Nissan - In arrivo 30 novità in tre anni, la metà elettrificata

4 Ruote - Mar 25,2024

La Nissan ha lanciato un nuovo piano industriale, dal nome non casuale: si chiama The Arc e si pone come un "ponte" tra il precedente piano Nissan Next e la strategia di lungo termine Nissan Ambition 2030. Il business plan è incentrato su diverse linee quida, la principale delle quali riguarda l'attenzione per il prodotto: la Casa di Yokohama, nei prossimi tre anni, ha in programma di lanciare 30 novità, di cui 16 elettrificate e 14 termiche. Tale suddivisione tra motorizzazioni tradizionali e nuovi propulsori (a batteria o dotati del sistema proprietario e-Power) è giustificato dalla necessità di "soddisfare differenti esigenze della clientela in mercati in cui il ritmo dell'elettrificazione è diverso". 

Offensiva e obiettivi. Con la nuova offensiva, la Nissan ha in sostanza impresso un nuovo colpo di acceleratore ai suoi programmi di sviluppo: infatti, i vertici aziendali intendono lanciare 34 modelli elettrificati fino al 2030, sette in più rispetto all'ultimo aggiornamento di Nissan Ambition 2030. Inoltre, i giapponesi si sono posti l'obiettivo di raggiungere un mix di vendite composto per il 40% da elettriche e ibride a livello globale entro l'esercizio fiscale 2026: il peso dovrà salire per la fine del decennio al 60%, a fronte del precedente 55%. 

Due fasi. The Arc è sostanzialmente un piano in due parti, con la prima composta da "imperativi di medio termine" fino al 2026 e la seconda caratterizzata da iniziative di "medio-lungo termine" fino al 2030. Inizialmente, l'offensiva di prodotto sarà funzionale ad aumentare i volumi globali di almeno 1 milione di unità, il margine operativo oltre il 6% e sarà sostenuta da alcuni capisaldi strategici, a partire dallo sfruttamento delle partnership con Renault e Mitsubishi in Europa, America Latiana, Sud-est asiatico e India. Saranno così poste la basi per una seconda fase che dovrà consentire, innanzitutto, la transizione verso la mobilità elettrica. A tal proposito, la Nissan si è posta l'obiettivo di ridurre il costo delle Bev di nuova generazione del 30% rispetto all'attuale Ariya e di raggiungere la parità di costo tra elettriche ed endotermiche entro il 2030, sfruttando, per esempio, una maggior internalizzazione dello sviluppo prodotti, una produzione sempre più modulare e innovazioni a livello di batterie. 

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Hyundai Kona EV - Sforbiciata ai listini, ora anche la versione da 68,4 kWh accede agli incentivi

4 Ruote - Mar 25,2024

La Hyundai rinnova la gamma della Kona elettrica, disponibile da oggi nei nuovi allestimenti Exclusive e N Line; il listino di marzo arriva con un consistente taglio ai prezzi (da 3.700 a 4.400 euro), che permette a tutta la gamma della Suv coreana di accedere agli incentivi statali, in particolare per il modello con batteria di maggior capacità (64,8 kWh).

Aggiornamento ai powertrain. Con le modifiche al listino cambiano leggermente anche i dati tecnici. Il modello con motore da 99 kW (135 CV) e batteria da 48,6 kWh beneficia di un aggiornamento che porta l'autonomia a 380 km nel ciclo di omologazione Wltp. La variante con propulsore da 150 kW (204 CV) e batteria più grande (che passa a 64,8 kWh di capacità) ha ora un'autonomia massima di 510 km con i cerchi di lega da 17, e di 440 km con i cerchi da 19 (di serie). La capacità di ricarica in corrente continua è di 100 kW, per passare dal 10 all'80% in meno di 40 minuti.

Kona Electric Exclusive. L'allestimento di attacco del listino offre di serie il doppio schermo con strumentazione digitale da 12,3 e infotainment touch di uguale dimensione: di serie navigatore, connettività Bluetooth, Apple CarPlay e Android Auto, ricarica a induzione per gli smartphone compatibili, telecamera posteriore, climatizzatore automatico, sensori di parcheggio davanti e dietro, quattro prese Usb-C, cerchi di lega da 17" (da 19" con la batteria più grande), fari full Led e vetri posteriori scuri. Di serie la suite Hyundai Smart Sense con la guida assistita di livello 2. Su richiesta il monitoraggio dell'angolo cieco (650 euro) e il pacchetto Eco (150 euro) con interni in materiali sostenibili e cerchi da 17" per migliorare l'autonomia della versione con batteria più grande.

Kona Electric N Line. L'allestimento top di gamma ha una caratterizzazione più sportiva, con paraurti specifici davanti e dietro, minigonne laterali e cerchi di lega da 19". In abitacolo troviamo i sedili sportivi anteriori con logo N Line e cuciture rosse a contrasto, sedute e volante riscaldabili e sistema V2L (Vehicle To Load). La dotazione di sicurezza aggiunge il monitoraggio dell'angolo cieco e la frenata di emergenza negli incroci. Su richiesta, per entrambi gli allestimenti, le vernici pastello/metallizzate (rispettivamente a 400 e 750 euro), il tetto a contrasto (650 euro) e la pompa di calore (650 euro).

I prezzi per l'Italia. Lo schema dei nuovi incentivi statali non è ancora entrato in vigore, ma prevede fino a un massimo di 13.750 euro di contributi statali (in caso di rottamazione e Isee sotto i 30.000 euro). Ecco i prezzi della nuova Kona Electric (senza contare l'ecobonus).

  • Kona Electric Exclusive 135 CV 48,6 kWh: 38.300 euro
  • Kona Electric Exclusive 204 CV 64,8 kWh: 41.300 euro
  • Kona Electric N Line 204 CV 64,8 kWh: 41.300 euro

 

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Volkswagen - T-Cross 2024, squadra che vince si cambia

4 Ruote - Mar 25,2024

La Volkswagen T-Cross, uno dei bestseller della Casa di Wolfsburg (oltre 1 milione di vendite in quattro anni, 100 mila in Italia), si rinnova dentro e fuori. Una vettura, la T-Cross, che non vuole assolutamente mollare le posizioni di vertice in un segmento, quello delle B-Suv, particolarmente affollato e competitivo: l'abbiamo provata in allestimento Style e con il 1.0 TSI da 115 CV abbinato al Dsg, il ben noto cambio a 7 marce doppia frizione, disponibile come optional. In gamma, comunque, c'è anche il 1.0 TSI da 95 CV, con la sola trasmissione manuale.

