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Cina - La Omoda 4 è la versione di serie della 3

4 Ruote - Ott 17,2025
Nel corso dell'International User Summit 2025, organizzato dai brand Omoda & Jaecoo presso la loro sede di Wuhu, in Cina, è stata presentata ufficialmente la nuova crossover compatta che abbiamo conosciuto qualche mese fa con il nome di Omoda 3, e che nella sua versione di serie diventerà Omoda 4. L'arrivo nelle concessionarie è previsto per la seconda metà del prossimo anno. Design da mangaLunga circa 4,4 metri, la Omoda 4 si caratterizza per un linguaggio stilistico molto più aggressivo degli altri modelli, chiamato Cyber Mecha e ispirato ai robottoni giapponesi: linee geometriche (anche nell'abitacolo), tanti dettagli high tech, come le nuove luci O-Universe. Volevamo declinare l'identità di marca in modo più affilato, ha dichiarato Shawn Xu, amministratore delegato dei marchi Omoda & Jaecoo. Come sui jet (e sulle Lamborghini)Il design esasperato, fatto di linee nette e angoli vivi, trova posto anche nell'abitacolo, che qui vedete fotografato nella sua versione definitiva: piccolo il quadro strumenti dietro il volante, mentre al centro della plancia è disposto un grande schermo dell'infotainment a sviluppo verticale. Nella console centrale, tra i pulsanti a forma romboidale, si trova il comando d'avviamento protetto da uno sportellino rosso, come sui jet (ma anche sulle Huracán e Aventador). Motorizzazioni per tutte le esigenzeLa Omoda 4 sarà disponibile inizialmente con una motorizzazione a benzina (non sappiamo se sarà la stessa montata sulla Omoda 5, ossia il 1.6 da 147 CV), affiancata da un powertrain full hybrid da 150 kW (204 CV). Più avanti arriveranno anche la plug-in e la full electric: l'ibrida ricaricabile dovrebbe offrire un'autonomia a zero emissioni di un centinaio di chilometri, mentre per l'elettrica è prevista una batteria da 67 kWh, per un'autonomia di circa 400 km. L'unità a corrente dovrebbe essere la stessa da 150 kW (204 CV) della Omoda 5.
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Il premio - Il Pirelli Cyber Tyre è "il pneumatico più innovativo del 2025"

4 Ruote - Ott 17,2025
Durante gli AutoTech Breakthrough Awards 2025, riconoscimento internazionale che premia le realtà e i servizi più innovativi nel settore della tecnologia automotive, il pneumatico Cyber Tyre della Pirelli ha vinto il premio Vehicle-to-Everything (V2X) Innovation of the Year. Questa tecnologia è fondamentale per il futuro della mobilità intelligente, perché comprende la guida autonoma, i veicoli connessi e la digitalizzazione delle infrastrutture. Integrando l'intelligenza direttamente nel pneumatico, Pirelli Cyber Tyre rende più sicuri i sistemi di trasporto, si legge nelle motivazioni per il premio. Come funziona il Cyber TyreSviluppato con la collaborazione della Bosch, il Cyber Tyre della Pirelli è il primo sistema al mondo in grado di raccogliere dati e informazioni da sensori posizionati all'interno del battistrada, elaborarli con software e algoritmi proprietari e trasmetterli a un'unità elettronica di controllo, che interviene in tempo reale sui parametri che regolano la dinamica del veicolo. Già adottato sulle Aston Martin, questo sistema permette anche la comunicazione tra veicoli e con le infrastrutture connesse, contribuendo con i suoi dati allo sviluppo delle smart city, per la pianificazione della mobilità urbana e della manutenzione delle strade.
