Vittori - La hypercar ibrida disegnata insieme a Pininfarina
A Miami, la Vittori ha presentato la nuova concept di hypercar disegnata in collaborazione con Pininfarina: la vettura dell'azienda con radici in Italia e negli Stati Uniti sarà costruita in una serie limitata di 50 esemplari, ma la data di presentazione del modello definitivo e il prezzo non sono ancora noti. La forma in funzione delle prestazioni e del piacere di guidaLe immagini della concept mettono in risalto elementi fondamentali come le soluzioni aerodinamiche integrate nel design, le proporzioni da classica sportiva a motore centrale con l'abitacolo avanzato e le fiancate scavate dalle prese d'aria, nonché la coda dominata dall'estrattore d'aria e dai quattro terminali di scarico. All'interno la tecnologia è messa in secondo piano rispetto all'esperienza di guida: i comandi fisici sono ben presenti e gli schermi sono limitati all' infotainment e alla strumentazione, inserita però in elementi circolari di stile classico. La Italtecnica ha sviluppato il V12 aspiratoPer la propria hypercar, Vittori ha annunciato una serie di dati tecnici che mettono in risalto l'impostazione del progetto: aerodinamica attiva, telaio e carrozzeria in carbonio e titanio sviluppati in stampa 3D. Il powertrain ibrido da oltre 1.100 CB, sviluppato da Italtecnica, unisce un V12 di 6.8 litri centrale e i motori elettrici anteriori.
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Mazda CX-30 - La versione Advantage arriva in Italia
La Mazda ha presentato il nuovo allestimento Ad'vantage per la Suv compatta CX-30, basato sulla versione Homura e disponibile solo con il 2.5 mild hybrid benzina aspirato da 140 CV, abbinato al cambio manuale a sei rapporti. Già ordinabile, ha un prezzo che parte da 29.950 euro, che la colloca tra il modello d'attacco Centre Line e quello intermedio Prime Line. Mazda CX-30 Ad'vantage Di serie, la Suv giapponese monta cerchi di lega da 18, vetri posteriori oscurati e dettagli della carrozzeria in nero lucido. All'interno troviamo il climatizzatore automatico bizona, l'head-up display per la visualizzazione dei dati di guida sul parabrezza, la telecamera posteriore con sensori di parcheggio, l'infotainment da 10,25 con navigatore connesso, l'assistente vocale Alexa e il supporto per Apple CarPlay e Android Auto senza fili. L'impianto audio a otto altoparlanti è firmato Harmonic Acoustic. Sul fronte della sicurezza troviamo gli Adas per la guida assistita di livello 2 (con cruise control adattivo e mantenimento della carreggiata) e monitoraggio dell'angolo cieco. Il listino della Mazda CX-30CX-30 140 CV Prime Line: 27.950 euroCX-30 140 CV Ad'vantage: 29.950 euroCX-30 140 CV Centre Line: 30.150 euroCX-30 140 CV Exclusive Line: 33.450 euroCX-30 140 CV Takumi: 35.550 euroCX-30 186 CV Centre Line: 31.950 euroCX-30 186 CV Exclusive Line: 35.250 euroCX-30 186 CV Takumi: 37.350 euroCX-30 186 CV AWD Centre Line: 34.140 euroCX-30 186 CV AWD Exclusive Line: 37.450euroCX-30 186 CV AWD Takumi: 39.550 euroPer tutte, il cambio automatico Skyactiv-Drive a sei rapporti è disponibile su richiesta (2.000 euro).
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Circolo dell'Automobile - L'emozione trova casa
Nel tempo presente, parlare d'automobile significa esporsi a una semplificazione sistematica. Ogni discorso è costretto a collocarsi, ogni giudizio dev'essere allineato, ogni pensiero ridotto a scelta binaria. Da un lato, la nostalgia paralizzante per un passato idealizzato e ormai irripetibile; dall'altro, il culto acritico dell'innovazione, che celebra ogni passaggio tecnico come se fosse, per ciò stesso, anche un avanzamento culturale. Al centro di questa dicotomia, l'automobile come oggetto viene progressivamente svuotata del suo significato, mentre il dibattito che la riguarda perde profondità, linguaggio, legittimità. Non si tratta soltanto di osservare un cambiamento tecnologico l'elettrificazione, la digitalizzazione della guida, la connettività pervasiva , ma di prendere atto di un mutamento antropologico: ciò che un tempo era una proiezione culturale, un'estensione simbolica del corpo e della libertà, è oggi ricondotto a una funzione logistica, un nodo all'interno di un sistema di mobilità da ottimizzare secondo parametri prestabiliti. L'auto è ancora ovunque, ma ha perso la possibilità di essere pensata. Non genera più visione, non impone più interrogativi, non produce più linguaggio. presente, ma muta. precisamente in questa condizione di mutismo culturale prodotto non da usura ma da esautorazione che si colloca il Circolo dell'Automobile. Non come un omaggio tardivo a un passato glorioso, né come reazione ideologica al cambiamento in atto. Ma come atto intellettuale, misurato e deliberato, che si propone di restituire all'automobile una dimensione discorsiva, un tempo lungo, uno spazio di pensabilità sottratto alle semplificazioni dell'attualità. Il Circolo non è un club nel senso corrente del termine. , nella sua natura più profonda, un'istituzione culturale travestita da luogo privato: un dispositivo critico che si serve delle forme della socialità automobilistica la pista, l'officina, la biblioteca, la clubhouse per costruire un campo di pensiero, per dare ospitalità a una riflessione oggi quasi del tutto assente.In un'epoca che tende a trasformare ogni oggetto in superficie d'uso, ogni esperienza in consumo e ogni identità in schieramento, l'automobile può tornare a essere un luogo teorico, un punto di vista sul mondo, a condizione che la si liberi dalle narrazioni paralizzanti del rimpianto e della propaganda. Laboratorio esperienzialeNé culto del passato, né adesione fideistica al futuro. Né l'auto come feticcio da restaurare, né come piattaforma da aggiornare. Ma l'auto come campo semantico ancora vivo, capace di dire qualcosa sulla tecnica, sulla libertà, sulla forma, sullo spazio, sul