2035 - Le ibride plug-in hanno ancora una chance

4 Ruote - Feb 06,2025

Il Dialogo Strategico tra la Commissione Ue e il settore dell'auto potrebbe concludersi con diverse concessioni, tra cui la possibilità di una profonda modifica dell'attuale regolamento sulle emissioni che di fatto impone lo stop alla vendita di nuovi modelli endotermici nel 2035. Secondo la testata Der Spiegel, Bruxelles starebbe infatti valutando delle deroghe per consentire la commercializzazione, anche dopo l'entrata in vigore del bando, delle ibride plug-in e delle elettriche dotate di range extender.

Le pressioni del settore. In particolare, la rivista tedesca ricostruisce l'intesa attività di lobbying da parte dei costruttori in corso a Bruxelles e parla di primi segnali di una Commissione Europea pronta a rispondere positivamente alle istanze del settore, da tempo contrario al divieto di vendita delle endotermiche e in pressing per ottenere la sospensione del regime sanzionatorio legato ai nuovi limiti alle emissioni. Dunque, il Dialogo Strategico potrebbe anche rivelarsi un successo: del resto, la stessa Commissione ha pubblicato sul suo sito un lungo documento che conferma quanto affermato più volte negli ultimi mesi dal presidente Ursula von der Leyen e ribadisce l'intenzione di "valutare possibili flessibilità per garantire che il settore rimanga competitivo senza ridurre l'ambizione generale degli obiettivi: il raggiungimento della neutralità climatica per le auto entro il 2035 richiederà un approccio tecnologicamente neutro, in cui gli e-fuel svolgeranno un ruolo attraverso una modifica mirata del regolamento nell'ambito della revisione prevista".

Le possibili modifiche. Dunque, Bruxelles è disponibile a venire incontro alle richieste dei costruttori. A tal proposito, Der Spiegel cita Eckart von Klaeden, ex politico tedesco oggi responsabile dei rapporti istituzionali della Mercedes-Benz, che ha ribadito l'invito del presidente dell'Acea e suo amministratore delegato, Ola Källenius, a perseguire una transizione "guidata dal mercato e non dalle sanzioni". La Casa di Stoccarda - ha aggiunto von Klaeden - è impegnata nella decarbonizzazione e non vuole "tornare al passato", ma ritiene che "la regolamentazione debba essere permanentemente aperta alla tecnologia, in modo tale da continuare a consentire l'autorizzazione di prodotti rispettosi del clima come gli ibridi plug-in e i range extender". Si tratta di un compromesso che potrebbe essere stato già raggiunto sul piano prettamente informale. A tal proposto, lo Spiegel evidenzia una fase del documento della Commissione: "Nell'ambito del Dialogo, troveremo soluzioni immediate per garantire la capacità dell'industria di investire esaminando le possibili flessibilità". E tale esame potrebbe già aver affrontato diversi scenari: dal rinvio delle sanzioni alla loro compensazione con una futura riduzione dei valori limite, fino all'allentamento del bando proprio con la deroga per le Phev. Molto dipende, però, da come sarà possibile inserire modifiche del genere negli attuali regolamenti, visto quanto siano rigide le procedure di approvazione delle normative a livello europeo. Di certo, il piano d'azione promesso dalla Commissione per il prossimo 5 marzo dovrà dare delle risposte precise.

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Honda-Nissan - Le trattative sono saltate: manca solo l'ufficialità

4 Ruote - Feb 06,2025

La trattativa per la fusione tra la Honda e la Nissan si può ormai considerare saltata. Le tante indiscrezioni in arrivo dal Giappone non lasciano spazio a dubbi sulla conclusione infruttuosa dei negoziati, partiti prima dello scorso Natale con la firma di un apposito memorandum d'intesa tra le due Case giapponesi: lo stop ai colloqui sarà formalizzato la prossima settimana, in concomitanza con la pubblicazione dei risultati trimestrali della Nissan, ma intanto l'amministratore delegato della società di Yokohama, Makoto Uchida, avrebbe già chiarito le sue intenzioni con il suo omologo alla Honda, Toshihiro Mibe. Durante un incontro, Uchida avrebbe indicato l'esplicita volontà di cancellare il memorandum e di abbandonare il tavolo negoziale. 

I dissidi e l'addio al tavolo. Le due Case hanno confermato che stanno ancora discutendo varie opzioni, tra cui la possibilità di uno stop ai colloqui. La decisione della Nissan, come emerso nelle ultime ore, sarebbe legata a diversi fattori, tra cui la proposta della Honda di superare l'ostacolo delle valutazioni, modificando uno dei termini cardine dello stesso memorandum: la fusione alla pari e la costituzione di una holding di controllo per entrambe le aziende. Tuttavia, la Casa di Minato, irretita anche dalla mancanza di dettagli nel piano di ristrutturazione della controparte, avrebbe proposto di cambiare l'assetto della nuova società, trasformando la Nissan in una sua filiale, il che avrebbe generato una crescente ostilità tra i negoziatori e i membri del Cda di Yokohama. Ora, non resta che aspettare il 13 febbraio, quando il consiglio si riunirà per l'approvazione dei risultati trimestrali e formalizzerà la decisione di ritirarsi dal tavolo.

