Test drive - Prova tutte le ibride e le elettriche Renault con "Quattroruote c'è"
Torna anche questo autunno l'iniziativa Quattroruote c'è, che tanto successo e interesse ha riscosso la scorsa primavera. Insieme alla Renault, abbiamo organizzato una serie di test drive in diverse città italiane, così da darvi la possibilità di conoscere più da vicino la gamma E-Tech della Casa francese, che comprende modelli full hybrid e 100% elettrici. Grazie ai nostri Expert Driver sarà possibile vedere le auto più da vicino, conoscerle nei dettagli, farsi spiegare con estrema chiarezza e semplicità le diverse motorizzazioni, ma anche capire come affrontare l'eventuale passaggio a un'auto elettrica. Ci vediamo in concessionariaL'appuntamento per scoprire (e provare) la gamma Renault E-Tech è fissato per sabato 25 ottobre: per sapere dove si svolgono i test drive organizzati da Quattroruote e Renault potete consultare la nostra pagina dedicata all'iniziativa. I test drive possono essere prenotati anche tramite il sito ufficiale della Renault. Quali auto posso provarePresso tutte le concessionarie che aderiscono a Quattroruote c'è sarà possibile conoscere più da vicino e provare le elettriche della Losanga, ossia la Renault 4, la Renault 5, la Scenic e la Megane, oltre alle versioni full hybrid di Clio, Symbioz, Captur, Austral, Rafale ed Espace. Renault 4Lunga 414 cm da un paraurti all'altro, la Renault 4 riunisce i richiami alla tradizione di un'auto storica e la modernità di un'elettrica compatta, anche negli interni. Adeguato lo spazio a bordo e versatile il bagagliaio, come sulla prima R4: 319 litri di capienza, misurati dal Centro prove, ma anche un vascone estraibile e lavabile, e la possibilità di ripiegare in avanti lo schienale del sedile del passeggero, per caricare oggetti lunghi fino a 281 centimetri. Due le motorizzazioni, con motore da 120 CV e batteria da 40 kWh, oppure da 150 CV e batteria da 52 kWh. Per quest'ultimo modello, le rilevazioni del Centro prove dicono che la percorrenza media è di 372 km, che diventano 515 in città. Renault 5Nome e linee riprendono la storica utilitaria degli anni Settanta, rivisitata in chiave moderna. Eletta Car of the Year 2025, la R5 è un'auto ben fatta, con un abitacolo spazioso in rapporto alle dimensioni (è lunga 392 cm) e con un bagagliaio da 239 litri reali. L'elettrica francese è disponibile con tre motorizzazioni: da 95, 120 e da 150 CV. Le prime due sono abbinate a batterie da 40 kWh, mentre la più potente può contare su accumulatori da 52 kWh. Ottimi i consumi: nei rilevamenti del Centro prove l'autonomia rilevata (per la versione con batteria da 52 kWh) è di 344 km, 462 in città. Renault ScenicEletta Car of the Year nel 2024, la Scenic è una Suv moderna lunga quasi quattro metri e mezzo, con un abitacolo ricercato, spazioso - in particolare per chi siede dietro - e ricco di tecnologia, a cominciare dall'infotainment basato su Android Automotive. Realizzata sulla stessa piattaforma della Megane E-Tech, la Scenic è disponibile con motorizzazioni da 170 o 218 CV, con batterie da 60 e 87 kWh e autonomie dichiarate di 420 e 620 km. Renault MeganeDopo quasi trent'anni da berlina, la francese indossa l'abito da crossover elettrica, con linee muscolose che la fanno sembrare più grande di quanto non sia in realtà (è lunga 420 cm). L'abitacolo ha un design moderno, finiture ricercate ed è ricco di tecnologia, con il doppio display che integra la strumentazione digitale e l'infotainment a sviluppo verticale, con connettività Apple CarPlay e Android Auto. Sono 348 i litri reali messi a disposizione dal bagagliaio, rilevati dal Centro prove. Il powertrain ha una potenza di 218 CV ed è abbinato a una batteria da 60 kWh, per un'autonomia reale di 366 km, che in città diventano 449 km. Renault ClioDella compatta francese è stata appena presentata la sesta generazione, che arriverà presto nelle concessionarie italiane. La prova di Quattroruote c'è si svolgerà con il modello precedente, che si caratterizza per il look personale, ma anche per il sistema multimediale da 9,3 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. I consumi rilevati dal nostro Centro Prove sono sempre bassi, specialmente in città, dove la Clio ibrida percorre 30 km con un litro di benzina. Lunga 405 cm, ha un bagagliaio da 225 litri reali. Renault CapturLunga 424 cm, questa Suv compatta mette a disposizione un abitacolo comodo per quattro e un bagagliaio da 290 litri, misurati dal Centro prove. Con la motorizzazione full hybrid E-Tech può viaggiare fino all'80% in modalità elettrica in città: con le nostre rilevazioni abbiamo calcolato una media di 18,5 km/l, che diventano 25,5 nei tratti urbani. Renault SymbiozRealizzata sulla base della Captur, la Suv francese guadagna 17 cm in più in lunghezza (441 cm in totale), a tutto vantaggio dello spazio per i bagagli, che possono contare su 312 litri, circa 60 litri in più rispetto alla cugina B-Suv, grazie anche al piano di carico regolabile su due livelli. Con il divano scorrevole in posizione avanzata si arriva a 428 litri complessivi. La Symbioz monta un nuovo e più efficiente powertrain full hybrid capace di garantire, secondo le rilevazioni del Centro prove, ben 20,5 km/l di media, che diventano 29,6 in città. Renault AustralQuesta elegante Suv di segmento C (è lunga 451 cm, con un generoso bagagliaio da 406 litri reali) monta un 1.2 full hybrid E-Tech da 199 CV, piacevole da guidare e capace di una percorrenza media di 16 km/l (17,7 in città). Con i 55 litri del serbatoio si può viaggiare per oltre 700 chilometri in autostrada. Renault RafaleLa Suv-coupé francese prende il nome da un aereo degli anni 30, ed è mossa dal powertrain full hybrid da 200 CV: il nostro Centro Prove ha rilevato una percorrenza media di 16,8 km/l (22,1 km/l in città). Lunga 471 cm, ha un passo di 274 cm che permette a chi sta dietro di viaggiare molto comodo. Il bagagliaio ha una capacità reale di 406 litri, che diventano 537 facendo avanzare il pratico divano scorrevole. Renault EspaceAbbandonate le forme da monovolume, la Espace è la versione a sette posti della Austral, con la quale condivide il propulsore E-Tech da 200 CV: il nostro Centro Prove ha rilevato una percorrenza media di 17,1 km/l, che diventano ben 19,4 in città, dove l'unità elettrica lavora fino all'80% del tempo. A seconda della configurazione, il bagagliaio mette a disposizione tra i 371 e i 508 litri.