corpo. Questa operazione richiede però un'autorità, una competenza, una legittimità che non possono essere improvvisate.Ed è per questo che il Circolo dell'Automobile può nascere solo da Quattroruote. Non perché la testata abbia una lunga storia anche se settant'anni di analisi, prove, inchieste e cultura automobilistica costituiscono un capitale simbolico non replicabile , ma perché Quattroruote è l'unica voce editoriale italiana che abbia mantenuto nel tempo una posizione autonoma, non ideologica, capace di coniugare il rigore tecnico con la profondità culturale. l'unica ad aver resistito alla tentazione della partigianeria, rifiutando tanto la retorica del progresso automatico quanto quella della decadenza irreversibile. Il Circolo non si propone di salvare l'automobile, ma di salvare la possibilità di pensarla fuori dagli automatismi culturali che oggi l'avvolgono. , in questo senso, una risposta al clima di rimozione selettiva che domina il dibattito pubblico: un clima in cui si accolgono solo le tesi funzionali a una narrazione precostituita e si rigetta tutto ciò che non rientra nel perimetro del consenso ecologico, del consumo responsabile, della mobilità sostenibile ridotta a slogan. Il Circolo non si oppone a nulla, ma mette in discussione tutto. un'operazione di distinzione, non di contrapposizione. Ogni elemento della sua struttura risponde a questa logica: la pista non è un circuito privato, ma un laboratorio esperienziale; l'officina non è un garage, ma uno spazio di comprensione tecnica; la clubhouse non è una lounge, ma un luogo di confronto intellettuale; la biblioteca non è un archivio, ma un invito al metodo. In ognuno di questi luoghi si esercita un gesto critico, che rifiuta tanto l'indifferenza funzionalista quanto l'estetismo nostalgico. Non si tratta di conservare, ma di comprendere. Non di esibire, ma di elaborare. Non di chiudere, ma di aprire. Un atto culturaleIl Circolo dell'Automobile nasce così non come una fuga nel passato, ma come un luogo di sospensione, di interrogazione, di ripresa del pensiero. In un mondo che corre verso l'elettrico come destino obbligato, ma senza un'elaborazione culturale autentica del significato di tale passaggio, diventa necessario istituire uno spazio dove si possa tornare a distinguere, a porre domande, a esercitare un'intelligenza tecnica e simbolica sull'oggetto-auto. Non per legittimare o per opporsi, ma per comprendere. Perché comprendere è oggi l'atto più controcorrente che si possa compiere. E comprendere l'automobile significa anche comprendere ciò che essa continua a dire sulla nostra idea di libertà, di spazio, di tempo, di forma, di identità. Significa ammettere che, al di là della sua funzione contingente, l'auto è stata e può ancora essere una soglia culturale, un'interfaccia privilegiata tra l'individuo e il mondo. Significa anche riconoscere che ogni scelta tecnica porta con sé una visione del soggetto, della società, del futuro. Il Circolo dell'Automobile non chiede appartenenza, ma attenzione. Non propone un'ideologia, ma una postura. Non offre un'identità, ma un metodo. E in questo metodo fatto di conoscenza, misura, riflessione si riconosce la responsabilità culturale che Quattroruote ha deciso di assumersi. In un'epoca che separa l'intelligenza dalla tecnica, e la tecnica dal significato, il Circolo è l'unico luogo in cui l'automobile può tornare a essere pensata come forma, non come funzione. E Quattroruote, per la storia che rappresenta e per la libertà che ha saputo preservare, è il solo soggetto oggi in grado di costruire questo spazio senza comprometterne la verità. Benvenuti al CircoloTre piste da vivere.Il Circolo dell'Automobile si trova nella tenuta di Vairano, alle porte di Milano: una struttura di 50 ettari che offre tre piste di una lunghezza complessiva di otto chilometri, un percorso off-road e piazzali per esercizi e simulazioni. Ecco, in pillole, che cosa offre il nuovo Circolo dell'Automobile (via della Chiesa 9, Vairano di Vidigulfo, provincia di Pavia) a chi ne diventerà socio.Uno storage per custodire vetture da collezione di ogni epoca, con uno studio di detailing e un'officina per la piccola manutenzione che le tengano sempre in forma e pronte a scendere in pista o a partire per un weekend.Una pista per godere in sicurezza del piacere della guida, con sessioni di giri liberi, track days e programmi di coaching con i piloti professionisti di Quattroruote e dell'ASC.Una clubhouse dove accogliere i soci e organizzare incontri con le personalità del mondo dell'auto, dai designer ai manager, alle leggende del motorsport.Una serie di altri servizi, dal trasporto al supporto logistico per partecipare a eventi e competizioni, dalla consulenza per valutazioni e certificazioni delle vetture al private concierge per i soci. Per informazioni: www.circoloautomobile.it.
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Mobilità - Il 90% dei trasporti privati e l85% della logistica viaggiano su strada
La mobilità su strada era e resterà la colonna portante del sistema dei trasporti nel nostro Paese. Lo ha dichiarato Arrigo Giana, amministratore delegato di Autostrade per l'Italia e vicepresidente di Assolombarda con delega alle infrastrutture, durante la presentazione del report dell'Osservatorio Sunrise sugli spostamenti a basso impatto ambientale.Giana ha sottolineato: Come Aspi, continuiamo a investire per una rete autostradale moderna ed efficiente. fondamentale monitorare con attenzione l'evoluzione dei processi di decarbonizzazione del trasporto su gomma e capire come applicare le migliori pratiche per rendere più sostenibile un comparto che rimarrà largamente preponderante anche nei prossimi anni.Secondo il manager, è quindi necessario interpretare correttamente i dati per orientare le scelte future, in un'ottica di mobilità sostenibile e innovazione infrastrutturale.