Torna in campo la Foxconn? Ne sono ormai convinti numerosi organi di informazione sia giapponesi, che internazionali. Tra questi figura la Bloomberg, secondo la quale la Nissan avrebbe perfino iniziato a cercare un nuovo partner con precise caratteristiche: provenienza dal settore high-tech e forte presenza negli Stati Uniti. A tal proposito, va ricordato come l'anno scorso la Hon Hai Precision Industry abbia mosso i primi passi per acquisire la Casa giapponese, preferendo poi assumere una posizione attendista una volta appreso della firma del memorandum. Tuttavia l'azienda, meglio nota per il marchio Foxconn e sempre più attiva nel campo delle auto elettriche, non si sarebbe arresa completamente davanti al muro alzato dai giapponesi, preferendo attendere eventuali progressi nelle trattative prima di decidere il da farsi. Dunque, non sarebbe da escludere un ritorno in campo dei taiwanesi. 

 

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Jeep Wagoneer S - La gamma si amplia

4 Ruote - Feb 06,2025

La Jeep ha presentato il Model Year 2025 della Wagoneer S, ampliando la gamma della Suv elettrica con l'introduzione dell'allestimento Limited, che si affianca alla già disponibile Launch Edition (che in alcuni mercati, come il Canada, cambierà nome in Premium). Al momento non ci sono ancora informazioni ufficiali in merito all'arrivo di questo modello sul mercato europeo.

Le novità del MY25. L'allestimento Limited della nuova Wagoneer S si caratterizza per il tetto e le calotte degli specchietti in color nero lucido, cerchi di alluminio da 20 e doppio tetto panoramico. Questa versione è disponibile nelle nuove colorazioni Hydro Blue per gli esterni e Arctic Grey per gli interni. In abitacolo troviamo i sedili anteriori riscaldabili e regolabili elettricamente a 10 vie e, come sulla Launch Edition, quattro schermi a disposizione di conducente e passeggero, per un totale di 45 di estensione, e un impianto stereo McIntosh da 920 Watt. Nel corso dell'anno verranno resi disponibili il pacchetto tecnico Propulsion Boost Package (tramite aggiornamento software) e quello estetico Obsidian Appearance.

600 CV di potenza. Costruita sulla piattaforma Stla Large, la Jeep Wagoneer S è disponibile con un powertrain dual motor da 600 CV di potenza e 800 Nm di coppia, capace di scattare da ferma a 60 miglia orarie (corrispondenti a 96 km/h) in 3,4 secondi, e di percorrere oltre 480 km con una sola carica della batteria da 100 kWh. Per gli spostamenti fuori dall'asfalto, la Wagoneer S può contare sulla trazione integrale 4xe e del Selec-Terrain gestito elettronicamente, con modalità di guida Auto, Sport, Eco, Snow e Sand.

Quanto costa. Gli ordini della nuova Jeep Wagoneer S sono già aperti, con un prezzo che parte da 66.995 dollari per l'allestimento Limited, contro i 71.995 della Launch Edition. Questo modello può beneficiare del credito fiscale di 7.500 dollari (e che potrebbe presto essere cancellato dal presidente Trump).

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Supercar Owners Circle - Partnership con duPont Registry Group per crescere a livello globale

4 Ruote - Feb 06,2025

Il Supercar Owners Circle (Soc) ha avviato una nuova collaborazione con duPont Registry Group, brand americano specializzato in innovazione e nelle auto di lusso. La partnership vuole creare un punto di riferimento esclusivo per i più prestigiosi collezionisti e appassionati di automobili a livello mondiale.

Fondato nel 2014 da Florian e Stefan Lemberger, il Soc si è affermato come la destinazione globale per l'esclusività e l'eccellenza automobilistica. I suoi membri vantano collezioni straordinarie di auto leggendarie, dando vita a una community d'élite che celebra il lusso, il savoir-faire artigianale e l'innovazione.

Attraverso esperienze curate nei minimi dettagli, dagli eventi annuali con viaggi su percorsi mozzafiato alle mostre private di hypercar e modelli iconici, il Supercar Owner Circle ha ridefinito, in un decennio di attività, il concetto di club automobilistico ultra esclusivo. Anche in questa nuova fase di crescita, il club manterrà salde le sue radici in Svizzera e insieme a duPont continuerà a essere una community dedicata alle supercar. I due fratelli e Paolo Balladore, responsabili operativi, rimarranno azionisti e Florian Lemberger continuerà a essere il presidente della società.

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Milano - Tangenziale est, lavori al via per sei mesi

4 Ruote - Feb 06,2025

In vista delle Olimpiadi invernali 2026 di Milano Cortina, il 7 febbraio partono i lavori per adeguare un tratto della Tangenziale est del capoluogo lombardo, da via Fantoli allo svincolo Mecenate in direzione sud. Così da creare anche una rotatoria all'altezza dell'ospedale Monzino. L'intervento (del valore di 21 milioni di euro) durerà sei mesi: l'allargamento della strada con una nuova corsia renderà più fluido il traffico, migliorando l'accesso al quartiere anche dopo i Giochi, quando l'arena di Santa Giulia ospiterà altri eventi.

