Polestar - La Casa svedese diventa mobility partner del Borussia Dortmund
A partire dalla prossima stagione la Polestar sarà official mobility partner del Borussia Dortmund, la squadra di calcio otto volte campione di Germania. Nell'ambito di questo accordo, che ha durata triennale, il logo della Casa svedese comparirà sulla manica della maglia del BVB in tutte le competizioni in cui sarà impegnata (comprese Bundesliga, Coppa di Germania e UEFA Champions League). Le nuove maglie saranno indossate già domenica prossima in vista della prima partita di stagione contro la Juventus. La prova della Polestar 5. La Polestar metterà inoltre a disposizione del team una flotta di 60 veicoli, che potranno essere utilizzati da giocatori, dirigenti e rappresentanti del club. In vista della partnership tra le due aziende, alcuni giocatori del Borussia (tra cui Jobe Bellingham, Pascal Gro e Daniel Svensson) hanno potuto provare in esclusiva il prototipo della Polestar 5: nel video promozionale pubblicato dalla Casa svedese si intravedono per la prima volta gli interni dell'auto, che riprendono lo stile minimale degli altri modelli, con la plancia lineare e lo schermo centrale disposto in senso verticale. La sportiva verrà presentata ufficialmente il prossimo 8 settembre all'IAA Mobility di Monaco.
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Helsinki - Zero decessi per incidenti stradali da oltre un anno
A Helsinki, l'ultimo incidente stradale mortale si è verificato più di un anno fa, nel luglio del 2024: è quanto dichiarato dall'amministrazione comunale e dalla polizia in una conferenza stampa. Per quanto le morti legate al traffico automobilistico siano in calo in tutta Europa (-3% nel 2024) e la capitale finlandese sia una città tutto sommato piccola (circa 690mila abitanti), il risultato rimane comunque impressionante, anche in considerazione del fatto che nella sua area metropolitana si muovono più di un milione e mezzo di persone. Limiti di velocità più bassi. Questo risultato, spiega Roni Utriainen, ingegnere che si occupa del traffico per la capitale finlandese, è legato a diversi fattori, ma i limiti di velocità sono quello più importante. Secondo i dati raccolti dall'amministrazione, infatti, il rischio di mortalità per i pedoni è stato ridotto del 50% abbassando i limiti di velocità da 40 a 30 km/h in gran parte dell'area residenziale della città nel 2021. A questo si aggiungono oltre 70 autovelox e un rigoroso sistema di controlli e sanzioni. Vita (volutamente) difficile per gli automobilisti. La città di Helsinki ha anche implementato politiche di mobilità e sviluppo urbano a lungo termine, che prevedono tra le altre cose il restringimento delle strade e la piantumazione delle vie, con l'obiettivo esplicito di mettere a disagio gli automobilisti, che in un ambiente complesso tendono a muoversi con maggior prudenza. In parallelo è stata ampliata l'infrastruttura per pedoni e ciclisti, che possono contare su oltre 1.500 km di strade dedicate, e potenziato il trasporto pubblico, con autobus a guida autonoma e a basso impatto ambientale. Tutti elementi, spiega Utriainen, che hanno contribuito a ridurre l'uso dell'automobile e, con esso, gli incidenti gravi.
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Toyota - Dodici nuovi "inventori" per Woven City
Costruita sulle pendici del monte Fuji, nella città di Susono, la Woven City della Toyota aprirà le sue porte il prossimo 25 settembre: sarà un vero e proprio laboratorio a cielo aperto dove sperimentare nuove idee sulla mobilità, soluzioni e tecnologie del futuro, con l'obiettivo di migliorare la società. In vista dell'avvio della Fase 1, la Casa giapponese ha annunciato 12 nuovi Inventori che si aggiungono a quelli già coinvolti nel progetto. Agli abitanti della città, chiamati Weavers, spetterà il compito di provarle e fornire feedback. Razzi e animali. Dei dodici nuovi inventori, due sono aziende terze: la Interstellar Technologies, che sviluppa servizi per la produzione e il lancio di razzi e satelliti; la Kyoritsu Seiyaku Corp., che invece si occupa di medicinali e soluzioni innovative di cura per animali domestici e da allevamento. Le altre dieci aziende fanno parte del gruppo Toyota; Toyota Industries, Jtekt, Toyota Auto Body Co., Toyota Tsusho, Aisin, Denso, Toyota Boshoku, Toyota Motor East Japan, Toyoda Gosei e Toyota Motor Kyushu. Le società già coinvolte nella città del futuro della Toyota, annunciate lo scorso gennaio, sono Daikin Industries, DyDo Drinco, Nissin Foods, UCC Japan, Zoshinkai Holdings, oltre naturalmente alla Casa giapponese e alla controllata Woven by Toyota.
