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Stellantis - A tu per tu coi nuovi commerciali Citroën, Fiat Professional, Opel e Peugeot

4 Ruote - Mar 21,2024

X250, K0 e K9 sono sigle che non dicono molto all'utilizzatore medio dei veicoli commerciali: una volta tanto, però, permettono di identificare più rapidamente quelle che un tempo erano piattaforme dedicate a due, tre modelli, e che dopo la nascita di Stellantis contraddistinguono sterminate famiglie di mezzi di trasporto leggero di più marchi. La finalità della creazione di Pro One, il programma di veicoli commerciali del gruppo tenuto a battesimo alla fine dell'anno scorso, è stata anche quella di razionalizzare queste risorse, come abbiamo scritto qui. Per questo, prima di passare alle impressioni di guida e di carico e a un approfondimento delle maggiori innovazioni dei model year 2024 delle tre principali classi di modelli, è utile fare un rapido ripasso.

X250 - Citroën Jumper, Fiat Professional Ducato, Opel Movano, Peugeot Boxer. Furgoni, autotelai o pianali cabinati, combi e minibus di taglia grande, da 3,5 a 5 tonnellate, possono adottare motori diesel 4 cilindri di 2.2 litri di seconda generazione da 120, 140 o 180 CV, un nuovo elettrico da 200 kW-272 CV, alimentato da batterie da 110 kWh (autonomia dichiarata 420 km); oppure, sulle nuove versioni H2 presentate in forma statica proprio in occasione dei test di guida, da un sistema fuel cell e da una batteria plug-in da 11 kWh (autonomia di 500 km con quattro bombole d'idrogeno da 7 kg a 700 bar).

K0 - Citroën Jumpy, Fiat Professional Scudo, Opel Vivaro, Peugeot Expert. Furgoni, combi o pianali cabinati di taglia media, fino a 3,4 tonnellate, sono disponibili con i diesel 4 cilindri di 1.5 o 2.0 litri da 120 a 177 CV, oppure con l'elettrico da 100 kW-136 CV, alimentato da nuove batterie Lfp sempre da 50 o 75 kWh (autonomia dichiarata rispettivamente di 224 e 350 km) o da un sistema fuel cell più una batteria plug-in da 10,5 kWh (400 km di autonomia con tre serbatoi da 4,4 kg di idrogeno).

K9 - Citroën Berlingo, Fiat Professional Doblò, Opel Combo, Peugeot Partner. Furgoni e combi di taglia compatta, contano su motori a benzina 4 cilindri di 1.3 litri o diesel di 1.5 litri da 102 o 130 CV, oppure su un elettrico da 100 kW-136 CV alimentato, anche in questo caso con le nuove batterie Lfp ma solo nel taglio da 50 kWh, per un'autonomia di 346 km.

Large. L'X250 model year 2024 allinea su nuovi e più elevati standard tecnologici modelli che, pur condividendo l'impostazione di base, negli ultimi anni erano evoluti in maniera differente: il Ducato diesel, unico finora ad aver adottato motori turbodiesel 2.2 prodotti in Italia e predisposti per l'Euro 7, cambio automatico ZF a 9 rapporti e nuova architettura elettronica che abilita fra gli altri la strumentazione digitale, ulteriori funzioni di connettività e una completa dotazione di Adas ; il Ducato elettrico, fermo a un livello di upgrade precedente; i Jumper, Movano e Boxer diesel, con la stessa anzianità tecnologica e i motori 2.2 ex PSA; le versioni elettriche degli stessi modelli, che venivano retrofittate. Oggi tutti e quattro i furgoni, compresi il Vauxhall Movano per il Regno Unito e il RAM ProMaster per il Nord America, condividono gli insiemi propulsivi descritti prima, che includono, per quanto riguarda i diesel, un nuovo cambio automatico Aisin a 8 rapporti. La guida del nuovo modello elettrico è quantomai istruttiva. La presenza di un nuovo motore e di nuove batterie è in qualche modo intuibile persino dall'assetto del veicolo, in questo caso un Citroën Jumper L3H2, data la parte posteriore della carrozzeria più "sospesa" sul retrotreno e il muso incuneato in avanti. I responsabili del progetto confermano un aggiornamento alle sospensioni in funzione dell'adozione dei nuovi organi, che si percepisce anche per le nuove protezioni laterali della batteria visibili fra i due assi e ha come contropartita un aumento dell'altezza dal suolo della porta di carico posteriore.

Regge bene il tempo. L'indole del motore da 272 cavalli è vivace, ma ben controllabile grazie a uno sterzo sempre morbido e diretto, e al sistema di recupero dell'energia in fase di rallentamento, la cui entità si può modulare in tempo reale grazie ai paddle sul volante a dire il vero un po' piccoli. Per quanto la posizione di guida e la visuale sulla strada siano identiche da quasi vent'anni, gli interventi hanno riportato la dinamica di marcia ai livelli di piacevolezza che altre fasi dell'evoluzione degli X250 (compresa la prima elettrificazione e i primi passi nei sistemi di assistenza alla guida) avevano attenuato. Un buon risultato per un concetto che ha iniziato la sua carriera nel 2006 in era Euro 4 e che, con opportuni aggiornamenti, ha assistito all'avvicendarsi di due o tre generazioni delle classi media e compatta.

Medium. Il K0 rappresenta, come origine, il progetto più giovane e ha conosciuto meno evoluzioni, rispetto all'X250, nel corso della sua storia iniziata nel 2016 (inizialmente solo come diesel). Della prima generazione elettrica ricordavamo, in particolare, la buona risposta di tutti i sistemi all'adozione del powertrain a corrente, a eccezione dello sterzo, pesante in manovra. Il modello 2024, di cui facciamo la conoscenza al volante di un Vivaro-e con batteria da 75 kWh, mostra di aver superato quell'inconveniente, senza conseguenze per il comportamento e la risposta del comando nelle altre condizioni di guida. Resta, a livello strutturale, il disallineamento del volante verso destra rispetto al sedile di guida, ma proprio il volante in sé contiene una delle evoluzioni più apprezzabili di questa nuova serie, con una struttura a quattro razze che incorpora, in maniera ordinata ed ergonomica, i comandi della regolazione della velocità e dell'audio/infotainment, e circonda la strumentazione, adesso completamente digitale. Apprezzabile è anche la presenza dei paddle (qui di dimensioni più generose rispetto a quelli dei fratelli maggiori) per regolare su tre livelli il recupero di energia in decelerazione e quindi l'entità del rallentamento, prima comandato, meno ergonomicamente, da un pulsante integrato nel selettore del cambio. L'assetto sano gestisce bene la buona vivacità del motore da 136 cavalli, che tiene bene il passo del traffico autostradale tanto quanto è rilassante, con la sua prontezza e silenziosità, negli itinerari cittadini.

My tasks. Torniamo sul tema dell'infotainment dei modelli Stellantis di taglia media per segnalare anche una nuova funzionalità, disponibile anche per i compatti e, dalla fine dell'anno, sui grandi e addirittura su alcune vetture. Si tratta dell'applicazione MyTasks, interfaccia tra i sistemi di gestione delle flotte e l'hardware di bordo dei veicoli. MyTasks permette al gestore di assegnare all'autista le destinazioni comunicandogliele attraverso il sistema di infotainment; il conducente riceverà un semplice pop-up sullo schermo e potrà dare ricezione del messaggio, segnalare la conclusione della missione o eventuali ritardi e criticità sempre attraverso i comandi sullo schermo, senza distrarsi a leggere smartphone, palmari o altri terminali. Ricevuto il messaggio, all'autista basta un semplice comando per fare acquisire la destinazione al navigatore e far partire la guida. Il gestore di flotte, invece, riceve nel sistema - sempre in tempo reale - la posizione e lo stato del compito assegnato. L'interfaccia evita l'installazione di hardware aftermarket. Il sistema si aggiorna over-the-air ed è implementabile anche su veicoli già circolanti, purché il loro sistema di infotainment sia compatibile. offerto nel portafoglio di Free2Move, così come Preventive maintenance e Connect fleet, già disponibili.

