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Renault - Twingo, l'elettrica geniale costa meno di 20 mila euro - VIDEO

Nov 06,2025
La riconoscete? Certo che sì: l'hanno rifatta uguale all'originale. La Renault Twingo chiude il cerchio e torna simbolicamente alle origini(ve le raccontiamo qui). Con quella faccina sorridente che ricorda la prima serie del 1992, ma che sotto sotto nasconde una quantità impressionante di novità e di idee originali. Ora è solo a batteria, ma resta fedele all'economicità dell'originale perché costerà meno di 20 mila euro. Come ci sono riusciti? Affinando e ottimizzando i processi di pianificazione, progettazione (in parte fatta in Cina) e industrializzazione. E arrivando così a definirla in soli 24 mesi. Peso piuma con tanto genioLunga 3,79 metri, larga 1,72 e alta 1,49, la Twingo di quarta generazione ha un passo di 2,49 metri e riesce a coniugare la compattezza delle dimensioni esterne con volumetrie interne rilevanti: il bagagliaio misura 360 litri in configurazione di minimo carico e arriva a 1.000 abbattendo i sedili posteriori. E a proposito di cifre anche il peso fa notizia: soli 1.200 kg il valore dichiarato.E a livello di design? Ci sono un bel mix di concretezza (le porte sono cinque, le maniglie convenzionali) e tanti guizzi di genio. Come le orecchie di gatto sui fari posteriori, che ispirano simpatia, ma servono pure a staccare il flusso d'aria dalla coda, per ridurre le turbolenze. Dentro è tecnologica e versatileL'abitacolo fa altrettanto: mette insieme note di colore e allegria con valori più solidi. Qui, per la prima volta su un modello di segmento A, fa la sua comparsa l'infotainment OpenR Link con lo schermo da 7" della strumentazione e quello da 10" per il multimedia: ci ritroviamo l'assistente virtuale Reno, già conosciuto su R5 e R4, con ChatGPT incorporato e una lunga serie di app (compreso Amazon Prime Video). La sua cifra, però, è la versatilità: i due passeggeri posteriori godono di 16 centimetri per le gambe e i sedili possono scorrere indipendentemente (di 17 centimetri) ed essere reclinati su tre posizioni. Batteria, autonomia e ricaricaLa nuova Twingo sfrutta una versione semplificata della piattaforma AmpR Small: l'avantreno è identico a R4 e R5, ma dietro fa a meno del multilink e ricorre a uno schema interconnesso ripreso dalla Captur. Uno solo il motore (anteriore, da 82 CV e 175 Nm), che garantisce alla Twingo un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 12,1 secondi e una velocità massima di 130 km/h.La batteria è una LFP (litio-ferro-fosfato) da 27,5 kWh, che garantisce un'autonomia media di 263 km nel ciclo Wltp: per ricaricarla c'è un caricatore da 6,6 kW (4 ore e 15 per passare dal 10 al 100%), ma a richiesta si può salire a 11 kW in corrente alternata (2 ore e 35 per il 10-100%) e a 50 kW in continua (10-80% in 30 minuti). Prezzo basso, consegne a metà 2026Capace di offrire la ricarica bidirezionale per alimentare apparecchiature elettriche o restituire corrente alla rete (per il momento in Francia), la nuova Twingo ha il recupero dell'energia su quattro livelli (come la R4), con l'ultimo che consente la guida "One Pedal", per arrivare all'arresto senza toccare il pedale del freno. Una funzione utilissima nel traffico, che si interrompe in retromarcia e torna attiva al di sopra dei 12 km/h.Quando vedremo la nuova Twingo? Gli ordini verranno aperti entro fine anno, le consegne cominceranno nella prima metà del 2026. Sotto i 20 mila euro, come promesso due anni fa da Luca De Meo.
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Renault - Storia della Twingo, dal mito anni 90 alla nuova era elettrica

Nov 06,2025
La nuova Renault Twingo inaugura oggi un nuovo capitolo della sua storia, e lo fa ripartendo dalle origini, dalla primissima serie del 1993, di cui riprende alcuni degli elementi che l'hanno resa una vera e propria icona dell'automobilismo.Ripercorriamo le tre generazioni che si sono succedute tra il 1993 e il 2024, per scoprire come si è evoluto nel tempo un concept azzeccato, capace ogni volta di adattarsi ai cambiamenti del mercato e delle esigenze della mobilità urbana. E che oggi, alle soglie del 2026, ritorna in una versione full electric completamente riprogettata, per affrontare le nuove sfide del mondo dell'automobile e forse anche quelle nuove e-Car, le compatte da città accessibili ed ecologiche su cui sta lavorando anche l'Unione Europea. Figlia della danzaIl nome Twingo nasce dalla fusione delle parole Swing, Twist, Tango, a sottolineare il dinamismo dell'auto. La genesi di questo modello inizia nel 1973 come "Vbg" (Véhicule bas de gamme): doveva essere l'erede della R4, e fin da subito viene immaginato come una piccola monovolume. Il progetto viene più volte sospeso dai vertici Renault, per essere ripreso solo a metà degli anni Ottanta coinvolgendo designer come Marcello Gandini (le cui proposte vengono scartate perché considerate troppo spigolose). Le linee morbide della versione definitiva si devono a Jean-Pierre Ploué e Patrick Le Quément, mentre gli interni sono firmati da Gerard Gauvbry. Il design viene ultimato nel 1987. Renault Twingo 1a Serie (1993-2007)La prima Renault Twingo ha rappresentato una vera rivoluzione nel segmento delle citycar: presentata al Salone di Parigi del 1992, è arrivata sul mercato l'anno successivo. Le linee morbide e arrotondate si sposavano alla perfezione con gli inconfondibili fari tondi del frontale. A rendere l'abitacolo (omologato per quattro) più versatile contribuivano anche i sedili scorrevoli e ripiegabili: la Twingo diventava un piccolo furgoncino o, alternativamente, una sorta di camera matrimoniale d'emergenza. La prima generazione montava motori benzina di 1.2 litri con potenze da 55 a 75 CV, abbinati a un cambio manuale a 5 marce, oppure robotizzato sulle versioni Quickshift/Cinetic, introdotte nel 2001. La Twingo era semplice, concreta e agile nel traffico, ideale per muoversi in città. Negli anni si sono susseguiti diversi restyling, con l'introduzione nel 2001 di motori con cambio robotizzato sulle versioni Quickshift, oltre a numerose edizioni speciali. Il successo commerciale è stato immediato e duraturo: la prima Twingo ha venduto oltre 2 milioni e mezzo di esemplari. A renderla così popolare hanno contribuito il design originale e i prezzi accessibili. La produzione è continuata fino al 2007 in Europa, e fino al 2012 in Sud America (per la precisione, in Colombia). Renault Twingo 2a Serie (2007-2014)La seconda generazione, presentata al Salone di Parigi 2006 e commercializzata nel 2007,  ha rappresentato un'evoluzione significativa del design, cercando di mantenere l'impronta giocosa della prima serie. Lo stile era più aerodinamico, mentre rimaneva invariato lo schema meccanico tutto davanti. La Twingo II aveva una gamma di motori più ampia, con i benzina da 1.2 litri (60, 75 e 100 CV) e un 1.2 TCe turbo da 100 CV, ma anche un diesel 1.5 dCi da 65 e 85 CV. Più tradizionale anche l'impostazione dell'abitacolo, con materiali migliorati e una più ricca dotazione tecnologica (anche sul fronte della sicurezza, con l'introduzione di ABS, ESP e airbag). Senza arrivare ai fasti della prima serie, la seconda generazione della Twingo ha comunque venduto oltre un milione di esemplari in sette anni. Tante anche per lei le edizioni speciali, dalla sportiva Gordini alla Miss Sixty, dedicata al pubblico femminile. Renault Twingo 3a Serie (2014-2024)La terza generazione della Twingo nasce dalla partnership strategica con il gruppo Daimler-Mercedes: il pianale era lo stesso della piccola Smart, con motore e trazione posteriori, che hanno permesso di ottenere un diametro di volta particolarmente ridotto (crca 8,65 metri). La gamma delle motorizzazioni prevedeva unità a benzina tre cilindri da 0.9 litri aspirati da 70 e 90 CV, turbo da 90 e 110 CV, con cambio a 5 o 6 marce, automatico Edc (su alcune versioni) e anche versioni bifuel a Gpl. Nel 2020 è arrivata l'elettrica Z.E., con motore da 82 CV e batteria da 22 kWh, per un'autonomia media di 160 km nel ciclo Wltp e di 190 km in città. La terza serie ha avuto un discreto successo commerciale, specialmente nella versione a zero emissioni. Il design era più maturo, con interni più curati e una buona dose di tecnologia, a partire dal sistema R-Link con touchscreen da 7.
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F.1, GP Brasile - La lotta per il titolo si accende