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Autostrade per l'Italia - Il simulatore della A26 creato con droni e intelligenza artificiale
Autostrade per l'Italia presenta il progetto DBA (Driver Behaviour Analysis) nell'ambito della campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale del Gruppo ASPI.Quattro eccellenze coinvolte nel progetto. stato sviluppato un simulatore di guida con realtà aumentata che utilizza intelligenza artificiale e droni grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano, l'Università Cattolica del Sacro Cuore, l'Università degli Studi di Firenze e l'Università degli Studi di Napoli. Grazie ai droni, già usati con successo per controllare i flussi di traffico, è possibile raccogliere dati per creare ambienti virtuali molto dettagliati e realistici, mentre l'intelligenza artificiale può analizzare il comportamento del guidatore all'interno del simulatore in condizioni di guida critiche: questo permette di studiare i fattori di rischio, le cause dei comportamenti sbagliati al volante e l'efficacia di soluzioni pensate per aumentare la sicurezza sulle strade. La versione virtuale della A26. Il progetto DBA ricostruisce fedelmente il tratto autostradale della A26 tra Borgomanero e Novara. inoltre possibile simulare uno scenario tradizionale con cantieri e segnaletica temporanea e uno alternativo con soluzioni sperimentali di sicurezza, così da mettere alla prova i guidatori e studiare le loro reazioni.
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Auto elettriche - Batterie: Catl e BYD dominano il mercato
Come e più di prima, la Cina detta legge nel settore delle batterie per Bev, Phev e ibride a livello mondiale: Catl e BYD totalizzano 280,8 GWh nel periodo gennaio-giugno 2025, con un aumento del 43% rispetto ai 196,4 GWh sullo stesso semestre 2024, in base ai dati della società sudcoreana Sne Research. Così da soddisfare parte della domanda dei costruttori, che ha raggiunto 504,4 GWh, salendo del 37,3%. Che forbice. Inarrivabile la Contemporary Amperex Technology Co. Limited con 190,9 GWh (+37,9%) e una quota mercato planetaria del 37,9%: fra i clienti, le cinesi Zeekr, Aito, Li Auto e Xiaomi, oltre a Tesla, BMW, Mercedes-Benz e Volkswagen. Il gruppo di Shenzhen segue a 89,9 GWh, schizzando insù del 58,4%, con share al 17,8%. Terza la sudcoreana LG Energy Solution a 47,2 GWh, che però è molto distanziata e ha un tasso di crescita meno impressionante (4,4%) con una fetta di mercato del 9,4%. Lontane CALB (Cina), SK On (Corea del Sud) e Panasonic (Giappone) con share rispettivi del 4,3%, 3,9% e 3,7%.
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Guida autonoma - In Cina percorsi 24 milioni di chilometri di test
Proseguono a ritmo serrato in Cina i test sui veicoli a guida autonoma. a Guangzhou metropoli portuale da 15 milioni di abitanti che si estende a nord-ovest di Hong Kong), hub centrale nella catena dell'industria dei veicoli intelligenti in Cina, guidata dalla GAC nell'ambito di un progetto di collaudo sono stati già percorsi 24,41 milioni di chilometri per 1,3 milioni di ore di funzionamento. Si tratta di una sperimentazione di notevole portata che coinvolge 17 aziende nei settori del trasporto pubblico e della logistica, che hanno collaudato i loro mezzi su oltre 2.600 chilometri di strade pubbliche designate. Dialogo continuo. I progetti includono 508 veicoli autonomi che operano in settori come il trasporto urbano, la logistica merci e i servizi municipali: in particolare, il Guangzhou Bus Group ha impiegato 50 autobus senza guidatore, mentre 75 unità vengono gestite da Pony.ai, WeRide e Ruqi Mobility, sfruttando l'infrastruttura digitale della regione che include 78 mila stazioni base 5G, moduli di comunicazione PC5 e il sistema di navigazione satellitare BeiDou, così che mezzi e strade possano dialogare di continuo.
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BYD - Tra i mercati più importanti c'è anche l'Italia
Brasile, Hong Kong, Indonesia, Singapore, Spagna, Thailandia e anche Italia: questi i sette mercati esteri preferiti dalla BYD nella prima metà del 2025, con 120.293 auto vendute, come ha reso noto Li Yunfei, responsabile delle pubbliche relazioni dell'azienda. A seconda dei contesti, è merito pure delle celebri navi cargo del gigante cinese che dal Regno di Mezzo trasportano ibride plug-in e auto elettriche solcando gli oceani, come nel caso del Belpaese, dove Shenzhen ha venduto 9.517 vetture. Sul posto. In Thailandia (24.072 unità) invece da un anno è attivo un impianto della Build Your Dreams. Inarrivabile il Brasile, a 47.107 immatricolazioni. A proposito di stabilimenti fuori dal Paese del Dragone, dopo quelli in Ungheria e Turchia, stando a CarNewsChina l'azienda fondata da Wang Chuan-Fu starebbe considerando la Spagna come terza nazione europea in cui creare un sito produttivo.
