Suzuki Jimny - Piccola, grande 4x4
Arrivata nel 1970, la piccola Suzuki Jimny era quasi una versione in scala ridotta delle fuoristrada più blasonate di quegli anni, dalle Land Rover alle Mercedes-Benz Classe G. Con le sue dimensioni ultracompatte, si fece subito apprezzare per le sue qualità di auto accessibile, economica e inarrestabile in off-road. Poi, nel corso dei suoi oltre cinquant'anni di storia, ha cambiato linee (ma neppure più di tanto), tecnologia e ha migliorato il confort, anche se lo schema tecnico è rimasto sempre lo stesso: telaio a longheroni, assali rigidi, trazione integrale inseribile e marce ridotte. Da perfetta fuoristrada. Insomma, un piccolo, grande mito: nelle schede qui sopra, ne ripercorriamo la storia e le generazioni.
Mercato europeo - Le campionesse del 2024
Con 12.909.741 nuove immatricolazioni, nel 2024 il mercato europeo ha registrato un incremento dello 0,9% (fonte: Jato Dynamics). Un anno nel quale l'unica alimentazione in crescita è stata quella ibrida, mentre tutte le altre (elettriche comprese) hanno perso quote di mercato. Guardando i dati più nel dettaglio, continua il successo delle Suv, scelte dal 54% dei nuovi acquirenti: parliamo di quasi sette milioni di esemplari immatricolati, per un incremento del 4% rispetto al 2023. Nonostante questi numeri, val la pena sottolineare come i primi tre gradini del podio delle auto più vendute in Europa siano occupati da altrettante berline, a dimostrazione di un forte interesse degli automobilisti per questi modelli, capaci di "resistere" al fascino delle ruote alte. Nelle schede qui sopra scopriamo la top ten delle auto più immatricolate in Europa nel 2024, ricordando che le cifre si riferiscono alle vendite dei singoli modelli in tutte le loro varianti.
Goodyear Eagle F1 - Più misure per Suv ed elettriche
Goodyear espande l'offerta del suo pneumatico estivo Eagle F1 Asymmetric 6, introducendo 42 nuove misure che porteranno la gamma a 233 varianti entro il 2025. L'obiettivo è adeguarsi alla crescente diffusione di Suv e mezzi elettrici, con misure dai 18 ai 23 pollici e un'attenzione particolare ai cerchi di grandi dimensioni.
Il nuovo assortimento include soluzioni pensate per migliorare il confort e la sicurezza, con tecnologie come SoundComfort, che riduce il rumore da rotolamento, e SealTech, in grado di contenere forature fino a 5 mm. La bassa resistenza al rotolamento punta inoltre a migliorare l'efficienza energetica, un aspetto sempre più rilevante per l'elettrificazione.
Pirelli - Carbon Disclosure Project premia l'impegno green
La Pirelli si conferma per il settimo anno consecutivo tra i leader globali nel contrasto ai cambiamenti climatici. Il riconoscimento arriva da CDP (Carbon Disclosure Project), organizzazione indipendente che supporta le imprese nella gestione della transizione green, che ha inserito la multinazionale milanese nella sua Climate A List 2024.
Sulla strada giusta. Questo punteggio, il massimo ottenibile, è stato assegnato a Pirelli in virtù della sua strategia di decarbonizzazione, per l'efficacia delle operazioni messe in atto per la riduzione delle emissioni e per lo sviluppo di un'economia a basso impatto ambientale, oltre che per la completezza e la trasparenza delle informazioni fornite all'agenzia. Pirelli punta al raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2040.
Alfa Romeo Junior - Aperti gli ordini della Q4 a trazione integrale
L'Alfa Romeo ha aperto gli ordini della Junior ibrida Q4, la versione a quattro ruote motrici della B-Suv appena eletta La Novità 2025 dagli utenti di Quattroruote. Il listino parte da 37.400 euro, mentre le consegne cominceranno nelle prossime settimane.
Trazione integrale Q4. L'Alfa Romeo dichiara una potenza di sistema di 145 CV (compresi i due motori elettrici da 21 kW, uno per asse), anche se il powertrain ibrido da 48V della Junior Q4 è lo stesso visto su altri modelli del gruppo Stellantis, come la Avenger 4xe, mosso dal 1.2 PureTech da 136 CV. La B-Suv scatta da ferma a 100 km/h in 9,1 secondi e raggiunge la velocità massima di 200 km/h. La trazione integrale, senza collegamento fisico tra i due assi, si attiva automaticamente in base alle condizioni di aderenza e di pendenza della strada: il motore posteriore è dotato di un riduttore che - all'occorrenza - moltiplica la coppia fino a 1900 Nm, mentre la tecnologia Power Looping consente di mantenere la motricità su tutte e quattro le ruote anche con un basso livello di carica della batteria, utilizzando il motore elettrico anteriore come generatore per quello posteriore.