Nov 06,2025
A quattro appuntamenti dalla fine, la stagione 2025 di Formula 1 entra nella sua fase più incandescente. Il titolo piloti è ancora aperto e il Gran Premio del Brasile di questo weekend potrebbe rimescolare nuovamente le carte. L'anno scorso qui vinse Verstappen, sotto una pioggia torrenziale che mise in risalto la sua sensibilità di guida, e anche quest'anno il pronostico è tutt'altro che scontato. Norris e Piastri si presentano divisi da un solo punto in classifica, con l'inglese nuovamente in vetta dopo la vittoria a Città del Messico. La McLaren arriva a Interlagos con l'obiettivo di consolidare la propria leadership, ma con la consapevolezza che ogni errore, in questo finale serrato, può costare il titolo.McLaren: nessun ordine di scuderia. Nessun gioco di squadra, nessuna gerarchia imposta. questa la linea tracciata da Andrea Stella e Zak Brown per questo finale di stagione: Siamo racer, non politici, ha ribadito il team principal, evocando lo spirito del 2007, quando la McLaren preferì perdere il titolo piuttosto che preferire un pilota rispetto a un altro. Lando Norris e Oscar Piastri continuano così a giocarsi ad armi pari un mondiale che potrebbe entrare nei libri di storia, con Verstappen nel ruolo del terzo incomodo pronto ad approfittare del minimo errore degli avversari. Un equilibrio pericoloso, ma anche il segreto della forza McLaren: trasparenza, equità e rispetto reciproco. Preferiremmo perdere piuttosto che vincere tradendo la nostra filosofia, ha spiegato Brown. E a Interlagos, teatro di battaglie epiche, questa scelta potrebbe ulteriormente alzare il livello dello spettacolo.Ferrari: ottimismo e continuità. A Maranello si respira finalmente ottimismo, seppur cauto. Dopo il terzo posto di Austin e il secondo del Messico, la Ferrari arriva in Brasile con una SF-25 finalmente capita dai tecnici, capace di massimizzare il potenziale anche in condizioni variabili. Vasseur tiene i piedi per terra, ma non nasconde la fiducia nel lavoro svolto: Il weekend Sprint sarà una sfida dura, ma siamo pronti. Ogni dettaglio conta, dal setup di base al supporto in tempo reale dal remote garage. Con Leclerc in grande forma e Hamilton determinato a chiudere bene la stagione, l'obiettivo è chiaro: confermare il secondo posto nel mondiale costruttori e prepararsi nel migliore dei modi al 2026.Interlagos: cuore e tecnica. Il tracciato intitolato a José Carlos Pace è lungo appena 4,3 km ma racchiude tutto ciò che rende la Formula 1 imprevedibile: dislivelli, curve cieche, frenate violente e una delle zone DRS più lunghe del calendario. La sezione più iconica resta quella che dalla Juno porta alla S do Senna: quindici secondi con l'acceleratore spalancato e il motore sotto stress. Qui potenza ed efficienza aerodinamica fanno la differenza, soprattutto in un weekend dal format Sprint che lascia pochissimo margine per trovare il bilanciamento ideale. Pirelli ha deciso di portare mescole un gradino più dure rispetto al 2024: C2, C3 e C4. Una scelta prudente, motivata dall'elevata usura registrata dodici mesi fa, quando la superficie appena riasfaltata aveva mostrato livelli di graining superiori alla media, soprattutto sull'asse posteriore. Le nuove specifiche promettono una vita più lunga e una finestra operativa più stabile, anche in condizioni di pista fredda o bagnata. Sarà interessante vedere se la Soft, relegata alle qualifiche Sprint lo scorso anno, potrà giocare un ruolo più strategico in gara.Meteo: pioggia in arrivo. Interlagos è sinonimo di imprevedibilità e il meteo 2025 non fa eccezione. Secondo i dati attualmente disponibili, il rischio di pioggia resta alto nelle giornate di venerdì e sabato (55% e 60%), con temporali previsti soprattutto durante la Sprint. La domenica, invece, dovrebbe dare una tregua: cielo nuvoloso ma precipitazioni quasi assenti (solo il 2% di probabilità). Temperature tra i 23 e i 28 gradi e vento moderato completeranno uno scenario ideale per una gara asciutta, ma imprevedibile come sempre a San Paolo.Come vedere il GP del Brasile in tv. Il weekend si preannuncia interessante e potrebbe succedere davvero di tutto. Ecco gli orari - già convertiti al fuso orario italiano - per seguire tutta l'azione in pista.Venerdì 7 novembreProve Libere 1 dalle 15.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Qualifiche Sprint dalle 19.30 in diretta su Sky Sport F1Sabato 8 novembreDifferita Qualifiche Sprint alle 13.00 su TV8Sprint Race alle 15 in diretta su Sky Sport F1 e TV8Qualifiche alle ore 19 in diretta su Sky Sport F1 e TV8Domenica 9 novembreGara alle 18.00 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 21.30
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Chrysler-Dodge - V8 Hemi, il ritorno del vero motore benzina americano