Nuovo sguardo. Esternamente, si nota l'inedito paraurti anteriore sormontato da fari a Led, di serie su tutta la gamma, tranne che nell'allestimento Style, che offre i proiettori matrix. Questi ultimi sono comunque disponibili in opzione sugli allestimenti Life, Edition Plus e R-Line, così come la barra luminosa che attraversa la calandra. Anche nella zona posteriore troviamo paraurti e gruppi ottici ridisegnati, con la T-Cross Style che beneficia di un look specifico e di indicatori di direzione dinamici.

Leggermente più lunga. Il restyling ha portato un contenuto aumento della lunghezza: quasi tre centimetri, per un totale di 4,14 metri da un paraurti all'altro. Invariata l'abitabilità, che si conferma generosa in rapporto alle dimensioni esterne. Il divano scorrevole (14 centimetri), poi, aumenta la fruibilità della cabina e non manca nemmeno la possibilità - di serie su tutti gli allestimenti - di abbattere lo schienale del sedile passeggero anteriore.

Plancia tutta nuova, con Digital Cockpit. La novità più grossa dell'abitacolo della T-Cross però riguarda la plancia, dove debutta un quadro strumenti digitale da 8 pollici su Life e Edition Plus e da 10 pollici su Style e R-Line. Il pannello offre varie modalità di visualizzazione delle informazioni ed è affiancato dal nuovo touch screen dedicato all'infotainment: si parte da una diagonale di 8 pollici per arrivare a 9,2 sugli allestimenti più ricchi. Nuovi anche i materiali dell'abitacolo, con le plastiche ora più morbide e piacevoli al tatto.

Più assistenza alla guida. Il volante multifunzione merita un plauso per i comandi, molto intuitivi; il Travel Assist, di serie su tutta la gamma, è facile da attivare e regolare, anche se è vittima della segnaletica confusa delle strade italiane, che provoca qualche indecisione quando si ha il sistema inserito. Apprezzabili, fra l'altro, gli avvisi di superamento del limite di velocità, mai davvero invasivi o disturbanti.

Cambiano allestimenti e prezzi. La versione d'accesso Life parte (con il 1.0 TSI 95 CV) da 26.200 euro mentre la Edition Plus, a fronte di soli 200 euro in più, offre accessori dal valore di oltre 2.000 euro, tra i quali cerchi di lega da 17, sensore pioggia e telecamera di retromarcia. Sono richiesti almeno 31.000 euro, invece, per gli allestimenti Style ed R-Line. La Volkswagen T-Cross 2024 è già disponibile in concessionaria con tre nuovi colori: Grape Yellow, Clear Blue Metallic e Kings Red Metallic.

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F.1, GP Australia - Doppietta Ferrari a Melbourne, vince Sainz

4 Ruote - Mar 24,2024

Una domenica da ricordare per la Ferrari: Carlos Sainz ha vinto il Gran Premio d'Australia, terzo round del Mondiale 2024 di Formula 1, davanti all'altra SF-24 del compagno di squadra Charles Leclerc. L'ultima doppietta Ferrari in Australia 20 anni fa, con Schumacher e Barrichello.

Smooth Operator. Sainz oggi è stato perfetto. Partito benissimo dalla prima fila, ha infilato Verstappen nel corso del secondo giro e si è portato al comando della gara senza poi lasciarlo fino alla bandiera a scacchi. Nonostante siano passati solo quindici giorni dall'operazione all'appendicite e non sia ancora al massimo della propria forma fisica, Carlos ha tenuto duro fino alla fine portandosi a casa i 25 punti della vittoria. "Oggi è stata una gara bellissima", ha detto lo spagnolo una volta sceso dalla sua vettura. "Anche se sono ancora un po' rigido dal punto di vista fisico, sono stato fortunato perché ho potuto gestire il passo più o meno da solo. La vita è davvero pazzesca: prima il podio in Bahrain, poi l'operazione, il rientro e ora questa vittoria! Onestamente, sono felice di aver vinto e ho capito che avrei potuto farlo già al secondo giro".

Giornata nera Red Bull e Mercedes. Max Verstappen ha interrotto oggi il suo filotto di 43 piazzamenti a punti consecutivi, a causa di un problema al freno posteriore destro che già al terzo giro ha messo fine alla sua gara. "Il freno si è praticamente bloccato, era come avere una sorta di freno a mano tirato. Peccato, perché avevamo un buon passo gara. Non è mai bello ritirarsi, ma un problema meccanico può succedere e oggi è successo". Uno zero in classifica che lo lascia comunque davanti a tutti nella classifica piloti, dove Max ha ora 4 punti di vantaggio su Charles Leclerc.  Gara da dimenticare anche per la Mercedes: Lewis Hamilton si è ritirato per un problema meccanico, mentre George Russell è andato a sbattere all'ultimo giro, causando una Virtual Safety Car finale che ha congelato l'azione negli ultimi istanti del GP.

La Top 10. La McLaren lascia Melbourne con il sorriso. Lando Norris ha tenuto un ottimo passo, confermando che quella mostrato venerdì era una costanza reale. L'inglese ha conquistato il podio e ha tagliato il traguardo davanti al pilota di casa, Oscar Piastri, che si è classificato quarto. Il team di Woking è riuscito a piazzare entrambe le sue vetture davanti all'unica Red Bull superstite, quella di Sergio Perez, mai in grado di poter puntare a fare meglio di questo quinto posto finale di oggi. Doppio piazzamento a punti per l'Aston Martin, con Alonso sesto e settimo Stroll. Primi punti stagionali per Yuki Tsunoda e Visa Cash App RB. Il giapponese ha preceduto le due Haas di Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen, che chiudono la zona punti.

La classifica completa del GP d'Australia a Melbourne >>

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Auto italiane - I modelli prodotti nelle nostre fabbriche - FOTO GALLERY

4 Ruote - Mar 24,2024

Si parla molto, in queste settimane, di un possibile ritorno dell'Italia a una produzione di auto a sei zeri. Palazzo Chigi scommette su Chery e sogna Tesla, mentre prosegue il dialogo con Stellantis: gli stabilimenti di Melfi e Cassino saranno deputati alla produzione di veicoli basati, rispettivamente, sulle piattaforme Stla Medium e Large, mentre restano da definire i futuri prodotti di Pomigliano d'Arco e Mirafiori, che dovrebbe rimanere la casa della 500. E a proposito di modelli, quali vetture vengono prodotte oggi in Italia? Per darvi una risposta, abbiamo raccolto nella nostra galleria di immagini le auto che, in questo 2024, caratterizzano l'industria tricolore, dai modelli di larga diffusione alle supersportive che non temono la crisi. La lista comprende vetture prodotte in almeno qualche centinaio di esemplari all'anno e, pertanto, non comprende le one-off, few-off e, in generale, i modelli più "sartoriali" realizzati in decine di unità.

