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Auto sportive - Bestie da pista

4 Ruote - Giu 06,2025
Derivate dalla versione stradale di sportive ad alte prestazioni, le auto per la pista nascono spesso per consentire alle Case di sviluppare e affinare tecnologie destinate alle corse o a volte anche solo per accontentare i (facoltosissimi) clienti che se le possono permettere. In questa galleria fotografica ve ne presentiamo alcune, tra le più recenti e affascinanti, dalle Ferrari del programma FXX alla Bugatti Bolide, passando per Porsche, Pagani e McLaren. Fatevi avanti, dunque: c'è spazio per i sogni di tutti.
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Renault - Accordo con Wandercraft per i robot industriali di nuova generazione

4 Ruote - Giu 06,2025
Il gruppo Renault ha acquistato una quota di partecipazione di minoranza in Wandercraft, azienda specializzata nello sviluppo di esoscheletri con finalità mediche e riabilitative, e che negli ultimi mesi ha iniziato a lavorare a robot umanoidi a uso industriale. Un settore in grande fermento, nel quale è particolarmente impegnata la Tesla con i suoi Optimus, ma anche Costruttori come Toyota, Honda e Hyundai. Applicazioni industriali, ma non solo. In virtù di questa collaborazione le due realtà lavoreranno allo sviluppo di una famiglia di robot di nuova generazione, chiamati Calvin, destinati alle attività produttive del costruttore francese. L'ingresso di Calvin negli stabilimenti permetterà di sollevare gli operatori da compiti gravosi e poco ergonomici, riducendo i tempi di produzione e aumentando la produttività. Grazie a questo accordo rafforzeremo la nostra capacità di costruire e sviluppare robot ad alto impatto e basso costo in grado di migliorare la vita quotidiana delle persone dall'aiutare i disabili a camminare al sostenere i lavoratori del settore industriale con l'automazione in stabilimento, in ospedale e a domicilio, conclude Matthieu Masselin, ceo e co-founder di Wandercraft.
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Aston Martin - Valkyrie LM, solo per la pista

4 Ruote - Giu 06,2025
Aston Martin presenta la Valkyrie LM, una variante dedicata soltanto alla guida in pista che sarà costruita in appena 10 esemplari. Il progetto è ispirato alla versione da competizione sviluppata per i campionati IMSA e WEC che correrà anche nell'edizione 2025 della 24 Ore di Le Mans. La variante WEC rivista per i piloti non professionisti. La Valkyrie LM adotta il V12 6.5 aspirato Cosworth, privato della componente ibrida della stradale, derivato da quello da 697 CV della vettura omologata FIA ma alimentato con carburante standard. La messa a punto di tutta la vettura è stata pensata per piloti non professionisti e per questo sono state eliminate alcuni componenti come le zavorre e sono stati resi più intuitivi i comandi del cruscotto. Il cambio è lo stesso sequenziale 7 marce della versione WEC, mentre i pneumatici slick sono specifici e sono stati sviluppati dalla Pirelli. Il Performance Club per 10 proprietari. I proprietari della LM avranno la possibilità di utilizzare le loro vetture in eventi dedicati, provando l'emozione unica di guidare un'auto da endurance con un classico V12 alle spalle. Potranno portare a casa il proprio esemplare, ma l'Aston Martin offrirà anche dei programmi chiavi in mano per la gestione e il trasporto dell'auto agli eventi. Attraverso il  Valkyrie LM Performance Club sarà possibile seguire corsi di guida con istruttori esperti, utilizzare simulatori dedicati ed imparare a elaborare la telemetria per esplorare i limiti della LM in pista. Ogni pilota avrà inoltre un set completo e personalizzato di casco, tuta, hans, stivaletti, cuffie e guanti. Il primo evento in pista è previsto nel secondo trimestre del 2026 e sono già in programma altre due date nello stesso anno su circuiti di Formula 1.
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Stellantis - Firmato l'accordo per il rinnovo del contratto di lavoro

4 Ruote - Giu 06,2025
Stellantis ha raggiunto un accordo con Fim, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr per rinnovare la parte economica del contratto collettivo specifico di lavoro per il biennio 2025-2026. L'intesa stabilisce degli aumenti sia per i salari, sia per i premi di risultato.I dettagli dell'accordo. Stando a quanto comunicato dalle organizzazioni sindacali, la paga base viene aumentata a regime del 6,6%, con un incremento del 3,7% da giugno 2025, del 2% da gennaio 2026 e dello 0,8% da novembre 2026: i quasi 140 euro medi in più avranno riflessi su tutti gli istituti indiretti e differiti, tra cui maggiorazioni e Tfr. Inoltre è stata concordata l'erogazione di una somma una tantum di 240 euro a giugno e ad aprile 2026. In tal modo per l'intero quadriennio 2023-2026 l'aumento complessivo della paga base raggiungerà il 18,66%. Quanto ai premi di risultato, è previsto che salgano di pari passo con la paga base alla luce del loro attuale meccanismo di calcolo ed è stata eliminata la condizione soglia del free cash flow, il cui mancato raggiungimento ha in pratica causato quest'anno la perdita della detassazione. Confermato, invece, l'indicatore della redditività, ma è stato aumentato "il correttivo degli indicatori locali dei costi di trasformazione, della qualità e delle quote di mercato, in modo tale da portare l'ammontare massimo del premio all'11,55% della paga base annu"a. Infine, è stato pattuito un testo per i lavori della Commissione inquadramento, che dovrà formulare una proposta per misurare e per premiare specifiche professionalità, in particolare per gli operai alle linee di montaggio. Recuperata l'inflazione. L'accordo, da sottoporre solo al via libera dei delegati sindacali, completa l'intesa dell'8 marzo 2023 (era stata rinnovata per 4 anni la parte normativa e per 2 quella economica) e arriva in un momento complesso per il mondo dei lavoratori italiani e non solo per le difficoltà dell'industria dell'auto: infatti, il rinnovo del contratto collettivo nazionale (separato da quello di Stellantis) è da mesi in una fase di stallo a causa delle divergenze tra i sindacati e l'associazione datoriale Federmeccanica-Assistal. Soddisfatti i sindacalisti, a partire dai rappresentanti della Uilm. " un risultato importante che ha assicurato il pieno recupero del potere di acquisto in condizioni assai difficili di alta inflazione e di crisi del settore automotive, un'intesa che pensiamo possa costituire un esempio positivo di relazioni sindacali per tutto il comparto metalmeccanico, nonché un segnale della volontà di continuare a credere nell'Italia", affermano il segretario generale Rocco Palombella e il responsabile Automotive Gianluca Ficco. "Il rinnovo riconosce ai lavoratori aumenti dignitosi e conferma la positività delle relazioni sindacali. Confidiamo che esso possa costituire la base comune su cui affrontare le cruciali sfide industriali che ci attendono per salvaguardare tutti gli stabilimenti italiani".
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Terre rare - I 60 burocrati cinesi che supervisionano i permessi

