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Renault - Nasce "rnlt", una vetrina in centro città

4 Ruote - Apr 19,2024

La Renault ha ampliato e arricchito la sua rete di distribuzione con i negozi rnlt, punti vendita situati in città o nei centri commerciali, nelle zone a forte affluenza, per scoprire da vicino i nuovi modelli della Casa francese in un ambiente più piccolo di un tradizionale concessionario, ma anche più conviviale e accessibile.

Come è fatto. Lo spazio rnlt ospita due o tre veicoli di punta della Casa, con una boutique di merchandising dei prodotti Renault (che comprendono tra gli altri abbigliamento, accessori e modellini). All'interno degli spazi rnlt sarà possibile svolgere tutte le operazioni di un normale concessionario, dall'acquisto di un'auto ai vari servizi pre e post vendita, dal test drive alla consegna di un veicolo, ma anche manutenzione e riparazione.

Si comincia con Parigi. La prima sede rnlt ha aperto i battenti in centro a Parigi, al 104 di boulevard Haussmann: 180 metri quadri accessibili dal lunedì al sabato, dalle 10:00 alle 19:00, dove sono esposte le nuove R5 e l'auto dell'anno Scenic, entrambe 100% elettriche. Nei prossimi mesi verrà aperta un'altra ventina di punti rnlt a Milano, Roma, Seul, Bruxelles, Rotterdam, Madrid, Londra, Berlino e Medellín.

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Brugola - L'azienda torna alla famiglia del fondatore

4 Ruote - Apr 19,2024

Brugola è un termine entrato ormai nell'immaginario collettivo e nell'uso quotidiano. Eppure, ben pochi sanno chi produce "le viti a testa incava esagonale" e, soprattutto, quanto queste siano importanti per il mondo dell'auto. A produrle è un'azienda brianzola fondata nel lontano 1926 da Egidio Brugola e diventata la tipica multinazionale tascabile italiana: è di piccole dimensioni, ma ha assunto un ruolo da monopolista a livello globale nella sua specifica nicchia di mercato grazie a un'invenzione mai scalfita dalla concorrenza sin dal deposito del brevetto nel lontano 1945. Ebbene, oggi la Brugola è tornata nella piena proprietà dell'omonima famiglia.

L'operazione. Gli eredi del fondatore hanno riacquistato il 100% del capitale dopo ben 34 anni. In particolare, la famiglia ha riacquistato da Agrati Spa e Fontana Finanziaria l'80% della Abf Srl, veicolo costituito nel 1990 per ampliare le attività commerciali all'estero e titolare del 30% del gruppo Brugola. L'operazione rappresenta l'ennesima riorganizzazione della compagine sociale: nel 2018 è uscito dall'azionariato il Fondo Italiano di Investimento, che aveva acquisito una partecipazione nel 2015 per sostenere l'apertura della sede statunitense. L'attuale operazione rafforza ulteriormente l'intenzione di mantenere le quote societarie all'interno della famiglia e rappresenta l'impegno della stessa a portare avanti il piano di espansione e crescita.

 

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Mercedes-Benz  - CLE Cabrio, benessere a cielo aperto

4 Ruote - Apr 19,2024

A fine mese inizia la commercializzazione della Mercedes-Benz CLE Cabriolet, versione open-air con capote in tessuto della Coupé che ha preso il posto di Classe C ed E: sono stato a Tenerife per toccare con mano e guidare la nuova tedesca, impegnandola lungo le strade che portano al vulcano Teide - a oltre 2.000 metri di quota. L'auto è disponibile con cinque powertrain differenti, tutti mild hybrid, sia a benzina sia a gasolio: ho scelto la versione più prestante, ovvero la CLE Cabriolet 450 4Maticspinta dall'ottimo 3.0 litri sei cilindri da 381 CV e 500 Nm di coppia.

Chiusa sembra una coupé. Un plauso va alla capote: si apre e si chiude in 20 secondi fino a 60 km/h. Basta un dito per concedersi il lusso della guida open-air o per isolarsi in un abitacolo che, una volta chiuso, pare sigillare gli occupanti dal mondo esterno, cullandoli nel silenzio. Di serie, poi, ci sono il deflettore ad azionamento elettrico e il sistema Airscarf (l'aria calda che fuoriesce dal poggiatesta all'altezza del collo): dotazioni che ampliano la fruibilità di questa CLE Cabriolet anche a temperature decisamente fresche: a quota 2.100 metri, per dire, il termometro segnava 10,5 e tutto è filato liscio. Senza fruscii, né turbolenze.

Comodi anche dietro. Grazie a un passo di 2.865 mm, la due porte della Stella si vanta di essere la cabrio più spaziosa nel suo segmento. Un grande privilegio, perché consente di viaggiare in souplesse anche nella fila posteriore, fatto non così scontato su questo genere di vettura; nello specifico, rispetto al modello precedente, ci sono 14 millimetri di spazio in più per le gambe e 22 millimetri in più per le spalle a capote chiusa. Non è un aumento mascroscopico, ma lo spazio totale è più che adeguato per quattro persone. Il bagagliaio da 385 litri - 295 con la capote abbassata - non è particolarmente capiente in senso assoluto, ma considerata la categoria non c'è da lamentarsi.