Nov 06,2025
Quando la Dodge ha lanciato, lo scorso anno, la Charger Daytona elettrica, gli americani - o meglio, la comunità globale degli appassionati - non l'hanno presa benissimo. Si aggiunga che non serviva un genio del marketing per comprendere che trasformare in un'elettrica quell'iconica muscle car, da sempre contraddistinta dalla tuonante voce del suo V8, sarebbe stato un suicidio clamoroso. Perciò, ennesima retromarcia con l'annuncio del ritorno del mitico V8 Hemi, che equipaggerà il pick-up Ram 1500 a partire dal mese di dicembre e, con ogni probabilità, lo rivedremo anche sulle sportive Dodge. Nel frattempo, proprio in questi giorni al Sema di Las Vegas, il marchio ha rincarato la dose presentando il concept The Dude, ossia un pick-up stile vintage basato sul Ram 1500 Big Horn, con il V8 5.7 dotato di componenti aftermarket della Mopar. E sempre da Mopar, torna il crate engine (motore in cassa, da montare aftermarket sulla vettura) Hemi Hellephant 426 sovralimentato da mille cavalli.   Mai dimenticare le originiMa cosa rende così speciale questo otto cilindri a V? Prima di tutto l'heritage, con la sigla Hemi che ha accompagnato svariate generazioni di sportive americane per decenni: dalle Plymouth Barracuda, Hemi Cuda e Road Runner alle Dodge Charger, Challenger e Super Bee, tanto per citare le più celebri degli anni Sessanta. E per avvicinarci ai nostri giorni, pure le versioni più spinte di Grand Cherokee e l'erede naturale della Charger. Partiamo dal nome: tradotto sta per emisferico, ossia il cielo delle camere di combustione di forma semi circolare che richiede, ovviamente, pistoni dalla sommità arrotondata; ciò consentiva di adottare due valvole (aspirazione e scarico, inizialmente comandate da aste e bilancieri) di grandi dimensioni, sistemate sui lati opposti della camera, per generare il cosiddetto flusso incrociato e garantire un maggior riempimento e migliorare la combustione, con la candela sistemata al centro. La soluzione, introdotta già nei primi del Novecento ma resa celebre dalla Chrysler all'inizio degli anni 50, consentiva di raggiungere potenze ragguardevoli, a scapito però dei consumi che erano piuttosto elevati. Il 426 Elephant bandito dalla NascarDopo la prima generazione di V8 Hemi, dal 1951 al 1964, la Chrysler dà il via libera al successore, con testate in alluminio anziché in ghisa, valvole ancora più grandi e una missione specifica: competere e vincere nelle drag race e nella Nascar. Nasce così il 426 Elephant (il numero indica la cilindrata in pollici cubi, pari a 7 litri), che era talmente potente (oltre 450 cavalli) da essere bandito dalla Nascar, per essere poi abbandonato all'inizio degli anni 70 a seguito di modifiche sportive regolamentari. La terza generazione sfonda i mille cavalliPer rivedere una nuova famiglia di V8 Hemi occorre attendere l'inizio degli anni 2000, quando la Chrysler lo rimette in produzione, ampiamente rivisto e aggiornato: tutto in alluminio, iniezione elettronica, disattivazione di 4 degli 8 cilindri, fasatura variabile; e le camere di combustione che non sono più perfettamente emisferiche, ma semi ellittiche. Il Gruppo lo diffonde a macchia d'olio su svariati modelli Dodge, Ram, Chrysler e Jeep in diverse declinazioni: il più diffuso 5.7 litri, il più potente 6.4 aspirato e l'infernale 6.2 sovralimentato, prima in versione Hellcat da 717 cavalli, poi Demon da oltre 800 CV, che arrivava a superare, se alimentato a etanolo, i mille cavalli. Non paghi, nel 2019 la Mopar aveva introdotto, come componente aftermarket per chi ama la pratica dell'engine swap, un intero V8 426 Hellephant sovralimentato, 7 litri di cilindrata e 1.000 cavalli. Torna, ma elettrificatoIl ritorno del V8 Hemi, almeno inizialmente, non sarà così roboante come queste ultime mostruose espressioni. L'unità che spinge il Ram 1500 è infatti il 5.7 V8 e-Torque, ossia elettrificato. Con 395 cavalli, 556 Nm e sistema di disattivazione dei cilindri, prevede un generatore/starter a 48 volt alimentato da una batteria da 430 wattora per gestire le riaccensioni del V8, fornire coppia aggiuntiva e, ovviamente, provare a ridurre le emissioni. 
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Nuova strategia - Bentley: arriva l'Urban SUV elettrica, ma la benzina andrà oltre il 2035

Nov 06,2025
Per il 2026, la Bentley ha in servo alcune novità decisive: è stata infatti avviata la produzione degli esemplari di pre-serie della Urban SUV, un modello elettrico inedito che debutterà sul mercato alla fine del prossimo anno; in parallelo, è stato annunciato il ritorno nella gamma della Continental GT della variante esclusiva Supersports. Benzina anche dopo il 2035La Bentley ha confermato inoltre di voler continuare a sviluppare modelli termici, in particolare le plug-in hybrid e alcune serie limitate a benzina per rispondere alla domanda dei clienti, superando così l'iniziale target del 2035 del piano strategico Beyond100+ per il passaggio a modelli esclusivamente elettrici. Urban Suv, la prima elettrica La Urban SUV, che non ha ancora un nome definitivo, è stata mostrata sotto un telo. Sarà più piccola della Bentayga e, soprattutto, sarà proposta in versione elettrica: il primo dato tecnico diffuso è quello della ricarica, con un tempo inferiore ai 7 minuti per recuperare fino a 160 km di autonomia. La Urban Suv sarà fondamentale nella strategia della Bentley e darà vita ad un segmento inedito, portando il marchio nel mondo delle elettriche. La vettura sarà costruita nella nuova Dream Factory, tuttora in fase di completamento. Trazione posteriore e peso ridotto per la SupersportsIn parallelo con l'annuncio della Urban Suv, la Casa di Crewe ha mostrato una prima foto della Continental GT Supersports. La vettura sarà presentata a New York il 13 novembre e offrirà contenuti esclusivi pensati per i clienti sportivi: per la prima volta nella storia del modello, infatti, ci sarà la sola trazione posteriore; inoltre, la Continental GT Supersports sarà la più leggera mai realizzata e verrà costruita in serie limitata. Il teaser suggerisce la presenza di elementi in carbonio, di componenti aerodinamici dedicati e di nuovi cerchi di lega.
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Pick-up - Il RAM Rampage è pronto per l'Europa (e si mostra in Italia)

Nov 05,2025
Il gruppo Stellantis ha confermato l'arrivo in Europa del RAM Rampage: il pick-up midsize (almeno per gli standard americani) vi aspetta in anteprima a Verona, all'evento Fieracavalli 2025, dal 6 al 9 novembre. Nato in Brasile per il mercato globaleIl RAM Rampage è al debutto assoluto in Europa, ma è anche il primo modello della Casa americana a essere stato progettato e prodotto in Brasile. Deve il suo nome a un pick-up iconico degli anni '80 della Dodge, ed è stato sottoposto nei mesi scorsi a un leggero restyling. I teaser diffusi per il mercato europeo mostrano il modello per il Sud America, con i nuovi gruppi ottici a Led.  Benzina o diesel 4x4In Brasile il RAM Rampage è proposto con powertrain 2.0 turbobenzina da 272 CV e 2.2 diesel da 200 CV, entrambi abbinati al cambio automatico nove marce e alla trazione integrale. Non sappiamo invece quali saranno le soluzioni offerte in Europa, né se siano previste varianti ibride.
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Mercedes-Benz - La nuova CLA è anche ibrida: motori e prezzi

