Studio Deloitte - Italiani sempre più orientati verso lauto termica

4 Ruote - Gen 31,2025

Si accentua la tendenza degli italiani a preferire l'auto termica: lo conferma la Global Automotive Consumer Study 2025 di Deloitte, ricerca periodica su 31 mila consumatori in 30 Paesi, tra cui il nostro. Quest'anno, il 32% dei connazionali comprerebbe una vettura a benzina o a gasolio (+2% rispetto al 2024 e +13% rispetto al 2023), mentre un altro 32% è orientato sull'ibrido (mild o full): in tutto, si sale al 64%. Il 13% acquisterebbe invece un'ibrida plug-in e il 9% un'elettrica. Il restante 14% è indeciso, o valuta altri tipi di motore. Il costo elevato delle full electric prodotte dai costruttori europei continua a essere inaccessibile per un'ampia fascia di potenziali acquirenti, spiega Franco Orsogna, Automotive Sector Leader di Deloitte. Ciò riaccende l'interesse per auto a benzina, diesel e ibride. Stando alla ricerca, la mobilità a corrente è frenata dall'inflazione e dal venir meno degli incentivi pubblici.

I dubbi sull'elettrico. Sempre per Deloitte, il 51% degli italiani che vogliono acquistare un'auto elettrica preferirebbe ricaricarla presso la propria abitazione, ma il 25% ritiene che l'installazione delle wallbox non sia fattibile. Inoltre, il 41% è preoccupato per l'autonomia della vettura, il 40% per il tempo di ricarica e il 36% per la mancanza di infrastrutture: a proposito di queste ultime, perplessità anche su facilità d'uso, sicurezza, accessibilità e numero di prese funzionanti (in effetti quasi il 20% delle colonnine è scollegato alla rete).

Occhio all'assicurazione. Altri dati interessanti. Il prezzo (56%) è il primo elemento che si valuta quando si compra una vettura, seguito dalla qualità del prodotto (54%) e dalle sue caratteristiche (49%). Per il 55% dei consumatori, la nazionalità della Casa automobilistica non è rilevante. L'interazione dal vivo è ancora importante, così che si crei un rapporto di fiducia col venditore. Il 44% (+5 punti percentuali) valuta se acquistare l'assicurazione direttamente dal produttore: segno che si cercano soluzioni anti caro polizze. Elevata anche la percentuale (56%) di chi analizza garanzie basate sulle abitudini di guida. Il 66%, contro una media europea del 58%, è interessato a servizi di tracciamento antifurto.

Sì alla vettura connessa. Il 50% degli intervistati mostra perplessità sui veicoli a guida autonoma, ma piacciono le funzionalità di connettività avanzate che garantiscono una maggiore sicurezza. Il 63%, a fronte di una media europea del 56%, pagherebbe per funzionalità extra di assistenza, mentre il 59% si dice favorevole a sistemi di rilevamento automatico di veicoli e pedoni.

Tanta auto. Infine, per la ricerca Deloitte il 49% degli italiani usa ogni giorno la propria auto, mentre il 37% è interessato alla Mobility as a service (record europeo): l'integrazione di molteplici servizi di trasporto pubblico e privato accessibili grazie a un canale digitale unico.

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Ford - Il ritorno a Le Mans 2027 in Hypercar

4 Ruote - Gen 31,2025

Ci sono legami che resistono al tempo e quello tra la Ford e Le Mans è uno di questi. Dallo storico trionfo a La Sarthe del 1966 divenuto leggenda, la Casa dell'Ovale Blu ha scritto alcune delle pagine più iconiche della corsa più dura e leggendaria del motorsport. Oggi, quella storia si arricchisce di un nuovo capitolo: la Ford tornerà nel 2027 con un prototipo ibrido nella classe LMDh. Un ritorno che ha il sapore della sfida, innovazione e, inevitabilmente, di rivalità rinnovata con la Ferrari.

Dritti all'Hypercar. Non solo Formula 1 nel futuro della Ford, ma anche l'impegno nel Mondiale Endurance. L'annuncio è stato dato a Charlotte, nel corso della presentazione dei programmi sportivi della Casa americana. "Quando corriamo, lo facciamo per vincere. E non c'è pista o gara che abbia più significato per la nostra storia di Le Mans" ha dichiarato Bill Ford, presidente esecutivo della Ford Motor Company. " qui che abbiamo affrontato Ferrari e vinto negli anni 60. qui che siamo tornati 50 anni dopo, battendoli di nuovo. Sono entusiasta di tornare a Le Mans e competere ai massimi livelli delle gare endurance". Il programma LMDh sarà sviluppato da Ford Performance, anche se al momento non sono stati svelati ulteriori dettagli sul team e sulla struttura tecnica. La collaborazione con Multimatic Motorsports, già partner nei programmi Mustang GT3, potrebbe essere una soluzione naturale, ma bisognerà attendere i prossimi mesi per le conferme ufficiali.

La nuova età dell'oro dell'endurance.  L'annuncio ha scatenato entusiasmo anche tra gli addetti ai lavori. Frédéric Lequien, ceo del WEC, ha sottolineato come l'ingresso della Ford confermi il momento di grande crescita del campionato: "Il fatto che almeno dieci grandi marchi abbiano deciso di partecipare nel 2027 dimostra lo slancio e la crescita di questa serie". Anche Pierre Fillon, Presidente dell'Automobile Club de l'Ouest, ha accolto con entusiasmo il ritorno dell'Ovale Blu: "Ford ha sempre avuto una stretta affinità con Le Mans e la storia dimostra che non partecipa per arrivare seconda. La rivalità con Ferrari è pronta a riaccendersi e sarà una sfida entusiasmante".

L'inizio del mito: la GT40 e il dominio Ford. Per comprendere il significato di questa nuova avventura, bisogna tornare agli anni '60, quando Henry Ford II decise di sfidare Ferrari sul suo terreno, Le Mans. Dopo il tentativo fallito di acquisire la casa di Maranello, nacque il progetto GT40, destinato a cambiare la storia dell'endurance. Il 1966 è l'anno della consacrazione: tripletta Ford in parata sul traguardo - e Ferrari umiliata, con la vettura di Bruce McLaren e Chris Amon che taglia per prima il traguardo. Una corsa e una rivalità leggendarie, raccontate di recente anche al cinema con il film Ford VS Ferrari.  Nel 1967, l'impresa si ripete con un tocco di orgoglio americano: la GT40 Mk IV, sviluppata e costruita negli Stati Uniti, domina la corsa con Dan Gurney e A.J. Foyt al volante. il trionfo perfetto, arricchito da un gesto diventato leggenda: Gurney, sul podio, stappa lo champagne e lo spruzza su tutti, dando inconsapevolmente vita una tradizione ancora oggi simbolo della vittoria. Gli anni successivi confermano la superiorità di Ford, con la GT40 Chassis 1075 che vince nel 1968 e nel 1969, quando Jacky Ickx regala uno degli arrivi più spettacolari della storia, battendo la Porsche di Hans Herrmann per pochi metri. In totale, la Casa dell'Ovale Blu ha portato a casa 6 vittorie assolute a Le Mans. Oltre a quelle già citate, si aggiungono infatti quella del 1975 e l'ultima del 1980.