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Auto cinesi - Chery è la prima a esportare più di 5 milioni di auto
Record della Chery, primo gruppo cinese a sfondare il muro dei cinque milioni di auto esportate, arrivando a quota 5,17 milioni il 31 luglio scorso, su un totale di 17,18 milioni di clienti globali. Si fa però sempre più pressante la concorrenza della BYD, che nella prima metà del 2025 vanta un export di 443.098 unità, in aumento del 118,2%, riducendo il divario con la società di Wuhu, prima a 544.937 (+3,5%). Molto distanziate Saic, Geely e Changan, rispettivamente a 242.571, 181.953 e 167.575 esemplari. Curiosità. Come evidenziato nella foto qui sopra, la Chery ha inteso celebrare il traguardo evidenziando il numero 500: perché il costruttore è nella Top 500 mondiale e perché ha esportato 500 decine di migliaia di veicoli". Appunto, cinque milioni.
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Bugatti - La one-off Solitaire anticipata da un teaser
La Bugatti ha mostrato il primo teaser della Solitaire, una one-off che sarà presentata il 7 agosto e che sarà una delle protagoniste della Monterey Car Week. L'auto è stata commissionata, secondo indiscrezioni online, da uno dei più grandi collezionisti del marchio. Una one-off verde brillante. Il teaser mostra davvero pochissimo della hypercar francese: l'unico elemento evidente è il colore verde chiaro scelto per la carrozzeria, ma non ci sono altri indizi sul design e sui particolari creati appositamente per questo esemplare. logico immaginare che la base tecnica sia quella della nuova Turbillon con motore aspirato ibrido e non quella della W16 Mistral che abbiamo appena provato, ma anche in questo caso non ci sono conferme ufficiali.
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Milano - Ufficiale: i divieti delle moto più vecchie slittano di un anno
Il Comune di Milano salva per un anno motoveicoli e motocicli benzina a due tempi Euro 2 e 3, a quattro tempi Euro 0, 1 e 2, oltre a quelli a gasolio Euro 2 e 3: anziché il 1 ottobre 2025, entrerà in vigore il 1 ottobre 2026 il divieto di accesso e circolazione nella grande Zona a traffico limitato Area B non a pagamento e nell'Area C centrale soggetta a pedaggio. Palazzo Marino ha così ufficializzato le anticipazioni del sindaco. Quanti veicoli. Per ora, quindi, non scatteranno le multe automatiche elettroniche di 95 euro per oltre 90 mila mezzi a due ruote: di cui 81.400 a benzina a quattro tempi, 42.800 Euro 0, 19.200 Euro 1 e 19.400 Euro 2.
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Mercedes-Benz - Primo sguardo alla nuova GLC
La Mercedes-Benz ha diffuso il teaser ufficiale della nuova GLC che debutterà il 7 settembre all'IAA di Monaco di Baviera. La Suv, oggi best seller del marchio, sarà presentata nella variante elettrica, sostituendo così la EQC e inserendo la BEV all'interno della gamma della GLC che offrirà anche i modelli endotermici. Mercedes ridisegna l'iconica griglia. Il lancio della GLC è importante anche per i nuovi stilemi che la vettura porta al debutto e che ritroveremo sui modelli futuri della Casa tedesca. I designer infatti hanno reinterpretato la classica griglia anteriore Mercedes con la cornice cromata, l'illuminazione integrata e la struttura centrale con effetto fumè che appare totalmente chiusa sul modello elettrico. Tra gli optional sarà offerta anche una versione retroilluminata della griglia con 942 led che possono creare animazioni personalizzate. Interni digitali. In attesa di scoprire anche gli interni la Mercedes-Benz ha confermato che anche la GLC adotterà il nuovo sistema operativo MB.OS presentato sulla CLA, mentre la plancia adotterà una versione evoluta dell'MBUX Hyperscreen. Sospensioni Airmatic, passo lungo e ricarica a 320 kW. La GLC elettrica offrirà un comfort molto elevato grazie alle sospensioni Airmatic derivate dalla Classe S, inoltre sarà possibile dotare la Suv dell'asse posteriore sterzante fino a 4,5 gradi per bilanciare l'agilità con le maggiori dimensioni rispetto al modello uscente: il passo è stato infatti allungato di 80 mm per offrire maggiore spazio nella seconda fila. Il bagagliaio raggiunge una capacità di 570 litri, ma sono disponibili sulla elettrica anche 128 litri nel frunk anteriore. In attesa di conoscere tutti i dettagli tecnici sappiamo che la BEV con piattaforma a 800 Volt sarà capace di recuperare fino a 260 km di autonomia in 10 minuti con colonnine a 320 kW, inoltre la versione di lancio 400 4Matic potrà trainare fino a 2.400 kg.
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Lamborghini Temerario - La prima Ad Personam è dedicata a Porto Cervo
Debutta la Temerario Ad Personam Porto Cervo, prima versione personalizzata della nuova V8 ibrida Lamborghini. Seguendo il percorso della sorella maggiore Revuelto, anche la nuova V8 sarà svelata in una serie di esemplari unici che dimostrano le potenzialità del programma Ad Personam. Grigio, blu e nero. La Temerario Ad Personam Porto Cervo è ispirata alla Sardegna ed è stata presentata durante un evento privato riservato a 300 ospiti al Twiga Club. Per ricreare le suggestioni dei paesaggi dell'isola è stata scelta la tinta esterna Grigio Serget con pigmenti blu, abbinata al Nero Noctis della parte inferiore e al pinstripe Blu Royal. Le appendici aerodinamiche sono di carbonio lucido e i terminali di scarico sono opachi, mentre tetto, loghi e cerchi di lega sono in nero lucido, che contrasta con le pinze freno blu.