4 Ruote - Giu 06,2025
un team di 60 burocrati del ministero del Commercio della Cina a tenere col fiato sospeso l'auto mondiale e altri settori industriali (dall'elettronica alla difesa), concedendo i permessi sulle terre rare con procedure che, da aprile 2025, sono molto più complesse. Stando alla Reuters, le aziende che ne fanno richiesta (all'Ufficio per la sicurezza industriale e il controllo delle importazioni e delle esportazioni) devono raccogliere numerose informazioni dettagliate, attendendosi a una guida in lingua cinese di 14.000 caratteri, con descrizioni tecniche e foto dei prodotti, nonché illustrazioni degli impianti di fabbricazione. L'iniziativa sarebbe una rappresaglia contro la Casa Bianca per le restrizioni statunitensi sui chip, anche se Pechino nega. Intanto, in due mesi, solo un quarto dei fornitori automobilistici europei avrebbe ottenuto il via libera all'import delle Ree (Rare Earth Elements) dopo aver presentato domande lunghe centinaia di pagine.  Il Dragone si difende. Qualche osservatore fa notare che, per accelerare gli iter autorizzativi, sarebbe almeno opportuno ampliare la squadra dei 60 funzionari (erano 30 sino a poco tempo fa). Ma la Cina contesta le accuse: le misure di controllo delle esportazioni delle terre rare (a scopi civili e militari) sarebbero coerenti con le pratiche universali, non discriminatorie e non mirate a un Paese in particolare, ha dichiarato Lin Jian, portavoce del ministero degli Esteri cinese. Quel precedente A dire il vero, non è la prima volta che il Celeste Impero pare utilizzare il suo quasi monopolio sulle terre rare come strumento di politica estera. Nel 2010, Pechino bloccò le esportazioni delle Ree verso il Giappone in seguito a una disputa territoriale sulle isole Senkaku/Diaoyu. L'episodio evidenziò la vulnerabilità strategica dei Paesi industrializzati (in analogia alla crisi dei chip) inducendo Tokyo, Usa e Ue a presentare una denuncia all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC). Che nel 2014 diede ragione ai querelanti, costringendo il Regno di Mezzo a eliminare le restrizioni.
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F1 25 - Abbiamo provato il nuovo simulatore di EA Sports

4 Ruote - Giu 06,2025
Per gli appassionati di Formula 1 l'attesa è finita: EA Sports F1 25 è acquistabile da qualche giorno e noi l'abbiamo già provato. Sviluppato da Codemasters, questo nuovo simulatore è disponibile per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC: abbandona, dunque, la vecchia generazione di console, scelta che ha permesso agli sviluppatori di incrementare performance e qualità grafica. Il gioco è acquistabile a con prezzi partire da poco meno di 80 euro.Nuove modalità. F1 25 arricchisce i contenuti dei titoli precedenti con novità importanti. La modalità storia di Braking Point fa il suo ritorno e la collaborazione con "F1 The Movie" introduce una modalità legata al film con Brad Pitt e Damson Idris, permettendo di rivivere momenti chiave della pellicola. La modalità My Team è stata reinventata come Carriera Scuderia (versione 2.0), dove il giocatore veste il ruolo di Team Principal, gestendo la squadra in modo più approfondito e separato dal ruolo di pilota. Si possono anche ingaggiare leggende come Ayrton Senna o Michael Schumacher tramite le Driver Icons. Un'altra interessante aggiunta è la possibilità di correre su circuiti in senso opposto, come Silverstone, Red Bull Ring e Zandvoort, un toccasana contro la monotonia.Alla portata di tutti. L'esperienza di guida in F1 25 vanta un livello di simulazione più elevato rispetto al passato, avvicinandosi ai titoli di riferimento del simracing pur mantenendo l'accessibilità tipica della serie. Il force feedback è sensibilmente migliorato e comunica con maggiore precisione le sensazioni dalla pista per rendere la guida più appagante. Lo stesso non si può dire quando si utilizza un gamepad, con cui le vetture risultano fin troppo nervose e costringono ad attivare gli aiuti alla guida. Cinque circuiti (Bahrain, Miami, Melbourne, Suzuka e Imola) sono stati ricostruiti meticolosamente con la tecnologia Lidar, che garantisce un livello di dettaglio impressionante e una coerenza notevole con le controparti reali. L'IA dei piloti avversari è stata rivista, per offrire una simulazione più reale, con errori e traiettorie variegate, sebbene in alcuni casi possa ancora peccare di prevedibilità. In sintesi, F1 25 si conferma un titolo piacevole da giocare, anche per chi non ha grande esperienza con i simulatori più realistici in commercio.
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DS N4 - Aperti gli ordini, si parte da 38.500 euro

