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Auto elettriche - Pechino all'Europa: nessun sussidio, cresciamo grazie all'innovazione

4 Ruote - Apr 08,2024

La Cina torna a difendere i suoi costruttori di auto elettriche. A Parigi, il ministro del Commercio, Wang Wentao, ha incontrato i rappresentanti di diverse aziende del Dragone e ha ribadito la posizione di Pechino sull'indagine anti-dumping avviata da Bruxelles e sulle accuse di sovraccapacità produttiva mosse a più riprese da europei e statunitensi. "Per ottenere vantaggi competitivi, le Case cinesi fanno affidamento su una continua innovazione tecnologica, su un sistema completo di produzione e catene di fornitura e su una sufficiente concorrenza di mercato per svilupparsi rapidamente e non sui sussidi", ha detto Wentao, sottolineando che "le accuse dell''Europa sono infondate"; pertanto, il governo cinese "sosterrà attivamente le aziende nella salvaguardia dei loro diritti e interessi legittimi".

La tavola rotonda. L'incontro ha visto la partecipazione di almeno una decina di imprese attive nella filiera della mobilità elettrica, presenti sul mercato del Vecchio contiente e intenzionate ad ampliare le loro attività europee, tra cui Geely, Saic, BYD e Catl. Al tavolo si è ovviamente discusso delle accuse di concorrenza sleale, ma anche di investimenti, ottimizzazioni di strutture organizzative e di possibili collaborazioni con l'Europa. Da parte loro, i manager hanno espresso gratitudine per il sostegno di Pechino "nello sviluppo delle aziende e nella loro espansione all'estero", confermando l'impegno "a promuovere l'innovazione scientifica e tecnologica, ad aderire a una cooperazione aperta, a praticare una concorrenza leale, a rispondere attivamente alle frizioni commerciali e a ottenere risultati vantaggiosi per tutti attraverso una collaborazione pragmatica con i partner europei". 

Il tour. Wentao è arrivato in Europa per un tour denso di appuntamenti. Secondo le indiscrezioni della stampa francese, il 7 aprile il ministro avrebbe già incontrato Luca de Meo nella veste di presidente dell'associazione dei costruttori europei, mentre oggi è prevista una riunione con il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire. Il viaggio toccherà anche l'Italia: il 12 aprile, Wentao sarà al 'Business and Dialogue Forum Italia-Cina' organizzato a Verona dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. L'appuntamento veronese vedrà la partecipazione del nostro ministro dell'Esteri, Antonio Tajani. Intanto, in Cina si è tenuto un bilaterale tra il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, e il vicepremier cinese He Lifeng: diversi gli argomenti affrontati, tra cui la sovraccapacità produttiva del tessuto industriale cinese.

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Lamborghini - Revuelto Arena, ce n'è una sola

4 Ruote - Apr 08,2024

A Imola si è tenuta la prima edizione del Lamborghini Arena, il più grande raduno dedicato alle automobili di Sant'Agata Bolognese. In quell'occasione è stata presentata la Revuelto Arena, one-off della prima Lambo plug-in realizzata dall'atelier Ad Personam, che si occupa della personalizzazione delle supercar emiliane.

Carbonio a vista. La carrozzeria è in color Grigio Hati con dettagli in Verde Scandal che corrono lungo la parte bassa dell'auto, sugli specchietti retrovisori, sul diffusore e sul tetto. Le pinze dei freni sono in Verde Chiaro, ben visibili dietro i cerchi neri da 21 pollici all'anteriore e da 22" al posteriore. Tetto, cofango posteriore, spoiler, prese d'aria, minigonne, diffusore e specchietti sono in fibra di carbonio lucidata.

Dettagli esclusivi. Nell'abitacolo si ritrovano abbinamenti cromatici che richiamano l'esterno: i sedili in Nero Ade hanno cuciture in Verde Scandal, colore ripreso anche dal logo Lamborghini cucito nei poggiatesta. Sul divisorio posteriore è cucita una mappa del circuito di Imola (con le vie in evidenza) e la scritta Lamborghini Arena 2024 in Bianco Leda; alle estremità della plancia si trovano due piccole targhette in carbonio lucidato con le scritte Lamborghini Arena 2024 e Ad Personam.

Motore invariato. Rispetto alla Revuelt che conosciamo, la one-off non presenta novità tecniche: il powertrain ibrido plug-in prevede il V12 aspirato di 6.5 litri da 825 CV in posizione centrale, abbinato a tre motori elettrici da 190 CV totali, due sull'asse anteriore e uno all'interno nel cambio a 8 rapporti a doppia frizione. La potenza combinata è di 1.015 CV, la coppia di 725 Nm, che permettono alla Revuelto di scattare da ferma a 100 km/h in 2,5 secondi, e di superare i 350 km/h di velocità massima.

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Volvo - Dalla Slovacchia 270 milioni per la fabbrica di Kosice

4 Ruote - Apr 08,2024

La Commissione europea ha autorizzato la Slovacchia a concedere aiuti di Stato per 267 milioni di euro a favore del progetto presentato dalla Volvo per costruire la sua terza fabbrica europea a Valaliky, nella regione di Koice. 

Aiuti diretti. Bratislava erogherà le agevolazioni in forma di sovvenzioni dirette, che dovranno sostenere l'investimento di 1,2 miliardi di euro annunciato dalla Casa svedese. L'impianto avrà una capacità iniziale di circa 250 mila veicoli l'anno e creerà almeno 3.300 posti di lavoro. 

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Pneumatici - Attenzione ai problemi nascosti

4 Ruote - Apr 08,2024

Una volta montati, in assenza di difetti, dei pneumatici spesso ci si dimentica fino al momento della loro sostituzione, che di solito avviene quando il battistrada è consumato. Durante la vita della gomma, tuttavia, possono verificarsi eventi in grado di compromettere in maniera più o meno seria la sicurezza di marcia. Per questa ragione non bisogna mai abbassare la guardia e prevedere un esame più approfondito a ogni tagliando, oppure quando si opera la rotazione delle ruote. Ecco i casi più frequenti in cui è opportuno ricorrere alle cure del gommista di fiducia.

I danni. I pneumatici non sono del tutto immuni da problemi. Periodicamente è opportuno ispezionarli per scoprire se ci sono tagli e rigonfiamenti (soprattutto sui fianchi) e verificare la presenza di un'usura irregolare del battistrada. I rigonfiamenti, in particolar modo, sono il sintomo di un cedimento della tela interna che compone la carcassa e costituiscono un serio campanello d'allarme che non va mai, davvero mai, trascurato. In città, per quanto possibile, bisognerebbe evitare di parcheggiare salendo sui marciapiedi: se proprio non se ne può fare a meno, si cerchi di evitare il più possibile un approccio ad angolo acuto. La ruota va accostata al bordo da superare con delicatezza e con altrettanta cura va dosata la frizione, per evitare di stressare troppo la copertura. In caso di foratura, per non danneggiare la carcassa, è sempre opportuno fermarsi immediatamente o, al massimo, percorrere soltanto i pochi metri necessari per mettersi in posizione di sicurezza. Non cercate di guidare con la ruota a terra (a meno che non disponiate di gomme runflat), perché una semplice foratura, che si può far riparare con pochi euro, potrebbe trasformarsi in un salasso per la necessità di dover cambiare il pneumatico irrimediabilmente danneggiato.