Il suono del benessere. Come la sorella Coupé, la Mercedes-Benz CLE Cabriolet non è, né vuole essere, una sportiva, ma una vettura con cui, all'occorrenza, si possono macinare centinaia e centinaia di chilometri nel massimo comfort. Questa versione 450 4Matic a benzina, poi, non vanterà i mille e più chilometri d'autonomia delle versioni a gasolio di cubatura più modesta, ma dalla sua ha un sound vellutato che sa farsi ben apprezzare quando, tra un tornante e l'altro, le si chiede di più, con la coppia notevole che aiuta uscire agili dalle curve. I nove rapporti del cambio automatico, poi, quasi non si avvertono tant'è fluida la trasmissione. Le sofisticate sospensioni assorbono a meraviglia le asperità dell'asfalto, ma chi volesse un po' più di dinamismo può optare, su richiesta, per il pacchetto Dynamic Body e per il retrotreno sterzante. Più che discreta la prontezza dell'impianto frenante, morbido ma modulabile se non si vuole impressionare i compagni di viaggio con staccate briose. Il nostro consiglio? Scegliete la vostra musica preferita, fatevi coccolare dalle fedeli sonorità dell'impianto Burmester e godetevi la vita senza tetto.

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Smart #5 - Primo sguardo alla nuova Suv media

4 Ruote - Apr 19,2024

Prosegue il rinnovamento della gamma elettrica Smart: dopo la #1 e la #3 già disponibili viene svelata la #5 Concept, che anticipa l'arrivo, nella seconda metà del 2024, di una Suv media di serie.

La terza è più grande. La Smart #5 Concept debutta al Salone di Pechino ed è già molto vicina all'aspetto del modello definitivo. Il legame con lo stile delle sorelle minori è evidente, ma le dimensioni sono maggiori: la Smart non ha per il momento rilasciato la scheda tecnica completa, ma appare già evidente che la vettura andrà a scontrarsi con i prodotti di segmento medio, superando di slancio i 4,4 metri della #3.

Il tetto come un coltellino svizzero. Nei bozzetti si fanno notare subito alcune soluzioni stilistiche innovative: i passaruota sono molto pronunciati e il taglio del cristallo laterale posteriore è piuttosto dinamico, ma soprattutto è prevista una struttura a incastro sul tetto, che integra anche le luci Led aggiuntive. Estraendo i vari blocchi che formano la X sul padiglione si ottengono infatti una seduta gonfiabile, una pala ripiegabile e quattro tavole per sport invernali.

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Driverso - Il noleggio di lusso cresce in tutta Europa

4 Ruote - Apr 19,2024

La piattaforma digitale Driverso, dedicata al noleggio di auto premium, ha presentato oggi al Museo Maxxi di Roma, nell'ambito del suo secondo global meeting, uno studio dedicato al mercato del car rental d'alta gamma. Nato in Italia nel 2017 e attiva in tutta Europa, Driverso è un aggregatore che raccoglie centinaia di veicoli dei brand più prestigiosi messi a disposizione da operatori che lavorano in dieci paesi: Italia, Austria, Francia, Germania, Olanda, Portogallo, Principato di Monaco, Regno Unito, Spagna e Svizzera.

Le cifre. Il settore è in crescita in tutta Europa, con un fatturato di 169 milioni di euro nel 2023 e un parco auto che conta 3.456 unità. Nel corso dell'anno sono stati registrati 58.074 noleggi, con una durata media di 5,4 giorni e un costo medio di 2.916 euro. Il ricavo medio sul singolo veicolo è stato di 49mila euro. Per il 2024 Driverso prevede un fatturato di settore di 195 milioni di euro, in crescita fino ai 714 milioni previsti nel 2030.

L'evento. Nel corso del secondo global meeting di Driverso, durante il quale sono emersi numeri, scenari e tendenze del settore, sono intervenuti Ryan Sarver, Partner Redpoints Ventures ed ex direttore di Twitter, Massimiliano Archiapatti, Ceo di Hertz Italy, Jasmine Boni-Ball, Executive assistant di Tuscany Now and More, Ferruccio Rossi, Direttore generale di Sanlorenzo Yacht, Leopoldo Gasbarro, direttore di Wall Street Italia e Maurizio Iperti, Ceo di LoJack. Il noleggio auto di alta gamma riveste un ruolo chiave nell'offerta turistica italiana e internazionale, ha dichiarato Pierluigi Galassetti, co-founder (insieme a Saverio Castellaneta) di Driverso. Questa proposta di mobilità, apprezzata dai visitatori nazionali e internazionali si inserisce in un contesto in cui la clientela ricerca non solo comfort ed esclusività, ma richiede esperienze immersive e personalizzate in ogni dettaglio del soggiorno, dalla cucina all'alloggio, fino agli spostamenti in auto.

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Alfa Romeo Junior - Al via gli ordini: si comincia con la Speciale

4 Ruote - Apr 18,2024

La Alfa Romeo ha messo online il configuratore della Junior (già Milano): per ora disponibile solo nella serie di lancio Speciale, la B-Suv può essere ordinata con powertrain ibrido da 136 CV, al prezzo di 31.900 euro, oppure 100% elettrica, con motore da 156 CV e un listino che parte da 41.500 euro (esclusi gli incentivi statali, a cui accederà).

Motori e dati tecnici. La Junior ibrida monta il tre cilindri 1.2 da 136 CV e 230 Nm di coppia massima, abbinato a un motore elettrico da 29 CV e un cambio automatico a sei rapporti. La velocità massima è di 206 km/h, mentre lo zerocento è coperto in 8,9 secondi. Il consumo dichiarato è di 19,2 km/litro, mentre le emissioni sono di 117 g/km di CO2. La versione elettrica ha il motore da 156 CV di potenza e 260 Nm di coppia, raggiunge una velocità massima di 150 km/h e raggiunge i 100 km/h da fermo in 9 secondi. La capacità della batteria è di 54 kWh, per un'autonomia media di 408 km (584 in città).