Si distingue. La Junior Ibrida Q4 prevede di serie lo scudetto anteriore Leggenda, i fari full Led, le pinze freno grigio anodizzate, i vetri posteriori scuri, le calotte degli specchietti in nero lucido e i cerchi di lega da 18 nel design Petali. All'interno, oltre al volante in pelle si trovano i sedili Spiga riscaldati e rivestiti di vinile e tessuto, pedaliera e battitacco in alluminio, palette del cambio al volante, impianto audio da sei altoparlanti, climatizzatore automatico e luce ambientale a otto colori. Nella dotazione sono compresi anche l'ingresso senza chiave, il portellone con l'apertura elettrica e la guida assistita di Livello 2.
Offerta di lancio. In questa fase di lancio è possibile acquistare la Junior ibrida Q4 1.2 145CV Hybrid eDCT6 con un finanziamento in quattro anni (TAN 5,99%, TAEG 7,18%), che prevede un anticipo di 7.346 euro, 47 canoni mensili da 300 euro e una maxirata finale (pari al valore garantito futuro) di 22.353,10 euro.
Volvo EX90 - Ha occhi dappertutto
Sto per infilarmi la cintura e sull'occhiello di metallo noto una finezza a cui non avevo mai fatto caso: l'incisione Since 1959 per ricordare che, proprio in quell'anno, la Volvo introdusse il più diffuso e antico sistema di sicurezza. Ben più vistoso e visibile, invece, il Lidar che spunta dal tetto, sopra il parabrezza, quale parte integrante di un pacchetto Adas avanzato che rende questa EX90, a detta della casa svedese, il modello più sicuro mai realizzato.
Ci vede lungo. Imponente, d'altronde, lo è eccome (504 cm di lunghezza per 174 di altezza e 196 di larghezza): ha una presenza scenica che infonde sicurezza, ma effettivamente la nuova ammiraglia elettrica offre il meglio in materia. Oltre alla predisposizione per la guida assistita di Livello 3, resa possibile appunto dal Lidar (l'occhio laser vede fino a 250 metri, lavorando di concerto con radar e telecamere), sono della partita anche alcuni ritrovati in abitacolo. Come i due sensori a infrarossi, uno sopra il volante e l'altro al centro della plancia, che monitorano costantemente lo stato di attenzione del guidatore, alzando di conseguenza la soglia d'intervento degli Adas se i movimenti degli occhi e della testa suggeriscono una scarsa propensione al guardare la strada. Ancora, dei sensori piazzati nelle luci di cortesia dell'abitacolo e nel baule sono capaci di rilevare movimenti millimetrici di un essere vivente a bordo: significa che se in auto ci sono un bambino o un animale, e state lasciando l'auto dimenticandovene, la vettura non si chiude e vi ricorderà che siete stati drammaticamente sbadati.
Si fa tutto (pure troppo) dallo schermo. Arredato con materiali di qualità e tonalità chiare che alimentano suggestioni di luce e spazio, l'abitacolo a sette posti della EX90 è anche il più avanzato della gamma dal punto di vista dell'infotainment. Con soluzioni riprese dalla sorella minore EX30, al centro della plancia svetta l'ampio monitor da 14,5 pollici formato 9:16, su cui gira un sistema operativo basato su Android che risulta assai reattivo al tocco (motore grafico Unreal Engine) e sfoggia un'interfaccia chiara da comprendere. Trovo eccessivo, invece, virtualizzare anche alcune funzioni che meriterebbero ancora tasti fisici, tipo la regolazione degli specchi, del piantone dello sterzo o l'apertura del cassetto portaoggetti; pure Tesla, per esempio, sta facendo marcia indietro su certe soluzioni estreme.
Batteria enorme, ricarica adeguata. Di spazio a bordo comunque ce n'è in abbondanza in ogni direzione, grazie anche all'esteso passo di 299 cm che è funzionale sia all'abitabilità, sia all'alloggiamento di una batteria assai capiente. Parliamo di 111 kWh lordi, che sfruttano una potenza di ricarica adeguata al dimensionamento: 22 kW in corrente alternata e ben 250 in continua, seppur a fronte di un'architettura a 400 volt e non a 800. Presente all'appello, tra l'altro, la carica bidirezionale per alimentare o ricaricare altri dispositivi dall'auto e, in un futuro mondo perfetto, restituire energia alla rete o alla propria abitazione.
