WEC Austin - Ferrari resiste al BoP: Mondiale da decidere
Finalmente si torna in pista e, finalmente, a Maranello torna il sereno. La dirigenza ha confermato la fiducia a Vasseur e le Cassandre, almeno per ora, sono state zittite. Come nel calcio, dove il lunedì al bar siamo tutti allenatori, così anche in Formula 1 ci si sente autorizzati a suggerire cosa debbano fare Elkann e Vigna per riportare in alto il Cavallino Rampante. Ma la memoria è corta e la pazienza ancora di più: Todt arrivò in Ferrari nel luglio del93, e ci vollero sei anni prima di vincere il titolo Costruttori e sette per quello Piloti. Forse, allora, è davvero troppo presto per chiedere la testa del francese. E poi, detto tra noi, oggi non ci sono possibilità che Antonello Coletta possa prenderne il posto, almeno nel breve. Non perché manchino le competenze, ma perché Coletta è attualmente responsabile di una parte essenziale dell'universo Ferrari: WEC, competizioni clienti,programma XX, F1 Clienti,Sport Prototipi Clienti, Club Competizioni GTSostituire Vasseur significherebbe privare Maranello di una struttura che regge su di lui una parte fondamentale della macchina sportiva e, dettaglio non irrilevante, della liquidità. E da quelle parti non sonouna no-profit! Detto questo, è tempo di guardare altrove:si torna in America e lo si fa con un certo fastidio addosso perdonate l'eufemismo per via del BoP, che ha colpito duramente le 499P e le GR010 Hybrid dopo il dominio delle prime quattro gare: Qatar, Imola, Spa e Le Mans.La revisione di Interlagos, +12 Kg e -9 Kw sotto i 250 km/h, ha prodotto risultati evidenti: Ferrari doppiateinsieme aToyota. Una doccia fredda. vero, assegnare il titolo con troppo anticipo magari già ad Austin avrebbe tolto pathos al finale. Ma alloraperché non lavorareaun calendario più lungo? Dal Regno Unito fanno sapere di essere pronti a ospitare una tappa del WEC già dal 2027, e se inserita nel filotto ImolaSpaLe Mans, la spesa logistica sarebbe più che sostenibile. La soluzione esiste, basterebbe volerla. Chi sognava il titolo in Texas farà meglio a rimandare la festa. Il Fuji, tappa dopo Austin, è storicamente terreno di caccia Toyota. Nelle ultime dieci edizioni con l'eccezione del 2015 i giapponesi hanno sempre vinto, centrando la doppietta nel 2022 e nel 2023. E anche se nel 2024 fu una 963 Penske a interrompere la serie, per la Ferrari il Giappone resta un rebus ostico. I migliori risultatinelle ultime due stagioni sono stati un4posto nel 2023 e un nono nel 2024per la #50. Dettagli che a Maranello non trascurano: c'è chi giura che sia già arrivato un carico da Napoli dicornetti benedetti. Nessuno è superstizioso, ma meglioprepararsi dalle gufate dei nemici, e soprattutto degli amici. Le classifiche, intanto, parlano chiaro. Ferrari guida il mondiale costruttori Hypercar con 175 punti, davanti a Cadillac 120, Porsche 111 e Toyota 95. Nella classifica piloti la#51diPier Guidi, Calado e Giovinazzi comanda con 105 punti, seguita dalla #83Kubica, Ye, Hanson con93.Distaccata la#50diFuoco, Molina, Nielsen,quarta, con 57. Mancano tre gare: Austin, Fuji e Bahrain. E nella tappa del Golfo, ricordiamolo, il sistema a punti è potenziato: 38 al primo, 27 al secondo, 23 al terzo. La matematica tiene ancora tutti sul filo. Il BoP, invece, tiene tutti con il fiato corto. C'è chi auspica una maggiore trasparenza nel sistema di bilanciamento e una gestione meno punitiva nei confronti di chi, semplicemente, fa meglio degli altri. Perché una cosa è l'equilibrio tecnico, un'altra è tarpare le ali a chi ha lavorato meglio. Forse la verità, come spesso accade, sta nel mezzo. Vujadin Boskov, indimenticabile allenatore di calcio, diceva: Partita finisce quando arbitro fischia. Tradotto: il Mondiale non è ancora finito. Ma chi vuole vincerlo, deve cominciare a correre. Sul serio!