Dotazione di serie. La Junior Speciale monta cerchi di lega da 18, dettagli nero opaco con inserti Rosso Brera, fari anteriori a Led, portellone elettrico e specchietti ripiegabili elettricamente. A bordo troviamo la strumentazione digitale da 10,25, l'infotainment con navigatore connesso, climatizzatore automatico, luci ambientali, sensori e telecamera posteriori, palette del cambio al volante, schienale abbattibile 60/40. La versione elettrica aggiunge il caricatore di bordo da 11 kW, il cavo modo 3 e la Easy Wallbox da 2,3 kW. Completa la suite di Adas, di Livello 2: cruise control adattivo, stop&go automatici in colonna e mantenimento attivo della traiettoria, frenata automatica d'emergenza e riconoscimento dei segnali stradali.

Optional e accessori. La carrozzeria è di serie in Bianco pastello; su richiesta il Nero Tortona (600 euro), i metallizzati Avorio Galleria, Blu Navigli e Grigio Arese a 900 euro, o il Rosso Brera a 1.200 euro. Il tetto nero a contrasto costa 300 euro in più. Il Pack Sport Speciale (2.500 euro) aggiunge il volante sportivo e i sedili Sabelt di Alcantara e vinile con regolazione elettrica per il conducente. Il Pack Techno Speciale (1.500 euro) comprende i fari a matrice di Led, la piastra per la ricarica wireless degli smartphone e i sensori di parcheggio perimetrali. Il tetto panoramico ad apertura elettrica costa 1.350 euro.

I prezzi e le offerte per l'Italia. Ecco il listino prezzi della Alfa Romeo Junior:

  • Alfa Romeo Junior Ibrida 136 CV Speciale: 31.900 euro
  • Alfa Romeo Junior Elettrica 156 CV Speciale: 41.500 euro

Sono disponibili offerte di finanziamento per entrambe le motorizzazioni: per la ibrida, anticipo di 8.967,36 euro e 35 rate da 200 euro al mese, con riscatto finale di 20.610,30 euro; per l'elettrica, anticipo di 12.067,36 euro, 35 rate da 200 euro e maxirata da 24.785,99 euro.

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Alfa Romeo Junior - Imparato alla politica: "Lasciate stare i nomi, salvate lindustria dalla Cina"

4 Ruote - Apr 18,2024

Non si placano le polemiche dopo la clamorosa decisione dell'Alfa Romeo di cambiare il nome della sua nuova Suv compatta da Milano a Junior, scaturita a seguito delle parole del ministro Urso, secondo cui il nome del capoluogo lombardo dato a un'automobile prodotta in Polonia violerebbe la legge sull'Italian Sounding.

Il vero pericolo viene dalla Cina. Parlando con la rivista Autocar, il ceo dell'Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato ha invitato i politici europei a preoccuparsi della salvaguardia dei posti di lavoro nell'industria automobilistica piuttosto che dei nomi delle auto. Il rischio vero per Stellantis e per tutta l'industria automobilistica nell'immediato futuro, dice Imparato, arriva dai costruttori cinesi che portano in Europa la loro produzione: Quando vedi che la MG lancia un'auto che costa 16mila euro in Spagna, sono sicuro che vanno in perdita, ma sono pieni di soldi. E prosegue: Vedi la Tesla che taglia i prezzi di 10 mila euro o più, e riduce i margini in Europa dal 18% al 7, o 8%, e vedi alcuni dei nostri competitor tedeschi produrre in Cina al 40% in meno per salvarsi. Quando vedi cose del genere, devi essere irremovibile sul costo di produzione di un'auto. Imparato ha anche fatto notare che quando è nata Stellantis, nel 2021, Alfa stava perdendo centinaia di milioni di euro, ma ora è in attivo e la prossima generazione di Stelvio e Giulia (previste per il 2025 e il 2026 rispettivamente) saranno costruite in Italia.

Aziende a rischio. Secondo Imparato, circa 12 milioni di persone in Europa lavorano nel settore automotive. Ogni volta che un competitor si prende un punto percentuale di mercato (che vale circa 150mila unità), devi mettere un punto di domanda su una fabbrica. 10 punti di mercato, 10 fabbriche. Posso anche cambiare il nome della Milano, ma un punto di mercato perso significa una fabbrica. Ed è un problema grave, perché non ci sono solo le persone che ci lavorano, ma anche i fornitori, l'impatto [di una possibile chiusura, ndr] potrebbe essere enorme.

Benzina sul fuoco. Imparato non si è limitato alle dichiarazioni. Dopo le dichiarazioni in conferenza stampa in cui annunciava il cambio di nome dell'auto nell'ottica di promuovere un clima di serenità e distensione col governo italiano, il ceo dell'Alfa Romeo ha pubblicato un post su nel quale si vede la mappa della lombardia sul navigatore della nuova Suv di Arese: ebbene, al posto della città di Milano c'è la scritta Junior. Un'immagine ripresa anche dal profilo istituzionale della Casa e chiosata con un The way home. The way to #AlfaRomeoJunior (La strada verso casa. La strada verso #AlfaRomeoJunior).

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Pneumatici - Un registro nazionale per la gestione delle gomme fuori uso

4 Ruote - Apr 18,2024

Il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha istituito un registro nazionale dei produttori e degli importatori di pneumatici con l'obiettivo di "facilitare la gestione corretta e sostenibile" delle gomme fuori uso (PFU).  

