la strategia futura per le batterie

4 Ruote - Set 14,2023

La Toyota ha diffuso alcune informazioni chiave relative alla nuova generazione di auto elettriche che saranno proposte sul mercato a partire dal 2026. Secondo la strategia delineata oggi dalla Casa, decisa a investire maggiormente sulle Bev con l'arrivo del Ceo Koji Sato, i nuovi modelli offriranno tecnologie e soluzioni inedite per poter combattere contro l'agguerrita concorrenza internazionale.

Nel 2027 le elettriche avranno 1.000 km di autonomia. La Toyota ha intenzione di proporre batterie di vario tipo in base al target di clientela e di mercato e per questo ha anticipato le informazioni relative a diversi accumulatori di nuova generazione, incluse quelle allo stato solido. Quelle tradizionali con elettroliti liquidi rimarranno comunque alla base dell'offerta e saranno ulteriormente evolute secondo tre diverse tipologie: Performance agli ioni di litio, con 800 km di autonomia e tempi di ricarica (10-80%) ridotti a circa 20 minuti da proporre nel 2026, Popularisation al litio-ferro-fosfato (2026-2027) con autonomia superiore del 20% rispetto alle unità attuali e ricarica rapida (10-80%) in 30 minuti e High Performance agli ioni di litio da oltre 1.000 km di autonomia, disponibili tra il 2027 e il 2028. Queste tre soluzioni promettono, complessivamente, una riduzione dei costi industriali compresa tra il 10 e il 40%.

10 minuti per la ricarica e 1.200 km di autonomia con lo stato solido. Sul fronte delle batterie allo stato solido, la Toyota ha ottenuto "risultati brillanti nella ricerca", risolvendo alcune delle criticità riscontrate fino a oggi sulla durata utile degli accumulatori con questo tipo di composizione. Per questo la Casa confida di poter introdurre questa tecnologia sul mercato tra il 2027 e il 2028, con una autonomia di circa 1.000 km e tempi di ricarica (10-80%) di circa 10 minuti. Ulteriori sviluppi di questa tipologia di batterie dovrebbero permettere poi di superare i 1.200 km di autonomia, con tempistiche e costi ancora da definire.

Batterie ultrasottili per combattere la resistenza all'avanzamento. I dati relativi all'autonomia prevista tengono ovviamente conto anche dell'efficienza aerodinamica dei veicoli, tema sul quale la Toyota sta lavorando, come del resto tutti gli altri grandi costruttori. Il posizionamento delle batterie sotto al pianale ha infatti portato a un generale aumento dell'altezza e della superficie frontale dei veicoli, a scapito della resistenza all'avanzamento: di conseguenza, la Casa giapponese sta focalizzando la ricerca sulla riduzione dello spessore degli accumulatori. Oggi, le batterie della bZ4X misurano 150 mm in altezza, ma i prossimi step evolutivi promettono di ridurre questo valore a 120 mm, per scendere fino a 100 mm sui modelli sportivi. Dove è necessario abbassare quanto più possibile la posizione di guida.

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Eventi - Leasys al Fleet&Business Day

4 Ruote - Set 14,2023

Leasys nasce come brand nel 2001 e da quest'anno ha assunto una nuova collocazione all'interno di Stellantis, per la quale opera nel mercato del noleggio, della mobilità e del fleet management, con formule flessibili e molte soluzioni innovative. L'offerta per i privati comprende, per esempio, una formula pay-per-use in cui i chilometri compresi nel contratto sono soltanto mille annui e il resto si paga a consumo; un'altra soluzione interessante è il noleggio di vetture usate, che consente di abbattere sensibilmente i costi. Destinato alle aziende è invece il noleggio di veicoli commerciali che permette di personalizzare l'allestimento, così come quello riservato alle auto elettriche che comprende le ricariche per l'intera durata della locazione; c'è pure un'offerta specifica di noleggio di veicoli in pronta consegna. Il portfolio Leasys sarà illustrato il 21 settembre all'interno del nostro Fleet&Business Day in programma alla Cantina Bellavista di Erbusco (BS), giornata aperta a tutti i fleet manager che si sono iscritti all'evento per approfondire i temi della transizione energetica, comunicare con l'industria dell'auto e dei servizi e fare networking in un ambiente di assoluto relax.