2016: Il ritorno e la vittoria nella GTE-Pro. Dopo decenni di assenza, la Ford è tornata a Le Mans nel 2016, esattamente cinquant'anni dopo la leggendaria tripletta. La protagonista è la Ford GT, che ha preso parte alla categoria GTE-Pro, rinnovando in piccolo la sfida con il Cavallino. La numero 68 guidata da Sébastien Bourdais, Joey Hand e Dirk Müller ha riportato in quell'occasione l'Ovale Blu sul gradino più alto del podio, battendo Ferrari e celebrando un ritorno in grande stile. Il prossimo capitolo sarà quello in Hypercar e l'attesa è già alta.

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Suzuki Jimny Nomade - La cinque porte amplia gli orizzonti di mercato

4 Ruote - Gen 31,2025

La Suzuki ha confermato per il mese di aprile il debutto in Giappone della Jimny Nomade: l'attesa variante cinque porte della Jimny è già in vendita in India e potrebbe presto essere proposta anche su altri mercati internazionali.

Sotto i 4 metri con il benzina aspirato. La combinazione tra la trazione integrale e le cinque porte completa così la gamma della piccola fuoristrada giapponese. Il passo è stato allungato di 340 mm per creare spazio nella seconda fila, dove possono essere ospitati due adulti, ma le maggiori dimensioni (3,89 metri totali) hanno anche reso più capiente il bagagliaio. Per il momento non ci sono novità sulla motorizzazione: la Nomade in Giappone utilizza il 1.5 aspirato benzina da 105 CV con cambio manuale o automatico e la Suzuki ha cancellato i programmi per un'eventuale elettrica.

Nuovi colori e Adas. In occasione del debutto della Nomade in Giappone, la Suzuki ha annunciato anche l'introduzione di sei colori per la carrozzeria, tra cui spiccano le due tinte metallizzate inedite Sizzling Red e Blue Pearl. Sono inoltre stati aggiornati gli Adas con l'introduzione di una doppia telecamera frontale per la gestione della frenata automatica e del Cruise Control adattivo per allinearsi agli standard di omologazione.

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Nissan - Tagli in tre fabbriche Usa

4 Ruote - Gen 31,2025

Negli Usa, la Nissan opera in due direzioni per contenere i costi. Come riporta il quotidiano economico Nikkei, la Casa giapponese taglierà i turni in tre stabilimenti, Smyrna (Tennessee), Canton (Mississippi), Decherd (Tennessee). In secondo luogo, da marzo 2025 offrirà incentivi per le dimissioni volontarie. Obiettivo, circa 1.500 posti di lavoro in meno su 12.400 in totale, nell'ambito del piano dell'azienda per ridurre del 25% la produzione nel Paese a causa della stagnazione delle vendite in Nord America: 920 mila unità nel 2024, in aumento del 3% sul 2023, ma in discesa del 30% rispetto al 2019 pre-Covid. A sua volta, la mossa rientra nel progetto globale di minori uscite per 2,6 miliardi di dollari annui, con una riduzione di 9.000 addetti nel mondo.

In dettaglio. Gli stabilimenti di Smyrna e Canton hanno quattro linee di produzione nel complesso, con una capacità di un milione di veicoli l'anno. L'azienda di Yokohama eliminerà uno dei due turni sulla linea di produzione della Suv Rogue a Smyrna da aprile, e su quella della berlina Altima a Canton da settembre.

 

Fusione con Honda? Si vedrà. Se e quando Honda e Nissan si fonderanno, dovranno prima affrontare anche il problema in Cina, dove i marchi locali stanno mangiando quote di mercato ai due produttori giapponesi. I prossimi passaggi saranno valutati nel mese di febbraio.

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Dealer - Meno concessionari, più marchi, più business

4 Ruote - Gen 31,2025

La crescita delle dimensioni medie delle concessionarie italiane ha contribuito al miglioramento della solidità generale del comparto, legata anche alla scelta della gran parte dei costruttori di privilegiare la produzione di auto di prezzo maggiore. I cambiamenti nella parte della filiera dedicata alla distribuzione di veicoli sono però il risultato di una serie più articolata di fattori, nei quali rientra anche la fase di riflessione di buona parte dell'industria riguardo alla revisione dei contratti con gli imprenditori partner. Un primo ciclo sembra essersi completato nel 2023, ma il comparto, a 2024 concluso, sembra promettere nuovi assestamenti.

Sotto quota 800. La discesa in numero assoluto delle aziende è continuata. Secondo il Dealer network study di Quintegia, le imprese italiane del settore sono passate dalle 891 del 2023 alle 776 dell'anno appena terminato. L'analisi della società di ricerca e consulenza nell'automotive, che si focalizza sui dati di bilancio delle reti di vendita autorizzate in Italia, e in particolare sui 50 concessionari con il fatturato più alto, rileva anche che, rispetto alla diminuzione del 14% degli imprenditori attivi, il ridimensionamento dei punti vendita è stato meno significativo: -7%, vale a dire da 2.460 a 2.315. La fase di concentrazione non ha modificato in misura importante la distribuzione geografica dei concessionari, metà dei quali si trova nel Nord del Paese, con una ripartizione equilibrata tra Est e Ovest e il numero più elevato in Lombardia, seguita dall'Emilia-Romagna. Nel 23% del Centro prevale la Toscana, che spicca con quasi 100 dealer, seguita dal Lazio, mentre il restante 27% è al Sud, con la Campania al primo posto. In evoluzione anche il mercato dei marchi rappresentati dai dealer, a dispetto di una variazione media del numero di brand per concessionario apparentemente esigua registrata fra il 2023 e il 2024. Tre gruppi industriali, in particolare, hanno fatto registrare le variazioni più consistenti: Stellantis, Hyundai e Mercedes.