Gli adempimenti. Il decreto di istituzione prevede l'iscrizione dei soggetti obbligati al registro per via telematica, attraverso il portale messo a disposizione dalle Camere di commercio, e consente a operatori, amministrazioni e cittadini di consultare le informazioni sulla gestione degli PFU, le statistiche e gli elenchi di imprese iscritte. A loro volta, le imprese, accedendo alla relativa area riservata, possono trasmettere le informazioni per l'iscrizione e le comunicazioni periodiche relative ai dati sugli pneumatici immessi sul mercato e su quelli raccolti al termine del loro utilizzo. Analoghi adempimenti sono a carico dei "soggetti che che immettono pneumatici sul mercato nazionale attraverso la vendita a distanza".

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Auto elettriche - Aumentano i punti di ricarica: +31,5% nel primo trimestre

4 Ruote - Apr 18,2024

Non si arresta la crescita della rete italiana di colonnine per auto elettriche. In particolare, secondo il monitoraggio trimestrale dell'associazione Motus-E, i punti di ricarica a uso pubblico installati al 31 marzo risultano in crescita del 31,5% a 54.164 unità, pari a 12.991 nuove prese in un anno e 3.486 in più rispetto all'inizio del 2024. Nel biennio, il numero dei punti di ricarica è praticamente raddoppiato.

Potenze e regioni. A sostenere la crescita della rete sono state soprattutto le colonnine ad alta potenza: il 34% dei punti installati nell'ultimo anno sono di tipo veloce e ultraveloce. A livello regionale prevale sempre la Lombardia (10.158 punti, +3.497 negli ultimi 12 mesi), davanti a Piemonte (5.841 punti, +1.626), Veneto (5.167 punti, +998), Lazio (5.141 punti, +1.109) ed Emilia-Romagna (4.516, +784). Quanto alle Province, Roma rimane al primo posto (4.006 punti, +893), seguita da Milano (3.246 punti, +937), Napoli (2.679 punti, +1.201), Torino (2.429 punti, +564) e Brescia (1.600 punti, +732). Sulle autostrade i punti di ricarica sono 942 (erano 559 alla fine di marzo 2023 e 150 a marzo 2022), di cui l'85% è del tipo veloce in corrente continua e il 61% supera i 150 kW di potenza. Il 40% delle aree di servizio autostradali risulta ormai dotato di punti di ricarica.

Il neo presidente. "Lo straordinario sviluppo registrato negli ultimi anni da questa infrastruttura è un'ottima notizia per il Paese e per chi vuole passare alla mobilità elettrica in vista dell'attuazione del nuovo Ecobonus, che speriamo veda presto la luce per scongiurare la fisiologica paralisi del mercato auto seguita all'annuncio dei nuovi incentivi", commenta il neo presidente di Motus-E, Fabio Pressi, sottolineando, però, come la crescita della rete sia sostenuta finora quasi esclusivamente da investimenti privati. Inoltre, rimane aperto il tema dei fondi del Pnrr, per i quali si continua ad attendere il lancio dei nuovi bandi di gara. 

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Hispano Suiza - Carmen Sagrera, la nuova hypercar per i 120 anni del marchio

4 Ruote - Apr 18,2024

In occasione dei festeggiamenti per i 120 anni del marchio, in programma il 13 giugno, la Hispano Suiza presenterà la Carmen Sagrera. Si tratta di un'evoluzione della hypercar Boulogne del 2020 prodotta in appena cinque esemplari: per il momento è stato diffuso soltanto un teaser della fiancata.

Batterie più grandi. I tecnici della Hispano Suiza hanno lavorato sull'aerodinamica della sportiva e hanno previsto un nuovo pacco batteria da 103 kWh (contro gli 80 kWh precedenti), mentre non sappiamo ancora se la potenza dei motori elettrici sarà la medesima del modello uscente (1.119 CV per 290 km/h), oppure se ci sarà un incremento ulteriore delle prestazioni.

Le modifiche all'aerodinamica. Il teaser mette in evidenza un elemento fondamentale del design: la Sagrera adotta un alettone fisso in coda, quindi con ogni probabilità anche la zona anteriore sarà stata ridisegnata per bilanciare la downforce tra i due assi. Sui passaruota si notano nuove aperture, che potrebbero indicare un ulteriore lavoro di affinamento dei flussi d'aria. Sono state annunciate anche modifiche agli interni, non ancora mostrati.

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Nissan - Le batterie allo stato solido arriveranno nel 2028

4 Ruote - Apr 18,2024

La Nissan ha avviato i lavori di allestimento della sua prima linea produttiva pilota per le batterie allo stato solido, all'interno dello stabilimento di Yokohama, nella prefettura di Kanagawa. Diversamente dagli accumulatori agli ioni di litio usati oggigiorno, quelli a stato solido hanno una densità energetica doppia, il che vuol dire poter accumulare gli stessi kWh in metà dello spazio, o il doppio dei kWh a parità di ingombri. Si tratta di batterie meno costose da realizzare, capaci di ricaricarsi molto più rapidamente, e che per questo dovrebbero dare "un forte impulso alla diffusione della mobilità elettrica".

Quando arriveranno. La produzione di batterie allo stato solido rientra nel piano industriale Nissan Ambition 2030, che prevede un mix di elettrificazione nelle vendite pari al 55% e il debutto di ben 27 modelli elettrificati (compresi quelli con il sistema e-Power). I primi modelli con batterie allo stato solido arriveranno entro l'anno fiscale 2028. La Nissan punta a utilizzarli su una gamma molto ampia di prodotti, compresi i pick-up.

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Bosch - Il 2024 sarà anno impegnativo

4 Ruote - Apr 18,2024

La Bosch continua a esprimere fiducia sull'andamento dei prossimi mesi, malgrado un contesto operativo "difficile: nell'esercizio 2023 abbiamo raggiunto i nostri obiettivi finanziari e rafforzato la nostra posizione di mercato in diverse aree di business, dai semiconduttori ai sistemi integrati per l'edilizia", ha spiegato il presidente Stefan Hartung durante l'annuale conferenza stampa di bilancio. "Puntiamo sulle innovazioni, sulle partnership e sulle acquisizioni per garantire la nostra crescita in parallelo con la trasformazione dei nostri settori, nonostante una situazione economica avversa".

