Germania - In bancarotta anche la Voit

4 Ruote - Gen 28,2025

Non passa giorno senza notizie di aziende tedesche della filiera automobilistica in difficoltà, se non in bancarotta. Ora tocca alla Voit, uno tra i fornitori più rinomati della Germania: la società ha presentato istanza di insolvenza a causa delle crescenti sofferenze finanziarie. Il tribunale distrettuale di Saarbrücken ha accolto la richiesta, affidando la curatela fallimentare a Martin Kaltwasser dello studio legale Liser.

Cessione saltata. La situazione è peggiorata negli ultimi mesi in concomitanza con il fallimento dell'operazione di cessione a una società cinese: la Chongqing Millison Technologies avrebbe dovuto rilevare il 100% della Voit, fornendo le risorse necessarie per garantire gli obblighi finanziari. Saltata la vendita, la dirigenza è stata costretta ad accedere agli strumenti di protezione previsti dalla legge fallimentare tedesca, presentando l'istanza di insolvenza in autoamministrazione, una procedura che consente, per l'appunto, di proteggere l'azienda dalle richieste dei creditori, di pagare gli stipendi e di approntare un piano di rilancio. L'azienda ha sede a Sankt Ingbert, nel Saarland, regione che sta pagando caro la decisione della Ford di chiudere la fabbrica di Saarlouis, e produce diverse componenti per motori e trasmissioni: nel parco clienti della Voit figurano costruttori del calibro di Audi, BMW, Mercedes, Volkswagen, Ford, Jaguar e Land Rover. Oltre alla sede centrale a St. Ingbert, la Voit ha impianti in Francia e Polonia. La sua forza lavoro conta circa 2 mila dipendenti, di cui 1.600 in Germania.   

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Fiat - Grande Panda, tutto su prezzi e versioni

4 Ruote - Gen 28,2025

Ancora un paio di giorni e vi diremo come va. Stiamo parlando di una delle novità più attese dell'anno, la Fiat Grande Panda, primo modello della Casa realizzato sulla piattaforma Smart Car. L'avevamo già vista da vicino a luglio, quando ve ne abbiamo svelato forme e interni. Ora, nell'attesa di guidarla, vi diciamo quanto costa: si parte da poco meno di 19.000 euro le versioni a benzina e da circa 25.000 l'elettrica, che per la versione più ricca, La Prima, tocca i 27.900 euro.

L'ibrida. La Fiat Grande Panda Hybrid adotta la versione da 101 cavalli dell'1.2 tre cilindri Stellantis: la Casa parla di un consumo medio di 18,5 km/litro. I listini partono da 18.900 euro per la Pop: l'allestimento ha i cerchi di acciaio neri da 16", il clima automatico, il cruscotto digitale da 10, i sensori di parcheggio posteriori e gli Adas obbligatori (dal mantenimento in corsia al riconoscimento dei segnali stradali, passando, ovviamente, per la frenata automatica d'emergenza). Manca tuttavia il divano reclinabile, che si ritrova invece nella Icon (mentre solo l'allestimento più ricco ha quello frazionato): per 20.400 euro, quest'ultima aggiunge i proiettori a Led (anche posteriori), l'infotainment con schermo da 10,25 (la base ha solo un supporto per lo smartphone), il cruise control e gli alzacristalli elettrici posteriori. Al vertice del listino c'è la versione La Prima con i cerchi di lega da 17, le barre sul tetto, i vetri posteriori scuri, il navigatore, la retrocamera e la ricarica wireless per gli smartphone. Per lei vanno messi in conto 22.900 euro.

Per l'elettrica, 5.000 euro in più. Lo stesso allestimento La Prima nella versione a corrente costa 27.900 euro: qui la Grande Panda ha 113 cavalli, valore discreto per un'auto così compatta (è lunga 399 cm). Tuttavia, la velocità massima dichiarata di 132 km/h solleva qualche perplessità nell'utilizzo autostradale: il test drive farà più chiarezza. Per l'autonomia, invece, sarà meglio aspettare il nostro Centro Prove: intanto, sappiate che il range dichiarato nel ciclo Wltp è di 320 km, grazie alla batteria da 44 kWh. Due le modalità di ricarica in corrente alternata: a 7 kW dal pratico cavo a spirale di 4,5 metri, integrato nel frontale della vettura, oppure da una presa laterale a 11 kW (un optional gratuito, che però esclude la prima soluzione). La ricarica in corrente continua, di serie, prevede invece una potenza di 100 kW.