Alternativa. Dalla notte tra venerdì 7 e sabato 8 febbraio chiuderà l'uscita CAMM, ma sarà sempre permesso l'ingresso dalla città. Chi si dirige in via Fantoli dovrà proseguire fino all'uscita successiva di Mecenate, per poi riprendere la tangenziale in direzione opposta, e infine uscire allo svincolo CAMM direzione nord.

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Mini - Le novità della gamma italiana

4 Ruote - Feb 06,2025

Mini ha pubblicato i listini aggiornati per l'Italia introducendo diverse novità relative alle personalizzazioni. Lo scopo è quello di offrire ai clienti una scelta ancora più ampia di opzioni ed una maggiore libertà, così da poter configurare veicoli su misura.

Colori e optional senza limiti. A partire da marzo, sulle versioni 3 porte, 5 porte, Cabrio e Countryman sarà possibile ordinare tutti i colori esterni in combinazione con tutte le varianti e tutti i pacchetti di optional indipendentemente da allestimenti e motorizzazioni.

Accessori singoli. Sono stati inoltre inseriti accessori singoli a pagamento per permettere una più precisa selezione nel configuratore su tutta la gamma endotermica ed elettrica: i vetri posteriori oscurati, il padiglione interno antracite, il tetto panoramico, la piattaforma di ricarica wireless, il Driving Assistant Plus, i sedili elettrici con memoria, il gancio di traino e le barre sul tetto sono quindi disponibili non solo all'interno dei pacchetti, ma anche come optional singoli.

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Citroën C3 Aircross - Per chi ama la compagnia

4 Ruote - Feb 06,2025

Vi serve una sette posti compatta, dallo stile sfizioso e non troppo costosa? La nuova Citroën C3 Aircross rientra bene in questo identikit, insieme alla cugina Opel Frontera e alla Dacia Jogger, che per la verità è un po' più ingombrante, 455 cm contro i 440 dell'Aircross e i 438 della Frontera, che abbiamo guidato a fine 2024. Come quest'ultima, la nuova arrivata della Casa del Double Chevron nasce sulla piattaforma Smart Car del Gruppo Stellantis, la stessa utilizzata anche per la più compatta C3 e per la Fiat Grande Panda, che abbiamo guidato giusto pochi giorni fa. Una base telaistica semplice, che permette di contenere i costi, ma con tutti gli Adas ormai indispensabili (nonché obbligatori) e una bella offerta di motori. 

Anche manuale. A differenza della Frontera, la francese offre anche una versione con cambio manuale e motore a benzina non ibrido. Non sarà la soluzione più brillante, ma è di sicuro la più economica: si parte da 19.090 euro per le versioni a cinque posti, e da 22.140 in quelle con due sedili in più a scomparsa nel baule. Una cifra interessante. Per chi non vuole rinunciare al confort del cambio automatico, c'è l'1.2 full hybrid da 136 cavalli, che mette sul piatto anche un bel brio e consumi contenuti (il nostro Centro Prove sarà più preciso). Nel mio test nei dintorni di Barcellona ho anche apprezzato la fluidità e l'efficienza di questo powertrain, che all'interno del Gruppo Stellantis equipaggia (con buoni risultati) pure modelli più grandi e pesanti: andate a leggere la prova della Peugeot 3008 su Quattroruote di febbraio 2025, dove  parliamo di consumi rilevati con strumenti di precisione. Qui, nel mio primo breve test, mi devo rifare alle indicazioni del computer di bordo, che sono comunque confortanti: 18,5 km/litro la media, con uno stile di guida piuttosto spigliato. Lo sterzo privilegia le andature tranquille e sono di tutto rispetto anche la tenuta di strada e la frenata (vigorosa e ben modulabile), almeno stando alle prime sensazioni.

Occhio al baule. Va detto che nella mia guida eravamo in due a bordo: viaggiando in cinque, o addirittura in sette, brio e consumi ne risentono. La terza fila di sedili non è comunque pensata per essere utilizzata di frequente: l'accesso non è dei più agevoli, c'è pochissimo spazio per i piedi e la seduta a pochi centimetri dal pavimento fa stare con le gambe rannicchiate. Inoltre, quando i sedili sono in uso, il vano di carico praticamente si azzera: la Casa parla di 40 litri, ma a occhio sembrano anche meno: resta uno spazio di pochi centimetri fra gli schienali della terza fila e il portellone. Viaggiando in cinque, invece, lo spazio per le valigie è discreto, con un una capacità dichiarata di 330 litri, contro i 460 delle versioni prive della terza fila di posti, come quella del mio test. Questo valore non cambia per l'elettrica ë-C3 Aircross, che si può avere solo in configurazione con cinque sedili, lasciando spazio al convertitore di ricarica che alimenta la batteria al litio ferro fosfato (Lfp) da 44 kWh posta sotto il pavimento. Il motore sincrono da 113 cavalli le dona una bella verve e ne esalta la fluidità di funzionamento, ma è facile ipotizzare che nel nostro Paese non sarà la scelta preferita dai clienti, nonostante i prezzi invitanti (per una Bev).