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Nuova Kia Stonic - Si rinnova a tutto tondo ed è anche più potente
La nuova Kia Stonic cresce leggermente in lunghezza, arrivando a 4.165 mm contro i 4.140 del modello attuale. La crossover coreana è larga 1.760 mm, alta 1.520 (compresi i mancorrenti) e ha un passo di 2.580 mm; il bagagliaio mantiene la stessa capacità dichiarata di 352 litri, che diventano 1.155 abbattendo gli schienali della seconda fila. Family feeling. Il muso fa propri gli stilemi del linguaggio di design Opposites United introdotto con la Kia EV9, con la caratteristica firma luminosa Star Map e il paraurti di nuovo disegno, più squadrato. Inedito anche il posteriore, con gruppi ottici che riprendono lo stile di quelli anteriori e il portellone rivisto di conseguenza. Cambiano anche i cerchi di lega da 16 e 17 (questi ultimi per l'allestimento top di gamma GT-Line). Per quanto riguarda i colori, vengono introdotti l'Adventurous Green di queste immagini e lo Yacht Blue. Una volta saliti nell'abitacolo, la novità che balza subito agli occhi è il doppio display per strumentazione digitale e infotainment connesso, entrambi con una diagonale da 12,3. Come su altri modelli della Kia, i controlli per il climatizzatore sono stati sostituiti da una serie di comandi a sfioramento sotto le ventole centrali, che uniscono anche i controlli per i file multimediali. Rivisto anche il disegno del volante, della leva del cambio e della console centrale, con la nuova piastra di ricarica wireless per gli smartphone. Tra gli aggiornamenti tecnologici anche la chiave digitale (su smartphone) e la gestione di aggiornamenti e manutenzione dell'auto tramite la app dedicata. La nuova Kia Stonic monterà il 1.0 T-GDI, nelle varianti a benzina e mild hybrid a 48V, con cambio manuale oppure DCT a doppia frizione a sette rapporti. Rispetto al modello attuale crescono le potenze: il benzina arriva a 100 CV e 172 Nm, per uno 0-100 km/h in 11 secondi e una velocità massima di 179 km/h. Il mild hybrid arriva a 115 CV e 172 Nm (200 per la versione con cambio automatico), accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,7 secondi e 182 km/h di velocità massima. Al momento non ci sono notizie sulla versione bifuel a Gpl, ancora a listino. Adas completi. La suite di aiuti alla guida è molto ricca, almeno per un'auto di questa classe, e comprende: Highway Driving Assist (HDA) e Lane Following Assist (LFA) per mantenere l'auto al centro della corsia di marcia e a distanza di sicurezza dai veicoli che la precedono, mettendo a disposizione quindi la guida di Livello 2; frenata automatica d'emergenza, anche nelle svolte, monitoraggio dell'angolo cieco e allarme di collisione durante l'apertura delle portiere.
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F.1, GP Olanda - Trionfo di Piastri, è fuga nel Mondiale
Oscar Piastri ha vinto il Gran Premio d'Olanda, quindicesima prova del Mondiale di Formula 1. L'australiano della McLaren ha guidato in maniera perfetta, senza sbagliare un colpo, e ha approfittato del ritiro di Lando Norris per allungare ulteriormente in campionato e portarsi a +34 sul compagno di squadra e unico rivale per il titolo. Sul podio salgono così Max Verstappen della Red Bull e il rookie della Racing Bulls, Isack Hadjar. Le parole dei protagonisti. Nona vittoria in carriera per Oscar Piastri che nel post gara ha commentato: Mi sono sentito in controllo sin dal primo giro e ho usato il passo quando serviva. Mi dispiace molto per Lando: il weekend era iniziato in salita, ci siamo messi insieme nelle qualifiche e sono davvero felice di questa vittoria. Due Safety Car hanno reso tutto più frizzante. stato un grande lavoro di squadra. La strada è ancora lunga, continueremo passo dopo passo. Gli ha fatto eco Max Verstappen, capace di capitalizzare un weekend particolarmente duro: Non è stata una gara facile. Ho dato tutto in partenza per avanzare, ho avuto un piccolo momento alla curva 2. In generale, però, salire sul podio qui è un grande risultato. Ho provato a buttarmi in curva 3, ma c'era troppa sabbia alla curva 2. Alla fine, sono contento del secondo posto davanti ai miei tifosi. Sul gradino più basso del podio troviamo il rookie Hadjar, visibilmente emozionato: Sembra tutto un po' irreale. La cosa che mi ha sorpreso di più è stata riuscire a mantenere il quarto posto per quasi tutta la corsa. Mi dispiace per Lando, ma abbiamo approfittato del suo ritiro. Ho massimizzato quello che avevo e non ho commesso errori. Questo era il mio obiettivo fin da bambino: è il primo passo e spero ce ne saranno altri.Una gara a eliminazione. Partenza pulita per Piastri dalla pole, subito bravo a costruire margine mentre Max Verstappen infilava Norris già alla prima tornata. L'inglese, però, non si è lasciato intimorire: con un bel sorpasso si è ripreso la posizione, tornando nella scia del compagno, andando verso quella che sembrava un'altra doppietta per Woking. La prima svolta al giro 23: Lewis Hamilton perde la sua Mercedes contro le barriere, Safety Car in pista e pit lane presa d'assalto. McLaren rischia con la doppia sosta in successione e Piastri resta in testa; Norris paga un piccolo ritardo, ma conserva la posizione. La seconda delle Safety Car arriva più avanti, a causa di un contatto fra Charles Leclerc e Kimi Antonelli che mette ko la Ferrari. Per la Rossa è un doppio ritiro, come non accadeva da Canada 2024.Il colpo di scena finale. Con le ultime fasi che sembravano indirizzate a un duello tra compagni di squadra, ecco la doccia