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Ferrari e-Vortex - Il nuovo circuito di prova accanto alla pista di Fiorano
La Ferrari ha completato in meno di quattro mesi la costruzione di un innovativo circuito di collaudo: Ferrari e-Vortex, realizzato accanto alla storica Pista di Fiorano, celebre tra gli appassionati di Formula 1 per il debutto delle monoposto destinate al campionato mondiale. Obiettivi del progettoLa nuova infrastruttura, lunga 1.887 metri (con rettilineo principale di 600 metri), si estende su una superficie di 37.351 m e presenta corsie larghe da 6 a 14 metri. Il circuito è progettato per migliorare il collaudo funzionale delle vetture appena uscite dalla linea di produzione, garantendo test precisi e ripetibili nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza.Il tracciato è suddiviso in settori dedicati a specifici aspetti di performance e piacere di guida:Due ampie curve con banking e pendenza longitudinaleRettifilo centraleCurve di handling per lo studio del comportamento dinamicoLe pavimentazioni speciali in porfido, frutto del know-how Ferrari, consentono analisi approfondite di comfort e prestazioni.Caratteristiche principaliFerrari e-Vortex permetterà di trasferire progressivamente le attività di collaudo dalla strada alla pista, offrendo valutazioni più oggettive delle performance e una rapida individuazione di eventuali anomalie. Inoltre, la concentrazione delle prove all'interno della nuova area ridurrà l'impatto sulla viabilità locale.Il circuito è completato da una officina di revisione di 1.000 m, dedicata a verifiche statiche e interventi sulle vetture, ottimizzando i flussi interni e il processo di revisione.
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Tesla - La Model 3 con gli incentivi a meno di 25 mila euro
Con l'arrivo della nuova tornata di incentivi per l'acquisto di auto elettriche, Tesla lancia una promozione speciale per la Model 3 a trazione posteriore, l'unico modello della gamma attualmente idoneo al contributo statale. Tesla Model 3 RWD con gli incentiviIl prezzo di listino della Tesla Model 3 RWD è di 39.900 euro. Grazie al contributo massimo previsto dagli incentivi statali (11.000 euro), il costo scende a 28.990 . A questo si aggiunge uno sconto diretto di 4.000 euro offerto da Tesla, cumulabile con l'ecobonus: il prezzo finale arriva così a 24.990 euro.Per chi ha un ISEE tra 30.000 e 40.000 euro, il contributo statale è di 9.000 euro, portando il prezzo a 26.990 . Sconto extra per tuttiIl bonus aggiuntivo di Tesla si applica a tutti i veicoli venduti, direttamente al momento dell'ordine, senza i requisiti degli incentivi statali (residenza in area urbana funzionale, ISEE sotto i 40.000 euro e rottamazione di un'auto fino a Euro 5). E la Model Y?Attualmente la Model Y non beneficia degli incentivi statali: la versione base a trazione posteriore parte da 44.900 euro, oltre il limite per l'ecobonus. Tuttavia, non è escluso che Tesla riduca i prezzi o introduca una versione più economica nelle prossime settimane.
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Lamborghini - La Manifesto Concept celebra 20 anni di design e anticipa il futuro
Al Museo Lamborghini di Sant'Agata Bolognese è stata svelata la Manifesto Concept: un progetto unico che non anticipa un modello di serie, ma si presenta come una vera e propria opera d'arte automobilistica. Questa scultura celebra i 20 anni del Centro Stile Lamborghini e apre la strada alle tendenze del futuro. Un design estremo che interpreta il domaniGuidato dal 2016 da Mitja Borkert, il team ha creato una sportiva radicale che fonde stilemi del passato, presente e futuro. Il concept mantiene il DNA Lamborghini con la classica biposto a motore centrale, ma spinge le proporzioni verso l'estremo: ruote in evidenza, parabrezza e tetto bassissimi, fiancate scolpite senza prese d'aria e portiere invisibili. Il posteriore è dominato da un estrattore d'aria monumentale, senza terminali di scarico a vista. Gli sfoghi sul cofano posteriore lasciano intuire un powertrain endotermico, ma non sono stati rivelati dettagli tecnici né immagini degli interni. Dal 2005 a oggi: l'evoluzione del Centro StileIl Centro Stile Lamborghini nasce da una scelta strategica dopo l'ingresso nel Gruppo Volkswagen nel 1998. Nel 2003 arriva Luc Donckerwolke come responsabile design, seguito nel 2006 da Filippo Perini, mentre nel 2005 Stephan Winkelmann diventa CEO. Da allora Lamborghini ha rivoluzionato la propria identità, passando da Murciélago e Gallardo a una gamma che ha segnato record di vendite, con modelli iconici, serie speciali e scelte audaci come la Urus, la prima Suv del marchio.
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Praga Bohema - Furia ceca - VIDEO
La Praga Bohema è una delle hypercar più esclusive e sorprendenti degli ultimi anni. Un gioiello di ingegneria nato da un marchio storico che pochi conoscono, ma che vanta oltre un secolo di tradizione.Praga: dalle origini alla BohemaFondata nel 1907 a Praga, la Casa è stata protagonista dell'industria cecoslovacca del Novecento con automobili, motociclette, camion e veicoli militari. Dopo decenni di silenzio, il brand è tornato nel 2011 con la R4S, seguita dalle R1 e R1R.Oggi quell'esperienza culmina nella Bohema, presentata come prototipo nel 2022 e in produzione dal 2023, realizzata in soli 89 esemplari: un numero scelto per celebrare l'89 anniversario della vittoria della Praga Alfa alla 1000 Miglia di Cecoslovacchia del 1933. Design e omologazioneLa Bohema è omologata per uso stradale, una sfida che richiede test severi su ogni componente. Il vantaggio della piccola serie è la libertà di sviluppare soluzioni dedicate:Parabrezza bombato con meccanismo specifico dei tergicristalli;Chiusura delle portiere brevettataQuesti dettagli, apparentemente minori, possono bloccare l'omologazione. Risultato? Oltre 500 componenti in più rispetto alla radicale R1, che spiegano anche il prezzo milionario. Motore derivato dalla Nissan GT-R, anima da corsaSotto la carrozzeria si nasconde un V6 biturbo di 3.8 litri, derivato dalla Nissan GT-R e rivisto da Litchfield Engineering.Caratteristiche principali:Potenza: 700 CVCoppia: 725 Nm tra 3.000 e 6.000 giriPeso complessivo: 980 kgCambio: sequenziale Hewland con frizione robotizzata, 70 kg più leggero di un doppia frizionePrestazioni da prototipo: 0-100 km/h in 2,3 secondi e oltre 300 km/h di velocità massima.Le prestazioni sono da prototipo: 0-100 km/h in 2,3 secondi e oltre 300 km/h di velocità massima. In pista: aerodinamica estrema e handling perfettoSul circuito di Spa-Francorchamps, tra Eau Rouge e Blanchimont, la Bohema mostra il suo equilibrio: prevedibile, stabile sul veloce, adatta sia ai piloti esperti sia ai neofiti.A 250 km/h genera 900 kg di deportanza, valori da vettura endurance.Compromessi? Accesso scomodo, cambio impegnativo nel traffico e raggio di sterzata ampio. La Bohema resta un'auto da pista adattata alla strada, non il contrario.Prezzo e concorrentiCon un prezzo superiore a 1,3 milioni di euro, la Praga Bohema si posiziona accanto a Aston Martin Valkyrie, Mercedes-AMG One e McLaren Senna. Ma la sua proposta è unica: un'esperienza artigianale, fatta a mano, per emozioni autentiche senza compromessi.