Il listino completo. Ecco tutti i prezzi della Citroën C3 Aircross per il mercato italiano:

C3 Aircross PureTech 100 S&S You: 19.090 euro
C3 Aircross PureTech 100 S&S You Pack Plus: 21.290 euro
C3 Aircross Hybrid 136 ë-DCS6 You Pack Plus: 24.790 euro
C3 Aircross Hybrid 136 ë-DCS6 Max: 26.990 euro
ë-C3 Aircross 113 CV You: 26.790 euro
ë-C3 Aircross 113 CV You Pack Plus: 28.990 euro
ë-C3 Aircross 113 CV Max: 31.190 euro

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Telematica - Targa Telematics, accesso diretto ai dati VW Group

4 Ruote - Feb 05,2025

Targa Telematics rafforza la propria capacità operativa nella gestione di dati provenienti dai veicoli raggiungendo un accordo con il gruppo Volkswagen per ricevere i flussi di informazioni direttamente dai veicoli connessi dei vari marchi del conglomerato tedesco e integrarli nella propria piattaforma, al fine di sviluppare nuovi servizi per la gestione delle flotte. L'accesso alle apparecchiature di primo impianto delle auto e dei veicoli commerciali Volkswagen, così come dei modelli Audi, Skoda, Seat e Cupra, anziché tramite installazioni successive, riduce i riflessi sull'operatività dei veicoli e accelera l'utilizzo dei dati dinamici raccolti per sviluppare nuovi servizi di mobilità, manutenzione, recupero dei mezzi rubati, gestione dei reclami, rilevamento delle frodi, analisi della guida, report sulle attività, management dei veicoli elettrici e corporate care sharing, oltre che a supporto della stessa offerta di Targa Telematics. Osservati speciali il chilometraggio, il consumo di carburante, i dati di funzionamento dei veicoli Bev, le spie di avvertimento e altre informazioni. Opportunità anche per lo sviluppo di strumenti di ottimizzazione delle strategie di vendita attraverso l'analisi dei dati storici, del valore di rivendita, di monitoraggio e riduzione dei costi.

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Volkswagen - Schäfer: "Entro il 2027 lanceremo nove modelli"

4 Ruote - Feb 05,2025

Nel corso di un incontro con i lavoratori della fabbrica di Wolfsburg, il ceo della Volkswagen Thomas Schäfer ha presentato la nuova elettrica entry level della Casa tedesca, che verrà svelata a marzo. Nella stessa occasione Schäfer, ha delineato il piano strategico dell'azienda per i prossimi anni, e che arriva dopo mesi di durissimo scontro con lavoratori e sindacati.

I progetti fino al 2030. Con l'accordo siglato a fine dicembre, la Casa tedesca si è impegnata a conquistare la leadership tecnologica a livello mondiale entro il 2030. Un obiettivo che prevede di recuperare il terreno perduto sulla concorrenza e un'attenzione al prodotto che prevede il lancio, da qui al 2027, di nove nuovi modelli: tra questi, la Golf e la T-Roc elettriche. Con la conclusione dei negoziati a dicembre abbiamo messo in moto il più grande piano aziendale nella storia della Volkswagen, ha spiegato Schäfer ai lavoratori. Stiamo intraprendendo un percorso ambizioso per assicurarci di raggiungere i nostri obiettivi comuni. Un passo chiave verso il successo è rendere la mobilità elettrica attraente per tutti: questa è la promessa del nostro brand.

Nove modelli entro il 2027. La prima novità ad arrivare sul mercato sarà la piccola ID.2all, nel 2026, con un listino che partirà da meno di 25 mila euro, seguita l'anno successivo dalla Bev da 20mila euro. Entrambe saranno realizzate sull'ultima versione del pianale Meb, che verrà utilizzato anche per una nuova famiglia di modelli elettrici di piccole dimensioni. La nuova piattaforma Ssp (Scalable Systems Platform) per auto elettriche, presentata lo scorso giugno, servirà invece per i modelli medi di tutto il gruppo Volkswagen, a cominciare dalle nuove generazioni elettriche della Golf e della T-Roc. Entrambi questi modelli verranno prodotti nella città dov'è nata la Volkswagen: un segnale importante. Lo stabilimento di Wolfsburg ha davanti a sé un futuro chiaro, ha spiegato Schäfer. Con lo spostamento della produzione della Golf termica in Messico stiamo creando spazio per le nuove tecnologie, così da rendere Wolfsburg la capitale della nostra nuova famiglia di elettriche compatte.

C'è anche l'ok dei sindacati. La piattaforma Ssp e la produzione a Wolfsburg delle nuove Golf e T-Roc elettriche ha permesso allo stabilimento di assicurarsi un segmento attrattivo, che attualmente rappresenta oltre cinquecentomila unità annue, ha aggiungeto Daniela Cavallo, presidente del consiglio di fabbrica. La Volkswagen dovrà tracciare la rotta in termini di complessità, procedure lavorative e sinergie. Il consiglio di fabbrica e la dirigenza lavoreranno a stretto contatto su questi fronti. La nostra collaborazione prevede un incontro trimestrale per fare il punto sullo stato dei lavori.

