Europa vs Usa - Zipse (BMW): "Tagliamo i dazi Ue sulle auto statunitensi"
Oliver Zipse torna a parlare di questioni doganali. L'amministratore delegato del gruppo BMW, già fortemente contrario ai dazi europei sulle elettriche cinesi, ha colto l'occasione di un convegno organizzato a Berlino dalla testata Die Welt per affrontare il tema delle politiche protezionistiche del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a danno dell'Unione Europea. L'inquilino della Casa Bianca ha promesso nuovi dazi sulle merci europee nel caso in cui il blocco comunitario non accetti di riequilibrare gli attuali rapporti commerciali: per questo, secondo Zipse è necessario "creare condizioni uniformi" tra gli Stati Uniti e l'Unione, intervenendo sull'attuale differenze nelle aliquote doganali.
La proposta. Il manager tedesco ha anticipato una proposta che lui stesso porterà al Dialogo Strategico che sarà avviato a Bruxelles il 30 gennaio. "Dovremmo discutere di ridurre le barriere commerciali invece di aumentarle", ha affermato Zipse, invitando l'Ue a "fare un grande passo", ossia abbassare i dazi doganali sulle importazioni dagli Usa dall'attuale 10% al 2,5%, la stessa aliquota applicata da Washington sulle merci europee. In tal modo, per il numero uno del gruppo bavarese, si eviterebbe di innescare una guerra commerciale che rischia di peggiorare un contesto negativo sempre più sfavorevole per l'industria automobilistica del Vecchio Continente e, in particolare, per i colossi tedeschi, fortemente esposti al protezionismo commerciale.
Le mosse di Wolfsburg. A tal proposito, il gruppo Volkswagen sarebbe pronto a considerare specifiche iniziative per salvaguardare Audi e Porsche. Secondo il quotidiano economico Handelsblatt, a Wolfsburg starebbero valutando la possibilità di realizzare negli Stati Uniti degli impianti di produzione dedicati ai modelli dei due marchi, particolarmente vulnerabili all'ipotesi di un aumento dei dazi statunitensi visto che non hanno fabbriche a loro riservatene nel Paese a stelle e strisce.
Bev made in China - Mercedes-Benz aderisce alla causa contro i dazi
La Mercedes-Benz ha deciso di aggiungersi all'ormai lungo elenco di costruttori intenzionati a contestare la decisione della Commissione Europea di imporre i dazi sulle elettriche costruite in Cina: infatti, secondo quanto riferito da un portavoce a diversi organi di stampa, la Casa della Stella ha aderito alla causa promossa presso la Corte di giustizia dell'Ue dalla Geely e da altre società automobilistiche.
L'elenco. Il procedimento giudiziario vede ora la partecipazione, oltre che di Mercedes-Benz e Geely, anche di BMW, BYD, Saic e Tesla. Tutte sono sottoposte, dallo scorso autunno, al pagamento di tariffe doganali supplementari rispetto al 10% in vigore da decenni. La Mercedes-Benz non importa dalla Cina veicoli elettrici, ma ha comunque un forte interesse nella commercializzazione delle Smart assemblate in un impianto cinese da una joint venture paritetica con la Geely: sulle Bev del marchio nato nel 1996 grava un'aliquota doganale del 18,8%, ossia del 28,8% considerando anche la tariffa normale. Si tratta di un dazio analogo a quello pagato dal conglomerato di Hangzhou, tra l'altro grande azionista della stessa Mercedes-Benz. La BMW, invece, è sottoposta a una tariffa supplementare del 20,7%, la BYD del 17%, la Saic del 35,3% e la Tesla del 7,8%. La Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che ha sede in Lussemburgo, è composta da due corti: la Corte di giustizia stessa e il Tribunale. E sarà proprio quest'ultimo, in quanto responsabile di eventuali contenziosi doganali, a giudicare in merito alla causa promossa dalle Case automobilistiche contro Bruxelles.
Bosch - Fino al Circolo Polare Artico con il sistema brake-by-wire
Sei giorni, 3.300 km di strade aperte al pubblico, fino a raggiungere il Circolo Polare Artico: la Bosch ha completato con successo il test di lunga distanza per il suo nuovo sistema brake-by-wire, che elimina il collegamento meccanico tra pedale e impianto frenante. Una soluzione che debutterà sul mercato il prossimo autunno, e che diversi costruttori hanno già ordinato all'azienda tedesca. Secondo la Bosch entro il 2030 saranno cinque milioni e mezzo i veicoli in tutto il mondo equipaggiati con questa tecnologia.
Come funziona. Quando il conducente preme il pedale, la richiesta all'impianto frenante viene inviata tramite segnale elettrico attraverso linee ridondanti, che agiscono su due attuatori idraulici indipendenti tra loro: l'attuatore del freno by-wire e un ESP. I due meccanismi lavorano su canali diversi di un sistema elettrico ridondato, e questo permette di poter esercitare la pressione frenante su tutte le ruote anche in caso di guasto, garantendo la totale efficacia anche sulle auto a guida autonoma.