4 Ruote - Giu 06,2025
La DS Automobiles ha comunicato i listini della nuova N4, la berlina di segmento C che prende il posto della precedente DS4. Disponibile con motorizzazioni 100% elettriche, mild hybrid e plug-in, è già ordinabile con le prime consegne previste a settembre. Tre motorizzazioni. Lunga 440 cm, larga 187 e alta 147, la nuova DS N4 è riprende le linee e lo stile della concept E-Tense Performance presentata nel 2022, ed è disponibile in tre motorizzazioni. La versione elettrica ha un motore che eroga 213 CV e una coppia di 343 Nm, abbinato a una batteria da 58,3 kWh, per un'autonomia dichiarata di 450 km. La plug-in (che arriverà in un secondo momento) monta il powertrain condiviso con altri modelli della Casa francese: potenza di 225 CV e coppia massima di 360 Nm; la batteria da 14,6 kWh permette all'auto di muoversi per 81 km in modalità elettrica. La versione mild hybrid è mossa dall'1.2 turbobenzina affiancato dal motore elettrico da 28 CV integrato nel cambio automatico doppia frizione a sei marce, per una potenza combinata di 145 CV e un comportamento tecnicamente assimilabile a quello di una full hybrid, come accade in altri modelli del Gruppo Stellantis. DS N4 Pallas. La gamma apre con la versione Pallas, che prevede fari anteriori e posteriori a led, pannelli e cruscotto con finiture nero basalto e inserti color bronzo, sedili in Tep, strumentazione digitale da 10,25, connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, climatizzatore automatico bizona e specchietti ripiegabili elettricamente. Gli aiuti alla guida prevedono quelli obbligatori per legge, con l'aggiunta del cruise control adattivo. Il pacchetto Comfort aggiunge i sedili anteriori riscaldati (quello di guida con regolazioni elettriche), vetri acustici e posteriori oscurati. Il pacchetto Tech prevede invece l'apertura e l'avviamento senza chiave, l'infotainment con ChatGPT e la ricarica wireless per gli smartphone. DS N4 toile. La versione top di gamma aggiunge l'infotainment con AI, i fari a matrice di led, le frecce posteriori dinamiche, i sedili anteriori regolabili elettricamente, i vetri posteriori laminati e oscurati, il caricatore wireless per gli smartphone, la pedaliera in alluminio e la frenata d'emergenza in retromarcia. Il pacchetto Absolute Comfort comprende sedili anteriori e volante riscaldati, portellone ad apertura elettrica, tetto panoramico apribile, impianto audio Focal e head-up display. Il pacchetto Absolute Tech aggiunge la guida assistita di livello 2, l'antifurto, i sensori di parcheggio anteriori e la telecamera a 360. DS N4 Jules Verne. La berlina francese è anche disponibile nella serie limitata Jules Verne, con caratterizzazioni estetiche esclusive, ingresso e avviamento senza chiave, sensori di parcheggio anteriori, infotainment con ChatGPT, sedili elettrici e caricatore wireless. I prezzi per il mercato italiano. Ecco il listino prezzi completo per tutte le versioni e le motorizzazioni della nuova DS N4:DS N4 E-Tense Pallas: 43.350 euroDS N4 E-Tense Business Line: 44.750 euroDS N4 E-Tense Jules Verne: 45.750 euroDS N4 E-Tense toile Alcantara: 48.350 euroDS N4 Phev 225 Pallas: 47.050 euroDS N4 Phev 225 Business Line: 48.250 euroDS N4 Phev 225 Jules Verne: 49.250 euroDS N4 Phev 225 toile Alcantara: 51.850 euroDS N4 Phev 225 toile Pelle Nappa: 54.650 euroDS N4 Hybrid Pallas: 38.500 euroDS N4 Hybrid Business Line: 39.700 euroDS N4 Hybrid Jules Verne: 40.700 euroDS N4 Hybrid toile Alcantara: 43.300 euroDS N4 Hybrid toile Pelle Nappa: 46.100 euro
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Ibride plug-in - Phev, che boom! Ecco le più vendute in Italia

4 Ruote - Giu 06,2025
Il mercato delle ibride ricaricabili continua a crescere, anche in virtù delle novità che riguardano i benefit per le auto aziendali: nel mese di maggio (dati Unrae) sono state immatricolate 8.953 Phev, contro le 4.615 di un anno fa. Un incremento del 94%: in sostanza, le termiche con la spina sono raddoppiate. La quota di mercato è passata da 3,3% del 2024 al 6,4%, e dal 3,2% al 4,9% contando le nuove registrazioni dall'inizio del 2025, per un aumento del 51,6%. Già, ma quali sono i modelli che vanno di più? Nelle schede qui sopra potete sfogliare le dieci plug-in più vendute in Italia nel mese di maggio.
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Smart - Cinquemila euro di sconto per chi lascia la Tesla

4 Ruote - Giu 06,2025
La Smart ha aperto gli ordini della #5, la sua nuova Suv elettrica di segmento D (qui trovate il primo contatto della versione sportiva Brabus), lanciando una promozione rivolta ai possessori di Tesla Model 3 e Model Y: per loro è prevista una supervalutazione dell'usato di 5.000 euro sulla quotazione Eurotax Blu. La stessa offerta è valida anche per i proprietari delle più piccole i #1 e #3. Le altre promozioni. In aggiunta alla supervalutazione, la Smart prevede 3.000 euro di sconto secco sul prezzo di listino per chiunque acquisti un'auto pagando l'intero importo al momento dell'ordine. Chi opta per il noleggio a lungo termine può invece contare su un canone gratuito per i contratti superiori a 36 mesi, e quattro canoni gratuiti per quelli che superano i 48 mesi. In alternativa, sui finanziamenti tradizionali sono previsti tassi agevolati con Tan all'1,99%, anticipo del 20% e durata di 36 mesi. Queste promozioni sono valide fino al 31 luglio. Quasi 600 km di autonomia. La Smart #5 è costruita su una nuova piattaforma a 800V, che consente una ricarica rapida alle colonnine ad alta potenza per passare dal 10 all'80% di carica in meno di venti minuti. I powertrain hanno potenze da 340 a 645 CV per la Brabus ad alte prestazioni. Il modello d'attacco ha una batteria da 76 kWh, per un'autonomia di 465 km; le altre versioni hanno accumulatori da 100 kWh per un'autonomia omologata, nel ciclo Wltp, che arriva fino a 590 km. Il listino completo. Ecco i prezzi per il mercato italiano della nuova smart #5:smart #5 Pro: 47.934,45 eurosmart #5 Pro+: 52.934,45 eurosmart #5 Pulse: 57.674,45 eurosmart #5 Premium: 57.434,45 eurosmart #5 Summit Edition: 59.174,45 eurosmart #5 Brabus: 63.294,45 euro
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Blocchi del traffico - Diesel Euro 5, Salvini vuole impedire lo stop