Pesa, ma spinge. Su strada mole e massa si sentono (2.787 kg in ordine di marcia), inutile nasconderlo, anche perché la taratura piuttosto morbida dell'assetto enfatizza i movimenti laterali e longitudinali della scocca, e non serve forzare la mano per accorgersene. D'altra parte, il setup favorisce un confort straordinariamente elevato, cui fa il paio un'insonorizzazione curata ed efficace. Il powertrain non si fa intimidire dal peso, perché l'azione combinata dei due motori elettrici, che assieme mettono a disposizione 408 cavalli e 770 Nm di coppia, sposta sempre con grande scioltezza la EX90; sotto il piede destro ce n'è a sufficienza, insomma, per non sentire l'impellente desiderio di passare alla versione performance, che sale a 517 CV e 910 NM. Piacevole anche lo sterzo, ben calibrato per la missione, dotato di buone doti di precisione e progressività, come pure la modulabilità del freno che non patisce troppo il passaggio da rigenerativo a idraulico, sebbene la funzione one pedal feeling che aumenta il recupero d'energia sia un po' troppo energica. L'autonomia? Il dichiarato Wltp parla di un range attorno ai 600 km, che alla luce dei consumi rilevati durante il mio breve test - fra extraurbano e autostrada - appaiano un po' ottimistici. Come sempre, d'altronde.
Prezzi da 85.250 euro. La EX90 è già ordinabile e la gamma si articola su tre motorizzazioni, altrettanti allestimenti e una singola batteria. La base dell'offerta è la single motor da 279 CV che in versione Core attacca da 85.250 euro. Per la twin motor da 408 cavalli nello stesso allestimento occorrono 91.150 euro (poi si sale alla Plus da 95.600 e alla Ultra a 102.200), mentre la top di gamma twin motor performance da 517 cavalli spazia da 100.650 euro (versione Plus) a 107.250 euro.
Heritage Hub - Quattro Lancia uniche al Rally Racing Meeting di Vicenza
L'Heritage Hub di Stellantis Heritage partecipa alla quinta edizione del Rally Racing Meeting. L'evento organizzato da Miki Biasion è in programma alla Fiera di Vicenza l'8 e 9 febbraio. Stellantis mette a disposizione quattro esemplari simbolo della storia della Lancia nelle competizioni: le D25 e D50 del 1954, la Stratos del 1974 e la ECV2 del 1988, che saranno affiancate dalla nuova Ypsilon Rally 4 HF e dalla derivata stradale Ypsilon HF elettrica.
D25, D50, Stratos ed ECV2. Ogni esemplare ha una storia unica e rappresenta un momento chiave dell'avventura agonistica della Lancia. La D25 è l'evoluzione della D24 vincitrice della Carrera Panamericana del 1953 con il nuovo CV6 3.7 litri da 305 CV, mentre la D50, prima e unica Formula 1 del marchio italiano, è quella che fu guidata da Gigi Villoresi al Gran Premio del Valentino del 1955. La Stratos in livrea Alitalia è la Gruppo 4 del 1974 che ha vinto il Rally del Portogallo del 1976, mentre la ECV2 è un esemplare unico sviluppato sulla base della precedente ECV e della Delta S4 per il regolamento Gruppo S, che fu poi abolito dalla Federazione Internazionale.
Tavolo Automotive - "Incentivi 2025", l'agenda del governo è un caso
Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha convocato una nuova riunione del Tavolo Automotive, che si terrà nella tarda mattinata del 5 marzo prossimo e sarà incentrata su un ordine del giorno con tre punti: tra questi, le politiche comunitarie (nello stesso gorno, la Commissione Europea presenterà il piano d'azione per l'industria automobilistica europea) e una proposta, non meglio precisata, di "incentivi 2025".
I dubbi. L'ordine del giorno rischia di generare nuovi dubbi sul mercato, soprattutto perché non è ancora chiaro come saranno declinate le eventuali (e al momento del tutto teoriche) agevolazioni. Il ministro Adolfo Urso ha già escluso la possibilità di introdurre sussidi secondo il meccanismo in vigore l'anno scorso: " finito il tempo del bonus, non ha funzionato", ha detto il responsabile di Palazzo Piacentini, spiegando che "gli incentivi destinati all'acquisto non hanno avuto effetti positivi sulla produzione. Dobbiamo prenderne atto e concentrare le risorse sugli investimenti". Non a caso, il governo ha quasi del tutto cancellato la dotazione del Fondo Automotive, per gran parte destinata proprio a finanziare politiche a favore della domanda. Probabile, dunque, che gli incentivi saranno concentrati su iniziative a favore delle produzioni nazionali, come i contratti di sviluppo, il supporto alle attività di ricerca e sviluppo o il sostegno delle cosiddette aree di crisi (è il caso, per esempio, di Melfi). Del resto, l'ordine del giorno della riunione del 5 marzo include anche un resoconto sul Tavolo Stellantis dopo la riunione dello scorso dicembre che ha visto i vertici del gruppo presentare il tanto atteso piano per l'Italia e annunciare alcune novità per diverse fabbriche nostrane.