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Hyundai - Tucson MY2026, cambiano i motori: prezzi e allestimenti
La Hyundai ha presentato il Model Year 2026 della Suv Tucson, già ordinabile, che si aggiorna principalmente nelle motorizzazioni, senza novità per quanto riguarda allestimenti, dotazioni e - soprattutto - prezzi. Le motorizzazioni della Tucson MY26La novità più importante riguarda il nuovo powertrain full hybrid, ancora una volta basato sul 1.6 T-GDi, disponibile a due o quattro ruote motrici, portato però a una potenza complessiva di 239 CV (contro i 215 dello scorso anno), a fronte di una riduzione di consumi ed emissioni (124 g/km CO2 contro 126,3 per la versione a due ruote motrici, 139 contro 143,3 per quella a trazione integrale). Sparisce invece il propulsore mild hybrid a benzina da 160 CV, sostituito da un'unità puramente termica da 150 CV, sempre basata sul 1.6 T-GDi a benzina, disponibile con cambio manuale a sei marce o automatico DCT a doppia frizione a sette rapporti. Rimane in gamma il turbodiesel mild-hybrid 48V 1.6 CRDi da 136 CV, con cambio DCT e trazione anteriore. Al momento non è ancora a listino la versione ibrida plug-in, che verrà introdotta in un secondo momento. La gamma della Tucson MY26L'arrivo del Model Year 2026 non cambia l'offerta della nuova Hyundai Tucson, che rimane disponibile negli allestimenti XTech, Business, Exellence ed N Line. La dotazione comprende, fin dalla versione d'attacco, fari anteriori a Led, cerchi di lega da 17, quadro strumenti da 12 e infotainment da 12,3 con Apple CarPlay e Android Auto wireless, cambio Shift-by-wire (per le versioni con cambio automatico), divano posteriore abbattibile 40:20:40, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera. La suite di aiuti alla guida Hyundai Smart Sense comprende il cruise control e il sistema di mantenimento della traiettoria. Gli altri allestimentiLa versione Business aggiunge i cerchi da 18, quadro strumenti digitale da 12,3, climatizzatore automatico bizona, ricarica wireless per gli smartphone, vetri posteriori oscurati, monitoraggio dell'angolo cieco e cruise control adattivo (per le motorizzazioni con cambio automatico). La top di gamma Exellence completa la dotazione con cerchi di lega da 19, fari a matrice di Led, portellone posteriore elettrico, sedili anteriori e volante riscaldabile, head-up display e impianto audio Krell Premium. Allo stesso prezzo c'è anche la N Line, dalla caratterizzazione più sportiva, con paraurti specifici e passaruota in tinta carrozzeria, sedili sportivi a regolazione elettrica con cuciture rosse a contrasto, pedaliera di metallo. La guida assistita di livello 2 è disponibile su richiesta nei pacchetti Premium (2.600 euro, solo per Exellence) e Deluxe (2.800 euro, solo per N Line), che aggiungono anche il tetto panoramico elettrico e la chiave digitale. Il listino prezzi della Hyundai Tucson MY26Tucson 1.6 MT 2WD Xtech: 33.400 euroTucson 1.6 MT 2WD Business: 35.900 euroTucson 1.6 DCT 2WD Business: 37.700 euroTucson 1.6 CRDi DCT 2WD Business: 39.700 euroTucson 1.6 CRDi DCT 2WD Exellence: 42.200 euroTucson 1.6 CRDi DCT 2WD N Line: 42.200 euroTucson 1.6 HEV 2WD AT Xtech: 37.500 euroTucson 1.6 HEV 2WD AT Business: 40.000 euroTucson 1.6 HEV 2WD AT Exellence: 42.500 euroTucson 1.6 HEV 2WD AT N Line: 42.500 euroTucson 1.6 HEV 4WD AT Business: 42.100 euroTucson 1.6 HEV 4WD AT Exellence: 44.600 euroTucson 1.6 HEV 4WD AT N Line: 44.600 euro
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Studio Deloitte - Un consumatore su due non ha un marchio preferito
Il 45,7% dei consumatori non si sente legato a un brand in particolare: è quanto emerge dallo studio Brand Connection - The Age of Meaningful Brands condotto da Deloitte su un campione di oltre 7 mila consumatori in sette Paesi (Italia, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Giappone ed Emirati Arabi Uniti). La ricerca, però, evidenzia anche un altro aspetto importante. Infatti, a fronte di un tasso di fidelizzazione in calo, le aziende con identità chiare vengano premiate dal mercato e così i loro marchi, pur in un contesto globale segnato da incertezza e sfiducia, continuano a rappresentare un punto di riferimento per i consumatori. Vale per qualsiasi settore e ancor di più per un comparto come quello automobilistico caratterizzato da un processo di intensificazione della concorrenza tra i marchi tradizionali e i nuovi entranti, cinesi in primis. Fra amore e infedeltàResta inoltre vivo il fenomeno del brand love, una forte connessione emotiva che il consumatore prova nei confronti di un'azienda, sebbene la fedeltà non possa più essere data per scontata come un tempo, sottolinea Andrea Laurenza, Consumer Industry Leader di Deloitte Central Mediterranean, presentando in anteprima i risultati della ricerca . Il risultato? La brand relevance - la capacità di un marchio di essere considerato insostituibile - non è un attributo statico, ma un capitale che deve essere continuamente alimentato.Rimane infine la dimensione aspirazionale dell'azienda, capace di alimentare immaginario e desiderio: i consumatori riconoscono che i brand sanno ancora far sognare (54,8%). La frequenza d'uso e l'inserimento nei contesti quotidiani contribuiscono alla creazione di una connessione emotiva più profonda, col marchio che diventa una presenza familiare nella vita di tutti i giorni.
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Lamborghini - Completato lampliamento dellimpianto fotovoltaico
La Lamborghini ha completato il progetto di ampliamento del suo impianto fotovoltaico nello storico stabilimento di Sant'Agata Bolognese. Il completamento dell'iniziativa, annunciato alla vigilia del World Energy Day, segna un ulteriore passo nella strategia di decarbonizzazione della Casa emiliana e rafforza l'autonomia energetica del sito produttivo. Le strategie di decarbonizzazioneLa Casa del Toro ha fatto i primi passi nel campo delle energie rinnovabili nel 2010, con l'installazione di un primo impianto fotovoltaico: successivamente esteso fino a raggiungere una superficie complessiva di 15.000 metri quadrati, è arrivato a generare oltre 2 milioni di kWh all'anno e a ridurre di circa 800 tonnellate le emissioni annuali di anidride carbonica. Le varie iniziative intraprese dalla Lamborghini hanno già prodotto risultati significativi. Già nel 2015, per esempio, la fabbrica di Sant'Agata Bolognese ha raggiunto il traguardo della "neutralità carbonica on balance" (il saldo netto zero delle emissioni è stato conseguito tramite misure interne e progetti di compensazione per quelle residue e inevitabili). Il sito è così diventato il primo all'interno del gruppo Audi a ottenere la certificazione di neutralità da parte dell'ente DNV e ha mantenuto tale status nonostante il raddoppio delle superfici produttive dovuto all'ingresso in gamma della Urus. Il progetto di ampliamentoIl progetto di ampliamento, che ha interessato il tetto del magazzino, consente di aumentare la capacità complessiva con circa 2,89 milioni di kWh aggiuntivi all'anno e di garantire una riduzione stimata delle emissioni pari a 1.200 tonnellate di CO2 (rispetto al 2014). L'intervento, che ha previsto l'installazione di più di 4.000 pannelli su una superficie di circa 12.000 metri quadrati, con una potenza installata di 2,5 MWh, conferma la volontà di Lamborghini di ridurre l'impronta carbonica del sito e, al contempo, di rafforzare l'indipendenza energetica attraverso il ricorso a fonti rinnovabili. La Manifattura Lamborghini è un laboratorio di innovazione che dimostra come sia possibile coniugare eccellenza nelle operazioni e responsabilità ambientale. L'ampliamento dell'impianto fotovoltaico rappresenta un investimento concreto nella sostenibilità e un ulteriore passo avanti nella nostra roadmap di decarbonizzazione, proprio nell'anno in cui celebriamo i dieci anni di neutralità carbonica del sito", afferma il Chief Manufacturing Officer Ranieri Niccoli.
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280 Volt - Il futuro della sostenibilità passa (anche) da Quattroruote
Si è svolto nel weekend del 5 e 6 luglio a Como l'evento 280 Volt, organizzato da Quattroruote in occasione del 280esimo anniversario dalla nascita di Alessandro Volta, inventore della pila elettrica e pioniere dell'energia. Nel corso delle due giornate, aperte al pubblico e interamente dedicate alla transizione della mobilità, la città si è animata con incontri, esperienze, novità e approfondimenti con i giornalisti di Quattroruote, che hanno reso 280 Volt un'occasione unica per avvicinarsi al futuro della mobilità, in modo semplice, diretto e coinvolgente. Alla riuscita dell'evento hanno contribuito i partner dell'iniziativa: BYD, Ford, Mazda, Omoda & Jaecoo, Peugeot, Volvo e Pirelli. Auto in esposizione (e da guidare)All'interno del villaggio di Quattroruote, allestito nel cuore della città, i visitatori hanno potuto scoprire le nuove tecnologie delle auto ibride ed elettriche dei quindici modelli esposti, ma soprattutto svolgere prove su strada gratuite con le vetture messe a disposizione dei partner dell'iniziativa. Sono stati oltre duecento i test drive effettuati con le dodici auto in prova: BYD Dolphin Surf e Sealion 7, Ford Explorer e Puma Gen-E, Mazda CX-60 Phev e CX-80 e-Skyactiv D, Jaecoo 7 Super Hybrid, Omoda 9 Super Hybrid, Peugeot E-2008 GT ed E-3008 GT, Volvo EX30 Cross Country ed EX90.