4 Ruote - Giu 06,2025
Un futuro emendamento al decreto Infrastrutture potrebbe salvare le auto diesel Euro 5: lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a un evento de La Verità. Per ora, il protocollo fra governo e Regioni del Bacino Padano - Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna - prevede che dal 1 ottobre 2025 al 15 aprile 2026 le vetture a gasolio Euro 5 siano bandite nei Comuni con oltre 30 mila abitanti nei giorni feriali dalle 8.30 alle 18.30 (e, successivamente, dal 15 settembre di ogni anno al 15 aprile di quello successivo). L'iter e le date. Il decreto Infrastrutture numero 73 è stato approvato dall'esecutivo il 19 maggio 2025 e pubblicato il 21 maggio dopo in Gazzetta Ufficiale: affinché diventi legge, serve l'ok del Parlamento, che può apportare modifiche, come quella sulle diesel Euro 5 cui si riferisce il leader della Lega. Poiché la conversione eventuale deve avvenire entro due mesi, i proprietari di quelle macchine che viaggiano nel Bacino Padano conosceranno il proprio destino entro il 19 luglio 2025. A che punto siamo? Le commissioni Ambiente e Trasporti della Camera hanno iniziato l'esame del decreto in prima lettura il 28 maggio, mentre dal 3 giugno è in atto la votazione delle questioni pregiudiziali. Frecciata all'Ue. Questo fa parte delle follie europee, della Commissione von der Leyen, che ha approvato quella fesseria economico-industriale che si chiama Green Deal, ha aggiunto Salvini in riferimento allo stop delle diesel. Le sanzioni. Nel frattempo, rammentiamo che la multa per la violazione del blocco è di 168 euro. In caso di recidiva (due infrazioni identiche in due anni), 168 euro e sospensione della patente da 15 a 30 giorni, in base all'articolo 7, comma 13-bis, del Codice della strada.
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Volvo - La cintura di sicurezza diventa intelligente

4 Ruote - Giu 06,2025
Le prime cinture di sicurezza a tre punti sono state introdotte per la prima volta su una Volvo alla fine degli anni 50, e da allora sono lo standard de facto per la protezione degli occupanti. Ora, più di 60 anni dopo, la Casa svedese introduce una nuova generazione di cinture, sviluppata insieme alla ZF, che farà il suo debutto sulla nuova Suv elettrica EX60. La prima cintura di sicurezza multi-adattiva è un'altra pietra miliare, spiega sa Haglund, responsabile del Safety Center della Volvo, e l'esempio concreto di come l'utilizzo dei dati in tempo reale possa aiutare a salvare milioni di altre vite. Capisce chi sei e come sei fatto. Definita per l'appunto multi-adattiva, questa tecnologia utilizza, accanto ai normali sistemi di ritenuta, una serie di sensori: quelli direttamente connessi alle cinture rilevano peso, postura, altezza e forma del corpo degli occupanti e regolano di conseguenza il carico applicato sulla fibbia. In caso di incidente, a passeggeri più pesanti corrisponde un tensionamento maggiore, per ridurre i rischi di colpi alla testa; analogamente, per chi è più leggero il carico sarà minore, così da abbassare le probabilità di fratture alle costole. Si regolano in tempo reale. I sensori esterni si occupano di analizzare le informazioni provenienti dall'auto durante un incidente, tra cui velocità, decelerazione e direzione di movimento, e applicare in pochi millisecondi il profilo di ritenuta più corretto sulla base di tutte le informazioni ricevute. Nel tempo, man mano che vengono raccolti ulteriori dati, il software di gestione delle cinture di sicurezza può essere migliorato e aggiornato tramite update over-the-air.
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Mobilità - Guida autonoma: dibattito aperto al Parlamento europeo

4 Ruote - Giu 06,2025
C'è solo una certezza legata alla guida autonoma, ossia che si tratta di uno dei temi più affascinanti della mobilità; per il resto, in particolare per il futuro impiego massivo dell'auto senza conducente, si formulano solo ipotesi: di questo e altro intende discutere l'europarlamentare Pierfrancesco Maran, che ha organizzato un dibattito il 2 luglio 2025 al Parlamento Ue, cui parteciperanno anche Commissione e operatori. Con tanto di richiesta a presentare contributi attraverso uno specifico link. Numerose infatti le sfide di natura normativa, tecnologica ed economica, a partire dalle garanzie che le self-driving car possano viaggiare nella massima sicurezza, senza essere coinvolte in incidenti. Distinzione fondamentale. Come evidenzia Maran, il World Economic Forum (organizzazione internazionale non profit, la cui missione è migliorare lo stato del mondo) ha di recente elaborato previsioni separando due contesti. Il primo è la guida assistita di Livello 2 avanzato (L2+, col guidatore obbligato a vigilare su tutto con la massima attenzione e a intervenire quando necessario): oggi il 5% di vetture vendute nel mondo è dotato di questa tecnologia, percentuale che, secondo le stime, salirà al 13% nel 2030 e al 21% nel 2035. Il secondo è la guida autonoma (livello 5, senza guidatore, solo con uno o più passeggeri che possono distrarsi e pure dormire in viaggio): non si arriverà nemmeno all'1% nel 2030, per poi crescere al 4% nel 2035, a dimostrazione della complessità delle sfide poste dalle macchine prive di pilota. E non è escluso che si tratti di una sfida quasi impossibile, almeno in alcuni Paesi. Non meno delicato il quadro per gli autobus autonomi, altro orizzonte stimolante di cui l'europarlamentare ha discusso nel proprio profilo Instagram.
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Skoda Enyaq Coupé RS - Aperti gli ordini della Suv da 340 CV