Libertà progettuale. I vantaggi di questa soluzione sono molteplici: innanzitutto è possibile montare i componenti del sistema frenante nel punto migliore in termini di sicurezza in caso di incidente. In secondo luogo, evitano di dover progettare varianti per i veicoli con guida a destra e a sinistra. Da ultimo, ma non meno importante, questa soluzione consente di liberare spazio ai designer quando progettano gli interni dell'auto. Oltre all'attuale impianto brake-by-wire, la Bosch sta anche lavorando a un sistema puramente elettromeccanico che elimina completamente l'impianto idraulico.
Horse Powertrain - Brasile, via alla produzione del motore HR13 a benzina-etanolo
Nella fabbrica brasiliana di Curitiba, Horse Powertrain ha avviato la produzione del motore HR13 Turbo Flex Fuel, che affianca il fratello minore HR10 tre cilindri di 1.0 litro. La fabbrica ha una capacità produttiva complessiva di 600.000 motori all'anno ed è stata oggetto di forti investimenti nel corso dell'ultimo periodo.
Un 1.3 turbo a etanolo. La nuova unità HR13 a iniezione diretta di 1.3 litri eroga 163 CV e 250 Nm e può essere alimentata a benzina o etanolo, seguendo le specifiche richieste del mercato locale. Presto saranno resi noti i modelli e i marchi che utilizzeranno queste unità, già predisposte per le future normative di omologazione più restrittive previste nei prossimi anni.
Stellantis - Il gruppo assume il controllo della joint venture per i cambi eDct
Stellantis ha deciso di assumere il pieno controllo delle attività per la produzione di cambi eDct in Francia e Italia. L'operazione sarà realizzata dal gruppo automobilistico, rilevando la partecipazione detenuta dalla belga Punch Powertrain nell'apposita joint venture creata nel 2018.
Le strategie. La decisione riguarda direttamente gli stabilimenti di Metz (Francia) e il complesso torinese di Mirafiori, dove si è concretizzata l'attività dell'impresa congiunta con la produzione dei cambi eDct, una tecnologia di ibridazione che integra un motore elettrico da 21 kW in una trasmissione a doppia frizione. L'assunzione del controllo della joint venture e quindi della gestione diretta dei processi di sviluppo e produzione delle trasmissioni è legata alla strategia varata di recente da Stellantis per ampliare e rinnovare l'offerta della gamma di modelli mild hybrid (Mhev) e ibridi plug-in (Phev).
Porsche Taycan - Guinness dei primati per il drift sul ghiaccio
La Porsche ha conquistato il Guinness dei primati per il più lungo drift sul ghiaccio con una vettura. Una Taycan GTS a trazione integrale, guidata dall'istruttore professionista Jens Richter, ha fatto 132 giri consecutivi di un cerchio di 59 metri di diametro (pari a 17,5 km), in 46 minuti, sempre in sbandata controllata.
Quattro Guinness per la Taycan. Il record, siglato presso il Porsche Arctic Center in Finlandia, ha battuto di quasi 3 km il primato precedente, ma ha richiesto un lungo lavoro di preparazione: la scelta della tipologia e il numero di chiodi sui pneumatici Michelin hanno reso necessari diversi tentativi per trovare un equilibrio tra il grip e il progressivo deterioramento della pista. Per la Porsche Taycan si tratta del quarto Guinness Record e del secondo dedicato al drift dopo quello ottenuto in Germania all'Hockenheimring nel 2020, senza contare i primati ottenuti al Nürburgring.
Idrogeno - Toyota avvia la sperimentazione per il rifornimento ultra rapido
La Toyota continua a premere l'acceleratore sull'idrogeno. Dopo l'auto "a cartuccia", ora la divisione europea dell'azienda ha firmato un accordo con Hydrogen Refuelling Solutions (HRS) ed Engie per creare le stazioni di rifornimento ultra rapide.
Veloci ed economiche. L'obiettivo è trovare un modo più veloce ed economicamente vantaggioso di fare il pieno d'idrogeno ai veicoli commerciali e industriali: non a caso, la nuova soluzione sarà sperimentata all'interno di RHeaDHy, il progetto dell'Unione Europea dedicato allo sviluppo di sistemi di rifornimento ad altissimo flusso per ottimizzare l'approvvigionamento dei mezzi pesanti.
Nuova tecnologia. Il cuore della sperimentazione è la nuova tecnologia Twin Mid Flow: grazie a un doppio ugello offre un flusso maggiore di idrogeno che permette di rifornire un veicolo pesante in meno di 10 minuti e un leggero in meno di cinque. In più, elimina la necessità di due diversi tipi di erogatori in ciascuna stazione di rifornimento, abbassandone quindi i costi. Stando ai calcoli delle tre aziende, in otto minuti un camion da 40 tonnellate potrà caricare abbastanza combustibile per percorrere 600 km, mentre in 12 minuti potrà arrivare a 900 km di autonomia.