 

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Formula 1 - Ferrari, Zhou e Giovinazzi i piloti di riserva

4 Ruote - Feb 05,2025

La notizia era già nell'aria alla fine della scorsa stagione, ma l'ufficialità è arrivata solo oggi: Guanyu Zhou entra a far parte della Scuderia Ferrari come pilota di riserva e si alternerà ad Antonio Giovinazzi, impegnato con il Cavallino Rampante nel Mondiale Endurance.

Ritorno a Maranello. Nato a Shanghai il 30 maggio 1999, Zhou è entrato nella Ferrari Driver Academy nel 2015, subito dopo aver concluso la sua carriera nel karting. Durante gli anni trascorsi a Maranello, ha maturato esperienza in Formula 4 e Formula 3. La sua collaborazione con il Cavallino si era interrotta alla fine del 2018, poco prima del debutto in Formula 2, categoria in cui ha collezionato cinque vittorie e venti podi in tre stagioni, risultati che gli hanno spianato la strada verso la Formula 1.Dopo tre stagioni alla Sauber, Zhou è stato messo da parte dalla squadra svizzera che è già proiettata alla trasformazione in Audi a partire dal 2026. Il pilota cinese è stato tenuto in bilico per mesi e, alla fine, la decisione di non dargli un sedile per il 2025 lo ha portato a rimanere fuori dalla griglia per questo campionato. Alla fine, Zhou ha accettato l'offerta della Rossa di rimanere legato alla F.1, seppur come pilota di riserva.

Punta al ritorno in Cadillac. Una scelta ben ponderata, quella del pilota cinese, che sta provando a giocarsi tutte le sue carte per tornare sulla griglia tra poco più di un anno. La scelta di accasarsi alla Ferrari non è di certo casuale, perché Maranello sarà il partner motorista per l'approdo della Cadillac in Formula 1. Inoltre, quello che sarà il team principal della squadra americana Graeme Lowdon è anche consulente dello stesso Zhou. Questo non vuol dire che Guanyu sia automaticamente in lizza per un posto, ma sicuramente la sua attuale posizione potrebbe aiutarlo nell'ottica di tornare in griglia la prossima stagione.

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Volkswagen - La nuova elettrica da 20 mila euro

4 Ruote - Feb 05,2025

Nel corso di un incontro con i lavoratori a Wolfsburg, Thomas Schäfer, ceo della Volkswagen, ha presentato in anteprima la nuova elettrica della Casa tedesca: un modello entry level che verrà svelato il prossimo mese di marzo. Il suo arrivo nelle concessionarie è previsto per il 2027, con un listino che partirà da circa 20 mila euro. Un'auto accessibile, di alta qualità e redditizia, un'elettrica Volkswagen dall'Europa per l'Europa: la Champions League dell'ingegneria automobilistica!

Cambio di stile. L'immagine pubblicata oggi dalla Casa tedesca lascia intravedere il frontale, che rompe con il design delle ultime Volkswagen: proiettori di dimensioni generose, con la firma luminosa a Led sembra disegnare due occhi. I fari sono integrati in un pannello di plastica nera lucida, con il logo illuminato al centro, senza la sottile striscia luminosa che attraversa il cofano. Il paraurti integra due luci a Led verticali e, probabilmente, una presa d'aria nella parte bassa.

Una famiglia di modelli. Alla base della nuova Bev della Volkswagen c'è l'ultima evoluzione della piattaforma modulare Meb per vetture elettriche, che verrà utilizzata anche per la nuova ID.2all, il cui debutto è previsto per il prossimo anno.

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Honda-Nissan - I numeri in campo

4 Ruote - Feb 05,2025

Honda e Nissan hanno avviato il processo per una fusione molto complicata da realizzare e le ultime voci parlano di divergenze forse insanabili. Ma quali sono i numeri in campo? Ecco quanto "contano" le due Case giapponesi con le proprie forze.

Fatturato e valore di mercato.

  • Honda. Ha una capitalizzazione di mercato di 44 miliardi di dollari (38,8 miliardi di euro) trainata dalle vendite globali e da attività collaterali come le motociclette. Nel 2024 ha rivisto al ribasso le previsioni di utile (-14,2%), attestandosi su 950 miliardi di yen (5,9 miliardi di euro.
  • Nissan. Capitalizzazione di 10 miliardi di dollari (7,6 miliardi di euro) e margine operativo quasi a zero nel 2024. 
  • Post-fusione. Con Mitsubishi (di cui Nissan detiene il 24%), il nuovo gruppo potrebbe generare un fatturato combinato di 181-192 miliardi di dollari, con un utile operativo superiore a 19 miliardi di dollari . 

Dipendenti.

  • Honda ha 194.993 lavoratori a livello globale.
  • Nissan ne ha 133.580 dipendenti, ma è in arrivo un piano per il taglio di 9.000 posti.

Produzione e vendite.
Nel 2023 Honda ha venduto 3,98 milioni di veicoli e Nissan 3,37 milioni, per un totale di 7,35 milioni.

Vendite 2024:

  • Honda ha registrato vendite in calo del 4,6% (3,8 milioni di pezzi) e un calo della produzione dell'11% (3,7 milioni).
  • Nissan ha vendite quasi stabili (-0,8%, 3,3 milioni di auto), ma la produzione è calata dell'8,7% (3,1 milioni).  
  • Post-fusione. Assieme a Mitsubishi, il nuovo gruppo potrebbe superare le 8 milioni di unità vendute all'anno, dopo Volkswagen (9,24 milioni) e Toyota (11,1 milioni).