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Scoperta... esclusiva - La prima BMW Skytop va a un collezionista italiano

4 Ruote - Ott 17,2025
Il primo proprietario di uno dei 50 esemplari della BMW Skytop è italiano: la serie limitata, presentata a Villa d'Este e basata sulla Serie 8, è stata consegnata ad Andrea Levy, presidente del Salone Auto Torino, con una piccola cerimonia al BMW Welt di Monaco. A novembre, la Skytop sarà esposta a Torino, in occasione dell'anteprima del Salone 2026. Le caratteristiche uniche della SkytopLa Skytop, così come accaduto per la 3.0 CSL del 2023, nasce in allestimento unico senza possibilità di personalizzazioni. La meccanica è quella della M8 con motore V8 biturbo da 625 CV e trazione integrale, mentre carrozzeria e interni sono stati totalmente rivisti per offrire contenuti esclusivi. I gruppi ottici sono unici per questo modello, così come tutti i pannelli esterni in carbonio con il caratteristico tetto asportabile manualmente in due parti e la verniciatura con effetto Chrome Shadow. Gli interni sono completamente rivestiti di pelle Merino, rifiniti con qualità artigianale e impreziositi da sei inserti esclusivi firmati Swarovski. 
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Classifica Bev - Incentivi auto elettriche, i dieci modelli con più autonomia

4 Ruote - Ott 17,2025
I nuovi incentivi per l'acquisto di auto elettriche (qui trovate il nostro speciale) partono il 22 ottobre: per sapere quali modelli accendono ai contributi statali potete scorrere l'elenco che abbiamo preparato, e che comprende anche i veicoli N1 per le microimprese. Se però siete alla ricerca delle Bev che permettono di andare più lontano, e che per prezzo rientrano comunque nei limiti degli incentivi, leggete la classifica qui sotto: troverete le dieci elettriche che, dati delle Case alla mano, garantiscono la maggiore autonomia. Nota 1: ricordiamo che ai fini dell'accesso agli incentivi conta solo il prezzo netto dell'auto (quindi senza IVA), che non può superare i 35.000 euro. Oltre all'IVA del 22%, il prezzo finale al consumatore può comprendere in alcuni casi anche la messa in strada. Nota 2: per brevità, nelle schede che seguono riportiamo i prezzi con i due contributi previsti dagli incentivi: quello da 11.000 euro (con indicatore Isee sotto i 30.000 euro) e quello da 9.000 euro (Isee compreso tra 30 e 40 mila euro). Peugeot e-3008La sorella di piattaforma della Opel Grandland (sono entrambe costruite sul pianale Stla Medium del gruppo Stellantis, di cui fanno parte entrambi i marchi) è una Suv-coupé lunga 4.542 mm e con un passo di 2.739. Le linee sono moderne e aggressive, accentuate dai tre artigli verticali della firma luminosa. Alta la posizione di guida, con la plancia dominata da uno schermo ricurvo da 21 che unisce strumentazione digitale e infotainment. Il bagagliaio ha una capacità di 428 litri, misurati dal Centro prove. I prezzi della e-3008 con gli incentiviIl powertrain è lo stesso della Grandland: 157 kW (213 CV) e 343 Nm di coppia, così come la batteria da 73 kWh: le linee più filanti fanno guadagnare qualche chilometro extra, per un'autonomia dichiarata di 526 km (la Opel arriva a 523). L'unico allestimento che accede agli incentivi è l'Allure da 43.430 euro, che con i contributi statali scende a 32.430 / 34.430 euro. MG4 Electric Trophy Extended RangeLa MG 4 è una berlina elettrica di segmento C dalle linee personali e aggressive: è lunga 4.287 mm, larga 1.836, alta 1.516 e ha un passo di 2.705 mm, che regala tanto spazio per i passeggeri. Il bagagliaio, dalla forma regolare, mette a disposizione 276 litri, non moltissimi (e manca anche il frunk anteriore). Lineare e minimalista la plancia, con plastiche rigide ma finiture e assemblaggi ben curati. L'infotainment da 10,25 non è velocissimo nella risposta, ma offre la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. I prezzi della MG4 con gli incentiviTutta la gamma della berlina anglo-cinese accede agli incentivi, ma quella più interessante per chi fa tanti chilometri è la Trophy, l'unica a montare una batteria da 77 kWh (le altre