Stellantis - Elkann andrà in Parlamento
Dopo l'uscita di Carlos Tavares, i vertici di Stellantis lanciano l'ennesimo segnale distensivo alla politica italiana: il presidente John Elkann ha deciso di rispondere alle continue sollecitazioni dei partiti di maggioranza e opposizione, annunciando la sua intenzione di presentarsi in audizione in Parlamento. La decisione è stata comunicata, durante una conversazione telefonica, al presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
Ancora nessuna data. Si tratta, secondo lo stesso Fontana, di "un segnale positivo che giunge coerentemente all'esito delle interlocuzioni intercorse in queste settimane e del confronto avviato con il governo". In questo quadro, "il dialogo risulterà ancora più esaustivo e di questo non posso che esserne lieto", conclude il Presidente della Camera dei deputati. Per ora, non è stata ancora fissata una data per l'audizione: è da escludere il mese di gennaio, ma avrà comunque luogo nei primi mesi dell'anno. Elkann parlerà davanti le commissioni competenti che hanno sottoposto la richiesta in merito alle evoluzioni del settore automotive in Europa e in Italia. Detto questo, la decisione del presidente del gruppo conferma quanto affermato dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso, sulla svolta impressa dagli attuali vertici dopo le dimissioni di Tavares: "L'atteggiamento di Stellantis nei confronti dell'Italia è cambiato", ha evidenziato il responsabile di Palazzo Piacentini dopo la presentazione del nuovo piano industriale per le fabbriche italiane.
Mercato europeo - Immatricolazioni in calo a novembre: -2%
A novembre, il mercato europeo dell'auto torna in territorio negativo. Lo scorso mese, secondo i dati diffusi dall'associazione dei costruttori Acea, le immatricolazioni nell'area Ue+Efta+Uk si sono attestate su 1.055.319 unità, il 2% in meno rispetto all'anno scorso. Di conseguenza, si riduce il tasso di crescita del cumulato annuo: nei primi 11 mesi dell'anno sono state targate 11.876.655 vetture, per un miglioramento di appena lo 0,6%.
Si salva solo la Spagna. Tra i mercati di riferimento, è la Francia a mostrare la peggior performance, con un -12,7%, seguita dall'Italia (-10,8%), dal Regno Unito (-1,9%) e dalla Germania (-0,5%). Solo la Spagna cresce grazie a un +6,9%. In termini di aree, l'Unione Europea flette dell'1,9% e l'Efta del 5,2%.
Elettriche in chiaroscuro. Quanto alle alimentazioni continuano a crescere le elettriche, anche se a un ritmo non elevato e solo con la spinta del mercato britannico, dove gli obblighi del mandato Zev stanno spingendo le Case a promuovere le auto a batteria per non pagare pesanti sanzioni. Le Bev, dunque, guadagnano lo 0,9%, ma le motorizzazioni che se la cavano meglio sono sempre le ibride non ricaricabili con un +16,4%. In calo le Phev (-8,6%) e i modelli tradizionali: -12,4% per le auto a benzina e -15,4% per i diesel. Tuttavia, se si restringe il campo alla sola Ue, le auto a batteria perdono ben il 9,5% a causa di una forte contrazione in Germania (-21,8%), Francia (-24,4%) e Italia (-17,4%). Pertanto, la loro penetrazione scende dal 16,3% al 15%, portando la quota dei primi 11 mesi al 13,4%.
I gruppi. L'analisi dei dati dei vari gruppi conferma ancora una volta l'influenza di Stellantis nel determinare l'andamento del mercato. Infatti, il gruppo è tra i pochi a registrare un calo a doppia cifra: -10,8%, con 142.425 targhe e forti contrazioni per Fiat (-40,2%), Lancia (-77,7%) e Opel (-19,6%). Bene solo Peugeot (+17%). Positivo il gruppo Volkswagen con un +2,8%, 286.552 immatricolazioni e la spinta della Skoda (+10%), della Cupra (+23,5%) e della Porsche (+28,3%) ad annullare l'andamento negativo dell'Audi (-14,7%) e della Seat (-6,9%). In crescita anche Renault: le 111.697 targhe mensili implicano un incremento del 9,2%, legato sostanzialmente al +13,2% della Losanga, mentre la Dacia guadagna il 4,8%. Il gruppo Hyundai perde il 10,5%, mentre salgono la Toyota (+12%), la Volvo (+16,8%) e, di poco, la Mercedes-Benz (+0,1%). In calo il gruppo BMW (-4,3%), la Ford (-15,6%), la Nissan (-11,9%), la Tesla (-28,4%), la Saic (-3,4%) e la Jaguar Land Rover (-6,3%). Tra le altre giapponesi, giù Suzuki (-8,5%), Mazda (-16,6%), Honda (-19,6%) Mitsubishi (-25,6%).
Audi A3 Phev - Benzina? Solo un goccio, grazie
Restyling leggero, ma ricco di contenuti per l'Audi A3: da un lato, c'è la mano leggera dei designer, che si sono concentrati sui gruppi ottici anteriori; dall'altro, i tecnici che hanno aggiornato la gamma motori e inserito in listino la versione rialzata Allstreet. Nell'elenco dei propulsori merita considerazione la nuova variante ibrida plug-in da 141 km Wltp di autonomia in modalità full electric (dichiarati dalla Casa): una percorrenza interessante, che limita i pit stop alle stazioni di servizio e riduce i costi di gestione.