Compact. Da un'applicazione integrata a un componente hardware che permette di sfruttare al meglio le funzionalità dello smartphone nell'abitacolo. la Smartphone station disponibile per i modelli della classe compatta, che sperimentiamo sull'ë-Berlingo e che può sostituire lo schermo dell'infotainment da 10 pollici. Grazie all'integrazione non solo fisica del telefono nella parte centrale della plancia, il conducente può attivarne le funzioni attraverso i comandi del veicolo. Questi ultimi, perlomeno i principali, hanno conosciuto un'evoluzione analoga a quella dei modelli di taglia media: stesso volante (qui correttamente centrato), stessi paddle per la regolazione del recupero dell'energia, stessa grafica e logica della strumentazione digitale. I modelli elettrici compatti Stellantis hanno un argomento piuttosto convincente rispetto ai concorrenti: il motore appare decisamente più vivace e questo, se da un lato potrebbe porre qualche problema nella gestione della riserva di energia, può avere un certo peso nel convincere gestori di flotte o conducenti restii a passare all'elettrico. I nostri test sulla prima generazione di questo powertrain hanno dimostrato che l'equilibrio fra autonomia e prestazioni è comunque favorevole. Resta, di quella stessa serie, una certa rumorosità di rotolamento alle andature più sostenute. Nella classe Stellantis compatta si registra il maggiore tasso di specializzazione fra i modelli dei vari marchi: per esempio, il Berlingo dispone di sedili con imbottitura specifica, mentre il Peugeot Partner mantiene la strumentazione alta High cockpit e un volante specifico.

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Lamborghini - Oltre 10 mila consegne nel 2023, nuovo record di ricavi e utili

4 Ruote - Mar 21,2024

La Lamborghini continua ad aggiornare i suoi record commerciali e finanziari. Nel 2023, la Casa di Sant'Agata Bolognese ha superato per la prima volta nella sua storia la soglia delle 10 mila consegne (10.112, +10% sul 2022) e ha registrato altri record per fatturato (2,66 miliardi, +12,1%), utile operativo (723 milioni, +17,8%) e marginalità, salita dal 25,9% al 27,2%. 

Solida raccolta ordini. I risultati sono considerati dai vertici aziendali "ancora più significativi se confrontati agli anni precedenti, vista l'assenza del contributo dato dalla Revuelto". L'erede dell'Aventandor conta su un portafoglio ordini superiore ai due anni di attesa, mentre le prenotazioni per Urus e Huracán coprono il ciclo di vita delle attuali motorizzazioni (nel 2024 saranno sostituite con i nuovi propulsori ibridi). Le performance finanziarie e la raccolta ordini rappresentano "una solida base per la continua crescita", ha commentato il presidente e Ceo Stephan Winkelmann. "Questo ci permette di guardare al futuro e programmare i prossimi anni con nuovi e stimolanti obiettivi. Un futuro che già nel 2024 vedrà importanti novità, tra cui la presentazione della Urus Phev e della Huracán follower".  

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Buche a Milano - La soluzione del Comune: "Via le auto, specie le Suv"

4 Ruote - Mar 21,2024

Mentre il paesaggio lunare di Milano, costellata di voragini, mina la sicurezza stradale (vedere le immagini qui sopra), in Comune c'è chi pensa di avere la ricetta giusta per risolvere il problema. E no, non è la manutenzione, come ragione suggerirebbe. Fa fede quanto proposto dal consigliere della Lista Sala, Marco Mazzei, in Commissione Mobilità (qui il video col suo intervento): secondo Mazzei, infatti, per risolvere la questione delle buche bisogna "insistere in modo ancora più radicale su una riduzione drastica di auto e mezzi pesanti che circolano in città. Girare con una Suv o con un pick-up che pesano tonnellate non è la scelta migliore per la qualità della vita. Pesano di più e usurano l'asfalto. O finisce che, per difendere la libertà di una ristrettissima cerchia di persone, penalizziamo il bene di tutti, le strade. Inutile impiegare le migliori innovazioni e gli asfalti migliori per rifare le strade se poi si viaggia in città con un Hummer. Se uno si sente libero di girare con un carro armato, l'asfalto migliore ce lo siamo giocato". Segue il plauso dell'assessore alla Mobilità, Arianna Censi, per cui si tratta di idee "di buonsenso".

Una "ristrettissima cerchia di persone" su Hummer e pick-up. Per Mazzei, va da sé, le persone che a Milano usano l'auto per esigenze personali o per lavoro sono pochissime. casomai vero il contrario: nonostante Area B e Area C, gli utenti che viaggiano con la propria vettura sono sempre di più. Cittadini che spesso lavorano, producono, trasportano familiari verso varie destinazioni (fra cui scuole e ospedali), esercitando il diritto a muoversi in libertà. Fanno sorridere poi gli esempi secondo cui Milano sarebbe popolata di Hummer e pick-up brutti, pesanti, sporchi e cattivi. Qui non c'è alcun fondamento tecnico-scientifico, e neppure statistico. In ogni caso, l'idea di stroncare i mezzi privati non è nuova, anche se il consigliere di Sala la lega a una questione di asfalto che nulla c'entra: l'obiettivo dichiarato del Comune, da tempo, è infatti quello esplicitato da Elena Grandi, assessore all'Ambiente, per cui entro il 2030 bisognerà "ridurre del 50% il trasporto privato su strada, rendendo la città ciclopedonale entro il 2050". Giustificando il tutto in un modo o in un altro, buche o non buche.

Piovono critiche. Ironiche e variegate le repliche dell'opposizione, tra cui riportiamo quella di Marco Bestetti (Fdi): "Seguendo la logica di Mazzei, allora per eliminare le rapine nei negozi si dovrebbero chiudere gli esercizi commerciali. E via discorrendo per altre mille criticità. In realtà, la commissione Mobilità del Comune ha confermato la grave insufficienza delle risorse stanziate dalla giunta per le manutenzioni degli asfalti in città, causa primaria delle voragini che si sono aperte a Milano nelle ultime settimane. Questo porta a spendere più soldi per fare rattoppi straordinari, che dureranno poco". Sic et simpliciter.

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Seat - Griffiths: "Vogliamo riportare in auge il marchio"

4 Ruote - Mar 21,2024

La Seat non è destinata all'oblio come si temeva fino a qualche mese fa, quando regnava l'incertezza perfino sulle possibilità di sopravvivenza del marchio catalano di fronte alle conseguenze della transizione verso la mobilità elettrica e al maggior dinamismo commerciale della Cupra. "Vogliamo riportare il marchio Seat in auge, continuando la crescita a due cifre dello scorso anno con nuovi investimenti nel brand e nei suoi modelli", ha garantito l'amministratore delegato Wayne Griffiths durante la conferenza stampa di bilancio. "Stiamo inoltre valutando cosa potremo offrire nel mondo elettrico a marchio Seat. Vi prometto che il meglio deve ancora venire".

Il futuro. In particolare, il rilancio passerà dal debutto sul mercato di "auto ibride plug-in e a basso consumo di carburante fino alla fine dell'era della combustione". In termini di singoli modelli, nel 2025 saranno rinnovate l'Arona e l'Ibiza, mentre nei prossimi mesi arriverà una nuova versione della Leon, "con aggiornamenti e migliorie a livello tecnico e tecnologico. Inoltre, "l'Ateca sarà aggiornata e verrà prolungato il suo ciclo di vita". Al contempo, proseguirà l'espansione della Cupra: quest'anno saranno lanciate la Tavascan e la Terramar, mentre nelle prossime settimane saranno svelate nuove versioni aggiornate di Leon e Formentor. Griffiths ha confermato anche un nuovo capitolo nel processo di globalizzazione: "Entro la fine del decennio Cupra entrerà nel mercato statunitense. L'ingresso è previsto con la versione a batteria di Formentor e con una Suv elettrica più grande, che verrà prodotta negli stabilimenti del Gruppo Volkswagen" tra Stati Uniti e Messico. 