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Cirelli - Stefanini Mobility Store è il partner commerciale per Bologna e Imola
La Cirelli Motor Company ha siglato un accordo con Stefanini Mobility Store per la commercializzazione esclusiva dei propri veicoli nelle zone di Bologna e Imola. Si tratta del più recente ampliamento della rete vendita del giovane marchio italiano. I nuovi showroom sono stati personalizzati seguendo l'identità del marchio Cirelli e con contenuti digitali di ultima generazione. Otto modelli benzina, Gpl e mild hybrid. La Cirelli è presente sul mercato italiano con sette diverse Suv a cinque e sette posti con prezzi a partire da 19.200 euro denominate 1, 2, 3, 4, 5, 6 e Sport Coupé, oltre alla monovolume Cirelli 7 offerta con un listino di 35.200 euro. In base al modello e all'allestimento troviamo powertrain benzina, mild hybrid e bifuel Gpl.
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Stati Uniti - Incidente mortale con lAutopilot, la Tesla giudicata colpevole
Una giuria della Florida ha ritenuto la Tesla parzialmente colpevole per un incidente avvenuto nel 2019, che ha portato alla morte della giovane Naibel Benavides Leon, mentre il suo fidanzato Dillon Angulo è rimasto ferito in maniera grave. La Casa automobilistica dovrà pagare 243 milioni di dollari come risarcimento alle famiglie delle vittime. Si tratta di uno dei primi verdetti che attribuiscono una responsabilità concreta al sistema di guida assistita della Tesla, e che potrà diventare un importante precedente per altre cause di questo tipo. La dinamica dei fatti. Il 25 aprile del 2019 George McGee era al volante della sua Model S con Autopilot inserito: il conducente si è chinato per raccogliere il cellulare caduto sul pavimento mentre l'auto - senza attivare alcun dispositivo di sicurezza - attraversava un incrocio con semaforo rosso a 100 km/h, speronando la Chevrolet Tahoe delle vittime parcheggiata dall'altro lato della strada. La giovane è stata sbalzata fuori dall'auto per oltre venti metri ed è morta nell'impatto, mentre il suo fidanzato ha riportato gravi lesioni permanenti. Concorso di colpa. Il conducente ha ammesso la sua responsabilità in un processo separato, raggiungendo un accordo con le famiglie delle vittime. Gli avvocati, però, sono convinti che l'Autopilot abbia contribuito alla dinamica dell'incidente: La Tesla ha progettato l'Autopilot per le strade a scorrimento veloce, ma ha deliberatamente scelto di non inibirne l'uso altrove. A questo si aggiunge il fatto che Elon Musk continui a ripetere al mondo che l'Autopilot guidi meglio degli esseri umani, ha dichiarato Brett Schreiber, uno degli avvocati della famiglia Benavides Leon. La giuria del tribunale federale di Miami ha deciso di riconoscere alle famiglie delle vittime 129 milioni di dollari di risarcimento danni, ritenendo la Tesla colpevole per il 33% (42,6 milioni), con la richiesta di pagare ulteriori 200 milioni di dollari come risarcimento punitivo. La risposta della Tesla. Elon Musk reputa la sentenza sbagliata, e la Casa americana è decisa a ricorrere in appello: Questo verdetto fa fare un passo indietro nella sicurezza per le automobili, oltre a mettere a rischio tutti gli sforzi della Tesla e dell'intera industria automobilistica per sviluppare e implementare tecnologie che salvano la vita delle persone, ha dichiarato un portavoce del costruttore. Per essere chiari, nessun'auto nel 2019, e nessuna oggi, avrebbe potuto impedire l'incidente, prosegue la nota. Non è mai stato un problema dell'Autopilot, questa è un'invenzione dell'accusa che vuol dare la colpa all'auto, quando il conducente, fin dal primo giorno, ha ammesso la sua piena responsabilità. Le conseguenze per la Tesla. In passato la Tesla aveva dovuto affrontare cause simili, ma sono state tutte archiviate o risolte in maniera extragiudiziale. La sentenza della Florida potrebbe cambiare le cose, portando ulteriori cause a processo e aumentando le cifre dei patteggiamenti. la prima volta che la Tesla viene riconosciuta colpevole in uno dei tanti processi che coinvolgono l'Autopilot, spiega Alex Lemann, docente di legge alla Marquette University. Questa sentenza rompe gli argini, un sacco di persone si rivolgeranno ai tribunali, aggiunge Miguel Custodio, avvocato specializzato in incidenti d'auto. Il verdetto potrebbe anche rendere più complicata la vita per i robotaxi di Elon Musk, che hanno cominciato lo scorso giugno la prima fase di sperimentazione su strade aperte al pubblico.