L'invecchiamento della gomma. Il consumo del battistrada è influenzato da diversi fattori: stile di guida, percorsi effettuati e pressione di gonfiaggio. Quanto all'età delle gomme, la bontà di una copertura dipende da come è stata immagazzinata e da come viene impiegata, ragion per cui non è possibile indicare una data di scadenza. A vantaggio del consumatore, tuttavia, gioca il fattore silice. Essendo questa sostanza presente in misura variabile nei pneumatici attuali, grazie a essa il prodotto soffre meno l'invecchiamento anagrafico rispetto a quelli di vecchia generazione. Molti automobilisti si lamentano, quando comprano gomme con data (rilevabile dal Dot, il codice presente sul fianco della gomma che indica la settimana e l'anno di produzione) risalente a oltre 12 mesi prima: in realtà, numerose prove hanno dimostrato che, se la gomma è stata correttamente conservata nel suo deposito, non si avverte alcun calo di prestazioni rispetto a un prodotto uscito dalla fabbrica qualche settimana prima. Tuttavia, coperture in esercizio da almeno sei anni devono essere fatte verificare da un esperto.

Se l'auto non va dritta. Dopo aver acquistato un treno di gomme nuove, può succedere che la vettura non ne voglia sapere di procedere dritta. Il fenomeno, che può essere più o meno accentuato, talvolta non sparisce nemmeno dopo aver fatto verificare e regolare gli angoli caratteristici delle sospensioni. In altri casi, compaiono vibrazioni al volante, prima assenti. Nella prima eventualità, bisogna distinguere se lo scarto rispetto alla marcia rettilinea avviene in tiro o in rilascio del motore oppure a velocità costante. Il primo sintomo può essere dovuto a qualche organo della trasmissione o delle sospensioni; il secondo, invece, può essere attribuito anche alle nuove coperture montate. Una ruota che gira sotto carico, infatti, genera una forza laterale, il cui verso (direzione esterna o interna) dipende dal senso di montaggio sul cerchio. Se le gomme sono montate in modo da equilibrare le forze laterali (a coppia sullo stesso asse), l'auto viaggia dritta. Se, invece, la forza sviluppata da un pneumatico prevale su quella dell'altra montata sullo stesso asse (o si somma nello stesso verso), l'auto tenderà a spostarsi da un lato. Se ciò avviene, è opportuno rivolgersi al gommista che, qualora non fosse in grado d'intervenire con i correttivi a sua disposizione, dovrà chiedere la sostituzione del pneumatico (o dei penumatici) risultati difettosi.

Caccia al colpevole. Le vibrazioni del volante possono essere causate dalle giunte dei semilavorati che costituiscono il pneumatico, che creano disomogeneità nella copertura e che si possono manifestare anche sotto forma di rumorosità cicliche. All'atto dell'equilibratura, inoltre, possono sorgere difficoltà per la necessità di usare contrappesi in misura maggiore rispetto all'ordinario, segno dell'esistenza di qualche problema sulla copertura. Molte volte la situazione si risolve ruotando di mezzo giro la gomma sul cerchio. Ma se ciò non dovesse essere sufficiente, oppure se la gomma, pur risultando equilibrata alla prova dell'equilibratrice, generasse comunque vibrazioni, è il caso di chiedere l'applicazione della garanzia e la sostituzione del pneumatico. Al riguardo, bisogna precisare che ciò deve essere richiesto al venditore della copertura e non al suo produttore: quindi, per esempio, in caso di acquisto online, al sito di e-commerce al quale ci si è rivolti e non al suo fornitore. Ci sono, infine, anche casi in cui la vibrazione, pur essendo di natura simile a quella generata da una gomma, potrebbe essere causata da altri componenti, come cerchi, dischi, tamburi dei freni o elementi della sospensione.

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Maserati - La gamma del Tridente - FOTO GALLERY

4 Ruote - Apr 07,2024

Dall'inizio di questo decennio, il marchio Maserati è alle prese con un totale rinnovamento della gamma, ora votata a un'elettrificazione spinta: tutti i modelli della Casa prevedono una variante full electric Folgore, già disponibile o in arrivo. Una scelta coraggiosa, poiché non supportata da opzioni intermedie: al di fuori delle Bev, l'elettrificazione del Tridente è rappresentata unicamente da un sistema mild hybrid a 48 volt applicato sui quattro cilindri di 2.0 litri. Mancano quindi delle versioni plug-in, proposte da altri marchi di lusso, ma non l'emozione: il V6 Nettuno, non elettrificato, è un capolavoro d'ingegneria. Lo adottano tutte le vetture del nuovo corso Maserati, che troverete nella nostra galleria d'immagini - con prezzi, caratteristiche e dimensioni - affiancate da alcuni modelli in uscita.

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F.1, GP Giappone - Doppietta Red Bull a Suzuka, Ferrari terza con Sainz

4 Ruote - Apr 07,2024

La Red Bull Racing non ha deluso le aspettative, piazzando la terza doppietta stagionale su quattro gare disputate. Max Verstappen ha dominato il Gran Premio del Giappone davanti al compagno di squadra Sergio Perez. La Scuderia Ferrari si conferma seconda forza in pista, con Carlos Sainz che conquista un altro podio davanti a un ottimo Charles Leclerc, capace di recuperare dall'ottavo al quarto posto finale, grazie a un'ottima strategia.

Le dichiarazioni dei protagonisti. "Direi che è stata una bella gara", ha detto Max Verstappen alle interviste post-gara, oggi condotte dall'ex pilota Mark Webber. "La parte critica è stata la partenza, poi la macchina è andata sempre meglio per l'intera gara. Anche i pit-stop sono andati bene, così come l'intera strategia. Insomma, oggi non poteva andare meglio. In Australia c'è stato quel piccolo intoppo, ma sono felice di essere tornato qui e di essere tornato in testa. Fantastico vincere qui". Anche Sergio Perez si è detto soddisfatto del suo weekend: "Lo è stato per tutta la squadra, a dire il vero. Alla ripartenza dopo la bandiera rossa sono partito meglio, ma non abbastanza per insidiare Max. Siamo stati scalzati da Lando e quindi ho dovuto spingere un po' di più nello stint con le Medie, ma quando ho montato le dure sono riuscito a rimontare. Penso che questo sia un buon momento per noi. L'anno scorso qui avevo fatto probabilmente il mio peggior weekend, quindi se andiamo bene qui possiamo andare bene ovunque". Terzo podio su tre gare disputate per Carlos Sainz, che oggi ha detto: "Ho fatto una buona gara e sono molto contento. Direi che è stata piuttosto dura con il degrado, ma poi sono arrivate le nuvole ed è stato un po' più semplice gestirlo, così ho pensato che una sola sosta fosse possibile. Oggi ho dovuto fare dei sorpassi su una pista non certo semplice. Ma sapevo che dovevo fare del mio meglio per avvicinarmi a Lando e Charles e alla fine ci sono riuscito, conquistando il podio".