Conti e prospettive. Nel 2023, il fatturato della Bosch è cresciuto del 3,8% (+8% al netto dei cambi) a 91,6 miliardi di euro, di cui 56,2 miliardi nella mobilità (+6,9%), mentre l'utile operativo è salito da 3,8 miliardi a 4,8 miliardi, pari a un margine passato dal 4,3% al 5,3%. Le previsioni per l'anno in corso restano improntate alla prudenza, ma sono comunque positive: i ricavi sono visti in aumento tra il 5% e il 7%, mentre l'utile operativo dovrebbe mantenersi stabile. "Per il 2024 non ci aspettiamo una situazione economica favorevole", ha sottolineato il direttore finanziario Markus Forschner, aggiungendo che l'esercizio 2024 "sarà sfidante almeno quanto il 2023". Nel primo trimestre, il fatturato è diminuito dello 0,8% (+2,7% al netto degli effetti valutari): "Questo dimostra che l'aumento del fatturato a cui puntiamo è molto ambizioso", avverte Forschner senza nascondere le difficoltà di migliorare i margini. "Dobbiamo fare i conti con mercati ancora poco favorevoli e con un ulteriore incremento degli investimenti nelle aree di importanza strategica". 

Le strategie. A tal proposito, tra le aree di crescita sono prioritarie la mobilità sostenibile (30 progetti per la produzione di Bev in fase di lancio), l'idrogeno (a breve sarà messo in circolazione un motore apposito) e le pompe di calore. Nel complesso, l'azione per il clima continua ad avere un ruolo di rilievo: per Bosch offre grandi opportunità di crescita, nonostante mercati come quello dell'elettromobilità non si stiano sviluppando alla velocità prevista. "Vediamo che l'azione per il clima non è più il solo tema in cima all'agenda politica, a causa della complessa situazione globale e delle crescenti tensioni sociali", afferma Hartung. "Si preme per tagliare i sussidi per le tecnologie che contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2. Ma l'azione per il clima richiede investimenti costanti, da parte dei governi, delle aziende e di ciascuno di noi".

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Mazda CX-80 - Sette posti (o sei) à la carte - VIDEO

4 Ruote - Apr 18,2024

Le differenze con la CX-60 sono visibili a colpo d'occhio, nelle proporzioni come nel passo, se dal frontale (identico) si sposta lo sguardo verso il volume posteriore, dove si è concentrato maggiormente lo sforzo dei designer. Non solo per alleggerire il prolungamento del padiglione e il lato B più generoso, ma anche per evidenziare la maggiore abitabilità, sottolineata dal taglio differente della vetratura, incorniciata da un profilo argento, colore che ritorna sullo spoiler e sulle side blade. La chiamo station wagon Suv', proprio per queste proporzioni allungate, dice Jo Stenuit, design director di Mazda Europe. La CX-80, poi, è caratterizzata da alcuni dettagli come le barre al tetto, i cerchi di lega d'alluminio da 20'' grigio lucido e da alcune tinte specifiche per la carrozzeria, come l'Artisan Red (già proposto in passato sulla Mazda6) e il Melting Copper.  

La Mazda CX-80 resta di un'unghia, anzi mezza, sotto i 5 metri. Per l'esattezza, è lunga 4.995 mm, larga 1890, alta 1710. I centimetri in più rispetto alla CX-60 vanno tutti nel passo, che è di 3.12 metri. Date queste premesse, gli interni possono essere configurati in tre diversi modi: con il sedile posteriore a divanetto, per un totale di sette posti. Oppure con sedute singole e un passaggio centrale: sei posti. E ancora, sempre con sedili singoli in mezzo ma divisi da una consolle centrale, di nuovo per sei passeggeri. A differenza della CX-60, che dispone di una base fissa per il divanetto, la panchetta della seconda fila della CX-80 può scorrere di 12 cm e si può anche reclinare il sedile da 15 a 33 gradi. Lo spazio in seconda fila, a confronto con la CX-60, aumenta in ogni direzione. Nello specifico, ci sono 3,5 cm in più per le spalle e in più e 12 mm sopra la testa. Il clima, a tre zone, prevede i comandi anche nella fila centrale. La terza, che può contare su una porta di ricarica Usb-C e sulle bocchette di aerazione, non è pensata solo per i più piccoli, ma può ospitare passeggeri fino a 1 metro e 70 di altezza.

Proseguendo nel parallelismo con la CX-60, cresce anche il volume di carico dedicato a valigie e borse. In configurazione a sette posti, sono 258 (compreso il sottopianale) i litri che avanzano dietro l'ultima coppia di schienali. Quando i due posti aggiuntivi non sono in uso, il vano sale fino a 687 litri: valore, però, che si raggiunge con i sedili spinti verso l'abitacolo, altrimenti il dato si ferma a 566. Con la seconda fila abbattuta, si arriva a un massimo di 1.971 (fino al padiglione).