La RED. Oltre alla versione La Prima, la Grande Panda elettrica si propone anche come RED, che ha un aspetto un po' più off-road grazie ai cerchi di acciaio bianchi, ai passaruota a contrasto e alle maniglie esterne nere. Per lei, inoltre, il logo RED sul montante richiama l'omonima associazione benefica co-fondata dal cantante Bono Vox, finanziata anche con l'acquisto di questa versione della Grande Panda. All'interno troviamo il climatizzatore manuale, l'infotainment da 10,25 e l'immancabile cruscotto digitale. In questo caso, si parte da 24.900 euro.  

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Cadillac - Lyriq-V, iniezione da 615 CV per l'elettrica Usa

4 Ruote - Gen 28,2025

La lettera V, simbolo di sportività in casa Cadillac, trova spazio per la prima volta su un modello elettrico. Nasce così la Lyriq-V, che debutterà negli Stati Uniti nella seconda metà dell'anno con prezzi a partire da 79.900 dollari.

615 CV. La filosofia che fino a oggi ha dato vita ai modelli V è stata rielaborata per giungere sulle Bev del marchio premium della GM, mantenendo però l'equilibrio tra prestazioni e stile. In questo allestimento, la Lyriq offre un powertrain a bimotore da 615 CV e 880 Nm, capace di portare la Suv da 2.700 kg da 0 a 60 miglia orarie in 3,3 secondi nella modalità di guida Velocity Max: è il dato più basso nella storia del marchio. La batteria da 102 kWh garantisce circa 450 km di autonomia nel ciclo di omologazione e richiede circa 40 minuti per passare dal 20 all'80% di carica.

Modifiche all'assetto e all'elettronica. I tecnici della Cadillac hanno lavorato anche a un sistema di suoni artificiali, inoltre è previsto un Competitive Mode dove le regolazioni della vettura danno priorità all'agilità e alla gestione della trazione. Le sospensioni Continuous Damping Control, la scatola dello sterzo, le sospensioni posteriori, l'impianto frenante Brembo e i cerchi da 22" sono tutti elementi specifici per la serie V, dotata anche di un kit aerodinamico su misura e di finiture interne personalizzate.

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Fabbrica Italia - Arriva Geely, ma non farà auto

4 Ruote - Gen 28,2025

Il governo Meloni è riuscito finalmente ad attirare un costruttore cinese in Italia. Una svolta? No, almeno per ora, perché l'ingresso di una delle più grandi realtà del Dragone nel nostro Paese riguarda sì il comparto automotive, ma non il segmento delle vetture. Geely, già proprietaria di marchi come Volvo, Polestar e Lotus e grande azionista della Mercedes-Benz, è infatti entrata nell'azionariato della Menarini, la ex Industria Italiana Autobus di Flumeri (Avellino), da pochi mesi finita sotto il controllo del gruppo campano Seri, che ha acquistato il 99% da Invitalia, Leonardo e dalla turca Karsan.

Pochi dettagli. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, si è limitato ad annunciare l'ingresso nel capitale dell'azienda con il 25% delle azioni, una quota anticipata lo scorso settembre da alcune indiscrezioni e successivamente confermata duranta una riunione tra la stessa Seri e le organizzazioni sindacali. Tuttavia, i dettagli dell'operazione sono ignoti. Neanche l'azienda campagna della famiglia Civitillo, quotata in Borsa e unica finora ad aver avviato in Italia la realizzazione di una gigafactory per batterie, ha fornito delucidazioni in merito. Non si sa, per esempio, se l'ingresso nell'azionariato sia stato effettuato dalla conglomerata Zhejiang Geely Holding Group, dalla controllata Geely Automobile oppure da una qualsiasi altra azienda affiliata o consociata. In ogni caso, i cinesi hanno non solo risorse, ma anche competenze nel campo degli autobus dove operano già con il marchio Farizon. Inoltre, la Geely ha importanti partecipazioni nella Daimler Trucks e in Volvo Group, entrambi tra i maggiori produttori al mondo di veicoli per il trasporto persone. Ora bisogna solo vedere quali saranno i contorni di una partnership che, a prima vista, sarà anche di natura industriale, visto che Geely dovrebbe apportare innanzitutto il know-how necessario per sviluppare e produrre bus elttrici di piccola e media dimensione.