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Station wagon - Elettriche... familiari - FOTO GALLERY

4 Ruote - Mar 23,2024

A causa del boom di Suv e crossover, anch'esse piuttosto pratiche ma più accattivanti, le station wagon non hanno più lo stesso appeal che avevano in passato. Nel 2023, per esempio, in Italia tali vetture si sono attestate su una quota di mercato del 3,5%, con 55.739 familiari immatricolate (dati Unrae). Dieci anni prima, nel 2013, le giardinette avevano rappresentato il 6,76% delle consegne, con 88.569 unità, mentre nel 2000 avevano raggiunto una quota del 13,9% con 338.891 immatricolazioni. Numeri che fotografano un calo inarrestabile e che le Case stanno fronteggiando con familiari dalle linee eleganti e aerodinamiche, anche a batteria, come quelle raccolte nella nostra galleria d'immagini: qui troverete le station wagon elettriche a listino, o in arrivo a breve, sul mercato italiano, con prezzi, dimensioni e caratteristiche. Modelli interessanti, ma non per tutte le tasche: a parte una wagon di origine cinese, superano tutte i 40 mila euro.

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McLaren - Il fondo sovrano del Bahrain acquista il 100% della Casa di Woking

4 Ruote - Mar 23,2024

La proprietà della McLaren finisce interamente al fondo sovrano del Bahrain. La Mumtalakat Holding Company, già azionista di maggioranza, ha infatti annunciato di aver acquistato fino al 100% del capitale azionario della Casa inglese. In questo modo, il fondo ora detiene pure la quota di maggioranza della McLaren Racing, la divisione che compete in Formula 1 (e in altri campionati come la Indycar, la Formula E e la Extreme E).

"Pietra miliare". L'operazione arriva in un periodo difficile dal punto di vista economico per la McLaren, che era stata costretta a ingenti tagli nel periodo del Covid. Paul Walsh, presidente della Casa inglese, ha definito questo accordo "una pietra miliare importante, che ci permetterà di investire in nuovi prodotti e tecnologie, continuando a esplorare la possibilità di partnership tecniche con altre aziende". Sul piatto, il domani (elettrico) delle supercar prodotte nel Surrey. E, di certo, anche i destini della Formula 1.

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Milano - Il comitato contro le Ztl: "Sono troppe"

4 Ruote - Mar 23,2024

"Ci opponiamo alle piccole Zone a traffico limitato che spuntano come funghi, all'enorme Ztl Area B con i suoi vincoli sempre più stringenti, all'Area C a pagamento appena rincarata e alla proliferazione incontrollata di corsie ciclabili": ad affermarlo sono gli esponenti di "No Ztl - Milano libera", che sabato 23 marzo mattina hanno organizzato un presidio per sensibilizzare i cittadini.

Super ciclabile. Simbolico il luogo prescelto: piazza Argentina, a un passo da piazzale Loreto, in un quadrante della metropoli fra i più interessati dalla cosiddetta nuova mobilità urbana, con una "super ciclabile" che va dal cuore della città, piazza San Babila, alla stazione metropolitana di Villa San Giovanni. Il tutto condito da aree riservate di varia natura che "penalizzano pesantemente gli spostamenti in auto, intaccando il diritto alla mobilità privata, e ostacolando chi si trova nel capoluogo per lavoro", spiegano gli organizzatori mentre distribuiscono volantini e illustrano le proprie idee ai passanti.

Mezzi pubblici inadeguati. "Il mix fra zone a traffico limitato e corsie ciclabili è insostenibile. Oltretutto, il servizio di mezzi pubblici è inefficiente e non capillare, risultando spesso scomodo per chi lavora e per i pendolari", aggiunge il comitato. "Prova ne sia la soppressione dell'indispensabile linea 73 San Babila-Linate, che non può essere sostituita dalla linea M4". In definitiva, secondo i no Ztl i provvedimenti tesi a limitare la circolazione delle persone in nome dell'ambiente, "ammesso e non concesso che siano efficaci, andrebbero valutati in funzione dei costi e dei disagi che comportano: serve senso della misura e ragionevolezza". Tutte istanze che il gruppo intende avanzare a Palazzo Marino.

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F.1, GP Australia - Verstappen in pole, Sainz secondo

4 Ruote - Mar 23,2024

Max Verstappen ha conquistato la pole position del Gran Premio d'Australia, terza prova del Mondiale di Formula 1. Nonostante i problemi di sottosterzo mal digeriti durante tutta la sessione, l'olandese è riuscito a mettere tutto insieme nel momento che più contava e ha fermato il cronometro sull'1:15.915, risultato il migliore a fine sessione. In prima fila, accanto a lui, si schiererà domani Carlos Sainz: lo spagnolo della Ferrari è ancora lontano dalla sua migliore forma fisica, a causa dell'operazione all'appendicite di quindici giorni fa, ma è riuscito nell'impresa di conquistare la seconda posizione a poco più di due decimi dalla pole e davanti all'altra Red Bull di Sergio Perez.

Le parole del poleman. "Questa volta la pole non era così scontata, ma sono molto soddisfatto di questa Q3", ha detto Max Verstappen dopo aver conquistato la trentacinquesima pole position in carriera. "Me la sono davvero goduta, entrambi i giri sono andati bene. Il weekend era iniziato in salita, ma alla fine ce l'abbiamo fatta e posso dirmi soddisfatto. La gara di domani sarà molto strategica, la Ferrari è molto veloce sui long run, ma questo rende le cose più divertenti".

La Top 10. Delude un po' le aspettative Charles Leclerc, dopo un inizio di weekend che faceva ben sperare. Il monegasco ha commesso un paio di errori nel suo ultimo tentativo in Q3 e non è riuscito a migliorarsi, chiudendo così la sessione con il quinto tempo, a sandwich tra le due McLaren di Lando Norris (quarto) e Oscar Piastri (sesto). Giornata difficile anche per la Mercedes che vede una sola W15 qualificata tra i primi dieci ed è quella di George Russell, oggi settimo; Lewis Hamilton non è riuscito a entrare in Q3 e domani partirà undicesimo. Da sottolineare la grande prestazione di Yuki Tsunoda che ha portato la sua Visa Cash App RB all'ottavo posto, precedendo le due Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso.

La classifica completa delle qualifiche di Melbourne >>

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Furgoni elettrici - Flexis, il nuovo marchio Renault-Volvo

4 Ruote - Mar 22,2024

Annunciato un anno e mezzo fa da Luca De Meo, ceo del gruppo Renault, e perfezionato con il gruppo Volvo a fine 2023, il progetto per la creazione di una società comune per la realizzazione di nuovi veicoli commerciali elettrici destinati alla logistica urbana ha adesso un nome e una ragione sociale. Flexis, come ricordammo nell'inserto QVeicoli Commerciali di Quattroruote di novembre 2023, con la nostra ricostruzione dell'aspetto del veicolo definitivo, era il brand indicato già in occasione del primo annuncio, insieme al nome del modello, FlexEVan. Quest'ultimo non è stato ancora confermato, ma lo sarà probabilmente la prossima settimana, in occasione della presentazione organizzata da Renault, Volvo e CMA-CGM, la compagina di logistica marittima, ferroviaria, aerea e stradale che investirà a sua volta nell'iniziativa.