L'abitacolo è ben rifinito e indossa la veste più elegante e ricercata nell'allestimento Takumi, con rivestimenti di pelle Nappa bianca, finiture in legno d'acero e le cuciture appese tipiche dell'artigianato giapponese (anche nei pannelli porta troviamo inserti di un tessuto chiaro che è lo stesso utilizzato per i kimono). L'allestimento Homura, invece, ha un tono più sportivo e presenta interni neri sempre foderati di pelle Nappa - e finiture in colore Gun Metal. Davanti al guidatore si staglia un quadro strumenti Tft-Lcd da 12,3 e, volendo, anche un grande head-up display proiettato sul parabrezza. Per l'infotainment, invece, c'è un display centrale a sbalzo da 12,3 pollici di diagonale, non particolarmente sviluppato in altezza. Tutti gli allestimenti (in totale cinque livelli: Exclusive-line, Takumi, Homura, Takumi Plus e Homura Plus) offrono una dotazione che comprende climatizzatore trizona, touch screen da 12,3 pollici, Alexa come assistente vocale di bordo, radio DAB, Apple CarPlay e Android Auto wireless, il navigatore e il regolatore di velocità. Sono poi disponibili quattro diversi pacchetti optional: Comfort e Driver Assistance (per Exclusive-line), Convenience & Sound e Tetto panoramico.

Due scelte agli antipodi: da una parte c'è l'ibrido plug-in composto da quattro cilindri benzina a iniezione diretta Skyactiv-G di 2.5 litri, supportato da un motore elettrico da 175 CV alimentato dalla batteria agli ioni di litio da 17,8 kWh. Potenza di sistema: 327 CV e 500 Nm, per un'accelerazione 0-100 km/h in 6,8 secondi. Le emissioni di CO2 dichiarate sono di 36 g/km, mentre i consumi di 1,6 l/100 km: un dato raggiunto grazie a un'autonomia in solo elettrico (a batteria completamente carica) di 60 km. L'alternativa è rappresentata dal diesel, che nell'offerta multienergia di Mazda gioca ancora un ruolo da protagonista: si tratta del sei cilindri in linea e-Skyactiv D di 3.3 litri, da 249 CV. Supportata dal mild hybrid della Casa, a 48 volt, questa versione dichiara emissioni di CO2 di 148 g/km e consumi di 5,7 l/100 km. Sia l'ibrido plug-in sia il diesel sono abbinati al cambio automatico a otto rapporti e alla trazione integrale i-Activ All-Wheel Drive di Mazda. Non è prevista la variante a gasolio a trazione posteriore con powertrain da 200 CV.

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Formula 1 - Si torna in Cina per un weekend Sprint

4 Ruote - Apr 18,2024

Dopo cinque anni, la Formula 1 torna a correre sullo Shanghai International Circuit per il Gran Premio di Cina 2024, quinto appuntamento del Mondiale 2024.

Pista tecnica. Il circuito ha una lunghezza di 5,451 km e il suo layout si compone di 16 curve che includono una mix di curvoni veloci, curve lente ad angolo stretto e lunghi rettilinei. Tutto ciò richiede un assetto della vettura molto bilanciato, capace di garantire sia alte velocità di punta che carico e trazione nelle curve più lente. Vale la pena ricordare che il complesso di curve 1-2 è quello più impegnativo: i piloti entrano in una curva a spirale che va progressivamente a stringersi ed è necessario gestire chirurgicamente la traiettoria per avere la giusta velocità di percorrenza e uscire bene per il veloce tratto successivo. A Shanghai ritroveremo uno dei rettilinei più lunghi nel calendario di F.1, quello che porta al terzo settore del tracciato e che misura 1,2 chilometri. Importantissima la staccata di curva 14 che rappresenta uno dei punti migliori per tentare un sorpasso.

Rivisto l'asfalto. Sulla pista cinese non si corre dal 2009 e sono stati necessari alcuni interventi di manutenzione per adattare il nastro d'asfalto alla nuova generazione di monoposto a effetto suolo. Essendo stata costruita su una palude, il fondo tende a deformarsi e creare degli avvallamenti che potrebbero creare non pochi problemi alle vetture attuali ed è per questo che - in seguito all'ispezione FIA dello scorso anno - è stato chiesto alla società di Hermann Tilke di individuare e ridurre quei movimenti del terreno che avrebbero potuto far sorgere problemi. Si è così proceduto per sistemare la pista in più punti e non è un caso che praticamente tutti i team arrivino a questo weekend affrontandolo come se non si fosse mai corso qui, perché i dati del passato non sono più paragonabili a quelli odierni.

Sarà un weekend Sprint. Quello di Shanghai sarà il primo dei sei appuntamenti stagionali con la Sprint e quest'anno il format cambia rispetto agli anni passati. Il venerdì assisteremo a una sola sessione di prove libere e, subito dopo, si disputerà la Sprint Qualifying che deciderà la griglia di partenza della Sprint Race che verrà disputata il sabato mattina (in piena notte, in Italia). Le qualifiche del Gran Premio si disputeranno regolarmente il sabato pomeriggio. Questa modifica è stata pensata per separare completamente le attività della Sprint da quelle del GP tradizionale e permetterà anche di avere un regime di parco chiuso separato, come fossero due eventi differenti, permettendo ai team di poter lavorare sulle vetture nelle 3 ore di tempo che intercorrono tra la Sprint Race e le Qualifiche. Invariato il sistema di punteggio: vengono premiati solo i primi otto classificati, con un sistema decrescente che assegna 8 punti al primo e 1 punto all'ottavo classificato.

Red Bull VS Ferrari. Sotto il profilo sportivo, non possiamo che attenderci nuovamente una Red Bull in forma smagliante, ma è lo stesso team principal Christian Horner a predicare un cauto ottimismo, convinto che le caratteristiche di Shanghai potrebbero mettere la Ferrari in condizione di insidiare le due RB20. Pretattica? Probabile, ma c'è un fondamento di verità nelle parole di Horner: il tracciato cinese mette a dura prova l'asse anteriore delle vetture e, come abbiamo visto finora, la RB20 qualche piccolo problemino lo ha accusato e avendo una sola ora di prove libere a disposizione, qualche sorpresa potrebbe starci.