Motore tutto nuovo. Mandato in pensione l'1.4 litri TFSI, la parte termica della Phev viene affidata al nuovo 1.5 TFSI evo2 caratterizzato da turbo a geometria variabile, iniezione diretta a 350 bar, rivestimento al plasma delle canne dei cilindri (per ridurre gli attriti) e ciclo Miller. Due i tagli di potenza disponibili da 150 e 177 CV, che spingono rispettivamente le versioni 40 TFSI (204 CV la potenza di sistema e 350 Nm) e la 45 TFSI (272 CV la potenza di sistema e 400 Nm). Tutta nuova anche la parte elettrica: il motore sincrono a magneti permanenti, aggiornato, è sempre integrato nel cambio ma ora è accoppiato a una batteria da 19,7 kWh netti (quasi il doppio della capacità del vecchio sistema) con potenza di ricarica da 11 kW in corrente alternata e fino a 50 kW in corrente continua. Da segnalare anche il peso: nonostante l'importante aumento della capacità dell'accumulatore, la massa della vettura è rimasta pressoché invariata rispetto al vecchio modello: merito di un'ottimizzazione della chimica delle celle.
La città non le fa paura. La ricetta dell'Audi A3 non cambia con l'ultimo restyling:mantiene l'equilibriofra confort e agilità, che da sempre la caratterizzano, e con questo nuovo sistema ibrido plug-in l'economia diventa un dato da tenere in considerazione. Infatti, un'autonomia così importante rende meno dispendioso il classico tragitto casa-lavoro (se si ricarica presso la propria abitazione o in ufficio, per esempio), le principali Ztl si possono attraversare senza problemi, e in alcuni casi, il parcheggio sulle strisce blu e il bollo sono gratuiti. Con queste caratteristiche, il terreno ideale di questo powertrain diventa la città. E allora non poteva che mancare un test nel cuore dell'orario di punta, rilevando col computer di bordo un consumo di poco superiore ai 16 kWh/100km nel funzionamento EV e intorno ai 23 km/l per la parte ibrida. Valori molto interessanti, che siamo curiosi di verificare con il nostro Centro Prove. Resta però importante il prezzo di listino, la40 TFSI da 204 CV parte da 48.400 euro, circa 10.000 euro in più della 35 TDI da 150 cavalli. E con questo, è necessario ribadire una volta di più che le Phev, per fare bene il loro lavoro e mantenere le promesse di consumo, devono essere ricaricate il più possibile.
Formula 1 - Sergio Perez lascia la Red Bull Racing
Tanto tuonò che piovve: Sergio Perez dice addio alla Red Bull Racing e non sarà sulla griglia di partenza del prossimo Mondiale di Formula 1. Dopo quattro anni, il rapporto tra il team di Milton Keynes e il pilota messicano finisce qui.
Una separazione ormai inevitabile. Non è un segreto che Perez sia riuscito a tenere il suo sedile finora più per interessi commerciali del team che per le sue performance in pista e su di lui sono piovute critiche anche pesanti. Sergio ha sempre cercato di mantenere un approccio positivo, anche quando Christian Horner parlava già al passato di lui, ma oggi ha salutato i suoi fan dicendo: "Sono incredibilmente grato per gli ultimi quattro anni trascorsi con Oracle Red Bull Racing e per l'opportunità di correre con una squadra così straordinaria. stata un'esperienza indimenticabile e conserverò per sempre i bei ricordi: abbiamo battuto record e raggiunto traguardi notevoli e, personalmente, ho avuto il privilegio di incontrare tante persone incredibili lungo questo percorso. Voglio ringraziare uno per uno i membri del team a cui auguro il meglio per il futuro. stato un onore correre al fianco di Max in questi anni. E un ringraziamento speciale anche ai tifosi in tutto il mondo, in particolare quelli messicani, per il loro incrollabile sostegno".
Domani l'annuncio del sostituto. Non bisognerà attendere molto per l'ufficializzazione del nuovo compagno di squadra di Max Verstappen: la Red Bull ha in programma di annunciare già domani che sarà Liam Lawson a prendere il posto di Perez, mentre alla Racing Bulls al fianco di Tsunoda avremo il rookie francese Isack Hadjar.
Ford - Fap da sostituire, richiamo per 769 mila veicoli diesel
L'avviso arriva dalla Kba, l'autorità federale per i trasporti in Germania: la Ford deve richiamare 769 mila veicoli diesel in tutto il mondo per ovviare a un malfunzionamento del filtro antiparticolato. In queste macchine, omologate Euro 6, l'istituzione tedesca ha rilevato livelli di particolato nei gas di scarico crescenti col passare dell'età, tanto da non superare i test sulle emissioni. I modelli interessati sono diversi: B-Max, C-Max, EcoSport, Fiesta, Focus, Galaxy, Grand C-Max, Kuga, Mondeo, Ranger, S-Max, Tourneo Connect, Tourneo Courier, Transit Connect e Transit Courier prodotti dal 2014 al 2023.
Le prime notifiche entro fine 2024. Secondo quanto disposto dalla Kba, la Ford dovrà controllare, ed eventualmente sostituire, il sistema di depurazione dei gas di scarico, ricalibrando la rigenerazione del filtro antiparticolato. I richiami in officina, che dovrebbero partire a breve (i proprietari riceveranno notizie entro fine anno), cominceranno dalla Kuga e verranno successivamente estesi ad altri modelli.