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Anteprima - I commerciali Volkswagen da qui al 2028

4 Ruote - Mar 22,2024

La divisione veicoli commerciali del gruppo Volkswagen ha presentato oggi i risultati del 2023 e aperto una finestra sui programmi per il 2024 che, nonostante venga definito dallo stesso ceo Carsten Intra un anno delicato per le condizioni di mercato ipotizzate, si concluderà con il maggior numero di lanci di nuovi modelli e versioni nella storia del costruttore. Fatturato in crescita di oltre il 30 percento a 15,3 miliardi di euro, utile operativo di 873 milioni e un ritorno sulle vendite in crescita dal 4,6% del 2022 al 5,7% del 2023 sono numeri che, secondo il management, permettono a Volkswagen Nutzfahrzeuge (VWN) di guardare con fiducia alla realizzazione del programma strategico Grip 2030. Quanto al rinnovamento della gamma, nel corso di una sessione dedicata alla stampa specializzata sono emersi diversi dettagli sull'evoluzione almeno fino al 2028. La novità più immediata è l'ID. Buzz GTX, che abbiamo già descritto qui e di cui è stato annunciato un prezzo, in Germania, superiore ai 70 mila euro.

Dal Crafter al Caddy. Poco più di un face lifting esterno, il model year 2024 del Crafter presenta più evidenti modifiche agli interni e un potenziamento dell'architettura. Un nuovo display al centro della plancia per le funzioni di infotainment e altri comandi e strumenti richiamano quelli delle nuove Volkswagen Tiguan e Passat. Il modello di taglia maggiore della Volkswagen vede crescere anche la dotazione di sistemi di assistenza alla guida. L'aggiornamento dell'interfaccia digitale nell'abitacolo interesserà pure il più compatto Caddy, la cui principale evoluzione prevista per quest'anno è però l'arrivo di una versione ibrida plug-in. Le caratteristiche tecniche sono state anticipate in occasione dell'annuncio del Ford Transit Connect Phev, di cui il Caddy è donatore di piattaforma, carrozzeria, meccanica e stabilimento di produzione. Il sistema ibrido prevede l'abbinamento fra un motore a benzina 4 cilindri 1.5 con un'unità elettrica, per un totale di 150 CV, gestiti attraverso un cambio a doppia frizione a 6 marce. L'autonomia dichiarata è di 110 km.

Fine anno col Transporter. Non c'è dubbio che la principale novità del 2024 sarà la settima generazione del Transporter e della versione per trasporto persone Caravelle. Per le consegne di questi due modelli, derivati dei Transit/Tourneo Custom della Ford e disponibili con motori diesel, ibridi benzina plug-in ed elettrici, occorrerà però attendere la fine dell'anno, mentre la fine della produzione dell'attuale generazione T6.1 è pianificata per giugno e tutti i quantitativi sono già venduti. Probabilmente le parole di Carsten Intra sulle aspettative di un mercato 2024 non particolarmente brillante si riferiscono anche al gap temporale fra le due serie, anche tenendo conto che alcune versioni, come quelle elettrificate, sono previste per il 2025. Si tratterà, nel caso, di un temporaneo calo di immatricolazioni, perché pare che le prenotazioni per i nuovi T7 Transporter/Caravelle siano già nell'ordine di diverse migliaia.

California Universe. Come noto, la sigla T7 contraddistingue anche il Multivan, che già da tre anni vive su un'altra piattaforma, la Mqb, con un design proprio, e avrà uno sviluppo indipendente rispetto ai T7 Transporter/Caravelle. Fra le evoluzioni di questo 2024 ricco di novità per VWN ci sarà il primo Multivan settima serie a trazione integrale, l'eHybrid 4Motion. La coppia alle ruote anteriori sarà inviata da un motore 4 cilindri a benzina, mentre alle posteriori provvederà un secondo propulsore, elettrico. L'uscita di scena della serie T6.1 significherà anche la fine di un altro derivato dell'attuale Transporter, altrettanto iconico e particolarmente redditizio, il California. Il testimone del campervan sarà raccolto anche in questo caso dalla gamma T7, finora incentrata sul solo Multivan. Del T7 California è già stato presentato un concept l'estate scorsa e, durante l'incontro di ieri con la stampa, i vertici di VWN hanno confermato che le novità anticipate dal prototipo, come la doppia porta scorrevole, la differente disposizione della cucina e le tende su entrambi i lati saranno confermate dal modello di serie. Il nome California, esteso negli anni dalla sola serie T al Crafter (Grand California) al Caddy, diventerà un sub-brand dedicato a tutto il mondo dei veicoli ricreazionali e ai loro equipaggiamenti e servizi. California Universe è il nome scelto per questo ecosistema, che finirà per abbracciare anche l'Amarok.

Space per medi e grandi. Se per il pick-up e i camper (come pure per i furgoni compatti) i vertici di Volkswagen Veicoli Commerciali dichiarano di non avvertire da parte del mercato l'urgenza di una transizione verso l'elettrico puro, per il resto della gamma i programmi per la seconda metà della decade sembrano già tracciati. I riferimenti fatti qualche mese fa da Carsten intra a un nuovo modello di taglia grande basato su un'architettura inedita chiamata Space sono diventati nomi, date e caratteristiche. Analogamente a quanto già annunciato da Mercedes-Benz Vans, VWN si appresta a sviluppare un'intera famiglia di modelli su una piattaforma, chiamata Ssp, nativa a corrente e a trazione anteriore, che costituirà la base anche per la futura famiglia di autovetture Volkswagen, e che non comprenderà solo il modello di taglia maggiore, definito senza mezzi termini Space Crafter e pianificato per il 2028, ma anche una doppia declinazione di veicoli di taglia media, merci (Space Transporter) e passeggeri (Space People). Se il presidio del mercato fino all'arrivo di questi due ultimi prodotti sarà affidato agli imminenti T7 Transporter/Caravelle elettrici, e parzialmente al T7 Multivan ibrido, nel caso dell'erede Bev dell'eCrafter si prefigura un gap di circa quattro anni, dato che la versione a batterie dell'attuale large van VW è già stata tolta di produzione a fine 2023. Markus Wilke, head of strategy, cooperations and product management, e Lars Krause, executive vice president sales and marketing della Casa, non ritengono che sia tardi per colmare quello spazio; soprattutto, giustificano la cautela nell'avvio del programma con la volontà di portare sul mercato un modello che dovrà avere un effetto dirompente.