La Top 10. La Ferrari ottiene il massimo possibile dalla trasferta a Suzuka, mettendo in bacheca anche il quarto posto di Leclerc, confermandosi come seconda forza in pista. La McLaren non è riuscita a capitalizzare quanto fatto in qualifica e Norris ha tagliato il traguardo in quinta posizione, davanti all'Aston Martin di un coriaceo Fernando Alonso. Anche la Mercedes fatica a trovare il bandolo della matassa: George Russell ha tagliato il traguardo al settimo posto, mentre Lewis Hamilton non è andato oltre il nono. Tra le due vetture di Brackley, troviamo l'altra McLaren MCL38 di Oscar Piastri. L'ultimo punto a disposizione, quello della decima posizione, lo conquista l'idolo di casa Yuki Tsunoda. Per la prima volta, il giapponese conquista punti nella sua Suzuka.

Le classifiche. Dopo il quarto round stagionale, Max Verstappen guida il campionato piloti con 77 punti davanti a Sergio Perez, che di punti ne ha 64. Charles Leclerc è terzo con 59 punti, davanti al compagno di squadra Sainz a quota 55. Per quanto riguarda il campionato costruttori, la Red Bull Racing è al comando con 141 punti, 21 lunghezze in più rispetto alla Scuderia Ferrari. Terza la McLaren con 69 punti.

La classifica completa del GP del Giappone a Suzuka >>

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Tesla - Musk: "In agosto sveleremo un robotaxi"

4 Ruote - Apr 06,2024

Dopo le notizie sullo stop al progetto della piccola elettrica da 25 mila dollari, la Model 2 progetto Redwood, e l'immediata smentita da parte di Elon Musk, è arrivato un nuovo, importante annuncio. L'8 agosto la Tesla svelerà il suo primo robotaxi. Un mezzo a guida autonoma che la Casa dovrebbe proporre nelle città americane come soluzione di mobilità a basso costo. Tuttavia, non è dato sapere se si tratti di un ripensamento dei piani o di qualcosa preventivato da tempo, con la piccola low cost da 25 mila dollari che potrebbe effettivamente essere proprio questo robotaxi. Quello che è certo, però, è che Elon Musk è riuscito un'altra volta a stupire l'industria.

Non si potrà comprare. Dopo l'8 agosto, però, come ben sappiamo, dovremo attendere ancora molto tempo prima di vedere su strada le visioni del miliardario sudafricano. Non bisogna infatti dimenticare che in rampa di lancio ci sono ancora modelli come la Roadster, annunciata ormai quasi sette anni fa (era il 16 novembre del 2017) e altre promesse non ancora mantenute. Quest'estate vedremo con tutta probabilità un prototipo del veicolo per trasporto passeggeri che la Tesla ha iniziato a sviluppare per entrare nel mondo dei servizi di ride hailing: con questa nuova vettura, infatti, il costruttore amplierà ulteriormente la propria offerta di servizi, diventando di fatto un fornitore di mobilità. Il robotaxi quasi certamente non sarà in vendita, ma sarà messo a disposizione dalla stessa Tesla in alcuni centri urbani, dove potrà essere utilizzato per gli spostamenti semplicemente utilizzando l'applicazione del costruttore. Esattamente come avviene già da anni con servizi come Waymo, per esempio.

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Auto Usa - Vendute negli States, adocchiate dagli europei - FOTO GALLERY

4 Ruote - Apr 06,2024

Sebbene l'Europa sia sempre più orientata all'elettrificazione del parco auto circolante, sono tanti gli elementi di contatto con il mercato nordamericano, da tempo "Suv-centrico" e con diversi modelli globali in vendita. In alcuni Stati a stelle e strisce imperano i pick-up, certo, assieme ad altri veicoli ben oltre i cinque metri, ma negli altri segmenti di mercato c'è poco di diverso tra le due sponde dell'Oceano Atlantico. Ecco perché abbiamo raccolto nella nostra galleria d'immagini alcuni esempi di auto vendute negli Usa, non solo di marchi a stelle e strisce, che potrebbero incuriosire gli automobilisti europei: elettriche, sportive, Suv dalle dimensioni non esagerate e un iconico pick-up elettrico, probabilmente destinato a rimanere fuori dal nostro mercato.

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Suzuki - (E)V per Vitara

4 Ruote - Apr 06,2024

Premessa: la chiamiamo Vitara elettrica decifrando a modo nostro alcuni indizi e confidando che la Suzuki, nel cambio di paradigma imposto dalla transizione, non voglia sciogliere i legami col suo passato. Soprattutto con un modello dai risultati di vendita lusinghieri. Detto ciò, la solfa non cambia: la Casa di Hamamatsu lancerà nel 2025 la sua prima elettrica, che sarà una compatta a ruote alte proprio come l'attuale B-Suv ibrida. Nascerà da un progetto a quattro mani con la Toyota, che sulla stessa base realizzerà un modello analogo, pronto per essere presentato nei prossimi mesi per poi giungere in concessionaria sul finire del 2024 o poco dopo San Silvestro. Una vettura che, in base agli accordi e alle strategie dei due costruttori giapponesi (non ancora rese pubbliche nei dettagli), dovrebbe avere la precedenza nella corsia d'immissione sul mercato. Dunque, per la Bev di Suzuki toccherà aspettare un po' di più. Ma forse, già entro quest'anno, riusciremo a scoprire com'è: fatta e finita.

Fatta in India. Intanto, il look della Vitara elettrica (sempre che decidano di chiamarla così) ve lo anticipiamo noi, attraverso le nostre ricostruzioni grafiche esclusive. Che muovono le premesse, com'è naturale, dalla concept eVX presentata dalla Suzuki nel 2023 all'Auto Expo di Nuova Delhi: location non certo casuale, visto che, stando alle indiscrezioni, questa B-Suv a batteria verrà assemblata negli stabilimenti della Maruti. Non da sola, ma insieme con la cugina Toyota, che per entrambe andrà a pescare la piattaforma dal patrimonio tecnico già esistente nel gruppo: ovvero, la base e-Tnga già introdotta sulla prima elettrica del marchio delle tre ellissi, la bZ4X. Ovviamente in versione accorciata, dal momento che dovrà dar vita a modelli di dimensioni compatte. Tornando all'identikit tracciato dalla eVX, la Bev di Suzuki dovrebbe aggirarsi intorno ai 4,3 metri di lunghezza, per 1,8 di larghezza e 1,6 di altezza, occupando più o meno lo spazio di una S-Cross.