Martorell. La Casa catalana, nel quadro del progetto Future: Fast Forward, si sta inoltre preparando all'avvio della produzione a Martorell della Cupra Raval e della Volkswagen ID.2all. A proposito della mobilità alla spina, Griffiths ha voluto mettere in chiaro quanto sia "fondamentale informare i clienti che i veicoli elettrici sono parte della soluzione alla mobilità sostenibile, e non del problema, oltre ai miglioramenti della tassazione, agli incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici e al potenziamento delle infrastrutture di ricarica".  

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F.1, GP Australia - A Melbourne per il terzo round stagionale

4 Ruote - Mar 21,2024

Dopo la doppia trasferta in Medio Oriente, la Formula 1 si trasferisce in Oceania per il terzo appuntamento del Mondiale 2024, il Gran Premio d'Australia a Melbourne.

Down Under. Melbourne è la metropoli cosmopolita situata nello stato di Victoria, famosa per la sua passione per lo sport, l'arte e la cultura. Una città effervescente capace di distinguersi per il suo dinamico mix di stili architettonici dagli edifici storici ai moderni grattacieli - e per le sue strade sempre. Non a caso viene descritta spesso come il cuore culturale dell'Australia, proprio perché sede di un fitto calendario di eventi internazionali, festival e competizioni sportive. Tra queste, il Gran Premio d'Australia di Formula 1 che si corre all'Albert Park: il tracciato sorge unendo le strade che abbracciano il lago ed è lungo poco più di 5 chilometri; è un circuito cittadino decisamente anomalo, perché presenta sia curve lente che medio-veloci, con il nuovo layout che permette di assistere a gare quasi mai scontate.

Tutti a caccia della Red Bull. Con due doppiette in altrettante gare, la squadra di Milton Keynes è indiscutibilmente quella da battere; la vera domanda è: chi ci riuscirà? La Ferrari, in questo avvio di stagione, si è confermata essere la seconda forza in pista ma per battere una Red Bull così in forma occorre inventarsi qualcosa di più. La stagione è iniziata bene per la Ferrari e la vettura risponde bene, seppur soffra ancora di una mancanza di carico al posteriore che a Jeddah ha costretto la SF-24 a girare più carica d'ala rispetto agli avversari. Ci sono ancora 22 gare da affrontare e la corsa agli sviluppi potrebbe facilmente stravolgere i valori in pista, ma il rischio di assistere a un inizio di stagione fotocopia di quello dello scorso anno è altissimo.

Torna Sainz. Dopo aver saltato la gara di Jeddah per un attacco di appendicite e lasciato il volante della sua SF-24 al diciottenne Bearman, Carlos Sainz torna in pista in questo weekend australiano. Lo spagnolo prenderà parte alle due sessioni di prove libere a Melbourne e, pur essendo molto fiducioso, si è già detto pronto a fermarsi qualora dovesse avvertire dolore dopo il recente intervento chirurgico. "Ogni giorno che passa sto un po' meglio", ha fatto sapere Carlos. "Non sarò al 100%, ma vedremo come mi sentirò domani".

Pirelli fa debuttare la C5. In questo terzo round del campionato, la Pirelli ha nominato le tre mescole a disposizione delle squadre: per la prima volta quest'anno scenderà in pista la C5, la più morbida delle mescole disponibili quest'anno, oltre alla C4 e alla C3. La gomma più morbida è stata finora quella meno utilizzata dalle squadre, poiché disponibile solo per i test in Sakhir e poco adatta a quell'asfalto abrasivo. Le squadre avranno modo di usarla in questo weekend, aggiungendo un'altra piccola incognita strategica al weekend di gara.

Il GP d'Australia in tv. Come seguire la terza gara del Mondiale in tv? Prima di tutto, occorre impostare la sveglia molto presto al mattino, per via delle dieci ore di differenza tra Italia e Australia. Per non perdervi nel cambio del fuso orario, ecco il programma del weekend con gli orari italiani.

Venerdì 22 marzo

Prove Libere 1 - dalle 2:30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Prove Libere 2 - dalle 6 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Sabato 24 marzo

Prove Libere 3 - dalle 2:30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Qualifiche - dalle 6 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle ore 10

Domenica 25 marzo

Gara - partenza alle ore 5 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 14

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Intelligenza artificiale - Accordo tra BYD e Nvidia: "L'IA per le auto del futuro"

4 Ruote - Mar 21,2024

La BYD, la principale casa automobilistica cinese, ha stretto un accordo di collaborazione con il colosso high-tech Nvidia per lo sviluppo dei suoi prossimi veicoli elettrici e a guida autonoma. La collaborazione, annunciata dal ceo della Nvidia Jensen Huang durante la conferenza annuale sull'intelligenza artificiale dell'azienda americana, riguarda l'adozione della piattaforma Drive Thor, erede della Drive Orin già utilizzata - tra le altre - dalla Nio e dalla Mercedes, con una potenza di calcolo dieci volte superiore.

Scenario complesso. In un periodo caratterizzato da sempre maggiori tensioni tra Cina e Stati Uniti, dove Donald Trump promette dazi e blocchi alle importazioni di auto cinesi, questa partnership rafforza i legami che la Nvidia, la più importante realtà tecnologica a stelle e strisce, ha già avviato da tempo con numerosi protagonisti dell'industria automobilistica di Pechino: 

  • BYD: oltre allo sviluppo della prossima generazione di auto elettriche, la Casa cinese utilizzerà le piattaforme di intelligenza artificiale della Nvidia per la pianificazione virtuale degli stabilimenti e delle linee produttive, nonché per i nuovi configuratori di vendita.
  • Hyper: il brand di lusso del gruppo Gac utilizzerà Drive Thor per i suoi prossimi modelli, che debutteranno nel 2025 con la guida assistita di livello 4. Hyper già utilizza Drive Orin per la sua ammiraglia Hyper GT.
  • Xpeng: la piattaforma Drive Thor verrà utilizzata per le soluzioni di intelligenza artificiale del sistema di guida assistita proprietario Xngp, per le funzioni di guida e parcheggio autonomi e monitoraggio del conducente.
  • Zeekr: la prima casa a utilizzare l'architettura Drive Thor, pronta a debuttare già il prossimo anno su un modello non ancora annunciato. L'accordo con Zeekr è di particolare rilevanza perché rientra nella galassia del gruppo Geely, di cui fanno parte (tra le tante) anche Volvo, Polestar e Lotus.

 

Le altre collaborazioni. Nvidia ha partnership già avviate con Li Auto, Great Wall Motor e la divisione auto di Xiaomi, ma anche con DeepRoute.ai, che lavora a sistemi di guida autonoma, nonché con produttori di mezzi pesanti e veicoli per la consegna autonoma di merci (tra cui Nuro, Waabi e WeRide). I costruttori cinesi, spiega Danny Shapiro, responsabile di Nvidia Automotive, possono contare su "numerosi incentivi e normative che li spingono all'innovazione. Tutti si sono resi conto che le nuove auto sono realizzate partendo da un computer centrale e costruendoci attorno il resto del veicolo. Una strategia che stanno adottando ormai tutti quanti".

La tecnologia. Drive Thor è una piattaforma di calcolo progettata per applicazioni di AI e sviluppata esplicitamente per il mondo dei trasporti. Un'architettura che su un singolo chip gestisce le principali funzioni software dell'auto, dall'infotainment (sempre più ricco di funzioni e curato nell'interfaccia) alla guida autonoma, destinata ad automobili, camion, robotaxi e veicoli per la consegna dell'ultimo miglio. Nvidia Drive Orin, l'attuale generazione di computer, ha una potenza di calcolo di 254 mila miliardi di operazioni al secondo (teraFlops). Drive Thor, che ne prenderà il posto, è in grado di svolgerne 2 milioni di miliardi, ossia dieci volte tanto.

L'azienda. Nvidia, fondata nel 1993, è una delle realtà più importanti nel mondo del calcolo accelerato, pioniera nella progettazione di processori e architetture hardware che hanno permesso la nascita e lo sviluppo dell'industria dell'intelligenza artificiale (AI). Con Nvidia collaborano tutti i grandi colossi industriali del mondo, compresi quelli dell'auto: oltre alle Case cinesi già citate, tra gli utilizzatori della tecnologia Nvidia figurano il Gruppo BMW, Ford, JLR, Mercedes e Stellantis. A settembre dello scorso anno l'azienda di Santa Clara ha superato i mille miliardi di dollari di capitalizzazione, e già all'inizio di marzo ha superato quota duemila miliardi, avvicinandosi a colossi come Apple e Microsoft.