Impianti.

  • Honda produce in Giappone, Stati Uniti, Canada, Messico, Regno Unito (Swindon), Cina, India, Thailandia, Brasile.
  • Nissan aggiungerebbe Spagna e Sudafrica.
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Milano - Sala vuole gli autovelox anche nelle Zone 30

4 Ruote - Feb 05,2025

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha avuto un'altra idea delle sue: oltre a cancellare la sosta libera gratuita in tutta la città, il primo cittadino sta meditando di installare degli autovelox anche nelle strade con limite di 30 km/h (e nelle zone scolastiche). Oggi, la legge lo vieta. Se non possiamo mettere i rilevatori, si rifà tutto al buon senso dei cittadini, che a volte c'è e a volte no, ha detto Sala a Rtl 102.5. Di qui una sorta di appello al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini affinché arrivi il via libera (che varrebbe per tutta Italia).

Cosa dice la legge. C'è solo un modo perché i Comuni possano installare autovelox nelle zone 30: cambiare le normative. Infatti, il decreto interministeriale (Infrastrutture più Interno) di maggio 2024 stabilisce che sulle strade urbane di quartiere e urbane locali sia possibile collocare una postazione mobile o fissa solo se il limite massimo di velocità consentita è pari a 50 km/h. ammesso collocare un autovelox fisso o mobile dove la velocità è inferiore solo se la strada è classificata come urbana ciclabile, ovvero una strada con limite di velocità a 30 km/h in cui le auto possono circolare, ma con la priorità per le bici. Peccato, però, che le strade urbane ciclabili non possano ancora essere istituite, visto che mancano le norme sulla specifica segnaletica.

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Milano - Addio alla sosta libera gratuita

4 Ruote - Feb 05,2025

Un altro colpo di mannaia sulla sosta a Milano: il Comune vuole eliminare il parcheggio gratuito negli stalli bianchi nel giro di qualche anno. Un domani, ci saranno solo stalli blu a pagamento e gialli per i residenti. Lo prevede il nuovo piano dell'assessore alla Mobilità, Arianna Censi, come riferisce Repubblica. Oggi, su 300 mila posti auto totali 120 mila sono liberi, ma evidentemente destinati a scomparire: di quei 180 mila regolamentati, invece, il 18,2% è riservato agli abitanti, il 37,2% con ticket, per incassi annui di 30 milioni di euro.

Tutto avviato. A Milano, il progressivo passaggio alla sosta regolamentata è una dinamica in atto da un decennio: le più recenti trasformazioni sono quelle delle aree di Linate e San Gregorio, situate ai due capolinea della M4. Tra le varie finalità del Comune, consentire ai residenti di parcheggiare il più vicino possibile a casa, in linea con quanto avviene nell'Area C, dove si può parcheggiare al massimo per due ore consecutive tra le 8 e le 19. Per tutti gli altri, ci sarà da mettere mano al portafoglio, sempre e comunque.

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Porsche - Zuffenhausen investe nei simulatori di guida

4 Ruote - Feb 05,2025

La Porsche ha in programma l'apertura del Virtual Validation Center (VVC), a Weissach, un centro dedicato alle simulazioni digitali e allo sviluppo di nuove procedure virtuali di test per i prototipi. Entro il 2026 saranno operative in Germania due piattaforme VVC con visori per la realtà virtuale, ma in futuro saranno creati altri sistemi simili dedicati a particolari ambiti di sviluppo del veicolo.

Virtuale sì, ma con l'operatore. Questa risorsa è fondamentale per ridurre costi e tempi di sviluppo dei nuovi modelli e per gestire le piattaforme sempre più complesse delle vetture di nuova generazione: è già possibile compiere effettuare prove in maniera del tutto automatizzata, ma quello che Porsche vuole fare è mantenere il feedback soggettivo di una persona, così da poter affinare i sistemi e portarli fisicamente a bordo dei prototipi di sviluppo in maniera più sofisticata e completa.

L'esempio del PSM. Uno degli esempi che Porsche ha riportato per chiarire l'utilità di questo tipo di test è la messa a punto del Porsche Stability Management (PSM), in particolare la gestione del feedback del pedale del freno e della vettura in base alle varie condizioni climatiche, alla tipologia di pneumatici montati e al powertrain del veicolo. Una parte di questo lavoro di messa a punto può essere fatta attraverso i simulatori, che possono riprodurre esattamente le condizioni previste e fornire in tempo reale feedback all'operatore sulle modifiche. Il lavoro viene eseguito molto prima che i prototipi siano realmente costruiti, così da poter collaudare poi i sistemi in fase avanzata per verificare la coerenza dei dati rilevati su strada rispetto a quelli virtuali.