Tutta un'altra faccia. Pure la futura Toyota è stata prefigurata da un prototipo, denominato Urban Suv, che messo idealmente a fianco della eVX tradisce non poche similitudini: per dirne una, la fiancata muscolosa, con spalle e parafanghi in bella evidenza e una corposa corazza di plastica a proteggere i lamierati dai colpi bassi. Andando verso la zona posteriore, invece, un lunotto inclinato e uno spoiler piuttosto pronunciato danno slancio al profilo. Si arriva così alla coda, dominata da una firma luminosa a tutta larghezza che, ovviamente, differenzia le due giapponesi nei giochi di luce interni. Lo stacco maggiore, però, è nel frontale, per la Suzuki molto più chiuso e pulito nel design rispetto a quello esibito dai modelli attuali del brand. Tuttavia, nell'insieme, non mancheranno echi al linguaggio stilistico tipico delle fuoristrada pur su un modello a vocazione cittadina , in totale coerenza con la tradizione del marchio.

Integrale per definizione. Alla tradizione, come detto, potrebbe ricollegarsi anche il nome della futura Suzuki. Volendo improvvisarci crittologi, potremmo leggere nella sigla eVX del prototipo diversi richiami: in primis all'elettrico, con la e iniziale, ma anche alla Vitara (paragonabile per posizionamento), in quella V centrale, e infine al 4x4 da sempre marchio di fabbrica della Casa di Hamamatsu nella X terminale. D'altronde, alla presentazione della concept, che montava batterie da 60 kWh (per un'autonomia di 550 km nel ciclo di omologazione indiano, paragonabili a circa 400 del Wltp), la Casa aveva confermato la presenza della trazione integrale. Senza però fornire indicazioni sulla potenza dei motori, né sulle prestazioni.

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Dacia Sandero  - La scelta giusta - VIDEO

4 Ruote - Apr 06,2024

Tra le regine indiscusse delle vendite, in Italia come in Europa, la Dacia Sandero continua a essere un punto fermo per chi ha bisogno di un'auto pratica, senza fronzoli, spaziosa, ma soprattutto con un prezzo concorrenziale. Il listino, però, è molto articolato e in base agli allestimenti e alle motorizzazioni, il conto finale può anche sfiorare i 20 mila euro (è il caso dell'allestimento Extreme Up), proiettando la Sandero tra concorrenti particolarmente agguerrite e in alcuni casi più dotate. Quale versione è meglio scegliere, dunque? Ve lo diciamo nell'approfondimento video che trovate qui sotto: fateci sapere cosa ne pensate.

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F.1, GP Giappone - Prima fila tutta Red Bull a Suzuka

4 Ruote - Apr 06,2024

Max Verstappen ha conquistato la pole position del Gran Premio del Giappone, quarto round del Mondiale di Formula 1 2024. Il tre volte campione del mondo ha fermato il cronometro sull'1:28.197, precedendo di soli 66 millesimi di secondo il compagno di squadra Sergio Perez che completa questa prima fila tutta Red Bull Racing. Terzo posto per la McLaren di Lando Norris che domani condividerà la seconda fila dello schieramento con la Ferrari di Carlos Sainz.

Il resto della Top 10. Fernando Alonso è stato uno dei protagonisti di questa qualifica: lo spagnolo è riuscito a capitalizzare il potenziale della sua Aston Martin AMR24 portandola al quinto posto in classifica, ad appena 4 millesimi dalla Ferrari di Sainz. L'altra McLaren, quella di Piastri, è sesta. Nella seconda parte della Top 10 troviamo le Mercedes di Lewis Hamilton, settimo, e George Russell, nono. A sandwich tra i due l'altra SF-24 di Charles Leclerc. Il monegasco della Ferrari ha sofferto parecchio nel primo e terzo settore, fermandosi a oltre mezzo secondo dalla pole, e sarà ottavo sulla griglia. A chiudere la Top 10, Yuki Tsunoda con la Visa Cash App RB, proprio davanti al suo compagno Ricciardo che domani scatterà undicesimo.

Le parole del poleman. Verstappen ha conquistato la sua pole numero 36 in carriera, la terza consecutiva a Suzuka. L'olandese ha commentato questo risultato dicendo: "Eravamo tutti molto vicini, questo è un tracciato difficile per la macchina e per le gomme, perché si è sempre al limite. Oggi l'importante era essere in pole, anche senza un giro perfetto che non sempre riesce. Nel complesso, penso sia stata una giornata produttiva, ma i punti vengono assegnati domani. Per il team è ottimo avere Sergio in seconda posizione, speriamo di poter essere entrambi davanti alla fine della gara domani".

Cosa aspettarci dalla gara. Come ci aspettavamo, la Red Bull Racing è arrivata in Giappone per cercare di distruggere gli avversari e gettarsi alle spalle il brutto risultato dell'Australia. Sul giro secco la Ferrari ha sofferto, ma da ciò che abbiamo visto sia nella prima che nella terza sessione di prove (sull'asciutto) i mini long-run della Ferrari sono interessanti, almeno con Carlos Sainz. Per la Rossa, il podio è alla portata, ma dovrà vedersela con una McLaren in ottima forma a Suzuka.

I risultati completi delle qualifiche a Suzuka >>

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Tesla - Indiscrezioni: "La Model 2 non si farà", Musk smentisce

4 Ruote - Apr 05,2024

La Tesla Model 2, la piccola elettrica da 25 mila dollari annunciata da Elon Musk in persona, potrebbe non arrivare mai. A portare alla luce la notizia frutto di indiscrezioni raccolte tra gli addetti ai lavori è stata la Reuters, che sostiene che il marchio americano abbia messo una pietra sopra al progetto della sorella minore della Model 3. Tra le motivazioni ci sarebbe anche l'eccessiva concorrenza dei costruttori cinesi, motivo che avrebbe spinto la Casa a ripensare la sua strategia, preferendo indirizzare i suoi investimenti in altri ambiti, a partire dal sistema di guida assistita Autopilot. La notizia non ha tardato a generare la reazione dello stesso Musk, che ha immediatamente twittato così: "La Reuters mente perché sta morendo".

Ipotesi robotaxi. L'uscita di Musk è legata alla sfida che X ha lanciato a giornali, siti d'informazione e riviste, a detta del miliardario sulla via del tramonto. Resta dunque da capire se l'affermazione sia frutto di questa "faida" tra l'ex Twitter e i media tradizionali, oppure se si tratti di una smentita vera e propria alla presunta cancellazione della Model 2. La Reuters avrebbe infatti visto dei documenti interni che riportavano lo stop al progetto Redwood (il nome in codice usato internamente per identificare la Model 2), ricevendo conferme da tre differenti fonti bene informate. Secondo queste ultime, la base meccanica della vettura non verrà abbandonata totalmente, ma ripensata per ospitare unicamente dei robotaxi a guida autonoma da proporre per lo sharing.