fredda per Lando Norris: fumo dalla numero 4, con Norris costretto ad accostare a pochi giri dalla fine. L'inglese si arrende sconsolato a bordo pista, cosciente che la sua corsa al titolo subisce un duro colpo con questo stop. Alle sue spalle, Verstappen porta sul podio la Red Bull davanti al pubblico di casa. Terzo gradino per il rookie Isack Hadjar, straordinario nel concretizzare la partenza dalla quarta casella e nell'approfittare del ritiro McLaren per conquistare il suo primo podio in carriera.Il resto della Top 10. George Russell salva il bilancio della Mercedes con un quarto posto, mentre Antonelli finisce in fondo per la penalità rimediata nell'incidente con Leclerc. Alex Albon chiude quinto con una Williams in grande rimonta dal quindicesimo posto in griglia. Applausi anche per Ollie Bearman: partito dalla pit lane, chiude sesto grazie a una strategia ad azzardo con una sola sosta sfruttando la neutralizzazione. Doppia top ten per Aston Martin, con Lance Stroll settimo e Fernando Alonso ottavo. Punti anche per Tsunoda (P9) e Ocon (P10).I risultati completi del GP d'Olanda a Zandvoort >>
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F.1, GP Olanda - A Zandvoort domina l'arancio: la pole è di Piastri
La McLaren monopolizza la prima fila nelle qualifiche del GP d'Olanda: Oscar Piastri strappa la pole a Lando Norris per appena dodici millesimi di secondo, fermando il cronometro sull'1:08.662, nuovo record della pista. Il copione si ribalta rispetto alle prove libere, che erano state dominate da Norris, con un testa-a-testa iniziato già in Q1, proprio Piastri al comando. La lotta tra i due è proseguita in Q2 con Norris davanti e risolta all'ultimo giro utile con il leader della classifica che strappa un'altra bella pole. L'australiano della McLaren sintetizza così il suo sabato: "Questa è la definizione perfetta di arrivare al top al momento giusto. Sono super felice di questo risultato, ma ovviamente i punti vengono assegnati domani. Finora era sembrato un weekend un po' complicato, quindi sono contento così. Bisogna solo continuare a limare centesimi. Ci sono ancora alcune cose da provare e su cui lavorare, ma nel complesso sono molto soddisfatto. Io e Lando? Cerchiamo entrambi di batterci ogni weekend."Norris pensa alla gara. L'inglese della McLaren mastica amaro per un soffio, ma ritrova il sorriso pensando alla gara di domani. "Tutto il weekend è stato tiratissimo, poteva andare da una parte o dall'altra. Sì, sono un po' deluso di non essere in pole. dura: ho fatto un buon giro, ma con un leggero vento contrario sul rettilineo ho perso un centesimo. Domani ci divertiremo. L'anno scorso abbiamo fatto entrambi partenze pessime, quindi vedremo!" La chiave è tutta lì: a Zandvoort il vento cambia molto spesso da curva a curva e una folata nel rettilineo principale può spostare un equilibrio così sottile. Con due McLaren affiancate allo start, lo scatto - ricordando i precedenti del 2024 -diventa il primo, vero punto critico.Verstappen resta a guardare. Alle spalle delle due McLaren troviamo, con il terzo tempo, Max Verstappen. Dopo un venerdì davvero molto complicato, l'idolo di casa si prende gli applausi degli Orange in tribuna: "Questo weekend finora è stato piuttosto impegnativo per noi; le qualifiche sono state il momento in cui mi sono sentito meglio in tutto il fine settimana. Ne sono molto contento e l'energia del pubblico è stata incredibile. Le McLaren sono state molto veloci per tutto il weekend, quindi è molto importante concentrarci sulla nostra gara." Tradotto: Red Bull ha trovato un passo più coerente sul giro secco, ma domani servirà lucidità strategica per mettere pressione a quei due lì davanti.Capolavoro Racing Bulls. Isack Hadjar ha portato in seconda fila la sua VCARB 02, piazzando lì un tempo che gli vale la quarta posizione in griglia: niente male per un rookie su una pista così particolare. Nella Top 10 anche il suo compagno di squadra, Liam Lawson, che chiude ottavo. Tra i primi dieci troviamo anche la Mercedes di George Russell, quinto, poi in terza fila la Ferrari con Charles Leclerc davanti a Lewis Hamilton. Completano la top-10 la Williams di Carlos Sainz (e la Aston Martin di Fernando Alonso.A centro gruppo. Ai margini della Q3 c'è Kimi Antonelli, undicesimo con la Mercedes, seguito da Yuki Tsunoda dodicesimo sulla Red Bull. Gabriel Bortoleto porta la Kick Sauber al tredicesimo posto, davanti a Pierre Gasly con l'Alpine. Deluso e molto critico Alex Albon, dopo l'eliminazione per problemi di warm-up delle gomme. In Q1 si fermano Franco Colapinto su Alpine, sedicesimo, e Nico Hülkenberg con la Kick Sauber, diciassettesimo. Giornata storta per la Haas con Esteban Ocon diciottesimo e Ollie Bearman diciannovesimo; chiude Lance Stroll su Aston Martin, ventesimo dopo il contatto con le barriere in avvio che gli impedisce di rientrare.I risultati completi delle qualifiche di Zandvoort >
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F.1, GP Olanda - Norris il più veloce nelle Libere 2