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Lutto nell'auto - Addio a Ercole Spada, il maestro delle fuoriserie
Addio ad Ercole Spada, grande designer automobilistico nato a Busto Arsizio nel 1937, che aveva compiuto 88 anni il 26 luglio scorso: si è spento a Sestriere nella notte tra il 2 e il 3 agosto. Professionista stimato a livello internazionale, ha messo la firma su capolavori come Aston Martin DB4 GT Zagato (che influenzò i decenni a venire), Alfa Romeo 2600 SZ, Giulia TZ, Giulietta SZ Coda Tronca (1961), ma anche Lancia Flavia e Fulvia Sport. Matita geniale. Dal suo primo incarico alla Zagato negli anni Sessanta, Spada mette a disposizione il proprio talento per Ford Europa (vedi la GT70) e BMW, come responsabile del design avanzato (sue la Serie 5 E34 e la Serie 7 E32). Rientrato in Italia, guida il centro stile di I.DE.A Institute, dove elabora anche progetti proiettati nel futuro. Nel 2006, col figlio Paolo, fonda Spadaconcept, creando la SVS Codatronca TS, sportiva in linea con la sua filosofia. Viveva a Torino, dove saranno celebrati i funerali.
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F.1, GP Ungheria - Norris firma la duecentesima vittoria McLaren
Con un colpo da maestro di strategia e nervi saldi nei momenti che contano, Lando Norris si prende il Gran Premio d'Ungheria 2025, precedendo il compagno di squadra Oscar Piastri in un finale tutto McLaren, tirato fino all'ultimo metro. Il britannico centra così il quinto successo stagionale, il duecentesimo della McLaren, e accorcia le distanze in classifica mandando un messaggio chiaro: la corsa al titolo non è affatto finita.Le parole del vincitore. stata tosta, non era nei piani andare su una sola sosta, ma dopo il primo giro era l'unica opzione per rientrare in gioco. Pensavo ci avrebbe portato al massimo al secondo posto. stato un rischio, ma oggi è andata bene, ha commentato un esausto ma raggiante Norris a fine gara. Per lui è il quinto successo stagionale, il duecentesimo per la McLaren. Una vittoria sudata che gli permette di accorciare ulteriormente il gap dal compagno di squadra e godersi con la testa più sgombra da pensieri l'ormai imminente pausa estiva.Il racconto della gara. Quella dell'Hungaroring, quattordicesima tappa delle ventiquattro in programma quest'anno, è stata una specie di partita a scacchi, giocata su più livelli: gomme, traffico e nervi. In pole c'era Charles Leclerc, autore sabato di un giro capolavoro. E proprio il monegasco, partito bene, ha mantenuto il comando nei primi stint, tenendo a bada l'altra McLaren, quella di Piastri, e resistendo anche al tentativo di undercut dell'australiano al primo pit stop. Ma l'equilibrio si è rotto nel momento in cui Norris ha optato per una strategia ad una sola sosta, ritardando il pit fino al limite e ritrovandosi davanti nella fase finale, complice anche il calo di prestazione di Leclerc e Piastri, entrambi su due soste. Piastri ha dato tutto nel tentativo di riprendersi la testa della corsa, ma tra le curve strette dell'Hungaroring, superare il compagno è impresa titanica. Il cronometro segna appena 7 decimi di distacco sotto la bandiera a scacchi. Ho spinto al massimo. Quando ho visto che Lando andava per la sosta unica, ho capito che l'unica chance era passarlo in pista, ma qui non è affatto semplice. Alla fine, abbiamo usato solo la strategia sbagliata, ha dichiarato Piastri, che conserva la leadership in campionato con nove punti di vantaggio su Norris.Leclerc, dal sogno al rimpianto. Gara dolceamara per Charles Leclerc, che chiude quarto, dietro a un ottimo George Russell, autore di un sorpasso decisivo nella seconda metà di gara. Il ferrarista ha poi subito una penalità di cinque secondi per guida irregolare proprio durante il duello con Russell. Così felice di tornare sul podio, ha detto Russell. Con Charles è stata una lotta dura, un po' al limite. Ma siamo riusciti a portarla a casa. Non è ancora chiaro qual è stato il problema che ha rallentato di colpo Leclerc, ma le sue comunicazioni radio con il team sono state polemiche. Il monegasco ha ripreso il suo muretto box dicendo "Dovete ascoltarmi per questi problemi", ma quali siano non ci è dato ancora sapere.Il resto della Top 10. Fernando Alonso si conferma una certezza per la Aston Martin, chiudendo quinto. Il quarantaquattrenne spagnolo, alle prese con un brutto mal di schiena che lo ha costretto a saltare anche le prime libere di venerdì, ha stretto i denti e ha regalato al team una delle migliore performance dell'anno. Alle sue spalle, l'allievo brasiliano, Gabriel Bortoleto, autore di un sesto posto da incorniciare con la Sauber. Il rookie brasiliano ha di nuovo impressionato per gestione e costanza. In settima posizione Lance Stroll, a completare una domenica positiva per il team di Silverstone. Ottavo Liam Lawson con la Racing Bulls, mentre chiuda solo nono Max Verstappen, in difficoltà per tutto il weekend e ora sotto investigazione per un contatto al limite con Lewis Hamilton in curva 4. Conquista l'ultimo punto a disposizione il nostro Andrea Kimi Antonelli, che torna in Top 10 dopo qualche evento sottotono.Il resto della classifica. Appena fuori dai punti troviamo Isack Hadjar (11) lievemente ferito a una mano a inizio gara, a causa della ghiaia alzata da un pilota davanti a lui nelle fasi iniziali della corsa. Lewis Hamilton, per la prima volta nella sua carriera, è fuori dalla zona punti in Ungheria e taglia il traguardo dodicesimo, davanti a Nico Hülkenberg, Carlos Sainz e Alex Albon.Tutti in vacanza. Con la bandiera a scacchi di Budapest, la Formula 1 va in ferie. Tra qualche giorno, le factory di tutte le squadre chiuderanno per due settimane per permettere a tutti i membri del team di riposarsi insieme alle loro famiglie. Appuntamento a fine agosto con il ritorno in pista a Zandvoort per il GP d'Olanda, casa di un Max Verstappen chiamato alla riscossa.I risultati completi del Gran Premio d'Ungheria 2025 >>