Le relazioni con Ford. Alla nostra domanda se la nuova famiglia Space, che Intra ha definito una piattaforma proprietaria per modelli Volkswagen, avrebbe influito sullo sviluppo di prodotti in partnership con la Ford, Wilke ha risposto negativamente, sottolineando la piena soddisfazione per i prodotti realizzati finora con l'alleato statunitense, senza chiarire se la piattaforma sarà oggetto di condivisione o riportare a quali risultati avessero portato le valutazioni su un prodotto congiunto nella classe VW Crafter-Ford Transit. Quanto alla possibilità di un modello più compatto del Caddy, sulla falsariga del Transit Courier, lo stesso Wilke ha ammesso che in quel sub-segmento, che pochi anni fa sembrava destinato a sparire, sembra stia effettivamente succedendo qualcosa, ma che al momento VWN non ha nulla in programma, anche se continua a monitorare la situazione. Il Caddy stesso, è stato fatto notare, sconta l'assenza di una versione puramente elettrica. Ma Krause ritiene che, per quanto più grande, l'ID. Buzz copra egregiamente (specie sotto il profilo dei margini) questa assenza. E in una precedente fase del suo intervento aveva ammesso che, già con la gamma attuale, il Caddy non riesce a tenere il passo degli ordini.

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Skoda Octavia - Svelati i prezzi del restyling

4 Ruote - Mar 22,2024

Il restyling della Skoda Octavia è stato presentato a febbraio, e da oggi sono aperti gli ordini presso le concessionarie, con prezzi che partono da 28.450 euro. Le consegne sono previste per i primi giorni di giugno. Con oltre sette milioni di unità nel corso della sua storia recente (la prima serie risale al 1996), la Octavia è la best seller della casa boema, apprezzata soprattutto nella versione station wagon: nel 2023 è stata la più venduta nel segmento delle famigliari.

Tre motori, due potenze. La nuova Octavia è proposta, in questa fase di lancio, in tre motorizzazioni, tutte a quattro cilindri: il 1.5 turbobenzina da 115 e 150 CV e cambio manuale, anche in versione mild hybrid (ma con cambio automatico a sette rapporti Dsg), il 2.0 TDI da 150 CV e cambio Dsg. Nei prossimi mesi arriveranno le versioni TDI da 116 CV e cambio manuale, quelle con il 2.0 TSI con potenze da 204 CV e 265 CV, quest'ultimo per la versione RS, con trazione integrale e cambio automatico. Cancellata l'apprezzata motorizzazione a metano e al momento non è prevista quella plug-in, precedentemente disponibile.

Skoda Octavia Selection. La versione d'attacco del listino presenta una dotazione di serie già molto ricca, che comprende i cerchi di lega da 17, fari anteriori e posteriori a Led, infotainment da 10 con connettività wireless per dispositivi Android e iOS, ricarica a induzione per gli smartphone compatibili, climatizzatore automatico a due zone, avviamento senza chiave, sensori di parcheggio posteriori, presa Usb-C nel retrovisore, schienali posteriori frazionati 60/40, specchietti richiudibili elettricamente e l'immancabile portaombrello nelle portiere anteriori. Curata la sicurezza di bordo: otto airbag (compreso quello centrale tra conducente e passeggero), cruise control, rilevazione stanchezza del conducente, riconoscimento dei segnali stradali, assistente di svolta e di corsia.

Skoda Octavia Executive. L'allestimento intermedio costa 1.800 euro in più, e offre in aggiunta a quello base i sensori di parcheggio anteriori, la strumentazione digitale da 10,2, l'infotainment da 13 con navigatore e servizi connessi, il cruise control adattivo e l'assistente al mantenimento di traiettoria per la guida assistita di livello 2.

Skoda Octavia Style. La versione top di gamma costa 1.850 euro in più della Executive e completa la dotazione con indicatori di direzione posteriori dinamici, cornici dei finestrini cromate, battitacco sulle portiere, cerchi di lega da 18, luci ambientali, vetri posteriori oscurati, allarme volumetrico, portellone e cappelliera ad azionamento elettrico e telecamera posteriore.

Pacchetti e optional. Il pacchetto Winter (500 euro) aggiunge parabrezza, sedili e volante riscaldabili; il Winter Premium Pack (900 euro) comprende anche il climatizzatore a tre zone. I fari a matrice di Led sono disponibili solo per gli allestimenti Executive e Style, rispettivamente a 2.560 e 1.520 euro. L'head-up display, non disponibile per la versione base, costa 580 euro. I sedili regolabili elettricamente con memoria costano 1.430 euro, l'impianto premium Canton 650 euro, il Dynamic Chassis Control con selezione della modalità di guida 1.160 euro. La carrozzeria è di serie in colore pastello. Per quelli che richiedono un sovrapprezzo, le tinte non metallizzate costano 380 euro, quelle metallizzate 770 e per avere i colori speciali Rosso Velluto e Arancio Sunset di queste immagini occorre sborsare 950 euro.

I prezzi per l'Italia. Ecco il listino completo della nuova Skoda Octavia, sia in versione berlina sia station wagon.

  • Octavia 1.5 TSI Selection 115 CV: 28.450 euro.
  • Octavia 1.5 TSI Executive 115 CV: 30.250 euro.
  • Octavia 1.5 TSI Selection 150 CV: 31.250 euro.
  • Octavia 1.5 TSI Executive 150 CV: 33.050 euro.
  • Octavia 1.5 TSI Style 150 CV: 34.900 euro.
  • Octavia 1.5 TSI m-HEV Selection DSG 115 CV: 30.750 euro.
  • Octavia 1.5 TSI m-HEV Executive DSG 115 CV: 32.550 euro.
  • Octavia 1.5 TSI m-HEV Style DSG 115 CV: 34.400 euro.
  • Octavia 1.5 TSI m-HEV Selection DSG 150 CV: 33.550 euro.
  • Octavia 1.5 TSI m-HEV Executive DSG 150 CV: 35.350 euro.
  • Octavia 1.5 TSI m-HEV Style DSG 150 CV: 37.200 euro.
  • Octavia 2.0 TDI Selection DSG 150 CV: 35.400 euro.
  • Octavia 2.0 TDI Executive DSG 150 CV: 37.200 euro.
  • Octavia 2.0 TDI Style DSG 150 CV: 39.050 euro.
  • Octavia Wagon 1.5 TSI Selection 115 CV: 29.500 euro.
  • Octavia Wagon 1.5 TSI Executive 115 CV: 31.300 euro.
  • Octavia Wagon 1.5 TSI Selection 150 CV: 32.300 euro.
  • Octavia Wagon 1.5 TSI Executive 150 CV: 34.100 euro.
  • Octavia Wagon 1.5 TSI Style 150 CV: 35.950 euro.
  • Octavia Wagon 1.5 TSI m-HEV Selection DSG 115 CV: 31.800 euro.
  • Octavia Wagon 1.5 TSI m-HEV Executive DSG 115 CV: 33.600 euro.
  • Octavia Wagon 1.5 TSI m-HEV Style DSG 115 CV: 35.450 euro.
  • Octavia Wagon 1.5 TSI m-HEV Selection DSG 150 CV: 34.600 euro.
  • Octavia Wagon 1.5 TSI m-HEV Executive DSG 150 CV: 36.400 euro.
  • Octavia Wagon 1.5 TSI m-HEV Style DSG 150 CV: 38.250 euro.
  • Octavia Wagon 2.0 TDI Selection DSG 150 CV: 36.450 euro.
  • Octavia Wagon 2.0 TDI Executive DSG 150 CV: 38.250 euro.
  • Octavia Wagon 2.0 TDI Style DSG 150 CV: 40.100 euro.
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Stellantis - A Tychy la produzione della Leapmotor T03