Come vedere il GP di Cina in tv. Anche questa volta bisognerà puntare la sveglia presto per poter seguire in diretta tutte le fasi del weekend di gara, considerando che Shanghai è 6 ore avanti rispetto a noi. Ecco, dunque, gli orari di questo fine settimana, già convertiti al fuso orario italiano.

Venerdì 19 aprile

Prove Libere 1 dalle 5:30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Sprint Qualifying dalle 9:30 in diretta su Sky Sport e TV8

Sabato 20 aprile

Sprint Race dalle 5 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 10.30

Qualifiche dalle 9 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 12

Domenica 21 aprile

Gara alle 9 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 14

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Area B Milano - Moto e scooter, il blocco dei vecchi modelli potrebbe saltare

4 Ruote - Apr 18,2024

Il Comune di Milano potrebbe fare marcia indietro sul blocco delle moto più inquinanti in Area B e in Area C. Lo ha detto il sindaco, Giuseppe Sala, il quale sta già "ragionando su un eventuale ripensamento allo stop".

Oggi, sono consentiti l'accesso e la circolazione in Area B e Area C (gratuitamente) anche a moto e scooter a due tempi Euro 2, a gasolio Euro 2 e a benzina a quattro tempi Euro 0 e Euro 1; ma il programma attuale di Palazzo Marino prevede che, da ottobre 2024, tali veicoli vengano bloccati. Per protestare, a metà marzo i motociclisti hanno organizzato una manifestazione con mille partecipanti, chiedendo di incontrare il primo cittadino per valutare una deroga, perché le moto sarebbero il mezzo meno inquinante tra quelli in circolazione in città, peraltro in grado di ridurre il congestionamento. Da Sala è arrivata un'apertura: "Bisogna trovare la soluzione giusta tra la tutela degli interessi dei possessori dei veicoli e la salute di tutti i cittadini. qualcosa su cui stiamo riflettendo". 

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Tesla - Supercharger sempre più accessibili: due su tre sono aperti a tutti

4 Ruote - Apr 18,2024

La Tesla ha rimodulato i prezzi dell'abbonamento per l'accesso alla sua rete di Supercharger, che permette ai possessori di auto elettriche di altre marche di sfruttare le colonnine di ricarica veloce della Casa americana a un prezzo agevolato (lo stesso riservato ai possessori di una Tesla).

Le tariffe. A partire da oggi il canone mensile per l'accesso ai Supercharger scende da 12,99 euro al mese a 9,99 euro; è stato anche introdotto un abbonamento annuale di 100 euro, con un risparmio del 16% rispetto al mensile. Chi ha già un abbonamento attivo otterrà automaticamente la riduzione del canone, o potrà passare in autonomia al piano annuale (ma la app dev'essere aggiornata all'ultima versione). I proprietari di auto elettriche Tesla continuano ad accedere automaticamente alle tariffe ridotte dei Supercharger, senza abbonamento o costi aggiuntivi.

Sempre più aperti. Chi guida un'auto di marca diversa dalla Tesla può comunque utilizzare i Supercharger senza abbonamento, pagando il prezzo standard. Dei 14.000 stalli presenti in tutta Europa e distribuiti su oltre 1.100 stazioni, oltre il 70% è accessibile a tutti, con l'obiettivo di arrivare rapidamente al 100%. Il prezzo al kWh (tanto quello standard quanto quello scontato) varia da stazione a stazione, ed è consultabile dalla app Tesla o dal navigatore dell'auto. Le tariffe cambiano anche a seconda del momento in cui si mette in carica l'auto: negli orari di punta (tipicamente dalle 16:00 alle 20:00) il prezzo aumenta di qualche centesimo al kWh. Resta in vigore anche la tariffa di occupazione della colonnina al termine della ricarica, che ammonta mediamente a 1 euro al minuto.

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Citroën - C3 Aircross, B-Suv per sette

4 Ruote - Apr 18,2024

Prendendo ispirazione dalla nuova C3, la C3 Aircross adotta il medesimo design dei gruppi ottici Led. Le forme sono più muscolose rispetto al modello uscente, mentre il tetto in colore contrastante permette di rendere più dinamico l'insieme. I tocchi di colore a contrasto saranno disponibili tra le personalizzazioni come nel caso della C3. La linea quasi verticale della coda si è resa necessaria per creare spazio per la terza fila di sedili. 

Con 4,39 metri di lunghezza, la C3 Aircross cresce di 23 centimetri rispetto alla versione precedente, cambiando quindi totalmente fisionomia. Grazie a questo è stato possibile introdurre la variante sette posti, praticamente unica nel suo segmento (per ora...). La Citroën non ha svelato la misura del passo e non ha ancora fornito i dati relativi alla capienza del bagagliaio in base alla configurazione delle sedute.

La Citroën ha previsto per la C3 Aircross la massima scelta possibile sul fronte powertrain. Saranno quindi offerti motori benzina tradizionali, ibridi e anche versioni elettriche. La piattaforma Smart Car è la stessa della C3 e quindi è molto probabile che i motori siano condivisi, tuttavia la Citroen non ha ancora svelato i dati tecnici completi e i valori relativi ai consumi omologati.

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Auto elettriche - Berlino conferma gli obiettivi al 2030

4 Ruote - Apr 18,2024

Il governo tedesco ha confermato i target sul fronte dell'adozione della mobilità elettrica, malgrado il recente stop agli incentivi abbia prodotto un deciso rallentamento delle vendite. "L'obiettivo sono ancora i 15 milioni di auto elettriche" in circolazione sulle strade tedesche, ha fatto sapere l'esecutivo. "Un traguardo ambizioso", ha spiegato un portavoce dell'esecutivo Scholz, rispondendo, in conferenza stampa, a delle domande sui programmi di efficientamento della Volkswagen e sui tagli alla forza lavoro annunciati dalla Tesla anche per la fabbrica alle porte di Berlino.