Doveva essere un pomeriggio bagnato, invece dopo due gocce è spuntato il sole e a Zandvoort si è accelerato il programma per non farsi sorprendere dal meteo. Nelle prove libere del GP d'Olanda la costante resta una: Lando Norris. L'inglese della McLaren ha messo tutti in fila con 1'09890 su soft, a tre decimi scarsi dalla pole del 2024, in un turno condizionato da vento e scarso grip. Alle sue spalle, e non è una formalità, si è infilato Fernando Alonso. Lo spagnolo dell'Aston Martin si è piazzato a soli 87 millesimi dalla McLaren, davanti di un'inezia a Oscar Piastri (+0089).Sessione stop & go. Capitolo incidenti: due bandiere rosse. La prima l'ha provocata Lance Stroll, finito pesantemente contro il muro esterno della T3 sopraelevata. Il canadese, alto sulla traiettoria del banking e nell'aria sporca delle due Ferrari in fase di lancio, è uscito largo ben prima della linea ideale, probabilmente dopo aver toccato un cordolo in ingresso: ala anteriore e posteriore demolite, sospensioni e fondo KO, lato destro della AMR25 martoriato e il sospetto di danni al telaio. Lance sta bene, ma chiude diciottesimo questa sessione. Pochi minuti di Virtual Safety Car, invece, causati dalla Racing Bulls di Isack Hadjar ammutolita alla curva 8, al suo primo run su hard: sessione persa e ultimo posto senza crono. La seconda rossa della sessione è di Alex Albon: lungo e bloccaggio in T1, tocco frontale a bassa velocità e Williams bloccata sulla ghiaia.Cosa abbiamo visto. Sul fronte performance, oltre a una McLaren in gran forma, abbiamo visto una Mercedes in crescita: George Russell è quarto a tre decimi, segnale che a Brackley hanno centrato una finestra di assetto più pulita per Zandvoort. Dietro di lui Max Verstappen solo quinto: sei decimi pieni sul giro secco sono una tassa pesante davanti al pubblico di casa, anche se il campione olandese resta un cliente scomodo quando si fa sul serio. Yuki Tsunoda risale fino al settimo posto, un passo avanti rispetto al primo turno complicato. In mezzo c'è il tema Ferrari: Lewis Hamilton è sesto con la SF-25, mentre Charles Leclerc chiude ottavo, staccato di un decimino dal compagno. Otto decimi pagati alle McLaren raccontano di una Rossa nervosa e poco a suo agio tra le pieghe olandesi: il long run del pomeriggio non ha entusiasmato e Lewis ha anche rimediato un secondo testacoda, dopo quello delle Libere 1, andando a cercare una prestazione che non c'è stata. Certo, ha evitato il muro, ma il messaggio è chiaro: per Maranello sarà sabato di gestione, non di assalto, almeno stando a quello che abbiamo visto oggi. Il bilancio, per ora: McLaren in controllo sul giro secco, Aston Martin vivace con Alonso, Mercedes in progress, Red Bull in cerca di stabilità e Ferrari da rimettere in carreggiata nella notte, con il vento che continua a scompaginare i riferimenti. Domani PL3 dirà quanto c'è di strutturale e quanto di contingente. Per adesso la fotografia è nitida: per la pole, Zandvoort guarda ancora papaya.Caso limite in corsia box. Nel finale della sessione, Oscar Piastri è rientrato davanti a George Russell puntando il box McLaren che in realtà attendeva Norris. L'australiano si è quindi spostato nuovamente nella fast-lane per rientrare qualche metro più tardi, ma dietro di lui arrivava l'inglese della Mercedes. Episodio sotto investigazione: il leader del mondiale rischia una penalità in griglia.I risultati completi delle Libere 2 a Zandvoort >>
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Hills Race - Tutto pronto per la 21esima edizione
Prenderà il via dal 12 al 14 settembre prossimi la 21esima edizione della Hills Race di Rivanazzano Terme, organizzata dall'Associazione AMP - American Motors Pavia - e sostenuta da ACI Sport. Come da tradizione, l'evento si svolgerà sulle piste di decollo dell'aeroporto in provincia di Pavia, con gare di accelerazione sulla distanza del quarto di miglio. Corsa sui 400 metri. Alla Hills Race del Rivanazzano Dragway prenderanno parte piloti e auto provenienti da tutta Europa: le categorie impegnate sono quelle da competizione Super Pro ET, Pro ET, Super Comp, Super Gas, a cui si aggiungono le stradali A1, A2 e A3. Oltre alle gare vere e proprie sono previste anche esibizioni di moto dragster, un raduno di auto americane, un'esposizione di Harley-Davidson (con possibilità di test drive) e un momento dedicato alla Volkswagen Maggiolino, in un contorno di musica e street food.
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Incentivi auto 2025 - A che punto siamo?
Cresce l'attesa per gli incentivi auto elettriche 2025, considerando anche i numeri poco confortanti del mercato italiano nei primi sette mesi dell'anno. Dunque, a che punto siamo? Le agevolazioni entreranno in vigore dopo vari passaggi burocratici. Anzitutto, si aspetta che la Corte dei conti dia parere positivo al decreto quadro istitutivo adottato l'8 agosto dal ministero dell'Ambiente, che verrà poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Quindi il dicastero emanerà il decreto attuativo. La palla passerà alla Sogei, la Società generale di informatica (del ministero dell'Economia) che svilupperà la piattaforma specifica. Gli acquirenti devono fare da sé. Le concessionarie opereranno per prime nella piattaforma, successivamente aperta anche ai consumatori. Ecco la differenza chiave: per gli ecobonus del ministero delle Imprese del passato, erano i venditori a pensare a tutto; per gli incentivi del ministero dell'Ambiente del 2025, i cittadini devono attivarsi registrandosi ed effettuando la prenotazione, con modalità che il dicastero renderà note. Dopo il voucher c'è lo sconto. Se la documentazione presentata dal consumatore è corretta (dati Isee, autocertificazione sulla residenza in area urbana funzionale, targa della vettura da rottamare), il cittadino ottiene il voucher, che è lo sconto statale. Una volta che il venditore valida l'incentivo entro 30 giorni dalla richiesta, il cliente paga il prezzo dell'auto elettrica nuova già decurtato. Qui potete leggere la nostra guida completa coi dettagli dell'operazione.