motorizzazioni hanno accumulatori da 49 e 64 kWh), per una percorrenza dichiarata di 530 km. Il listino di questa versione parte da 41.290 euro, che con gli incentivi statali scende a 30.290 / 32.290 euro. Tesla Model Y Standard Presentata poche settimane fa ma già ordinabile, la nuova Suv elettrica della Casa di Elon Musk mantiene le dimensioni e l'abitabilità degli altri modelli (che adesso si chiamano Premium): 4.797 mm di lunghezza, con un bagagliaio che arriva, con gli schienali della seconda fila abbassati, a 2.118 litri complessivi. Si distingue nel frontale, privo della striscia luminosa che unisce i due sottili gruppi ottici, e per la dotazione di serie meno ricca delle altre varianti: i rivestimenti dei sedili, meno avvolgenti, sono in tessuto e non in pelle, il tunnel centrale è stato tolto, così come lo schermo da 8 per i sedili posteriori e persino la radio. I prezzi della Model Y con gli incentiviLa Tesla non comunica la capacità della batteria dei suoi modelli, ma l'autonomia dichiarata per la Model Y Standard è di 534 km. Il listino parte da 39.990 euro, che con gli incentivi statali scende a 28.990 / 30.990 euro. Volkswagen ID.3 Pro SLa prima elettrica del gruppo Volkswagen, che con il restyling è stata resa più efficiente, è una  berlina lunga 4.264 mm, larga 1.809 e alta 1.564 mm, con un passo di 2.770 mm che la rende molto spaziosa per tutti i passeggeri. Solo discreta, in compenso, la capacità del bagagliaio: il Centro prove ha misurato 330 litri (e manca anche il frunk anteriore). Buone le finiture in abitacolo, pochi i comandi fisici; l'infotainment da 12 offre la connettività per Android Auto e Apple CarPlay senza fili. Di serie la guida assistita di livello 2. I prezzi della ID.3 con gli incentiviLa ID.3 è disponibile con tre tagli di batteria, ma a noi interessa quella di maggiori dimensioni, ossia 79 kWh netti: l'autonomia dichiarata è di 568 km. Il powertrain di questa versione ha una potenza di 150 kW (204 CV) e 310 Nm di coppia. Due gli allestimenti che accedono agli incentivi, chiamati Pro S e Pro S Edition Plus, con prezzi da 42.490 euro, che con il contributo statale scendono a 31.490 / 33.490 euro. Toyota bZ4XLa prima Suv elettrica della Toyota è la gemella della Subaru Solterra, dalla quale si distingue solo per la calandra. Lunga 4.690 mm, larga 1.860 e alta 1.650, la bZ4X ha un passo di 2.850 mm, che permette di viaggiare comodi anche in cinque, con tanto spazio sopra la testa e 421 litri per i bagagli (misurati dal Centro prove). L'abitacolo è ben fatto, dallo stile moderno e con tanti comandi fisici: di serie la strumentazione digitale da 7 e l'infotainment da 8 (da 12,3 per la più ricca Lounge), con Android Auto e Apple CarPlay wireless. I prezzi della bZ4X con gli incentiviOltre alla versione con powertrain da 123 kW (167 CV) e batteria da 57,7 kWh, agli incentivi accede anche l'allestimento Icon, con motore da 165 kW (225 CV) e batteria da 73,1 kWh, per un'autonomia dichiarata di 569 km. Il listino di questa versione parte da 43.900 euro, che con gli incentivi diventano 32.900 / 34.900 euro. Skoda Elroq 85Questa Suv media (lunga 448 cm, larga 188 e alta 162), costruita sul pianale Meb del gruppo Volkswagen, è il modello che inaugura lo stile Modern Solid della Casa boema, con i gruppi ottici sdoppiati e la sottile firma luminosa alla base del cofano. Il passo di 277 cm garantisce un abitacolo arioso e vivibile anche per chi siede dietro, mentre il bagagliaio mette a disposizione 399 litri di capacità complessiva, misurati dal Centro prove, con tante soluzioni pratiche (tra cui la rete sotto la cappelliera per i cavi di ricarica). Curati gli interni, con una plancia minimal ma una buona dose di comandi fisici e un infotainment da 15 moderno e veloce, con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto di serie. I prezzi della Elroq 85 con gli incentiviSono tre le motorizzazioni che accedono agli incentivi, ma la più autonoma è la 85, con motore da 210 kW (286 CV) e trazione posteriore, abbinato a una batteria da 82 kWh lordi (77 kWh netti): secondo la Casa è possibile percorrere 580 km con una sola