Nov 05,2025
Come promesso, dopo la versione elettricada 700 km di autonomia tocca a quella ibrida. La Mercedes ha aperto gli ordini anche in Italia della nuova CLA Hybrid, disponibile con tre livelli di potenza (anche con trazione integrale) e quattro allestimenti. Il listino parte da 47.296 euro, con le consegne che avranno inizio nel 2026. Un nuovo motore per la Mercedes CLARealizzata sulla piattaforma multienergia Mma, la Mercedes CLA monta il nuovo quattro cilindri turbo di 1.5 litri M252 a ciclo Miller abbinato a un impianto mild hybrid a 48V, con un secondo motore elettrico da 22 kW alimentato da una batteria agli ioni di litio da 1,3 kWh. In città, nelle fasi di veleggiamento - fino a 100 km/h - e quando è richiesta una potenza inferiore a 22 kW, l'auto procede esclusivamente in modalità elettrica. Il cambio è un otto rapporti a doppia frizione elettrificata, che integra al suo interno il motore elettrico e i suoi componenti. Ecco tutte le varianti attualmente in gamma:CLA 180: 100 kW (136 CV), 200 Nm, 218 km/h, 0-100 in 8,8 secondiCLA 200: 120 kW (163 CV), 250 Nm, 232 km/h, 0-100 in 8 secondiCLA 200 4Matic: 120 kW (163 CV), 250 Nm, 228 km/h, 0-100 in 7,9 secondiCLA 220: 140 kW (190 CV), 300 Nm, 240 km/h, 0-100 in 7,2 secondiCLA 220 4Matic: 140 kW (190 CV), 300 Nm, 237 km/h, 0-100 in 7,1 secondi La dotazione di Mercedes CLAPer tutti gli allestimenti la Mercedes CLA Hybrid offre la mascherina del radiatore illuminata, i cerchi di lega da 17, il tetto panoramico e i vetri posteriori oscurati. All'interno telecamera per selfie, sedili anteriori riscaldabili elettricamente con supporto lombare, climatizzatore automatico, telecamera posteriore, strumentazione digitale, cruise control adattivo e monitoraggio dell'angolo cieco. Listino della Mercedes CLACLA 180 Advanced: 47.296 euroCLA 180 Advanced Plus: 49.626 euroCLA 180 Premium: 52.383 euroCLA 180 Premium Plus: 54.640 euroCLA 200 Advanced: 49.998 euroCLA 200 Advanced Plus: 52.328 euroCLA 200 Premium: 55.085 euroCLA 200 Premium Plus: 57.342 euroCLA 200 4Matic Advanced: 51.804 euroCLA 200 4Matic Advanced Plus: 54.134 euroCLA 200 4Matic Premium: 56.891 euroCLA 200 4Matic Premium Plus: 59.148 euroCLA 220 Advanced: 53.127 euroCLA 220 Advanced Plus: 55.457 euroCLA 220 Premium: 58.215 euroCLA 220 Premium Plus: 60.472 euroCLA 220 4Matic Advanced: 54.933 euroCLA 220 4Matic Advanced Plus: 57.263 euroCLA 220 4Matic Premium: 60.020 euroCLA 220 4Matic Premium Plus: 62.277 euro
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Auto elettriche - Volvo EX30 con bonus auto elettrica 2025: quanto costa, pregi e difetti

Nov 05,2025
La più piccola delle Volvo rientra nell'elenco di auto che accedono agli incentivi statali: se avete un voucher e state decidendo su quale modello orientarvi, la Suv svedese è sicuramente uno di quelli da considerare. Il listino parte da 36.350 euro: con il contributo massimo di 11.000 euro (stabilito in base al proprio indicatore Isee) e la promo extra della Casa svedese, si scende fino a 18.500 euro. Com'è fattaLa Volvo EX30 è una Suv compatta lunga 4,23 metri, larga 1,84, alta 1,55 e con un passo di 2,65 metri: lo spazio a bordo è più che discreto, anche per chi siede dietro. Il bagagliaio è ben rifinito e ha una capacità, misurata dal Centro prove, di 356 litri, a cui si aggiunge il pratico frunk anteriore da 15 litri per i cavi di ricarica. Nell'abitacolo il minimalismo svedese si spinge molto in là: tutto, o quasi, è demandato al grande schermo centrale da 12,3 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto e le app dell'ecosistema Google. Fin troppo essenziale, invece, il quadro strumenti. Le finiture, ecosostenibili, trasmettono una gradevole sensazione di ben fatto. Motore e autonomia una sola la motorizzazione della Volvo EX30 che accede agli incentivi, quella da 200 kW (272 CV): anche con questo powertrain l'auto è veloce, anzi velocissima per la sua categoria: scatta da 0 a 100 km/h in soli 5,9 secondi. Agli incentivi accedono i due allestimenti della versione con batteria da 49 kWh, e quello base della versione con accumulatori da 64 kWh: con questi ultimi, secondo i rilevamenti del Centro prove, si percorrono 315 chilometri, che diventano 377 in città. Per gli amanti della guida più sportiva (che però devono rinunciare al contributo statale), in gamma c'è la Twin Motor Performance da 428 CV, anche nella versione avventurosa Cross Country. Pregi e difettiLa potenza è cospicua e fa sì che le prestazioni siano notevoliL'infotainment basato su Android Automotive sfrutta tutte le funzionalità di Google. I videogiochi allietano le soste e la connessione wireless per Apple CarPlay è di serieEccessivo il minimalismo della plancia: si passa dallo schermo touch per (quasi) tuttoIl consumo della EX30 è abbastanza alto, specie in autostrada Quanto costa (con e senza incentivi)Sono tre i modelli della gamma della Volvo EX30 che accedono agli incentivi statali, il cui contributo può essere di 11.000 euro per chi ha un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro, e di 9.000 euro per chi ha un Isee compreso tra 30 e 40 mila euro. Quanto costa fare 100 kmCon un consumo rilevato dal Centro prove di 23,8 kWh/100 km, ecco quanto costa ricaricare 100 km di autonomia sulla Volvo EX30, considerando la media dei prezzi di mercato:Ricarica domestica a 0,23 euro/kWh: 5,47 euroRicarica AC (lenta) a 0,68 euro/kWh: 16,18 euroRicarica CC (rapida) a 0,84 euro/kWh: 19,99 euroRicarica HPC (ultra-rapida) a 0,93 euro/kWh: 22,13 euroNota: con gli abbonamenti offerti dai diversi gestori (che si attivano a fronte di un canone mensile, variabile da operatore a operatore), la tariffa può scendere anche del 30% rispetto a quella senza abbonamento. Le altre Bev con gli incentiviQuesta guida fa parte di uno speciale dedicato ad alcuni modelli di auto elettriche, tra i più convenienti, cercati e accessibili con gli incentivi statali e le promo extra messe a disposizione delle Case automobilistiche. Finora, abbiamo pubblicato anche:BYD Dolphin SurfCitroën eC3Dacia SpringLeapmotor T03Fiat 500eFiat Grande PandaRenault 5Tesla Model Y Standard
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Opel - Mokka GSE: prezzi e versioni della Suv elettrica da 281 CV