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BMW - Vision Neue Klasse X, prove generali di iX3 - VIDEO

4 Ruote - Mar 21,2024

Con la Vision Neue Klasse, presentata lo scorso settembre, la BMW ha tracciato la strada per il suo futuro a batteria. La prima elettrica di nuova generazione ad arrivare sul mercato, però, non sarà una berlina, ma una Suv. Che potrebbe prendere il nome di iX3 e che ricalcherà fedelmente le linee del modello appena presentato dalla Casa di Monaco, la Vision Neue Klasse X, reinterpretazione a ruote alte della concept originale. Cogliendo l'occasione per svelare nuovi dettagli sulla piattaforma delle sue future Bev. Che, come questa concept, daranno l'addio al trend dei doppi reni giganti e torneranno al passato, con una calandra a sviluppo orizzontale ispirata alle forme delle griglie dei modelli del secolo scorso. Abbinata a nuovi fari a Led sviluppati su tutta la larghezza del frontale.

Elettrica, digitale e circolare. La versione di serie della Neue Klasse X evolverà i concetti stilistici di questa concept (abbandonando quindi il trend dei doppi reni sempre più grandi, per un ritorno al passato), per entrare in produzione nel 2025 nel rinnovato stabilimento ungherese di Debrecen. La filosofia prevede digitalizzazione e circolarità: la BMW, infatti, punta a creare automobili molto attente all'ambiente, sia nella produzione, sia al termine del loro ciclo vita. Materiali riciclati, e riciclabili, verranno largamente utilizzati, abbinandosi a tecniche costruttive pensate per facilitare le operazioni di recupero delle materie prime. A bordo non saranno presenti elementi oil-based e non ci sarà spazio per la pelle, che verrà sostituita da tessuti innovativi sviluppati per garantire un'elevata qualità percepita e molte personalizzazioni.

Cresce in tutto. Le novità principali della Neue Klasse X sono sottopelle, dove è presente la piattaforma che farà da base a tutte le future Bev di Monaco, anch'essa chiamata Neue Klasse. L'architettura è a 800 Volt, mentre le batterie agli ioni di litio utilizzano una nuova chimica e celle cilindriche che vanno a sostituire quelle usate in precedenza, di forma prismatica. Ciò consentirà di aumentare del 20% la densità energetica degli accumulatori e di garantire rifornimenti particolarmente rapidi: secondo la Casa, per recuperare 300 chilometri di autonomia basteranno dieci minuti. Parlando di range, l'Elica afferma che le nuove Ev garantiranno incrementi nell'ordine del 20% e, quindi, le versioni più attente ai consumi saranno in grado di percorrere circa 700 km nel ciclo Wltp. Ciò sarà possibile grazie a una serie di piccoli affinamenti, sia a livello dei propulsori (gli eDrive di sesta generazione), sia in molte altre parti dell'auto, dall'aerodinamica (con un Cx migliorato del 20% rispetto all'attuale X3) a componenti come l'impianto frenante (progettato specificamente per applicazioni elettriche) e pneumatici.

Sostenibile, anche dentro. L'interno, come anticipato, è caratterizzato dall'impiego di materiali innovativi, molti dei quali realizzati riciclando elementi di scarto. La Vision Neue Klasse X ha un abitacolo d'impostazione minimalista, con una plancia molto pulita su cui svetta il grande touchscreen dell'infotainment. Il display ha una retroilluminazione a matrice per offrire un contrasto elevato, colori brillanti e immagini in alta risoluzione. Il quadro strumenti lascia spazio al Panoramic Vision, che proietta nella parte bassa del parabrezza tutte le informazioni della vettura e a disposizione del guidatore c'è anche un head-up display tridimensionale. Tutte le funzioni principali si possono gestire tramite comandi vocali o direttamente dal nuovo volante. Per non staccare mai gli occhi dalla strada.

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Gruppo BMW - Zipse: "La prima Neue Klasse sarà la X"

4 Ruote - Mar 21,2024

Il gruppo BMW è sempre più vicino a svelare il primo modello di serie della nuova piattaforma Neue Klasse. Dopo la Vision, il prototipo di una berlina sportiva, oggi sono stati tolti i veli alla X, una concept che darà il via al lancio di diverse novità di prodotto. "I primi veicoli di produzione della Neue Klasse", ha spiegato l'amministratore delegato Oliver Zipse, "inizieranno a uscire dalla linea del nostro nuovo stabilimento di Debrecen nella seconda metà del 2025. qui che verrà lanciato il primo modello Sav (Sports Activity Vehicle, ndr) sulla nostra nuova architettura completamente elettrica. La berlina sportiva, invece, verrà assemblata a partire dal 2026 nel nostro stabilimento di Monaco, che attualmente stiamo preparando per l'avvio della produzione".

Le strategie. La Neue Klasse rappresenterà "l'inizio di una generazione di modelli completamente nuova", sarà la base di diverse novità ("Nei primi 24 mesi successivi all'inizio della produzione nel 2025 verranno lanciati almeno altri sei modelli") e servirà a soddisfare una domanda di elettriche vista in crescita "in modo significativo" dalla metà del decennio in poi. Pertanto, sarà funzionale ad accelerare le strategie di elettrificazione. A proposito di elettriche, Zipse ha sottolineato come già oggi siano "i principali motori di crescita" del gruppo tedesco: l'anno scorso le vendite hanno superato le 375 mila unità e quest'anno dovrebbero "registrare una significativa crescita a doppia cifra". Detto questo, i bavaresi non intendono rivedere le loro strategie globali: è confermato l'obiettivo di convertire al "full-electric" i marchi Mini e Rolls-Royce all'inizio del prossimo decennio, mentre rimane valido il target di gruppo di raggiungere il 50% delle vendite con veicoli a batteria prima del 2030, ma sempre in funzione delle "condizioni di mercato prevalenti nella seconda metà del decennio, dell'andamento dei prezzi, della disponibilità delle materie prime e del ritmo con cui verrà creata un'infrastruttura di ricarica completa".

No alle ideologie. A tal proposito, Zipse ha ribadito la sua opinione su una transizione imposta dall'alto e slegata dalla realtà del mercato. "La protezione del clima", ha detto il top manager, "non può essere raggiunta con successo se non si tiene conto delle esigenze dei clienti. Semplicemente non funziona. Ecco perché riteniamo essenziale una revisione completa della normativa sulle emissioni nell'Ue. I quadri normativi che ignorano le esigenze dei clienti e le realtà del mercato non possono avere successo. Soprattutto se non riescono a creare le condizioni necessarie per tecnologie alternative: si limitano a fornire obiettivi, ma escludono possibili soluzioni". Inoltre, Zipse ha sottolineato come la crescita delle elettriche "in tutto il mondo non sia lineare" e il loro "sviluppo sia volatile: noi rimaniamo flessibili, questa è stata la nostra strategia per anni". Dunque, a Monaco la parola d'ordine è "prudenza: per noi è importante mantenere sempre una visione realistica dello sviluppo della mobilità elettrica. La crescita delle elettriche non beneficia di un approccio puramente ideologico, ma di una pianificazione a lungo termine e di un'attuazione coerente degli obiettivi. Per questo motivo, creiamo le migliori condizioni possibili nella nostra rete di produzione e nella catena di fornitura. E lo facciamo su scala globale".

 

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Volkswagen - ID.Buzz GTX, il van con l'abito sportivo

4 Ruote - Mar 21,2024

Il Volkswagen ID.Buzz non è un furgone. Ma nemmeno un'auto. specie di storia a sé. un mezzo nuovo. E il fatto di essere nato elettrico lo ha aiutato a essere così unico. Ancor più unico nella nuova versione GTX, la più potente mai prodotta dalla Volkswagen. Per il van tornato dal futuro ci sono 340 cavalli, la trazione integrale 4Motion e prestazioni sportive. 