Attese ingiustiticate. Detto questo, la "proposta incentivi 2025", messa in questi termini, rischia di alimentare le aspettative dei consumatori, penalizzando un mercato già in difficoltà. "Le reti riferiscono che molti clienti stanno ancora aspettando gli incentivi statali", ha spiegato il direttore generale dell'Unrae, Andrea Cardinali, in un'intervista a Quattroruote. "Non hanno capito che nel 2025 non ci saranno, oppure non hanno preso sul serio la decisione del governo di eliminarli", ha spiegato il manager. "Paradossale: un 'effetto annuncio' senza nemmeno l'annuncio. Ma se fosse vero non mi stupirei. Dopo i rinvii, le retromarce, le modifiche, i rifinanziamenti, gli stop & go e i click day degli anni scorsi, è normale che qualcuno non creda nemmeno alle cattive notizie". Dunque, per Cardinali l'attesa di nuovi incentivi auto è "ingiustificata". Ma a Roma sempre di incentivi si parla, senza spiegare a cosa ci si riferisca. E a pagarne le conseguenze, come ha avvertito il direttore generale dell'Unrae, è per l'appunto il mercato. Sempre che il governo non estragga il classico "coniglio nel cilindro" e non faccia un sorprendente dietrofront.
Porsche - "Amplieremo la gamma con termiche e ibride plug-in"
La Porsche amplierà la propria gamma con nuovi modelli a combustione interna o ibridi plug-in. La Casa di Zuffenhausen ha diffuso un comunicato per informare del via libera dei consigli di sorveglianza e di gestione alla "pianificazione aziendale di lungo termine", compresi gli obiettivi per il 2025: in tal senso, "sono previste ampie misure per rafforzare la redditività dell'azienda nel breve e medio termine e tra queste rientrano l'ampliamento del portafoglio prodotti per includere ulteriori modelli di veicoli con motori a combustione o ibridi plug-in, l'ampliamento della Sonder und Exklusivmanufaktur (i programmi di personalizzazione per la clientela, ndr) e adeguamenti all'organizzazione aziendale". Per ora, non è chiaro quali saranno i modelli destinati al "trattamento termico": mentre la 911 è salda su quel fronte, con la GTS T-Hyrbid che ha appena inaugurato l'era elettrificata (non plug-in) del modello, sono contrastanti le indicazioni sul ritorno della Macan termica: le voci dicono di sì, i manager (almeno finora), dicono di no. Si vedrà, ma intanto il percorso da fare sembra tracciato.
Spese e previsioni. La Porsche ha anche precisato le conseguenze economiche delle nuove iniziative e, nello specifico, dello "sviluppo dei veicoli" e dei progetti per le batterie. Le spese aggiuntive saranno "significative" e determineranno un "impatto totale" sull'utile operativo e sui flussi di cassa per circa 800 milioni di euro. Tali oneri, uniti alla previsione di un calo dei volumi di vendita per il 2025, rappresentano le assunzioni di riferimento per prospettive finanziarie annuali che segnalano un calo generalizzato per alcuni dei principali parametri del bilancio aziendale. Infatti, i ricavi sono previsti tra 39 e 40 miliardi, al di sotto dei 40,5 miliardi consuntivati nel 2023 e in linea con le stime per il 2024, tra l'altro tagliate lo scorso luglio rispetto all'originario target tra 40 e 42 miliardi.
Confermato il dividendo. Il margine operativo, invece, è destinato a scendere a livelli lontani dalla media del 15% mantenuta per anni dalla Casa di Zuffenhause: il dato dovrebbe attestarsi tra il 10 e il 12%, a fronte del 18% del 2023 e del 14-15% previsto per l'anno scorso (15-17% la stima iniziale). A tal proposito, l'azienda ha confermato di aver chiuso il bilancio 2023 con una redditività operativa "all'estremità inferiore dell'intervallo di previsione", a dimostrazione dell'impatto subito dal calo delle vendite e dall'aumento delle scorte (ridotte comunque durante l'ultimo trimestre), che, con altri problemi, hanno determinato la comunicazione di un profit warning in estate. Non manca, infine, un'indicazione chiara sulla politica di remunerazione degli azionisti. Il consiglio di gestione intende proporre all'approvazione dell'organo di sorveglianza e quindi dell'assemblea il pagamento di un "dividendo all'incirca sul livello dell'anno scorso" e pari a un totale di 2,1 miliardi di euro.
Skoda - Un allestimento speciale per i 130 anni della Casa
La Skoda ha aperto gli ordini del nuovo allestimento 130 Edition per la berlina Fabia e la Suv Kamiq, disponibile esclusivamente per il mercato italiano e pensato per festeggiare i 130 anni della Casa boema: fondata nel 1895 come Laurin&Klement (i nomi dei suoi fondatori), inizia producendo biciclette a Mladá Boleslav, dove ancora oggi c'è il quartier generale della Skoda, per arrivare dieci anni più tardi a presentare la Voiturette A, la sua prima automobile.