ricarica. Il listino di questa versione parte da 43.500 euro, che con gli incentivi statali diventano 32.500 / 34.500 euro. Kia EV3La nuova crossover elettrica della Casa coreana è lunga 431 cm e ha un passo di 268 cm, che permette a chi siede dietro di contare su tanto spazio per ginocchia e testa, oltre che sul pavimento piatto. Le forme sono muscolose e personali, in linea con gli ultimi modelli della Casa coreana: nel traffico la riconosci subito. Minimal l'abitacolo, dove abbondano plastiche morbide e tessuti gradevoli al tatto: la plancia è dominata dal maxi display da quasi 30 pollici complessivi, che raccoglie strumentazione digitale e infotainment, veloce e ricco di funzioni. Il portellone elettrico, di serie, si apre su un bagagliaio dalla buona capienza (385 i litri rilevati dal Centro prove), con il pavimento regolabile su due livelli. Il frunk anteriore mette a disposizione 15 litri e può accogliere i cavi di ricarica. I prezzi della EV3 con gli incentiviAgli incentivi statali accendono le versioni con batteria da 58,3 kWh (436 km di autonomia) ma anche gli allestimenti Air ed Earth della variante con accumulatori da 81,4 kWh, che consentono di percorrere 605 km con una sola ricarica. Il listino di questa versione parte da 39.950 euro: approfittando degli incentivi statali il prezzo scende a 28.950 / 30.950 euro. Toyota C-HR+Il secondo modello elettrico della Toyota riprende il nome e lo stile della Suv-coupé, di cui però non è la versione elettrica: è un'auto del tutto nuova, costruita sulla piattaforma e-Tnga, lunga 4,52 cm e con un passo di 275 cm, che regala tanto spazio davanti e dietro. Il baule ha una capacità dichiarata di 416 litri. L'abitacolo, ben rifinito, riprende le forme di quello della bZ4x, con il grande schermo da 14 dell'infotainment e i comandi fisici per il climatizzatore. I prezzi della C-HR+ con gli incentiviOltre alla versione d'attacco con batteria da 57,7 kWh, agli incentivi accede anche la Icon, con motore da 165 kW (224 CV) e batteria da 77 kWh: l'autonomia dichiarata è di 609 km. Il prezzo di questa motorizzazione parte da 43.800 euro: con il contributo statale si scende a 32.800 / 34.800 euro.  Kia EV4Realizzata sullo stesso pianale della EV3, la EV4 è una berlina elettrica a cinque porte lunga 443 cm, larga 186 e alta 149 cm; il passo di 286 cm ha permesso di ottenere un abitacolo molto spazioso, anche per chi siede dietro (ma un quinto passeggero viaggia più sacrificato). Lo stile è personale e non mancano i richiami al mondo delle crossover, in particolare per le ampie protezioni in plastica. Ben fatto l'abitacolo e facile da utilizzare l'infotainment, nel doppio display accanto alla strumentazione digitale, con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Il bagagliaio ha una capacità di 435 litri (ma manca il frunk anteriore). I prezzi della EV4 con gli incentiviOltre alle versioni con batteria da 58,3 kWh, agli incentivi accede l'allestimento Air con accumulatori da 81,4 kWh: l'autonomia dichiarata è di 625 km. 42.950 euro il prezzo di listino, che con il contributo statale scende a 31.950 / 33.950 euro. Tesla Model 3 Long Range RWDLa Model 3 continua a confermarsi l'auto elettrica più venduta in Italia dall'inizio dell'anno. Il restyling di fine 2023 le ha regalato un look più sportivo: lunga 4.720 mm, continua a offrire tanto spazio a bordo per passeggeri e bagagli: 436 i litri al posteriore, a cui si aggiungono i 73 all'anteriore. L'interno è minimalista, con materiali e finiture migliorati: tutte le funzioni dell'auto ruotano attorno al grande schermo centrale da 15,4. Di serie la guida assistita di livello 2, che la Casa chiama Autopilot. I prezzi della Model 3 con gli incentiviCon il recente taglio dei listini in vista degli incentivi statali, oltre alla versione d'attacco RWD, può beneficiare dell'ecobonus anche la Long Range a trazione posteriore: questo è il modello che garantisce di macinare più km con una sola ricarica: sono ben 750 quelli dichiarati dalla Casa. Il listino di questa versione parte da 42.690 euro, che scende con il contributo statale a 31.690 / 33.690 euro.