In attesa del piano. Probabilmente, i dettagli verranno illustrati il prossimo 10 febbraio, quando si terrà un incontro al ministero delle Imprese tra lo stesso Urso e le organizzazioni sindacali sul piano di rilancio dell'azienda di Flumeri. Nata nella seconda metà degli anni 70 come Iveco, l'azienda è passata da una crisi all'altra e neanche la fusione con la bolognese Menarini o l'intervento di Karsan hanno rilanciato le attività. Al contrario, dopo l'addio proprio dell'Iveco, la situazione è peggiorata. Ora è finita sotto il controllo del gruppo Seri, ma non sono poche le perplessità dei sindacati sulle capacità dell'azienda campana e sulle strategie rilancio. Il piano industriale dovrebbe prevedere la produzione quest'anno di 250 autobus e l'obiettivo a regime di una produzione a Flumeri di almeno due mezzi al giorno, per un totale di 468 unità l'anno. In tal modo, si punta a garantire gli attuali livelli occupazionali (352 addetti, con le attività produttive concentrate in provincia di Avellino e quelle di progettazione a Bologna) e il rilancio di un'industria storica per l'area irpina. Il 10 febbraio dovrebbero arrivare ulteriori rassicurazioni: i sindacalisti vogliono avere dei chiarimenti, soprattutto sul ruolo dei cinesi. La Geely, infatti, dovrebbe produrre la componentistica nei suoi stabilimenti in madrepatria e non in Italia e questo non soddisfa le aspettative delle organizzazioni di rappresentanza. Intanto, Urso assicura che "il governo terrà accesi i fari sulla gestione del piano di rilancio, perché rappresenta una importante continuità per i lavoratori di Valle Ufita, ed è importante per l'Italia: con la rinascita del grande marchio Menarini, produrremo bus elettrici e sostenibili per il mercato italiano e internazionale". 

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Agenzia delle Dogane - All'asta anche il lusso (compresa una Rolls-Royce)

4 Ruote - Gen 28,2025

Durante il 2024, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha bandito aste pubbliche per l'assegnazione di 64 auto confiscate dallo Stato. L'incanto, avvenuto in cooperazione con l'Istituto Vendite Giudiziarie territorialmente competente, ha consentito all'ente pubblico di incassare oltre 750 mila euro.

All'incanto pure auto di lusso. Le aste, i cui proventi sono stati destinati a finanziare interventi a favore degli abitanti dei territori alluvionati della Regione Emilia-Romagna come disposto dal decreto legge 61 del 2023, hanno riguardato anche diverse auto di lusso, tra cui modelli della Porsche, della Maserati, della BMW, della Mercedes, dell'Audi e della Land Rover. Per 50 mila euro, è stata assegnata pure una Rolls-Royce Phantom. La prossima asta sarà bandita entro i prossimi due mesi e comunque non appena si raggiungerà un numero sufficiente di automobili confiscate.  

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Stellantis - Elkann in Parlamento il 19 marzo

4 Ruote - Gen 27,2025

Rispondendo alle sollecitazioni dei partiti di maggioranza e opposizione, il presidente di Stellantis John Elkann andrà in audizione alla Camera il 19 marzo per illustrare il piano industriale e le prospettive occupazionali del gruppo in Italia: l'annuncio è arrivato dal presidente della Commissione Attività produttive Alberto Luigi Gusmeroli. I vertici della società lanciano così un altro segnale distensivo alla politica del nostro Paese, svolta impressa dopo le dimissioni di Carlos Tavares. 

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Volvo EX30 - Conto alla rovescia per la variante Cross Country

4 Ruote - Gen 27,2025

Il prossimo 10 febbraio la Volvo presenterà in diretta streaming la nuova EX30 Cross Country, la versione dal look fuoristradistico della sua piccola Suv elettrica. La presentazione dell'auto si svolgerà all'interno di una baita, nei boschi innevati della Svezia, per sottolineare la vocazione di sport utility della vettura, adatta ad affrontare percorsi e situazioni di ogni genere.

Qualcosa si era già visto. Nel 2023 la Volvo aveva già pubblicato una serie di immagini della EX30 Cross Country, che mostravano diversi elementi di plastica nera nel frontale, protezioni estese per passaruota e fondo, un assetto rialzato di qualche centimetro rispetto al modello stradale e, in quel caso, anche pneumatici all-terrain e un portapacchi specifico per l'off-road. Al momento non sappiamo ancora se il modello definitivo manterrà questa caratterizzazione estetica.

Quali motorizzazioni? La Volvo EX30 è attualmente commercializzata con un powertrain a motore singolo e trazione posteriore da 200 kW (272 CV), con batteria da 51 o 69 kWh. In alternativa c'è la più potente dual motor da 315 kW (428 CV), con batteria da 69 kWh e trazione integrale, la più adatta alla vocazione off-road della Cross Country. Anche in questo caso, le motorizzazioni disponibili saranno annunciate solo tra due settimane.