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IAA Mobility 2025 - Le anteprime e le novità Opel per il Salone di Monaco
Al prossimo IAA Mobility 2025 di Monaco, che si svolgerà nella città tedesca dal 9 al 14 settembre, la Opel sarà presente con numerose novità e anteprime, distribuite tra lo stand allestito in fiera e quello in Odeonsplatz, in centro, liberamente visitabile dal pubblico. La concept... La novità più affascinante è la concept Opel Corsa GSE Vision Gran Turismo, svelata ufficialmente qualche giorno fa e destinata a vivere nell'omonimo videogame per PlayStation: nel cofano due motori da 800 CV, 800 Nm di coppia e trazione integrale, per uno 0-100 km/h in due secondi netti e velocità massima di 320 km/h. Le batterie hanno una capacità di 82 kWh. ...la sportiva... Accanto alla concept verrà esposta la nuova Opel Mokka GSE, il cui arrivo sui mercati dovrebbe essere ormai imminente. La Suv compatta sarà l'elettrica più potente della gamma, con differenziale Torsen, un'unità elettrica da 207 kW (281 CV) e una coppia di 345 Nm: 0-100 km/h in 5,9 secondi e velocità massima di 200 km/h. Accanto al modello di serie sarà esposta anche la vettura da rally, che monta lo stesso powertrain e ha debuttato all'inizio dell'estate nell'ADAC Opel Electric Rally Cup. ...e l'integrale. Allo stand della Opel sarà presente la nuova Grandland Electric AWD, la prima Bev della Casa tedesca con trazione integrale: due unità elettriche per una potenza combinata di 239 kW (325 CV), con una coppia di 509 Nm. L'accelerazione da ferma a 100 km/h è coperta in 6,1 secondi, mentre la batteria da 73 kWh assicura un'autonomia fino a 489 km nel ciclo Wltp. Questo modello può già essere ordinato nell'allestimento Ultimate, con prezzi che partono da 50.450 euro.
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Skoda Felicia Fun - Il pick-up per il tempo libero torna in veste di concept
Una delle caratteristiche distintive della Skoda è la grande praticità dei suoi modelli, pieni di soluzioni intelligenti (o simply clever, come dicono loro) e pensate per l'uso di tutti i giorni. Questo non ha impedito alla Casa boema di realizzare modelli dallo spirito, per così dire, più leggero, come il pick-up Skoda Felicia Fun, prodotto dal 1994 al 2001 dopo l'interesse suscitato dalle concept Favorit 781 Tremp and Favorit Fun. Un'auto che lo stesso costruttore definisce da spiaggia, ma non privo di idee originali, dal roll bar integrato nel frontale all'abitacolo modulare, che permetteva di ricavare due posti di fortuna facendo scorrere lungo il cassone il pannello dietro i sedili anteriori. A metà tra passato e futuro. Come già visto con altri modelli, il designer della Skoda Julien Petitseigneur ha provato a interpretare questo modello in chiave moderna, presentando la concept virtuale Felicia Fun, il cui design si ispira alla Vision 7S. I richiami con il pick-up originale sono evidenti, come il caratteristico colore giallo della carrozzeria, i dettagli viola che richiamano il logo e il grande maniglione sul portello posteriore. Più moderni sono invece la Tech Deck Face con i fari a led dalla firma luminosa a T (riprese anche dietro), così come le vistose protezioni scure per carrozzeria. Come un videogame. All'interno l'abitacolo spartano della Felicia originale ha lasciato il posto a un display a tutta larghezza, che fornisce informazioni al conducente e al passeggero, con una grafica che ricorda i videogame degli anni Ottanta. I sedili hanno tradizionali rivestimenti gialli e non quelli neri con le piccole rane dei tessuti originali. Purtroppo, nella concept non sono presenti neppure i sedili posteriori a scomparsa. Quest'auto, come le altre di questa serie, è destinata a rimanere un semplice esercizio di stile: la Casa ribadisce che non rappresenta alcuna ipotesi per modelli futuri. C'è anche lo zampino dell'AI. Il designer ha ammesso di aver chiesto aiuto all'intelligenza artificiale, almeno nelle fasi iniziali del progetto. Ho colto l'occasione di sperimentare con questi strumenti, racconta Julien. Ho fatto un po' di ricerche e ho provato diversi prompt con la AI per realizzare i primi concept che ricreassero lo spirito dell'auto originale, e questo mi ha permesso di esplorare rapidamente le possibili direzioni in cui muovermi. Il resto del lavoro è stato comunque portato a termine in maniera tradizionale: i risultati dell'AI sono sempre molto grezzi, spiega il designer, più che altro dei bozzetti, a cui ho poi applicato il mio stile personale.
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Con 4R di settembre - A richiesta il dossier QUsato
Quattroruote di settembre 2025 vi propone il dossier QUsato, una guida essenziale per chi è alla ricerca di un'auto di seconda mano: lo speciale contiene tutte le informazioni su oltre 80 modelli dal 2019 al 2024, con le nostre quotazioni, i pregi e i difetti delle vetture, i costi dei ricambi, i programmi ufficiali di garanzia dei principali costruttori completi dei dettagli su coperture, chilometraggi e limiti. QUsato è disponibile a richiesta al prezzo di 2 euro oltre il costo del giornale. Lo Speciale sarà proposto anche in Digital Edition all'interno dello sfogliatore di Quattroruote, nella sezione Speciali, al prezzo di 1,99 euro per gli acquirenti della singola copia e a titolo gratuito per gli abbonati alla Digital Edition.