Occhio al dettaglio. Cominciamo dalla nuova veste. I tratti più caratterizzanti si trovano all'anteriore, dove si allarga la grande bocca a nido d'ape incorniciata dalle luci a Led a forma di boomerang (specifiche per la gamma GTX). La nuova vernice Cherry Red (in versione monocolore o a richiesta con tetto a contrasto) fa il paio con i tanti dettagli in nero lucido. Specifici anche i cerchi da 19 pollici di serie, ma anche da 21 (opzionali) neri con finitura a specchio. Chiudono il quadro i fari Led Matrix IQ.LIGHT.

Scatta e traina forte. Le note più interessanti si nascondono sottopelle, dove albergano due motori (uno per asse) che realizzano la trazione integrale 4Motion. Ciò significa poter rimorchiare fino a 1.800 kg, grazie alla ripartizione della forza motrice gestita in modo preciso e puntuale, ma anche scaricare a terra la bellezza di 340 cavalli e una coppia massima di ben 550 Nm per uno 0-100 km/h in 6,5 secondi e una punta massima autolimitata a 160 orari.

Due alternative. L'ID. Buzz GTX sarà lanciato sul mercato in due versioni, una a passo normale con batteria da 79 kWh (84 kWh lordi) e una a passo lungo con capacità di 86 kWh (91 kWh lordi). Sulle lunghe percorrenze torna comoda la ricarica rapida, che consente di incamerare, con un picco di 200 kW in corrente continua, dal 10 all'80% della capacità in poco più di venti minuti.

Con ChatGPT. In un salottino ben rifinito, caratterizzato da impunture rosse su volante e sedili e un cielo dell'abitacolo in nero, trovano posto una serie di altre novità tra cui l'head-up display (a richiesta) e l'ultima generazione del sistema infotainment (di serie): quest'ultimo ha un menù e una grafica rinnovati e una capacità di calcolo più rapida. Lo schermo touch si è ingrandito rispetto a prima, passando da 12 a 12,9 pollici, e ora integra ChatGPT per i comandi vocali. Non sono ancora noti i prezzi e il debutto sul mercato, previsto comunque entro l'anno.

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Senna - Buon compleanno Ayrton - FOTO GALLERY

4 Ruote - Mar 21,2024

Ayrton Senna nasce il 21 marzo del 1960 a San Paolo, in Brasile. E proprio oggi, se non fosse stato per quel maledetto primo maggio del 1994, uno dei più grandi piloti di sempre (forse il più grande) avrebbe compiuto 64 anni. Ma il suo ricordo è ancora vivo ed emoziona allo stesso modo. Rivedere le sue interviste, le sue gare, risentire le sue parole ancora oggi fa sentire un brivido.

Ieri come oggi. Senna è stato un personaggio complesso. Proprio per questo, forse, è tanto amato ed è così vicino a ognuno di noi. Ayrton aveva un rapporto particolare con la religione e un'integrità morale solida. Sentiva la responsabilità di sostenere chi era stato meno fortunato di lui e il suo modo per farlo era cercare la perfezione in quello che sapeva fare meglio: correre. Quando vestiva i panni del pilota sapeva anche essere duro, delle volte arrogante. Ma quella parte di Senna se n'è andata con lui, nel terribile incidente alla curva del Tamburello: è rimasto il mito, l'Ayrton capace di ispirare ancora oggi milioni di persone, in pista come nella vita. Nel giorno del compleanno di Senna, ripercorriamo la sua vita e la sua carriera nella gallery che trovate qui sopra.

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Mercato europeo - Prosegue il trend positivo: a febbraio +10,2%

4 Ruote - Mar 21,2024

Il mercato automobilistico europeo continua a crescere a doppia cifra. A febbraio, secondo i dati forniti dall'Associazione europea dei costruttori (Acea), le immatricolazioni nella area composta da Ue, Paesi Efta e Regno Unito sono state pari a 995.059, per una crescita del 10,2% (non lontana dal +11,5% di gennaio). Di conseguenza, il consuntivo dei primi due mesi evidenzia 2.012.136 targhe e un miglioramento del 10,9%.

Mercati principali e alimentazioni. L'andamento positivo dello scorso mese è stato sostenuto dal Regno Unito (+14%), dalla Francia (+13%), dall'Italia (+12,8%) e, in misura di poco minore, dalla Spagna (+9,9%), mentre la Germania ha messo a segno solo un +5,4% per colpa del forte calo delle immatricolazioni di auto elettriche (-15,4%), penalizzate dallo stop agli incentivi. Il peso tedesco sulla mobilità alla spina si è riflesso sui volumi totali: le Bev sono cresciute sostanzialmente in linea con il mercato generale (+10,3%), mentre nella sola Ue sono salite di appena il 9%, al di sotto del +10,1% totale. Buon andamento anche per le altre alimentazioni, con le ibride plug-in in crescita del 12%, le ibride non ricaricabili in aumento del 24,2%, le alternative a +11,2% e le auto a benzina in salita del 5,9%. L'unica eccezione è il diesel, in calo del 5,1%. 

Stellantis. Tra i maggiori gruppi automobilistici, il gruppo di Carlos Tavares segna una delle migliori performance, con 185.897 immatricolazioni e un +11,2%. Tra i singoli marchi quasi tutti registrano performance positive: +8,5% per Peugeot, +1,2% per Opel/Vauxhall, +26,7% per Citroën, +11,1% per Fiat, +15,9% per Jeep, +5,8% per Alfa Romeo, +68,6% per Lancia. In controtendenza DS (-13,9%) e Maserati (-35%).

I costruttori tedeschi. Per il gruppo Volkswagen le immatricolazioni mensili ammontano a 255.962 unità, l'8,7% in più rispetto a febbraio 2023. Al calo del marchio di Wolfsburg (-0,6%) e dell'Audi (-6%) fa da contraltare la crescita di Skoda (+14%), Seat (+37,9%), Cupra (+59,8%), Porsche (+41,3) e del polo del lusso composto da Bentley e Lamborghini (+30,4%). Nel mondo premium, il gruppo BMW registra 61.536 vetture e assiste a una crescita del 7%, con il brand dell'Elica in miglioramento dell'11,7% e la Mini in calo del 10,8%. Scende la Mercedes-Benz: le targhe mensili sono 48.982, in flessione del 2,1% per effetto del -3,8% della Stella a tre punte e del +57,2% della Smart.

Le altre Case occidentali. Il gruppo Renault cresce del 5,9% (96.692 immatricolazioni), con la Losanga in aumento del 6,7%, la Dacia del 4,7% e l'Alpine del 173,6%. In territorio negativo la Ford: le 32.643 registrazioni implicano una contrazione del 16,7%. Crescono a doppia cifra la Volvo (+33,9% e 26.884 targhe), la Tesla (+20,1% e 28.211) e la Jaguar Land Rover (+13,8% e 7.973).

Gli asiatici. Il gruppo Hyundai/Kia si conferma al primo posto tra i costruttori orientali: con 79.130 immatricolazioni, i coreani crescono del 2,3% con la Hyundai a +5,6% e la Kia a -0,9%. Il gruppo Toyota guadagna il 14,4% (74.895 targhe), con il marchio omonimo in crescita del 12,4% e la Lexus del 55,4%. La Nissan sale del 22,7% (23.834), la Honda del 47,1% (5.414), la Suzuki del 50,8% (18.142) e la Mitsubishi del 143,5% (4.911). La Mazda, invece, perde l'1,8% (12.262). Infine, Saic Motor, proprietaria del marchio britannico MG, segna un +108,7% grazie a 16.148 immatricolazioni.

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Kia K4 - Lunga vita alla berlina (ma solo negli Usa)

4 Ruote - Mar 21,2024

Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, la Kia ha presentato ufficialmente la sua nuova berlina a tre volumi K4, erede della Forte e destinata al mercato interno e americano. Ulteriori informazioni relative a motorizzazioni, prezzi e arrivo sui mercati saranno comunicate in occasione del Salone dell'Auto di New York, che inizierà il prossimo 27 marzo.