La genesi dell'elettrica per tutti. Le radici del progetto Redwood - o quantomento le idee su cui si basa - risalgono a quasi 20 anni fa: nel 2006, Musk presentò infatti il suo primo master plan, annunciando l'arrivo di modelli di lusso a batteria e, successivamente, di vetture più economiche, compresa un'elettrica low cost. Negli anni, la Model 2 (nome mai confermato dalla Casa) è tornata alla ribalta più volte, tra indiscrezioni e conferme ufficiali: l'ultima, in ordine cronologico, è la dichiarazione fatta da Musk agli investitori lo scorso gennaio riguardo l'avvio della produzione della piccola elettrica nella seconda metà del 2025.  

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Stellantis - Fim-Cisl: "Produzione in calo del 10% nel primo trimestre"

4 Ruote - Apr 05,2024

La Fim-Cisl lancia un nuovo allarme sui volumi produttivi delle fabbriche italiane di Stellantis, ma questa volta lo fa con i numeri. Il sindacato, infatti, ha presentato il suo consueto report trimestrale e i dati mostrano un'inversione di tendenza dopo due anni di crescita: nei primi tre mesi del 2024 il gruppo ha prodotto 170.415 veicoli, il 9,8% in meno rispetto al pari periodo del 2023. Le ragioni stanno nel -23,8% (pari a 105.255 unità) totalizzato dalle autovetture, che ha annullato il forte miglioramento dei veicoli commerciali (+28,5%, 14.460 unità). 

Volumi dimezzati in quattro impianti. "Fatta eccezione per lo stabilimento di Pomigliano d'Arco che rappresenta più della metà della produzione totale e dove riscontriamo una crescita del 26%, gli altri quattro stabilimenti dimezzano la produzione auto con flessioni molto significative", spiega la Fim-Cisl. In particolare, i volumi di Mirafiori, anche per il ritardo nell'iter per i nuovi incentivi, sono scesi del 51% (12.680 unità, di cui 11.360 Fiat 500 e 1.320 Maserati). Per quanto riguarda il Tridente, a Modena è stato registrato un calo da 330 a 105 MC20. Scendono anche Cassino, con 8.540 vetture prodotte e un -40,7%, e Melfi, con 25.100 unità e un -50,7% (-62% se paragonato ai livelli pre-Covid del 2019).

Pomigliano "vola" con la Panda. In questo quadro ben figura Pomigliano: dopo il +30,3% dell'intero 2023, la fabbrica campana ha chiuso il primo trimestre del 2024 con 58.830 veicoli (+26%). A sostenere i volumi campani è l'inossidabile Panda (+45% e 44 mila esemplari), mentre Alfa Romeo Tonale e Dodge Hornet subiscono un calo del 9,5% (14.830 unità). Infine Atessa, dopo due anni negativi, torna a fornire il suo contributo all'industria italiana grazie a una crescita del 28,5% e, soprattutto a previsioni improntate all'ottimismo: il 2024 dovrebbe chiudersi con 255 mila veicoli, l'11% in più rispetto al 2023. "Se l'andamento riscontrato nel primo trimestre 2024 viene confermato nei prossimi mesi e gli incentivi non invertono la tendenza, la produzione complessiva, con i veicoli commerciali, si attesterà poco sopra le 630 mila unità, al di sotto delle 751 mila del 2023", afferma la Fim-Cisl, sottolineando come, in tal caso, si prospetti sempre più lontano l'obiettivo auspicato dal governo  - e sostenuto anche da Stellantis - di riportare le produzioni italiane sulla soglia del milione di veicoli.

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Dacia Spring - Il restyling sbarca in Italia

4 Ruote - Apr 05,2024

La Dacia sta per aprire gli ordini della nuova Spring, la citycar elettrica oggetto di un restyling a livello di look e dotazioni. La vettura romena ha debuttato nel 2021, vendendo in Europa più di 140 mila unità. Il listino del nuovo modello parte da 17.900 euro (incentivi esclusi), mentre le prime consegne inizieranno a fine estate.

Dacia Spring Expression. La gamma si apre con l'allestimento Expression, che offre di serie la firma luminosa a Led, il display digitale della strumentazione da 7", il Media Control con connettività Bluetooth e i comandi al volante per gestire telefonate e file multimediali. Non mancano il climatizzatore manuale con funzione di ricircolo, il selettore della marcia con funzione di frenata rigenerativa, i sensori di parcheggio posteriori, i vetri elettrici anteriori e i rivestimenti dei sedili in tessuto. Rispetto al modello precedente, si arricchisce la dotazione di sicurezza per adeguare la Spring alle nuove normative europee: sono dunque presenti la frenata automatica d'emergenza, il riconoscimento della segnaletica stradale, l'assistente al mantenimento della corsia, il monitoraggio dell'attenzione del conducente e la chiamata d'emergenza. La nuova Dacia Spring è disponibile in sei colori, tra cui gli inediti Rosso Mattone (che vedete nell'immagine di copertina) e il Beige Safari.

Dacia Spring Extreme. L'allestimento più ricco aggiunge il sistema di infotainment Media Nav Live (su richiesta per la versione Expression) con schermo touchscreen da 10", il navigatore connesso, il supporto wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Inoltre, la dotazione si arricchisce di alcuni dettagli estetici, del display della strumentazione da 10,1", dei vetri elettrici posteriori, degli specchietti a regolazione elettrica e delle sellerie miste TEP/tessuto. Sulla Spring Extreme è disponibile anche la funzionalità V2L (vehicle to load), per la ricarica bidirezionale.

Dacia Spring Business e Cargo. Pensati per la clientela professionale, questi due allestimenti sono disponibili con entrambe le motorizzazioni, da 45 e da 65 CV. La Spring Business è dedicata agli operatori del car sharing, con la predisposizione di serie per l'utilizzo condiviso e la telecamera posteriore. La versione Cargo omologata N1 prevede invece protezioni specifiche per la carrozzeria, i sensori di parcheggio anteriori, la ricarica rapida (per la 65 CV), la paratia a rete interna e il pavimento del bagagliaio rigido e rivestito in moquette.