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Dealer - Giacomel, 380 dipendenti e unAcademy

4 Ruote - Ott 17,2025
La concessionaria Fratelli Giacomel opera in tre province lombarde Milano, Lodi e Pavia prevalentemente nella distribuzione e assistenza dei marchi del gruppo Volkswagen, attraverso strutture che impiegano 380 persone. Alle sedi esistenti s'è aggiunta da poco quella di via Cassano d'Adda a Milano, dedicata ad Audi. In occasione dell'inaugurazione della showroom sono stati presentati alcuni programmi dell'azienda nell'ambito della responsabilità sociale d'impresa, rivolti in particolare ai giovani. Fra quelli connessi all'attività della Fratelli Giacomel, il direttore generale Alberto Giacomel ha inaugurato l'academy che porta il nome dell'impresa di famiglia, alla presenza dell'assessora allo Sviluppo economico e Politiche del lavoro Alessia Cappello. Obiettivo dell'iniziativa, l'erogazione di tirocini formativi dedicati agli studenti che hanno appena concluso il proprio percorso di studi e desiderano intraprendere una carriera nel settore automotive e dei servizi collegati.
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Test su strada - Nissan Leaf, decana elettrica: come va e quanto costa la nuova generazione

4 Ruote - Ott 17,2025
Da berlina a crossover, la trasformazione cui è andata incontro la Nissan Leaf non deve sorprendere. Cambiare le carte in tavola fa parte del Dna che dal debutto ha contraddistinto la giapponese. A lei spetta infatti il merito di aver aperto, nel 2010, la via alle vetture elettriche, quando le auto a batteria erano ancora un'ipotesi lontana nei piani della maggior parte dei costruttori. Ad eccezione proprio di Nissan che ci ha creduto per prima anticipando i tempi. Oggi la Leaf è giunta alla terza generazione con circa 700.000 unità vendute nel mondo. Rivista e corretta in tutto, cambia dentro e fuori per rimanere competitiva in un segmento ormai affollato. Si fa notareProgettata nella terra d'origine, presso il Global Design Studio di Atsugi, la nuova Leaf sfoggia proporzioni più muscolose rispetto alla generazione precedente, oltre che una silhouette filante con un Cx di 0,25, ottenuta adottando soluzioni come le superfici scolpite, le maniglie a filo e i fanali posteriori 3D. Compatta nelle dimensioni - 4,35 metri di lunghezza, 1,81 di larghezza e 1,55 di altezza - la nuova Leaf propone sulla carrozzeria dettagli ereditati dai modelli superiori, tra cui il tetto panoramico oscurante, e cerchi fino a 19 pollici. Interni spaziosi e tecnologiciAll'interno, l'elettrica nipponica offre un abitacolo che sfrutta al meglio il passo di 2,69 metri. Il bagagliaio da 437 litri è facilmente accessibile grazie al portellone elettrico e alla soglia a filo con il piano di carico. I materiali delle finiture, realizzati in parte con componenti sostenibili, sono piacevoli al tatto e ben assemblati. Sulla plancia spiccano due display da 14,3 pollici, uno per la strumentazione e l'altro per l'infotainment con suite Google integrata, mentre i comandi fisici sono ridotti al minimo. La connettività passa per i servizi NissanConnect e gli aggiornamenti over-the-air e l'impianto Bose assicura un suono immersivo integrando un altoparlante nel poggiatesta del conducente. L'unica nota meno convincente riguarda la posizione dei sedili anteriori, fissati piuttosto in basso: una scelta che favorisce la postura di guida, ma lascia poco spazio per i piedi di chi si siede dietro. La potenza in base alla batteriaSotto al vestito, la nuova Leaf adotta la piattaforma CMF-EV, condivisa con la Ariya, ed è offerta in due configurazioni. La versione standard, con batteria da 52 kWh, garantisce secondo la Casa un'autonomia Wltp di 