Obiettivo 2030. Queste stazioni riviste e corrette sono una delle carte giocate dall'Ue per stimolare la diffusione dell'idrogeno. Dopotutto, tramite il regolamento Afir, l'Europa deve arrivare al 2030 con una stazione di rifornimento per autovetture e autocarri in tutti i nodi urbani e ogni 200 km lungo la rete centrale continentale TEN-T.
Fiat Grande Panda - Il primo test della nuova segmento B
Com'è giusto che fosse, la Fiat ha deciso di presentare la Grande Panda al Lingotto, simbolo archetipale di un'era in cui l'Italia iniziava a rivendicare un ruolo di leader globale nell'automobile popolare, poi orgogliosamente difeso con decine e decine di prodotti mass market. Abbiamo già pubblicato le caratteristiche fondamentali del modello che riporta il marchio nel segmento B dopo anni di assenza: vado comunque a ripeterle, per meglio introdurre le prime (anzi, primissime, ché oggi c'è stata l'anteprima per i membri dell'Auto dell'anno, organizzazione che generosamente mi accoglie) impressioni di guida. Piattaforma Smart (quella già utilizzata da Citroën C3 e Opel Frontera), powertrain elettrico oppure benzina tre cilindri 1.2 da 100 CV, lunghezza di un filo inferiore ai quattro metri e forti richiami stilistici (perlomeno nell'angolatura delle lamiere) alla Panda di de Benedetti (che, lo ricordo, si chiamava così - la Panda, non de Benedetti - in onore di una divinità romana di seconda fascia protettrice delle strade: l'immedesimazione con il simpatico mammifero è venuta in automatico dopo).
Prima di salire sull'elettrica (quella c'era, non iniziamo con le polemiche), qualche annotazione sui prezzi, perché rispetto alle comunicazioni di ieri Fiat è andata sullo specifico, chiarendo alcuni dubbi. La Hybrid è offerta in tre allestimenti (Pop, Icon e la Prima) i cui prezzi sono, rispettivamente, 18.900 euro, 20.400 e 22.900. A questi valori (che comprendono la messa in strada di 1.100 euro) vanno poi sottratte le promozioni di lancio, ovvero mille euro in caso di rottamazione di un'auto di omologazione uguale o inferiore a Euro 4 e altri 950 euro se si opta per il finanziamento. Stesso meccanismo si applica per la Bev: due allestimenti - La Prima e Red - che costano 24.900 e 27.900 euro e il cui prezzo - nel caso della Red - si riduce a 23.900 con rottamazione e a 22.950 con finanziamento (analogo taglio per l'altra).
Dunque, La Prima color menta con cui sto scendendo la straordinaria rampa del Lingotto, immerso in un'architettura brutalista che fa il paio con le linee tagliate con l'accetta della piccola serba (l'auto la fanno a Kragujevac, già casa della 500 L), si piazza attorno ai 25 mila euro, che è più o meno lo stesso prezzo della della R5 equivalente, ovvero con batteria da 40 kWh (la Panda ce l'ha da 44). Al volante, si capisce subito che l'italiana e la francese - pur lottando nella stessa categoria - hanno obbiettivi diversi, che a loro volta si riflettono nell'approccio progettuale prescelto. La Renault è un'eccellente rivisitazione di un modello di cui si sono volute rigidamente mantenere le premesse: svelta macchina da guidare, assai chic nelle sue ossessive strizzate d'occhio agli stilemi dell'originale, paga la personalità sbarazzina con una disponibilità di spazio davvero minima (non che questo mi abbia impedito di votarla come Auto dell'anno, sia chiaro). La Panda, che è più lunga di appena 7 centimetri, punta al contrario sulla natura da family mover, sfrutta quella minima differenza di ingombri esterni per ottenere un'abitabilità interna da best in class e la Bev - che per la concorrente è l'unica declinazione disponibile - va onestamente considerata un inevitabile pedaggio alle normative di Bruxelles (Gaetano Thorel, responsabile del marchio Fiat per l'Europa, dice che se l'elettrica arriva al 15-20% del totale, quota che consentirebbe di evitare le multe, sarebbe un successo). Insomma, se una è fatta per divertirsi, l'altra nasce per offrire un mezzo di trasporto di costo abbordabile - secondo i parametri odierni - a nuclei familiari che verosimilmente hanno bisogno di una sola vettura in grado di fare tutto.