Lancia - Nuove Delta e Gamma: le ultime sul futuro
Tra la Ypsilon e la Gamma c'è molto da lavorare: non è tutto finito. E la nuova Delta, che proprio in quello spazio si andrà a infilare, potrebbe nascere su una piattaforma diversa dalla Stla Medium, per restare fedele alle proporzioni e al look del modello originale: nuovi dettagli sul futuro della Lancia emergono all'indomani della presentazione al Mimit del piano per l'Italia di Stellantis, nel quale è prevista anche una variante ibrida (in aggiunta all'elettrica) della Gamma, che andrà a triplicare i volumi previsti per l'ammiraglia del marchio torinese. In una tavola rotonda dedicata alla stampa italiana, abbiamo fatto il punto con il ceo Luca Napolitano.
Un'ammiraglia per l'espansione. Il piano presentato ieri da Stellantis al ministero delle Imprese e del made in Italy ha portato alla luce sviluppi non solo sulle attività del costruttore nel nostro Paese, ma anche sugli orizzonti del piano di prodotto dei vari marchi, Lancia compresa. Molto ruota intorno allo stabilimento di Melfi, che produrrà la nuova ammiraglia a partire dalla seconda metà del 2026. Un modello che non sarà solo elettrico, come inizialmente previsto dal piano di rilancio del 2021, ma anche ibrido, in risposta alla domanda del mercato in questa fase storica: La piattaforma Stla Medium, spiega Napolitano, fortunatamente ci permette di reagire velocemente. E ci dà la possibilità di strutturare un'offerta che includa una variante ibrida e una integrale, firmata HF. Secondo l'amministratore delegato, questa scelta porterà l'azienda a triplicare i volumi previsti, senza frenare la diffusione dell'elettrico. La Gamma sarà un modello importante per velocizzare la penetrazione di Lancia al di fuori dell'Italia, compreso un mercato come la Francia, dove il Ceo non vede un rischio di sovrapposizione con DS: Per design e per clientela, i due marchi hanno un'offerta in parte diversa.
La Delta? La vogliamo più compatta. La piattaforma Stla Medium, e con essa la fabbrica di Melfi, sono state accostate anche alla nuova Delta, terzo modello - dopo Ypsilon e Gamma - del piano di rilancio della Lancia. Attesa per il 2028 (ma potrebbe anche slittare al 2029, ha precisato Napolitano), la media del brand torinese è un cantiere aperto: tanto che ci sono ancora valutazioni da fare sulla base tecnica, come ammesso dall'ad in risposta a una domanda di Quattroruote. Una possibilità è farla sulla Medium, ma valutiamo altre ipotesi. Abbiamo già visto come potrebbe venire sulla Stla Medium. Ma per farla muscolare, geometrica, come piace a noi, dovrebbe essere più compatta. In attesa di sciogliere queste riserve, resta in bilico di conseguenza anche l'ipotesi di produrre la Delta a Melfi.
C'è spazio per nuovi modelli. Il piano di Stellantis per l'Italia ha anche aggiornato le prospettive di altri due importanti siti italiani: Cassino, dove oltre alle nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio verrà assemblato un altro modello d'alta gamma su base Stla Large, e Pomigliano, che dal 2028 in poi ospiterà le linee di due modelli compatti realizzati sulla prossima piattaforma di famiglia, la Stla Small. Viene automatico, dunque, pensare che dietro a questi ulteriori sviluppi ci possa essere anche la Lancia. Tra la Ypsilon e la Gamma c'è molto da lavorare, e di certo non abbiamo finito ammette Napolitano. Che tuttavia non si sbilancia: Io, come capo di Lancia, non lascerei mai il segmento B. E perciò sogno una Ypsilon, dal 2030 in poi, su Stla Small. Quanto, invece, alla possibilità di ampliare la gamma verso l'alto, nessuna indicazione su una possibile futura Lancia di fascia superiore alla nuova Gamma (che si aggirerà intorno ai 2,7 metri, ndr), costruita sul pianale Stla Large: una piattaforma che avrebbe potuto adottare la stessa ammiraglia, ma la Casa ha preferito puntare sulla Medium: Fare la Gamma sulla Large sarebbe stata una sfida troppo grossa, ha ammesso Napolitano. Saremmo andati su un segmento dominato dai tedeschi, che hanno una clientela molto fidelizzata. E avremmo alzato troppo il prezzo.
Volkswagen - La famiglia Porsche-Piech spinge per la chiusura delle fabbriche
Spuntano nuove indiscrezioni sulle divisioni in seno al consiglio di sorveglianza del gruppo Volkswagen: secondo il Financial Times, la famiglia Porsche-Piech, maggiore azionista del costruttore tedesco, sarebbe sempre più preoccupata dalla mancanza di progressi nel processo di ristrutturazione della Casa di Wolfsburg e pertanto starebbe facendo pressioni per chiudere diverse fabbriche tedesche.
Lo scontro. La posizione della famiglia è, ovviamente, divergente da quella degli altri componenti del consiglio di sorveglianza e in particolare dei membri che rappresentano i lavoratori e il Land della Bassa Sassonia. Tuttavia, gli eredi del fondatore Ferdinand Porsche ritengono "necessario ridimensionare l'azienda per raggiungere la competitività a lungo termine". I vertici della Volkswagen e i rappresentanti dei lavoratori sono da mesi in trattative sul rinnovo del contratto di lavoro e sul piano di risparmi, ma finora il tavolo dei negoziati si è rivelato inconcludente, aumentando i rischi di scioperi, ancor di più se non sarà raggiunto entro Natale il compromesso auspicato dal sindacato IG Metall. Insomma, la situazione non è rosea. Lo dimostra anche la decisione presa pochi giorni fa dalla holding dei Porsche-Piech: il veicolo ha anticipato una svalutazione della partecipazione nella Volkswagen (detiene il 32% circa del capitale e oltre il 53% dei diritti di voto) per un valore tra i 7 e i 20 miliardi di euro e di quella nella Porsche per 1-2 miliardi. Soprattutto, ha cancellato le precedenti previsioni su profitti annuali tra 2,4 e 4,4 miliardi di euro a causa di attese per un risultato netto "significativamente negativo".