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Con 4R di settembre - In regalo Mondo Ibrido
Con Quattroruote di settembre 2025 torna Mondo Ibrido, ovvero tutto quello che c'è da sapere sul mondo delle auto ibride nel 2025 concentrato in un dossier gratuito su come capire, scegliere e comprare al meglio un veicolo mild, full o plug-in. Nelle 64 pagine di Mondo Ibrido trovate ogni informazione utile per valutare e affrontare al meglio l'acquisto: analisi di mercato, scenari, tecnica e, ovviamente, le nostre Prove su strada, complete e sprint. Mondo Ibrido è disponibile anche in uno speciale web, consultabile liberamente, ed è proposto anche in Digital Edition in coda al giornale e inserito all'interno della voce arretrati/allegati.
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Tesla - Il Full Self-Driving arriva in Australia
La Tesla ha annunciato la disponibilità del suo sistema di guida assistita avanzata Full Self-Driving in Australia, la prima nazione con guida a destra a poter sfruttare questa tecnologia. Gli aggiornamenti al software verranno pubblicati gradualmente, a cominciare dalle Model 3 e Model Y con gli ultimi hardware serie 4. Al momento non è stato comunicato se e quando l'FSD verrà reso disponibile anche sulle auto con hardware meno recente. Prezzi e periodo di prova. La guida assistita Full Self-Driving potrà essere acquistata per 10.100 dollari australiani, pari a circa 5.650 euro. Chi acquista una nuova Tesla potrà provare il sistema gratuitamente per trenta giorni, e a quel punto decidere se continuare a utilizzarlo pagando l'upgrade o se tornare alla suite di aiuti alla guida assistita di serie. E per l'Europa? Al momento non ci sono aggiornamenti o date di arrivo della tecnologia in Europa, dove la Tesla sta portando avanti da diversi mesi test nelle principali città europee (tra cui Roma, Parigi e Berlino). L'aggiornamento per l'Australia può essere interpretato come un primo segnale che le cose si stanno muovendo: Elon Musk ha in più occasioni assicurato che l'FSD sarebbe sbarcato in Europa entro la fine del 2025. Staremo a vedere.
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Mercato italiano - Le auto usate più vendute in Italia
Se per le auto nuove il mese di giugno è stato piuttosto negativo, quello dell'usato mostra invece segnali di ripresa: secondo i dati elaborati da Unrae i trasferimenti di proprietà sono stati 422.627, contro i 420.751 dello stesso mese dell'anno precedente, con un incremento dello 0,4%. Su base annua la crescita è stata del 2,5%. Nelle schede qui sopra vi presentiamo i dieci modelli più scambiati sul mercato dell'usato nel mese di giugno, dalla decima posizione alla prima. Motorizzazioni e anzianità. In questo settore continua a giocare un ruolo determinante il diesel, che rimane la motorizzazione più scambiata: a giugno la sua quota di mercato è stata del 41,1% (42,5% su base annua). Si assottiglia la distanza con le auto a benzina, che arrivano al 38,5% nel mese (38,6% da inizio anno). Crescono le ibride (10,6%), seguite da Gpl e metano (rispettivamente al 5,4% e 2,0%). Elettriche e plug-in si attestano rispettivamente all'1,1% e 1,3%. Rimane alta l'età media del parco auto italiano: tra quelle scambiate a giugno, le vetture con più di dieci anni di anzianità sono il 48%, quasi la metà. I trasferimenti di auto fino a quattro anni d'età coprono il 23,2%.
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QNovità - Tutte le medie in arrivo entro fine anno
A dispetto di quanto raccontano i numeri del mercato, non di sole Suv e crossover vive l'automobilista italiano: dopo aver scoperto settimana scorsa i modelli a ruote alte che arriveranno nei prossimi mesi, ecco una rassegna delle altre novità in vista, dalle auto da famiglia più convenzionali alle sportive, con un ventaglio di motorizzazioni in grado di saziare tutti i palati: dalle termiche alle elettriche, con tutto quello che ci passa in mezzo, ibride mild, full e ricaricabili alla spina. Le trovate tutte nelle schede qui sopra.