Ciò detto, non stupisce che la Grande Panda a batteria - guardata con grande curiosità dai passanti - avanzi paciosamente senza particolari ambizioni prestazionali, né nelle performance (a tavoletta, con opportuno lancio e traino aerodinamico di un inconsapevole furgone, ho faticato a superare i 130 all'ora), né nel comportamento dinamico, che presenta una morbidezza di funzionamento sovrapponibile a quella della sorella francese. A me non dispiace, anche perché la ritengo coerente con lo spirito del veicolo, ma chi preferisce tarature delle sospensioni più sostenute si stupirà del rollio. Visto che se ne fra un gran parlare, mi sono fermato a una colonnina per provare il famoso cavo retrattile nascosto da uno sportellino sul frontale. Lungo 4,5 metri, è sicuramente utile (intanto, si sporca di meno) ma rimetterne a posto il tappo prima di farlo rientrare nel pertugio porta via tempo. L'autonomia dichiarata è di 320 km in ciclo Wltp: un range reale di 280 dovrebbe essere alla portata, a giudicare dai dati del computer di bordo (che a un certo punto si è spento assieme all'intero infotainment, ritenendo sufficiente la strada percorsa). La potenza di ricarica in corrente continua è di 100 kW. Come detto da Olivier Franois, la Grande Panda - che sarà la prossima copertina di Quattroruote e di cui sta per partire la campagna pubblicitaria, protagonista Shaggy ("Pandastic" lo slogan) - è la prima di una famiglia che includerà una versione più grande (finora conosciuta come Giga Panda) e, a un certo punto, pure il nuovo modello della Pandina. Curiosamente, Franois ha anche ricordato che la Fiat più venduta è la Strada di stampo sudamericano, ovvero un pick-up, e non ha escluso che il marchio possa andare a esplorare sviluppi in quella direzione, ché la piattaforma si presta a diversi utilizzi. Nei prossimi giorni pubblicheremo un video realizzato, sempre a Torino, dai valenti giovani della redazione.
Audi Bruxelles - Bonus aggiuntivi e doppie buonuscite per i lavoratori
Audi ha raggiunto un accordo con i sindacati belgi per sostenere i circa 3 mila lavoratori dell'impianto di Bruxelles, destinato a chiudere i battenti il 28 febbraio prossimo. In particolare, è stato concordato un "piano sociale" che estende le iniziative già messe in atto dalla Casa dei quattro anelli e ne aggiunge altre a favore dei dipendenti più anziani.
Il piano sociale. L'intesa prevede, innanzitutto, che le attuali proposte di buonuscita vengano ampliate rispetto a quanto deciso in maniera autonoma dall'azienda. L'Audi ha infatti accettato di pagare dei bonus, calcolati sulla base dell'anzianità di servizio di ogni dipendente, e di incrementare l'indennità di licenziamento prevista dalle normative del Belgio: l'ammontare sarà doppio rispetto ai requisti di legge. Per esempio, secondo il quotidiano belga Nieuwsblad, un lavoratore con 30 anni di servizio potrà ricevere una buonuscita totale compresa tra 200.000 e 400.000 euro, a seconda della mansione e del livello salariale. Inoltre, sono previste ulteriori misure, tra cui iniziative straordinarie per i lavoratori ultrasessantenni, corsi di formazione e strumenti di ricollocamento.
Elli Mobility - Una nuova società per i servizi di ricarica del gruppo Volkswagen
Il gruppo Volkswagen consolida i propri servizi di ricarica e rifornimento con la fusione di Logpay Transport Services ed Elli: le due società, che si occupano di servizi di mobilità, confluiranno nella nuova Elli Mobility, controllata da Elli e operativa a partire dal prossimo mese di marzo. Questa fusione, sottolinea la Casa tedesca in una nota stampa, getta le basi per una crescita futura dei servizi di mobilità, con una gamma ampliata di soluzioni per i clienti privati e le flotte. La nuova società sarà guidata dal ceo Joschi Jennermann e dal cfo Sebastian Steffen.
Le due società. Logpay è una società di servizi legati alle carte carburante e di ricarica, mentre Elli si occupa di mobilità elettrica (infrastruttura pubblica e domestica). L'integrazione di queste due realtà permetterà al gruppo Volkswagen di offrire ai clienti servizi di ricarica e rifornimento sia per le flotte elettriche che per quelle miste. La nuova Elli Mobility permetterà di accedere così a un unico partner contrattuale per i servizi di rifornimento e lavaggio, soluzioni di ricarica domestica e sul posto di lavoro, con una copertura capillare in Europa.
BMW - Le novità della gamma 2025
BMW aggiorna la gamma per il 2025, disponibile a partire dal mese di marzo. Le novità riguardano La Serie 5 e la i5, la Serie 2 Gran Coupé e la X3, ma c'è anche l'arrivo della ricarica a 11 kW per le varianti Phev di ulteriori modelli.