Alfa Romeo - La Junior Q4 integrale debutta al Salone di Bruxelles
Il gruppo Stellantis si presenta in gran spolvero all'imminente Salone di Bruxelles, che si terrà dall'11 al 19 gennaio prossimi. Le novità più importanti arrivano dall'Alfa Romeo, a cominciare dalla serie speciale Intensa, disponibile su tutta la gamma, nata per rendere omaggio all'identità del Marchio attraverso caratteristiche e dettagli esclusivi.
La piccola a quattro ruote motrici. Al salone verrà presentata anche la nuova Alfa Romeo Junior Q4, versione a trazione integrale della Suv realizzata sulla base meccanica della Avenger 4xe. All'interno del cofano troviamo quindi il powertrain mild hybrid composto dall'1.2 turbobenzina da 136 CV, affiancato da un motore elettrico da 21 kW (29 CV). Al posteriore si trova una seconda unità elettrica di pari potenza, con una trasmissione monomarcia dedicata; la modalità Power Looping assicura la trazione integrale anche con una carica bassa della batteria. Allo stand del Biscione saranno esposte anche la Junior Veloce 280 elettrica e la 33 Stradale.
Le altre novità. Per la prima volta al Motor Show di Bruxelles, la Leapmotor presenta la sua gamma elettrica composta dalla piccola citycar T03 e dalla Suv C10. La Citroën porta invece la nuova C3 (che è appena arrivata anche nella versione ibrida), affiancata dalla C3 Aircross a 7 posti, dalla rinnovata C4 e dalla C5 Aircross Concept. La DS espone l'ammiraglia N8, presentata nei giorni scorsi, i nuovi allestimenti Pallas ed toile di DS 3 e DS 4 e la DS 7 con una livrea dedicata al Salone. Allo stand della Fiat ci saranno la Grande Panda, in versione ibrida ed elettrica, la microcar Topolino, la 600 Ibrida e la 500e Giorgio Armani Collector's Edition. Jeep avrà invece tre versioni della Avenger, compresa la 4xe The North Face Edition, le nuove serie The North Star di Compass e Renegade e la Wrangler 4xe nell'allestimento Rubicon. Lancia porta la nuova Ypsilon, anche in versione Rally4 HF, mentre la Opel presenterà le sue novità più importanti, dalla Frontera alla rinnovata Grandland. La Peugeot, al suo primo salone di Bruxelles, espone tutta la sua gamma elettrica, compresa la più recente E-408.
Alfa Romeo - Intensa, una serie speciale dedicata agli appassionati
Alla 101esima edizione del Salone di Bruxelles, dall'11 al 19 gennaio, l'Alfa Romeo porta in anteprima la nuova serie speciale Intensa, ispirata dalle parole di Orazio Satta Puliga, storico responsabile tecnico della Casa di Arese: L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili. una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. Qualcosa che resiste alle definizioni. La serie Intensa verrà proposta su tutta la gamma a partire dal 2025, a prezzi non ancora comunicati.
Alfa Romeo Tonale Intensa. L'edizione speciale della Suv media prevede cerchi di lega bicolore da 20" con finiture diamantate in oro chiaro, modanature e codolini in nero lucido, pinze dei freni nere con la scritta Alfa Romeo in oro chiaro e i doppi terminali di scarico cromati (per la phev Q4). Tre i colori disponibili: Rosso Alfa, Verde Montreal e Nero Alfa. All'interno nuovi sedili in Alcantara nero con impunture a contrasto color cuoio e il logo Alfa Romeo ricamato sui poggiatesta anteriori. Ridisegnato il tunnel centrale, con un nuovo selettore rotativo per il cambio automatico e un display più grande per il quadro strumenti. Completano la dotazione le sospensioni elettroniche a controllo elettronico, i sedili riscaldabili, elettrici e con memoria (per il guidatore), la guida assistita di livello 2 e il sistema audio da 470 W Harman Kardon.
Alfa Romeo Stelvio Intensa. Sulla grande Suv troviamo cerchi di lega da 20, pinze freno nere con dettagli in oro chiaro e il tricolore sugli specchietti laterali. Quattro le tinte disponibili: Vulcano Black, Verde Montreal, Rosso Etna (metallizzato) e Rosso Alfa (Pastello). All'interno sedili in pelle con supporto centrale in color cuoio, colore ripreso anche dalle impunture su plancia e pannelli porta. Sul bracciolo centrale è ricamato il nome Intensa.
Alfa Romeo Giulia Intensa. Sulla berlina sportiva ci sono cerchi di lega diamantati da 19 pollici in due tonalità, pinze dei freni nere con scritte in oro chiaro e bandiera italiana sugli specchietti. I colori disponibili sono gli stessi della Stelvio, da cui riprende anche le caratterizzazioni all'interno dell'abitacolo, con i pellami neri e le cuciture a contrasto in color cuoio. Di serie su questo modello la pedaliera in alluminio, la strumentazione da 12,3 pollici e l'impianto audio Harman Kardon.