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Ferrari - L'Elettrica da oltre 1.000 CV avvistata da un lettore
Dopo la presentazione della piattaforma della sua prima auto elettrica, la Ferrari continua i test con i muletti camuffati, questa volta su strade aperte al pubblico. Quella che vedete in queste immagini è uno dei mulotipi utilizzati per lo sviluppo della piattaforma, parcheggiata accanto a una colonnina di ricarica e fotografata da un nostro lettore. Quella vera arriva il prossimo annoLa presentazione della versione definitiva dell'auto, che avrà un'estetica totalmente diversa da quella visibile in queste foto spia, è prevista per la primavera del prossimo anno. Per il momento, possiamo solo provare a immaginare come sarà. Le foto sembrano confermare quanto emerso nei mesi scorsi, ossia che si tratta di un'auto dalle dimensioni importanti (notate quanto spunta rispetto alla Opel Corsa parcheggiata accanto), con quattro porte e altrettanti posti a sedere. Per il resto, il muletto è lo stesso fotografato qualche settimana fa, con ruote di grandi dimensioni, cerchi neri a dieci elementi e prese d'aria molto imponenti (anche nel cofano). Lo sportello per la ricarica è posizionato nella parte posteriore della fiancata destra dell'auto. La Ferrari Elettrica avrà oltre 1.000 CVAmmesso che si chiami davvero così, la prima Bev di Maranello monterà un powertrain composto da quattro motori, due all'anteriore e due al posteriore, per una potenza complessiva (teorica) di 830 kW, pari a 1.129 CV. Numeri che dovrebbero permettere a quest'auto di bruciare lo 0-100 km/h in 2,5 secondi e di superare i 310 km/h di velocità massima. La batteria, integrata direttamente nel telaio, avrà una capacità di 122 kWh, per un'autonomia di 530 chilometri.
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Corse storiche - La Targa Florio 2025 si è meritata un orologio
L'estate sta finendo (anzi no, è già finita), ma la Sicilia ancora non lo sa. E anche se la Targa Florio Classica 2025 è partita sotto l'acqua, astanti e partecipanti vedevano il sole da ogni parte. Sulle cromature delle auto in corsa, sui volti raggianti della gente, sotto quelle nuvole che, a un certo punto, hanno regalato un venerdì da cartolina. Dal 16 al 19 ottobre la Sicilia è tornata a essere teatro di una leggenda. Al via della rievocazione erano presenti quasi 150 equipaggi, provenienti da 27 paesi e cinque continenti. Torna ad avverarsi il sogno di Vincenzo Florio che, in questa occasione, immaginava che la sua Sicilia diventasse la capitale del motorismo mondiale. La Targa Florio vissuta da una Carrera 2Official timekeeper, che a queste latitudini si dice ancora cronometrista ufficiale, TAG Heuer ci ha invitato a seguire questa nuova saga della cursa a bordo di una Porsche 911 Carrera 2 che s'è fatta sempre più bella, man mano che le strade infangate hanno dipinto sulla carrozzeria grigio scuro, i segni dei chilometri scampati dagli abbracci dei fichi d'India a dir poco espansivi e dai muretti sempre troppo vicini ai parafanghi allargati di questa Porsche che sembra riconoscere ogni curva... Un'edizione speciale per TAG HeuerLa gente applaude, i motori urlano. La strada corre via veloce, dalle Cantine Florio di Marsala alle Saline di Trapani. La prima giornata finisce a Villa Igiea dove, col calare della notte, i riflettori si accendono sulla presentazione della novità della maison svizzera, il Carrera Chronograph Targa Florio Limited Edition. Un crono speciale, realizzato in 30 pezzi numerati, che celebra quest'edizione della Targa. Segni particolari, la disposizione a Panda dei contatori, il quadrante spazzolato color argento e le lancette rosse, che fanno subito racing. Ai collezionisti più curiosi segnaliamo che la scatola cela una sorpresa: la riproduzione della targa che a suo tempo, Vincenzo Florio, commissionò addirittura a quel designer ante litteram che fu Lalique.
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Formula E - Citroën svela i suoi colori per la GEN3 EVO
Citroën torna nel motorsport mondiale e lo fa scegliendo la competizione più visionaria e coerente con la sua nuova identità: la Formula E. Dopo aver scritto pagine indelebili nei rally raid, nel WRC e nel WTCC, il marchio francese si prepara ora ad affrontare la sfida dell'elettrico al massimo livello, con un progetto ufficiale che riporta in pista la passione del Double Chevron.Si riconnette con il motorsport. Sessant'anni di storia sportiva non si cancellano, ma si evolvono. E per Citroën, l'evoluzione passa dall'elettrificazione, come ha spiegato Xavier Chardon, ceo del marchio: Entrare in Formula E è una scelta naturale per un brand che ha sempre unito audacia e innovazione. Questa competizione è un laboratorio di idee e un palcoscenico internazionale per raccontare la mobilità di domani. Il team Citroën Formula E farà il suo debutto nei test ufficiali di Valencia il 27 ottobre, per poi prendere il via al primo e-Prix di San Paolo il 6 dicembre, in apertura della Stagione 12 del campionato ABB FIA Formula E World Championship.La vettura. La nuova monoposto GEN3 Evo nasce nel cuore di Stellantis Motorsport, a Satory, sotto la guida di Jean-Marc Finot. la vettura più veloce e tecnologicamente avanzata mai costruita per la Formula E: 350 kW di potenza (470 CV), 0-100 km/h in 1,86 secondi e una velocità massima di 320 km/h. Il segreto sta nel doppio motore elettrico, capace di recuperare fino a 600 kW in frenata: quasi la metà dell'energia consumata durante un e-Prix viene così rigenerata. Il telaio in fibra di carbonio, leggerissimo (859 kg con pilota), garantisce una dinamica paragonabile a quella delle monoposto termiche, ma a zero emissioni. La Citroën GEN3 Evo sfoggia una livrea che parla la lingua del tricolore francese. Il muso rosso Citroën segno di passione e tradizione sfuma verso il bianco e il blu elettrico, in un gioco grafico che celebra il savoir-faire francese. un design che combina eleganza e dinamismo, creato dal Centro Stile Citroën.I piloti. Al volante, due tra i nomi più forti della Formula E: Jean-ric Vergne, unico due volte campione della categoria, ex pilota Toro Rosso in Formula 1 e volto storico del motorsport francese; Nick Cassidy, neozelandese, vicecampione del mondo 2025, undici vittorie e venticinque podi all'attivo. Per Vergne, Entrare in Citroën è un onore e una sfida. Porterò tutta la mia esperienza per rendere questo progetto vincente fin da subito. Cassidy aggiunge: Abbiamo tutte le persone e gli strumenti giusti per costruire qualcosa di speciale. Questa squadra ha il potenziale per diventare una protagonista assoluta della nuova era della Formula E.Un ritorno alle origini con lo sguardo al futuro. A guidare l'organizzazione è Cyril Blais, già team principal della Maserati, figura chiave per la gestione tecnica e strategica del progetto. Citroën vuole riconnettersi con la propria cultura sportiva, quella della vittoria al Rally di Montecarlo nel 1959 con la ID 19, fino ai nove titoli iridati consecutivi con Sébastien Loeb. Ogni era sportiva del Double Chevron ha avuto un filo conduttore: l'unione tra ingegno tecnico e passione. Ora, la sfida è duplice: proiettare il marchio verso un pubblico più giovane e consolidare la sua posizione tra i protagonisti della transizione elettrica. In questo senso, la Formula E diventa il laboratorio ideale per sviluppare soluzioni che ritroveremo presto sulle strade: dalla gestione termica delle batterie ai software di controllo motore.