La i5 fa più strada. Per la Serie 5 e la sportiva M5 sono previste nuove combinazioni di allestimento interne e ulteriori accessori di serie (come la Interaction Bar e l'impianto audio Harman Kardon per tutti gli allestimenti), mentre la novità principale riguarda le elettriche i5 e i5 Touring: grazie ai pneumatici a bassa resistenza di nuova generazione, ai cuscinetti ruota ottimizzati e ai nuovi semiconduttori utilizzati per l'elettronica di potenza l'autonomia guadagnerà circa 47 km, mentre il consumo omologato nel ciclo Wltp sarà ridotto del 9%. Sulla top di gamma i5 M60 xDrive diventa inoltre di serie il pacchetto M Sport Package Pro.
Motori aggiuntivi per Serie 2 Gran Coupé e X3. Sulla Serie 2 Gran Coupé vengono rese disponibili le motorizzazioni benzina 216 1.5 turbo 122 CV con cambio automatico doppia frizione (6,4 l/100 km e 145 g/km) e 223 xDrive 2.0 turbo 218 CV (0-100 km/h in 6,4 secondi), inoltre viene inserita tra gli optional la mascherina Led Iconic Glow. Debutta inoltre la X3 40d xDrive, che completa la gamma endotermica con il 6 cilindri 3.0 diesel mild hybrid 48V da 303 CV e 670 Nm capace di 6,7 l/100 km e 177 g/km a fronte di 5,4 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.
Ricarica a 11 kW per le Phev. La BMW ha inoltre aggiornato il sistema di ricarica di bordo delle varianti plug-in hybrid dei modelli X1, Serie 2 Active Tourer, Serie 7 ed XM. Per tutte, il sistema passa da 7,4 a 11 kW. Sulla iX debutta infine il sistema Digital Key Plus, che permette di creare fino a 18 chiavi virtuali con permessi e settaggi personalizzati.
WinteRace 2025 - Tutto pronto per la gara di regolarità di Cortina
L'edizione 2025 della WinteRace, la dodicesima da quando è stata inaugurata, si svolgerà a Cortina d'Ampezzo dal 13 al 15 marzo prossimi: una gara di regolarità che fa parte del calendario ASI, riservata ad auto storiche e Icon, alla quale prenderanno parte settanta equipaggi, per un viaggio attraverso le Dolomiti e l'Austria per raccontare un pezzo di storia dell'automobile.
L'evento. Il format è lo stesso che dal 2000 a oggi ha contribuito al successo dell'evento: settanta equipaggi ammessi, di cui cinquanta alla guida di auto storiche e venti di modelli iconici prodotti nel ventunesimo secolo. Le iscrizioni, aperte dallo scorso 1 settembre, hanno già registrato l'adesione di molti equipaggi stranieri, tra cui alcuni provenienti da Messico, Argentina, Belgio, Montecarlo e Croazia. L'evento è a calendario A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano) a nome del Circolo Veneto AutoMoto d'Epoca Giannino Marzotto.
Il programma e il percorso. Sviluppato su circa 460 chilometri complessivi, il tracciato della WinteRace 2025 inizia e si conclude in Corso Italia a Cortina d'Ampezzo. Nella prima giornata le vetture attraverseranno il valico di Forcella Cibiana per entrare nella Val di Zoldo, proseguendo lungo il passo Duran, la cittadina di Agordo e il passaggio del passo Cereda che conduce in Trentino. Sosta nel centro storico di Primiero per l'esposizione al pubblico, passaggio per San Martino di Castrozza e tappa a Malga Ces, per tornare poi verso Cortina. Nella seconda giornata il percorso si snoda tra Italia e Austria, passando dal passo Tre Croci fino al lago di Misurina, per proseguire attraverso Dobbiaco, San Candido e l'arrivo in Tirolo a Obertilliach. Dopo una sosta si prosegue in Carinzia fino a Kötschach-Mauthen, a Lienz e all'aeroporto di Nikolsdorf, a disposizione per la WinteRace per altre prove di abilità. Al termine, le vetture torneranno verso Cortina per la conclusione della gara.
BMW - M3 CS Touring, le prime foto dei prototipi
La BMW ha confermato l'arrivo della M3 CS Touring diffondendo alcuni teaser dei prototipi in fase di collaudo. Nonostante l'auto sia ancora protetta da pellicole, è piuttosto facile intuire l'aspetto finale: l'allestimento speciale CS già offerto sulla berlina in serie limitata sarà quindi disponibile anche sulla station wagon.
Aerodinamica, assetto e cavalli extra. Gli interventi mirati all'assetto e alle regolazioni dei software offriranno un comportamento ancora più dinamico e affilato alla vettura e non mancheranno elementi aerodinamici modificati, già visibili nei teaser nella zona frontale. La CS berlina si è distinta anche per una lieve riduzione della massa totale e per una caratterizzazione grafica della carrozzeria, ma non sappiamo se questi elementi saranno presenti anche sulla Touring. La CS sarà sicuramente più veloce del modello di serie, ma per il momento BMW non ha confermato nulla in merito al powertrain: sulla berlina il 6 cilindri raggiunge quota 550 CV e deriva dalla CSL, contro i 530 CV della attuale M3 Touring Competition.