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Formula 1 - GP Singapore, nuove sfide al Marina Bay

4 Ruote - Set 14,2023

Tempo di lunghe trasferte per il circus della Formula 1. Chiusa la "stagione europea" con la gara di Monza, team e piloti affronteranno ora le trasferte più dure. Si comincia con il GP di Singapore di questo fine settimana, con la gara in notturna che si correrà al Marina Bay Circuit.

Modifiche al tracciato. Rispetto agli anni passati, il circuito di Marina Bay sfoggerà un layout leggermente diverso nel terzo settore della pista. I piloti affronteranno quattro curve in meno: si passa dunque da 23 a 19, con una conseguente lunghezza ridotta. Cambierà relativamente poco per quel che riguarda le sfide tecniche e fisiche per cui il GP di Singapore è ampiamente noto, complice anche il gran caldo umido ai limiti della sopportazione.

Chi fermerà i Tori? Sembra quasi inutile ricordare che la Red Bull Racing si presenta a Singapore da grande favorita, dopo che la squadra anglo-austriaca ha praticamente vinto tutte le 14 gare finora disputate e sembra avere tutte le carte in regola per andare avanti fino alla fine. Anche se i due titoli non sono ancora stati matematicamente assegnati, è piuttosto chiaro come andrà a finire questo campionato. Tuttavia, rimangono in ballo diverse altre sfide, come quella che vede Mercedes, Ferrari e Aston Martin giocarsi le posizioni immediatamente dietro alla Red Bull. Non vale molto per la gloria, ma vale - eccome, se vale - sotto il profilo economico, considerando che la classifica costruttori determinare in gran parte l'assegnazione dei bonus da parte di Liberty.

Livree speciali. La McLaren porta in pista una nuova livrea (la terza della stagione) per celebrare in questa occasione lo sponsor OKX. Il nero è ora il colore prevalente sulla vettura, nel quale spicca ancor di più il logo arancio dello sponsor. Anche la Williams porta in pista la nuova livrea dedicata allo sponsor Gulf, votata dai fan della squadra inglese: il blu, questa volta, lascerà spazio all'azzurro e all'arancio, dando vita a una vettura ancora più aggressiva e bella da vedere.

Stop alle ali flessibili. Nel corso del weekend di Singapore entrerà in vigore la direttiva tecnica TD018, ossia un'altra stretta sui regolamenti e sul fenomeno delle ali flessibili. L'impatto che questa nuova direttiva avrà sulle prestazioni di ogni singola squadra sarà un'incognita ma dalla FIA sostengono che le nuove misure non dovrebbero assolutamente portare a cambi drastici sui valori in pista delle varie monoposto.

Come seguire il GP di Singapore in tv. Si corre in notturna a Singapore ma, proprio in virtù delle sei ore di fuso orario, per i telespettatori europei gli orari cambiano davvero poco rispetto al consueto. A garantire la copertura televisiva è Sky, ma qualifiche e gara saranno trasmesse comunque in differita di qualche ora su TV8. Come sempre, chiaramente, tutte le fasi cruciali del weekend ve le racconteremo anche noi attraverso lo Speciale F.1. Ecco gli orari da segnare in agenda per questo Gran Premio.

Venerdì 15 settembre

Prove Libere 1 dalle 11.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Prove Libere 2 dalle 15 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Sabato 16 settembre

Prove Libere 3 dalle 11.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Qualifiche dalle 15 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 ore 18.30

Domenica 17 settembre

Gara dalle 15 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 ore 18

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Tesla - Attivisti pro-clima incendiano 15 vetture a Francoforte

4 Ruote - Set 14,2023

In Germania la Tesla torna nel mirino delle associazioni ambientaliste. Dopo le numerose proteste e manifestazioni contro la fabbrica di Grünheide, messa sotto accusa per l'inquinamento delle falde idriche o per l'impatto sulla fauna locale, un gruppo radicale di attivisti ha colpito un punto vendita di Francoforte, incendiando 15 vetture e provocando danni per almeno 500 mila euro. 