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Toyota - Land Cruiser FJ, la gioia del fuoristrada puro
Dopo le anticipazioni dello scorso anno, finalmente la Toyota ha presentato ufficialmente la Land Cruiser FJ, che riporta in vita la storica sigla che tanto scalda i cuori degli appassionati di fuoristrada. Presentata per ora solo come veicolo di pre-produzione, l'auto verrà mostrata al pubblico al prossimo Salone di Tokyo. Il debutto della Toyota Land Cruiser FJ sul mercato giapponese è previsto per la metà del 2026; al momento la Casa non ha parlato in maniera ufficiale del suo arrivo su altri mercati. Nata per l'off-roadCostruita sul pianale IMV della Toyota con telaio a longheroni, la Land Cruiser FJ è lunga 4.575 mm, larga 1.855, alta 1.960 e ha un passo di 2.580 mm. Senza dilungarsi troppo nelle specifiche tecniche, la Casa giapponese si limita a sottolineare che, dal punto di vista delle performance in fuoristrada, la nuova arrivata garantisce prestazioni analoghe alla serie 70, favorita anche dal passo più corto (270 mm in meno rispetto alla serie 250) e il diametro di volta di soli 11 metri. Aria di famiglia per la Land Cruiser FJLe forme della carrozzeria sono quelle boxy viste pure sul nuovo Land Cruiser (serie 250) in vendita anche in Italia, ulteriormente accentuate dall'enorme montante posteriore che si chiude su un lunotto perfettamente verticale. La Toyota ha presentato due versioni della sua piccola fuoristrada, che si distinguono per i diversi gruppi ottici all'anteriore. I quattro angoli dei paraurti anteriore e posteriore sono removibili separatamente, così da semplificare le riparazioni (e ridurne i costi), oltre che aprire la strada a possibili personalizzazioni. Poco spazio al digitaleAll'interno, la Land Cruiser FJ presenta uno schermo touch per l'infotainment da 12,5 e una pletora di comandi fisici, in particolare sulle due razze del volante e nel tunnel centrale, con i pulsanti per l'inserimento della trazione integrale accanto alla leva del cambio automatico. La plancia è bassa, così come la linea di cintura, per assicurare la massima visibilità dell'ambiente circostante durante la guida in fuoristrada. Di serie la suite di Adas Toyota Safety Sense, con la guida assistita di livello 2 e il controllo della velocità in discesa. Un termico puro per la Land Cruiser FJLa Toyota Land Cruiser monta un 2.7 a benzina da 163 CV e 246 Nm di coppia massima, abbinato a un cambio automatico a sei rapporti e alla trazione integrale inseribile. Qualora l'auto dovesse sbarcare anche in Europa, non è da escludere una qualche forma di elettrificazione del powertrain per ridurre le emissioni. La potrai personalizzare come vuoiTante le possibilità offerte dalla Casa giapponese per la personalizzazione della Land Cruiser FJ: oltre a quelle relative ai paraurti, ci sono i gruppi ottici tondi (visti su uno dei prototipi presentati oggi, che richiamano le precedenti Land Cruiser), i pannelli esterni per ulteriori scomparti e accessori, oltre a diversi elementi specifici per l'off-road: uno dei modelli presentati monta uno snorkel per aumentare la capacità di guado. Arriverà anche la e-bikeLa Toyota sta anche lavorando alla Land Hopper, piccola e-bike a tre ruote che può essere piegata e riposta all'interno del bagagliaio, spingendosi oltre i luoghi dove può arrivare la Land Cruiser. Al momento non sono state comunicate specifiche tecniche o possibili date di arrivo sul mercato. Land Cruiser: non c'è solo la FJAccanto alla nuova Land Cruiser FJ, la linea dei fuoristrada giapponesi è abbastanza articolata e comprende la 250 in vendita anche in Italia, presentata lo scorso anno, la più lussuosa 300, destinata a mercati come quelli mediorientali, e la tuttofare 70 per le zone più impervie e remote del pianeta.
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Tesla - Un aggiornamento software per pubblicizzare Tron:Ares
Tesla ha stretto un accordo con la Disney per promuovere il nuovo film Tron: Ares. La collaborazione prevede una singolare scelta che potrebbe fare scuola: la Tesla ha infatti previsto uno specifico aggiornamento over-the-air, tema sulla quale è da sempre pioniera, per personalizzare il software di bordo con il tema grafico del film. Colori e suoni ispirati a TronLe strade mostrate dalla vettura per la gestione dei flussi di traffico e dell'assistenza alla guida assumono quindi i toni scuri del rosso e del nero, come le scie colorate delle moto del film, e persino il suono del sistema e il rumore degli indicatori di direzione è stato modificato per l'occasione. La Tesla ci ha abituato a numerose citazioni di film famosi e di cultura pop in passato, ma mai prima d'ora aveva usato queste soluzioni per una vera e propria pubblicità a bordo: potrebbe essere l'inizio di un nuovo modo di comunicare con gli utenti.
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Audi - La Concept C mette la targa
L'Audi porta su strada la Concept C presentata all'IAA di Monaco. Il prototipo elettrico è stato dotato di regolari targhe ed è protagonista di una suggestiva carrellata di immagini realizzate insieme a due delle sue muse ispiratrici: la prima generazione della TT e la Auto Union Type C. Su strada nel 2027La presenza delle targhe è anche la conferma di una precisa intenzione dei vertici Audi: la Concept C è stata costruita come un veicolo completo e si trasformerà in una sportiva elettrica di serie nel 2027, segnando un deciso cambio di passo a livello stilistico rispetto alle Audi più recenti. La Casa dei Quattro anelli non ha per il momento fornito indicazioni sul powertrain elettrico a trazione posteriore, ma conosciamo le proporzioni del prototipo: 4,52 metri di lunghezza, 1,97 metri di larghezza, 1,28 metri di altezza e 1.690 kg di peso. Da qui parte la rivoluzione di FrascellaOpera prima del nuovo direttore dello stile Audi, Massimo Frascella, la Concept C fa dell'essenzialità il suo mantra, mascherando la presenza del tetto apribile tipo targa con forme pure e un inedito trattamento del lunotto posteriore. Il Vertical Frame anteriore sostituisce le soluzioni attuali, i gruppi ottici si fanno ancora più sottili e le fiancate scultoree completano l'opera di rinnovamento totale. Interni minimalisti con schermo a scomparsaGli interni sono altrettanto innovativi e abbandonano la digitalizzazione spinta delle Audi di oggi, tornando alla purezza di un tempo. Spazio quindi ai pulsanti fisici con un solito click, al volante perfettamente circolare con comandi in alluminio e alla plancia pulita, con uno schermo da 10,4 pollici che può essere mostrato solo in caso di necessità.