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Ayvens - Integrazione completa nel 2025

4 Ruote - Gen 27,2025

Soddisfazione per i risultati del 2024 (durante il quale è stata raggiunta una quota di mercato nel noleggio a lungo termine superiore al 21% nelle vetture e di quasi il 20% nei veicoli commerciali, ndr) e conferma del completamento, entro quest'anno, del processo di integrazione fra strutture e funzioni di LeasePlan e ALD Automotive, le due realtà la cui fusione ha dato vita ad Ayvens. Sono i messaggi trasmessi dal marchio della mobilità di Société Générale nato appunto dall'incorporazione di LeasPlan da parte di ALD, attraverso il suo direttore commerciale per l'Italia Antonio Stanisci, nel corso dell'annuale convention nazionale della rete di vendita indiretta. Il network di intermediari che lavorano con Ayvens in Italia conta 300 agenzie.

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Componenti - BYD cerca fornitori in Italia

4 Ruote - Gen 27,2025

L'espansione in Europa dei costruttori cinesi viene generalmente considerata una minaccia, ma potrebbe rappresentare anche un'opportunità, soprattutto per i produttori italiani di componentistica. La BYD, per esempio, si è affidata a un manager italiano con una profonda conoscenza della rete dei nostri fornitori, Alfredo Altavilla, anche per garantirsi partner affidabili nel Vecchio Continente: e difatti, l'ex braccio destro di Sergio Marchionne ha deciso di promuovere le eccellenze del nostro Paese per lo sviluppo dei due impianti dell'azienda cinese in Ungheria e Turchia. A tal fine, sono stati già organizzati degli incontri per la fine di febbraio nella città che più di tutte sta pagando caro la crisi dell'auto, Torino.

Gli incontri. Altavilla, che attualmente ricopre l'incarico di Special Advisor per l'Europa di BYD, ha organizzato degli appuntamenti di confronto e dialogo tra i vertici dell'azienda e le aziende torinesi: i vertici si terranno tra il 20 e il 21 febbraio, ma è probabile che abbiano luogo anche il 22 visto che si parla di un'elevata adesione da parte delle imprese locali. Come detto, Altavilla è alla ricerca di componentistica di qualità e soprattutto "made in Italy" per fornire i due nuovi impianti della BYD: l'azienda di Shenzhen ha intenzione di perseguire una strategia degli approvvigionamenti completamente diversa da quella di altre Case cinesi perché vuole affermarsi come "un costruttore europeo". I fornitori italiani potrebbero quindi beneficiare di questa strategia, così come della presenza di un manager connazionale al vertice della BYD. Altavilla ha ricoperto ruoli di spicco nell'organigramma dell'ex Fiat Chrysler, tra cui quello di responsabile del Business Development: dunque, conosce a fondo la rete dei componentisti italiani ed è massima l'apertura nei loro confronti. Sta a loro approfittarne e magari posizionarsi per beneficiare di ulteriori sviluppi.

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Fotovoltaico - Europa assente: quasi tutti i principali produttori globali sono asiatici

4 Ruote - Gen 27,2025

Mentre nella ricerca sul fotovoltaico siamo avanti, nella produzione di pannelli l'Europa è praticamente una maglia nera. Nella lista dei 13 maggiori produttori globali di pannelli, infatti, nessuno è del Vecchio Continente, dodici sono asiatici (soprattutto cinesi) e uno è canadese (ma in collaborazione con la Cina).

Comanda Pechino. Stilata da Wood Mackenzie e riferita al primo semestre 2024, la lista contenuta nel rapporto Global solar module manufacturer ranking vede ai vertici le cinesi Jinko Solar, LONGi Green Energy, JA Solar e Trina Solar. Al quinto posto ecco la sino-canadese Canadian Solar, al sesto l'indiana Adani Solar e al settimo altre due imprese di Pechino, Tongwei e Astronergy. All'ottavo posto ancora una cinese, Dmegc Solar, mentre il nono è affollato, con la EliTe Solar di Singapore, la giapponese Vsun Solar e la cinese Risen Energy. Chiude la classifica la Maxeon Solar Technologies, sempre di Singapore.

Sempre più Asia. Come notano gli autori del rapporto, "I primi dieci produttori hanno una capacità sufficiente per soddisfare la domanda annuale globale": soprattutto, si sottolinea come finalmente si stia dando una prima risposta allo strapotere cinese nel settore, con India, Singapore e Giappone che crescono, pronte a lasciare un segno. L'Europa, nel mentre, latita.

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Energia solare - Pannelli fotovoltaici, con l'IA sono sempre più efficienti

4 Ruote - Gen 27,2025

E se l'intelligenza artificiale ci aiutasse a migliorare i pannelli fotovoltaici? A oggi, sono tra i grandi protagonisti della transizione ecologica, ma hanno un problema: l'efficienza. Negli ultimi anni è migliorata, ma la conversione della luce solare in energia utilizzabile si attesta intorno al 20%, il 23% in quelli ad alta efficienza. Ed è ancora troppo poco.