Alfa Romeo Junior Intensa. La versione speciale della piccola Suv arriverà più avanti, e proporrà cerchi di lega da 18 a due tonalità, un kit carrozzeria in nero lucido con dettagli in oro, i colori Nero Tortona e Rosso Brera. All'interno troviamo il logo Alfa Romeo ricamato sui poggiatesta dei sedili sportivi, cuciture in cuoio su pannelli porta e bracciolo centrale, con la firma Intensa ricamata. Completa la dotazione il Techno Pack con la guida assistita di livello 2.
Stellantis - Elkann: "Siamo tornati in Acea perché serve un percorso comune"
John Elkann, presidente di Stellantis, interviene su una delle questioni più calde del momento per il settore automobilistico, ossia i nuovi limiti alle emissioni che entreranno in vigore l'anno prossimo, e sulla decisione di rientrare nell'Acea subito dopo le dimissioni dell'amministratore delegato Carlos Tavares. "Intendiamo impegnarci in modo costruttivo con tutte le parti interessate, dai nostri partner sindacali e commerciali ai leader politici, per identificare un percorso comune verso un futuro forte per il nostro settore", ha sottolineato Elkann, replicando recenti affermazioni del responsabile Enlarged Europe, Jean-Philippe Imparato e assicurando, comunque, che la strategia e l'impegno per l'elettrificazione resteranno "invariati". Tra l'altro, stando a un comunicato, il presidente di Stellantis ha condiviso le sue opinioni anche con Ursula von der Leyen.
La visita in Germania. Elkann ha voluto delineare le sue intenzioni al termine di una visita in Germania, dove ha ribadito il sostegno e l'impegno di lungo termine del gruppo nei confronti della Opel e, soprattutto, della sede di Rüsselsheim. "Opel e la Germania sono molto importanti per Stellantis", ha spiegato il presidente. "In un momento di profonda trasformazione industriale, sono stato lieto di cogliere l'occasione di questa visita per ribadire il nostro impegno nei confronti delle operazioni tedesche di Stellantis e del nostro dialogo di alta qualità con i nostri principali partner e stakeholder, in particolare l'IG Metall. Questo approccio cooperativo offrirà opportunità sostenibili a tutti in Germania". Elkann, accompagnato da diversi manager tra cui Xavier Chéreau, responsabile risorse umane di Stellantis e presidente del Consiglio di Sorveglianza di Opel Automobile GmbH, ha visitato la fabbrica della Opel, dove vengono prodotte le Astra e la DS4, e, presso il Design Centre, ha ricevuto una panoramica del futuro portafoglio di modelli del Blitz. Inoltre, alla Adam Opel Haus i manager sono stati aggiornatio sullo stato di avanzamento del progetto grEEn-campus, della futura sede centrale di Stellantis Germania e della nuova sede globale di Opel in Mainzer Strae a Rüsselsheim. La visita è stata anche l'occasione per interloquire con dipendenti e parti sociali.
Mole Urbana - Undici modelli (e un aumento di capitale) per la startup che s'ispira alle kei car
La startup MU Fabriano, che produce le microcar elettriche della gamma Mole Urbana, ha chiuso un aumento di capitale di 3,5 milioni di euro, sottoscritto da CDP Venture Capital (tramite il Fondo Green Transition), dal Piemonte Next e da un gruppo di industriali e investitori marchigiani.
Eccellenza italiana. Il progetto di Mole Urbana, ispirato alle kei car giapponesi (che in questo periodo stanno catalizzando l'attenzione di molti produttori), offre veicoli a zero emissioni, compatti ed efficienti, destinati a chi si deve muovere in città, che si tratti di mobilità privata o di professionisti. Un progetto che punta a rafforzare il valore del Made in Italy con prodotti disegnati, progettati e costruiti in Italia, ma al tempo stesso a valorizzare la tradizione manifatturiera dei suoi siti produttivi: gli ex stabilimenti Blutec di Orbassano e Rivoli, in Piemonte, e la struttura di Fabriano, in provincia di Ancona, dove si trovano la sede legale dell'azienda e la divisione Ricerca e Sviluppo.
I primi modelli nel 2025. Ormai in sviluppo da quattro anni, la gamma di veicoli di Mole Urbana è pronta al debutto: il prossimo anno entrerà in un mercato in forte espansione, che ha registrato una crescita del 30% nel 2023 rispetto al 2022, e un incremento del 35% nel primo semestre del 2024. Attualmente, la gamma prevede modelli per due o quattro persone, e quattro versioni specifiche per i professionisti e il mondo del lavoro: in tutto, undici modelli che condividono telaio, meccanica ed elettrificazione. Tutti i componenti sono prodotti in Italia, con l'unica eccezione delle batterie, di origine cinese.
Un contributo alla rinascita dell'automotive. Con MU Fabriano, Mole Urbana si radica in territori dalla forte tradizione manifatturiera, come il Piemonte e le Marche, che rappresentano due pilastri fondamentali della cultura industriale italiana, spiega Umberto Palermo, fondatore dell'azienda. Mole Urbana è un progetto che coniuga l'innovazione di un processo produttivo rivoluzionario, la sostenibilità di una mobilità interamente a zero emissioni e il design italiano, a partire dai distretti industriali e manifatturieri del Piemonte e delle Marche, aggiunge Agostino Scornajenchi, ad di CDP Venture Capital. Si tratta di un'iniziativa molto ambiziosa di rinascita industriale, in un settore iconico per il nostro Paese come quello dell'automotive, con un grande potenziale in termini di filiera e sviluppo economico locale, coinvolgendo fornitori, produttori e partner tecnologici.