Si cambia pagina. Come gli ultimi modelli della Casa coreana, anche la K4 rompe gli schemi rispetto al modello che va a sostituire, presentandosi con linee moderne, muscolose e con tante soluzioni originali, secondo i dettami del nuovo linguaggio stilistico Opposites United, portato al debutto dalla nuova EV9. Spiccano, in particolare, i gruppi ottici anteriori con le luci diurne a forma di Y girata di 90, che regalano una nuova interpretazione alla Tiger Face delle Kia più recenti. Al posteriore, i fari disegnano invece una L rovesciata, che arriva fino all'estremità della carrozzeria. Originale anche la fiancata, filante ma con grandi passaruota scolpiti, e il vistoso montante posteriore che prosegue la linea del tetto discendente e termina in un cenno di spoiler nella coda.

Interno familiare. La K4 ha un abitacolo moderno, che riprende alcune soluzioni già viste sulle ultime Kia, in particolare il doppio schermo affiancato, uno per la strumentazione digitale e uno per l'infotainment dalla grafica rinnovata. Ridotti al minimo, i tasti fisici sopra e sotto le bocchette centrali dell'aria (con una rotella interattiva) richiamano le funzioni principali dell'infotainment e del climatizzatore. Nella console centrale trovano posto due prese Usb-C, la piastra per la ricarica wireless degli smartphone compatibili, il tasto d'avviamento e i due portabottiglie. Pur diverso nelle forme, il volante a due razze ospita i tanti comandi per infotainment, personalizzazione del layout e aiuti alla guida. I rivestimenti saranno disponibili nel colore verde che vedete in queste immagini, ma anche nei più tradizionali grigio, marrone e nero.

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Hyundai Ioniq 5 N - N(essuno) mi può giudicare

4 Ruote - Mar 21,2024

Scendi dalla Ioniq 5 N un po' confuso dalle emozioni. Prima t'interroghi. Poi, sogghignando, ti domandi quando potrai risalirci sopra per vederci chiaro. Perché la verità è che vuoi ri-guidarla questa strana creatura che ha una gran voglia di correre e non va a benzina. 650 CV a spingere un'auto integrale esplicitamente messa a punto per farti correre nei trackday, magari di traverso, non è cosa che capita tutti i giorni. Come sapete la 5 N è elettrica ed è intorno alla sua natura che orbita ogni sua capacità, nonché i tuoi punti interrogativi di petrolhead: " 'legale' innamorarsi di un cambio sequenziale la cui logica di funzionamento è stata sintetizzata da un gruppo di ingegneri specializzati in cambi a doppia frizione?" Aggiungo: è legale, sempre per noi appassionati di guida, cordoli, pista, traversi e ruote fumanti, ammettere che poter scegliere la percentuale di ripartizione di coppia motrice tra avantreno e retrotreno (al punto percentuale) è una cosa troppo prodigiosa per non essere stata provata prima? Ancora: è possibile ammettere che i 2.200 e passa chili di questa Ioniq 5 N ballano per davvero tra le curve con la grazia di chi pesa almeno 700 kg in meno?

Ricampionamento. So che agli elettroscettici pruderanno i polpastrelli dalla voglia di  commentare quanto appena scritto, ma non ho dubbi sul fatto che la Hyundai abbia il merito aver messo sul tavolo della querelle elettrico sì/elettrico no un mezzo con cui guidare in modo del tutto nuovo. E lo ha fatto prendendo tutto quello che abbiamo imparato ad amare dell'auto in oltre 130 anni di storia, campionandolo e riproponendolo su una vettura mai vista prima: al momento, la Ioniq 5 N capitalizza il vantaggio della tecnologia elettrica riuscendo, nel contempo, a elevare gli aspetti più emotivi al rango di nuova necessità. Ecco perché quando scendi da una sessione in pista ti interroghi. Perché la verità è che ti sei divertito a giocare con qualcosa di progettato per farti giocare. Grazie alla tecnologia elettrica. Il nostro Mirco Magni aveva provato la 5 N in anteprima mondiale qualche mese fa, quindi mi concentrerò su alcuni punti sui quali, un giorno, mi piacerebbe confrontarmi con chi avrà modo di guidarla.

Occhio al fuorigiri. Intanto il "cambio", che non ha una vera e propria funzione prestazionale, ma emotiva. Il suo coinvolgimento, questo continuo portarti a sfidare il limite del fuorigiri (che ovviamente non esiste nella realtà, ma contro il quale sbatti - come sulle auto tradizionali - per via di un "taglio" di potenza netto e chiassoso in stile Fast & Furious), ti porta a decifrare con linguaggio noto il mondo della velocità che questo modello esprime. Mi spiego: la "fisicità" restituita dall'uso di questa trovata aiuta moltissimo, per esempio in pista, a trovare riferimenti per staccate o inserimenti seriali in curva. E in generale, dona a chi guida la possibilità di avere un linguaggio da condividere con gli altri piloti quando di guida si parla (esempio: la prima curva a destra si prende in 3 piena). Curiosità: a ogni marcia sono legati un range e una coppia d'uso; questo significa che se pensi di sorpassare in sesta (di otto marce disponibili), diciamo partendo dai 60 all'ora, sarai sottocoppia e dovrai scalare. Assurdo, vero e coinvolgente: finisci con lo smanettare sui paddle neanche fossi su una Rossa.

Stile videogame. Credo sia un gioco. Uno dei più coraggiosi cuciti addosso a un'auto con le forme utili alla vita di tutti i giorni. Come scoprirò nel corso della giornata, la digitalizzazione delle emozioni di guida offerte dal layout elettrico della Ioniq 5 ha permesso ai tecnici della N di trasformare quest'auto nella cosa più vicina che potremmo immaginare a un videogioco. Lo capisci dal volante, coi quattro tasti emozionali sopra e sotto le razze centrali. E lo capisci dalle schermate per configurare la modalità N: più di dieci opzioni che toccano praticamente ogni parametro con cui settare la guida di questo mostro di velocità: 260 all'ora per uno 0-100 da schianto, 3,4 secondi. Un modello che, come da tradizione N, rivendica ogni grammo di cultura hot hatch che sia stato generato dal 1978 a oggi. E oltre.

Ogni minimo dettaglio. I sedili "poltronosi" della Ioniq 5 hanno lascito il posto a questi, molto contenitivi. Abbassano il più possibile una posizione di guida nata per altro, ma hanno il vantaggio di farti percepire molto bene il fatto che qui il baricentro (per via della disposizione della batteria) sta in basso; quindi, l'equazione della piacevolezza di guida torna. Ancora: il mobiletto centrale è stato modificato; ce n'è uno compatto all'altezza delle ginocchia cui è possibile ancorarsi (proprio appoggiando le ginocchia) nei curvoni presi alle velocità più spinte. Sempre sia lodato, come scoprirà chi avrà modo di guidare la 5 N.

Rigenerazione creativa. Con la N, però, accade una magia. Cioè che la guida bella e ficcante, fatta di prestazioni longitudinali e laterali accordabili dal saperci fare, sono state reinterpretate dai nuovi strumenti messi a disposizione dalla natura elettrica della 5 N. Quindi i trasferimenti di carico e le frenate entrano nel vivo della dinamica di guida, grazie a una frenata rigenerativa riprogettata intorno all'uso in pista. Per intenderci, non stiamo parlando di una semplice rigenerazione in rilascio di pedale, ma di una vera e propria frenata con cui è possibile pennellare gli inserimenti sollevando semplicemente il piede. Questa potente rigenerazione consente di usare molto meno i freni in pista e quindi di allungare la capacità frenante nelle giornate di track day. Tyrone Johnson, Managing Director del Technical Center di Hyundai Motor Europe, è orgoglioso sopratutto del modo in cui la 5 N si comporta fra le curve: un obiettivo "non scontato per un'auto di queste dimensioni", raggiunto "lavorando su sospensioni, telaio e assetto". Insomma, lo sviluppo di agilità ha puntato sul fine tuning della frenata rigenerativa per renderla un vero e proprio strumento di guida.