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Omoda 5 Anniversary - Unedizione speciale per il primo compleanno
In occasione del primo anniversario dell'arrivo dei brand Omoda & Jaecoo in Italia, la Casa cinese ha presentato la serie Anniversary della Suv Omoda 5, una versione speciale che presenta alcune novità a livello estetico e offre una ricca dotazione di serie. L'auto è già disponibile nelle concessionarie, con prezzi a partire da 26.900 euro e un'offerta di lancio dedicata. Cresce nelle dimensioni. Questo modello si caratterizza per il frontale diverso: la firma luminosa è più sottile e affilata, il paraurti anteriore ha un look sportivo e riprende le forme della più grande Omoda 9. Le modifiche al muso allungano l'auto di ben 74 mm, che raggiunge un totale di 4.447 mm complessivi; invariata larghezza (1.824 mm), altezza (1.588 mm) e passo (2.610 mm). Allestimenti e dotazione. Migliorate le finiture all'interno dell'abitacolo, che fin dalla versione Pure offre luce ambientale, strumentazione digitale da 12,3 e infotainment di uguale dimensione, con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. La versione Premium aggiunge i fendinebbia, i mancorrenti sul tetto, il volante riscaldabile, il climatizzatore bizona, i rivestimenti di pelle traforata dei sedili (a regolazione elettrica, ventilati e riscaldati), la ricarica wireless per gli smartphone, la telecamera a 360, i vetri posteriori scuri, il tettuccio e il portellone apribili elettricamente, gli specchietti ripiegabili elettricamente e l'impianto stereo a otto altoparlanti della Sony. Tanta sicurezza di serie. Nel cofano si trova il motore 1.6 TGDi turbobenzina da 147 CV e 275 Nm, abbinato al cambio automatico a doppia frizione DCT a sette rapporti. La suite di Adas di serie per tutta la gamma è molto completa e prevede la guida assistita di Livello 2, il monitoraggio dell'angolo cieco e la frenata d'emergenza anche nelle svolte. Listino e promozioni. Ecco quanto costa la Omoda 5 Anniversary, che può contare sulla garanzia di 7 anni o 150.000 km.Omoda 5 Anniversary Pure: 26.900 euroOmoda 5 Anniversary Premium: 29.900 euroIn questa fase di lancio e fino al 30 settembre è prevista un'offerta di finanziamento, in collaborazione con CA AutoBank, a cui si può accedere in caso di permuta o rottamazione: anticipo di 7.909 euro, 35 rate mensili da 99 euro e maxirata finale di 14.991 euro (Tan 6,95%, Taeg 8,47%).
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Auto elettriche - Guerra dei prezzi: le Case cinesi sfidano Pechino
Cade nel vuoto l'appello di Pechino a porre fine alla guerra dei prezzi in Cina, rivolto a giugno ai costruttori: delle primi venti Case locali, sette hanno addirittura aumentato gli sconti sulle auto elettriche a luglio, mentre negli altri casi sono identici o appena rivisti. Permangono quindi i timori su un ambiente operativo caratterizzato da pratiche commerciali ai limiti della sostenibilità economica, come si evince dai dati del China Auto Market. Le aziende, alle prese con la sovraccapacità produttiva e con una concorrenza sfrenata, non intendono stoppare la corsa al ribasso. Cosa fa il numero uno. Analizzando BYD, lo sconto medio (il margine tra il prezzo di vendita e quello di listino) è sceso dal 7,9% al 7,5%. Resta intatto l'obiettivo di consegnare 5,5 milioni di vetture nel 2025 nel mondo, avendo toccato 2,49 milioni nei primi sette mesi, con una crescita vertiginosa. Eventuale escamotage. Quand'anche Pechino trasformasse in un obbligo l'invito a terminare le ostilità sui prezzi, le Case potrebbero adottare un'altra strategia, spiega Joanna Chen, analista del settore auto di Bloomberg: le promozioni mensili. Costituite da finanziamenti a tasso zero, wallbox omaggio, upgrade dell'abitacolo come i sedili premium, dati gratuiti per la connettività (molto graditi dai clienti cinesi). Comunque il governo un primo ordine ha iniziato a impartirlo: per i prestiti auto, le banche devono interrompere le partnership con le concessionarie, che ottenevano commissioni generose.
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Costi e tempi di ricarica - Gioie e dolori
Gioie perché, se caricata nel box con una tariffa conveniente (0,23 /kWh la media nazionale), una plug-in consente di muoversi in puro elettrico spendendo (e inquinando) meno dei combustibili. Dolori, invece, nel caso ci si attaccasse alla rete pubblica: da un lato, costi triplicati, dall'altro il rischio concreto di non caricarla proprio, con consumi di carburante che a quel punto finiscono per essere superiori a quelli di una equivalente termica. Insomma, come scriviamo sempre, una plug-in è un oggetto complesso e va gestito con un approccio differente, quasi da elettrica pura. Se siete orientati a una Phev (o ve la impongono come auto aziendale), la scelta va fatta in maniera oculata, considerando sia le proprie abitudini sia le caratteristiche tecniche. L'ideale, come per le Bev, è appunto avere un box dove ricaricarla comodamente, per sfruttare poi il tesoretto a corrente. Che può essere cospicuo: oggi ci sono plug-in capaci di coprire silenziosamente anche un centinaio di chilometri. Con il suddetto box a disposizione, la potenza di ricarica diventa un fattore secondario, perché nella maggior parte dei casi basta e avanza una notte per riempire la batteria. La capacità di ricaricare in fretta, invece, è una dote che può tornare utile nel caso ci si rivolgesse alla rete pubblica, magari durante un viaggio: ci sono modelli che possono accettare pure 11 kW in CA e alcuni, addirittura, la corrente alternata; in questo caso, però, l'elevato costo dell'energia pubblica (qui consideriamo 0,68 /kWh per la CA e 0,93 per la CC: le tariffe a consumo senza abbonamento), fa venire meno i vantaggi e conviene quasi continuare a bruciare carburante. Per farvi un'idea, ecco i dati reali del Centro prove di 20 auto: autonomia, tempi e costi, inclusi quelli /100 km con carica domestica.