Fabia 130 Edition. Questo allestimento è disponibile per tutte le motorizzazioni tranne il 1.5 da 150 CV e prevede la vernice metallizzata con tetto a contrasto, lettering nero o grigio a seconda del colore del tetto, vetri posteriori oscurati e cerchi di lega da 16 bicolore. All'interno troviamo invece il sedile del passeggero regolabile in altezza, la telecamera posteriore, i sensori di parcheggio, ingresso e avviamento senza chiave, servizi connessi per tre anni e connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Rispetto alla precedente versione Style, a parità di dotazione il risparmio per il cliente è del 52%.
Kamiq 130 Edition. La Suv di Skoda di maggior successo in Italia è stata oggetto di un leggero restyling lo scorso anno. Il nuovo allestimento è disponibile per tutte le motorizzazioni in gamma, dalla 1.0 TSI da 95 e 115 CV (anche con cambio DSG) alla 1.5 TSI da 150 CV. Come per la Fabia la dotazione di serie comprende la vernice metallizzata con tetto nero lucido a contrasto, i vetri posteriori oscurati, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori con telecamera. Rispetto all'allestimento Style che sostituisce, a parità di dotazioni il 130 Edition offre un vantaggio del 30%.
Il listino. Sono già aperti gli ordini del nuovo allestimento, già disponibile sulla Skoda Kodiaq. Ecco i prezzi per Fabia e Kamiq:
- Skoda Fabia 1.0 MPI 80 CV 130 Edition: 22.550 euro
- Skoda Fabia 1.0 TSI 95 CV 130 Edition: 23.300 euro
- Skoda Fabia 1.0 TSI 115 CV 130 Edition: 24.200 euro
- Skoda Fabia 1.0 TSI 115 CV DSG 130 Edition: 25.850 euro
- Skoda Kamiq 1.0 TSI 95 CV 130 Edition: 28.250 euro
- Skoda Kamiq 1.0 TSI 115 CV 130 Edition: 29.550 euro
- Skoda Kamiq 1.0 TSI 115 CV DSG 130 Edition: 31.100 euro
- Skoda Kamiq 1.5 TSI 150 CV 130 Edition: 31.100 euro
- Skoda Kamiq 1.5 TSI 150 CV DSG 130 Edition: 32.700 euro
Nissan - Sempre più acciaio "verde" nelle auto per ridurre le emissioni
L'accordo di fusione con Honda è ormai saltato, ma la Nissan non si ferma e accelera sulla strada della sostenibilità ambientale puntando all'acciaio "verde" nella produzione dei propri veicoli in Giappone. Il costruttore nipponico ha comunicato che entro la fine del 2025 aumenterà di cinque volte l'impiego di questo metallo a basse emissioni di CO2 rispetto ai livelli del 2023.
Tra Giappone e Corea. L'iniziativa assume particolare rilevanza considerando che l'acciaio rappresenta circa il 60% del peso di un'automobile. Il cosiddetto "green steel" viene prodotto utilizzando materie prime a basso contenuto di carbonio o attraverso l'impiego di forni elettrici ad arco, più parchi rispetto agli energivori altiforni tradizionali. Per raggiungere l'obiettivo, Nissan ha stretto accordi con i principali produttori siderurgici giapponesi, Kobe Steel, Nippon Steel Corporation, Jfe Steel Corporation, e con l'azienda coreana Posco.
Opel Grandland - Arriva la versione plug-in da oltre 1.000 km
La Opel amplia la gamma della nuova Grandland con l'introduzione di una versione ibrida plug-in, che si affianca a quelle ibride ed elettriche già in commercio. Mossa da un powertrain da 143 kW (194 CV) e 350 Nm, la Suv tedesca monta una batteria da 17,9 kWh: l'autonomia dichiarata, in modalità solo elettrica, è di 87 km. Il listino del nuovo Grandland Phev parte da 42.500 euro: gli ordini sono già aperti.
Fa meglio dei dati omologati. Stando ai valori di omologazione nel ciclo Wltp, la Opel Grandland Phev dovrebbe avere un'autonomia complessiva di 897 km, di cui quasi novanta in modalità Ev. La Casa tedesca ha però deciso di mettere alla frusta la Suv (in allestimento top di gamma GS) in condizioni peggiori di quelle dei test di omologazione, nel freddo dell'inverno e con gomme invernali al posto di quelle estive. Il percorso misto scelto per questo test comprende le principali arterie di scorrimento nella zona del Rhine-Main attorno a Rüsselsheim e Francoforte, strade extraurbane e tratti nel traffico dell'ora di punta. Mantenendo una velocità media di 80 km/h la Grandland ha percorso 1.115 km in quattro tappe, prima di svuotare completamente serbatoio e batteria. Di questi, 380 km sono stati percorsi a zero emissioni, grazie al recupero dell'energia in frenata e nelle decelerazioni.