Gomme dedicate. Puoi maltrattare la 5 N, puoi danzarci (esiste addirittura una modalità per ottenere il massimo dalla guida con due piedi): tra le curve di una pista, l'elettrica risponde ai comandi in modo preciso e progressivo. I tecnici della Hyundai mi spiegano poi che il comportamento "sano" dell'auto è anche da attribuire alla partnership con Pirelli che ha permesso di sviluppare un pneumatico capace di mantenere costanti le prestazioni come abbiamo sperimentato in pista (e in tutte le tre opzioni disponibili: invernale, standard e semimescola sviluppata esplicitamente per i trackday). Il pacco batteria da 84 kWh è ottimizzato nelle prestazioni grazie a un programma di climatizzazione utile a mantenere la performane in pista costante e per poter accedere alla supervelocità di ricarica, quella che consente di ripristinare dal 10 all'80% in 18 minuti. Il problema, semmai, sarà trovare circuiti con colonnine rapide nei parcheggi

Last but not least. Mi sono dimenticato del pulsante NGB, l'overboost digitale firmato N che consente di avere il picco di potenza per 10 secondi e poter contare su 650 CV al posto dei 609 "standard". E non vi ho parlato del programma utile a driftare nei parcheggi per il gusto di farlo: attivi la modalità dallo schermo centrale, "tutto sotto" sterzo, giù il gas e via in una (ben poco green) nuvola di fumo Ancora: i pulsanti "shortcut" per richiamare al volo le configurazioni di guida preferite. In verità non ho detto molte cose, perché la mia esperienza si è concentrata sul capire come potesse fare questo elefante a muoversi così tra le curve (cito, parafrasando, l'esclamazione di Albert Bierman, mentore e ideologo del brand N di Hyundai, dopo aver guidato proprio la 5). E la risposta, alla fine, è una sola: se dai a ottimi tecnici appassionati un obiettivo da raggiungere, il risultato potrebbe essere superiore alle aspettative. A patto che gli altri dipartimenti della Casa rispettino questo mandato: il marketing faccia il marketing (e non voglia fare le auto) e i reparti commerciali non vendano cose che non si possono realizzare. Forse è per questo che sulla pista di Castellolí (vicino a Barcellona, in Spagna) ho visto un'elettrica innovativa, divertente per davvero e persino gustosa da guidare; e non è un caso che a Goodwood, l'anno scorso, l'unico stand che avesse una vera e propria fila di gente fuori dalla porta fosse proprio quello della N di Hyundai. In fila per vedere questa elettrica qui. La Hyundai sta dimostrando di sapersi muovere con grande competenza persino in questi anni di incertezza sul futuro dell'auto e delle emozioni. Mica poco, per non provare neanche un briciolo di confusione.

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Isuzu - Nel 2025 un pick-up elettrico per l'Europa

4 Ruote - Mar 20,2024

La Isuzu ha programmato per il 2025 lo sbarco in alcuni paesi europei del nuovo D-Max Bev. Si tratta della prima variante elettrica del noto pick-up, che sarà proposto in un secondo tempo anche in Inghilterra, Thailandia e Australia: è anche il primo modello elettrico in assoluto del marchio giapponese.

Frontale con accenti blu. La presentazione al pubblico del D-Max Bev avverrà nei prossimi giorni al Salone di Bangkok, ma i primi scatti ufficiali mostrano già le differenze principali rispetto ai modelli endotermici: il frontale, infatti, è stato completamente ridisegnato adottando una nuova mascherina quasi del tutto chiusa, con elementi blu che contrastano con il nero lucido. I gruppi ottici sono rimasti identici, mentre sulle fiancate i parafanghi non presentano più gli inserti in plastica grezza. Il pick-up guadagna, così, un aspetto più elegante e un po' meno fuoristradistico.

177 CV con la trazione integrale. La Isuzu ha deciso di mantenere la trazione integrale, e perciò ha scelto di dotare il D-Max di un motore per ogni asse: 55 CV sull'anteriore e 122 CV al posteriore, ovvero 177 CV totali e 325 Nm contro i 190 CV del propulsore diesel. La batteria al litio ha una capacità di 66,9 kWh, ma per il momento la Isuzu non ha pubblicato alcun dato relativo a consumi e autonomia prevista, limitandosi a dire che la velocità massima è superiore a 130 km/h. La portata utile del cassone è di 1.000 kg e sarà possibile trainare rimorchi fino a 3.500 kg.

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Stati Uniti - Emissioni, l'Epa rivede al ribasso gli obiettivi elettrici per il 2032

4 Ruote - Mar 20,2024

L'Agenzia per la protezione dell'ambiente degli Stati Uniti (Epa, Environmental Protection Agency) ha pubblicato il testo definitivo sui nuovi standard federali per le emissioni dei veicoli. Il documento include una revisione degli obiettivi rispetto alla controversa proposta iniziale, annunciata nell'aprile dell'anno scorso: in particolare, è previsto un ritmo più graduale di riduzione delle emissioni tra il 2027 e il 2030 e un'accelerazione nei due anni successivi che dovrebbe portare le elettriche a rappresentare tra il 30% e il 56% delle vendite totali nel 2032, a fronte del precedente 67%. In poche parole, l'amministrazione federale ha rivisto al ribasso i target.

Gli obiettivi. I nuovi standard riguardano le emissioni non solo di anidride carbonica (per le auto l'obiettivo è tagliare 85 grammi di CO2 per miglio entro il 2032, ossia il 50% in meno rispetto agli standard al 2026 e non più il 56% indicato nella proposta iniziale), ma anche di altri inquinanti come gli ossidi di azoto e il particolato. Michael Regan, direttore dell'Epa, ha parlato di oltre 7 miliardi di tonnellate di particelle inquinanti in meno, di miglioramento della qualità dell'aria nelle comunità più congestionate e di una maggiore scelta di veicoli per i consumatori. Inoltre, sono previsti benefici economici netti per 99 miliardi di dollari, di cui 46 miliardi grazie al minor consumo di carburanti. Inoltre, l'Epa ritiene che ogni automobilista possa risparmiare in media fino a 6 mila dollari rispetto ai precedenti standard, nonostante un incremento dei costi tecnologici pari a 1.200 dollari. 

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Cupra Terramar - Fisico da sportiva, anima green

4 Ruote - Mar 20,2024

Sono passati solo sei anni da quando, nella culla della Seat, è nato il marchio Cupra, nuova espressione dell'enclave iberica del gruppo Volkswagen, posizionato a cavallo tra il premium e lo sportivo. Eppure, gli esordi appaiono ora assai lontani. Le prime Cupra lo ricorderete rappresentavano sostanzialmente una rivisitazione estetica, telaistica e prestazionale delle vetture della gamma di Martorell. Poi è arrivata la Formentor, quindi le elettriche Born e Tavascan, ed è iniziata un'altra storia: quella delle vere Cupra. E le aspettative del pubblico si sono alzate, soprattutto grazie al primo dei modelli sopra citati, un indubbio caso di successo. Dunque, cosa dobbiamo aspettarci dalla Terramar, ormai prossima al debutto nella veste definitiva?

A muso duro. Il reveal dovrebbe essere ormai questione di pochi mesi, forse addirittura settimane; questa nuova Suv dalla carrozzeria sportiveggiante è attesa in concessionaria dopo l'estate, dunque è lecito immaginarsi che la presentazione ufficiale avvenga con un congruo margine d'anticipo. Lo stile che qui vi mostriamo nelle nostre ricostruzioni grafiche esclusive era stato in parte già anticipato da una concept, svelata nel giugno del 2022 all'evento "The Unstoppable Impulse". Come al solito, abbondano nervature e pieghe sui lamierati che, al pari delle spalle pronunciate e del padiglione dalla traiettoria sfuggente, seguono la strada tracciata dalla Formentor in termini di design. Mentre il muso, dominato da una calandra ampia e molto aperta, guarda in cagnesco e punta verso il basso, spinto da un cofano che scende in picchiata.