Per questo, i ricercatori del Karlsruhe Institute of Technology (KIT) e dell'Helmholtz Institute Erlangen-Nurnberg (HI ERN) hanno sviluppato un nuovo flusso di lavoro basato sull'AI che si concentra solo su poche molecole mirate (sull'ordine delle 150) e accelera notevolmente la scoperta di materiali ad alta efficienza per le celle solari alla perovskite. Una metodologia che si sta applicando a molti settori industriali, vedi le batterie, e che in questo campo sta già dando i suoi primi frutti: uno dei materiali appena identificati ha migliorato l'efficienza di una cella solare portandola al 26,2%.

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Stati Uniti - L'Alfa Romeo abbandona il piano "full electric"

4 Ruote - Gen 27,2025

L'Alfa Romeo cambia profondamente i suoi piani commerciali per il Nord America. Stando a quanto dichiarato ad Automotive News dal responsabile regionale del marchio, Chris Feuell, il Biscione ha abbandonato l'obiettivo di vendere solo veicoli elettrici entro il 2027, preferendo perseguire una strategia multi-energy: pertanto, l'Alfa Romeo offrirà ai consumatori nordamericani modelli termici, elettrici e ibridi plug-in. 

I motivi. Feuell ha anche precisato come il principale motivo che ha spinto la Casa a cambiare le sue strategie sia la sostenibilità della rete di vendita: "Abbiamo 110 concessionari statunitensi e sarebbe molto difficile per loro sopravvivere con un portafoglio di sole elettriche". A ogni modo, il dietrofront non deve stupire più di tanto alla luce della revisione delle strategie produttive e commerciali avviata nelle ultime settimane e in particolare dopo le dimissioni di Carlos Tavares dall'incarico di amministratore delegato. Senza contare l'effetto delle politiche di Donald Trump, per cui il "mandato elettrico" non è che un ostacolo (da cancellare) alla libera scelta dei cittadini. Ora, c'è solo da capire se l'addio al full electric valga solo per gli Usa o, visto quanto l'obiettivo fosse di natura globale, anche per altre regioni operative come l'Europa. Molti sono gli indizi che lasciano propendere per una retromarcia anche nel Vecchio Continente: a tal proposito, l'ex responsabile dell'Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, ha già sottolineato la possibilità di adottare una gamma di motori diversificata e multienergia per soddisfare al meglio la domanda dei consumatori.

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Auto elettriche - Dazi, anche Tesla fa causa all'Europa

4 Ruote - Gen 27,2025

Si allunga l'elenco dei costruttori pronti a sfidare la decisione della Commissione Europea di imporre i dazi sulle elettriche costruite in Cina: anche la Tesla, infatti, ha deciso di aderire alla causa promossa da BMW, BYD, Geely e Saic presso la Corte di Giustizia dell'Unione. 

L'iniziativa. La decisione della Casa texana è abbastanza sorprendente, perché la stessa Tesla era riuscita a spuntare condizioni quasi di favore rispetto agli altri costruttori penalizzati dalle tariffe doganali supplementari entrate in vigore in autunno. Attualmente, l'azienda guidata da Elon Musk esporta in Europa le Model 3 prodotte a Shanghai, pagando un dazio aggiuntivo di appena il 7,8%, tasso di molto inferiore al 20,7% gravante sulle BMW (per non parlare del 35,3% della Saic). BYD e Geely, invece, pagano, rispettivamente il 17% e il 18,8% in più. Si tratta - ed è bene precisarlo - di aliquote aggiuntive rispetto al 10% applicato da sempre sulle merci importate dalla Cina. Solo per fare qualche esempio, la tariffa a carico della Tesla sale quindi al 17,8%, mentre balza al 45,3% per la Saic, l'azienda proprietaria di uno dei marchi più rampanti del mercato europeo, la MG. La Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che ha sede in Lussemburgo, è composta da due corti: la Corte di giustizia e il Tribunale. E sarà proprio quest'ultimo, in quanto responsabile di eventuali contenziosi doganali, a giudicare in merito alla causa promossa dalle Case automobilistiche contro Bruxelles. 

 

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Carburanti - Accise su gasolio e benzina, primo allineamento entro luglio

4 Ruote - Gen 27,2025

Esecutivo Meloni al lavoro dopo i pareri parlamentari sul futuro graduale allineamento delle accise: per pareggiare le aliquote di gasolio e benzina, dovrà approntare un decreto interministeriale. Il decreto potrebbe essere emanato entro luglio 2025, stando a Staffetta Quotidiana, nel rispetto di quanto indica la Commissione Finanze del Senato parlando di tendenziale riavvicinamento in un congruo arco di tempo.