Gli esclusivi in diminuzione. Il conglomerato franco-italiano ha visto diminuire di 19 punti percentuali il numero di imprenditori esclusivi, quelli cioè che rappresentano uno solo dei suoi marchi, mentre sono cresciute dell'8% le aziende che trattano più brand dello stesso gruppo e in misura ancora maggiore (+11%) quelle che commercializzano veicoli di una molteplicità di brand di più gruppi. In movimento anche la galassia Hyundai, dove scendono del 5% i concessionari monomarchio, restano un'eccezione (l'1%) i dealer che rappresentano sia la Hyundai sia la Kia e salgono di cinque punti al 77% la percentuale più elevata, a pari merito con la rete del BMW Group , quelli che offrono modelli di più marchi e gruppi. In controtendenza  i concessionari dei brand Mercedes e Smart, tra i quali spicca la crescita del 6% degli esclusivi: raggiungono il 15%, alla pari dei rivenditori che trattano solo prodotti del gruppo, in discesa del 9%, a fronte di un leggero aumento (dal 67 al 70%) dei dealer multimarchio/multigruppo. Fra i brand più rappresentati dai primi 50 concessionari italiani, al primo posto c'è la Porsche, seguita dalla BMW e dalla Maserati; si deve scendere all'ottavo posto per trovare il primo costruttore non premium, la Skoda.

Ricavi in crescita. La costante diminuzione del numero di concessionarie e l'aumento del loro peso specifico (peraltro senza una sensibile riduzione della capillarità delle loro reti) hanno probabilmente contribuito all'irrobustimento dei fatturati degli ultimi anni dei 50 operatori principali, di pari passo con l'aumento dei prezzi delle auto. Se i valori del primo anno post-pandemia (il 2022) sono simili a quelli dell'ultimo non influenzato dalle conseguenze dell'emergenza Covid (il 2019), il 2023 l'ultimo anno per cui sono disponibili dati completi ha visto lievitare i fatturati a tutti i livelli: sia per i top player oltre i due miliardi di euro sia per i dealer poco sopra i 200 milioni. Con l'effetto di un aumento della media di ben il 26% (da 359 a 454 milioni). I concessionari hanno evidentemente saputo affiancare ai fattori strutturali descritti in precedenza una diversificazione dell'offerta di servizi, i cui riflessi si palesano nell'analisi delle performance d'esercizio. Il risultato operativo ante oneri finanziari e imposte dei top 50 ricalca l'andamento della media del settore, ma su valori costantemente più elevati. In entrambi i casi, a differenza del fatturato, che ha avuto un'impennata fra il 2022 e il 2023, la crescita dell'Ebit si è concentrata nel 2022, per poi progredire più gradualmente nel 2023

L'alimentazione conta. Osservati speciali nell'analisi delle performance dei dealer più importanti, i margini hanno conosciuto un'evoluzione dipendente anche dalle differenze di alimentazione, specie fra auto termiche, ibride plug-in ed elettriche. I valori di Phev e Bev risultano più bassi sia nel caso  del margine strutturale sia dei bonus variabili (il quantitativo, calcolato sulla base del raggiungimento degli obiettivi, e il qualitativo, legato alle attività complementari), anche se le differenze effettive tendono a livellarsi in funzione dei prezzi attualmente più elevati delle elettriche e dei loro volumi inferiori.

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Donald Trump - Dazi su Canada e Messico a partire da febbraio

4 Ruote - Gen 31,2025

Dazi Usa del 25% sulle importazioni da Canada e Messico a partire dal 1 febbraio: è l'annuncio del presidente Donald Trump, pronto a fare un ragionamento anche sul petrolio. Le tariffe sono legate ai flussi migratori verso gli Stati Uniti, ai "massicci sussidi" che gli Stati Uniti starebbero concedendo ai due Paesi con le loro importazioni, e al fentanyl, oppioide sviluppato come antidolorifico (c'è un un vasto mercato illegale negli States). Pesanti le ripercussioni sulle Case auto che producono nella nazione dell'America Centrale per esportare verso il mercato a stelle e strisce: da Audi a BMW, passando per Honda, JAC Motors, Kia, Mazda, fino a Stellantis, Toyota e Volkswagen. Le tariffe colpiranno pure costruttori e fornitori statunitensi che in Messico hanno spostato parte della loro produzione: Ford e General Motors.

Petrolio in forse. Se le importazioni statunitensi di oro nero da Canada e Messico venissero colpite da dazi, questo minerebbe la promessa di Trump - fatta in campagna elettorale - di abbassare il costo della vita: ecco perché il tycoon ha deciso di rimandare la decisione. Il 40% del greggio che passa attraverso le raffinerie di petrolio Usa viene importato, e la stragrande maggioranza proviene proprio dal Paese nordamericano.

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Morgan - Le prime foto della futura 6 cilindri

4 Ruote - Gen 31,2025

La Morgan ha diffuso le prime foto del nuovo modello che debutterà in primavera: si tratta della futura top di gamma del marchio inglese, mostrata durante i test con una camuffatura che nasconde i dettagli della carrozzeria.

La nuova piattaforma CXV. Quella attualmente in sviluppo non è una semplice evoluzione dei modelli precedenti: il modello sarà infatti costruito sulla nuova piattaforma di alluminio, denominata CXV e abbinata a un motore 6 cilindri turbobenzina fornito dal partner tecnico BMW. I dati non sono ancora noti, ma sappiamo che la piattaforma è stata sviluppata per garantire un peso inferiore e maggiore rigidità rispetto alla variante attuale. Difficile invece sapere se il motore manterrà i 340 CV della versione uscente, o se offrirà prestazioni ancora superiori.

Design senza tempo. Le immagini mettono in risalto alcuni elementi che suggeriscono una netta evoluzione rispetto alla Plus Six che è appena giunta alla fine della sua carriera con la serie Pinnacle. Il prototipo adotta luci posteriori e il paraurti raccordato con i passaruota che ricordano la barchetta Midsummer disegnata da Pininfarina; inoltre, è presente quello che sembra un hardtop fisso con un andamento molto spiovente. Più vicino al Dna attuale il frontale, dove a cambiare potrebbero essere solo le prese d'aria inferiori.

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Heritage Hub di Torino - Un 2024 da record

4 Ruote - Gen 31,2025

Nel 2024 l'Heritage Hub di Mirafiori ha registrato un incremento del 10% nelle visite, attirando oltre 12mila visitatori tra italiani e stranieri, confermandosi come punto di riferimento internazionale per la cultura dell'automobile.