4 Ruote - Giu 06,2025
La Skoda ha aperto gli ordini della Enyaq Coupé RS, la versione ad alte prestazioni della Suv elettrica appena rinnovata: per il mercato italiano sarà anche l'unica disponibile (la Enyaq "liscia" non arriverà). Mossa da un powertrain dual motor da 250 kW (340 CV) che assicura la trazione sulle quattro ruote, l'auto accelera da ferma a 100 km/h in 5,4 secondi e raggiunge i 180 km/h di velocità massima. Con la batteria da 84 kWh lordi (79 kWh netti), l'autonomia nel ciclo Wltp è di 551-568 km. Su questa versione la potenza di ricarica in corrente continua aumenta a 185 kW, così da passare dal 10 all'80% di carica in meno di mezz'ora. La dotazione. Rispetto alle altre motorizzazioni, la Skoda Enyaq Coupé RS prevede lo sterzo progressivo a incidenza variabile, impianto frenante di dimensioni maggiorate, assetto ribassato e taratura più rigida delle sospensioni (su richiesta quelle a controllo elettronico). Di serie i cerchi di lega da 20 di disegno specifico, la mascherina anteriore illuminata e i fari a matrice di led. All'interno troviamo volante e sedili sportivi riscaldati (quello conducente con memoria e massaggio), climatizzatore a tre zone, illuminazione ambientale estesa e Adas di livello 2. Su richiesta il pacchetto Advanced (1.530 euro) con l'head-up display e l'impianto stereo Canton; il pacchetto Maxx (3.050 euro) aggiunge il Dynamic Chassis Control, i sedili anteriori riscaldabili con memoria e massaggio e il parcheggio da remoto e con funzione di memoria. I Model Year 2026. Insieme alla Enyaq Coupé RS la Skoda ha presentato i MY26 di Octavia, Superb e Kodiaq: per tutt'e tre arriva un nuovo e più preciso sensore sotto il pianale per l'apertura elettrica del portellone, e diventano di serie il cruise control adattivo e il monitoraggio dell'angolo cieco. Sulla Octavia viene introdotta la frenata d'emergenza agli incroci e nelle svolte, sulla Superb la Design Selection Lounge integra i sedili elettrici ventilati con funzione di massaggio. Le motorizzazioni 2.0 TDI verranno adeguate alla normativa EU6EB, mentre le 1.5 TSI mild hybrid avranno il badge Hybrid sul portellone. Il listino prezzi. Ecco il listino completo della Skoda Enyaq Coupé per il mercato italiano:Enyaq Coupé 60 204 CV 63 kWh: 45.400 euroEnyaq Coupé 85 285 CV 82 kWh: 49.950 euroEnyaq Coupé 85x 285 CV 82 kWh: 52.850 euroEnyaq Coupé 85 Sportline 285 CV 82 kWh: 53.400 euroEnyaq Coupé 85x RS 4x4 340 CV 84 kWh: 57.400 euro
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Musk vs Trump - La prima vittima è la Tesla

4 Ruote - Giu 06,2025
Dopo mesi di tensioni latenti, il rapporto tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il numero uno della Tesla, Elon Musk, è arrivato a un punto di rottura probabilmente totale. Il condizionale è d'obbligo perché dopo una giornata di insulti e minacce tramite i social network di rispettiva proprietà, non è mancata neanche l'apertura a un incontro chiarificatore per mettere da parte divergenze che hanno già prodotto danni ingenti: a Wall Street, la Tesla è arrivata a perdere ben 150 miliardi di dollari di capitalizzazione.Destinati allo scontro. Negli ultimi mesi non sono mancati indizi sul logoramento del rapporto tra i due, anche se non in tempi così brevi. Musk, forse nella speranza di realizzare a Washington parte delle sue idee, è stato un grande sostenitore di Trump durante la campagna per le presidenziali tramite ingenti elargizioni (ha garantito ben 290 milioni di dollari) e interventi diretti e personali senza precedenti nella storia degli Stati Uniti. Al punto che diversi osservatori ed esperti hanno attribuito proprio a Musk buona parte del successo elettorale del tycoon. Alla fine, l'imprenditore è stato premiato con la nomina a responsabile del dipartimento per l'efficienza governativa (il Doge), ma sin dall'insediamento di Trump sono iniziati i problemi: le pesanti critiche per i massicci licenziamenti nelle agenzie federali e per i tagli a numerosi programmi sociali e sanitari e l'eccessiva esposizione politica di Musk hanno prodotto una cattiva pubblicità alla Tesla e un conseguente crollo delle vendite. Inoltre, lo stesso Musk non ha mancato di criticare altri membri dell'amministrazione e a lanciare avvertimenti sulle conseguenze del neoprotezionismo doganale o del dietront sulle politiche ambientali. Non è quindi un caso lo scontro all'arma bianca con un importante consigliere di Trump come Peter Navarro.  Scontro totale. Le tensioni sono poi aumentate nelle ultime settimane, in particolare con le critiche dell'imprenditore alla legge di bilancio. Musk ha quindi deciso di fare un passo indietro, lasciando il ruolo al Doge e ricevendo anche un encomio da Trump per il suo lavoro. Ma gli attriti non si sono per nulla sopiti e il 5 maggio è andata in scena la rottura definitiva. Durante un incontro allo studio ovale con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, Trump ha risposto alle domande dei cronisti sulle critiche alla legge di bilancio e ha espresso sorpresa e delusione per l'attacco alla sua "Big Beautiful Bill", definita da Musk un abominio: "Avevamo un grande rapporto. Non so se l'avremo ancora. Sono molto deluso", ha detto il presidente. Da lì in poi, è stata una slavina social. Mentre Trump smentiva le accuse di Musk di non essere stato messo a conoscenza dei dettagli della legge, l'imprenditore replicava così: " falso, questa legge non mi è mai stata mostrata nemmeno una volta, ed è stata approvata nel mezzo della notte così rapidamente che nessuno al Congresso ha potuto leggerla". Quindi Musk ha lanciato un sondaggio su X per chiedere se fosse il caso di "creare un nuovo partito politico" e Trump ha ribattuto che senza di lui avrebbe comunque vinto le elezioni, ricevendo come risposta un altro post: "Senza di me, Trump avrebbe perso, i democratici avrebbero controllato la Camera e i repubblicani sarebbero 51 a 49 al Senato. Che ingratitudine". Quindi l'ennesimo attacco del tycoon: "Elon stava 'raggiungendo il limite': gli ho chiesto di andarsene, ho tolto l'obbligo per le auto elettriche che costringeva tutti a comprarle anche se nessuno le voleva. Sapeva da mesi che l'avrei fatto ed è impazzito". A quel punto, Musk ha sganciato la "bomba", scrivendo che il presidente è implicato nello scandalo di Jeffrey Epstein, l'imprenditore condannato per abusi sessuali e traffico internazionale di minori: "Trump è nei file di Epstein ed è per questo che i file non sono stati resi pubblici". Un tentativo di mediazione? Trump ha quindi minacciato di togliere "sussidi e contratti governativi" a Musk, per esempio le commesse di Nasa a SpaceX. Il battibecco è proseguito nella notte, con Musk che ha concluso la sua battaglia, prevedendo una recessione economica degli Stati Uniti nel secondo semestre a causa dei dazi voluti da Trump. Intanto la Tesla ha perso 150 miliardi di capitalizzazione, cedendo fino al 14% in borsa, ma oggi potrebbe rimbalzare e anche di parecchio. Il motivo? Le indiscrezioni della testata Politico, secondo cui alcuni collaboratori della Casa Bianca, oltre a cercare di convincere il presidente a evitare un'escalation, hanno programmato proprio per oggi una telefonata con Musk per un accordo di pace. Qualunque cosa accada, una cosa è certa: uno scontro del genere alla Casa Bianca non si era mai visto.  
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Ligier JS50 - Oltre la minicar - VIDEO