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Incentivi auto - Aumentano i comuni ammessi ai contributi statali
Aumentano i comuni che rientrano nel nuovo perimetro delle Aree urbane funzionali, le cosiddette Fua, diffuso oggi dall'Istat sulla base del censimento del 2021 (clicca qui per scaricare l'elenco). Rispetto all'elenco precedente, che ai fini dell'incentivo mantiene comunque la sua validità, sono stati aggiunti 368 nuovi enti locali. In totale più di 2 mila comuniComplessivamente le aree urbane che il dicastero guidato da Gilberto Pichetto Fratin ha individuato quale criterio di accesso agli incentivi sono 83 per un totale di oltre 2.200 comuni. Si tratta di porzioni di territorio caratterizzata da una city, non necessariamente capoluogo di provincia, e dai comuni limitrofi caratterizzati da elevati flussi di pendolarismo con la city di riferimento. Salva anche la vecchia listaCome detto, e come già chiarito dal dicastero di via Cristoforo Colombo, i cittadini e le imprese che risultavano residenti o con sede legale nei comuni ricompresi nelle aree urbane funzionali vigenti alla data di pubblicazione del decreto ministeriale dell'8 agosto scorso conservano in ogni caso il diritto di richiedere il contributo, anche nel caso in cui tali comuni non risultino più inclusi nell'aggiornamento pubblicato oggi. Insomma, valgono entrambi gli elenchi. Il ministero, si legge in una nota del Mase, vuole così assicurare la continuità dei diritti già riconosciuti, evitando ogni potenziale penalizzazione derivante da variazioni sopravvenute, nonché garantire l'estensione della platea degli aventi diritto, valorizzando l'aggiornamento Istat quale strumento di maggiore equità e inclusività nell'accesso alla misura. Come verificare se si risiede nel comune ammessoIn definitiva, per verificare se si rientra nel territorio che accede il contributo è possibile utilizzare il form di ricerca messo a punto dal ministero dell'Ambiente disponibile cliccando qui.
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Stellantis - Filosa: A Mirafiori 400 assunzioni per la 500 ibrida
Antonio Filosa ha incontrato per la prima volta i rappresentanti sindacali italiani. Diversi sono stati gli argomenti trattati, ma tra i tanti spicca una gradita notizia per Mirafiori, lo storico complesso produttivo di Torino ormai da anni in forte crisi. "Oggi ho anche il piacere di comunicarvi un'importante novità: faremo 400 assunzioni per lo stabilimento di Mirafiori per sostenere lo sviluppo produttivo della nuova Fiat 500 ibrida con l'avvio del secondo turno a partire dal mese di febbraio del prossimo anno", ha affermato Filosa, sottolineando come le assunzioni in programma si aggiungano a quelle già fatte nei mesi scorsi nell'ingegneria di Mirafiori e ad Atessa. Non è abbastanza, ma quello che posso dirvi è che è tutto quello che potevamo fare considerato il contesto". per questo che dobbiamo risolvere insieme il problema della regolamentazione", ha aggiunto il manager di origini napoletane. L'Ue riveda i regolamentiA tal proposito, Filosa ha esordito, rimarcando la necessità di un cambio di rotta nelle politiche della Ue visto quanto gli obiettivi di Bruxelles siano ormai divergenti rispetto alla situazione reale del mercato e dell'industria: "Serve rivedere la regolamentazione europea, che non tiene in debito conto della realtà del mercato e del contesto industriale. Questo obiettivo è collettivo: stiamo lavorando intensamente con l'Acea e direttamente con la Commissione Europea, ma per fare tutto questo abbiamo bisogno del supporto di tutti gli stakeholder, e in particolare delle organizzazioni sindacali di tutte le aree in cui operiamo, a partire da voi qui in Italia dove abbiamo un grande piano che si chiama Piano Italia. "Aver imposto obiettivi così stringenti in un così breve lasso di tempo - ha aggiunto - ha spiazzato sia la domanda che l'offerta. Dobbiamo cambiare le regole per riuscire a offrire ai nostri clienti l'intera gamma di veicoli che desiderano e che possono acquistare: solo così sarà possibile rilanciare la produzione. Per raggiungere questo obiettivo, serve aprire al concetto di neutralità tecnologica, servono misure che incoraggino il rinnovo del parco auto, serve sostenere il segmento delle piccole auto, serve rivedere i target imposti sui veicoli commerciali, che non sono raggiungibili". Italia centrale nelle nostre strategie"Filosa ha quindi ribadito il ruolo centrale dell'apparato produttivo italiano nelle strategie di Stellantis. "Oggi con voi voglio ribadire con fermezza il nostro impegno nei confronti dell'Italia, un Paese al centro della nostra visione strategica. Il Piano Italia è solido e confermato", ha detto il manager. "Stiamo rispettando le tempistiche annunciate: lo dimostrano i prossimi lanci della Fiat 500 ibrida, la cui produzione inizierà a novembre a Mirafiori, e della nuova Jeep Compass che inizieremo a produrre nelle prossime settimane a Melfi". L'ad ha citato anche altri impianti particolarmente esposti all'attuale situazione di crisi dell'auto europea. il caso di Cassino, da mesi oggetto di continui stop&go produttivi. "Abbiamo sempre uno sguardo rivolto alla realtà del mercato. Se guardiamo per esempio a Cassino, come già sapete abbiamo deciso di riprogrammare il lancio delle nuove Stelvio e Giulia, basate sulla piattaforma Stla Large. Questo progetto prevedeva una offerta esclusivamente elettrica, mentre stiamo lavorando per avere un'offerta multi-energia. E lo stiamo facendo proprio per assicurare un futuro stabile all'impianto", ha affermato Filosa. Tra i dossier caldi c'è anche Termoli, in attesa da mesi di una decisione sulla realizzazione di una fabbrica di batterie. "Per la Gigafactory ha spiegato Filosa , Acc sta ancora valutando i suoi piani di investimento per l'Italia con l'obiettivo di prendere una decisione entro la fine di quest'anno. Abbiamo un progetto in corso per le trasmissioni, l'obiettivo è sempre quello di proteggere i nostri dipendenti" Le reazioni dei sindacatiAll'incontro, il primo del genere in tutta Europa, hanno partecipato anche il nuovo capo delle attività europee, Emanuele Cappellano (durante l'incontro ha evidenziato la disponibilità a un dialogo aperto e costante e ha chiesto di lavorare insieme"). Lo ha detto Emanuele Cappellano, i responsabili delle Risorse Umane mondiale Xavier Chereau e per l'Italia Giuseppe Manca. Le sigle sindacali erano rappresentate, tra gli altri, da Michele de Palma (Fiom), Ferdinando Uliano (Fim-Cisl), Rocco Palombella (Uilm), Roberto Di Maulo (Fismic Confsal), Antonio Spera (Ugl metalmeccanici) e Giovanni Serra (Associazione Quadri Fiat). In generale i sindacalisti hanno accolto con un tono positivo le rassicurazioni di Filosa, ma chiesto qualcosa in più per rilanciare le produzioni italiane. Per Uliano, per esempio, le assunzioni a Mirafiori sono un segnale positivo, ma l'attuale caduta dei volumi (non più di 310.000 veicoli le stime per il 2025) rende indispensabile un'accelerazione degli impegni" e "un rafforzamento strategico del nuovo piano Italia, con maggiori investimenti e nuovi modelli produttivi" per Mirafiori, Cassino (accogliamo positivamente la smentita delle voci sulla chiusura dello stabilimento) o Melfi, dove serve ibridizzare la DS N8 (Filosa ha confermato l'arrivo della DS N7 e della Lancia Gamma) e aggiungere un altro modello. Dello stesso avviso, Palombella e il suo collega della Uilm, Gianluca Ficco, secondo i quali Filosa ha dato le prime importanti risposte su Mirafiori e Cassino, che però dovranno essere seguite da strategie per gli altri stabilimenti e soprattutto da azioni concrete". L'incontro ha inoltre fatto emergere ancora una volta quanto il tema delle politiche Ue stia avendo un impatto sulle strategie delle Case europee. Per i due sindacalisti della Uilm, il piano industriale per l'Europa e per l'Italia sarà completato anche sulla base delle scelte che la Ue assumerà. Anzi, hanno puntualizzato che gli imponenti investimenti negli Usa sono facilitati proprio da una regolamentazione orientata al sostegno all'industria e non fossilizzata esclusivamente sull'elettrico". Anche Di Maulo parla di "spiragli di ripresa importanti" per esempio per Mirafiori, ma "senza un cambio di rotta da parte della Commissione Europea, il rischio è che anche i segnali più incoraggianti vengano vanificati da regole ambientali eccessivamente rigide che penalizzano la produzione e gli investimenti". Più tranchant il commento della Fiom. Per De Palma e Samuele Lodi, il quadro della situazione necessita di un vero e proprio testa coda per invertire la direzione degli ultimi anni che oggi non c'è stato.