Tra Lancia e Abarth. Inaugurato nel 2023, e ospitato nell'ex Officina 81 di Via Plava, restaurata mantenendo l'originale carattere industriale, l'Hub custodisce un tesoro di circa 300 vetture storiche dei marchi Fiat, Lancia e Abarth, con alcuni preziosi esemplari di Alfa Romeo, Autobianchi e Jeep. Il cuore dell'esposizione è costituito da 64 auto d'epoca, organizzate in otto aree tematiche che spaziano dalle vetture da competizione alle concept car, dai modelli che hanno fatto la storia del design alle pioniere della sostenibilità.

Auto insolite. Il successo del 2024 è stato trainato da eventi di grande richiamo, tra cui due mostre dedicate al 75 anniversario di Abarth e l'esposizione "Insolite e sorprendenti Fiat", tuttora in corso, che celebra i 125 anni del marchio torinese. Quest'ultima dialoga con la mostra "125 volte Fiat" allestita al Mauto, creando un percorso culturale diffuso nella città.

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Palm Beach Cavallino Classic - Una Ferrari 375 MM del 1954 trionfa all'evento americano

4 Ruote - Gen 31,2025

Il Palm Beach Cavallino Classic si conferma l'appuntamento più importante al mondo per i collezionisti Ferrari, con la 34esima edizione che ha visto la partecipazione di oltre 2.000 appassionati e più di 150 vetture in mostra. L'evento, che si è svolto presso lo storico The Breakers Hotel, ha premiato tre vetture d'eccezione nelle categorie principali: la Ferrari 375 MM del 1954 (telaio #0476 AM, ovvero l'unico esemplare carrozzato coupé dalla Ghia), ha conquistato il Best of Show nella categoria Gran Turismo, mentre l'auto dei record 335 S del 1957 (telaio #0674) di Brian Ross si è aggiudicata il premio nella categoria Competizione. La Dino 206 S del 1967 (telaio #026) ha invece ricevuto il riconoscimento Best of Show Classiche Certified.

Anche l'F80. Come da tradizione (qui la cronaca dell'evento dello scorso anno), il livello qualitativo delle auto partecipanti è stato alto: dei 104 veicoli iscritti alla valutazione della giuria internazionale, più di 70 hanno ottenuto un punteggio superiore a 97 su 100, meritando il Platinum Award. Tra le presenze di spicco, la nuova F80 (qui la nostra video-anteprima) ha fatto il suo debutto nordamericano durante il Party Under the Stars, mettendo in mostra tutti i suoi 1.200 CV di potenza.

Ed ecco un'Alfa. La manifestazione si è conclusa con il Classic & Sports Sunday presso il Mar-a-Lago Club, dove sono state esposte anche vetture di altri marchi storici. Il premio principale è andato all'Alfa Romeo 8C 2900B Touring del 1937 di David Sydorick, mentre la Ferrari 375 MM Ghia del 1954 di Thomas Peck si è aggiudicata il premio Finest GT.

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Waymo - Guida autonoma, partono i test in altre dieci città

4 Ruote - Gen 30,2025

Waymo, la divisione di Google specializzata in guida autonoma, allargherà i test su strada a oltre dieci nuove città nel 2025: "La tecnologia si sta adattando con successo ai nuovi ambienti", scrive l'azienda in un post su Instagram. Aggiungendo che i primi centri interessati dai test nel corso di quest'anno saranno San Diego e Las Vegas.

Due mesi di addestramento manuale. "Invieremo un numero limitato di veicoli verso ciascuna città, dove specialisti qualificati sulla guida autonoma saranno al volante in ogni momento", ha spiegato una portavoce dell'azienda alla Reuters. La sperimentazione, in effetti, partirà proprio con delle sessioni in guida manuale nelle parti più complesse degli agglomerati urbani, come il centro città e le freeway. I test coinvolgeranno "meno di dieci veicoli" in ciascun centro urbano e questa loro prima fase avrà una durata di circa due mesi.

L'indagine dell'Nhtsa. Lo scorso dicembre, Waymo aveva già annunciato l'intenzione di estendere i suoi servizi a Miami, Austin e Atlanta. Ma questi piani di espansione non sono privi di ostacoli: l'azienda è finita sotto la lente dell'Nhtsa per il "comportamento inaspettato" dei suoi veicoli e la "potenziale violazione delle regole della circolazione stradale". I casi anomali al centro dell'indagine sono 22 (in 17 l'esito è stato la collisione) e i veicoli posti sotto inchiesta dai "watchdog" dei trasporti sono ben 444.

Il punto della situazione/1: l'annuncio (vago) di Tesla. Tra le mille difficoltà del caso, dunque, la competizione sulla guida autonoma oltreoceano sembra in qualche modo proseguire: nel corso dell'ultima trimestrale della Tesla, Elon Musk ha annunciato l'intenzione di avviare, a partire da giugno, un servizio di ride hailing senza supervisione a Austin, Texas, senza però fornire alcun dettaglio al riguardo.

Il punto della situazione/2: il modello Uber. Anche Uber, pur avendo rinunciato (come la concorrente Lyft) a sviluppare un robotaxi proprio nel 2020, non sembra intenzionata ad abbandonare le prospettive del ride hailing senza conducente. Il colosso di San Francisco, in effetti, ha stretto accordi mirati con diversi partner, per mettere a disposizione dei propri utenti il servizio di "passaggi autonomi" sulla propria app: è quanto avverrà in collaborazione con Waymo (ad Austin e Atlanta) o con la cinese WeRide (ad Abu Dhabi). Ed è quanto era stato annunciato con Cruise, prima che chiudesse i battenti lo scorso dicembre.

Il punto della situazione/3: quelli che calano il sipario. Incidenti, ritardi, strategie alternative: il rovescio della medaglia della competizione per la guida autonoma sta emergendo con crescente chiarezza. E ha portato a due uscite di scena eclatanti: oltre a Cruise, controllata di General Motors in cui il gruppo di Detroit ha investito negli anni oltre dieci miliardi di dollari, anche la joint venture Argo AI, nata dalla collaborazione tra Volkswagen e Ford, ha spento i riflettori una volta per tutte.