440 km, sviluppa 177 CV e 345 Nm di coppia e accelera da 0 a 100 km/h in 8,6 secondi. La long range, invece, monta una batteria da 75 kWh che le consente di percorrere 622 km con una carica, arrivando a 218 CV e 355 Nm (0-100 km/h in 7,6 secondi). La ricarica rapida DC fino a 150 kW (105 kW per la versione da 52 kWh) consente di recuperare in 30 minuti energia sufficiente a percorrere 420 km. Tramite la funzione Vehicle-to-Load, la vettura può poi alimentare dispositivi erogando una potenza massima di 3,6 kW. Confortevole e rassicuranteProvata in Danimarca sulle strade di Copenaghen, la Leaf long range convince per il confort generale e la guida piacevole. Le sospensioni filtrano bene le sconnessioni e in città ci si muove con disinvoltura, usando l'e-Pedal Step per rallentare e sfruttare la rigenerazione adattiva. Anche lontano dal traffico, su tratti più scorrveoli, il comportamento della Leaf resta rassicurante, anche se, ovviamente, non si tratta di una vettura sviluppata attorno al concetto di dinamismo: più semplicemente, i sistemi di assistenza alla guida intervengono quando serve, facendo squadra con il ProPilot Assist, l'Around View Monitor 3D e il cruise control intelligente. Quanto ai consumi, la Nissan dichiara 13,8 kWh/100 km nel ciclo combinato, un valore il linea con quello che abbiamo letto sulla strumentazione di bordo al termine del nostro test. Ne sapremo più quando arriveranno i numeri del nostro Centro Prove. Prezzo e disponibilitàCostruita nello stabilimento britannico Nissan di Sunderland, la nuova Leaf sarà disponibile in Italia dalla primavera 2026. Ordinabile da novembre, ha un prezzo di listino a partire da 36.900 euro, che può scendere fino a 25.900 euro con gli attuali incentivi. Salvo esaurimento fondi.
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Veicoli commerciali - Gate: nuovo assetto, stesso focus sulla locazione green

4 Ruote - Ott 17,2025
Gate è l'acronimo di Green & advanced transport ecosystem ed è una creatura dell'Iveco Group, che la presentò nel 2022 in concomitanza col lancio dell'eDaily elettrico - con l'obiettivo di fornire strumenti di gestione dei costi per affrontare la transizione ai clienti dei suoi veicoli commerciali e industriali con propulsioni alternative. La scorsa primavera, il gruppo ha annunciato l'evoluzione di Gate in una joint venture, nella quale l'azionista di maggioranza (al 51%) diventa la specialista olandese delle soluzioni finanziarie DLL, mentre l'Iveco conserverà il 49%. Il primo ottobre scorso, i due partner hanno ottenuto dalle autorità il via libera al nuovo assetto societario. Ceo della nuova Gate è Elio Fonti, che, parallelamente al suo percorso nel gruppo torinese, è stato head of strategy & project management della società fin dalla prima ora. Nel corso di un incontro con la stampa, Fonti ha confermato il programma di espansione delle attività a ulteriori Paesi oltre a Italia, Francia e Germania, privilegiando quelli dove DLL e Iveco Group sono già presenti. Quanto alle aree di business, che adesso si concentrano alle soluzioni a supporto dei clienti dell'eDaily, la recente introduzione nella gamma Iveco di modelli elettrici più leggeri come eJolly ed eSuper Jolly, frutto della collaborazione con Stellantis Pro One, costituisce di per sé un'opportunità di ampliamento. In un secondo tempo, l'offerta si potrà estendere ai veicoli industriali come i medi Eurocargo e i pesanti eS -Way, coerentemente con lo sviluppo del mercato e delle politiche di regolazione delle emissioni dell'Unione Europea, e ai prodotti di marchi diversi da Iveco. Fonti non prevede un impatto significativo sulle attività e i programmi di Gate a seguito dell'acquisizione di Iveco da parte di Tata.