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Dealer - Intergea investe su Proglio

4 Ruote - Feb 05,2025

Intergea ha siglato un accordo con Proglio Spa per l'ingresso nel capitale della concessionaria, attiva nella provincia di Cuneo con diverse sedi e dealer dei marchi Opel, Volkswagen, VW Veicoli commerciali e Skoda, oltre che di Ligier. L'acquisizione permette al gruppo guidato da Alberto Di Tanno, primo in Italia per volumi di auto vendute, di rafforzare la propria presenza nella regione d'origine, e amplia le prospettive di business della concessionaria nata 35 anni fa, che conta attualmente 100 addetti, soprattutto nei servizi di mobilità. I contraenti hanno preferito non specificare l'entità della partecipazione, il cui perfezionamento è subordinato all'approvazione da parte dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, ma hanno precisato che l'accordo non comporterà modifiche agli attuali assetti organizzativi della Proglio.

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Gruppo Toyota - Elettriche e batterie, una fabbrica in Cina per Lexus

4 Ruote - Feb 05,2025

Il gruppo Toyota ha in programma l'apertura a Shanghai di un centro dedicato allo sviluppo e la produzione di modelli elettrici e batterie con il marchio Lexus. L'unità sarà operativa a partire dal 2027 e svilupperà un modello completamente nuovo del marchio. La fabbrica avrà una capacità produttiva di circa 100.000 unità all'anno e sarà totalmente controllata da Toyota senza partner locali: si tratta del secondo costruttore dopo Tesla a seguire questa strada nel Paese del Dragone.

Una Bev inedita. Il primo modello assegnato allo stabilimento potrebbe essere dedicato espressamente al mercato cinese: stile, dimensioni e powertrain potrebbero quindi essere diversi rispetto ai modelli globali e non è detto che l'auto esca dai confini del Paese. Secondo alcune indiscrezioni, infine, la fabbrica cinese potrebbe anche assemblare la Lexus UX Hybrid in parallelo con la nuova Bev.

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Revisione obbligatoria - Possibile batosta in arrivo

4 Ruote - Feb 05,2025

C'è il rischio che il costo della revisione obbligatoria salga di 9,18 euro dal 1 gennaio 2026: se la norma fosse approvata dal Parlamento, il prezzo del controllo periodico ministeriale salirebbe dagli attuali 79,02 euro a 88,2 euro. Lo prevede l'emendamento 7.0.1 dei senatori Rosso e Ternullo al disegno legge 1337/2024 di conversione del decreto Milleproroghe 202/2024 con scadenza il 25 febbraio 2025 (entro quella data, una decisione definitiva).

E due. Si tratterebbe del secondo rincaro in un lustro, visto che l'importo era passato da 66,88 agli attuali 79,02 euro nel novembre 2021. Iniziativa criticata da Diego Brambilla, rappresentante nazionale del sindacato FederIspettori.

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Smart #5 - Primo viaggio sull'ammiraglia elettrica

4 Ruote - Feb 05,2025

Quanto può crescere ancora una Smart? Difficilmente si andrà oltre i 4,7 metri della #5, ordinabile entro l'estate a prezzi ancora non definiti. L'ammiraglia elettrica, che solo nelle prossime settimane verrà presentata nei minimi dettagli, spinge il marchio sino-tedesco (gestito in joint venture da Daimler e Geely) in un segmento sin qui sconosciuto, con ambizioni da routière e un abitacolo formato famiglia. Rispetto alla #1 e alla #3, è una vettura più matura e tecnologica, tanto da essere la prima Smart che adotta la rete di bordo a 800 volt. Ma oltre ai contenuti tecnici, anche lo stile e l'interfaccia uomo-auto segnano un cambio di passo. La incontriamo dal vivo, benché ancora camuffata, salendoci a bordo per un viaggio (purtroppo solo da passeggeri) su uno dei primi prototipi usciti dal centro R&D di Smart Europa a Renningen, vicino a Stoccarda. Un primo assaggio fugace, ma sufficiente per carpire qualche prima impressione sull'auto e ulteriori dettagli tecnici.

Abitabilità. Le forme squadrate della #5, insieme con il suo passo di 2,9 metri, suggeriscono la presenza di un abitacolo spazioso. E in effetti, seduti in seconda fila, i centimetri abbondano, soprattutto sopra la testa all'altezza delle gambe. Anche gli altissimi, dunque, riescono ad accomodarsi agevolmente, distendendo bene le gambe. A tal proposito, curioso il comando (elettrico) nell'interno porta che permette a chi è seduto sul divanetto di spostare in avanti e indietro il sedile del passeggero anteriore, per guadagnare ulteriore spazio, o di regolare l'inclinazione dello schienale. Va da sé, fare lo stesso dalla parte opposta, con il sedile del conducente, non è possibile.

Bagagliaio. Stante la stazza di questa Smart, ci saremmo aspettati un bagagliaio più generoso. I 630 litri dichiarati dalla Casa (cui se aggiungono 73 del frunk) non dicono tutto, anzitutto perché includono nel conteggio lo spazio sotto il pavimento e, soprattutto, la porzione di volume che dalla cappelliera va al tetto. Di questi, dunque, solo una parte è effettivamente sfruttabile in tutte le occasioni. Benché il vano sia comunque piuttosto regolare e razionale, ma con una soglia di carico alta, non guasterebbe disporre di un piano di carico più lungo; senza reclinare i sedili, però, c'è poco da fare: lo schienale del divanetto, molto inclinato, si può portare in posizione verticale (a comando elettrico), tuttavia non c'è modo di far scorrere in avanti le sedute, che una volta ripiegate portano la capienza massima dichiarata a 1.530 litri. Il perché della rinuncia a una panca scorrevole ce lo spiega direttamente Dirk Adelmann, ceo di Smart Europa: Sarebbe stato tecnicamente fattibile, ma avremmo dovuto rinunciare ai cablaggi dei comandi elettrici per i sedili posteriori. Che in Cina, culturalmente parlando, sono considerati addirittura più importanti di quelli anteriori: sono dei posti d'onore.