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F.1, GP Ungheria - Pole Position per la Ferrari di Leclerc
Nel momento in cui conta davvero, Charles Leclerc risponde presente. E lo fa nel modo più inaspettato possibile, su una pista che lui stesso aveva definito la peggiore del calendario solo pochi giorni fa. Invece, sulla pista che quest'anno festeggia la 40 edizione del Gran Premio d'Ungheria, il monegasco tira fuori dal cilindro uno dei giri più belli e difficili della sua carriera, stampando un 1:15.372 che gli vale la pole position.Un giro perfetto. Pioggerellina a tratti in Q2, temperature in calo, vento che cambia direzione proprio quando meno te lo aspetti. Serviva precisione chirurgica e una certa dose di coraggio per prendersi rischi. E Leclerc non ha esitato. stato estremamente difficile. Già entrare in Q2 e poi in Q3 è stato complicato. Poi le condizioni sono cambiate, sapevo che dovevo fare un giro pulito per puntare al terzo posto, e invece Non ci credo. Onestamente non ho parole. probabilmente una delle migliori pole position che abbia mai fatto, perché è decisamente inaspettata.La McLaren resta in agguato. Piastri e Norris si prendono la seconda e terza casella con distacchi da fotofinish, con appena 0.046s tra i tre. La McLaren c'è, eccome, ma non basta. Le parole dei piloti raccontano bene una qualifica di compromessi e dettagli. Oscar Piastri ha spiegato che Il vento è cambiato tanto, sembra una scusa stupida ma è così. Difficile giudicare in quelle condizioni. Forse non è stata la miglior esecuzione. Charles è stato veloce tutto il weekend, anche stamattina era più vicino del previsto. Non mi aspettavo di essere secondo dietro a una Ferrari, ma ha fatto un buon lavoro. Lando Norris ha aggiunto: Charles ha fatto un buon giro, probabilmente si è preso qualche rischio in più. Il vento è cambiato e ci ha penalizzati. Ma nulla di cui lamentarsi: abbiamo fatto entrambi dei buoni giri, ma non è bastato. Voglio guardare avanti e domani voglio vincere. Penso che avremo un po' più passo di Charles, quindi non vedo l'ora.Il resto della Top 10. George Russell porta la Mercedes in quarta posizione, mentre Alonso e Stroll capitalizzano un weekend solido per piazzare le loro Aston Martin in quinta e sesta posizione.La sorpresa arriva dal settimo posto di Gabriel Bortoleto, al miglior risultato in carriera con la Kick Sauber. Una performance che vale doppio, perché precede niente meno che il quattro volte campione del mondo Max Verstappen, ottavo e poco a suo agio sulla Red Bull tra scarsa aderenza e instabilità al retrotreno. Chiudono la Top 10 le due Racing Bulls con Lawson nono e Hadjar decimo.Hamilton suona la resa. Cosa è andato storto oggi? Evidentemente bisogna cambiare pilota, perché non ho una risposta per voi. Molto severo con sé stesso il sette volte campione del mondo che all'Hungaroring non si aspettava una prestazione sottotono come questa e domani partirà dalla dodicesima posizione. Tra gli esclusi illustri anche Kimi Antonelli, quindicesimo dopo aver perso il miglior giro per aver superato i track limits. Fuori già in Q1 invece Yuki Tsunoda, assieme a Gasly, Ocon, Hülkenberg e Albon.La classifica completa delle qualifiche all'Hungaroring >>
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Modellini - Brumm Bugatti Tipo 59 GP Francia 1934 Tazio Nuvolari
Certe forme non invecchiano mai. Come quelle della Bugatti Tipo 59, oggi riprodotta dall'italiana Brumm. Profili che rimangono sospesi nel tempo, in questo caso nel Gran Premio di Francia del 1934. Il modello, in scala 1:43, offre una buona pulizia stilistica che lascia poco spazio al superfluo, proprio come la vera Tipo 59. La carrozzeria si distende lunga e stretta e i parafanghi sono assenti, in ossequio a un'idea di leggerezza estrema. Le ruote sono di gomma ed offrono una buona scolpitura; bene l'effetto dei raggi, che appaiono tesi come corde di un violino. Il blu Bugatti, profondo e denso, riveste l'intera carrozzeria con un'eleganza che degna di un abito da sera. Il numero 14, in bianco, è ben dimensionato e applicato nella giusta posizione.Lo sterzo è fisso, la griglia frontale è un'opera d'incastro, la cinghia che percorre longitudinalmente il cofano è ricreata con verosimiglianza quasi tattile. L'abitacolo sussurra le verità più profonde. Il volante potrebbe raccontare i paurosi controsterzi. Sedile basso e avvolgente, la plancia povera di strumenti, come da tradizione dell'epoca e lì, davanti a quei quadranti, Nuvolari leggeva il destino con un colpo d'occhio. Un' auto che Bugatti sperava bastasse per contrastare l'avanzata tedesca di Auto Union e Mercedes. In realtà, era per alcuni versi tecnologicamente superata nel 1934, ma ciò che non poteva fare la macchina, spesso lo faceva Tazio con il suo talento irrazionale. 45,00 è un prezzo corretto, ha una tiratura limitata ed un dettaglio equilibrato per la cifra richiesta.