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Maserati - MCPura, puro piacere di guida

4 Ruote - Ott 17,2025
Pura, di nome e di fatto. Perché la Maserati MCPura, erede della MC20, punta tutto sulla purezza. Di guida, ma anche a livello esperienziale. Non ha ceduto all'elettrificazione, col suo V6 biturbo Nettuno da 630 CV che è rimasto immutato, ma si è affinata in vari dettagli, soprattutto a livello d'estetica. Continuando a regalare a chi si mette al volante un'esperienza di guida unica nel suo genere. Perché se una Ferrari è indubbiamente più performante e una qualsiasi tedesca d'altissima gamma è più tecnologica, lei riesce a distinguersi da tutto con la sua innata eleganza fatta di stile italiano e di attenzione ai dettagli. Uno su tutti, il confort. Che non è esattamente la prima cosa che vai a pensare quando valuti una supercar, ma che in realtà è un fattore dirimente per chi questa sportiva non la guarda solo con gli occhi a cuoricino, ma la compra davvero. Per molti, avere un'auto fruibile trascende ogni livello di performance. E questa MCPura è pensata proprio per questo: essere facilissima da usare, confortevole, elegante e, ovviamente, anche tremendamente divertente da guidare. Il Nettuno è sempre prontoUn paio di numeri per farvi un quadro di chi è: 4.669 cm di lunghezza, due posti secchi, trazione posteriore e un motore a sei cilindri di 3.0 litri che riesce a erogare 630 CV a 7.500 giri e 720 Nm di coppia tra i 3.000 e i 5.500 giri. Tradotto? La guidi con un filo di gas e ti godi qualsiasi tratto pieno di curve, grazie a un'erogazione molto lineare e ben spalmata lungo l'arco dei giri. Poi, ti basta un tocco sul paddle sinistro dietro al volante per scalare una delle otto marce del suo cambio automatico e farle toccare la soglia degli otto mila giri. In un tripudio di sensazioni impareggiabile: il telaio monoscocca di carbonio ti trasmette quelle piccole vibrazioni del V6 e concorre a rendere unica l'esperienza di guida. Il sound è corposo e viscerale, ma non eccessivo: la MCPura non alza mai troppo la voce e nell'abitacolo si può parlare tranquillamente anche mentre la spingi (quasi) al massimo delle sue potenzialità. Accelera forte (0-100 in 2,9 secondi) e spinge bene lungo tutto il contagiri (fino a 320 all'ora). Anche a 2.000, quando in ottava sei già oltre le velocità autostradali (magari sfruttando la guida assistita di Livello 2), basta inclinare un po' di più il piede destro per incrementare rapidamente l'andatura. Niente vuoti o ritardi: il Nettuno è sempre pronto a proiettarti in un lampo a velocità impensabili. Divertente, per tuttiE poi c'è quella seduta, pressoché perfetta. Perché anche se ti ritrovi col sedere a pochissimi centimetri da terra, sei veramente comodo. Le gambe sono ben distese, lo spazio a disposizione è tantissimo per una supercar di questo tipo (soprattutto in altezza nella versione Cielo con tetto apribile) e il volante è lì davanti a te, bello verticale e pronto per farsi impugnare. Lo sterzo ti racconta tanto di quest'auto, è rapido e preciso, mentre l'assetto adattivo, molto ben calibrato, non punta agli eccessi: nelle modalità più confortevoli, isola abbastanza bene dalle sconnessioni stradali (tenendo conto che stiamo comunque parlando di una supersportiva) e solo in Track diventa più secco. Ma senza essere granitico. L'auto gira bene in curva, ha un avantreno molto preciso e una tenuta di strada elevata: l'inserimento è molto rapido per un'auto che orbita attorno alla tonnellata e mezza e una volta presa la traiettoria, le ruote anteriori la mantengono senza sbavature. Il retrotreno segue bene e solo se tu lo provochi inizia a scomporsi un pochino, allargando la coda in uscita di curva con sovrasterzi di potenza facili da gestire e molto progressivi. Magia della ripartizione dei pesi delle motore centrale. Vera FuoriserieMa su un'auto come questa, l'esperienza di guida è solo una parte di quella totale. Quando la acquisti (pagandola almeno 232.200 euro nella versione coupé e 267.900 euro per la open top Cielo) compri una tela bianca, che puoi fare tua personalizzandola quasi all'infinito. Merito del programma Fuoriserie, che ti permette di scegliere colori, finiture e materiali, ma che volendo ti consente di crearti una one-off con componenti personalizzate. La puoi avere con una carrozzeria in una miriade di colori a catologo (tristrato, opachi, lucidi, metallizzati), ma anche con una tinta a campione. E lo stesso vale anche per gli interni (con doppio schermo da 10,25"), che ora impiegano più Alcantara che mai per diventare ancora più sofisticati. Ma che volendo possono essere ricoperti di pregiata pelle e impreziositi da inserti di fibra di carbonio. O con i materiali che vuoi tu. Insomma, l'unico limite... è il prezzo.