Nov 05,2025
La Opel introduce nei listini italiani la Mokka GSE: la Suv tedesca da 281 CV è la Opel elettrica di serie più veloce di sempre, ed è ordinabile a partire da 47.300 euro. Questa versione affianca quelle già in gamma, la benzina da 136 CV, la mild hybrid da 145 e la full electric da 156 CV. B-Suv in tuta da garaL'allestimento sportivo GSE offre di serie le grafiche personalizzate, i cerchi di lega da 20" con pneumatici Michelin Pilot Sport EV, l'impianto frenante con pinze anteriori a quattro pompanti di colore giallo, il differenziale autobloccante Torsen, i sedili anatomici rivestiti in Alcantara con poggiatesta integrati e il volante con sezioni piatte. Per la GSE inoltre è stato sviluppato un assetto specifico, mentre il servosterzo ha una regolazione dedicata. Elettrica sportiva da 281 CVLa Mokka GSE deriva direttamente dalla GSE Rally: con il suo powertrain da 207 kW (281 CV) e 345 Nm di coppia scaricati sull'asse anteriore tocca i 100 km/h da fermo in 5,9 secondi, mentre la velocità massima è autolimitata a 200 km/h. La batteria da 54 kWh garantisce, secondo il ciclo di omologazione Wltp, 336 km di autonomia. Il listino della Opel MokkaMokka 1.2 136 CV Edition: 27.700 euroMokka 1.2 136 CV GS: 29.300 euroMokka 1.2 136 CV Ultimate: 30.900 euroMokka Hybrid 1.2 145 CV Edition: 30.700 euroMokka Hybrid 1.2 145 CV GS: 32.300 euroMokka Hybrid 1.2 145 CV Ultimate: 33.900 euroMokka Electric 156 CV Edition: 36.700 euroMokka Electric 156 CV GS: 38.200 euroMokka Electric 156 CV Ultimate: 39.700 euroMokka Electric GSe 281 CV: 47.300 euro
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Unione Europea - Che motori e prezzi avranno le E-Car? La normativa è in arrivo, ecco cosa sappiamo

Nov 05,2025
Quanto costerà la famigerata E-Car, e che motori avrà? Sarà per forza elettrica, o potrà sfruttare anche propulsori più tradizionali, magari ibridi? Lo sapremo il 10 dicembre 2025, quando l'Unione Europea farà il grande passo nella definizione di una nuova categoria di vetture ecologiche, piccole ed economiche invocata come "cura" per un'industria dell'auto in crisi nera. Come si desume quella data? Gli indizi arrivano dal Consiglio ambiente, dove il commissario al Clima Wopke Hoekstra ha fornito una tempistica piuttosto precisa per la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 dei nuovi veicoli: quella, insomma, che prevede lo stop alle vendite di nuove auto alimentate a diesel e benzina nel 2035. Hoekstra ha confermato che la Commissione sta conducendo una valutazione d'impatto per preparare la proposta legislativa e che il progetto verrà presentato entro la metà del mese prossimo. In base all'ultimo ordine del giorno del collegio, il pacchetto legislativo dedicato al comparto è fissato, appunto, al 10 dicembre. E comprende, oltre all'E-Car, la ridefinizione degli standard CO2, il potenziamento delle batterie e l'elettrificazione obbligatoria delle flotte. E-Car: com'è nata l'idea stato il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il 10 settembre, a dire sì a un piano per auto piccole e accessibili, accogliendo l'invito di una parte dei costruttori continentali a promuovere lo sviluppo di vetture sul modello delle kei car giapponesi, come delineato poco tempo prima da Luca de Meo e John Elkann, rispettivamente ex ad Renault e attuale presidente Stellantis. Il capo dell'esecutivo di Bruxelles ha aggiunto che presto sarebbe stata elaborata una bozza di collaborazione con l'industria a un'iniziativa denominata Small Affordable Cars. E-Car: europea, ecologica, economicaNon possiamo permettere alla Cina e ad altri di conquistare questo mercato. In ogni caso, il futuro è elettrico. Il futuro dell'auto dev'essere realizzato in Europa ha aggiunto von der Leyen. Ma la E di E-Car, per cosa sta? Sta per un'auto che sia:1) Europea, cioè prodotta nel Vecchio Continente, con catene di fornitura locali.2) Ecologica, ossia pulita, efficiente e leggera. Non per forza elettrica. Potrebbe anche essere termica, a basso impatto ambientale. Secondo l'Italia e altri Paesi, la E-Car dovrebbe essere all'insegna della neutralità tecnologica.3) Economica, ovvero accessibile a tutti. Norme, segmento, prezzoFra gli innumerevoli aspetti che Bruxelles definirà, ci sono sicuramente:1) Le norme. Le E-Car devono dotarsi di regole ad hoc, a oggi inesistenti. 2) Il segmento di appartenenza: ipotizzabile un M0, da affiancare a M1, 2 e 3. Bruxelles ha assicurato che lavorerà per creare una categoria per queste vetture, una classe che dovrà poi riflettersi negli standard sulle emissioni di CO2.3) Il range di prezzo. Per il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Stéphane Séjourné, la E-Car dovrà costare fra i 15 mila e i 20 mila euro. E-Car e kei car: le differenzeLa E-Car pare ispirarsi alle kei car giapponesi, ma le due categorie potrebbero essere molto diverse. Kei car- Dimensioni: la legge giapponese prevede che le kei car abbiano al massimo una lunghezza di 3,40 metri, una larghezza di 1,48 e un'altezza di 2,00 metri.- Motore: la cilindrata massima consentita ai modelli termici è di 660 centimetri cubi. Le kei car elettriche osservano lo stesso limite di potenza: 64 CV.- Prezzo: a mo' di esempio, la Suzuki Alto costa poco più di un milione di yen (circa 6.000 euro al cambio attuale).- Agevolazioni: la tassa ambientale è ridotta (2% del listino contro il 3% delle auto) come quella di possesso (10.800 yen, circa 61 euro, contro i 25.000 minimi per un'auto, circa 142 euro) e quella sul peso (inferiore del 20%). Assicurazione scontata del 16-17% in media su un arco di 24 mesi. Pedaggi scontati, pari all'80% di quelli applicato alle auto. Così, la quota mercato delle kei car è del 35-36%. E-Car- Dimensioni: la recente concept Dacia Hipster, che si ispira proprio alle kei car e potrebbe certamente anticipare l'idea di una E-Car europea, è molto più corta (3,00 metri) e bassa (1,53) del massimo consentito in Giappone, anche se ha una larghezza (1,55 metri) vicina a quella dei micro veicoli del Sol Levante. - Motore: si sa solo che la E-Car sarà ecologica.- Prezzo: come detto, la E-Car potrebbe costare tra i 15 e i 20 mila euro, quindi molto di più rispetto alle controparti giapponesi.- Agevolazoni: tutte da definire, in termini di incentivi o altro. 
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Formula E - Rivoluzione Gen 4, l'auto da 600 kW