Firefly - Low-cost per l'Europa: il nuovo marchio di Nio è pronto
La cinese Nio si prepara a celebrare i primi 10 anni di attività. In occasione dell'evento Nio Day 2024, in programma il prossimo 21 dicembre, è infatti previsto anche il lancio del nuovo brand Firefly dedicato all'Europa, con la probabile anteprima del primo prodotto di serie.
Low-cost per l'Europa. Per il momento, le informazioni sul nuovo marchio generalista sono quelle note dalla fine del 2023: i modelli Firefly si posizioneranno sul mercato con prezzi aggressivi e saranno sviluppati espressamente per l'Europa, ma non sappiamo ancora quali segmenti saranno presidiati. A suo tempo è stata anche data per certa la presenza di soli modelli elettrici e non è detto che questa strategia venga effettivamente confermata.
Traffico - Le previsioni di Viabilità Italia per Natale e Capodanno
Ancora pochi giorni e poi scatteranno gli spostamenti dalle grandi città, in vista delle festività natalizie e di fine anno. Due i momenti di maggiore traffico individuati da Viabilità Italia: le ore pomeridiane di sabato 21 e quelle di sabato 28 dicembre.
Prime partenze. In linea generale, è previsto "un incremento dei volumi di traffico veicolare sull'intera rete stradale e autostradale nazionale". Più nel dettaglio, Viabilità Italia pone l'accento sulle direttrici in uscita dalle grandi città in coincidenza con il primo grande flusso nel pomeriggio di sabato 21 dicembre, in previsione di Natale e Santo Stefano. I rientri dovrebbero essere più scaglionati, in virtù del calendario che consentirà di prolungare i soggiorni con eventuali ponti.
Più traffico a San Silvestro. Differente il discorso per le festività di fine anno che si prevede più intenso. Le partenze caratterizzeranno il pomeriggio di sabato 28 e l'intera giornata di domenica 29 dicembre. I rientri saranno pressoché immediati, con spostamenti di rilievo già nel pomeriggio di mercoledì 1 gennaio 2025.
Stop ai mezzi pesanti e occhio alla neve. Per agevolare il traffico, dalle 09:00 alle 22:00 delle sole giornate festive, sarà in vigore il divieto di circolazione fuori dai centri urbani per i veicoli con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate. Inoltre, Viabilità Italia ricorda l'obbligo di circolare con pneumatici invernali montati ovvero di avere a bordo idonei strumenti antisdrucciolevoli prontamente utilizzabili come prescritto su numerose strade extraurbane e autostrade, il cui elenco - assieme ad altre utili informazioni di servizio - è disponibile online sul sito della Polizia di Stato nella sezione Viabilità Italia - Piano Neve edizione 2024-2025.
Tasso di motorizzazione - Italia da record nellUnione Europea
L'Italia ha il più alto tasso di motorizzazione dell'Unione Europea, con 694 auto ogni 1.000 abitanti (dati Istat) contro una media Ue di 571. Una costante tendenza al rialzo, considerando le 501 vetture nel 1991 e le 601 nel 2010: siamo mediamente a un +1,3% l'anno dal 2018, molto più che nelle altre maggiori economie (Germania +0,7%, Spagna +0,4%, Francia +0,3%). Fra le grandi città, Catania è da record, con 815 macchine/1.000 residenti seguita da Reggio di Calabria e Cagliari (700).
Il caso Milano. Sebbene il tasso di motorizzazione sia l'indicatore più utilizzato per fotografare la mobilità di una nazione, è rilevante anche la densità veicolare, ossia il numero di auto per unità di superficie urbanizzata (km quadrato). Napoli è inarrivabile con 7.523 vetture, contro una media nazionale di 3.970. Spiccano Catania, Milano e Palermo, rispettivamente a circa 7.000, 6.800, 6.700 macchine per km quadro: il capoluogo lombardo è pertanto l'unico centro abitato del Nord a contendere la leadership alle tre città del Sud.
Emissioni, male il Mezzogiorno. Un terzo indicatore è l'indice del potenziale inquinante: ha valori maggiori o minori di 100 a seconda che le auto da Euro 0 a Euro 3 siano più o meno numerose di quelle a basse emissioni. Dal 2018 al 2023, si è scesi da 138,1 a 110,7. Preoccupante soprattutto il valore medio dei capoluoghi nel Meridione, a quota 133,6, che supera di 30 punti Centro e Nord, con Catania e Napoli a fare da traino sfondando il muro di 160.
Innovazione - Le migliori startup del Motor Valley Expo 2024
La Dallara Stradale IR8 Tribute e la Ferrari Roma che trovo all'ingresso promettono bene. Sono a Fiorano, nel cuore della Motor Valley, per incontrare le protagoniste dell'Expo 2024, cinque startup che si sono distinte per le loro idee innovative e sono state quindi supportate del Motor Valley Accelerator, un acceleratore che lavora in sinergia con aziende automotive del calibro di STMicroelectronics, Ferrari, Agrati, Dallara, Sabelt e Omr. L'anno è il 2024 ma a sentire le loro idee mi sembra di essere nel 3000.
Tutto touch. Si parte con l'italiana levit, che trasforma ogni superficie dell'auto in un pulsante sensibile al tocco. Una volta montati sul cruscotto, sul canalone centrale o in qualsiasi altro punto dell'auto, questi discreti pannelli in vetro diventano dei comandi touch che permettono di sostituire i tasti fisici rispettando l'estetica della vettura.