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Dazi - Spunta un "giallo" sulle auto e cresce l'incertezza
L'ennesimo ordine esecutivo firmato da Donald Trump per imporre dazi a decine di Paesi sembrava non contenere grosse sorprese per l'Unione europea, in particolare rispetto a quanto concordato in Scozia con il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Tuttavia, nel corso della giornata è emerso un giallo in piena regola su uno dei settori maggiormente esposti alle nuove politiche protezionistiche americane: il comparto automobilistico, destinato a rimanere ancora nel limbo dell'incertezza. Nessuna riduzione? Infatti, l'ordine esecutivo conferma a grandi linee l'accordo con von der Leyen, a partire dai dazi reciproci del 15%, ma, secondo alcuni funzionari dell'Unione europea, le nuove aliquote non si applicherebbero alle auto. In particolare, l'ordine non attuerebbe ancora l'impegno a ridurre proprio al 15% i dazi stabiliti su auto e componenti e non includerebbe diverse esenzioni stabilite in Scozia, a partire da quelle su prodotti strategici come gli aerei. Dunque, sembra che per il momento il settore debba ancora sottostare alla tariffa del 27,5% (il 25% aggiuntivo al 2,5% in vigore prima dell'insediamento di Trumo), un'aliquota ben più alta del 15% concordato. Non sono, dunque, un caso le parole del commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic: "I nuovi dazi statunitensi riflettono i primi risultati dell'accordo Ue-Usa". Per questo i funzionari di Bruxelles si aspettano ulteriori ordini esecutivi e, soprattutto, maggiori dettagli. Anche perchè le nuove aliquote saranno applicate a partire dal 7 agosto prossimo. Insomma, la questione è ancora avvolta dall'incertezza più assoluta. A tal proposito, non va trascurata la reazione negativa dei mercati finanziari agli ultimi sviluppi. Infatti, le principali borse europee hanno chiuso tutte in pesante ribasso: -2,9% per Parigi, -2,7% per Francoforte e -2,55% per Milano, mentre Londra ha contenuto le perdite allo 0,7%.
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Mercato italiano - Pietrantonio (Unrae): "Atmosfera cupa attorno allauto"
Roberto Pietrantonio è da otto settimane il nuovo presidente dell'Unrae. In questa prima intervista a Quattroruote.it commenta il calo del 5,1% delle immatricolazioni a luglio, parlando di "atmosfera cupa attorno al mondo dell'auto" e di "sofferenza strutturale del mercato italiano". La ricetta per uscirne? Cambiare narrazione, anche sulla transizione ecologica, incentivi stabili e semplici per i consumatori e una graduale riforma fiscale dell'auto aziendale.Quello di luglio è il terzo calo mensile consecutivo. Che cosa succede al mercato?C'è un'atmosfera cupa attorno al mondo dell'auto, c'è una sofferenza strutturale del mercato italiano che si tocca con mano e che non accenna a migliorare. Vari indicatori lo confermano, non solo i tre segni meno consecutivi o il confronto impietoso con il 2019. Lo indica chiaramente il canale dei privati, che nei primi sette mesi ha perso il 10,3% rispetto al 2024. vero che l'anno scorso c'erano gli incentivi fino a 135 g/km di CO2 e che quest'anno, al contrario, sono stati annunciati, ma non ancora resi disponibili generando un classico effetto annuncio, però il dato è fortemente preoccupante.Però gli incentivi 2025, ammesso che arrivino veramente a breve, saranno sulle auto elettriche, quindi rivolti a una nicchia di automobilistiSì, ma i normali consumatori, che non sono addetti ai lavori, sentono in tv la parola incentivi e si mettono alla finestra. E anche chi ha compreso che andranno solo alle auto elettriche sa che, comunque, nel recente passato vi sono stati cambiamenti improvvisi e che, insomma, c'è sempre una speranza. Resta la sensazione che il mercato italiano sia cambiato in maniera strutturale, che l'acquisto di una macchina nuova sia qualcosa di estremamente impegnativo che si cerca di rimandare il più possibileIo credo che molto sia dovuto all'incertezza. In Italia negli ultimi anni la politica ha preso decisioni ondivaghe e spesso contraddittorie che hanno generato confusione e un forte rumore di fondo che ha condizionato e continua a condizionare il mercato. Lo dimostrano i numeri. I Paesi che si sono allineati alla direzione imboccata dall'Unione europea oggi soffrono meno. Vi sono situazioni, penso alla Spagna, in cui il mercato sta correndo veloce. L'Italia è quintultima in Europa per immatricolazione