Simracing - Assetto Corsa Evo: ora è per tutti
Assetto Corsa Evo è un nuovo simulatore di guida per PC che sta facendo parlare di sé da tempo. Per poterlo giocare nella sua veste definitiva bisognerà aspettare ancora qualche mese, ma noi ne abbiamo già avuto un primo assaggio, con una preview che ci ha permesso di capire di che pasta è fatto l'ultimo titolo dell'italiana Kunos Simulazioni. Chi, come noi, ha trascorso ore e ore con Assetto Corse Competizione, non resterà deluso da Evo. Che è meno orientato ai "pro" e al realismo puro (per il momento ci sono meno impostazioni per l'assetto della vettura) e punta tutto su grafica fotorealistica, fruibilità e divertimento alla guida.
Bella fisica. La prima cosa che salta all'occhio (e al volante) è la fisica, che come sempre è incredibilmente realistica. Per i pochi che non li conoscessero, i titoli della serie Assetto Corsa non sono dei semplici giochi, ma veri e propri simulatori. Anche su Evo, le sensazioni di guida sono molto fedeli alla realtà: con un buon volante a disposizione, si percepiscono i dettagli di guida più sottili e ci si può divertire per ore a sfruttare al massimo l'aderenza dei pneumatici, giocando coi trasferimenti di peso per entrare più forte in curva o buttare l'auto di traverso. E siamo solo all'inizio...
Tante auto, anche su strada. In questa versione di preview sono disponibili solo alcune delle auto e delle piste che caratterizzeranno la versione definitiva. Tra un giro alla ricerca dell'ultimo centesimo tra i cordoli di Imola con la Ferrari Ferrari 488 Challenge Evo, una sessione di traversi a Brands Hatch con l'Alfa Romeo Giulia GTAm e qualche giro a Laguna Seca sulla nuova Alfa Junior elettrica, abbiamo iniziato a vivere la nuova esperienza di simulazione offerta da Assetto Corsa Evo. Che nella sua versione definitiva avrà un garage di oltre 100 auto, 20 piste internazionali e - novità assoluta per questa serie - una modalità open world in un quadrato di 40 chilometri per lato attorno all'iconica pista del Nürbugring. In più, ci saranno delle Patenti da prendere (sulla scia di Gran Turismo), punti esperienza da guadagnare e nuove modalità di gioco adatte a tutti: se con Assetto Corsa Competizione i meno esperti potevano non trovarsi e faticare a tenere i ritmi delle vetture per via del loro iper-realismo, con Assetto Corsa Evo ognuno avrà pane per i suoi denti e potrà divertirsi come mai fatto prima d'ora con un titolo di questa serie.
Gruppo Stellantis - I nuovi progetti con Mistral AI
Il Gruppo Stellantis ha rafforzato la partnership con Mistral AI per l'utilizzo dell'intelligenza artificiale generativa nell'analisi dei dati delle flotte, nella produzione e in ambito commerciale. Grazie a questi strumenti è possibile ridurre tempi e costi di sviluppo e ottimizzare qualità e processi e le potenzialità sono virtualmente illimitate.
L'assistente virtuale. Il più recente progetto di Mistral AI è dedicato ad assistente virtuale di bordo con supporto vocale. Si tratta di un sistema sviluppato sulla raccolta di dati di oltre 12 mesi e permette di ottenere informazioni sull'utilizzo del veicolo e su eventuali allarmi. Il sistema prevede aggiornamenti remoto e potrà quindi essere evoluto nel tempo e dotato di nuove funzionalità.
I progetti in corso di sviluppo. Nei piani del Gruppo Stellantis e di Mistral AI ci sono anche altre iniziative: un chatbot dedicato agli ingegneri per selezionare i riutilizzare componenti già progettati, un sistema di raccolta dati sulle flotte di sviluppo, il chatbot Club Stellantis per aiutare i dipendenti del Gruppo nell'acquisto delle auto aziendali e un sistema proattivo di analisi dei veicoli destinato agli errori in fase di produzione.
Lear - In arrivo altri 15 mila tagli
I morsi della crisi costringono i vertici della statunitense Lear Corporation (azienda che si occupa di tecnologia automobilistica per sedili e sistemi elettrici) a impugnare ancora le forbici, come riporta il Crain's Detroit Business: dopo i 15 mila tagli nel 2024, eccone altrettanti nel 2025 a livello globale, in 38 Paesi, per far fronte a cali di fatturato e profitti dell'azienda che conta 187 mila dipendenti. Durante una call con gli azionisti il Ceo della società di Southfield nel Michigan, Ray Scott, ha fatto sapere che punterà sull'automazione, riducendo il più possibile la presenza di addetti, così da risparmiare sui costi.