Fuidi e freni. L'avveniristica NablaFlow fornisce uno strumento di fluidodinamica computazionale all'avanguardia basato sul cloud, progettato per semplificare e democratizzare le simulazioni CFD mentre Point Zero ridefinisce i freni delle Bev. Come abbiamo approfondito su Quattroruote di gennaio, pneumatici, freni e frizioni delle elettriche emettono più Pm10 dei gas di scarico dei motori termici Euro 5 ed Euro 6 e da lì ecco l'idea. Con i loro magneti liquidi, le auto frenano e non emettono nulla.
Nuovi materiali. Ecco quindi Rara, startup che sfrutta l'intelligenza artificiale per progettare e produrre nuovi materiali compositi che sostituiscano quelli contenenti materie critiche o rare. Sperimentazioni del genere ce ne sono in ogni parte del mondo (anche Google è della partita) ma a differenza dei concorrenti, ci dicono i responsabili, qui non ci si limita a inventarli: piuttosto, ci si assicura che siano realizzabili nel mondo fisico.
Meno sprechi. Chiudiamo con Quick Algorithm, startup che ha sviluppato Scops, una piattaforma che supporta le aziende per aumentare la produttività e ridurre gli sprechi attraverso la raccolta, la condivisione e l'analisi dei dati di macchinari ed edifici. A detta dei fondatori, il sistema migliora l'efficienza energetica del 15%.
Insomma, tante idee che dimostrano ancora una volta come fare sistema può essere vincente. E chissà che, un giorno, all'ingresso dell'Expo non vedremo Ferrari e Dallara che le avranno a bordo.
Semiconduttori - Bruxelles approva il progetto di Silicon Box per Novara
La Commissione europea ha approvato il progetto presentato dalla Silicon Box per investire 3,2 miliardi di euro nella realizzazione di una fabbrica di semiconduttori a Novara. Ai sensi delle normative comunitarie sugli aiuti di Stato, il massimo organo esecutivo della Ue ha autorizzato, il governo italiano a erogare finanziamenti per 1,3 miliardi di euro a favore dell'iniziativa dell'azienda con sede a Singapore.
Il progetto. Silicon Box ha in programma di realizzare un impianto specializzato in microprocessori assemblati con la tecnologia dei chiplet, con un packaging a livello di pannelli e non di wafer. La fabbrica, che gestirà tutte le fasi chiave della produzione, ossia assemblaggio, imballaggio e collaudo, dovrebbe operare a pieno regime nel 2033, con una capacità di circa 10.000 pannelli a settimana. La Commissione ha dato il suo via libera nella convinzione che l'iniziativa possa migliorare la sicurezza nell'approvvigionamento di semiconduttori e l'autonomia tecnologica dell'Europa, in linea con gli obiettivi stabiliti dallo European Chips Act e gli orientali politici per il 2024-2029.
Ineos - Atflow è il nuovo importatore per l'Italia
Cambio di rotta per Ineos, che per la commercializzazione della Grenadier (e del pick-up Quartermaster) d'ora in poi non si affiderà più ad agenti locali, ma a un vero e proprio importatore, portando le proprie vetture all'interno di svariate concessionarie in tutta Italia. La ATflow (una società appartenente del gruppo Autotorino) ha infatti assunto il mandato di importatore ufficiale ed esclusivo per il marchio britannico nel nostro Paese: si inizia con sei concessionarie e 14 sedi.
Gestione separata. Le sei concessionarie si occuperanno della vendita delle Ineos Grenadier e Quartermaster sia ai clienti privati, sia alle piccole flotte e seguiranno, oltre alla fase di ordine e consegna, anche il post vendita e l'assistenza. Con Atflow si avrà una gestione separata da Autotorino, così da poter focalizzare la strategia di vendita su questo prodotto, che nel panorama automobilistico attuale è un vero e proprio unicum. A guidare l'azienda, con il ruolo di presidente, c'è Mattia Vanini, già vicepresidente di Autotorino, mentre Radek Jelinek, direttore sviluppo rete internazionale di Autotorino, ricopre la carica di consigliere delegato e managing director di Atflow.
I concessionari Ineos e le sedi distributive:
Autotorino per Torino, Milano, Bergamo, Udine, Parma, Verona, Roma.
De Bona Motors per Bolzano, Vicenza e Padova;
Gruppo Palmesano Amica per Caserta;
Maldarizzi Automotive per Bari
Special Car Group per Cagliari
Stefanelli per Bologna
Honda-Nissan - In Giappone sono certi: "In corso negoziati per la fusione"
Se ne parla da tempo: Nissan e Honda vogliono stringere sempre di più i reciproci legami industriali, anche con lo scopo di arrivare - un giorno o l'altro - alla fusione. Ora, però, spuntano indiscrezioni che indicano un'accelerazione del progetto di aggregazione tra le due Case nipponiche. A lanciarle per prima è stata l'autorevole testata economica Nikkei, seguita da diversi altri organi di informazioni come la Kyodo News o la Reuters: Nissan e Honda hanno avviato le trattative per la fusione con l'obiettivo di "condividere risorse per competere al meglio con la Tesla e i costruttori cinesi di veicoli elettrici in un settore automobilistico in rapida evoluzione".