4 Ruote - Mar 22,2024

La Leapmotor potrebbe avviare in tempi brevi la produzione di piccole auto elettriche presso l'impianto di Stellantis di Tychy, in Polonia. In particolare, secondo indiscrezioni della Reuters, l'azienda cinese avrebbe intenzione di iniziare a produrre la T03 già nel secondo trimestre di quest'anno utilizzando dei kit di preassemblaggio.

La joint venture. Le scelta di Tychy è da legare agli accordi di collaborazione sottoscritti con Stellantis e alla relativa joint venture tra i due costruttori. L'alleanza, infatti, prevede non solo l'ingresso del gruppo guidato da Carlos Tavares nell'azionariato della Leapmotor con quasi il 21% del capitale, ma anche la costituzione dell'impresa congiunta Leapmotor International: Stellantis avrà il 51% del capitale e diritti esclusivi per l'esportazione, la vendita e la fabbricazione dei prodotti della Casa cinese al di fuori della Cina.  

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Leapmotor T03 - Tutti i dettagli della piccola che arriverà in Europa

4 Ruote - Mar 22,2024

Come detto, la Leapmotor T03 ha dimensioni molto simili a quelle della Fiat Panda. L'elettrica cinese è lunga 3.620 millimetri, alta 1.605 e larga solo 1.652 mm, mentre il passo è di 2.400 mm. Le dimensioni particolarmente compatte hanno portato la Leapmotor a omologare la T03 come quattro posti: il bagagliaio ha invece un volume di 210 litri.

La Leapmotor T03 è disponibile in tre differenti versioni: 200, 310 e 403. Questi numeri si riferiscono all'autonomia della vettura, che in ogni sua variante propone un'accoppiata motore-batteria differente. Il modello base monta accumulatori da 21,6 kWh e un'unità da 54 CV per 200 km d'autonomia, quello intermedio sale a 31,9 kWh e 75 CV (310 km), mentre la versione top di gamma arriva a 41,3 kWh, 109 CV e 403 km di range nel ciclo cinese. I tre allestimenti condividono la stessa architettura, con motore elettrico anteriore sincrono a magneti permanenti, trasmissione monomarcia, sospensioni anteriori MacPherson e asse posteriore a barra di torsione, quindi con ruote interconnesse. Davanti sono presenti freni a disco, mentre dietro troviamo dei tamburi.

Come da tradizione per i veicoli cinesi, gli interni sono infarciti di optional anche a partire dal modello base. Che dispone di rivestimenti di pelle e di un doppio schermo per quadro strumenti e infotainment, rispettivamente da 8 e 10,1 pollici. Gli allestimenti più completi offrono anche molte altre dotazioni, dagli aggiornamenti over-the-air con connettività 4G alla regolazione elettrica del sedile guidatore. 

Per comprare una Leapmotor T03 in Cina bastano 49.900 yuan, equivalenti a 6.380 euro. La versione intermedia 310 costa 59.900 yuan (7.650 euro), mentre la top di gamma arriva a 69.900 yuan: solo 8.950 euro. Ma non aspettatevi questi listini per la futura variante europea: a causa delle diverse regolamentazioni, il modello che arriverà da noi dovrà essere aggiornato con dotazioni di sicurezza aggiuntive che faranno lievitare il prezzo d'acquisto.

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Mondiale Endurance - Vettel al volante della Porsche 963

4 Ruote - Mar 22,2024

Il quattro volte campione del mondo di Formula 1, Sebastian Vettel, torna al volante di una monoposto. Il tedesco si calerà nell'abitacolo della 963 del team Porsche Penske Motorsport durante un test in Spagna in preparazione della 24 Ore di Le Mans. Sebastian, che ha già passato molto tempo al simulatore per prepararsi al circuito spagnolo di Aragón, ha proprio ieri avuto un assaggio della Hypercar tedesca effettuando i primi giri al Centro prova Porsche di Weissach.

Un gradito ritorno. "Non vedo l'ora di girare con la Porsche 963", ha detto Vettel. "Sono sempre stato curioso riguardo alle corse endurance e la cosa mi ha spinto a fare un tentativo. Sono ansioso di andare ad Aragon per i test. Mi servirà del tempo per abituarmi, ma ho trovato molto supporto nel team. Sebastian ha approcciato la cosa con il suo consueto metodo analitico: dopo aver incontrato il team a Mannheim lo scorso 14 marzo, il giorno successivo si è già messo al simulatore di Porsche Motorsport per familiarizzare con i complessi sistemi della Hypercar e conoscere gli ingegneri. Ieri ha avuto il suo primo vero contatto con la Porsche 963 sulla pista di prova del Centro Ricerca e Sviluppo di Weissach e la prossima settimana sarà al Motorland Aragon per effettuare il test di 36 ore in vista di Le Mans. Insieme a Vettel gireranno Matt Campbell, Michael Christensen, Frederic Makowiecki, Kevin Estre, André Lotterer e Laurens Vanthoor.

Obiettivo Le Mans? Per il momento, Sebastian getta acqua sul fuoco e afferma: Sarà una nuova esperienza per me, vedremo più avanti cosa succederà. Al momento è solo un test, non ci sono altri piani".  Il tedesco si è ritirato dalla Formula 1 al termine della stagione 2022, ma non ha mai fatto segreto di voler tornare a correre ad alto livello qualora si presentasse l'opportunità di farlo divertendosi. E se fosse proprio questa l'occasione che aspettava?