I prezzi per l'Italia. Ecco il listino completo della nuova Dacia Spring:  

  • Dacia Spring 45 CV Expression: 17.900 euro
  • Dacia Spring 65 CV Expression: 18.900 euro
  • Dacia Spring 65 CV Extreme: 19.900 euro
  • Dacia Spring 45 CV Business: 19.200 euro
  • Dacia Spring 65 CV Business: 20.200 euro
  • Dacia Spring 45 CV Cargo: 18.900 euro
  • Dacia Spring 65 CV Cargo: 19.900 euro
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Xpeng G6 - La Suv-coupé che sfida Tesla (in Europa)

4 Ruote - Apr 05,2024

Prossima a sbarcare anche in Italia, la Xpeng ha presentato la Suv-coupé elettrica G6, il suo terzo modello per l'Europa dopo le berline P5 e la Suv G9. La G6 potrà essere ordinata a partire da maggio, con l'arrivo nelle concessionarie all'inizio dell'autunno. I prezzi verranno comunicati nelle prossime settimane, ma nel frattempo la Casa fa sapere che la garanzia sull'auto sarà di sette anni o 160.000 km.

Powertrain a 800V. La Xpeng G6 è il primo modello della Casa cinese realizzato sulla piattaforma SEPA2.0, con architettura a 800V e potenza di ricarica fino a 280 kW. La Suv cinese sarà disponibile in tre versioni: 

  • G6 RWD Standard Range: motore posteriore da 190 kW (258 CV) e 440 Nm, batteria da 66 kWh, autonomia Wltp di 435 km.
  • G6 RWD Long Range: motore posteriore da 210 kW (286 CV) e 440 Nm, batteria da 87,5 kWh, autonomia Wltp di 570 km.
  • G6 AWD Performance: due motori, uno per asse, per una potenza combinata di 350 kW (476 CV) e 660 Nm di coppia, batteria da 87,5 kWh, autonomia Wltp di 550 km, 0-100 in 4 secondi. 

La velocità massima di tutti i modelli è di 200 km/h. La ricarica rapida permette di passare dal 10 all'80% della batteria più piccola in meno di 20 minuti.

Spaziosa e tecnologica. Lunga 4.753 mm, larga 1.920 mm e alta 1.650 mm, la G6 ha un passo di 2.890 mm e un bagagliaio di 571 litri, che diventano 1.374 con gli schienali della seconda fila abbassati. Lo spazio a bordo non mancherà, "neppure per gli europei più alti", assicura la Xpeng. La strumentazione digitale di fronte al conducente è accorpata in un display da 10,2"; l'infotainment, mosso dall'ultima versione del sistema operativo Smart OS, ha uno schermo da 14,96" e supporta gli aggiornamenti over-the-air.

Pochi optional. La G6 prevede su tutta la gamma cerchi di lega da 20" con pneumatici Michelin, il tetto panoramico di vetro, i sedili riscaldabili e le regolazioni elettriche, la guida assistita di Livello 2, quattro prese Usb, due piastre di ricarica wireless da 50W e un impianto stereo da 960 Watt con 18 altoparlanti e 960. Di serie anche la pompa di calore e la funzionalità Vehicle To Load (V2L) per fornire elettricità ad altri dispositivi. La lista degli accessori si limita al gancio di traino ad azionamento elettrico e i colori della carrozzeria.

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Daihatsu - Le Trevis si danno appuntamento al Japan Show

4 Ruote - Apr 05,2024

Con quell'aspetto da rétrocar, quasi da replica moderna, la Daihatsu Trevis passava tutt'altro che inosservata nel panorama delle utilitarie. Correva l'anno 2006 quando questa vettura arrivò sul mercato europeo: dagli inizi del decennio impazzava la moda della nuova Mini, una reinterpretazione moderna del capolavoro di Alec Issigonis, ma lei, seppur con il dna da vera JDM, aveva un design forse ancor più fedele all'iconica inglese, a parte la comoda "concessione" delle cinque porte. Ecco perché, nonostante i volumi di vendita siano stati ben inferiori ad altre concorrenti dell'epoca, la Trevis è ancora oggi una vettura di cui si ricordano in tanti, molto apprezzata da quegli automobilisti che ne possiedono ancora un esemplare. Alcuni di loro fanno parte del Trevis Club Italia, promotore di diverse iniziative che hanno finora coinvolto i proprietari di questa curiosa citycar, tra cui il raduno del 2023 al Japan Show di Cremona. Un appuntamento che si rinnoverà anche quest'anno.

Il programma. Il raduno 2024, a cui gli interessati dovranno prestare adesione entro il 15 aprile, è fissato per la mattina del prossimo 18 maggio: le vetture potranno parcheggiare all'interno di CremonaFiere, poiché il raduno è uno degli eventi collaterali della rassegna dedicata al Giappone. A tal proposito, ogni vettura dà diritto all'ingresso gratuito per due guidatori, oltre all'ingresso ridotto per ulteriori passeggeri. Dopo il pranzo, le auto partiranno alla volta dello splendido Castello di Rivalta, a Gazzola (Piacenza), per una visita guidata. A seguire, gli equipaggi concluderanno la giornata con un'apericena alla Locanda dei Melograni, nella vicina Gossolengo.

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Automotive - In Lombardia oltre 30 mila imprese e quasi 100 mila addetti

4 Ruote - Apr 05,2024

Il settore automotive riveste un ruolo di particolare peso nel tessuto industriale lombardo. Secondo una ricerca condotta dal Centro Studi Sintesi per conto di Cna Lombardia, all'interno della regione operano 30.010 imprese (il 2,8% del totale), che impiegano 96.572 lavoratori.

Gli addetti. Per la maggior parte si tratta di piccole e medie realtà, come dimostra anche il numero medio di addetti: circa 3,2. Del resto, l'89,2% delle aziende è da inquadrare tra le micro imprese (impiegano il 45,4% del personale), il 7,1% tra le piccole (19,2%), il 2,5% tra le medie (15,7%) e solo l'1,2% tra le grandi (19,7%). In termini di categoria, il 50% è attivo nell'ambito della riparazione, il 38% del commercio, l'8% dei ricambisti, mentre solo il 2% nella produzione e nella componentistica. Nel dettaglio, dal 2014 al 2023 a trascinare la crescita del settore sono state le aziende del commercio (+36%), mentre sono calate quelle della produzione (-23%) e quelle dei ricambisti (-8%). I numeri della Regione sono in linea con quelli dell'aggregato Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna che nel totale ha visto crescere le imprese automotive dell'11% in dieci anni. Rimane importante il peso specifico dell'automotive sul Pil regionale: 4,3% e 40,7 miliardi di euro, di cui l'8% nella produzione, il 9% nella componentistica, il 62% nel commercio, il 10% nella riparazione e l'11% nei ricambisti. La filiera ha anche un impatto notevole sull'export regionale: pesa per il 3,6% (6 miliardi di euro nel 2023) sul totale e si suddivide per il 34% in produzione e per il 66% in componentistica.