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Primo contatto - Come va il Kia PV5 Passenger
Nella prima variante disponibile, quella a cinque posti su due file di sedili (2+3) che stiamo guidando, il PV5 Passenger ha uno spettro di applicazioni limitato all'ambito privato/familiare, oppure come taxi dal grande bagagliaio (1,33 metri cubi dichiarati). Nel corso del 2026, comunque, arriveranno dapprima il sette posti su tre file (2+3+2) e l'ancor più originale sei posti sempre su tre file (1+2+3, con lo spazio a fianco del guidatore lasciato libero per i bagagli), oltre alla versione Wav per trasporto di una persona a mobilità ridotta, il cui abitacolo è in grado di trasformarsi da 2+3 in uno spazio modulare con autista e passeggero anteriore, sedia a rotelle al centro e un altro passeggero sulla sezione sinistra del divano posteriore. Il tutto in 4,7 metri scarsi di lunghezza, un filo meno di 1,9 di larghezza e altrettanti di altezza. Allora le ambizioni del nuovo veicolo commerciale nativo elettrico della Kia come shuttle, pulmino per noleggio con conducente o come taxi più specializzato avranno maggiori possibilità per esprimersi. Magari all'interno di flotte miste, con l'altra multiposto della famiglia elettrica Kia, la EV9, nel ruolo di Suv di rappresentanza. Fermo restando che anche i privati desiderosi di più posti e modulabilità potranno ugualmente contare sulle varianti a tre file di sedili del PV5 Passenger. Per il quale, peraltro, il costruttore coreano non nasconde di guardare con interesse al mercato dei veicoli ricreazionali, dei mini camper in particolare. Ambiente su tre livelli. Il modello di questo test è il Long range con motore da 120 kW (163 CV) di potenza e 250 Nm di coppia, abbinato alla batteria da 71,2 kWh, che secondo la Kia garantisce un'autonomia massima di 412 chilometri. La limitazione della velocità massima a 135 km/h dovrebbe contribuire all'obiettivo, senza mortificare i tempi di trasferimento né la convivenza con gli altri veicoli in autostrada. Col fratello Cargo, il furgone a due soli posti senza finestrini posteriori, il PV5 Passenger condivide l'accentuata altezza del pavimento della parte anteriore dell'abitacolo. A differenza di quanto avviene con i multispazio di dimensioni paragonabili come Doblò, Caddy e Kangoo (nelle versioni Maxi, perché il Passenger a differenza del Cargo c'è solo lungo), si sale a bordo, con la seduta e lo sguardo allo stesso livello di un pulmino medio. Alle spalle della prima fila, il pianale scende parecchio (a circa 40 centimetri dal suolo), si fa perfettamente piatto e, grazie anche alle porte scorrevoli di larghezza variabile fra 77 e 88 centimetri, contribuisce a un livello di accessibilità per i passeggeri che non smette di sorprendente, e non solo in rapporto agli ingombri: si sale, ci si accomoda e si scende con una libertà di movimenti rara anche sui modelli della taglia superiore. Alle spalle del divano, il pavimento è di nuovo più alto: in questa variante a 5 posti la Kia ha rinunciato a sfruttare al massimo lo spessore estremamente ridotto della piattaforma E-Gmp.S, come invece ha fatto sul Cargo per enfatizzare l'accessibilità per le merci. Il Passenger a cinque posti ha invece un sopralzo, sotto il quale trova posto un ampio sottofondo, con tre vani separati. Anche così, comunque, l'eventuale ribaltamento dello schienale del divano forma un accentuato gradino. E lo stesso divano non è ripiegabile completamente in avanti: opportunità che sarà riservata ai modelli con tre file di sedili e che in questo caso, al contrario, creerebbe un dislivello a scendere. uno dei pochi punti criticabili in un abitacolo altrimenti ben concepito e realizzato: la qualità dei materiali e degli assemblaggi è più che soddisfacente in relazione alla categoria. Per famiglie e professionsti. Sulla razionalità del comparto strumenti/comandi ci siamo già soffermati in occasione delle analisi del furgone in questo video e sulle pagine di Fleet&Business. La facilità di guida soddisfa le attese di chi vorrà affidare la versione merci ad autisti non professionisti e che sulla variante Passenger vorrà favorire l'alternanza al volante anche di più componenti di una famiglia o di un gruppo di amici, Di certo, i conducenti del settore noleggio apprezzeranno la possibilità di regolare l'erogazione delle risorse del powertrain su tre livelli (economica, normale e fondi viscidi) e di adeguare la percentuale di recupero di energia e l'intensità del rallentamento su tre intensità, più le funzioni One pedal e Auto, che tiene conto dell'andamento del percorso e della posizione rispetto al traffico che precede. Ma anche nelle manovre sotto l'esclusiva responsabilità del guidatore, come i cambi di direzione, emerge un'accurata taratura di sterzo e sospensioni. La maneggevolezza percepita fa pensare che quei 5,5 metri di raggio di sterzata dichiarati dalla Kia siano realistici. Solo quando si forza l'andatura, magari nelle lunghe discese su strade di montagna, emerge qualche minimo ritardo del retrotreno che, visto anche il posto guida rialzato, toglie un poco di sensibilità. Adas e ariosità. Il PV5 concede pochi alibi a chi non ama i sistemi di assistenza alla guida perché, a differenza di molti veicoli commerciali, li ha quasi tutti di serie. Occorre impratichirsi per trarne il massimo vantaggio, ma la sensazione è che siano sensibili senza essere invadenti. Da subito si apprezza la sensazione di ariosità sia per i due occupanti anteriori sia per i tre posteriori, che hanno tanto spazio per le gambe e bocchette dedicate. Le superfici vetrate dal secondo montante in poi sono decisamente meno sviluppate in altezza rispetto a quelle della prima fila, ma all'interno la visuale laterale non ne risente troppo. Si avverte, piuttosto, la differenza di altezza della seduta del divano rispetto a quelle del conducente e del passeggero anteriore, che a volte coprono un poco il panorama. E magari si sarebbero potuti adottare vetri discendenti al posto degli oblò scorrevoli. Ma i tre che siedono dietro non sono certo passeggeri di serie B e la sensazione di essere su un pulmino vero, e non su un multispazio, giustifica ampiamente l'appellativo di shuttle o people mover per il PV5 Passenger. Il nuovo Kia ha la praticità di una navetta professionale, esprime le proprie ambizioni col design ricercato e mantiene l'accoglienza che piace alle famiglie o ai gruppi di amici, che sci si augura sarà mantenuta nelle prossime varianti con la terza fila di posti.