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Nuova Audi A3 - Sportback, berlina o crossover? Tutti i prezzi e le versioni per lItalia

4 Ruote - Mar 22,2024

Recentemente aggiornata, l'Audi A3 ha visto l'introduzione in gamma della versione allstreet, con assetto rialzato e dettagli ispirati al mondo di Suv e crossover. Disponibile in tre allestimenti, la media di Ingolstadt può già essere ordinata, con prezzi che partono da 37.000 euro e consegne previste per il mese di maggio.

Si parte con due motori. In questa fase di lancio la nuova Audi A3 è venduta con due motori: la 35 TFSI con il 1.5 TSI mild hybrid 48V da 150 CV e la 35 TDI diesel da 150 CV, entrambi con il cambio S tronic a doppia frizione. Più avanti arriveranno le benzina con cambio manuale e motorizzazioni più potenti, tra cui le ibride plug-in e le sportive S3 con il 2.0 TFSI da 333 CV.

Audi A3 Sportback e Sedan. La versione stradale della media tedesca è disponibile in tre allestimenti: Business, Business Advanced e S line edition. La versione base sarà introdotta in un secondo momento. Di serie, fin dalla Business, sono previsti i cerchi di lega da 16", i fari a Led anteriori, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il volante multifunzione a tre razze, il climatizzatore automatico monozona, la strumentazione digitale da 12,3" configurabile, l'infotainment da 10,1" (risoluzione 1.540 x 720) con navigatore e servizi connessi, la connettività wireless per Android Auto e Apple CarPlay, il freno di stazionamento elettrico, le luci ambientali, i sedili posteriori frazionabili secondo lo schema 60/40 e la retrocamera posteriore. La suite di Adas comprende il cruise control adattivo, l'assistente al mantenimento di corsia, il parcheggio assistito e la frenata automatica d'emergenza anche nelle svolte. Gli allestimenti superiori introducono gli specchietti reclinabili elettricamente, i fari a Led posteriori con due firme luminose, i sedili sportivi e riscaldabili, il "clima" a tre zone, la selezione della modalità di guida, il battitacco illuminato e l'assetto sportivo.

Audi A3 allstreet. Dotazioni e accessori sono gli stessi della berlina, ma l'allestimento top di gamma è chiamato Identity Contrast. La nuova variante della media tedesca propone un assetto rialzato di 15 mm (l'altezza minima da terra è aumentata di 30 mm), parafanghi in plastica, cerchi di lega da 17 di serie, protezioni nei paraurti e griglia Single Frame con finitura opaca e di maggiori dimensioni. All'interno, il guidatore siede leggermente più in alto rispetto alle altre varianti.

Optional e pacchetti. La carrozzeria è di serie in colore nero o bianco pastello, senza sovrapprezzo: le tinte metallizzate e perlate (Blu Navarra, Grigio Manhattan, Bianco Ghiaccio, Nero Mythos, Rosso Progressivo, Verde District, Giallo Pitone, Blu Ascari, Grigio Freccia e Grigio Daytona) costano 890 euro, quelle personalizzate Audi exclusive 3.260 euro. I fari a matrice di Led costano 1.920 euro per i primi due allestimenti, 850 euro per i top di gamma S line edition e Identity Contrast. Il portellone elettrico è solo su richiesta, a 440 euro, il tetto panoramico in vetro apribile elettricamente a 1.330 euro. Per quanto riguarda la tecnologia l'head-up display, insieme all'impianto premium Sonos, costa 1.740 euro; il monitoraggio dell'angolo cieco è nel pacchetto safety plus (710 euro), mentre la guida assistita di livello 2 con parcheggio automatico costa 1.690 euro.

I prezzi per l'Italia. 

  • Audi A3 allstreet 35 TFSI S tronic Business: 39.500 euro.
  • Audi A3 allstreet 35 TFSI S tronic Business Advanced: 42.000 euro.
  • Audi A3 allstreet 35 TFSI S tronic Identity Contrast: 44.500 euro.
  • Audi A3 allstreet 35 TDI S tronic Business: 40.800 euro. 
  • Audi A3 allstreet 35 TDI S tronic Business Advanced: 43.300 euro.
  • Audi A3 allstreet 35 TDI S tronic Identity Contrast: 45.800 euro.
  • Audi A3 Sportback 35 TFSI S tronic Business: 37.000 euro.
  • Audi A3 Sportback 35 TFSI S tronic Business Advanced: 39.500 euro.
  • Audi A3 Sportback 35 TFSI S tronic Identity Contrast: 42.000 euro.
  • Audi A3 Sportback 35 TDI S tronic Business: 38.300 euro. 
  • Audi A3 Sportback 35 TDI S tronic Business Advanced: 40.800 euro.
  • Audi A3 Sportback 35 TDI S tronic Identity Contrast: 43.300 euro.
  • Audi A3 Sedan 35 TFSI S tronic Business: 38.300 euro.
  • Audi A3 Sedan 35 TFSI S tronic Business Advanced: 40.800 euro.
  • Audi A3 Sedan 35 TFSI S tronic Identity Contrast: 43.300 euro.
  • Audi A3 Sedan 35 TDI S tronic Business: 39.600 euro. 
  • Audi A3 Sedan 35 TDI S tronic Business Advanced: 42.100 euro.
  • Audi A3 Sedan 35 TDI S tronic Identity Contrast: 44.600 euro.
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Chery - La Jaecoo 7 e la Omoda 5 EV sbarcano in Italia

4 Ruote - Mar 22,2024

La Chery è appena arrivata in Italia ma punta già forte sul nostro mercato. Dopo aver lanciato la Omoda 5, introdurrà la sua versione elettrica e la Suv Jaecoo 7, per poi lanciare anche un modello più grande, la Jaecoo 8 ed esplorare nuovi segmenti. Nei prossimi anni arriverà infatti la Omoda 3, una piccola che si posizionerà probabilmente nel segmento B, ma ci sarà spazio anche per un'ammiraglia a ruote alte, la Jaecoo 9. Il gruppo cinese, infatti, ha piani molto ambiziosi per l'Italia e punta ad ampliare la propria rete (che già conta una quarantina di concessionari) a 80 showroom, creando un indotto di 1.500 posti di lavoro. Un progetto che si basa su due pilastri principali: i marchi Omoda e Jaecoo. Se il primo già l'abbiamo visto arrivare nella Penisola con la Suv 5, il secondo fino a oggi non aveva mai varcato i confini europei. La Jaecoo 7 che avevamo toccato con mano in anteprima a Wuhu, dove ha sede il gruppo cinese arriverà in Italia dopo l'estate, proponendosi prima con motori termici e poi anche in versione ibrida plug-in. La Omoda 5, invece, è già pronta all'elettrico: la versione EV debutterà sul nostro mercato nei prossimi mesi, con prezzi ancora da confermare, ma che potrebbero aggirarsi tra i 35 e i 40 mila euro.