Serve la neutralità tecnologica. Detto questo, il presidente di Cna Lombardia, Giovanni Bozzini, sottolinea ancora una volta che "una transizione incentrata solo sull'elettrico danneggia competitività e occupazione nel settore automotive. Bisogna infatti interrogarsi sempre sul rapporto costi-benefici. Serve dunque una visione pragmatica, incardinata al principio della neutralità tecnologica, per dare spazio a una pluralità di strumenti e di soluzioni, tutte coerenti con gli obiettivi dell'Unione Europea. La filiera dell'automotive va finalmente considerata nella sua globalità: produzione, componentistica, autoriparazione". "In sintesi", aggiunge il segretario Stefano Binda, "Cna Lombardia propone una transizione decisa, graduale ed accompagnata da incentivi e formazione del personale. Nessuno chiede di arretrare sugli obiettivi, ma i mezzi con cui perseguirli devono essere molteplici e realistici".

    

 

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Porsche Taycan - Il riferimento elettrico di Zuffenhausen - VIDEO

4 Ruote - Apr 05,2024

Sceso dalla nuova Taycan, mi chiedo come facciano a non sbagliarne una. Mi trovo di fronte alla seconda generazione dell'elettrica di casa Porsche e ho appena percorso gli oltre 4.000 metri del Circuit Monteblanco, non lontano da Siviglia, in Spagna. L'habitat parrebbe innaturale per una vettura come questa, una berlina sportiva da quasi cinque metri di lunghezza e mossa da un powertrain interamente elettrico, ma la Porsche ha calato l'asso anceh stavolta. Mostrando al mondo un nuovo riferimento per l'elettrico ad alte prestazioni, nonché la vettura più potente mai uscita da Zuffenhausen.

Non solo un restyling. Abbiamo già potuto scoprire la nuova Taycan in occasione della presentazione statica qualche mese fa, ma rivediamo brevemente le novità. L'aggiornamento si riconosce per il frontale ed il posteriore ridisegnati, cui sono stati aggiunti nuovi proiettori (con tecnologia Hd Matrix Led all'anteriore, dotati di ben 32.000 pixel per un'illuminazione più efficace) e inedite luci di coda; i parafanghi anteriori e il disegno più appiattito dei proiettori danno ancora più risalto alla larghezza della vettura e alla sua sportività. L'impatto scenico è quello di sempre, grazie a un design che a distanza di cinque anni dal suo arrivo appare ancora futuristico.Le novità proseguono nell'abitacolo, con alcune funzioni che sono state razionalizzate per renderle più facili ed immediate: oltre alla percentuale di carica residua, la strumentazione interamente digitale ora indica la massima potenza di ricarica ottenibile e anche la temperatura della batteria. Inoltre, il supporto per Apple CarPlay è stato ulteriormente ampliato e integrato nei display e nelle funzioni del veicolo, consentendo di controllare le funzioni della vettura direttamente dall'ecosistema della Mela (per esempio, è possibile cambiare stazione radio, o regolare l'aria condizionata e l'illuminazione ambientale). A disposizione, inoltre, c'è anche Android Auto. Lo schermo davanti al conducente, già disponibile nella precedente generazione, ora integra la nuova funzione In-Car Video, che consente lo streaming sul display centrale (solo ad auto ferma) e su quello del passeggero anche in movimento, invisibile dal posto guida grazie a una speciale pellicola.

Cambia sotto. Fin qui sembrerebbe un leggero ritocco di stile, vero? Non dimentichiamo, però, che parliamo di Porsche, marchio che ha fatto dell'affinamento tecnico continuo il suo marchio di fabbrica. Ecco perché i cambiamenti principali si trovano dietro le quinte e interessano il comparto sospensioni, la chimica della batteria e l'efficienza dei motori. Grande novità è il debutto del sistema sospensivo Porsche Active Ride (di cui abbiamo già saggiato le caratteristiche nella prova della nuova Panamera), in grado di proiettare la Taycan nel perfetto connubio tra confort e dinamica di guida. Non appena mi metto alla guida, mi concentro al massimo per sentire come e quanto questo sistema lavori per separarmi dalle asperità stradali. La prima parte del test drive si svolge su strada a bordo di una Taycan Cross Turismo Turbo S. Uscendo dalla città Andalusa l'assorbimento delle sospensioni è ottimale, nonostante i grandi cerchi di lega da 21", in linea con ciò che ti aspetti da una shooting brake di questo calibro, ma le Active Ride consentono anche il contrasto del beccheggio inclinando in avanti l'auto nelle accelerazioni violente (e all'indietro nelle frenate), utile quando a disposizione ci sono fino a 952 cavalli di potenza. La prima sessione della guidata si svolge in autostrada con la guida assistita attiva (peraltro piuttosto precisa nel riconoscere la segnaletica orizzontale): il confort è di pregio assoluto, fatta eccezione per il rumore di rotolamento degli pneumatici, piuttosto avvertibile. Nel complesso, comunque, la Cross Turismo si conferma comoda ed è facile capire il perché sia la preferita dai clienti della Taycan in Italia. Il fatto è che, anche tra le curve, questa versione si dimostra piacevole e persino efficace e veloce, sbalorditivo se si tiene presente la mole e la massa dell'auto. Mi prendo poi del tempo godermi anche la Taycan berlina, che quando uscì nel 2019 riscrisse le regole del divertimento alimentato ad elettroni. Per il secondo test drive della giornata scelgo un esemplare in versione Turbo e colorazione "Oak Green Neo", che ai più nostalgici potrebbe richiamare il glorioso British Green. Attivo subito la modalità di guida Sport Plus, che dà la sveglia sia al sistema sospensivo Active Ride che al motore anteriore. Se normalmente quest'ultimo viene disconnesso frequentemente per aumentare l'efficienza, in questa modalità la sua azione è costtante e l'accelerazione... travolgente. Lo è per gli organi interni ma anche per il mio telefono che, dal portabicchieri, vola direttamente sui sedili posteriori. Spingere davvero la Taycan su strada si rivela praticamente impossibile, nonostante l'equilibrio perfetto delle masse tra anteriore e posteriore e la risposta sempre puntuale dell'impianto frenante e dello sterzo. Per spingere al limite questa cavalleria servirebbe un circuito e si dà il caso che lo abbiamo, ed è qui che proveremo la Porsche più potente mai prodotta. Ma per potervi raccontare come va la nuova punta di diamante dell'offerta Porsche Taycan, la Taycan Turbo GT da oltre 1.100 CV, bisogna attendere ancora qualche giorno.

Carica più in fretta. Tra una sessione di guida e l'altra, gli ingegneri mi raccontano gli innumerevoli interventi apportati alla nuova Taycan. Per esempio, ora la pompa di calore offre una maggiore potenza termica e può precondizionare l'abitacolo e la batteria ad alto voltaggio ancora più rapidamente; il compressore del climatizzatore e gli altri componenti lavorano ad una tensione di 800 volt anziché a 400, il che implica l'eliminazione di un convertitore di tensione riducendo le perdite di conversione e migliorando l'efficienza complessiva. Oltre alla batteria ad alte prestazioni, la Porsche ha migliorato notevolmente anche l'architettura di ricarica. Il Combined Booster Charger (CBC) di nuova concezione sostituisce il convertitore DC/DC e il booster HV di prima generazione: i suoi moduli di potenza di nuova concezione e il raffreddamento ottimizzato consentono di ricaricare a 320 kW, 50 kW in più rispetto al modello precedente. Per quanto riguarda la ricarica in corrente alternata, il caricatore di bordo da 11 kW ha un nuovo controller. Inoltre, il nuovo software avvia molto più rapidamente la comunicazione con la colonnina.