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Rincari - Prendere la patente costerà di più
Conseguire la patente B costerà di più. Dal 1 novembre 2025, infatti, in base a un decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti emanato il 10 ottobre scorso, aumenterà la retribuzione degli esaminatori delle prove di guida. Esaminatori che oggi ricevono un compenso variabile in base alla distanza fra il proprio domicilio e la sede in cui si svolge l'esame, ma che dall'inizio del mese prossimo saranno retribuiti con un forfait indipendente dalla distanza percorsa: ogni trasferta, una missione come si dice in gergo, avrà un costo fisso, a carico delle autoscuole, di 275 euro, di cui 100 di rimborso spese e 175 euro di straordinario per ogni seduta da 6-7 candidati. Per un costo medio, da spalmare sugli esaminandi, pari a circa 39-40 euro ad allievo, a cui si sommano altre spese per veicoli e logistica. Alla fine, l'aumento stimato dei costi a carico di ogni candidato è stimato in circa 10-15 euro. Salgono da sei a otto le guide certificateNon solo. Attualmente gli allievi hanno l'obbligo di effettuare almeno sei ore di guide certificate, ossia di esercitazione in auto con un istruttore abilitato e autorizzato, su una vettura munita di doppi comandi: due ore in autostrada o su strade extraurbane principali, due su strade extraurbane secondarie, due in condizioni di visione notturna, cioè dopo il tramonto. Ricordiamo che le tariffe sono libere e, dunque, ogni scuola guida può fissare il prezzo della singola ora di istruzione, che in genere varia dai 40 ai 60 euro.Ma le cose cambieranno a stretto giro grazie a una delle tante novità introdotte dalla riforma del Codice della strada entrata in vigore il 14 dicembre 2024 e che prevede, adesso, il semplice strumento del decreto ministeriale per aumentare il numero minimo di ore certificate. Decreto che sta per vedere la luce e che dovrebbe innalzare a otto il numero minimo di guide, in seguito alle trattative fra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le organizzazioni che rappresentano le autoscuole, anche se queste ultime puntavano a 12.Secondo alcune fonti, il provvedimento è già stato firmato, ma non si sa ancora quando la novità entrerà in vigore. Questo si tradurrà in un esborso superiore? Sì, per chi, oltre all'ora di guida preliminare e sempre necessaria all'istruttore per valutare il candidato, si limita alle sei ore minime. No per chi, invece, ha bisogno di più tempo per prepararsi adeguatamente all'esame di guida (cosa che riguarda la maggior parte delle persone). Unasca: i costi non saliranno. Confarca: poche otto ore.Nella media non vi sarà un aumento dei costi, sostiene Alfredo Boenzi, segretario nazionale autoscuole dell'Unasca, perché ogni candidato fa in media 10-15 ore di guida, di cui sei certificate, prima di affrontare l'esame.Una misura comunque condivisibile, quella dell'aumento a otto ore, necessaria per migliorare il grado di preparazione del candidato e, quindi, la sicurezza stradale. E tale da allineare l'Italia ai più diffusi standard europei. Secondo il presidente Confarca Paolo Colangelo, sarebbero state opportune le 12 ore. Auspichiamo inoltre un corso obbligatorio in più sulla teoria, visto il numero crescente di bocciati. Nel 2026 aumenteranno anche i diritti MotorizzazioneInfine, a gennaio 2026 i versamenti a beneficio della Motorizzazione (i cosiddetti diritti) saranno ritoccati all'insù in base a un decreto interministeriale in via di perfezionamento. Anche in questo caso l'impatto sui costi delle autoscuole, e quindi sui candidati, dovrebbe essere minimo. Si parla di un paio di euro a testa.
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Lancia - Il ritorno nel mondiale al Rallye Monte Carlo 2026
La Lancia torna al Rally di Montecarlo. Lo farà nel 2026 portando al debutto la Ypsilon Rally2 HF Integrale nel Mondiale Rally, correndo nel campionato FIA WRC2. La Rally2 è la sorella maggiore della Rally4 protagonista del monomarca chiuso al Rally di Sanremo e già vincitrice con Gianandrea Pisani e Nicola Biagi del titolo Piloti CIAR 2Ruote Motrici e del Titolo Costruttori. Ancora da scoprire i nomi degli equipaggiL'annuncio di Luca Napolitano, affiancato da Miki Biasion, non include per il momento informazioni sul programma sportivo e sugli equipaggi scelti per la nuova avventura mondiale: questi particolari saranno resi noti prossimamente. La Casa ha già diffuso le prime immagini ufficiali della vettura, che mette in luce carreggiate allargate, aerodinamica modificata e prese d'aria specifiche. Il regolamento WRC prevede la trazione integrale e motori turbo benzina al di sotto dei 1.6 litri a fronte di un peso minimo di 1.230 kg, tuttavia la Lancia non ha ancora pubblicato la scheda tecnica della Rally2 HF Integrale.
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Emissioni Ue - La Nissan si allea con la Byd
Il tema delle emissioni europee e delle relative multe per lo sforamento dei limiti riserva sempre qualche sorpresa. Negli ultimi mesi, per esempio, ha fatto scalpore il maxi-pool formato da decine di grandi costruttori con la Tesla. La notizia delle ultime ore riguarda, invece, la Nissan, che ha scelto di unire le forze non con la Renault o la Mitsubishi, suoi storici alleati, bensì con la cinese BYD. Il pool cino-giapponeseIl pool, secondo la documentazione disponibile nei canali informatici dell'Unione europea, è gestito da Nissan Automotive Europe, con sede in una cittadina alle porte di Parigi, e vede la partecipazione, per l'appuno, di BYD Europe BV, la filiale di diritto olandese del colosso cinese. Il raggruppamento, valido per tutto il 2025, è ancora aperto: chiunque sia interessato ad aderire ha tempo fino al 17 novembre prossimo per presentare alla Nissan la richiesta di adesione. Ancora aperto è anche un altro pool recente: è gestito da KG Mobility (l'ex Ssangyong) e vede la presenza di Zhaoqing Xiaopeng Investment of New Energy, una controllata della XPeng. Il meccanismo del poolingLa Nissan, che negli anni scorsi ha unito le emissioni con gli alleati Renault e Mitsubishi, ha quindi preferito la BYD per sfruttare il meccanismo del pooling. Si tratta di uno degli strumenti esplicitamente previsti dai regolamenti comunitari per agevolare i costruttori: consente alle case automobilistiche di unire le proprie flotte per soddisfare i requisiti e quindi evitare il pagamento delle multe relative a eventuali sforamenti dei limiti di CO2 e già oggi quantificate in diversi miliardi di euro. In sostanza, chi ha valori elevati può sfruttare chi è più "virtuoso", come nel caso della BYD, per abbassare la propria media e avvicinarsi ai requisiti o soddisfarli del tutto. Si tratta, però, di un meccanismo a doppio taglio: l'alleanza prevede sempre il pagamento di oneri per l'acquisto di crediti verdi a favore di chi ha livelli emissivi più bassi.