Mitsubishi - Outlander Sport, una Suv (anche) per l'Europa
La Mitsubishi ha presentato la nuova Outlander Sport per il mercato sudafricano: disponibile solo con trazione anteriore, questa Suv di segmento medio è mossa da un 1.5 da 105 CV e 141 Nm di coppia abbinato a una trasmissione Cvt. La gamma prevede quattro versioni, con un listino che parte da 429.990 rand (poco più di 22.000 euro). La Outlander Sport dovrebbe arrivare nei prossimi mesi anche in Europa, insieme a una nuova Suv elettrica di segmento C non ancora annunciata.
Look da fuoristradista. Le linee della nuova Outlander Sport si basano sulla filosofia di design Silky & Solid della Casa giapponese, che emerge in particolare nel frontale, con i gruppi ottici a forma di T rovesciata e una griglia anteriore con motivi tridimensionali, protetti da un robusto paraurti sporgente. La fiancata presenta passaruota muscolosi e parafanghi scolpiti ed è snellita dal profilo nero del montante posteriore che prosegue oltre la linea dei finestrini. Il posteriore mostra linee pulite e gruppi ottici che riprendono il motivo a T di quelli anteriori.
Interni moderni. Moderna la plancia, con lo schermo dell'infotainment da 12,3 (da 8 per gli allestimenti d'attacco) inserito in un elemento di plastica lucida che integra anche la strumentazione digitale dietro il volante. Tra le opzioni di personalizzazione della grafica anche la modalità a tre elementi circolari, che rende omaggio alla strumentazione della storica Pajero. Sopra la console centrale, rialzata, ci sono i comandi fisici per il climatizzatore bizona, mentre la plancia è rivestita in morbido tessuto lavabile (una novità per la Mitsubishi).
Ti dice come guidi. Tra le caratteristiche del sistema di bordo c'è anche quella - già vista su altri modelli - che assegna un punteggio alla qualità della guida e ai consumi: una funzionalità che sfrutta i feedback ricevuti dai sensori dell'auto, sviluppata con la collaborazione di Hiroshi Masuoak, due volte campione della Dakar. La versione top di gamma della Outlander Sport monta un impianto audio realizzato dalla Yamaha, con otto altoparlanti, tweeter sui montanti anteriori e woofer nelle portiere.
Adatta al fuoristrada. Nonostante la sola trazione anteriore, la Outlander Sport mette a disposizione quattro modalità di guida (Normal, Wet, Gravel e Mud) per gestire diverse condizioni della strada, che agiscono sul controllo attivo del rollio, traction control ed elettronica del motore. Le sospensioni hanno una taratura specifica per le dissestate strade del Sud Africa, l'altezza da terra è di 222 mm con angoli d'attacco e di uscita rispettivamente di 21 e 30,5.
Volkswagen - Blume conferma: dialogo con i cinesi sugli impianti tedeschi
Arrivano conferme alle indiscrezioni della stampa tedesca sui contatti tra Volkswagen e i partner cinesi per eventuali investimenti congiunti in Germania. " sempre positivo quando le aziende investono in Europa. Abbiamo forti partnership in Cina e, ovviamente, ci sono state delle conversazioni, ma non abbiamo preso delle decisioni concrete", ha affermato l'amministratore delegato del gruppo tedesco, Oliver Blume, durante un convegno organizzato a Berlino dalla rivista Welt.
Le indiscrezioni. Blume ha risposto a una domanda specifica sulla possibilità di valutare la vendita di una fabbrica tedesca a uno dei partner cinesi. Attualmente, Volkswagen ha accordi di collaborazione in Cina con Saic, Faw e Jac ed è azionista della Xpeng: si tratta di Case che non hanno impianti in Europa, ma sono spesso finite al centro di rumor su possibili piani di espansione nel Vecchio Continente anche tramite insediamenti industriali. In particolare, la Reuters ha scritto di mire cinesi su due fabbriche tedesche che Wolfsburg intende chiudere entro il 2027, ovvero Dresda e Osnabrück, per le quali non mancano diversi ostacoli di natura soprattutto politica e sindacale. Tuttavia, secondo altre indiscrezioni della rivista Manager Magazin, i tedeschi potrebbero aggirarli creando delle joint venture europee, sul modello già sperimentato da Stellantis e Leapmotor. Le trattative, però, non avrebbero portato ad alcun risultato, almeno per il momento.
Electrip - Un maxi hub di ricarica alle porte di Milano
Sedici colonnine ultraveloci da 400 kW per una potenza totale di 6,4 MW. Ad Assago, a sud di Milano, è già attivo quello che si presenta come uno dei più potenti hub di ricarica per auto elettriche d'Italia e del Sud Europa (qui spieghiamo la differenza tra le varie colonnine).