Un passo per volta. Per ora, la tassa sulla benzina resta a 0,7284 euro/litro, mentre quella sul gasolio è di 0,6174. Inizialmente, il governo rincarerà l'aliquota sul gasolio di un centesimo l'anno, riducendo della stessa misura quella sulla benzina, per far sì che siano identiche nel 2030. Con il surplus di gettito ogni 12 mesi (100 milioni il primo anno, 200 milioni il secondo, e 500 milioni il quinto), si otterranno le risorse per rinnovare il contratto del trasporto pubblico locale scaduto nel 2023.

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Lamborghini Revuelto - Super ibrida a Vairano - VIDEO

4 Ruote - Gen 27,2025

Con la Lamborghini Revuelto viaggi fortissimo, ma senza dannarti. Eppure, il peso annuncia altro: 2.053 kg non sono certo quello che ti aspetteresti da una hypercar come lei, ma è anche vero che se non ti fai condizionare dal freddo numero, quasi non lo percepisci. Sul veloce (della nostra pista di Vairano), ma nemmeno nel misto: le ruote posteriori sterzanti fanno girare la Revuelto con un'agilità notevole e i motori elettrici anteriori ti fanno uscire benissimo da ogni curva. 

Oltre quota mille. Se, prima di lei, l'Aventador si era spinta fino a un massimo di 780 cavalli (con la Ultimae), qui si gioca davvero pesante: a comando del piede destro ci sono 825 CV (aspirati, fino a 9.500 giri) del V12 6.5, cui si aggiungono quelli dei tre motori elettrici (da 150 CV l'uno) del sistema ibrido a trazione integrale. Potenza totale: 1.015 CV. Accelerazione da 0 a 100 km/h: due secondi e mezzo. Velocità massima: oltre i 350 km/h.  

In pista. La Revuelto non è un animale da pista come potrebbe essere la Porsche GT3 RS. Il nostro collaudatore, Davide Fugazza, avrebbe desiderato un Abs meno conservativo, senza quella tendenza a raddrizzare la traiettoria che non ti permette di arrivare a pinze fumanti fino a centro curva. Dettagli da guida tra i cordoli, certo, che sottolineano l'affabilità della Revuelto e, più in generale, una maggiore rotondità di utilizzo. 

Cosa dice il cronometro? Fatte queste premesse, non ci resta che scoprire il tempo portato a casa dalla Revuelto sul nostro circuito. La sua diretta rivale risponde al nome di Ferrari SF90 Stradale, un bolide ibrido dai numeri piuttosto simili. Volete sapere come è andata a finire? Guardate il video qui sopra.

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Auto elettriche - Stop alla Cina, la Francia inasprisce i requisiti per l'accesso agli incentivi

4 Ruote - Gen 27,2025

La Francia ha deciso di inasprire i criteri per l'assegnazione dei "bonus écologique", gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche. Sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato un decreto ministeriale che rivede i criteri del punteggio ambientale alla base del meccanismo di incentivazione: la principale novità riguarda la definizione del luogo di produzione e, in sostanza, stabilisce dei limiti che escludono a priori veicoli fabbricati tramite kit di assemblaggio in Europa come nel caso della Leapmotor T03, prodotta da Stellantis a Tychy (Polonia).

Nuova definizione. Per stabilire il punteggio ambientale, l'agenzia preposta, l'Ademe, dovrà tenere conto non più del "sito di assemblaggio", ovvero il luogo dove viene effettuata l'installazione del motore elettrico e della batteria sul telaio, ma del "sito di fabbricazione", ossia la località dove si svolgono tutte le fasi produttive, dallo stampaggio all'assemblaggio della carrozzeria, dalla verniciatura al montaggio finale. 

Stop ai cinesi. Il meccanismo è stato voluto espressamente dal presidente francese, Emmanuel Macron, per escludere le auto cinesi dagli incentivi: con una complessa formula matematica si calcolano le emissioni di anidride carbonica lungo tutto il ciclo di vita del veicolo, prendendo a riferimento la CO2 generata non solo nella lavorazione dei materiali o nei processi industriali, ma anche durante il trasporto delle auto. La normativa non prevede espliciti requisiti a danno dei cinesi, ma il meccanismo è stato chiaramente pensato e implementato per favorire le produzioni europee. Ora, con la modifica si tenta di evitare che i costruttori possano aggirare i requsiti tramite l'utilizzo di kit di assemblaggio. Come detto, si tratta della metodologia produttiva usata da Stellantis a Tychy, ma anche altre Case vorrebbero utilizzarla: Chery, per esempio, intende produrre suoi modelli a Barcellona proprio tramite kit, almeno fino a quando l'ex fabbrica della Nissan non sarà pienamente operativa. 