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Opel - Promozioni "termiche" per Corsa, Mokka, Astra e Grandland
Oltre agli incentivi statali per le auto elettriche, Opel propone una serie di promozioni dedicate ai modelli con motorizzazioni tradizionali. Queste offerte sono accessibili a tutti, senza obbligo di presentare dichiarazioni ISEE o di risiedere in aree urbane funzionali.Unico vincolo: avere un veicolo da rottamare. Sconti Opel fino a 10.000 Gli sconti applicati da Opel arrivano fino a 10.000 euro. il caso della Opel Grandland, che beneficia di una riduzione di prezzo di 9.000 euro, più altri 1.000 euro in caso di finanziamento. Prezzi e rate dei modelli in promozioneEcco i principali modelli Opel in offerta, con prezzi e rate mensili:Opel Corsa: a partire da 13.950 (oppure 99 /mese)Opel Mokka: a partire da 19.500 (oppure 119 /mese)Opel Frontera: a partire da 21.950 (oppure 129 /mese)Opel Astra: a partire da 23.450 (oppure 149 /mese)Opel Grandland: a partire da 26.000 (oppure 179 /mese)
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Fiat Fastback - Ibrida ed elettrica: la Suv-coupé si mostra in nuove foto
La Fiat Fastback torna sotto i riflettori grazie a una serie di foto spia inedite. La Suv-coupé del marchio torinese è attesa da oltre un anno: presentata inizialmente come concept virtuale e poi mostrata in una prima immagine ufficiale camuffata nel luglio 2024, in occasione del lancio della Grande Panda, la Fastback è stata avvistata più volte durante i collaudi su strada. Il debutto è previsto nel corso del 2026. Stile Panda, ma... Suv-coupéLe nuove immagini mostrano un prototipo camuffato che conferma le linee già anticipate: la Fastback riprenderà il family feeling della Grande Panda, ma con proporzioni più generose e un profilo da Suv-coupé. Il posteriore, apparentemente dotato di un grande alettone, nasconde in realtà un elemento aggiuntivo per celare la reale inclinazione del lunotto. Rispetto agli scatti precedenti, spicca l'assenza delle prese d'aria sotto i gruppi ottici anteriori, indizio che potrebbe suggerire la presenza di un powertrain elettrico. Ibrida o elettricaCostruita sulla piattaforma Smart Car a trazione anteriore, la Fiat Fastback offrirà una gamma di motori piuttosto ampia, dal termico mild all'elettrico passando per il full hybrid. La versione d'ingresso gamma potrebbe montare un 1.2 tre cilindri turbobenzina da circa 100 cavalli con cambio manuale, elettrificato con un nuovo sistema a 12 volt; più su ci sarà l'ibrida full con cambio automatico e-Dct6 e potenze attorno ai 150 cavalli (ma forse anche con l'attuale 136 CV come versione d'accesso), mentre per l'elettrico si ipotizza il powertrain attuale della Citroën ë-C3 Aircross, da 113 CV e, forse, una versione più potente sempre a trazione anteriore. La Suv-coupé affiancherà la futura Giga Panda, altro modello strategico per Fiat, e avrà un ruolo chiave nel futuro di Stellantis: oltre a rafforzare l'offerta in Europa, la vettura sarà proposta anche in Sud America, dove la generazione attuale riscuote grande successo.
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Tesla - in arrivo la Model Y "economica"?
Con un breve video di pochi secondi pubblicato su , la Tesla ha annunciato per la giornata di martedì 7 ottobre un evento nel quale verrà presentato un nuovo modello. Ancora presto per dire di cosa si tratta: il video mostra solo un paio di fari in una stanza completamente buia. Una Model Y più economica L'ipotesi più accreditata è quella della versione low cost della Model Y, anticipata già lo scorso luglio, per la quale si ipotizzava effettivamente uno sbarco sul mercato prima della fine del 2025. Si tratterebbe di un modello con dotazione più scarna, più economico da produrre e che potrebbe da solo assicurare 250.000 unità prodotte all'anno. In tempo per la fine degli incentiviIl nuovo modello arriva in un periodo complesso per la Casa americana: le consegne, dopo un lungo periodo negativo, hanno registrato un'impennata record nelle ultime settimane, con i clienti che hanno approfittato degli ultimi giorni di incentivi federali di 7.500 dollari, cancellati dall'amministrazione Trump dal 1 di ottobre. Una versione economica della Model Y servirebbe proprio ad attenuare l'impatto dell'assenza del credito d'imposta.