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Car sharing senza conducente - Savaresi: indispensabile la guida autonoma made in Europe

4 Ruote - Gen 30,2025

L'Europa non rischia di rimanere attardata nel car sharing a guida autonoma rispetto agli Stati Uniti e alla Cina. Ne è convinto il professor Sergio Savaresi, direttore del dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano e a capo del gruppo di lavoro sull'intelligenza artificiale applicata alla guida autonoma, che abbiamo incontrato a margine dalla dimostrazione pratica del programma di sperimentazione della guida senza conducente per i servizi di condivisione promosso da A2A, Politecnico e Most (centro nazionale per la mobilita sostenibile). Nel corso della sperimentazione per un anno a Brescia, una Fiat 500e equipaggiata con un kit robodriver sarà testata nelle attività di recapito ai clienti del car sharing e nel successivo rischieramento nei parcheggi o in consegne a ulteriori utenti. Durante la presentazione del progetto, uno dei temi toccati è stata la concorrenza fra Europa, Stati Uniti e Cina nella corsa alla guida senza conducente. Aspetto fra l'altro toccato su Fleet&Business di gennaio-febbraio, in un'analisi delle conseguenze per l'industria europea di un'eventuale deregulation dell'intera materia negli Usa, adesso che Elon Musk è al vertice della seconda amministrazione Trump e intende portare avanti il suo piano di costruire due milioni di Tesla robotaxi. Savaresi sostiene che nel Vecchio Continente tutti, dalle autorità all'industria dell'auto, sanno che lo sviluppo di soluzioni di guida autonoma made in Europe è la sola strada. E che va agevolato, se non vogliamo che, fra poco, gli operatori di car sharing siano costretti a importare tecnologie dall'America o dalla Cina.

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Mondiale Endurance - Alpine svela la nuova livrea

4 Ruote - Gen 30,2025

Dopo un anno di apprendistato nella classe regina del Mondiale Endurance, la Alpine si presenta al via della stagione 2025 con una veste rinnovata. Il marchio francese ha infatti svelato oggi la rinnovata livrea della sua hypercar, la A424, confermando la volontà di proseguire il percorso di crescita nel WEC e di consolidare il proprio ruolo tra i protagonisti della categoria LMDh.

Piccolo cambio al tricolore. L'aggiornamento cromatico della A424 segna una piccola, ma significativa, evoluzione rispetto alla versione vista in pista lo scorso anno. Il tradizionale blu Alpine rimane ovviamente il colore dominante, mentre la novità più grande riguarda il tricolore francese, che cambia disposizione nella parte posteriore della vettura. Mentre nella scorsa stagione le tre bande correvano orizzontalmente lungo la carrozzeria, ora sono state riposizionate in verticale, con due strisce separate che si estendono dai lati dell'abitacolo sino ai passaruota posteriori. Probabilmente un occhio poco attento faticherebbe a trovare differenze, ma di fatto questo piccolo restyling prova a enfatizzare il richiamo alla bandiera francese e dona un ulteriore tocco di personalità alla livrea della hypercar transalpina.

Obiettivi più ambiziosi. La stagione 2024 del WEC è stata per la Alpine un importante banco di prova, con risultati incoraggianti che hanno confermato il potenziale della vettura. La squadra ha chiuso il campionato con un solido quarto posto nella classifica costruttori e ha conquistato anche il primo podio, in occasione delle 6 Ore del Fuji. L'obiettivo di quest'anno è alzare l'asticella, facendo tesoro dell'esperienza accumulata per avvicinarsi sempre di più ai vertici della categoria.

Il 5 febbraio la presentazione ufficiale. Oltre al teaser della rinnovata livrea, la Alpine ha annunciato che il 5 febbraio presenterà anche i piloti che comporranno i due equipaggi impegnati nel Mondiale Endurance e nella 24 Ore di Le Mans 2025. Il marchio francese punta a confermare la propria crescita e a inserirsi con maggiore costanza nella lotta al vertice: e con questo primo annuncio, il countdown verso la nuova stagione è ufficialmente iniziato.

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Polestar - Collezione Arctic Circle, guida sottozero

4 Ruote - Gen 30,2025

La Polestar ha presentato la linea Arctic Circle per i modelli 2, 3 e 4, una serie di one-off che amplia la formula inaugurata due anni fa con la Polestar 2. Fin dal nome emerge il filo conduttore del progetto: guida sul ghiaccio e sulla neve, ma al tempo stesso mostrare le potenzialità delle auto rispetto ai modelli in commercio. Le tre vetture verranno esposte al pubblico il prossimo 1 febbraio al FAT Ice Race di Zell am See in Austria.

Si parte dalle versioni ad alte prestazioni. Realizzate in uno dei centri di ricerca Polestar, le tre auto sono in configurazione Long Range Dual Motor con il Performance Pack: la Polestar 2 ha una potenza di 350 kW (476 CV) e 680 Nm, la 3 arriva a 380 kW (517 CV) e 910 Nm, mentre la 4 ha una potenza massima di 400 kW (544 CV) e 686 Nm.

Assetto rialzato e gomme da ghiaccio. Ogni auto ha l'assetto rialzato e monta ammortizzatori hlins regolabili a tre vie, supporti aggiuntivi posteriori, pneumatici Pirelli Scorpion All Terrain Plus per la guida su ghiaccio e cerchi OZ Racing Rally. Sui paraurti esterni sono stati montati faretti anteriori a led Stedi Quad Pro, mentre in abitacolo ci si accomoda su sedili Recaro Pole Position. Ogni veicolo è stato personalizzato con accessori diversi, dalle barre da tetto Thule ai supporti per sci, ma anche con cestini da tetto e attrezzature di recupero.

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Fleet&Business - Scopri il numero di gennaio-febbraio 2025

4 Ruote - Gen 30,2025

in corso la distribuzione agli abbonati del fascicolo di gennaio-febbraio 2025 del bimestrale dell'Editoriale Domus dedicato a chi lavora nelle flotte aziendali, nel noleggio e nelle altre forme di mobilità, nelle reti di vendita e assistenza dei veicoli. Il numero 37 di Quattroruote Fleet&Business è disponibile anche in edizione digitale per chi si registra nell'area dedicata di questo stesso sito. La copertina è dedicata all'auto della prova, che, come di consueto, è stata valutata con un occhio attento alle esigenze delle aziende e degli utilizzatori professionali. La Kia EV3 irrompe nel segmento C con uno stile pienamente allineato agli altri modelli della famiglia delle elettriche coreane, ma sempre sorprendente, per affrontare una ormai nutrita schiera di berline, crossover e Suv a batteria. E proprio sulla sua natura trasversale fa leva la media coreana, grazie alla spiccata fruibilità dell'abitacolo e a performance di autonomia tranquillizzanti. Nelle pagine dell'attualità c'è un'analisi delle prospettive per le aziende e gli utilizzatori di vetture di servizio all'indomani dell'entrata in vigore della nuova tassazione dei fringe benefit, con un focus sugli aumenti per alcune categorie di auto, ma senza perdere di vista il costo totale di gestione, e nella speranza di interventi correttivi.