Ricarica fast. In configurazione a trazione posteriore (l'integrale bimotore verrà introdotta in un secondo momento), la Smart #5 può contare su 363 CV di potenza e su 373 Nm di coppia. La batteria, ovviamente, è del taglio più grosso sin qui montato da una Smart (100 kWh lordi) e mette nel mirino percorrenze ad ampio raggio; tuttavia, la Casa non ha comunicato dati ufficiali sull'autonomia, ancora in corso di omologazione. In ogni caso, a spegnere l'ansia ci pensa l'architettura a 800 volt, che a detta della Casa permette alla #5 di accettare potenze fino a 420 kW in corrente continua (22 in alternata). Nel nostro viaggio da co-piloti c'è stato spazio anche per un fugace pit-stop, allacciati a una colonnina che eroga fino a 300 kW. Vedendo la cinque raggiungere in poco tempo i 285 kW di potenza assorbita.

Confortevole e soft. In generale, la #5 vuole alzare ulteriormente il confort di viaggio rispetto alle sorelle minori. Anche in termini di silenziosità di marcia, con vetri a doppio strato per isolare al meglio l'abitacolo. Da questo punto di vista, la sensazione è che lo sviluppo sia giunto ai minimi dettagli. Richiederà invece un fine tuning più approfondito il lavoro sulle sospensioni, piuttosto morbide e ancora tarate sugli standard (notoriamente più soft) della Cina. Dove questa elettrica viene prodotta, nello stabilimento Mercedes-Geely di Xi'an.

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Honda-Nissan - La fusione è in bilico

4 Ruote - Feb 05,2025

Si addensano le nubi sul progetto di fusione tra la Honda e la Nissan. Secondo le indiscrezioni di diverse testate nipponiche come il Nikkei e l'Asahi Shimbun, nonché delle agenzie Bloomberg e Reuters, la mega aggregazione rischia seriamente di saltare: la Casa di Yokohama, infatti, sarebbe pronta ad abbandonare il tavolo delle trattative, in disaccordo su alcuni termini dell'operazione e su specifiche richieste della controparte. 

Segnali negativi. Che la fusione non sia una questione semplice è cosa ovvia, ancor più per la presenza di un terzo attore rimasto finora dietro le quinte come la Renault, maggior azionista della Nissan e quindi con un interesse diretto nell'intera transazione. Inoltre, non sono mancati segnali negativi tra cui la possibile scelta della Mitsubishi di ritirare la sua disponibilità e l'ipotesi di uno slittamento, da fine gennaio a metà febbraio, della decisione finale sull'accordo di integrazione. Le nuove voci, in ogni caso, sono da prendere con la dovuta cautela: la Nissan le ha smentite e ribadito l'intento di definire i contorni dell'accordo proprio entro metà febbraio, mentre la Honda ha precisato di non aver sentito dai manager di Yokohama parole su un possibile addio alle trattative e al relativo memorandum d'intesa che ha fatto partire i negoziati.

I terreni di scontro. La fusione tra la Honda e la Nissan potrebbe creare il terzo colosso automobilistico mondiale e dare il via a un processo di consolidamento che molti ritengono ormai imprescindibile per fronteggiare le sfide della transizione energetica e della concorrenza cinese. Quali sono, dunque, i cardini del progetto che avrebbero determinato le frizioni tra le parti? La prima criticità sarebbe legata alle forti differenze tra le due aziende, in particolare in termini dimensionali: in Borsa, Honda vale almeno cinque volte più della Nissan. E il divario avrebbe determinato i primi disaccordi sulla valutazione da assegnare alle singole aziende e quindi sulla definizione del concambio azionario. Inoltre, Honda avrebbe espresso crescente timori sui progressi del piano di ristrutturazione dell'azienda di Yokohama e, soprattutto, sul taglio di 9 mila dipendenti a livello globale. Altri problemi sarebbero derivati dai mancati dettagli sul piano di ristrutturazione e dalla conseguente lentezza dei negoziati. C'è di più: il memorandum d'intesa prevede espressamente che la fusione sia tra pari e che venga realizzata tramite la costituzione di una holding di controllo per entrambe le aziende, ma la Honda avrebbe proposto di cambiare l'assetto della nuova società, trasformando la Nissan in una sua filiale. In sostanza, ci sarebbe stata un'acquisizione, il che avrebbe generato, a sua volta, forti ostilità a Yokohama, al punto da alimentare il proposito del consiglio di amministrazione di rifiutare la fusione. Ora non resta che aspettare: la fusione è solo congelata? Oppure è destinata a saltare? 

 

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