Va più lontano. A seconda della variante di carrozzeria e del motore, l'autonomia della nuova Taycan può raggiungere circa 680 km, che significa un aumento di 175 km o del 35% rispetto alla precedente versione. Questo incremento è stato dato principalmente dalla maggior capacità della batteria (+14%), dall'ottimizzazione del recupero dell'energia e dall'efficientamento del sistema di trazione (+9%), oltre che da altri interventi tra cui l'aerodinamica e la resistenza allavanzamento (+11%). Come spesso capita in occasione di queste anteprime, bisogna fidarsi del computer di bordo, che nel caso della Cross Turismo ha restituito una media 25 kWh/100 km, equivalenti a una autonomia effettiva di circa 390 km. D'altronde, la capacità della batteria è cresciuta da 93 a 105 kWh e la Porsche ha lavorato anche sulla chimica delle celle per ottenere una maggiore velocità di carica e scarica. 

Scatto inedito. Altri interventi riguardano la sostituzione della protezione sottoscocca in alluminio con una in fibra di vetro composita, più robusta e leggera (la massa è scesa di nove chilogrammi). Cambiano anche le doti di accelerazione grazie a livelli di potenza mai raggiunti prima su una Porsche. Due esempi tratti dai due estremi della gamma: la Taycan e la Taycan Turbo S raggiungono i 100 km/h da ferme rispettivamente in soli 4,8 e 2,4 secondi, limando 0,6 e 0,4 secondi rispettivamente dalle prestazioni dei modelli precedenti. Grazie alla nuova funzione push-to-pass del pacchetto Sport Chrono, è poi possibile attivare per 10 secondi un incremento di potenza fino a 70 kW, a seconda della versione, semplicemente premendo un pulsante. In generale, comunque, tutta la gamma ha incrementato le performance. Si parte dalla Taycan a due ruote motrici, che dispone di 300 (320 kW con batteria Performance Battery Plus), per poi salire con la versione a trazione integrale 4S da 400 (440 kW con batteria Performance Battery Plus). Per quanto riguarda le varianti più prestazionali, sul piatto ci sono i 650 kW di potenza massima della Turbo, i 700 kW della Turbo S e i 760 kW (815 kW di picco per due secondi con launch control attivato) della Turbo GT. I prezzi partono da 105.530 euro per la versione d'ingresso e salgono fino a 249.188 euro per la Taycan Turbo GT.  

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F.1, GP Giappone - Piastri in testa in una sessione anomala

4 Ruote - Apr 05,2024

Le prime due sessioni di prove libere del Gran Premio del Giappone sono andate in archivio. La seconda ora di prove è stata però condizionata da una leggera pioggia che ha reso del tutto inutile la sessione, poiché ci si è ritrovati in una condizione d'asfalto troppo asciutta per usare le intermedie, ma comunque troppo umida per poter girare con le slick. Questo ha portato solamente poco più della metà dei piloti a scendere in pista per verificare le condizioni ed effettuare un tempo: Oscar Piastri è risultato comunque il più veloce in una sessione praticamente inutile.

Così nelle PL1. Nella prima sessione di prove libere, invece, era stata la Red Bull Racing a dettare i tempi con Max Verstappen davanti a Sergio Perez, con Carlos Sainz terzo a due decimi dalla vetta e con ottimi tempi nei mini long-run. In questa sessione, andata in scena nel pieno della notte italiana, abbiamo anche assistito a un incidente da parte di Sargeant: il pilota della Williams ha perso il controllo della sua vettura ed è andato a sbattere, riportando diversi danni alla vettura. Il pilota americano corre questo GP con il telaio che era stato incidentato da Albon in Australia, revisionato e rispedito in Giappone.

Tutto rimandato a domani. Il venerdì di prove si chiude con poche informazioni e tanto lavoro da fare per le squadre: sotto questo profilo, sarà importantissima l'ultima ora di prove libere di domani, nella quale si proverà sia in condizioni da gara che in simulazione di qualifica. Meteo permettendo, almeno.

I risultati completi delle Libere 2 a Suzuka >>

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Kia - La domanda di elettriche è altalenante: più ibride in gamma

4 Ruote - Apr 05,2024

La Kia ha organizzato un incontro con la comunità finanziaria per presentare un'aggiornamento delle sue strategie e rispondere a un panorama automobilistico sempre più incerto. Le modifiche, apportate a circa un anno dalla presentazione dell'ultimo piano industriale, riguardano, soprattutto, i piani commerciali e produttivi sul fronte dell'elettrificazione. La Casa coreana ritiene che la domanda di elettriche sia destinata sì a crescere fino al 2030, ma a un ritmo irregolare, soprattutto nel futuro più immediato, a causa di fattori quali l'indebolimento dell'economia globale, il taglio degli incentnvi e il lento sviluppo delle infrastutture di ricarica. Pertanto, per "rispondere agilmente ai cambiamenti del contesto di mercato", la Kia intende aumentare la propria flessibilità in termini di offerta, rafforzando la gamma di ibride con sei modelli nel 2024, che dovranno diventare otto nel 2026 e nove nel 2028, e con opzioni di ibridizzazione "sulla maggior parte dei principali prodotti".

Le elettriche. I coreani, intenzionati a produrre sia elettriche che vetture endotermiche in tutte le fabbriche, hanno comunque confermato i programmi di sviluppo e lancio di elettriche volto a raggiungere vendite globali per 1,6 milioni di unità a batteria entro il 2030 (su volumi totali sempre previsti a 4,3 milioni): entro il 2027, le Bev in gamma saranno 15, di cui sei pronti entro il 2026: si inizia quest'anno con la EV3, seguita da EV2, EV4 ed EV5 sui mercati principali, tra cui Usa, Europa e Corea del Sud. Per i Paesi emergenti, sono previste due Bev specifiche come la Carens per l'India. Il programma è funzionale a far raggiungere a Bev, ibride e Phev il 58% delle vendite totali entro il 2030, vale a dire 2,48 milioni di unità. A contribuire dovranno essere anche i Purpose Built Vehicle (PBV), veicoli elettrici progettati per soddisfare specifiche esigenze di mobilità della clientela: la Kia intende lanciarne due, la PV5 e la PV7, con l'obiettivo di venderne 250 mila nel 2030 anche grazie all'espansione dei canali serviti (i mezzi saranno offerti non solo alle aziende, ma anche ai privati). 

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