Il caso Leapmotor T03. Tra l'altro, il nuovo decreto spiega per quale motivo per la Leapmotor T03 sia stata più volte esclusa dagli incentivi sin dal lancio sul mercato lo scorso settembre e nonostante la fiducia espressa dalla filiale francese di Stellantis sulla possibilità di ottenere l'accesso al regime agevolativo grazie proprio all'uso di kit di assemblaggio. Sul suo sito ufficiale, la Leapmotor indica per la T03 un prezzo base di 17.900 euro, ma non menziona più la frase "eventuale bonus ecologico incluso" come avveniva ancora alla fine del 2024.

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Audi Mhev plus - Come funziona l'ibrido leggero

4 Ruote - Gen 27,2025

Pure l'Audi ha ceduto al fascino del powertrain ibrido leggero, razionale (e azzeccato, in termini di efficienza) anello di congiunzione fra il mondo termico e quello, ancora poco amato, delle Bev. Nella fattispecie, si tratta di un sistema mild che fa il full e che nasce per muovere modelli di dimensioni generose, con il motore longitudinale, la trazione anteriore e anche con la quattro, a benzina e a gasolio: l'esempio perfetto è l'Audi A5 TDI, ma lo vedremo pure sulla nuova Q5. Per conoscere meglio il Mhev plus siamo stati a Ingolstadt, in fabbrica, dove ho potuto vedere il sistema in azione.

La teoria. Il cuore del Mhev plus Audi è il Ptg (powertrain generator), modulo compatto e leggero (21 chili) che integra il motore elettrico ed è posto in uscita dal cambio a doppia frizione. Capace di 24 cavalli e 230 Nm, lavora a una tensione da ibrido leggero (48 volt) e ha una frizione che, a seconda delle condizioni, lo accoppia o lo disaccoppia alla trasmissione: così, si può marciare, in partenza a carichi parziali e a velocità costanti, soltanto in elettrico. Nel caso servisse, il motore a batteria può pure supportare il termico in accelerazione, mentre in rilascio è in grado di recuperare energia fino a 25 kW, immagazzinata nella batteria al litio ferro fosfato da 1,7 kWh, raffreddata a liquido e collocata nel vano bagagli. Non manca nemmeno un motogeneratore collegato all'albero motore tramite cinghia: serve per avviare il termico (e riavviarlo durante la marcia). Per la messa in moto con temperature rigide c'è il classico motorino d'avviamento. Infine, il compressore del clima è elettrico: in tal modo, funziona sempre, anche in quelle situazioni di marcia in cui il termico è spento. 

Sotto stress. Una tecnologia del genere richiede uno sviluppo costante e ricco di test, per verificare in termini di durata e resistenza nel tempo che tutto vada per il meglio, rispettando gli standard di un marchio premium come Audi. Ecco perché, oltre ai classici collaudi su strada che si svolgono in ogni angolo del pianeta e nei climi più diversi, a Ingolstadt ci sono diversi banchi prova dove i motori (con relativi sottotelai delle sospensioni) girano 24 ore su 24, 7 giorni su 7, secondo programmi di funzionamento prestabiliti. Numerosi sensori tengono sotto controllo le temperature di olio e acqua (ai chilometraggi prestabiliti, i tecnici eseguono la manutenzione prevista, come il cambio dell'olio) e leggono in anticipo possibili rotture, staccando alimentazione (elettrica e di carburante) qualora dovesse verificarsi un problema. Grazie a questi stress test, che simulano un utilizzo ben più intenso di quello che possono sperimentare gli utenti (macinatori seriali di chilometri inclusi), è possibile scorgere più facilmente ed eliminare eventuali difettosità.

Su strada. Dove il Mhev+ fa davvero la differenza è nel consumo. A corroborare le rilevazioni del Centro prove, in cui la Audi A5 Avant TDI quattro ha percorso ben 17,5 km/litro in media (19,3 in città e 15,9 in autostrada: trovate la prova completa su Quattroruote di dicembre 2024, e nella sezione QPremium), c'è pure tutto quel mondo, fatto di sensazioni più o meno tangibili, che compone l'esperienza di guida. Perché il palleggio di competenze fra il quattro cilindri TDI e l'elettrico è sempre molto dolce, ben amalgamato. Se si è leggeri sul gas, è facile avvertire il quattro cilindri ammutolirsi; al contrario, in modalità Dynamic, entrambi i cuori sono sempre attivi e si prodigano per il maggior boost possibile. Le frenate leggere vengono gestite dal solo motore elettrico, mentre per le decelerazioni di media ed elevata intensità entrano in azione anche (o soltanto) i freni tradizionali. Senza che, al pedale, ci si accorga di alcunché. Insomma: l'elettrico puro può attendere.