Spinta sulle colonnine. La Germania conta soprattutto sulle infrastutture per spingere la mobilità alla spina: "Ora si tratta di creare e offrire un ambiente attraente per l'elettromobilità. E un fattore di successo è certamente l'infrastruttura di ricarica, che stiamo espandendo continuamente. Dall'insediamento di questo governo nel 2022, abbiamo raddoppiato i punti di ricarica pubblici disponibili, arrivando a oltre centomila. In aggiunta, stiamo realizzando mille punti di ricarica rapida nelle aree di sosta delle autostrade. Per quanto riguarda gli incentivi all'acquisto, non vediamo come compito dello Stato quello di garantire offerte attraenti. compito dell'industria fornire veicoli attraenti. E l'industria automobilistica è al lavoro su questo. Quella tedesca offrirà e sta offrendo proposte molto allettanti", ha concluso il portavoce. 

Gli accordi con la Cina. Intanto, la Germania sembra aver risolto un nodo delicato per la presenza in Cina delle imprese straniere. Berlino e Pechino hanno firmato una dichiarazione congiunta per cooperare sulla guida autonoma e connessa e in particolare sulla definizione degli standard e delle regole per la gestione di dati e informazioni. Si tratta di una sorta di preaccordo, che potrebbe consentire alle Case automobilistiche di superare le attuali restrizioni al trasferimento di dati dalla Cina alla Germania e gli obblighi di utilizzo di servizi di cloud esclusivamente cinesi. A ogni modo, la dichiarazione è solo un primo passo perché servono ulteriori discussioni sull'argomento prima di arrivare a un accordo definitivo. 

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Gruppo BMW - Le soluzioni per la ricarica domestica (pensando alla Neue Klasse)

4 Ruote - Apr 18,2024

Il Gruppo BMW ha presentato, in collaborazione con il gestore E.On, il pacchetto Connected Home Charging per la gestione della ricarica in casa della propria auto (elettrica o plug-in). Attualmente disponibile sui mercati pilota di Italia, Germania, Austria, Danimarca, Norvegia e Svezia, il pacchetto comprende la Wallbox Plus (brandizzata BMW oppure Mini, in base al modello della propria auto) e un contatore intelligente per i servizi connessi.

Anche con il fotovoltaico. Tutti i componenti e i servizi sono forniti da E.On, mentre impostazioni e monitoraggio delle ricariche vengono gestiti all'interno della app per smartphone My BMW (o Mini). Il contatore intelligente permette di bilanciare in maniera ottimale i carichi e i picchi di richiesta provenienti dall'auto e dalle utenze domestiche. Se si possiede anche un impianto fotovoltaico, il pacchetto controlla e ottimizza la fornitura di corrente solare, così da ridurre il prelievo dalla rete, e di conseguenza i costi di ricarica.

Sviluppi futuri. A partire dal 2025 il pacchetto Connected Home Charging si arricchirà di nuove funzioni, tra cui la ricarica ottimizzata in base ai costi, così da poter sfruttare l'impianto nei momenti in cui il prezzo dell'energia è particolarmente conveniente. Con l'arrivo della BMW Neue Klasse, inoltre, verrà aggiunta anche la ricarica bidirezionale, che permette di sfruttare la batteria dell'auto come accumulatore (magari con energia proveniente dal fotovoltaico), e di utilizzare l'elettricità immagazzinata per la propria casa o reimmetterla nella rete.

Costo e disponibilità. Il pacchetto ha un prezzo che parte da 1.585 euro (IVA inclusa) e comprende l'installazione e la configurazione da parte dei tecnici di E.On. Il prezzo comprende tre anni di servizi connessi, che alla scadenza possono essere rinnovati tramite lo store BMW/Mini. Il pacchetto può essere ordinato in concessionaria come optional insieme alla propria auto nuova, ma anche come accessorio aftermarket per chi ha acquistato una elettrica o una plug-in BMW/Mini prima dell'aprile 2024.

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Stellantis - Il gruppo entra nelle rinnovabili investendo in 360Energy

4 Ruote - Apr 18,2024

Stellantis fa il suo ingresso diretto nel settore delle energie rinnovabili. Il gruppo automobilistico ha siglato un accordo per investire 100 milioni di dollari (circa 94 milioni di euro al cambio attuale) e acquisire il 49,5% del capitale di 360Energy, azienda argentina specializzata nello sviluppo, nella costruzione e nella gestione di parchi fotovoltaici: attualmente, 360Energy conta sei siti nelle province argentine di San Juan, Catamarca e La Rioja con una capacità installata di oltre 250 MWp (megawatt di picco) e diverse iniziative per aggiungere altri 500 MWp in Argentina.

Le finalità. L'operazione, che rientra nei piani varati da Stellantis per aumentare l'autonomia energetica e raggiungere l'obiettivo della neutralità carbonica entro il 2038, prevede lo sviluppo congiunto di parchi all'interno delle fabbriche automobilistiche secondo progetti basati su tre tecnologie complementari: generazione di energia fotovoltaica, installazione di sistemi di accumulo su larga scala e produzione di idrogeno verde. Il primo passo della collaborazione coinvolge le fabbriche Stellantis di Ferreyra (Córdoba) ed El Palomar (Buenos Aires): sono già riforniti con energia rinnovabile proveniente dal parco La Rioja. 

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