In Italia. Da noi, alla fine dell'anno scorso i sindacati avevano denunciato come la filiale torinese di Grugliasco (che lavorava quasi in esclusiva per la Maserati) avesse livelli produttivi bassissimi: di qui di cassa integrazione straordinaria in deroga per 12 mesi.
Kia EV3 - Una company car elettrica - VIDEOPROVA
Fino a poco tempo fa, poteva sembrare un azzardo pensare di proporre un'auto elettrica ai clienti professionali. Adesso, grazie anche a modelli come la Kia EV3, le Bev possono ambire a entrare nelle car list aziendali. Dagli spostamenti casa-ufficio, ai trasferimenti a più ampio raggio, fino al car sharing, sono diverse le possibili applicazioni della coreana, grazie alla sua piattaforma nativa elettrica e software-oriented, un passaporto per l'integrazione nei sistemi gestionali delle flotte; ma, soprattutto, per la batteria da 78 kWh netti, che dati del Centro prove alla mano permette alla EV3 di percorrere 566 chilometri in città, 523 in statale e 314 in autostrada, per un'interessante media di 442 km.
Più strada con le ruote piccole. Se serve autonomia supplementare, si può puntare su una delle versioni della Kia EV3 con i cerchi da 17 pollici, che, grazie alla minore resistenza, fanno fare ancora più strada. Prezzo e canoni mensili di noleggio non sono alla portata di tutte le imprese, ma questa Kia ripaga il fleet manager e il driver aziendale con tanta sostanza: nella guida, nella gestione e nella versatilità. Volete sapere di più sulla EV3? Guardate la videoprova qui sopra.
Geely - LIA di DeepSeek per le prossime smart car
La Geely ha completato l'integrazione tra il software di intelligenza artificiale Xingrui, sviluppato internamente, e il modello R1 di DeepSeek appena rilasciato nel fragore generale: questo processo, spiega la Casa cinese, troverà applicazione sui suoi prossimi modelli, e servirà a ridefinire l'interazione tra uomo e computer e la guida intelligente, oltre che a promuovere la diffusione della tecnologia dell'IA.
Per una guida su misura. L'utilizzo intensivo dell'intelligenza artificiale nella progettazione dei prossimi modelli della Geely consentirà, secondo quanto riporta il costruttore, di personalizzare al massimo l'esperienza di guida, rendendo i veicoli elettrici cinesi particolarmente competitivi sul mercato globale. La Geely ha presentato lo scorso anno la strategia Smart Geely 2025 per accelerare l'integrazione e l'implementazione delle più recenti tecnologie di AI nei sistemi di guida assistita e negli assistenti vocali di bordo.
Trofeo Lancia - Aperte le iscrizioni per la prima edizione
Il prossimo nove maggio, con la partenza del Rally Targa Florio, prenderà il via anche la prima edizione del Trofeo Lancia, con cui la Casa torinese torna nel mondo dei Rally. Sei gli eventi a calendario: dopo la Sicilia sarà la volta del Rally Due valli, nel veronese, seguito dal doppio appuntamento nella capitale per il Rally di Roma a luglio, il Rally del Lazio dopo la pausa estiva e il gran finale al Rallye di Sanremo.
Chi vince corre l'europeo. Oltre ai punti assegnati ai primi venti concorrenti che porteranno a termine la gara sono previste ulteriori riconoscimenti per il Miglior Performer, per il Miki Stage e per il Rally+. Il montepremi ha un valore complessivo di 360 mila euro, con premi per nove piloti per gara. Purché under 35, il vincitore del Trofeo Lancia entrerà a far parte del team ufficiale Lancia Corse HF che correrà nel campionato europeo di rally nel 2026.
Si può correre anche una sola gara. Il regolamento sportivo è già stato pubblicato, insieme ai moduli per l'iscrizione. La partecipazione all'intera stagione costa 2.500 euro, ma è possibile anche correre una sola gara con l'opzione Discovery (850 euro), con la possibilità di commutarla in partecipazione completa (1.750 euro) in un secondo momento. C'è infine il pacchetto Discovery Last Chance (500 euro) per prendere parte solo all'ultimo appuntamento del calendario. A marzo inizierà la consegna delle nuove Lancia Ypsilon Rally4 HF, contestualmente alla pubblicazione del Regolamento Tecnico.
Karim Aga Khan - Le sue auto più esclusive
Si è spento a 88 anni nel suo buen ritiro di Lisbona Karim Aga Khan, un incrocio quasi irripetibile tra leader spirituale e figura emblematica del jet set internazionale. Nato in una delle famiglie più influenti del mondo, ha trascorso la sua vita tra l'Europa, il Medio Oriente e le Americhe, intrecciando rapporti con le personalità più illustri del suo tempo. Il suo impegno per la religione musulmana, il suo spirito filantropico e il suo spiccato senso dello stile hanno ispirato almeno un paio di generazioni.