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2035 - Von der Leyen apre ai biocarburanti
Ursula von der Leyen continua a tendere la mano alla filiera automobilistica. Dopo le E-Car, espressamente richieste da alcuni costruttori, il presidente della Commissione Ue ha deciso, per la prima volta, di aprire una porta all'inclusione dei biocarburanti nella prossima revisione dei regolamenti comunitari sulle emissioni di auto e furgoni. E l'ha fatto in una lettera sulla competitività e le transizioni verde e digitale indirizzata ai leader politici del blocco comunitario in vista della riunione del Consiglio europeo di giovedì 23 ottobre L'apertura ai carburanti avanzatiNella missiva, Von der Leyen ricorda, innanzitutto, il processo di revisione del regolamento sulle emissioni, che di fatto impone il divieto alla vendita di auto a benzina o diesel per il 2035: "Specificamente per il settore automobilistico, e a seguito dell'ultimo Dialogo Strategico, ho deciso di accelerare la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 per autovetture e furgoni", che ora è "previsto entro la fine di quest'anno". "In tale contesto, rimaniamo fedeli al principio di neutralità tecnologica e di efficienza dei costi", aggiunge il presidente della Commissione, che poi fa la sua apertura: "Nel preparare la revisione, stiamo anche valutando il ruolo dei carburanti a zero e basse emissioni di carbonio nella transizione verso un trasporto su strada a zero emissioni oltre il 2030, come gli e-fuel per i quali mi sono già impegnata nelle Linee Guida Politiche e i biocarburanti avanzati". Si tratta, tra l'altro, di una rischiesta più volte avanzata dal governo italiano e dai leader di altri Paesi. Il mantra della flessibilitàDetto questo, bisognerà vedere se e come l'apertura di von der Leyen si concretizzerà in un atto pratico anche perché il presidente della Commissione continua a difedere a spada tratta le sue politiche ambientali nonostante le ormai incessanti pressioni di varie cancellerie a cambiare rotta nell'approccio alla decarbonizzazione. A tal proposito, von der Leyen ha ancora una volta confermato gli obiettivi climatici stabiliti negli anni scorsi, pur lasciando la porta aperta a una maggior flessibilità, un termine diventato ormai un mantra delle sue uiltime dichiarazioni. "Nessuno dovrebbe poter sottoporre il nostro tessuto economico e sociale a tensioni tali da provocarne il collasso. Questa combinazione è stata al centro del mio secondo mandato ed è chiaramente illustrata nella nostra proposta relativa all'obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per il 2040". Per von der Leyen "si tratta di un obiettivo ambizioso: una riduzione del 90%. E flessibile: la nostra proposta prevedeva una notevole flessibilità per gli Stati membri e le industrie in merito alle modalità di raggiungimento dell'obiettivo. Per esempio, Il nostro obiettivo interno di riduzione delle emissioni può essere inferiore al 90%, a condizione che questo sia compensato da riduzioni simili, economicamente vantaggiose e ad alta integrazione, al di fuori dell'Ue".
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Jeep Renegade - Addio a un simbolo dell'era Marchionne
Forse la Jeep Renegade non rimarrà scolpita nell'immaginario collettivo, ma la sua importanza strategica per il gruppo Fiat e per l'industria dell'auto italiana è fuori di dubbio. Pochi giorni fa, è arrivata la notizia dello stop produttivo della Suv compatta a Melfi, in Basilicata. Nulla che non si sapesse già da tempo. Tuttavia, ogni qualvolta un modello, di qualsiasi marchio o costruttore, esce di produzione, è sempre un colpo al cuore per qualsiasi impianto industriale, ancor di più per una fabbrica e un intero territorio che proprio grazie alla Renegade e alla sua gemella, la Fiat 500X, hanno trovato linfa vitale e grande ricchezza. il caso quindi di ripercorrere la storia di una delle vetture simbolo dell'operato di Sergio Marchionne e della sua visione strategica. L'importanza della RenegadePer iniziare bisogna tornare indietro nel tempo. Nel 2009 si concretizza l'alleanza tra il gruppo Fiat e la Chrysler, un'operazione voluta e perseguita da Marchionne con l'obiettivo di dare un respiro ancor più internazionale all'azienda italiana. Negli anni successivi, si procede con la progressiva conquista del controllo del costruttore americano da parte del Lingotto e nel 2014 si arriva alla fusione vera e propria tra le due società e alla contestuale creazione della Fiat Chrysler Automobiles. La nuova realtà inizia però a produrre benefici già negli anni precedenti grazie ad alcuni punti fermi dell'accordo firmato da Marchionne con l'Amministrazione Obama per salvare e rilanciare la Chrysler. Uno di questi è la condivisione di tecnologie. Su queste basi viene prima sviluppata la quinta generazione della Jeep Cherokee, poi seguita dalla Renegade, che però, a differenza della sua sorella ha sin da subito connotati ben diversi perché rappresenta una novità assoluta per il marchio americano non solo in termini di posizionamento di mercato: è il primo modello di una strategia di espansione sia commerciale sia produttiva. 20 dicembre 2021: una data storicaFacciamo un altro passo indietro. Siamo nel 2010 e Melfi è alle prese con continui scioperi e manifestazioni di protesta: i lavoratori chiedono garanzie occupazionali e certezze per il futuro. La Fiat Punto, con tutte le due declinazioni, non basta a sostenere le attività della fabbrica ed è ciclico il ricorso agli ammortizzatori sociali. Servono nuove assegnazioni di prodotto, che Marchionne prima promette e poi garantisce facciano leva sui benefici dell'alleanza con Chrysler. Tra il 2011 e il 2012, si fanno strada le prime speranze di rilancio. Poi arriva il giorno fatidico: il 20 dicembre del 2012 inizia un'operazione che proietta la fabbrica lucana su una nuova dimensione. Marchionne, insieme all'allora presidente del consiglio dei ministri, Mario Monti, partecipa a una cerimonia dai molteplici risvolti perché segna l'inizio di un piano di investimenti da oltre 1 miliardo di euro. Servono ad ammodernare l'impianto e a prepararlo alla produzione di due due nuovi modelli. Uno è la Fiat 500X, il secondo è della Jeep. E non è una Jeep qualsiasi, perché è la prima a essere assemblata al di fuori degli Stati Uniti. Dalla Basilicata al mondoPassa poco più di un anno e al Salone di Ginevra del 2014 viene svelata la Renegade: è destinata a conquistare il segmento delle Suv compatte, di particolare rilevanza in Europa, ma per Marchionne è anche il punto di partenza per espandere la presenza del marchio americano in tutto il mondo. E questa espansione ha il suo fulcro a Melfi. Lo stabilimento viene completamente rinnovato e diventa non solo il polo di riferimento del World Class Manufacturing, ma anche l'emblema di un intero sistema produttivo: la fabbrica lucana è l'archetipo su cui viene progettato lo stabilimento di Goiana, nello Stato brasiliano del Pernambuco. Melfi produce la Renegade per oltre 100 mercati e i suoi volumi esplodono. E lo stesso avviene per l'organico e per le esportazioni della Basilicata. Il 'miracolo' lucanoBasta qualche numero, estratto dai report della Fim-Cisl, per comprendere l'impatto su Melfi della Renegade e della 500X. Se alla fine del 2013 i volumi si fermano a 115.000 unità, nel 2024 si sale a 123 mila e nel 2015 si assiste a un vero e proprio boom: la fabbrica lucana sforna 390 mila veicoli, di cui quasi 190 mila del marchio americano. La crescita dei volumi va di pari passo con l'aumento della forza lavoro. All'inizio del 2015 si chiude il ricorso agli ammortizzatori sociali e tutti i lavoratori rientrano in fabbrica. Al contempo, parte un corposo piano di assunzioni, che nel giro di un anno porta la forza lavoro a superare i 7.200 effettivi. A Melfi approdano autobus carichi di operai e maestranze da tutte le aree limitrofe, ma arrivano lavoratori anche da altre regioni del Sud Italia. E a Melfi giungono tecnici da tutto il mondo per apprendere i dettami del WCM e imparare dagli italiani come si producono le automobili. Ne beneficia anche l'economia della Basilicata, con le produzioni di Melfi a fornire gran parte del contributo al boom delle esportazioni: solo nel primo semestre del 2025, l'export cresce di ben il 130%. Il 2025 è l'anno dei record per Melfi e tutta la regione. La nuova era Negli anni successivi, i volumi si stabilizzano su livelli inferiori anche per la progressiva perdita di appeal della Fiat Punto, che, dopo oltre 25 anni di carriera, esce di produzione nell'agosto del 2018 e viene sostituita due anni dopo dalla Jeep Compass. Tra il 2017 e il 218, i volumi si mantengono sopra le 330 mila unità, ma dopo si assiste a un costante calo: 248.100 nel 2019, 229.848 nel 2020, 163.643 nel 2021, 163.793 nel 2022. Il 2023 si chiude in ripresa grazie a oltre 170 mila veicoli. Poi, anche per l'uscita di scena della 500X, avviene il crollo: poco più di 62 mila modelli nel 2024 e appena 26.850 nei primi nove mesi del 2025, l'87% in meno rispetto al pari periodo dell'anno precedente. Intanto, l'erede di Fiat Chrysler, il gruppo Stellantis, annuncia nuove produzioni e l'arrivo di quattro novità tutte elettrificate e prodotte sulla piattaforma Stla Medium. Si inizia con la N8 e si prosegue con la nuova Compass, ma sono in arrivo anche la Lancia Gamma e, probabilmente, una sorella Opel. Ma i tempi della piena occupazione sono ormai lontani. La Fim-Cisl, nel suo ultimo report, parla di 57 giorni di fermo collettivo gestiti con Contratto di Solidarietà, per un totale di 187 turni persi e di circa 3.050 lavoratori coinvolti ogni giorno da contratti di solidarietà. Dal 2021, circa 2.370 persone hanno lasciato l'azienda grazie a uscite volontarie incentivate e l'organico è sceso a 4.670 addetti, ma di questi 350 sono in trasferta presso altri stabilimenti. Melfi è entrata in una nuova era e le speranze di rilancio sono alte, ma l'epoca di Marchionne e i fasti della Renegade sono, forse, irripetibili.