Nov 05,2025
C'è chi la chiama rivoluzione, chi semplicemente la nuova era dell'elettrico. Ma la verità è che la Formula E Gen4 segna qualcosa di più: è una svolta tecnica, concettuale e culturale. Quella presentata oggi è l'auto che ridefinisce cosa può essere una monoposto elettrica da corsa. Non un esercizio di stile, ma la sintesi di dieci anni di sperimentazione, successi, errori e ambizioni.All-in sulle prestazioni. Quando nel 2023 la Gen3 Evo aveva introdotto la trazione integrale e una gestione più aggressiva della rigenerazione, in pochi avrebbero immaginato che la successiva evoluzione avrebbe alzato così tanto l'asticella. La Gen4 arriva con 600 kW di potenza massima l'equivalente di circa ottocento cavalli - e un sistema di all-wheel drive attivo, capace di modulare la coppia in ogni fase della curva. la Formula E più potente, complessa e impegnativa di sempre. E, parola della stessa FIA, sarà anche la più difficile da domare. L'aerodinamica è sdoppiata: una configurazione ad alto carico per la qualifica, l'altra a basso drag per la gara, per esaltare le strategie e l'efficienza. In Attack Mode, i 600 kW diventano una spinta brutale, pensata per i sorpassi impossibili e per restituire spettacolo a ruota a ruota.Un laboratorio a quattro ruote. Ogni dettaglio della Gen4 è pensato per avvicinare la pista alla strada.Il nuovo powertrain, sviluppato in sinergia con Porsche, Nissan, Stellantis, Jaguar e Lola Cars, integra soluzioni di gestione energetica e di rigenerazione che anticipano i futuri sistemi dei veicoli stradali elettrici. La frenata rigenerativa arriva a 700 kW, con una capacità di recupero del 40% dell'energia utilizzata in gara, dato che, fino a pochi anni fa, sarebbe sembrato fantascienza. La batteria, più compatta ma più efficiente, tocca i 55 kWh di capacità e dialoga con i sistemi di controllo della trazione e dell'aerodinamica per bilanciare prestazioni e consumo. , a tutti gli effetti, un ecosistema intelligente su ruote.La sostenibilità.  Sotto la carrozzeria futuristica della Gen4 non c'è solo performance. C'è una filosofia costruttiva radicalmente sostenibile. L'intera vettura è 100% riciclabile, con almeno il 20% di materiali riciclati già impiegati nella produzione. Dalla fibra di lino nei pannelli compositi alla gomma rigenerata nei nuovi pneumatici, ogni componente nasce con un obiettivo chiaro: dimostrare che la velocità può essere circolare. Jeff Dodds, il ceo di Formula E, riassume questo concetto così: La Gen4 non è solo una macchina da corsa, è un simbolo di ciò che l'elettrico può diventare: prestazioni estreme e responsabilità ambientale in un solo pacchetto.Oltre dieci anni di sviluppo. Quando nel 2014 la Formula E debuttò a Pechino, l'idea di un campionato full electric aveva fatto sorridere i puristi. Pochi minuti di autonomia, potenze limitate, cambio macchina a metà gara. Adesso, la Gen4 promette di portare in pista oltre gli 800 cavalli, recupera energia in maniera efficiente e mostra una maturità tecnologica che, secondo i piani alti della categoria, potrà mettere pressione anche alla Formula 1. La nuova monoposto, che debutterà nella stagione 2026/27, rappresenta il punto d'incontro fra innovazione, spettacolo e rilevanza industriale. Marek Nawarecki, Senior Circuit Sport Director della FIA, lo dice senza mezzi termini: Questa vettura segna l'inizio di una nuova era. il collegamento più diretto mai realizzato fra motorsport e industria automobilistica elettrica.
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Modellismo - BMW Alpina C1 E21, nostalgia sportiva

Nov 05,2025
La Solido ha realizzato un modello in metallo in scala 1:18 della BMW Alpina C1 derivata dalla E21. Già dalla prima occhiata si nota il rigore bavarese e l'anima sportiva, ancor più evidenziata dalla verniciatura, un rosso brillante steso con buona precisione, perfetta per mettere in risalto la purezza delle linee di questa coupé, con i suoi tagli netti e il frontale aggressivo. Le strisce laterali riportano il brand Alpina lungo le fiancate, spezzando con eleganza la tinta unita e conferendo il giusto tocco da preparatore. Il classico doppio rene BMW è stato riprodotto correttamente, affiancato dalla discreta sigla C1, mentre la doppia coppia di fari circolari è inserita senza difetti nella calandra; il tutto è sottolineato da una cornice cromata e dallo spoiler anteriore che - anche in scala - trasmette aggressività. Completano i dettagli esterni i cerchi multirazze, finemente riprodotti con il logo centrale e la spalla del pneumatico della giusta altezza per l'auto e l'epoca a cui appartiene. La coda offre un'attenta e dettagliata riproduzione dei gruppi ottici, realizzati in plastica e decorati con la brillantezza cromatica. Fedeli anche gli interniNell'abitacolo il nero regna sovrano: aprendo le portiere si entra in un abitacolo che trasuda passione per la guida. La plancia è riprodotta con cura: la strumentazione circolare è ben leggibile dietro il sottile volante a tre razze, sono presenti i comandi del clima e della radio integrata, anch'essi in nero opaco. I sedili sono un piccolo piacere per l'occhio, con i loro inserti a tratti blu e verdi, le stesse tonalità che Alpina ha reso leggendarie. Le cuciture sono scolpite con sufficiente profondità. Il motore non c'è ma si senteLa BMW Alpina C1 è una coupé compatta, nata per correre sulle Autobahn e affrontare le curve dell'Allgäu con la stessa disinvoltura. Pur priva del cofano apribile, le proporzioni e i dettagli esterni bastano a evocare il motore da 2.3 litri che equipaggiava la vera C1. Un modello in scala 1:18 che avrebbe certamente strappato un sorriso a Burkard Bovensiepen, fondatore di Alpina. Il prezzo di circa 50 euro rende questo modellino alla portata di tutti.
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Stellantis - Rischio incendio, la Jeep richiama 375 mila plug-in

Nov 05,2025
Il gruppo Stellantis ha avviato un'azione di richiamo a livello mondiale che coinvolge circa 375 mila veicoli ibridi plug-in, tra cui le Jeep Wrangler e le Grand Cherokee 4xe prodotte tra il 2020 e il 2025. La decisione è arrivata dopo un'indagine interna sui dati dei clienti, che ha portato alla luce diciannove incendi, nei quali una sola persona è rimasta ferita; i risultati dell'inchiesta sono stati trasmessi all'Nhtsa, l'ente statunitense per la sicurezza stradale. Il richiamo riguarda 320.065 veicoli circolanti negli Stati Uniti, 20.753 in Canada, 2.653 in Messico e 32.238 nel resto del mondo. Non caricatele e parcheggiatele lontanoIl gruppo Stellantis fa sapere che una soluzione è imminente e che i clienti coinvolti verranno informati di quando sarà possibile prenotare un appuntamento in officina. Nel frattempo, si legge in una nota stampa, il rischio [di incendio] è ridotto quando la batteria è scarica. Per questo motivo, si sconsiglia di caricare l'auto. A scopo precauzionale, si raccomanda di parcheggiare i veicoli lontani dalle strutture o da altri veicoli fin quando il problema non verrà risolto.
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Auto elettriche - Smart, fino a 9.000 euro di sconto (anche senza incentivi) per #1 #3 e #5

Nov 05,2025
La Smart ha presenta una serie di offerte promozionali per tutta la gamma, che prevedono sconti incondizionati (svincolati quindi dagli incentivi statali) sugli esemplari in pronta consegna delle #1, #3 e #5 immatricolati entro il 31 dicembre 2025. Le offerte per Smart #3Per gli allestimenti Premium e 25 Anniversario della #3 sono previsti:9.000 euro di sconto in caso di permuta8.000 euro di sconto in caso di acquisto in un'unica soluzione5.000 euro di sconto in caso di finanziamento con Ta al 1,99% 4.000 euro di sconto in caso di leasing e Tan al 1,99%  Per le altre motorizzazioni, Tan al 2,99% per finanziamento e leasing e sconto fino a 1.000 euro. Nel caso di acquisto in un'unica soluzione è previsto uno sconto fino a 1.500 euro, che arriva a 2.500 euro in caso di permuta. Le offerte per Smart #1La promozione principale riguarda la versione d'attacco del listino Pure, per cui è previsto un pacchetto dedicato: TAN al 2,99% con 2.000 euro di sconto incondizionatoSconto di 4.500 euro in caso di permuta;Fino a 4.000 euro di sconto in caso di acquisto in un'unica soluzioneSul resto della gamma, oltre al Tan al 2,99% e lo sconto extra di 2.000 euro, 2.500 euro di sconto nel caso di acquisto in un'unica soluzione, o di 3.500 euro in caso di permuta. Le offerte per Smart #5Per la Suv più grande della rinnovata gamma della smart è previsto un Tan agevolato al 1,99% su finanziamenti e leasing (con il primo canone omaggio nel caso di noleggio superiore ai 36 mesi), sconto incondizionato di 3.000 euro per l'acquisto in un'unica soluzione, fino a 5.000 euro in caso di permuta.
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Emissioni - Green Deal, perché l'accordo sul clima riguarda anche l'auto