4 Ruote - Giu 06,2025
La Ligier JS50 si rinnova completamente, portando una ventata di modernità nel mondo delle minicar. Il nuovo modello si presenta con un design più sportiveggiante e dettagli curati come i fari Full LED, i cerchi di lega fino a 16 pollici e le finiture Carbon Look. Ma non è solo una questione di stile: la nuova JS50 è disponibile sia in versione diesel, con il nuovo motore REVO D+ Euro 5+, sia in configurazione 100% elettrica, capace di raggiungere fino a 192 km di autonomia secondo il ciclo WMTC. Due proposte diverse ma complementari, pensate per chi cerca un'alternativa compatta, sicura e ben equipaggiata per la mobilità urbana. Nonostante le dimensioni contenute (2,95 metri di lunghezza), la JS50 sorprende per capacità di carico (fino a 471 litri) e dotazioni, soprattutto nelle versioni più ricche. A bordo troviamo il touchscreen da 10", Apple CarPlay e Android Auto, la ricarica wireless, l'impianto audio hi-fi Pioneer e luci ambiente a LED, oltre a finiture e sellerie curate. L'abitacolo punta su confort e tecnologia, con dettagli quasi inediti per il segmento, come il servosterzo elettrico, il climatizzatore e il sistema Easy Park. La JS50 può essere guidata dai 14 anni nella versione L6 da 45 km/h e dai 16 anni nella variante elettrica L7 da 75 km/h di velocità massima. In questo primo contatto l'uso dell'auto ha riguardato sia l'ambito cittadino che quello extraurbano. E se la limitazione della velocità imposta dalla normativa relativa a questi veicoli non è un problema in città, potrebbe esserlo negli spostamenti su strade extraurbane (che peraltro la JS50 può affrontare, avendo gli abbaglianti), in cui chiaramente bisogna lasciar spazio al sorpasso dei veicoli più veloci. Sul fronte del confort l'aria condizionata si è rivelata un'alleata graditissima nel caldo torinese, come del resto lo è l'imbottitura del sedile, agio sconosciuto ad altre microcar, magari meno costose ma più spartane. Buona la copertura della rete di vendita sul territorio nazionale - sono 180 i punti vendita Ligier in Italia - e la gamma è anche variegata: quattro allestimenti, con prezzi da 14.990 euro per la diesel e da 16.390 per l'elettrica base. Le versioni al top arrivano a 24.990 euro, ma includono accessori come cerchi da 16 nero opaco, pinze freno rosse e frecce dinamiche. Il nuovo motore diesel promette consumi di 3 l/100 km e un'autonomia di oltre 500 km, mentre l'elettrica si ricarica completamente in quattro o sei ore da una presa domestica. Volete sapere di più sulla Ligier JS50? Guardate il video qui sopra.
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Hyundai Inster Cross - Il lato avventuroso dell'elettrica mignon - VIDEO

4 Ruote - Giu 06,2025
Dopo l'arrivo della Hyundai Inster è il momento della versione Cross. Un'auto che sorprende già al primo sguardo, con quel look robusto, da piccola off-road, che non sa di già visto: i cerchi sono da 17 pollici, i passaruota hanno coperture in plastica nera protettiva e barre sul tetto, a cui abbinare, volendo, una vera e propria vasca che rimanda addirittura al mondo dei rally raid. Basta uno sguardo per aver voglia di portare la Cross lontano dall'asfalto e capire cosa sa fare, consapevoli, certo, che si tratta di una trazione anteriore e non integrale. C'è da dire, comunque, che la Inster nella variante Cross continua a offrire tanta sostanza: la posizione di guida è alta, l'auto è sempre compatta e facile da manovrare anche in città. In curva è stabile, il volante offre una buona precisione, sufficiente per affrontare un viaggio in autostrada senza apprensione, e la spinta del motore elettrico da 115 cavalli è corposa. Sul fronte del confort gli ammortizzatori lasciano filtrare qualche vibrazione di troppo sullo sconnesso, ma nel complesso l'auto si rivela confortevole e, complice la trazione elettrica, la rumorosità in abitacolo è contenuta. Insomma, parliamo di un'auto facile da guidare, che ti accompagna senza stress. La Inster Cross è disponibile solo con la batteria da 49 kWh e garantisce un'autonomia dichiarata di 360 km, che nella guida reale si traduce in spostamenti a medio raggio privi di apprensione: ricarichi in fretta, perché in mezz'ora puoi passare dal 10 all'80% collegandoti a una colonnina rapida. E nel frattempo, l'abitacolo ti coccola: tutti i sedili sono scorrevoli e abbattibili, la seduta del conducente è regolabile e lo spazio per le gambe è più che buono (d'altronde, il passo dell'auto è di ben 2.600 mm). Il bagagliaio, poi, è uno dei punti forti della vettura, perché offre da 350 e fino a oltre 1.000 litri. Nella Cross puoi caricare l'attrezzatura sportiva, fare un weekend fuori porta, o semplicemente affrontare il traffico cittadino con una marcia in più. E poi c'è la tecnologia: due schermi da 10.25 pollici, Apple CarPlay, Android Auto, aggiornamenti over-the-air, retrocamera, sensori ovunque. Alla guida ti senti al sicuro, sia per l'assetto molto equilibrato, sia per gli svariati sistemi di assistenza Hyundai Smart Sense: l'auto mantiene la corsia, legge i limiti di velocità, frena da sola in caso di pericolo. Insomma, le dotazioni sono da categoria superiore, anche se la Inster Cross non svende le sue qualità: parte infatti da 29.650 euro, con la possibilità di aggiungere, volendo, due pacchetti di accessori: uno da 1.200 euro è dedicato alla sicurezza e include telecamera a 360, controllo e assistenza all'evitamento della collisione nel tre quarti posteriore, frenata di emergenza in retromarcia e in manovra; l'altro ha un costo di circa 2.000 euro ed include Digital Key (per un massimo di sette dispositivi), tetto panoramico, luce ambiente con illuminazione interna a LED, luci a LED sul volante, pompa di calore e precondizionamento batteria. Volete sapere di più sulla Inster Cross? Guardate il video qui sopra.
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Autovelox - Se la multa riporta che è omologato, serve una querela per falso