La rivendicazione. Il rogo, che ha richiesto l'intervento di 40 pompieri e di veicoli speciali per estinguere incendi problematici, è stato rivendicato con una lettera non firmata pubblicata sulla piattaforma Indymedia.org. Per ora, l'identità del gruppo rimane del tutto ignota, ma il messaggio non lascia adito a dubbi: gli autori, infatti, citano i numerosi eventi meteorologici estremi delle ultime settimane, tra cui le recenti alluvioni in Austria e Slovenia o gli incendi boschivi in Portogallo e Grecia, lanciano pesanti accuse all'industria automobilistica ed esprimono la propria vicinanza ai protagonisti delle proteste inscenate a Monaco di Baviera durante il Salone dell'Auto.

Le accuse a Tesla e Musk. Nella lettera vengono riportati anche i motivi dell'iniziativa di Francoforte: "Tesla - si legge nella missiva - è uno dei nostri nemici più importanti". "L'azienda - continua il testo - rappresenta come nessun'altra, l'ideologia del capitalismo verde e la continua distruzione globale e coloniale. I motori elettrici vengono costantemente presentati come un'alternativa pulita: è una cinica bugia. Come altre aziende, Tesla sfrutta risorse in tutto il mondo. Le materie prime necessarie per le batterie delle auto elettriche, come il litio e il cobalto, vengono estratte in condizioni terribili in America Latina e Africa. Nonostante la veste ecologica del costruttore, per il trasporto e la produzione dei suoi veicoli sono sempre necessari combustibili fossili". L'invettiva, tra l'altro, chiama in causa direttamente l'amministratore delegato Elon Musk, accusato di "fantasie patriarcali apparentemente inesauribili".  Musk, scrivono gli attivisti, "è una persona che vuole dominare Internet, lo spazio, le nuove tecnologie e l'intelligenza artificiale e non sembra avere limiti nelle sue ambizioni di dominio". 

 

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Porsche Panamera - La nuova versione debutta il 24 novembre

4 Ruote - Set 14,2023

La Porsche sta ultimando i collaudi della terza generazione della Panamera: i prototipi sono stati portati in tutto il mondo per essere messi alla prova in condizioni climatiche estreme e su tipologie differenti di strade. L'ammiraglia debutterà al Porsche Festival di Dubai il prossimo 24 novembre e sarà poi entro breve tempo disponibile sul mercato.

Restyling pesante per saltare di generazione. Come accaduto per la Cayenne la Casa tedesca parla di nuova generazione anche se il modello deriva dalla serie uscente: si tratta infatti di un restyling così profondo, che va oltre al semplice refresh dell'estetica, da essere considerato come un nuovo modello. Nelle immagini ufficiali è possibile notare il nuovo frontale con i gruppi ottici modificati con le quattro luci diurne a Led per ciascun lato e anche in coda la fascia dei fari è stata modificata. Gli interni, per il momento ancora celati alla vista, potrebbero seguire la strada intrapresa dalla Cayenne e riprendere i tratti definiti con la Taycan.

Quattro ibride plug-in a listino. La Panamera è stata dotata di numerose novità tecniche: l'assetto prevede infatti un sistema attivo di nuova concezione disponibile in due varianti, mentre ai motori a benzina aggiornati per le future normative di omologazione è accoppiato il cambio automatico PDK riprogettato. La gamma dei powertrain prevede ora quattro versioni E-Hybrid plug-in e non è stato per il momento reso noto se ci saranno anche unità senza elettrificazione. Una versione delle quattro annunciate sarà votata alle prestazioni e dovrebbe riprendere le caratteristiche della Cayenne Turbo S E-Hybrid da 739 CV appena presentata: tutte le varianti, in ogni caso, sono state ottimizzate per offrire maggiore efficienza e un'autonomia superiore in modalità EV. Il motore elettrico alla base delle versioni E-Hybrid è stato integrato nel nuovo cambio PDK, riducendo peso e ingombri rispetto alle varianti precedenti e garantendo al contempo prestazioni superiori. La batteria, infine, avrà una capacità di 25,9 kWh, la stessa offerta sulla Cayenne rinnovata, e sarà dotata di caricatore di bordo da 11 kW.