Trasformazione continua. Come è cambiato il mondo delle auto aziendali e delle flotte negli ultimi trent'anni? La domanda è giustificata dalla ricorrenza della pubblicazione del primo allegato a Quattroruote dedicato a questo settore, nel 1995, alla quale volgiamo lo sguardo proprio per misurare i progressi del settore. Torniamo inoltre a occuparci delle difficoltà che a volte le aziende e i driver incontrano nella gestione delle operazioni di assistenza e riparazione presso le reti predisposte dalle società di noleggio, spesso sovraccariche di lavoro proprio a causa dell'aumento del parco circolante di vetture in locazione a lungo termine. I numeri dell'annuale Dealer network study di Quintegia ci dicono come è andato il 2024 per i più grandi concessionari italiani a livello di volumi e risultati economici. Uno di loro, Corrado Rivoira di Azzurra Holding, ci spiega in un'intervista come sta cambiando il rapporto coi clienti e le Case. Non manca un pronostico sulle prospettive di mercato 2025 per il noleggio, a confronto con i risultati dell'anno appena concluso. Il gruppo JLR è nel pieno di un programma di rafforzamento dei suoi marchi Defender, Discovery, Range Rover e Jaguar: quali riflessi avrà per la clientela aziendale ce lo illustra Paolo Cartolano, direttore business, mobilità e usato del gruppo britannico per l'Italia. Spazio anche ai nuovi modelli di auto in arrivo per le flotte, e a tanto altro ancora.
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La crisi dell'auto - Al via il Dialogo Strategico: a marzo il piano d'azione

4 Ruote - Gen 30,2025

Il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ufficialmente dato il via al Dialogo Strategico con i rappresentanti del settore automobilistico, annunciando "un piano d'azione" con misure e iniziative volte a rispondere ai problemi di costruttori e fornitori di costruttori e fornitori. "L'industria automobilistica europea si trova in un momento cruciale e noi riconosciamo le sfide che deve affrontare", ha detto von der Leyen. "La domanda fondamentale a cui dobbiamo rispondere insieme è cosa ci manca per liberare il potere innovativo delle nostre aziende e garantire un settore solido e sostenibile. La giornata odierna segna l'inizio di un dialogo che ci aiuterà ad affrontare i cambiamenti futuri. Il risultato di questo dialogo sarà un piano d'azione completo che sarà presentato il 5 marzo: tracceremo un percorso chiaro per garantire che la nostra industria possa prosperare in Europa e competere con successo nello scenario globale".

I partecipanti. A detta della Commissione, il Dialogo segna "l'inizio di un processo inclusivo e collaborativo" per discutere dei tanti problemi di un comparto che sostiene oltre 13 milioni di posti di lavoro diretti e indiretti e contribuisce per circa mille miliardi di euro al prodotto interno lordo della Ue. Al tavolo siedono non solo associazioni di settore, ma anche manager di importanti gruppi automobilistici e altre realtà legate al mondo delle quattro ruote. Nell'elenco fornito dalla stessa Commissione figurano 22 realtà: Acea, Beuc (organizzazione dei consumatori), BMW Group, Robert Bosch, ChargeUp Europe, Clepa, Daimler Truck, Etf (sindacati europei dei lavoratori del trasporto), Forvia, IndustriAll European Trade Union, Iveco, Mahle, Milence, Recharge, Renault Group, Transport and Environment, Traton Group, Valeo, Volkswagen Group, Volvo Cars, Volvo Group, ZF.

Il tavolo. Il Dialogo è stato voluto dalla Commissione nella convinzione che sia sempre più urgente adottare misure che proteggano l'industria automobilistica e ne garantiscano la prosperità. Per questo il presidente ha affidato al commissario ai Trasporti, Apostolos Tzitzikostas, l'incarico di redigere un piano basato sui risultati del confronto con il settore. Il tavolo sarà suddiviso in "quattro filoni di lavoro tematici", guidati da alcuni commissari: Ursula von der Leyen ha incaricato Wopke Hoekstra (Azione per il Clima) le discussioni sulla transizione ecologica e a Stéphane Séjourné (Industria e Mercato unico) quelle sulla catena del valore, mentre Henna Virkkunen (Tecnologie digitali) si occuperà di innovazione tecnologica e digiale e Roxana Mnzatu (Istruzione, cultura, lavoro e diritti sociali) di implicazioni sociali e competenze. Infine, saranno coinvolti anche il Consiglio e il Parlamento europei.

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Adas - Le luci lampeggianti interferiscono con i sensori

4 Ruote - Gen 30,2025

Le luci intermittenti come quelle adottate dai veicoli per le emergenze possono confondere i sensori dei sistemi di assistenza alla guida e renderli meno accurati: sono le conclusioni di uno studio condotto dalla giapponese Fujitsu, colosso della fornitura per l'informatica, in collaborazione con l'Università Ben Gurion del Negev, in Israele.

Le sirene interferiscono con gli Adas. La ricerca, in particolare, si è concentrata su 16 incidenti in cui vetture del marchio Tesla con l'Autopilot attivato si sono scontrate con mezzi di soccorso (auto della polizia, ambulanze o camion dei vigili del fuoco) in sosta con i lampeggianti accesi. Una serie di casi che ha alimentato il sospetto dell'interferenza, poi confermato dallo studio: con una sirena nel campo visivo, i sensori alla base dei sistemi di assistenza alla guida vedono significativamente ridursi la loro capacità di individuare oggetti.

Tutte le videocamere analizzate vanno in difficoltà. Lo studio nippo-israeliano ha anche coniato dei neologismi per descrivere il problema ("crisi epilettiche digitali") e la "patologia" che ne deriva ("EpileptiCar"), evidenziando così i punti di contatto tra l'innesco di questo difetto e la forma fotosensibile dell'epilessia umana. Il fenomeno, stando alle risultanze della ricerca, sarebbe pressoché ubiquitario: dei cinque produttori di videocamere analizzati (HP, Pelsee, Azdom, Imagebon e Rexing) nessuno è risultato immune.