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Gruppo Renault - Allo studio un piano per ridurre i costi
Il Gruppo Renault sta considerando una riduzione significativa del personale in tutto il mondo. Secondo indiscrezioni riportate dalla testata francese L'Informé, la casa automobilistica con sede a Boulogne-Billancourt potrebbe eliminare circa 3.000 posti di lavoro, principalmente in aree amministrative e di supporto come risorse umane, finanza e marketing.Conferma ufficiale e contesto competitivoIl costruttore transalpino, guidato dal nuovo CEO Franois Provost, ha confermato le voci senza fornire dettagli precisi sull'entità dei tagli. Non abbiamo cifre da comunicare perché non è stata presa alcuna decisione, ha dichiarato Renault. Tuttavia, il gruppo ha sottolineato che, di fronte alle incertezze del mercato automobilistico e a un contesto estremamente competitivo, stiamo valutando iniziative per semplificare i processi, accelerare l'esecuzione e ottimizzare i costi fissi, come riportato dall'agenzia AFP.
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F.1, GP Singapore - Vince Russell, McLaren campione
George Russell ha vinto il Gran Premio di Singapore 2025, mettendo così in bacheca il suo quinto successo in carriera, il secondo quest'anno. L'inglese è tornato sul gradino più alto del podio nel luogo dove, due anni fa, aveva lasciato solo amarezze. Stavolta però Marina Bay ha restituito tutto con gli interessi: una gara impeccabile dal primo all'ultimo giro, condotta con autorità e lucidità. Dietro di lui, Max Verstappen e Lando Norris hanno completato il podio in una serata bollente nelle temperature, ma un po' troppo piatta per il pubblico a casa.Dalla delusione al riscatto. Venerdì era andato a sbattere rovinosamente, poi si era ripreso con la pole il sabato. Russell ha difeso la pole position con decisione, nonostante la partenza aggressiva di Verstappen su gomme Soft, scelta rischiosa ma potenzialmente esplosiva nei primi metri. Mi sentivo un po' nervoso quando ho visto Max con le Soft al via ha ammesso George nel dopo gara ma poi ho trovato subito il mio ritmo. una sensazione fantastica, soprattutto dopo quello che era successo un paio d'anni fa. Il team ha fatto un lavoro incredibile per tutto il weekend. Sono grato e felicissimo. Da quel momento, il pilota Mercedes ha semplicemente controllato. Nessun errore, gestione perfetta delle temperature e del degrado, e un margine sempre stabile sul duo Red BullMcLaren.Verstappen ci ha provato. Per il quattro volte campione olandese, il weekend è stato un continuo compromesso. L'azzardo della mescola più morbida non ha pagato come sperato. La pista si è asciugata appena in tempo per la partenza; quindi, abbiamo deciso di provare qualcosa di diverso. Non ha funzionato: la gara è stata complicata per vari motivi e dobbiamo capire cosa non è andato. Il secondo posto era il massimo possibile oggi, ha spiegato Verstappen, che ha comunque resistito agli attacchi di Norris nel finale, difendendo con esperienza e compostezza.McLaren campione (non senza brividi). Lando Norris ha chiuso terzo davanti al compagno Oscar Piastri, ma la gara delle due McLaren è stata tutt'altro che serena. Al via i due si sono toccati in una fase caotica, con Norris che ha colpito leggermente il compagno dopo un tentativo di sorpasso su Verstappen. stato un primo giro difficile, molto scivoloso, bagnato in diversi punti ha raccontato Lando ho provato a mettermi all'interno e ho dovuto correggere lo sterzo. Fa parte delle corse. Ho dato tutto, Max non ha commesso errori, ma sono contento: ho guadagnato due posizioni e abbiamo vinto il titolo Costruttori. fantastico. Piastri, meno sorridente, ha pagato un pit stop lento per un problema alla ruota posteriore destra, ma ha comunque garantito punti cruciali per la storia del team. Con il quarto posto dell'australiano e il podio di Norris, la McLaren conquista infatti il titolo Costruttori 2025 con sei gare di anticipo, bissando il successo dello scorso anno. un'emozione incredibile ha dichiarato il team principal Andrea Stella voglio condividerla con tutta la squadra per il lavoro straordinario fatto. E pensare che ci restano ancora sei gare da correre è pazzesco. Continueremo a lavorare duramente per mantenere questa scia di successi anche con i nuovi regolamenti tecnici.Zak Brown, più sintetico ma visibilmente emozionato, ha aggiunto: Incredibile. Tutti i ragazzi e le ragazze della McLaren hanno fatto un lavoro fantastico. I nostri piloti sono eccezionali, e lo avete visto oggi: li lasciamo correre, e a volte è un brivido vero.Antonelli cresce, Ferrari soffre. Ottimo quinto posto per Andrea Kimi Antonelli, sempre più solido e maturo nel confronto con i top driver. Il giovane talento bolognese ha recuperato dopo una partenza difficile e ha chiuso davanti alle due Ferrari di Leclerc e Hamilton, entrambe alle prese con problemi di surriscaldamento dei freni. Il monegasco, sesto, ha ammesso a fine gara che la gestione delle temperature era un incubo, mentre Hamilton, settimo, è stato anche investigato per i limiti pista dopo la bandiera a scacchi e rischia una penalità che, comunque, cambierebbe ben poco alla storia del suo campionato.Alonso, Bearman e Sainz chiudono la top ten. Fernando Alonso ha portato punti preziosi all'Aston Martin con l'ottavo posto, seguito da un sorprendente Oliver Bearman, ancora una volta in zona punti con la Haas. Completa la top ten Carlos Sainz, autore di una rimonta da applausi: partito dalla pit lane dopo l'esclusione delle qualifiche di ieri, lo spagnolo ha rimontato fino al decimo posto, mostrando ancora una volta una solidità che a Maranello, probabilmente, rimpiangeranno.I risultati completi del GP di Singapore 2025 >>
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Dacia - Sandero e Jogger restyling, Spring MY26: l'aggiornamento è globale