4 Ruote - Giu 05,2025
Nuovo colpo di scena nella telenovela degli autovelox. Se nel verbale è riportato che l'apparecchio con cui è stata accertata la violazione dei limiti di velocità è omologato o conforme a un prototipo omologato (cosa non vera, come noto, perché non esistendo norme tecniche di omologazione, i produttori possono solo richiederne l'approvazione ministeriale), il semplice ricorso al giudice di pace per mancata omologazione non è sufficiente ad annullare la multa: occorre anche una querela per falso nei confronti dell'organo di polizia che ha redatto il verbale. Non cambia l'orientamento.  questo, in estrema sintesi, il contenuto di un'ordinanza della Cassazione, la 13997/2025, che ha respinto il ricorso di un cittadino multato nel 2022 in provincia di Lecce dalla Polizia Stradale e a cui, peraltro, prima della suprema corte avevano già dato torto sia il giudice di pace sia il tribunale. Sia chiaro, non c'è alcun cambiamento di orientamento da parte dei supremi magistrati. I giudici con l'ermellino, nella nuova pronuncia, non solo non mettono in discussione l'obbligo di omologazione previsto dall'articolo 142 del Codice della strada, ma anzi, essi stessi richiamano i contenuti dell'ordinanza 10505/2024 da cui poco più di un anno fa la vicenda partì e le successive analoghe pronunce (20913/2024 e 12924/2025). Tuttavia, siccome il verbale di accertamento che attesta l'esistenza dell'omologazione del dispositivo autoveloxha fede privilegiata, esso può essere controvertibile unicamente con il rimedio dellaquerela di falso, rimedio che nella specie non risulta essere stato esperito. Di lì, la pronuncia di inammissibilità del ricorso. Conta ciò che è scritto sul verbale. Una questione di lana caprina, si dirà. Forse, ma ineccepibile dal punto di vista formale. Inquietante, semmai, è la falsa dichiarazione di conformità al campione omologato a cui si fa riferimento nel verbale di violazione. Per carità, sono note la leggerezza e la disinvoltura con cui per anni opinione pubblica, produttori e addetti ai lavori hanno usato come sinonimi le parole approvato e omologato. Scriverlo nero su bianco in un verbale, però, è grave proprio perché tutti i decreti ministeriali che hanno consentito l'immissione sul mercato di questi apparecchi, e a cui le forze di polizia fanno riferimento nei verbali stessi, parlano unicamente di approvazione. Rischio stangata. Tutto ciò premesso, la situazione in cui è incappato il cittadino a cui la Cassazione ha respinto il ricorso è probabilmente minoritaria, però è anche pericolosa, considerata la condanna al pagamento di 500 euro, che si aggiunge alle spese legali già sostenute nei tre gradi di giudizio. E pure paradossale, visto che, pur avendo torto, anche per aver dichiarato una cosa non vera, la Polizia ha vinto il ricorso. Un monito per tutti coloro che si apprestano a fare opposizione: se nel verbale si dice che l'autovelox è omologato o conforme al prototipo omologato, il ricorso non basta, occorre anche una ben più impegnativa e onerosa querela per falso.
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Nissan - La Nanocar Silence 04 aggiorna prezzi e gamma

4 Ruote - Giu 05,2025
La Nissan aggiorna la gamma della Nanocar Silence 04. L'elettrica leggera è ora disponibile in un due varianti omologate L6e (Unico e Vivo) e in quella L7e Plus, alle quali si aggiunge la Cargo con la scelta tra i due livelli di omologazione. La Unico sotto i 10.000 euro. L'inedita variante Unico si posiziona all'ingresso della gamma ed è proposta a meno di 10.000 euro (tasse escluse) con la retrocamera di serie e fino a 100 km/h di autonomia. La Vivo aggiunge il display da 7" per la strumentazione e il volante multifunzione; inoltre, rispetto al modello 2024 offre un impianto frenante modificato. Entrambe le L6e adottano un motore da 8,2 CV e possono essere guidate a 14 anni con velocità limitata a 45 km/h. La L7e invece è stata aggiornata ed eroga ora 19 CV per 85 km/h di punta massima. Per tutte la batteria estraibile ha una capacità di 5,6 kW: servono dalle 7 alle 9 ore per la ricarica completa da presa casalinga. La versione Cargo infine offre un vano di carico da 414 litri. Cambio batteria in 30 secondi (in Francia). La gamma Nanocar è commercializzata in Italia, Francia e Germania e di prossima attivazione in Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Norvegia, Danimarca, Regno Unito, Turchia, Polonia, Grecia e Irlanda. In Francia, in particolare, viene lanciato il servizio Battery as a Service (BaaS) già attivo in Spagna, che consente di sostituire le batteria scariche con quelle cariche in 30 secondi.
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Honda Civic - La Type R "saluta" l'Europa con la Ultimate Edition

4 Ruote - Giu 05,2025
Honda chiude le vendite europee della Civic Type R con una serie limitata. Si tratta della Ultimate Edition, che sarà offerta in appena 40 esemplari numerati: al momento, non sappiamo quanti di questi saranno effettivamente assegnati all'Italia. Livrea speciale e tanto carbonio. La Honda Civic Type R Ultimate Edition propone la tinta esterna Championship White con tetto nero ed esclusive grafiche rosse. La fibra di carbonio a vista è stata utilizzata per l'ala posteriore, per i battitacco e per gli inserti della plancia. Dei proiettori integrati nelle portiere sono inoltre stati installati per illuminare il terreno con il logo Type R. La gift box esclusiva. Ai proprietari della Ultimate Edition sarà consegnata anche una gift box numerata con lo stesso seriale dell'esemplare acquistato. All'interno sono presenti i tappetini personalizzati, il telo copriauto su misura e uno speciale portachiavi in fibra di carbonio.
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Motor Valley - Un territorio senza paura del futuro