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Tesla Model Y - Arriva la Performance da 460 CV
Dopo il teaser pubblicato ieri, la Tesla ha annunciato la Model Y Performance, versione ad alte prestazioni della sua Suv elettrica. Per il mercato europeo questo modello è prodotto nella gigafactory di Berlino. Gli ordini sono già aperti: il listino parte da 61.990 euro, con le consegne previste già a partire dal mese di settembre. Sportiva, non solo nel look. Dal punto di vista estetico, rispetto alle versioni normali la Model Y Performance si caratterizza per la presenza di paraurti anteriore e posteriori sportivi, cerchi forgiati da 21 con coperture aerodinamiche integrate, pinze freno rosse, badge Performance sul portellone e nei proiettori delle luci sottoporta, calotte degli specchietti in nero lucido e spoiler in fibra di carbonio. All'interno i sedili sono sportivi, con il cuscino per le gambe che si estende elettricamente, inserti in fibra di carbonio per cruscotto e pannelli porta, pedaliera in alluminio. Cresce anche il touchscreen centrale, che passa dai 15,4 degli altri modelli a 16 e guadagna una risoluzione maggiore: quasi l'80% di pixel in più. Numeri da fuoriserie. La Tesla Model Y ha una potenza dichiarata di 343 kW (460 CV), che le permettono di accelerare da ferma a 100 km/h in 3,5 secondi e di raggiungere la velocità massima di 250 km/h. La batteria, di cui non è stata comunicata la capacità, è stata aggiornata con celle a maggior densità energetica: la Casa americana dichiara un consumo medio di 16,2 kWh/100 km, per un'autonomia nel ciclo Wltp di 580 km. Per gestire la potenza del powertrain, la Model Y Performance è stata rivista anche nella meccanica, con nuove molle e barre stabilizzatrici, e sospensioni adattive con setup specifico. Il software di bordo permette infine di personalizzare le modalità di guida, intervenendo sui parametri di sospensioni, controllo di stabilità e di trazione. Dotazione e optional. Di serie la Model Y Performance prevede tutto quanto già presente sugli altri modelli: tetto panoramico, vetri insonorizzati, display posteriore da 8, sedili anteriori ventilati e riscaldati, posteriori riscaldati e reclinabili elettricamente, portellone ad apertura elettrica. Gli optional si limitano al colore della carrozzeria (il grigio scuro è di serie), con prezzi che vanno da 1.300 euro per il nero, il bianco e il blu metallizzato, e di 2.600 euro per l'argento e il rosso. Si può poi scegliere il bianco per i rivestimenti interni (1.200 euro) e i due pacchetti Autopilot per potenziare le funzioni di guida assistita. Il gancio di traino, fino a 1.600 kg, costa 1.350 euro. I prezzi per il mercato italiano. Ecco quanto costa la Tesla Model Y:Model Y RWD: 44.990 euroModel Y Long Range RWD: 49.990 euroModel Y Long Range AWD: 52.990 euroModel Y Performance AWD: 61.990 euro
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Tesla - Model Y Performance in arrivo?
La Tesla ha pubblicato, sul profilo social dedicato ai mercati europei e del Medio Oriente, un breve video che anticipa una novità che verrà presentata domani, 29 agosto. Le immagini mostrano lo spoiler posteriore di un'auto: la frase Spoiler alert che accompagna il post fa pensare che si tratti della nuova Model Y Performance. Dettagli sportivi. Già pizzicata lo scorso giugno durante i test su strada sulle Alpi, la Suv ad alte prestazioni si distingue dal modello attualmente in gamma proprio per la presenza di uno spoiler posteriore in fibra di carbonio. Tra gli altri elementi caratteristici di questo modello potrebbero esserci i cerchi di lega da 21, un nuovo diffusore posteriore e un badge dedicato sul portellone. Non sappiamo ancora i dati tecnici della nuova Model Y Performance, ma quella precedente aveva una configurazione dual motor da 377 kW (513 CV): 0-100 in 4,4 secondi e velocità massima di 251 km/h. Batteria da 75 kWh per un'autonomia, rilevata dal Centro Prove, di 388 km.
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Usa-Europa - I dazi sulle auto scendono al 15% in via retroattiva
In base all'accordo commerciale Ue-Usa del 21 agosto, la Commissione Europea ha proposto di rimuovere i dazi sui beni industriali statunitensi importati, così che le tasse americane sull'import di auto e componenti dal Vecchio Continente scendano dal 27,5% al 15% con effetto retroattivo dal 1 agosto. L'intesa prevede infatti che gli Stati Uniti riducano i tributi sulle vetture dal primo giorno del mese in cui è stata presentata la proposta legislativa Ue, consentendo alle Case un risparmio di circa 500 milioni di euro nei 31 giorni di agosto, spiega l'organo esecutivo. Il progetto della Commissione si compone di due atti: uno per eliminare i dazi sui prodotti industriali e garantire un accesso preferenziale ai prodotti ittici e ad alcuni prodotti agricoli statunitensi, l'altro per prolungare l'esenzione tariffaria sulle aragoste.Vicenda chiusa? L'articolo 3 dell'intesa (non giuridicamente vincolante) recita: Gli Stati Uniti si aspettano che le proposte legislative Ue siano coerenti con l'accordo quadro. Sembra quindi di capire che occorra attendere il parere della Casa Bianca sul progetto Ue. Esprime comunque soddisfazione su X il Commissario per il commercio Maros Sefkovic, definendo il dazio del 15% sulle vetture un sollievo e una spinta per la nostra industria. Un giudizio non condiviso da tutti: da valutare sia gli effetti su Case e componentistica sia l'obbligo Ue di acquistare Gnl, petrolio e prodotti nucleari statunitensi per 750 miliardi di dollari entro il 2028.
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