Nov 05,2025
Il Consiglio Ambiente dell'Unione Europea ha raggiunto l'accordo sulla proposta della Commissione in merito agli obiettivi climatici per il 2040 e in particolare sul target di riduzione del 90% delle emissioni di anidride carbonica. L'intesa è stata raggiunta dopo una vera e propria maratona negoziale durata quasi 24 ore: le discussioni tra i rappresentanti dei governi del blocco comunitario hanno dimostrato una forte spaccatura tra chi chiedeva maggiori flessibilità e chi puntava a confermare in toto la proposta di Bruxelles. Comunque sia, i risultati di questo accordo riguardano anche l'automobile: vediamo perché. Il compromesso sulla CO2 L'accordo è stato approvato a maggioranza: è stato bocciato da Slovacchia, Ungheria e Polonia, mentre si sono astenuti belgi e bulgari (secondo i meccanismi di voto comunitari, l'astensione vale come voto contrario). Detto questo, è passata la richiesta di diversi Paesi, come l'Italia, di aumentare le cosiddette flessibilità per raggiungere il target al 2040. La Commissione, per esempio, aveva proposto il 90% di riduzione della CO2, con un 3% ottenuto grazie a crediti internazionali, ossia iniziative di taglio della CO2 sostenute in Paesi esteri. Ora la percentuale è stata alzata al 5%, anche se alcuni governi avevano chiesto di arrivare al 10%.  Il ruolo dei biocarburantiInoltre, il compromesso prevede il rinvio al 2028 dell'attuazione del nuovo sistema di scambio delle quote di emissioni Ets 2 e il riconoscimento del ruolo del biocarburanti. Quest'ultimo tema è da sempre una richiesta esplicita del nostro governo. Inoltre, il testo conferma l'inserimento di una clausola di revisione su base biennale a seguito di una valutazione da parte della Commissione della legge sul clima. Infine, oltre all'intesa sui target 2040 è stato trovato un accordo anche sul contributo determinato a livello nazionale (noto come "Ndc"), ovvero il contributo dell'Ue agli sforzi globali sul clima per il 2035 richiesti dagli impegni della Cop30 di Belém (Brasile), in programma dal 10 al 21 novembre. Il range sul quale è stata trovata una quadra prevede un taglio delle emissioni compreso tra il 66,25% e il 72,5% rispetto ai livelli del 1990. La soddisfazione di RomaL'accordo rappresenta la base del mandato necessario per avviare i negoziati con il Parlamento Ue su un testo definitivo. Tuttavia, non dovrebbero esserci grandi ostacoli alla luce della soddisfazione espressa da più parti, tra cui il nostro ministro per l'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin: Abbiamo approvato sia la legge per il clima che l'Ndc per Cop30, devo dire che è stata una trattativa intensa e la Commissione ha riconosciuto che le istanze che portavamo avanti come Italia, e come gruppo di Paesi uniti all'Italia, erano rilevanti, importanti ed equilibrate", ha spiegato Pichetto. "E quindi ha riconosciuto quelle grandi istanze che riguardavano lo slittamento di un anno dell'Ets2, l'inserimento per la prima volta nella parte normativa del ruolo dei biocarburanti; ha dato disponibilità non solo a passare dal 3 al 5% dei crediti di carbonio internazionali, ma anche di inserire in fase di revisione un ulteriore 5% per i crediti a livello domestico".  Perché l'accordo riguarda anche l'autoIl ministro ha inoltre evidenziato come siano stati dieci i Paesi d'accordo con la richiesta italiana di maggiori spazi di flessibilità. A tal proposito, non sono da trascurare le dichiarazioni del commissario Ue al Clima, Woepke Hoekstra (nella foto sopra), in particolare in vista della revisione dei regolamenti comunitari sulle emissioni di auto e furgoni. "Con molti Paesi abbiamo avuto ampie consultazioni e conversazioni su una serie di questioni. Con l'Italia, abbiamo inserito un linguaggio specifico riguardante la considerazione del ruolo dei carburanti rinnovabili a zero e basso contenuto di carbonio nella decarbonizzazione dei trasporti", ha spiegato il commissario. "Tutto ciò, naturalmente, si inserisce nel contesto della revisione che stiamo conducendo con piena apertura su un'ampia gamma di temi, e su cui presenteremo i risultati entro la fine di quest'anno". 
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Wolfgang Egger - BYD disegnerà nuove auto 'apposta per l'Europa' (e c'entra Milano)

Nov 05,2025
BYD è pronta a disegnare auto specificamente per l'Europa. Lo assicura a Quattroruote Wolfgang Egger, capo dello stile della Casa cinese: rispondendo a una nostra domanda durante un incontro coi media a Zhengzhou, in Cina, l'ex designer di Alfa Romeo e Audi ha sottolineato come il nuovo Centro stile aperto a Milano avrà un ruolo chiave in questa attività (è nato appositamente per quello) e ha lasciato intendere che prossimamente non solo vedremo delle BYD fabbricate in Europa, ma anche dei prodotti concepiti appositamente per il nostro mercato: Stiamo discutendo internamente se, in alcune categorie di vetture, non sia più opportuno differenziare i prodotti destinati all'Europa da quelli cinesi. I primi frutti del lavoro del nuovo Design Center verranno svelati nella prima parte dell'anno prossimo. Racco, la kei car "perfetta per l'Italia"Classe 1963 e una lunga carriera perlopiù tra Italia e Germania, Egger è al timone dello stile della BYD dal 2017. Iil designer tedesco ha affrontato vari temi. AZhengzhou, sede di un'importante fabbrica e del Centro Prove della BYD, Egger ha parlato anchedelle E-Car, le "piccole" ed economiche vettureeuropee che nel giro di poche settimane dovrebbero essere normate sul modello delle kei car giapponesi. A proposito, pochi giorni fa la BYD ha presentato la Raccoal Japan Mobilty Show: Per l'Italia sarebbe perfetta, ha ammesso Egger, ma tutto dipende da quali saranno i criteri di omologazione. E ha descritto la propria visione, da europeo, della realtà sociale e industriale cinese: Qui c'è meno gerarchia e più integrazione orizzontale. C'è una mentalità aperta, che non si chiude nel suo passato. Confucio è ancora presente, ma più come filosofia. Le nuove tecnologie, l'IA e l'Alfa RomeoNel confronto con la stampa sono emersi poi altri spunti di discussione legati all'uso delle nuove tecnologie. Per esempio, la crescente omologazione degli interni delle auto, per cui differenziarsi è sempre più difficile, ma ancora possibile a detta di Egger: la nostra concept Ocean, destinata a diventare un modello di serie nel 2026, ne è la dimostrazione. Oppure i vincoli di progettazione legati alla presenza delle batterie sulle elettriche o le ibride plug-in: Nel nostro caso, la presenza della batteria integrata nel pavimento implica in automatico una maggiore altezza. E quando disegniamo una sportiva, dobbiamo saperla gestire. L'intelligenza artificiale, invece, viene definita da Egger come uno sparring partner per i creativi: Ci aiuta a capire, per esempio, cosa farebbero i nostri competitor al posto nostro nell'ambito di un progetto. A conclusione, in risposta alla domanda su che cosa abbia ispirato la sua carriera di designer, Egger ha citato il cuore sportivo di Alfa Romeo, Nuvolari e i carrozzieri torinesi. Segno che un gran pezzo d'Italia è rimasto nel suo cuore, anche oggi che disegna auto nel nuovo mondo dell'automotive.   
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Lexus - La LBX si fa dark con la Vibrant Edition