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Volvo - Leleganza del Nord
La Volvo ES90 segna un passaggio decisivo nella storia del marchio svedese: è la prima grande berlina della casa nata fin dall'inizio per essere solo elettrica. Costruita sulla piattaforma SPA2 condivisa con la EX90, ne riprende la logica modulare e la sofisticata architettura digitale, portandola in un segmento oggi non molto diffuso alle nostre latitudini, ma dal potere evocativo importante. Del resto, le proporzioni restano classiche, ma le superfici sono ridotte all'essenziale, come se il design avesse eliminato tutto ciò che non serve, tenendo però viva l'eleganza tipica delle berline di un tempo. Eleganza e comodità, soprattutto. Comoda e attenta al consumoL'incedere è quello delle auto che sanno fare del confort un punto forte, che non ti invogliano a correre ma piuttosto a goderti il viaggio, che anche se arrivi qualche minuto dopo, in fondo, che differenza fa? Senti che il telaio ne avrebbe per offrire quella precisione che non ti aspetti da una berlina lunga circa cinque metri, ma è più che altro il setup degli ammortizzatori a privilegiare l'assorbimento delle buche rispetto alla resistenza al rollio. Chiaramente, la goduria di viaggiare su un'auto così passa anche dal percepito degli altri. Ed è qui che si fanno notare altri aspetti. L'assenza della griglia, i fari a martello di Thor ridisegnati e la coda pulita restituiscono una linea sobria, quasi zen, coerente con il linguaggio visivo di un marchio che ha sempre preferito la sostanza alla teatralità. Comunque, con un coefficiente aerodinamico di 0,25, le forme dimostrano di essere amiche anche dell'efficienza. In questo primo contatto tra Nizza e Montecarlo abbiamo registrato consumi tra 14 e 18 kWh/100 km. Niente male considerata la stazza. Ben isolataSotto la carrozzeria lavora un sistema di propulsione completamente elettrico sviluppato e prodotto dalla Volvo. Nel nostro caso la versione è la Single Motor, che prevede un motore sincrono a magneti permanenti sull'assale posteriore che, abbinato a una batteria da 92 kWh lordi che, spannometricamente, dovrebbe garantire 550 km in condizioni reali. La potenza è di 245 kW (333 CV) e l'erogazione è fluida e progressiva, quasi rilassata: come detto, la ES90 non è un'auto che punta a impressionare necessariamente con le prestazioni - comunque notevoli: 0-100 in 6,6 secondi e 180 km/h di velocità massima limitata elettronicamente - bensì a offrire una sensazione di controllo totale. Anche il confort acustico è ai massimi livelli: nessun rumore, nessuna vibrazione e un impianto audio Bowers & Wilkins che suona alla grande. Massima sicurezzaDentro, l'abitacolo rappresenta la quintessenza del design scandinavo. Spazi luminosi, materiali sostenibili, tessuti naturali e superfici chiare creano un ambiente accogliente e razionale. Al centro domina lo schermo verticale da 14,5 pollici, gestito dall'intuitivo sistema operativo sviluppato con Google, mentre un cluster digitale minimalista restituisce solo le informazioni essenziali tra cui anche Google Maps. Ultimo, ma non per importanza, il tema sicurezza, sempre cruciale per la Volvo: a bordo troviamo radar, telecamere e sensori LiDAR che costruiscono un campo di protezione invisibile che anticipa il comportamento degli altri veicoli e riconosce anche lo stato di attenzione del conducente.
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Alfa Romeo - Tonale 2026: tutti i prezzi e le versioni
Nei giorni scorsi l'Alfa Romeo ha presentato il Model Year 2026 della Tonale, che abbiamo già avuto modo di provare nella sua versione ibrida plug-in da 270 CV con trazione integrale Q4. Oltre alla Phev, la nuova Suv di Arese sarà disponibile anche con il nuovo motore mild hybrid da 175 CV con cambio doppia frizione a sette rapporti e con il 1.6 turbodiesel da 130 CV con trasmissione automatica a sei marce. Gli ordini della nuova Tonale sono aperti da oggi, con il listino che parte da 39.850 euro per la diesel. Gli allestimenti della Tonale MY26Il modello d'attacco, senza denominazione, prevede già di serie i fari full Led, cerchi di lega da 17, interni di velluto nero e Scuba, strumentazione digitale da 12,3 e infotainment 10,25 con Apple CarPlay e Android Auto wireless, climatizzatore bizona e guida assistita di livello 2. La Tonale Sprint aggiunge dettagli nero lucido per la carrozzeria, vetri posteriori oscurati e cerchi da 18, pedaliera e battitacco di alluminio, luce ambientale e navigatore connesso. La Tonale Ti ha cornici nero lucido per i finestrini e un badge dedicato, sedili di pelle rossa o nera regolabili elettricamente, riscaldabili e ventilati, e paddle di alluminio dietro il volante. La Tonale Veloce monta cerchi da 19, fari a matrice di Led, pinze freno Brembo rosse, scarichi doppi cromati e sospensioni elettroniche DSV a doppia valvola. La serie per le Olimpiadi invernaliL'Alfa Romeo, sponsor dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, ha realizzato l'allestimento Milano Cortina 2026 dedicato proprio all'evento sportivo che si svolgerà il prossimo anno, e che si caratterizza per i dettagli argentati su minigonne e paraurti, le pinze Brembo nere lucide, i sedili rivestiti di Alcantara bicolore nero e bianco, la fascia plancia rivestita di Alcantara e l'illuminazione ambientale con grafica dedicata. Listino prezzi Alfa Romeo Tonale Alfa Romeo Tonale Diesel: 39.850 euroAlfa Romeo Tonale Diesel Sprint: 41.350 euroAlfa Romeo Tonale Diesel Ti: 44.100 euroAlfa Romeo Tonale Diesel Milano Cortina 2026: 46.100 euroAlfa Romeo Tonale Diesel Veloce: 46.850 euroAlfa Romeo Tonale Mhev: 41.650 euroAlfa Romeo Tonale Mhev Sprint: 43.150 euroAlfa Romeo Tonale Mhev Ti: 45.900 euroAlfa Romeo Tonale Mhev Milano Cortina 2026: 47.900 euroAlfa Romeo Tonale Mhev Veloce: 48.650 euroAlfa Romeo Tonale Phev: 51.100 euroAlfa Romeo Tonale Phev Sprint: 52.600 euroAlfa Romeo Tonale Phev Ti: 55.350 euroAlfa Romeo Tonale Phev Milano Cortina 2026: 57.350 euroAlfa Romeo Tonale Phev Veloce: 58.100 euroIn questa fase di lancio la Tonale è proposta con un finanziamento triennale di Stellantis Financial Services che prevede un anticipo di 5.820 euro e una rata di 199 euro al mese, con 15.000 km annui.
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