Da 0,50 euro al kWh. Firmato Electrip, l'hub permette già da ora di accedere ai 32 punti di ricarica HPC (due per colonnina) in un luogo strategico: situato nel Business Park di Milanofiori Nord, ha l'accesso diretto all'autostrada A7 Milano Genova, alle tangenziali che collegano il capoluogo lombardo con Torino, Venezia, Bologna ed è un parcheggio di interscambio per prendere la linea due della metropolitana, la verde, che arriva fino all'estremo nord-ovest cittadino tagliando il centro (e passando per le stazioni di Cadorna, Garibaldi e Centrale). Per i prezzi, invece, si parla di 0,50 euro al kWh per gli abbonati e 0,60 euro al kWh per tutti gli altri.
Un sistema europeo. L'hub, che ha la funzione Auto charge per la ricarica senza autenticazione ed è alimentato da energia al 100% da fonti rinnovabili, si integra in un sistema che a oggi conta 265 connettori già attivi in Italia e altri 360 in attivazione nel 2025. Tra Europa e Turchia, invece, sono 6 mila, con altri 618 in sviluppo.
Nissan Ariya Nismo - Aperti gli ordini della Suv elettrica da 435 CV
Conclusa la fase di preorder, avviata a metà ottobre, la Nissan ha aperto ufficialmente la vendita della Ariya Nismo, la versione ad alte prestazioni della sua Suv elettrica. Disponibile con l'unica tinta esclusiva Stealth Grey, l'auto può essere ordinata presso le concessionarie della Casa giapponese con un listino che parte da 65.850 euro.
Sportiva da 435 CV. Costruita sulla base della versione e-4ORCE con batteria da 87 kWh, la Ariya Nismo monta due motori, uno per asse, capaci di una potenza complessiva di 320 kW (435 CV) e 600 Nm di coppia. Il powertrain è stato messo a punto dalla divisione sportiva della Nissan, che ha recentemente compiuto 40 anni. L'accelerazione da 0 a 100 km/h è coperta in 5 secondi, mentre ne bastano 2,4 per passare da 80 a 120 km/h. Rispetto alle altre Ariya, la Nismo ha beneficiato di un differente rapporto della potenza sugli assi, che ora è al 60% sul posteriore e 40% sull'anteriore; lo sterzo è più diretto e i freni sono stati calibrati per gestire la maggior potenza dell'auto. Modificati anche sospensioni e assetto. Dall'infotainment è possibile accedere alla modalità di guida specifica Nismo, che si affianca a quelle già disponibili.
Non nasconde la sua anima. Tante sono le caratterizzazioni estetiche della Ariya Nismo, volte soprattutto a migliorare l'aerodinamica: tra queste, ricordiamo i nuovi deflettori anteriori, un doppio diffusore posteriore e le portiere con finiture studiate per ridurre le turbolenze attorno all'auto. L'Ariya Nismo monta pneumatici Michelin Pilot Sport EV su cerchi da 20 di alluminio fuso, con un design che migliora il raffreddamento dei freni. All'interno sono nuovi anche i sedili sportivi, così come le cuciture e i dettagli rossi che si affiancano agli elementi di legno scuro.
Unione Europea - Costruttori e fornitori: "Servono risposte urgenti alla crisi"
Le due maggiori associazioni di rappresentanza del settore automobilistico europeo, l'Acea (costruttori) e la Clepa (fornitori), uniscono le forze per chiedere all'Unione Europea interventi urgenti e immediati per affrontare la crisi dell'intero comparto. Le due organizzazioni hanno deciso di prendere carta e penna a pochi giorni dall'avvio del Dialogo Strategico promesso dal presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, con l'esplicito obiettivo di raggiungere un compromesso tra le istanze dell'industria e le politiche comunitarie.
Momento cruciale. "Non c'è più tempo per i rapporti e le ricerche, il Dialogo Strategico ora deve produrre un impatto reale sulla base delle raccomandazioni di Draghi. Dobbiamo passare da un approccio alla transizione basato sulle sanzioni a uno guidato dal mercato e dalla domanda", afferma Sigrid de Vries, direttore generale dell'Acea, citando tra le "priorità immediate" la necessità di affrontare la questione delle multe per lo sforamento dei limiti alle emissioni. "Il Dialogo Strategico arriva in un momento cruciale, poiché la pressione normativa, la concorrenza globale e la debole domanda hanno messo a dura prova il settore, rallentando l'attività, riducendo le capacità di investimento e incidendo sulla forza lavoro. Solo nel 2024, i fornitori hanno annunciato il taglio di 54.000 posti di lavoro", aggiunge Benjamin Krieger, segretario generale della Clepa, secondo il quale "ora è il momento per l'industria e i responsabili politici di allinearsi" e "di intraprendere azioni decisive".