La Jaecoo 7. Il nome Jaecoo è una crasi tra la parola tedesca Jäger (cacciatore) e cool. Il primo modello, la 7, è una Suv dallo stile britannico con dimensioni da segmento C: è lunga 4.500 millimetri, larga 1.865, alta 1.680 e ha un passo di 2.672 mm. All'interno possono trovare spazio cinque persone, mentre il bagagliaio è da 412 litri, ma può essere ampliato fino a 1.335 litri abbattendo lo schienale del divano posteriore. Il peso a secco è di 1.709 kg, l'avantreno e un MacPherson e il retrotreno multilink: nel cofano è presente un 1.6 turbobenzina da 145 CV con cambio automatico doppia frizione a sette rapporti e trazione integrale. Le quattro ruote motrici hanno diverse modalità di funzionamento e sono pensate per consentire ai futuri clienti di affrontare senza problemi anche brevi tratti in off-road (l'altezza da terra è di 20 centimetri). Tra le varie dotazioni presenti di serie, la Casa annovera svariati Adas dalla frenata automatica d'emergenza alla guida assistita di livello 2 , fari full Led, airbag anteriori, laterali e a tendina, regolazione elettrica dei sedili, impianto audio Sony, tetto panoramico, quadro strumenti digitale e infotainment verticale da 14".

La Omoda 5 EV. Dopo aver introdotto la versione a Benzina, la Omoda ha presentato la 5 EV, una Suv elettrica di segmento C lunga 4 metri e 40 (per 1.710 kg di peso, sempre con avantreno MacPherson e retrotreno multilink) che punta tutto su tecnologia e confort (e che ha già ottenuto 5 stelle Euro NCAP). Gli interni sono molto curati e prevedono un quadro strumenti digitale da 10,25" e un infotainment da 12,3", compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, dotato di un assistente vocale evoluto. Alla base di questa Ev c'è la piattaforma multienergia T1X, con batteria Lfp (litio-ferro-fosfato) da 62 kWh e motore anteriore da 204 CV e 340 Nm: per lo 0-100 la Casa dichiara un tempo di 7,8 secondi, mentre la velocità massima è di 170 km/h. L'autonomia è di 430 chilometri nel ciclo cinese, più permissivo rispetto al Wltp, mentre per la ricarica sono previste potenze massime di 9,9 e 80 kW, rispettivamente in corrente alternata o continua: collegandosi a una colonnina rapida, secondo la Casa si può passare dal 30 all'80% dell'autonomia in 28 minuti. Numerosi i sistemi di sicurezza e gli assistenti alla guida, con il livello 2 proposto di serie.

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Mercato - I quadricicli a quota 17 mila unità

4 Ruote - Mar 22,2024

I quadricicli si stanno affermando come soluzione di mobilità alternativa nelle città e da qualche anno hanno attirato l'attenzione anche dei costruttori di vetture. Due le categorie: L6 per i leggeri con massa a vuoto sotto i 350 kg (escluse batterie su quelli elettrici), velocità inferiore o uguale a 45 km/h e massa a vuoto sotto i 350 kg, cilindrata non oltre 50 cm3 per quelli a benzina, potenza non superiore a 4 kW (5,44 CV) per quelli con diversa alimentazione; L7 per i pesanti da non oltre 400 kg (550 kg se destinati al trasporto merci), sempre esclusa la massa delle batterie nel caso di veicoli a corrente, velocità superiore ai 45 km/h e potenza inferiore a 15 kW.

I pesanti per la condivisione. Il mercato complessivo nel 2023, secondo le elaborazioni di Dataforce su dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ammonta a 17.099 unità, in crescita del 18% rispetto all'anno precedente. Accanto a una quota 85% di privati, che sale al 90% per i soli L6 e diventa del 66% fra gli L7, anche le società mostrano interesse per questa tipologia di veicoli, specie i pesanti. Le aziende che hanno proceduto ad acquisti diretti arrivano quasi al 20%; cala al meno del 6%, invece, la percentuale dei quadricicli destinati al noleggio a lungo termine, in funzione della modalità di acquisizione di imprese di car sharing o enti pubblici, in grandi lotti in un anno e magari in numeri più limitati il successivo. Minima la share degli L7 nel breve termine, così come si confermano molto basse le quote di acquisti diretti di società e delle varie forme di noleggio per gli L6. Quanto alla ripartizione delle alimentazioni, l'elettrico è in ampio vantaggio al 58%, seguito dal diesel al 35 e dal benzina al 7.

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Ewiva - Aperte oltre 330 stazioni di ricarica nel 2023

4 Ruote - Mar 22,2024

Ewiva ha chiuso il 2023 realizzando oltre 330 stazioni per la ricarica delle auto elettriche e raggiugendo un totale di 1.150 punti su tutto il territorio nazionale, alcuni lungo i corridoi transeuropei di trasporto Ten-T. La joint venture di Enel X e Gruppo Volkswagen si avvicina così all'obiettivo delle 3 mila prese in più di 750 siti.  

I numeri. Finora, la nuova rete ha permesso oltre 550.000 ricariche, che a loro volta hanno consentito di percorrere più di 100 milioni di chilometri ai conducenti di elettriche e di evitare l'emissione di oltre 12.000 tonnellate di CO2, 800 chilogrammi di particolato e quasi 30 tonnellate di ossidi di azoto. L'azienda, che l'anno scorso ha introdotto la funzionalità del Plug&Charge e i pagamenti contactless, intende portare avanti non solo il suo piano di installazioni; infatti, come spiega l'amministratore delegato Federico Caleno, quest'anno è previsto "un aumento della potenza del parco infrastrutture, con l'obiettivo di abilitare la ricarica anche ai nuovi modelli di auto elettriche capaci di accettare livelli sempre più elevati di potenza di ricarica e in coerenza con i requisiti dei finanziamenti europei ottenuti".

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Tesla - Musk taglia la produzione in Cina

4 Ruote - Mar 22,2024

La Tesla ha ridotto le attività produttive presso la gigafactory di Shanghai a causa di un rallentamento della domanda di elettriche e di una sempre più intensa concorrenza sul mercato cinese. In particolare, secondo indiscrezioni dell'agenza Bloomberg, la Casa texana ha disposto la riduzione della settimana lavorativa dai soliti sei giorni e mezzo a cinque.

Turni invariati. Non sono previsti cambiamenti alle turnazioni: l'impianto, tra i produttivi al mondo e il maggiore della rete industriale della Tesla, continuerà a funzionare su due turni giornalieri di 11 ore e mezzo ciascuno. Per ora non sono state fornite indicazioni precise sulla possibilità e i tempi di un ritorno alla piena produzione della gigafactory, che attualmente assembla le Model Y e 3 destinate alla Cina ed esportate in numerosi altri mercati, tra cui l'Europa. 

 

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