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Ferari - La collezione Hot Wheels debutta in estate

4 Ruote - Gen 27,2025

La Ferrari ha siglato un accordo con Mattel per creare alcuni modelli da collezione Hot Wheels. L'annuncio è stato ufficializzato all'evento di settore di Norimberga e riporta il Cavallino Rampante sui prodotti Hot Wheels dopo oltre dieci anni di assenza e ventisei automobiline già realizzate dal 1968 a oggi.

Modellini, serie limitate e RC. Il nuovo accordo prevede la realizzazione di modelli in varie scale, serie limitate e persino modelli radiocomandati. I primi prodotti debutteranno in estate, ma per il momento non sono state fornite informazioni sui modelli prescelti e sulle caratteristiche dei singoli articoli. Il target non è quindi soltanto quello delle nuove generazioni, ma anche dei collezionisti alla ricerca di serie speciali, che potranno anche utilizzare canali di acquisto online dedicati.

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Jaguar Land Rover - Investimento da 80 milioni per le vernici di lusso

4 Ruote - Gen 27,2025

Il gruppo Jaguar Land Rover ha annunciato l'intenzione di investire 65 milioni di sterline (pari a poco più di ottanta milioni di euro) per ampliare il servizio SV Bespoke Paint, che consente ai clienti Land Rover di ottenere tinte personalizzate di qualsiasi colore. Grazie a questo investimento, la Casa inglese potrà gestire circa ventimila ordini in più rispetto al passato. Secondo quanto riferisce il gruppo, le richieste di verniciature personalizzate sulle auto di lusso sono sono più che raddoppiate rispetto al 2022.

Un settore in crescita. Più della metà della cifra stanziata servirà per dotare gli impianti di Castle Bromwich, nelle West Midlands (Inghilterra), di tecnologie e strutture all'avanguardia in questo settore, anche e soprattutto dal punto di vista ambientale, che verranno installate e rese operative nel corso del 2025. Dieci milioni di sterline andranno invece nella realizzazione di una nuova linea di verniciatura dedicata a Nitra, in Slovacchia, dove vengono attualmente costruite le Defender e le Discovery.

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Trofeo Lancia - La Ypsilon Rally4 HF ha già raccolto 80 preordini

4 Ruote - Gen 27,2025

La Lancia ha comunicato ufficialmente le date del Trofeo Lancia 2025, che seguirà le tappe del campionato italiano rally e prenderà il via il prossimo 9 maggio, in occasione del Rally Targa Florio. Il ritorno della Casa torinese nei rally sta destando notevole interesse: sono infatti oltre ottanta le Lancia Ypsilon Rally4 HF già preordinate in tutto il mondo alla fine del 2024. Un successo che ha convinto la Casa torinese a spostare l'omologazione della vettura al 1 marzo di quest'anno e a posticipare l'inizio del campionato al mese di maggio: in questo modo, tutti i team e i piloti avranno il tempo di ricevere e provare le macchine senza che nessuno risulti avvantaggiato.

Le categorie e i premi. L'iscrizione al Trofeo Lancia 2025 costa 2.500 euro per tutta la stagione (ma è possibile disputare anche solo alcuni round, con costi differenziati): i partecipanti, oltre a ricevere le tute ufficiali Lancia Corse HF e l'abbigliamento firmato Sparco, potranno concorrere sia per la classifica assoluta sia per una delle tre classifiche di categoria previste: Junior, per gli under 25, Master, tra i 25 e i 35 anni, Expert, per gli over 35. Oltre ai montepremi previsti al termine di ogni singola gara, il vincitore del Trofeo Lancia otterrà un posto nella squadra ufficiale Lancia nell'European Rally Championship 2026, a patto di essere Junior o Master.

I punteggi. La classifica del Trofeo Lancia premia i primi venti classificati di ogni stage e concede un punto a tutti coloro che avranno portato a termine la gara, sia nella graduatoria assoluta che in quelle di categoria. A questo si aggiungono anche punteggi extra ottenuti dal Miglior Performer (5 punti a chi ottiene il maggior numero di scratch nelle prove speciali), dal vincitore del Miki Stage (3 punti per il più veloce nell'ultima prova speciale del rally) e con la roulette del Rally+, per chi scommette - prima del via, una volta sola a stagione - di poter arrivare tra i primi cinque di una gara.

Il calendario completo. Ecco il calendario completo del Trofeo Lancia 2025:

  • 8-11 maggio 2025 - Targa Florio (Coeff.1,5)
  • 30-31 maggio 2025 - Rally Due Valli
  • 4-5 luglio 2025 - Rally di Roma Capitale Tappa 1
  • 6 luglio 2025 - Rally di Roma Capitale Tappa 2
  • 13-14 settembre 2025 - Rally del Lazio
  • 17-18 ottobre 2025 - Rallye Sanremo (Coeff.1,5)
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