Leader religioso e filantropo. Karim al-Husseini nacque nel 1936 a Ginevra, Svizzera. Considerato discendente diretto del Profeta Maometto, divenne Imam all'età di soli 20 anni nel 1957 dopo la morte del nonno, ereditandone appunto l'appellativo di Aga Khan ovvero capo spirituale dei musulmani Ismailiti del ramo Nazarita. Il suo ruolo di leader spirituale andò ben oltre la dimensione religiosa: il quarto Aga Khan si dedicò instancabilmente a migliorare la qualità della vita dei suoi fedeli e delle popolazioni svantaggiate nel mondo attraverso l'Aga Khan Development Network, l'organizzazione filantropica che ne porta il nome.
Padre fondatore della Costa Smeralda, bon vivant. Non solo beneficenza. Il Principe fu anche il primo a intravedere il potenziale della Costa Smeralda, trasformandola da un tratto costiero selvaggio della Sardegna in una delle destinazioni turistiche di lusso più esclusive al mondo e, a partire dagli anni Sessanta, un vero paradiso per il jet set internazionale. Grazie a lui furono costruiti diversi hotel tuttora in auge, oltre al porto turistico di Porto Cervo e allo Yacht Club Costa Smeralda, da cui insieme all'Avvocato Agnelli lanciò l'avventura in Coppa America della barca Azzurra e persino una compagnia aerea. Non solo la passione per il mare e quella per gli affari accomunava il Principe e l'Avvocato: tra business e filantropia, l'Aga Khan seppe trovare tempo anche per la vita dorata del jet set, inventando un proprio equilibrio tra il rispetto della tradizione musulmana-ismailita e l'indole da playboy, alternando le prime pagine sulle riviste alla frequentazione dei potenti della terra.
Auto da sogno. In una vita di tante passioni tra cui lo sci a livello olimpico e l'equitazione le auto, comprese quelle dei rally, hanno comunque rivestito un ruolo di primo piano, accomunando il Principe a tante altre personalità influenti (e danarose) che stimolarono negli anni la creatività di case, designer e carrozzieri. Dalle Maserati degli anni 60 e 70 alle Audi Quattro degli ultimi trent'anni, le auto dell'Aga Khan fecero girare la testa a tanti ed ebbero storie appassionanti, spesso raccolte nei briefing delle case d'asta internazionali che si occupano di farle passare di mano di tanto in tanto. Vetture che seppero anche rappresentare la passione del Principe per le cose belle e per pochi, come testimoniano le collaborazioni con le carrozzerie come la torinese Frua. Nelle schede qui sopra trovate alcune delle vetture più interessanti appartenute all'Aga Khan: buona lettura.
Toyota - Spunta l'ipotesi di una nuova collaborazione con Hyundai
Mentre in Giappone si discute dello stop alle trattative per la fusione tra Honda e Nissan, dalla Corea del Sud arrivano ricostruzioni della stampa locale su contatti in corso tra i gruppi Hyundai e Toyota sull'ipotesi di avviare una collaborazione ad ampio spettro nel campo della componentistica e delle nuove tecnologie. A tal fine, ci sarebbero stati già diversi incontri: i coreani avrebbero invitato alcuni dirigenti chiave della controparte giapponese, i quali avrebbero già visitato i siti dedicati alle attività di ricerca e sviluppo delle principali consociate del conglomerato coreano.
Le parti interessante. L'eventuale partnership dovrebbe riguardare aree di sviluppo cruciali per la produzione di componenti e tecnologie essenziali per la mobilità del futuro, come inverter per motori eletrici e semiconduttori al carburo di silicio per le auto a batteria. Un ruolo chiave lo dovrebbero giocare due tra i maggiori fornitori al mondo del settore automobilistico, la Hyundai Mobis per i coreani e la Denso per i giapponesi. La collaborazione andrebbe così a rafforzare legami tra la Hyundai e la Toyota che sono diventati sempre più stretti negli ultimi mesi. Lo dimostrano il recente accordo tra la Boston Dynamics e il Toyota Research Institute per lo sviluppo di robot umanoidi guidati dall'intelligenza artificiale, l'avvio di trattative per attività congiunte nello sviluppo di veicoli alimentati da idrogeno e l'organizzazione lo scorso autunno del primo "Hyundai N x Toyota Gazoo Racing Festival", un appuntamento dedicato alle competizioni motoristiche che ha visto la partecipazione, anche in pista, dei presidente delle due aziende: Euisun Chung per Hyundai Motor Group e Akio Toyoda per Toyota.