Algoritmi "single shot detection": il rovescio della medaglia. Lo stesso dicasi per gli algoritmi che elaborano i dati: Yolo, Faster R-Cnn e Ssd hanno indistintamente evidenziato "cali simili nei punteggi di fiducia sulle immagini" in presenza di sirene attive. Un problema dovuto proprio alla loro comune logica di funzionamento: questi software sono in grado di riconoscere la presenza di un oggetto con un singolo passaggio davanti alle telecamere (è la logica "single shot detection"), garantendo così da un lato la loro velocità di reazione, ma traducendosi dall'altro alla loro elevata sensibilità alle luci intermittenti.

Il pericolo della falla nella sicurezza. Quali sono le conclusioni a cui sono giunti gli autori dello studio? " necessario uno sviluppo ulteriore degli attuali sistemi di guida autonoma", in quanto "una ridotta fiducia nelle proprie capacità di riconoscimento degli oggetti può comportare una minore abilità nell'evitamento degli ostacoli da parte degli Adas". I ricercatori evidenziano inoltre come questo difetto possa rappresentare una falla di cui qualche malintenzionato potrebbe approfittare, utilizzando luci lampeggianti per disorientare volutamente i sistemi e causare così incidenti.

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Fiat Grande Panda - Aperti gli ordini: tutti i prezzi e le versioni

4 Ruote - Gen 30,2025

La Fiat ha aperto gli ordini della Grande Panda, l'auto che segna il ritorno della Casa torinese nel segmento B. realizzata sulla piattaforma Smart Car, la stessa dalla quale nasceranno nei prossimi mesi anche i modelli derivati dalle concept Giga Panda e Fastback. Già ordinabile presso le concessionarie, è disponibile in due motorizzazioni, quattro allestimenti e un listino che parte da 18.900 euro.

Ibrida o elettrica. La nuova Grande Panda in versione Hybrid monta il 1.2 tre cilindri mild hybrid del gruppo Stellantis, con una potenza di 74 kW (101 CV) e un consumo medio di 5,4 l/100 km, che corrispondono a una percorrenza di 18,5 km/litro. In alternativa c'è l'elettrica da 83 kW (113 CV) e batteria da 44 kWh, per un'autonomia dichiarata di 320 km nel ciclo combinato Wltp. Di serie il cavo a spirale retraibile, con una potenza di ricarica in corrente alternata di 7 kW; in corrente continua, la potenza massima è di 100 kW.

Grande Panda Pop. L'allestimento base prevede cerchi d'acciaio da 16, fari alogeni e climatizzatore manuale. All'interno, lo schermo dell'infotainment è sostituito dal supporto per smartphone, l'audio è demandato a due altoparlanti e la strumentazione è su un display da 10. La dotazione è completata dal freno a mano elettronico, i sensori di parcheggio posteriori e una presa Usb-C per la ricarica del telefono. Sul fronte della sicurezza sono presenti sei airbag e gli Adas obbligatori per legge: regolatore di velocità, assistente al mantenimento di corsia, monitoraggio della stanchezza del conducente, riconoscimento dei segnali stradali e frenata automatica d'emergenza.

Grande Panda Icon. L'allestimento intermedio Icon (solo per la ibrida) aggiunge i fari con pixel anteriori e posteriori, spoiler e maniglie porta nere, touchscreen da 10,25 per l'infotainment con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, quattro finestrini elettrici, specchietti esterni regolabili elettricamente con frecce integrate e divano posteriore abbattibile.

Grande Panda RED. Questo allestimento apre il listino della versione elettrica e si caratterizza per i cerchi d'acciaio da 16 bianchi con coprimozzo, fari a pixel anteriori e posteriori, maniglie e spoiler neri, climatizzatore manuale, divano posteriore reclinabile 60/40, specchietti esterni riscaldabili e a regolazione elettrica, chiave con telecomando, infotainment da 10,25 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, impianto audio a sei altoparlanti, sensori di parcheggio posteriori, quattro finestrini elettrici e freno a mano elettronico.

Grande Panda La Prima. La versione top di gamma (sia per l'ibrida che per l'elettrica) prevede cerchi di lega da 17, mancorrenti sul tetto, vetri posteriori oscurati, specchietti ripiegabili elettricamente, climatizzatore automatico, volante in materiale morbido, bracciolo anteriore, pannelli porta rivestiti in tessuto, vano plancia Bambox e luci a led in abitacolo. A questo si aggiungono il navigatore connesso, i sensori di parcheggio anteriori, la telecamera posteriore, la piastra di ricarica wireless, i sensori pioggia e due prese Usb-C per le sedute posteriori.

Pacchetti e optional. Il colore Rosso Passione pastello è di serie su tutta la gamma (tranne per La Prima elettrica, che prevede il Giallo Limone metallizzato) Su richiesta (750 euro) il Bianco Gelato pastello e le tinte metallizzate Azzurro Acqua, Blu Lago, Giallo Limone, Nero Cinema e Bronzo Luna. Il pacchetto Tech (solo per Icon, 1.250 1.250 euro) comprende la piastra di ricarica wireless, il sensore pioggia, il climatizzatore automatico, il navigatore, sensori anteriori e posteriori con telecamera. Il pacchetto Winter costa 400 euro, si può avere solo sulla Grande Panda La Prima ibrida e comprende sedili, parabrezza e volante riscaldati. Per l'elettrica è disponibile la ricarica in corrente alternata a 11 kW (400 euro) con sportello sulla fiancata, ma il cavo retraibile nel frontale viene rimosso.

Il listino completo. Ecco tutti i prezzi della Fiat Grande Panda per il mercato italiano:

  • Grande Panda Hybrid Pop: 18.900 euro
  • Grande Panda Hybrid Icon: 20.400 euro
  • Grande Panda Hybrid La Prima: 22.900 euro
  • Grande Panda Elettrica Red: 24.900 euro
  • Grande Panda Elettrica La Prima: 27.900 euro

 

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Mercato europeo - La regina del 2024 è la Dacia Sandero

4 Ruote - Gen 30,2025

Da quando la Volkswagen Golf non è più la regina incontrastata del mercato europeo, la classifica dei modelli più popolari è cambiata ogni anno. Lo dimostra l'ultimo report della Jato Dynamics: nel 2022, la corona è passata alla Peugeot 208 e nel 2023 alla Tesla Model Y. L'anno scorso, invece, a brillare è stata la Dacia Sandero, per la prima volta salita al vertice della classifica continentale grazie a 268.101 esemplari commercializzati e a una crescita del 14%: superate, nell'ordine, Renault Clio, Volkswagen Golf, Tesla Model Y, Volkswagen T-Roc, Peugeot 208, Toyota Yaris Cross, Skoda Octavia, Dacia Duster e Toyota Yaris.