4 Ruote - Giu 05,2025
L'industria automobilistica globale trema per i dazi, le tensioni geopolitiche, la volatilità macroeconomica o l'aggressività dei cinesi. In Italia, però, c'è un pezzo importante del settore che non guarda al futuro con pessimismo, ma con la consapevolezza di avere un vantaggio competitivo non facilmente replicabile, men che meno dagli arrembanti costruttori del Dragone. Parliamo della Motor Valley, da oggi e fino a domenica alle prese con il suo festival, un appuntamento ormai annuale che ha l'obiettivo di mettere in luce le eccellenze di un distretto invidiato da tutto il mondo. Un ecosistema di eccellenze. Al convegno inaugurale, nessuno dei rappresentanti delle principali realtà della valle dei motori emiliano-romagnola ha manifestato pessimismo. Il motivo? Semplice. Aziende come Ferrari, Lamborghini, Pagani o Dallara raggiungono risultati d'eccellenza perché hanno sede in un territorio che garantisce grandissimi benefici, in termini soprattutto di competenze meccaniche e ingegneristiche. "Stiamo vivendo un momento storico molto complesso: i dazi o le tensioni geopolitiche pongono sfide importanti", ha affermato il numero uno della Casa del Toro, Stephan Winkelmann. "Lamborghini è solida, ha raggiunto nuovi record e ha un posizionamento distintivo. Le nostre auto sono simbolo di prestazione, stile e innovazione. L'unione delle competenze tecnologiche e dell'artigianlità ci distingue come brand di eccellenza. E la Motor Valley è un ecosistema ricco di eccellenze", come la Lamborghini.  La storia non si compra. E che la valle dei motori rappresenti un unicum nel panorama mondiale l'ha voluto sottolineare anche Andrea Pontremoli, amministratore delegato della Dallara, ancor di più alla luce della sfida lanciata dalla Cina: "Il mondo si sta spostando verso l'innovazione, ma continua a cerca la storia e i cinesi la storia non la possono comprare", ha detto Pontremoli, ponendo l'accento sul valore di elementi distintivi della Motor Valley, tra cui le persone, le competenze specifiche, le relazioni interpersonali, la tipica socialità di emiliani e romagnoli e, soprattutto, la collaborazione tra le aziende di qualsiasi dimensione e rilevanza. Del resto, è ormai sempre più necessario "lavorare insieme per costruire il futuro e conquistare il mondo: vinceremo se lavoreremo insieme", ha avvertito il manager, sottolineando che "nessuna azienda è competitiva se non è competitivo il territorio: questa è la Motor Valley". Ecco perché non bisogna avere paura della concorrenza dei cinesi: "Noi non dobbiamo vederli come nemici, ma come strumenti per migliorare". Patrimonio e innovazione. Dell'importanza della collaborazione ha parlato anche Benedetto Vigna, amministratore delegato della Ferrari: "I nostri risultati sono figli anche di chi collabora con noi. Siamo forti anche grazie a tutti coloro i quali lavorano con noi. I cinesi sono migliori su molti ambiti, ma è bene che ci sia la concorrenza perché ci spinge a fare sempre meglio", ha proseguito Vigna, ricordando una massima di Enzo Ferrari: "Mantenere viva la volontà di innovazione guardando, però, al passato". "In Ferrari non abbiamo paura di ciò che è nuovo e diverso", ha aggiunto il manager del Cavallino. Insomma, bisogna coniugare il patrimonio identitario costruito nei decenni con una forte propensione all'innovazione tecnologica. E così si possono affrontare le grandi sfide dell'oggi e del domani. Claudio Domenicali, Ceo della Ducati, non ha mancato di avvertire che la "competizione è perfetta ma servono le stesse regole, altrimenti diventa difficile vincere". Tuttavia, per Hannes Zanon, direttore generale della Pagani, la Motor Valley garantisce sempre "un vantaggio competitivo che dobbiamo mantenere perché ci consente di essere più resilienti rispetto ad altre aree. Tuttavia, non dobbiamo dare tutto per scontato e dobbiamo continuare ad alimentare questo vantaggio". Puntando, per esempio, sulla formazione continua e su nuove competenze negli ambiti più avanzati delle nuove tecnologie, come ha fatto la Lamborghini con l'ibridizzazione dell'intera gamma oppure con il lavoro sulla prima elettrica del Toro, un'opera per ora in ritardo perché, come ha spiegato Matteo Ortenzi, Product Line Director per la Revuelto, serve "coniugare il powertrain con il nostro dna e le richieste dei nostri clienti: bisogna innovare con coerenza ed è sbagliato fare qualcosa solo per seguire un trend". Le speranze di Maserati. Insomma, sul territorio, che ha affermato Domenicali, ci sono "elementi di competitività difficilmente copiabili". E lo sa bene Santo Ficili, numero uno della Maserati, che da quando si è in parte trasferito a Modena per gestire il brand del Tridente, ha trovato "competenze" quantomai necessarie per ridare slancio alla Casa modenese. " un momento difficile, ma abbiamo un piano di rilancio che coinvolgerà il territorio. Qui abbiamo grandissime competenze e tecnologie, a partire dal motore Nettuno", ha spiegato Ficili, aggiungendo che "a breve annunceremo le nostre intenzioni". Il piano, infatti, è quasi pronto, ma Maserati attende - giustamente - l'insediamento del nuovo amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, per poterlo presentare. A margine del convegno, il manager torinese non ha abbandonato il suo proverbiale ottimismo, ma non si è voluto sbottonare più di tanto. Modena e la Motor Valley saranno comunque centrali per rilanciare la Maserati e dare forma a un polo del lusso che potrebbe fare leva proprio sulle eccellenze della valle dei motori. D'altro canto, come ha affermato Pontremoli, "abbiamo la fortuna di essere qui, sfruttiamola". E Ficili lo sa bene visto la Motor Valley è un simbolo di quel "made in Italy" che per Maserati è "fondamentale". 
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