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Mini Countryman - Svelate le prime immagini della nuova John Cooper Works

4 Ruote - Set 14,2023

Nei giorni scorsi, la Mini ha pubblicato una piccola sorpresa sul proprio canale Instagram, svelando le prime immagini della nuova Countryman in allestimento John Cooper Works. La terza generazione della crossover è stata presentata, insieme alla nuova Cooper tre porte, al Salone di Monaco, dove le due sono state protagoniste di un debutto (per il momento) unicamente in veste elettrica.

Saranno anche endotermiche. Come potete notare nelle immagini della Countryman JCW, nell'ombra si intravedono i terminali di scarico posteriori, testimonianza inequivocabile che questa versione sportiva è rimasta fedele al motore turbobenzina: la strategia della Mini, infatti, non esclude affatto i powertrain tradizionali, anche se in fase di lancio la priorità è stata data alle Bev. Secondo indiscrezioni, i nuovi modelli offriranno proposte di motore diverse in base alla carrozzeria: le Cooper cinque porte e cabrio, che arriveranno più avanti, dovrebbero infatti essere equipaggiate solo con propulsori tradizionali. La Cooper tre porte, invece, oltre alle due versioni elettriche già annunciate, potrebbe proporre fino a tre allestimenti endotermici (compresa la sportiva JCW). Sulla Countryman, infine, sarà presente anche il diesel.

Scacchi e grinta per la JCW. Nelle foto pubblicate su Instagram, la Countryman JCW mette in mostra un aspetto molto diverso dalla Cooper SE Alll4 elettrica: paraurti e mascherina sono totalmente diversi, con le prese d'aria e le grafiche decorative caratterizzate da un motivo che ricorda la bandiera a scacchi, esteso anche alle griglie verticali sotto i gruppi ottici. Ai lati del logo frontale, inoltre, sono apparsi due sfoghi d'aria supplementari. Lo stesso logo John Cooper Works è stato ridisegnato ed è visibile nel frontale, sugli schienali dei sedilie nel caratteristico montante C sospeso. In coda, il diffusore posteriore, che integra i terminali di scarico, è specifico, così come il design dei cerchi di lega e le pinze freno rosse: ora non ci resta che attendere i dati ufficiali su potenza e prestazioni.

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Citroën - C5 Aircross ed ë-C4X, come vanno i nuovi motori mild hybrid ed elettrici

4 Ruote - Set 14,2023

In attesa dell'evento clou, previsto per il 17 ottobre con la presentazione della nuova C3, la Citroën aumenta l'offerta e il peso specifico dei suoi prodotti elettrici ed elettrificati. E lo fa sui modelli C5 Aircross, C5 X, ë-C4 ed ë-C4 X. Nel primo caso si tratta del nuovo mild hybrid da 136 CV con impianto a 48 volt, affiancato dal plug-in hybrid 180, introdotto anche sull'ammiraglia C5 X. E poi c'è il nuovo e più potente powertrain a batteria da 156 CV per le due C4. Tutte queste novità sono già a listino (ma il mild hybrid arriverà in consegna da fine ottobre): noi abbiamo provato la nuova C5 Aircross mild hybrid e la C4 X elettrica con il motore aggiornato sulle strade a nord di Parigi. Ecco come è andata.