I ritocchi estetici per Sandero e Jogger sono molto leggeri: il nuovo frontale si caratterizza per un'inedita firma luminosa diurna a "T" rovesciata, nonché per una nuova calandra attraversata da un pattern a quadretti bianchi a contrasto con il nero lucido della griglia. rivisto anche il design dei fari posteriori a Led, che nel caso della Jogger prolungano visivamente l'ingombro del lunotto e sulla Sandero Stepway sono abbinati a una nuova fascia in nero opaco che attraversa tutta la larghezza del portellone. Inediti, infine, il design dei cerchi e, su Jogger e Sandero Stepway, le protezioni in Starkle sui passaruota. Nell'abitacolo, il tema della "T" rovesciata viene ripreso dalle bocchette d'aerazione, che si aggiornano di pari passo con i rivestimenti: tra questi spicca il Denim blu dell'allestimento Journey. Rivista anche l'ergonomia del volante, che ora ha un'impugnatura migliore, e la forma del selettore del cambio automatico. La novità principale è però costituita dall'interfaccia, che ora beneficia di un nuovo display centrale da 10" e di un quadro strumenti da 7" dall'estetica rivista. Debutta ora (a richiesta) anche il caricatore a induzione per smartphone. L'aggiornamento dei due modelli è stato soprattutto l'occasione per introdurre diverse novità tecniche: la principale è rappresentata dall'introduzione del sistema full hybrid da 155 CV, già lanciato sulla Bigster. Nel caso della Jogger sostituisce il precedente Hybrid 140, mentre in quello della Sandero Stepway (dove sarà disponibile da fine 2026) costituisce la prima versione elettrificata nella storia del modello. Sulle versioni ristilizzate debutta anche un nuovo 1.2 tre cilindri turbobenzina Gpl da 120 CV (in luogo del precedente da 100), disponibile per la prima volta anche con il cambio doppia frizione a sei marce. L'autonomia arriva, nel caso della Sandero, a 1.590 km, e in quello della Jogger a 1.480. Nuovo anche il mild hybrid Gpl per Duster e Bigster, capace di 150 CV e abbinato alla trazione integrale. Il Model Year 2026 della Spring, infine, vede l'arrivo di una nuova batteria Lfp da 24,3 kWh, di una conseguente modifica sostanziale della piattaforma che ha portato con sé anche una migliore distribuzione del peso tra gli assi e di altre migliorie tecniche, dal servofreno più potente, alla barra antirollio di serie e ai cerchi da 15", alla ricerca di una migliore dinamica di guida cui non è estranea l'introduzione di nuove regolazioni per ammortizzatori e molle. Il cuore dell'aggiornamento risiede però nei nuovi motori da 70 e 100 CV, che sostituiscono i precedenti da 45 e 65, e che si abbinano a un nuovo caricabatterie che in CC accetta fino a 40 kW di potenza. L'autonomia è di 225 km, il peso resta sotto la tonnellata e i prezzi di tutta la gamma, soprattutto, inferiori ai 20 mila euro.
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Dacia Hipster - La prima E-Car europea
Il piccolo oggetto dalle forme compatte e squadrate che vedete in queste foto rischia di avere una portata storica per l'industria dell'auto europea: risponde al nome di Dacia Hipster Concept e anticipa le forme di una possibile piccola cittadina da tre metri di lunghezza e quattro posti, con cui il marchio romeno intende (ri)aprire il mercato dell'auto a tutto un pezzo di pubblico che oggi non vi ha accesso. Elettrica, democratica, sostenibile, coraggiosissima: il suo profilo assomiglia tremendamente a quello della E-Car, possibile equivalente europeo delle kei car giapponesi per cui Bruxelles potrebbe studiare una categoria omologativa ad hoc. Urbana per naturaFiglia di una ricerca volta alla massima essenzialità (che si svolgeva dietro le quinte, mentre pubblicamente l'ex ad Renault, Luca de Meo, perorava la causa di una piccola europea a metà tra quadricicli e automobili) la Hipster tenta di dare una risposta strettamente necessaria alla mobilità urbana. Lunga 3,00 metri, larga 1,55 e alta 1,53 offre però un abitacolo per quattro persone e un bagagliaio che è sì minimo con tutti i sedili in posizione (70 litri), ma che raggiunge i 500 abbattendo quelli posteriori. E poi la Hipster pesa il 20% meno di una Spring, vale a dire che si trova dalle parti degli 800 kg. Dunque meno consumo di materie prime, meno energia impiegata per la produzione e meno consumo - anche, evidentemente - nell'uso su strada. Un nuovo segmentoLa Dacia per il momento non ha dato indicazioni sulla batteria della Hipster: si è limitata a dire che il 94% degli automobilisti francesi percorre meno di 40 km al giorno e che facendone un uso cittadino la si potrà caricare due volte a settimana. Un'indicazione che fa pensare a un range al di sotto dei 150 km, garanzia di un prezzo a sua volta limitato. L'obiettivo del marchio è quello di creare un vero e proprio nuovo segmento, al di sotto dei valori di listino delle auto attualmente più economiche. Design geometricoLa Hipster si presenta come un solido geometrico: semplice, robusto e con le ruote ai quattro angoli per sbalzi di fatto azzerati. Un approccio minimale, che si riflette negli elementi del linguaggio stilistico, come il frontale, una fascia trasparente a sviluppo orizzontale che custodisce anche i gruppi ottici. La stessa soluzione si ritrova al posteriore: il lunotto, che si apre indipendentemente dal portellone (a ribaltina) si sviluppa a tutta larghezza, andando a fare anche da trasparente delle luci posteriori. Così non c'è bisogno di calotte per i fari: altre parti in meno, altri risparmi di costi, peso ed energia. Un altro esempio? Le maniglie sono sostituite da cinghie: più leggere e meno costose, ma svolgono la stessa funzione. Gli interniQuando sali a bordo della Hipster lo spazio è impressionante: merito di finestrini (scorrevoli, tra l'altro) e parabrezza molto verticali e della parte anteriore del tetto in vetro, che garantisce luminosità. Il resto è il tronfo dell'essenziale: al posto del multimedia c'è una docking station per smartphone e 11 punti d'attacco Youclip permettono di installare, idealmente a richiesta, tutta una serie di accessori, come cassa Bluetooth, braccioli, plafoniera, cassa Bluetooth. Ma si sta comodi? L'abitabilità davanti è identica alla Sandero, l'accessibilità dietro è agevole grazie alla portiera lunghissima, e lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori è garantito dalla struttura essenziale dei sedili anteriori, che non rubano spazio dietro. E che con la loro configurazione a panchetta dichiarano l'intenzione della Hipster di ricollegarsi alle auto popolari: quelle che hanno fatto la storia.