Passaggio storico. Sempre stando alle ricostruzioni, il piano prevede che le due società firmino a breve una lettera d'intenti per approntare un accordo incentrato sulla creazione di una holding. Tale veicolo controllerebbe le due aziende con partecipazioni ancora tutte da decidere. Non solo: il progetto, molto probabilimente, riguarderà anche la Mitsubishi Motors, visto che la Nissan ne possiede il 24% del capitale. Per ora, non ci sono conferme: tuttavia, le tre aziende hanno inviato alla Reuters una dichiarazione congiunta in cui spiegano che "stanno valutando tutte le opizioni per una futura collaborazione e che per ora non sono state prese decisioni in merito". Si tratta di una frase identica a quella diffusa più volte dopo il memorandum di agosto sui colloqui per una partnership industriale e tecnologica nel mondo delle Bev. La Renault, ancora principale azionista della Nissan, ha spiegato di non avere informazioni sul dossier e ha quindi preferito trincerarsi dietro un "no comment" di prassi. Detto questo, il progetto sarebbe di importanza storica per il settore automobilistico giapponese e globale, perché si verrebbe infatti a creare un colosso in grado di competere ad armi pari con i gruppi Toyota o Volkswagen: con circa 8 milioni di vendite l'anno, Honda-Nissan sarebbe il terzo maggior costruttore al mondo. Inoltre, l'operazione sarebbe la più grande in campo automobilistico dopo la fusione da oltre 50 miliardi di euro tra Fiat Chrysler e Psa che ha portato alla nascita di Stellantis.
Lo spettro della Foxconn. La fusione consentirebbe alla Nissan di trovare un cavaliere bianco in grado di iniettare le risorse necessarie per rimettere in carreggiata un bilancio in forte sofferenza. Pochi giorni fa, il Financial Times ha scritto di una Casa di Yokohama alla ricerca di un investitore che sostituisca la Renault nell'azionariato e fornisca un sostegno per superare i prossimi, difficili mesi ("abbiamo 12 o 14 mesi per sopravvivere", avrebbe dichiarato al quotidiano economico un alto funzionario del costruttore). La testata britannica, tra l'altro controllata dal Nikkei, ha indicato proprio nella Honda uno dei possibili investitori. Ma c'è di più: le due Case giapponesi avrebbero accelerato i colloqui per la fusione anche per evitare l'intervento di una terza parte, la Foxconn, azienda taiwanese con importanti interessi in Giappone e un crescente business nel mondo delle elettriche. La multinazionale starebbe lavorando da mesi dietro le quinte per acquisire una partecipazione della Nissan, rilevando prima le azioni che la Renault ha consegnato a un fondo fiduciario e lanciando poi un'offerta pubblica d'acquisto. Il progetto dei taiwanesi sarebbe curato da Jun Seki, responsabile delle strategie per le Bev ed ex dirigente della stessa Nissan. Secondo il Nikkei, le due aziende giapponesi avrebbero deciso di mettere in atto delle minure difensive subito dopo aver appreso della decisione della Foxconn di imprimere un colpo di accelerazione al suo progetto e dell'intenzione di Seki di incontrare a Parigi Luca de Meo, attuale numero uno della Losanga.
Honda - Pronta la seconda generazione di powertrain ibridi e:HEV
Honda ha presentato la nuova generazione di powertrain ibridi e:HEV. Partendo dallo schema attuale, ormai diffuso su gran parte dei modelli, la Casa ha evoluto ulteriormente i sistemi per offrire un'efficienza ancora maggiore: entro il 2030, punta a vendere 1,3 milioni di veicoli elettrificati all'anno, mentre il passaggio definitivo alle soluzioni Bev è previsto per il 2040.
Nuovi endotermici per ridurre i consumi del 10%. Il sistema e:HEV ideato da Honda manterrà le logiche di funzionamento attuali, con la possibilità di utilizzare il solo motore elettrico (EV Drive Mode), il solo endotermico (Engine Drive Mode), oppure l'elettrico sfruttando l'endotermico come generatore di corrente (Hybrid Drive Mode). Honda ha sviluppato nuovi motori a ciclo Atkinson di 1.5 e 2.0 litri a iniezione diretta con l'obiettivo di ridurre ulteriormente i consumi di oltre il 10%; per i veicoli di classe media, con un motore più grande, è stata sviluppata anche una nuova piattaforma modulare che offrirà maggiore rigidità, dinamismo e contribuirà a ridurre fino al 10% la massa totale.
Cambio inedito e trazione integrale elettrica. Presto debutterà la trasmissione S Shift+ appena annunciata per la Prelude, pensato per garantire efficienza e coinvolgimento alla guida: la sensazione sarà quella di avere un automatico sportivo con cambi marcia definiti, ottenendo però i vantaggi tipici della trasmissione monomarcia attuale. La seconda generazione dei powertrain e:HEV sarà per la prima volta offerta anche con trazione integrale E-AWD: è infatti prevista l'adozione di un motore elettrico dedicato sull'asse posteriore.
Honda Prelude - In Europa nel 2026
La Honda Prelude sbarcherà in Europa nel 2026: secondo quanto confermato dalla Casa, la coupé offrirà un powertrain ibrido dotato della nuova tecnologia S Shift+. La Casa giapponese, che quest'anno celebra i 25 anni dal debutto della sua prima ibrida di serie, la Insight, riporta così sul mercato una sigla storica: la Prelude è giunta alla sesta generazione e tornerà a 26 anni dall'uscita di scena della serie precedente.
Il cambio diventa virtuale. In attesa di conoscere le caratteristiche tecniche complete, la Honda ha fornito un'anteprima sulla tecnologia S Shift+: il sistema è pensato per rendere più coinvolgente la guida e simula le cambiate di una trasmissione automatica sportiva.
Il design è quello della Concept. Le immagini che accompagnano il comunicato ufficiale mostrano la concept svelata a Tokyo alla fine del 2023 e seguida da un esemplare rosso presentato a Goodwood: con ogni probabilità, il modello di serie sarà sostanzialmente identico.