di auto Bev e Phev, il 13,2% del Bel Paese nei primi sei mesi si confronta con il 36% del Regno Unito, il 28% della Germania, il 24% della Francia e il 20% della Spagna. evidente che da noi non si sono creati i presupposti per i consumatori e per le aziende per abbracciare la transizione. Un percorso sicuramente impegnativo, non lo nascondo, ma una narrazione contraria non aiuta. E non fa bene, in generale, al sistema-Italia.A proposito di sistema-Italia, Anfia parla di un calo della produzione di autovetture in Italia del 40%, che si aggiunge al -40% del 2024. Certo, la caduta è iniziata negli anni 90 ma i numeri di oggi certificano la fine dell'industria dell'auto di massa in ItaliaSono dati che dimostrano quanto, invece, l'auto dovrebbe essere al centro del dibattito politico. Se invece si continua a demonizzarla il conto, alla fine, si paga anche in termini di produzione.I giorni scorsi sono stati monopolizzati da due notizie: i dazi tra Stati Uniti ed Europa e la vendita di Iveco a Tata. Partiamo dai dazi. Qual è il messaggio che, alla fine, arriva al mercato?Unrae è contraria ai dazi, che alla fine colpiscono sempre i consumatori e che, in questo caso, non farà bene all'industria europea. Il presidente americano Trump è stato molto abile a ipotizzare percentuali folli all'inizio per far digerire facilmente all'Europa il 15%. Anche queste notizie contribuiscono ad alimentare il sentiment negativo che attanaglia il mercato dell'auto?Certamente. Da molti anni l'auto è sulle prime pagine dei giornali, se ne parla nei telegiornali e purtroppo è sempre oggetto di una narrazione negativa. L'informazione non ha mai raccontato l'enorme evoluzione tecnologica, il miglioramento della sicurezza attiva e passiva, l'abbattimento delle emissioni e dei consumi. chiaro che questa narrazione a senso unico non migliora la predisposizione all'acquisto.La politica, poi, ci ha messo del suo. E non dall'annuncio del Green dealSì, da noi ci sono sempre state fazioni. Non ci si è resi conto che andare contro l'auto tout-court o contro una tecnologia fa male, alla fine, a tutta l'industria. Bisognerebbe fare molta attenzione al tono di voce che si usa.E della vendita di Iveco a Tata che cosa pensa? una storia triste. Da italiano, che pure rappresenta le Case estere, è una notizia che non avrei mai voluto sentire. Però anche questo epilogo ha origini lontane, da decenni assistiamo a multinazionali estere che fanno la spesa in Italia, che comprano il nostro know-how, la nostra cultura, la nostra professionalità, ciò che abbiamo costruito nel tempo.Tornando al mercato, che cosa potrebbe giovare al settore?Secondo me, tutto dovrebbe partire dalla volontà politica di rimettere l'auto al centro della discussione con una visione di medio-lungo periodo. Da una visione, poi, possono discendere azioni concrete, a partire da una narrazione positiva sulla transizione. In generale, bisognerebbe restituire semplicità, pensare a incentivi stabili e facilmente comprensibili nei confronti dei consumatori. E poi si dovrebbe mettere mano alla riforma fiscale dell'auto aziendale, che è il vero motore del mercato. In passato abbiamo proposto ricette complesse che implicavano scenari ipotetici di crescita poco compatibili con le logiche della Ragioneria dello Stato. Meglio partire da un'azione semplice come la revisione della deducibilità. Sarebbe un messaggio positivo alle aziende e consentirebbe di valutarne meglio gli eventuali benefici sul mercato e sull'economia. Come si articolerebbe? In un aumento della soglia o in un aumento della percentuale? O in entrambe le cose?Non abbiamo ancora formulato una nuova proposta. Stiamo iniziando a confrontarci con Anfia e Federauto per capire quale potrebbe la misura più facile da far passare e che abbia anche un effetto veloce e immediato sul mercato, rassicurando il governo sul fatto che, come dire, lo Stato non ci rimetta.Tornando al mercato, avete abbassato le stime per fine annoSì, considerata la previsione al ribasso degli studi econometrici in un contesto caratterizzato da grande incertezza abbiamo abbassato la previsione 2025 a 1.515.000 immatricolazioni, 25.000 in meno rispetto alla stima precedente. Significherebbe un calo del 2,8%, pari a 44 mila unità, sul 2024. Una torta sempre più piccola proprio nel momento in cui gli attori aumentano. Anche questo contribuisce a rendere meno attrattivo il mercato italiano.
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