Nov 05,2025
Si aprono gli ordini in Italia della Lexus LBX Vibrant Edition. La Suv compatta premium è offerta a partire da 42.000 euro con una formula di lancio che prevede un finanziamento dedicato a clienti con meno di 35 anni di età, che comprende anche tre tagliandi di manutenzione e un anno di polizza Rca. Questo nuovo allestimento sarà presentato in anteprima al Nitto ATP Finals di tennis di Torino a partire dal 9 novembre. Il powertrain rimane il full hybrid a benzina da 136 CV, l'unico attualmente in gamma. Nero a contrasto fuori, Dark Rose all'internoLa Lexus LBX Vibrant Edition capitalizza il successo ottenuto nel nostro Paese, con oltre 6.000 esemplari già consegnati (che ne fanno la Lexus più venduta in Italia), aggiungendo un ulteriore tocco di esclusività. La serie speciale aggiunge elementi esclusivi come i cerchi nero opaco da 17", le finiture nere su alettoni, paraurti e portiere e la mascherina con cromatura scura. Questi particolari si combinano con i tre colori disponibili per la carrozzeria: Pure White, Emotional Red o Black, con l'opzione del tetto nero a contrasto per le prime due. Gli interni propongono rivestimenti in pelle semi-anilina nera con elementi a contrasto Dark Rose.
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Lutto nel motorsport - Addio ad Andrea de Adamich, cuore Alfa Romeo

Nov 05,2025
Se ne va un altro simbolo italiano delle corse internazionali degli anni d'oro, 60 e 70: è morto infatti Andrea de Adamich, poco dopo il suo 84esimo compleanno. L'ex pilota triestino, noto conduttore televisivo nel programma Grand Prix, telecronista dei GP di F.1 e fondatore del Centro internazionale Guida Sicura, aveva iniziato a correre in auto nel 1962, vincendo il Campionato Italiano di F.3 nel 1965. Approdato all'Autodelta e all'Alfa Romeo, alla quale è sempre rimasto legato, Andrea al volante della Giulia GTA si laureò per due volte Campione europeo Turismo, nel 1966 e nel 1967. Corse tantissimo anche con le 33 Sport-prototipo, vincendo due gare mondiali.  In Formula 1Nel frattempo, de Adamich alternò anche la Formula 1, nella quale sbarcò nel 1968, con la Ferrari, in Sudafrica. Nel 1970 tornò con la McLaren-Alfa Romeo, per poi passare alla March-Alfa Romeo l'anno seguente e poi alla Surtees. Nel 1973, con la Brabham disputò pochi GP, poi ebbe un serio incidente al primo giro della corsa in Gran Bretagna, che mise fine alla sua carriera di pilota. Migliori risultati nel circus, due quarti posti ai GP Spagna 1972 e Belgio 73. In seguito, de Adamich divenne un apprezzato giornalista, figura di spicco televisiva di Mediaset per i motori dal 1978 al 2009, mentre già all'inizio degli anni 90 aveva fondato il Centro internazionale Guida Sicura a Varano de' Melegari, un riferimento nel settore. Scompare dunque una figura poliedrica, che ha lasciato un segno forte nella storia delle competizioni, nell'abitacolo, come fuori.
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La foto - Peugeot Polygon Concept, la nuova 208 parte da qui

Nov 04,2025
La Peugeot ha svelato la prima immagine della Polygon Concept, che sarà presentata sul canale YouTube della Casa francese il prossimo 12 novembre. Già dal 10 sarà invece possibile visitare Polygon City, un'isola esclusiva all'interno del videogame Fortnite, creata dagli sviluppatori del gioco con la collaborazione della Peugeot e ispirata al design del volante Hypersquare. Originalità al potereLa Polygon Concept introduce temi stilistici destinati a influenzare i futuri modelli di serie. La carrozzeria compatta ha un frontale cortissimo e una coda raccolta, mentre i cristalli avvolgono l'abitacolo e si estendono fino al tetto, che termina con un doppio profilo aerodinamico. I cerchi di lega molto grandi, i loghi sul montante posteriore che sembrano citare la 205 e quello del Leone sulle portiere sono elementi tipici di una showcar, e anche gli interni sono a loro modo rivoluzionari, con il volante Hypersquare dotato di tecnologia steer-by-wire. Un assaggio della nuova 208?La Peugeot punta tutto sulla dinamica, descrivendo la Concept come pronta a  "riscrivere il concetto di piacere di guida". In questo senso l'opzione più logica è che la Polygon possa anticipare soluzioni tecniche destinate a debuttare sull'erede della 208, attesa nel 2027 e costruita sulla piattaforma Stla Small. Citazioni colte (dalla 205 GTi)La Polygon, del resto, non fa niente per nascondere le sue ascendenze. Nelle sue forme futuristiche e per il momento lontanissime dalla serie, l'occhio allenato individua diversi punti di contatto con il passato più illustre delle compatte del Leone. Si noti in particolare il caratteristico montante posteriore a triangolo, diretta filiazione di quello della mitica 205. Ma i dettagli più eloquenti sono altri. Come le due forme curvilinee sul montante stesso, che citano la GTi. O i cerchi con i fori circolari, altro omaggio alla stessa piccola bomba. Se la Peugeot sta tentando di dirci qualcosa, il messaggio è forte e chiaro.
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Hyundai e Healthy Seas - Come educare i ragazzi all'ambiente? Mettendoli al lavoro

Nov 04,2025
Cosa ci facevano cento ragazzi il 3 novembre sulle rive del Lago di Pusiano? Semplice, imparavano facendo il valore dell'educazione ambientale. Hyundai e Healthy Seas hanno coinvolto gli studenti dell'I.C. G.D. Romagnosi di Carate Brianza in una giornata "speciale" per sensibilizzarli alla tutela delle acque e della biodiversità. Tra attività educative, momenti di riflessione e un'operazione di pulizia delle rive del lago, i giovani hanno potuto toccare con mano la gioia di fare qualcosa per l'ambiente e diventare protagonisti di quel cambiamento sempore più necessaripo se vogliamo conservare il nostro Pianeta. Una giornata tra teoria e praticaDurante la mattinata, gli studenti si sono alternati tra sei attività, dalla pulizia delle sponde al litter bingo per imparare a riconoscere e classificare i diversi materiali, fino ai laboratori interattivi sulla biodiversità e sull'economia circolare. Non potevano poi mancare momenti di riflessione sul clima e il suo cambiamento repentino, sull'inquinamento e la protezione della Terra. A chiusura poi  la possibilità di mettere le "mani in pasta" con un giro in canoa e una dimostrazione pratica sui rischi delle ghost nets, le reti da pesca abbandonate che minacciano gli ecosistemi acquatici. Insomma, un piccolo passo in più per diventare cittadini consapevoli.
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