Grintosa anche dentro. La sportività, insomma, fa da fil rouge per questo nuovo modello che, a differenza della Tavascan e della futura compatta Raval, andrà a popolare il fronte endotermico della gamma posizionandosi, per dimensioni, al di sopra della Formentor. Non di molto, a dire il vero: la lunghezza complessiva dovrebbe infatti gravitare intorno ai 4 metri e 50 centimetri (contro i 4 e 45 della crossover lanciata nel 2020). Gli interni dovrebbero tuttavia garantire una maggiore abitabilità per cinque passeggeri e, dal punto di vista stilistico, seguire la tendenza della Tavascan. Puntando su un abitacolo con sedili avvolgenti e dai toni sportivi, forse caratterizzato da un maggior numero comandi fisici, e proponendo la medesima impostazione (digitale) per il quadro strumenti e l'infotainment: ovvero, uno schermo sottile (con realtà aumentata) dietro la corona del volante abbinato un grande touch screen (da 15 pollici di diagonale) al centro della plancia, sotto il quale dovrebbe trovare posto una touchbar retroilluminata per richiamare le principali funzioni.

L'ibrido (plug-in) punta ai 100. Al capitolo motori, la gamma dovrebbe includere varianti endotermiche con elettrificazione leggera, da affiancare alla variante d'alta gamma con powertrain ibrido plug-in. Costruita sulla piattaforma Mqb Evo, la Terramar potrà contare sull'ultima generazione dell'ibrido ricaricabile made in Volkswagen: quello con batteria da oltre 20 kWh, per un'autonomia in elettrico di circa 100 km con un singola carica. La Suv spagnola sarà assemblata nello stabilimento Audi di Gyr, in Ungheria, già sede della linea produttiva della Q3.

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Renault - Al via l'offerta di componenti ricondizionati per elettriche

4 Ruote - Mar 20,2024

Il gruppo Renault, tramite la controllata attiva nel campo dell'economia circolare "The Future Is Neutral", ha lanciato una nuova attività di rigenerazione delle principali componenti del sistema di propulsione delle auto elettriche e, al contempo, una specifica offerta. Infatti, i proprietari di veicoli alla spina potranno scegliere tra nuovi ricambi originali e una gamma di prodotti ricondizionati e certificati, riducendo i costi fino al 30% e limitando il consumo di materie prime nonché le emissioni di anidride carbonica. 

Offerta post vendita. In particolare, il gruppo sarà il primo in Europa a proporre una gamma di prodotti ricondizionati composta da motori elettrici (per i clienti di Renault Zoe, Twingo, Kangoo e Master), elettronica di potenza (Zoe e Kangoo) e batteria (Zoe, Twingo e Megane). La proposta sarà resa possibile anche da un aumento della capacità produttiva di "The Future Is Neutral": l'azienda sarà in grado di produrre, già da quest'anno, oltre 3 mila componenti ricondizionati per veicoli elettrici presso l'impianto di Flins. La fabbrica fa parte di una rete di siti industriali dove il gruppo transalpino ha avviato specifiche attività di economia circolare. Per esempio, nella stessa Flins, a Siviglia (Spagna) e a Bursa (Turchia) si ricondizionano già veicoli usati di tutti i brand, si riparano mezzi pesantemente danneggiati, si riciclano batterie e materiali, oppure si procede con il cosiddetto retrofit elettrico. 

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Jeep Wrangler - Rubicon 392 Final Edition, il canto del "mostro"

4 Ruote - Mar 20,2024

Si conclude dopo meno di quattro anni la carriera della più potente Wrangler mai proposta dalla Jeep: è stata infatti svelata negli Stati Uniti la Wrangler 392 Final Edition, che sarà costruita in soli 3.700 esemplari proposti a partire da 99.995 dollari. La serie limitata affiancherà la Rubicon 392 aggiornata a listino per l'ultimo anno di produzione previsto.

470 CV con l'Hemi aspirato. La sigla 392 indica la cilindrata unitaria in pollici del motore V8 Hemi di 6.4 litri aspirato da 470 CV che permette alla Wrangler di toccare le 60 miglia da ferma in 4,5 secondi. La trasmissione integrale Selec-Trac include il riduttore nel cambio automatico otto marce con paddle al volante; inoltre, sono previsti assali Dana 44, differenziali Tru-Lok a controllo elettronico e barra antirollio anteriore scollegabile elettricamente. La 392 Final Edition è caratterizzata da un equipaggiamento esclusivo che include le grafiche applicate alla carrozzeria, i cerchi da 17" color bronzo, gli interni in pelle Nappa nera con cuciture Mayan Gold, i loghi personalizzati esterni ed esterni in tinta Tupelo, il verricello Warn, le sospensioni rialzate, le protezioni sottoscocca, le protezioni esterne tubolari Mopar e lo speciale kit di attrezzi da 83 pezzi Mopar.

Gli aggiornamenti. Sulla Rubicon 392, che rimane comunque a listino, viene offerto ora di serie l'Xtreme 35 Tire Package con pneumatici da 35" e i cerchi di lega scomponibili antistallonamento. Previsto anche il nuovo scarico a quattro uscite con valvola attiva. La dotazione di serie inoltre include tutti gli aggiornamenti del Model Year 2024, che includono la griglia frontale ridisegnata, il parabrezza insonorizzato, i sedili anteriori con 12 regolazioni elettriche, il volante riscaldabile, la telecamera frontale per la guida in off-road e l'infotainment UConnect da 12,3".

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Shell - Colonnine al posto delle pompe di benzina

4 Ruote - Mar 20,2024

La Shell ha annunciato un piano di disinvestimento biennale che prevede la cessione di 500 distributori all'anno e la costruzione di nuove infrastrutture dedicate a elettriche e ibride plug-in per venire incontro alla crescente domanda di colonnine pubbliche. "Stiamo riqualificando la nostra rete con nuove postazioni di ricarica", fa sapere il colosso dell'energia. "In totale prevediamo di cedere 500 siti (compresi quelli in joint venture con altre società) nel 2024 e altrettanti nel 2025". Le cessioni riguardano poco più del 2% dei distributori gestiti dalla Shell, che nel 2023 erano circa 47.000.

Infrastruttura quadruplicata. Il piano della Shell punta ad avere 200 mila stalli entro la fine del decennio, un numero quattro volte superiore ai 54 mila attuali. Le nuove infrastrutture saranno costruite principalmente in Europa e in Cina, dove già opera più della metà delle sue colonnine. La società punta principalmente ad aprire punti di ricarica pubblici, covinta che alla clientela "servano di pià. Abbiamo anche diversi vantaggi competitivi: per esempio, nei nostri punti ristoro è possibile prendere un caffè, mangiare o comprare articoli di consumo mentre l'auto è attaccata alla colonnina. Con la crescita della nostra offerta di ricarica ci aspettiamo un tasso di rendimento del 12% o più".

Nuovi piani. Dopo l'annuncio della chiusura dei distributori di idrogeno in California, la Shell ha ritoccato al ribasso le tappe intermedie del suo processo di transizione energetica, mantenendo comunque l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Nel frattempo si è anche data un nuovo impegno, quello di ridurre le emissioni dei consumatori dei suoi prodotti petroliferi dal 15 al 20% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 2021).

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Xpeng - Investimenti per un nuovo brand nel segmento A

4 Ruote - Mar 20,2024

In Cina, la Xpeng ha pianificato corposi investimenti per il lancio di un nuovo brand di modelli elettrici a basso costo. Il marchio, che non ha ancora un nome, si concentrerà su modelli con prezzi compresi tra 100.000 e 150.000 yuan, pari a una forbice variabile tra 13.000 e 19.000 euro al cambio attuale, che da soli totalizzano il 34% del mercato interno.

Intelligenza artificiale per tutti. Il nuovo brand, che almeno inizialmente sarà riservato al mercato cinese, farà tesoro delle innovazioni in tema di intelligenza artificiale sviluppate dalla stessa Xpeng: sono stati stanziati investimenti di circa 500 milioni di euro per il solo 2024 da dedicare sia agli Adas, sia ai sistemi operativi che governano i veicoli. Le vetture economiche del nuovo marchio, in particolare, avranno a disposizione dotazioni normalmente riservate ai segmenti superiori, che potrebbero quindi fare la differenza rispetto all'agguerrita concorrenza.

L'arrivo in Italia. La XPeng ha dichiarato di voler sviluppare il nuovo brand sul mercato interno, ma è facile immaginare una futura espansione globale: lo sbarco in Europa dei modelli già disponibili è iniziato dalla Scandinavia e raggiungerà quest'anno Germania, Francia, Regno Unito e Italia.

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