 

La nuova classifica. Nel 2024 la Sandero ha raggiunto il primo posto in Spagna e Portogallo e si è piazzata tra i primi cinque in Francia, Italia, Belgio, Austria e Romania, beneficiando del suo listino abbordabile. Al contrario, la Tesla Model Y ha registrato un calo del 17%, il più consistente tra i primi 36 modelli. La Golf ha ripreso slancio, ma le sue 215.700 unità vendute sono decisamente lontane dai picchi del 2018 (445.600) o del 2019 (410.300). A proposito di Volkswagen, Jato segnala come la stessa Golf e la Tiguan abbiano registrato il miglior tasso di crescita tra i primi 20 modelli. Performance di rilievo anche per la BMW X1 (+30%), la Seat Ibiza (+34%), la Opel/Vauxhall Astra (+38%), la Jeep Avenger (+93%), la Suzuki Swift (+38%), Mercedes Classe E (+33%), la Seat Leon (+39%), la Mercedes EQB (+58%), la Mercedes GLC Coupé (+37%) e ka BMW X2 (+54%). Tra le novità del 2024 spiccano la Volvo EX30 (78 mila vendite), la Volkswagen ID.7 (32.200), la MG3 (31.300), la Fiat 600 (26.300), la Renault Scenic E-Tech (24.100) e la Lexus LBX (21.400). 

Crescono le Suv e le cinesi. La ricerca fornisce anche altri spunti interessanti. Per esempio, le Suv hanno raggiunto la penetrazione record del 54% grazie a 6,92 milioni di targhe: di queste, il 42% è composto da C-Suv e il 36% da B-Suv. Inoltre, il 25% circa fa riferimento al gruppo Volkswagen. Risultati record sono stati raggiunti anche dai costruttori cinesi, ormai in piena ascesa. La Germania è il Paese con il peso maggiore delle vendite (21% delle registrazioni fanno riferimento a modelli sfornati dalle fabbriche tedesche), seguita da Spagna (14%), Repubblica Ceca (9,7%), Francia (6,7%) e Romania (5,1%). Al sesto posto, con il 4,9%, si piazza proprio la Cina, capace di superare Regno Unito, Turchia, Giappone e Corea del Sud grazie alle performance di Saic (MG), Geely, BYD, Chery e dei modelli prodotti in Asia dalla BMW. Quanto alle alimentazioni, Jato segnala anche la continua crescita delle ibride e il netto rallentamento delle Bev: si è passati da una crescita del 28% tra il 2022 e il 2023 a un declino dell'1,2% tra il 2023 e il 2024. 

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Audi A7 - Avant...i tutta col termico elettrificato

4 Ruote - Gen 30,2025

Se il numero 7 vi suona strano per un'Audi station wagon, è l'ora di fare un ripasso. Rammentando che, ormai da qualche mese a questa parte, le cifre dispari si applicano ai modelli di Ingolstadt che montano (ancora) un motore endotermico e le pari soltanto alle Bev. Detto ciò, nella A7 Avant - che qui ricostruiamo graficamente in un rendering altro non c'è, dunque, che l'erede spirituale della A6 a gasolio o benzina. In vendita a maggio, dovrebbe avere pure una corrispettiva berlina (presumibilmente introdotta più avanti) e sarà proposta unicamente in versioni ibride: a 48 volt o plug-in.

I muscoli tirati a lucido. Agli habitué di questi schermi, sembrerà un film già visto. E in effetti, la nuova A7 altro non fa che ripercorrere la parabola della A5, che ha da poco portato a termine la medesima staffetta con la A4. Pure i contenuti sono piuttosto simili. Al netto di un design esterno che calca maggiormente i tratti sportivi, la wagon regina dei Quattro anelli potrebbe elevare ulteriormente il proprio status raggiungendo dimensioni ancora più generose degli attuali 4,95 metri, quantomeno per garantirsi una presenza marcatamente superiore rispetto alla sorella minore, che nell'ultima generazione è cresciuta un bel po'. Di sicuro, la nuova A7 non si farà mancare, negli interni, un cruscotto allo stato dell'arte, con un grande pannello ricurvo ad annettere i due riquadri riservati a strumentazione (da 11,9'') e infotainment (14,5''), con l'aggiunta (è da vedere se di serie od opzionale, dato il posizionamento della vettura) del terzo display dedicato al passeggero (da 10,9''). Finiture di lusso e rivestimenti di pregio, poi, completeranno il quadro in un abitacolo che, a seconda delle preferenze, potrà vestire elegante o sportivo.

A tutto ibrido. Sulla base tecnica sono già state spese tante parole. Torniamo infatti a parlare della Ppc (Premium Platform Combustion), dove la grande novità è il nuovo ibrido leggero già introdotto su A5 e Q5 abbinato sia ai motori diesel, sia ai benzina: un sistema che in questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio e i cui risultati abbiamo avuto modo di valutare nella nostra prova completa della A5 (la trovate su Quattroruote di dicembre 2024 o nella sezione QPremium). Un ibrido mild che sa comportarsi come un full (in partenza a carichi parziali e a velocità costanti, si può viaggiare in solo elettrico), proposto con potenze a partire da 204 CV. Ai gradini superiori del listino troveremo, invece, varianti plug-in dalle lunghe percorrenze in elettrico: grazie a una batteria dalla capacità lorda intorno ai 25 kWh, sarà possibile puntare a oltre 100 km di range a corrente tra una ricarica e l'altra. Con potenze che, per l'ibrido alla spina, sono previste nell'ordine dei 350 CV.

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Toyota Yaris Cross - Le novità del Model Year 2025

4 Ruote - Gen 30,2025

La Toyota aggiorna la Yaris Cross per il 2025: La B-Suv giapponese è la best seller del marchio in Europa e vede l'introduzione di alcune nuove opzioni di personalizzazione. Entro breve tempo saranno resi noti i prezzi, mentre la produzione prenderà il via nel mese di maggio.

Cambia l'aspetto della GR Sport. Per tutte le versioni, viene introdotta la nuova tinta esterna Forest Green, offerta anche in combinazione con il tetto nero. Confermate le due motorizzazioni benzina già note, la Hybrid 115 e la Hybrid 130. Per la GR Sport vengono introdotte tre novità: la tinta esterna Storm Grey con tetto a contrasto, i cerchi di lega da 18" ridisegnati con finitura opaca e il logo ricamato sui poggiatesta.

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