Le richieste. Lungo l'elenco delle richieste delle due associazioni, che ribadiscono il pieno sostegno agli obiettivi di decarbonizzazione, ma chiedono che il Dialogo Strategico sia coerente con tre principi chiave: una politica guidata dal mercato e dalla domanda, misure coerenti e coordinate e un approccio tecnologicamente neutrale che non limiti l'innovazione. In più, bisogna risolvere la questione dei limiti del 2025 "per garantire che non si incorra in sanzioni"; accelerare la revisione dei regolamenti sulle emissioni "sulla base di una valutazione delle condizioni abilitanti, del mercato e delle realtà della catena del valore; definire le priorità per il piano d'azione industriale nel settore automobilistico e garantirne la coerenza con il Clean Industrial Deal; discutere di un sistema di incentivi all'acquisto di automobili paneuropeo e di misure specifiche per stimolare la domanda di veicoli pesanti a zero emissioni; valutare l'impatto negativo delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti e la Cina e come evitarle; creare urgentemente trasparenza sulla disponibilità di condizioni abilitanti, in particolare per i veicoli pesanti, dove le informazioni sono in gran parte assent, e stabilire un solido monitoraggio regolare (6 mesi) dello stato di un insieme completo di condizioni abilitanti".
Il rapporto Draghi. Non mancano indicazioni anche per il medio e il lungo termine, tra cui un'analisi dello sviluppo della catena del valore delle batterie, una semplificazione del quadro normativo, una revisione di diversi regolamenti come l'Afir, la risoluzione dei problemi delle reti di distribuzione elettrica. Infine, Acea e Clepa elencano una serie di richieste sul format del Dialogo Strategico. Le due associazioni chiedono, per esempio, "un'adeguata" presenza ai vari tavoli di tutti i settori del trasporto, un "elenco chiaro" di misure immediatamente attuabili, un regolare monitoraggio dei progressi compiuti, una presenza "permanente" dei membri di spicco della Commissione, un chiaro impegno sulla competitività del settore, flessibilità nell'affrontare "sfide emergenti come i potenziali dazi statunitensi e riunioni plenarie a cadenza trimestrale per fare il punto della situazione. Infine, un'ultima richiesta è di particolare rilevanza: le raccomandazioni del rapporto Draghi sul miglioramento della competitività industriale dovrebbero essere "la stella polare per guidare i risultati del Dialogo".
World Car Awards - Stella Li (BYD) è "Person of the Year" 2025
Stella Li, vicepresidente esecutivo della BYD, è stata nominata World Car person of the year 2025: nell'ambito dei World Car Awards, la top manager del colosso cinese si è aggiudicata il premio, promosso dalla Brembo, dedicato alle personalità di spicco nel mondo dell'automotive. Prima donna a ricevere l'ambìto riconoscimento, ha superato la concorrenza di Ralph Gilles, chief design officer di Stellantis, e di Simon Humphries, capo del design e chief branding officer di Toyota.
Ha influenzato il settore in poco tempo. Stella Li ha impressionato per il suo eccezionale lavoro come figura chiave della continua crescita globale della BYD", ha detto la giuria, composta da 96 giornalisti del settore provenienti da 30 Paesi. "La sua visione e la sua guida hanno fatto sì che l'azienda diventasse un attore importante sulla scena automobilistica in un breve lasso di tempo. La sua influenza si è fatta sentire non solo all'interno della BYD, ma in tutto l'automotive. Questo premio è il risultato del lavoro dei 110 mila ingegneri di ricerca e sviluppo della BYD, i cui continui progressi tecnologici si riflettono nei nostri veicoli elettrici e nel nostro sistema ibrido Super Hybrid DM-i", ha commentato invece Li. In passato, il titolo di World Car person of the year è stato assegnato, tra gli altri, ad Adrian Newey (2024), Akio Toyoda (2021), Carlos Tavares (2020) e Sergio Marchionne (2019).
Fiat - Toro Ultra, nuovo top di gamma
La Fiat presenta in Brasile il nuovo Toro Ultra, che si pone all'apice della gamma del pick-up: nato espressamente per le esigenze del Sud America, il Toro è leader di vendite nel suo segmento.
Finiture scure e tanti accessori. La versione Ultra si distingue per un allestimento specifico che include i cerchi da 18", le finiture esterne in nero lucido, gli interni rivestiti di pelle nera con cuciture rosse e uno specifico hardtop per il cassone posteriore. Di serie sono previsti anche il climatizzatore bizona, l'infotainment Fiat Connect con schermo verticale da 10,1", la strumentazione digitale e il pacchetto esteso di Adas.
185 CV per il motore di punta. Il powertrain è quello di ultima generazione, sviluppato appositamente per i mercati sudamericani: si tratta dell'1.3 Turbo 270 Flex alimentato a benzina o etanolo e ottimizzato per erogare 185 CV e 270 Nm indipendentemente dal carburante. Non è prevista la trazione integrale, mentre è di serie il cambio automatico sei marce.