C5 Aircross col mild 48 V. Era forse la novità più attesa, il mild 136 ë-Dcs6, che equipaggia la C5 Aircross, dopo aver esordito sulle Peugeot 3008 e 5008. Il powertrain è costituito dall'1.2 PureTech turbobenzina da 136 CV e 230 Nm, rinnovato nel funzionamento, ora a ciclo Miller, nella turbina a geometria variabile e nella distribuzione a catena (prima era a cinghia): è abbinato a un motore elettrico a magneti permanenti, che eroga 29 CV e 55 Nm e a una batteria agli ioni di litio dalla capacità di 432 Wh. Il powertrain viene prodotto principalmente in Europa: il cambio a doppia frizione arriva dal nord-est della Francia, mentre l'unità elettrica, sempre di origine transalpina, è stata inserita tra le due frizioni dello specifico ë-Dcs6. Sulla C5 Aircross Hybrid 136 del test il posto guida è ben regolabile grazie ai comandi elettrici, mentre le cinture di sicurezza scorrono in altezza: non piace l'hazard posizionato tutto a destra in console, mentre i paddle del cambio sono solidali al piantone. La spinta dell'ibrido è avvertibile, rotonda in partenza e ai bassi regimi: a bassissimo carico di gas ci si muove in EV. Poi, basta insistere col pedale destro e si avvia il tre cilindri: lo stacco si avverte, ma nel complesso il sistema mostra un buon mix, anche col cambio a doppia frizione, piuttosto rapido in Drive, come in manuale con i paddle. Le cambiate sono avvertibili solo nei rapporti inferiori, poi tutto gira in modo rotondo. La marcia, molto scorrevole, quando si spreme a fondo il powertrain può diventare briosa quanto basta a muovere un'auto che pesa 16 quintali. E in questo caso il tre cilindri tende a farsi sentire, pur risultando ben isolato. Le sospensioni, dalla taratura turistica ma corposa, lavorano bene e garantiscono una buona tenuta di strada (la gommatura è 225/55R18) e un confort all'altezza del marchio. La frenata rigenerativa è evidente senza essere eccessiva: lavora, ma consente una buona scorrevolezza. I consumi del test: nel tratto misto utilizzato, tra urbano ed extraurbano, il computer di bordo ha indicato 6,5 litri/100 km (cioè, 15,4 km/l), un risultato incoraggiante per un'auto di questa categoria. I prezzi? Si parte da 36.500 euro. 

Più potenza per le Bev. Sulle ë-C4 ed ë-C4 X debuttano il nuovo motore elettrico sincrono da 156 CV e 260 Nm del gruppo Stellantis e la batteria da 54 kWh (potenza di ricarica in corrente continua: 100 kW), per un'autonomia che cresce dai 360 km della versione 136 CV a 420 km (ciclo combinato Wltp). Accumulatore compatto, dotato di pompa di calore standard, e modificato nella chimica (con una maggiore percentuale di nichel, per migliorarne l'efficienza) rispetto a quello da 50 kWh della versione 136 CV, che resta come entry level di gamma. Mettiamo il tutto alla prova sulla ë-C4 X, che calza pneumatici 195/60 R18. Si può stare seduti piuttosto vicini al pavimento, mentre lo schienale ha la corretta regolazione continua. Nelle tre modalità di guida - Eco, Normal e Sport - scopriamo tre anime ben distinte: nella prima, infatti, la potenza è limitata a 60 kW (82 CV), nella seconda a 80 (109), mentre in Sport si può sfruttare tutta la cavalleria, oppure anche quando in Normal si ha bisogno di tutto e subito. E, in effetti, premendo a fondo il pedale destro lo scarto fra la "136" e la "156" si sente, anche a velocità intermedie, garantendo quel brio in più che non guasta. Su strada, la ë-C4 X si mostra gradevole, in grado di superare curve lunghe trovando rapidamente l'appoggio sulle ruote esterne, con rollio tutto sommato contenuto e una buona agilità dell'avantreno. Frenata rigenerativa: poco evidente in Normal, e non invasiva neppure nella modalità massima B; ben lontani, insomma, dalla guida monopedale. Consumi: mantenendo un ritmo sostenuto, spesso in Sport, non siamo scesi sotto i 18 kWh/100 km: ma, adottando una guida più soft e attenta all'autonomia, si può arrivare a 13-14 kWh/100 km. Per quello che riguarda i prezzi di listino, i valori sono di 41.750 euro per la ë-C4 156 CV e 41.800 euro per la X, sempre nel ricco allestimento Shine. Da agosto, la Casa ha lanciato per le C4 il leasing asy Go, destinato ai privati, che prevede, per esempio, anticipo di 2.500 euro, rata di 199 euro al mese per tre anni (con Tan di 5,75%), e wallbox domestica inclusa.

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