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F.1, GP Singapore - Zampata di Russell, è sua la pole
Un sabato da protagonista assoluto: George Russell ha messo tutti in fila nelle qualifiche del Gran Premio di Singapore, conquistando una pole di peso con un giro che ha rasentato i muri e i limiti della monoposto. Sul tracciato cittadino del Marina Bay Street Circuit, il pilota della Mercedes ha fermato il cronometro in 1'29158, battendo la Red Bull di Max Verstappen e la McLaren di Oscar Piastri.Russell perfetto sotto le luci. George aveva già dato segnali importanti in Q2, ma in Q3 ha tirato fuori il coniglio dal cilindro: due giri consecutivi al limite, il primo per prendersi la pole provvisoria, il secondo per migliorarsi ulteriormente di sette millesimi. Alla fine, tanto è bastato per respingere l'assalto di Verstappen, furioso via radio per il traffico di Norris che pare gli avrebbe rovinato l'ultimo tentativo. fantastico essere in pole ha detto Russell ieri è stata una giornata complicata, ma sapevo che il potenziale e anche Kimi (Antonelli) andava fortissimo.Verstappen ci prova, McLaren resta incollata. Il campione del mondo in carica non ha digerito questa seconda posizione, convinto di avere il passo per giocarsela: Potevo essere più vicino, ma è difficile quando davanti hai una macchina lenta di due secondi, ha commentato l'olandese facendo riferimento a Norris, che si apprestava a rientrare ai box. La McLaren c'è, ma non ha mostrato la consueta solidità: Piastri ha chiuso terzo e Norris quinto, separati dal sorprendente Antonelli che continua a mettere in mostra maturità e velocità da veterano.Ferrari lontana dal bersaglio. Le Rosse non hanno avuto il ritmo per inserirsi nella lotta per la prima fila. Hamilton ha portato la sua SF-25 davanti a Leclerc, con il monegasco costretto a un recupero dopo aver rischiato l'eliminazione in Q2. Un campanello d'allarme per il Cavallino, che sperava di essere più vicino alle posizioni di vertice e invece domani sarà chiamato a rimontare sfruttando soprattutto la strategia. Ancora una volta, una delusione per il team di Maranello.Giovani in vetrina. Tra le sorprese della serata c'è Isack Hadjar, capace di issare la Racing Bulls fino all'ottava piazza, davanti al rookie Haas Ollie Bearman e a un Alonso ancora una volta capace di tirare fuori il massimo dalla sua Aston Martin, completando la top 10. Da segnalare anche il buon 14 posto di Liam Lawson, in ripresa dopo due incidenti nelle prove libere che hanno messo a dura prova i tecnici del team faentino, costretti a sforzi extra in condizioni non propriamente ideali.Il fondo della griglia. Più complicata la situazione in casa Alpine, con Colapinto 18 e Gasly addirittura 20 dopo un problema tecnico che lo ha lasciato fermo in pista nel finale di Q1. Non è andata meglio a Esteban Ocon, solo 19 con la Haas, mentre Hulkenberg (11) ha salvato l'onore Sauber chiudendo davanti alle Williams di Albon e Sainz, racchiusi in soli tre centesimi.I risultati completi delle qualifiche a Singapore >>
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Xiaomi - In Europa dal 2027: i modelli, le strategie e le novità
Come confermato dal presidente, Lu Weibing, Xiaomi debutterà sul ercato europeo nel 2027. Più tardi del previsto, per via delle incertezze che caratterizzano il mondo dell'auto in questi mesi (a cominciare dai dazi che gli Stati Uniti intendono imporre a Pechino), ma anche per la volontà di concentrarsi sul mercato cinese, dove l'offerta del colosso hi-tech fatica a star dietro a una domanda molto elevata. Al momento la produzione prevede due modelli, la SU7 e la YU7, entrambi full electric, ma abbraccia una strategia globale dalle molteplici sfaccettature: ne parliamo in maniera dettagliata nelle schede qui sopra.
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Nomine - Per Pazzini le flotte e lusato Hyundai
Hyundai Italia ha nominato Roberto Pazzini nuovo head of fleet & remarketing, con l'obiettivo di accelerare l'espansione delle proprie attività nei canali business e noleggio e nella gestione dei valori residui e dell'usato. Il manager quarantottenne ha finora ricoperto lo stesso incarico alla Kia, dove era approdato due anni fa, dopo una carriera nel settore che lo ha portato a lavorare per i brand Kia, Jeep, Chrysler e Mercedes-Benz. Riporterà direttamente a Marone Vallesi, direttore vendite Hyundai Italia. La Casa coreana intende sviluppare la propria presenza nel segmento delle flotte grazie anche all'articolata gamma di modelli con otto alimentazioni diverse.
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Malya Concept - La E-Car secondo Umberto Palermo
La Umberto Palermo Design presenta la Mole Urbana Malya Concept, un prototipo sviluppato seguendo le indicazioni della Comunità Europea in tema di E-Car, ovvero compatte elettriche da proporre a prezzi concorrenziali e adatte al traffico urbano ed extraurbano. Squadrata per semplificare la produzioneMentre Mole Urbana si prepara a debuttare ufficialmente il 7 novembre con i quadricicli già svelati, il progetto Malya esplora le potenzialità di un veicolo più grande e con una classe di omologazione di livello superiore. Lo stile è quello squadrato e anticonformista che caratterizza tutte le creazioni di Umberto Palermo, dando massimo risalto allo spazio interno e alla semplificazione della produzione. I parafanghi staccati dai pannelli, l'assetto rialzato e la gommatura a spalla alta sembrano strizzare l'occhio anche al mondo delle crossover, ma l'altezza totale del veicolo (1,45 metri) è inferiore a quella della Panda. Elettrica o "diversamente ecologica"Secondo la scheda tecnica ufficiale la Malya Concept offre cinque porte e cinque posti, con 3,75 metri di lunghezza totale e 1,6 metri di larghezza. La piattaforma tecnica è pensata per la propulsione elettrica, ma può essere potenzialmente convertita anche ad altre soluzioni definite "diversamente ecologiche": questa espressione fa pensare a motori endotermici alimentati a carburanti alternativi, ma non ci sono ulteriori dettagli.
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