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Auto aziendali - Geely guarda alle flotte

4 Ruote - Ott 17,2025
La rete di distribuzione di Geely in Italia prende corpo attraverso la creazione di una rete di concessionari che attualmente viaggia sulle 15 unità, ma che punta a raggiungere le cento nel 2026. Parallelamente, il marchio cinese presenta al mondo delle flotte aziendali le due Suv che attualmente compongono la gamma nel nostro Paese, la Starray EM-i, ibrida plug-in, e la EX5, full electric. Al di là dell'incidenza sul mix complessivo delle alimentazioni, i powertrain dei due modelli rappresentano quelli che attualmente stanno generando maggiore interesse e curiosità fra i fleet manager, e giustificano la fiducia di Marco Santucci, managing director della società di importazione di Geely, JameelMotors Italia, nel sostegno che i parchi auto delle imprese potranno dare alla diffusione dei due modelli nella fase iniziale di commercializzazione. Nel primo incontro dedicato alla presentazione delle auto Geely ai professionisti della mobilità aziendale, organizzato al circuito di Vallelunga (RM), erano presenti anche i vertici di società di noleggio, oltre alla responsabile del settore per Geely Italia appena nominata, la Fleet & business manager Melania La Bella.
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Gruppo Volkswagen - Porsche, Blume lascia: Leiters in pole per la successione

4 Ruote - Ott 17,2025
La Porsche e la controllante Volkswagen hanno preso l'attesa decisione sul doppio incarico di Oliver Blume: il top manager, infatti, ha accettato di lasciare il timone della Casa di Zuffenhausen per concentrarsi sul ruolo di amministratore delegato del gruppo di Wolfsburg. Per il posto si è già reso disponibile Michael Leiters, ex numero uno della McLaren con un importante passato anche alla Ferrari. Il comunicato della PorscheIn particolare, la Porsche, con un breve comunicato, ha informato che il Presidium del Consiglio di Sorveglianza (un comitato ristretto interno al massimo organo amministrativo e responsabile delle principali decisioni strategiche) ha incaricato il presidente Wolfgang Porsche "di tenere colloqui" con Blume "in merito a una sua "uscita anticipata e concordata dal consiglio di gestione". Inoltre, visto che Leiters ha dato la sua disponibilità, saranno avviate apposite trattative per la sua assunzione.   Le critiche per il doppio ruoloIl comunicato è stato diffuso dopo le indiscrezioni della stampa tedesca sulla decisione del consiglio di sorveglianza di risolvere una volta per tutte una questione, quella del doppio ruolo di Blume, che ha attirato forti critiche, diventando ancor più invisa con il peggioramento delle performance finanziarie della Porsche (solo quest'anno, l'azienda ha tagliato quattro volte i target sugli utili annuali), tra gli investitori, gli azionisti di riferimento (le famiglie Porsche e Piëch) e i rappresentanti sindacali. Secondo Daniela Cavallo, influente presidente del consiglio di fabbrica del gruppo Volkswagen, "l'amministratore delegato non può essere un capo part-time a Wolfsburg e trascorrere il resto del suo tempo in Porsche". Blume, diventato ad della Porsche nell'autunno del 2015 e succeduto a Herbert Diess al timone del gruppo nel 2022 grazie al sostegno degli eredi Porsche-Piëch, lavorava tre giorni a settimana a Wolfsburg e altri tre giorni a Zuffenhausen. La decisione era comunque attesa da tempo: si aspettava proprio il mese di ottobre per avere maggior chiarezza.  Ricambio generazionaleLa nomina del nuovo amministratore delegato della Porsche si andrà anche a inserire in un processo di rinnovamento delle prime file dirigenziali in corso ormai da tempo. Lo stesso Blume ha avviato un ricambio generazionale anche per porre fine alle lotte di potere tra i dirigenti più anziani. Negli scorsi mesi, Vera Schalwig (45 anni) e Joachim Scharnagl (49 anni), hanno sostituito, rispettivamente, il direttore delle risorse umane, Andreas Haffner (59 anni) e il responsabile degli Approvvigionamenti, Barbara Frenkel (62 anni), mentre il Cfo Lutz Meschke è stato costretto a dimettersi, lasciando il posto a un collaboratore di Blume, Jochen Breckner. Ha lasciato l'azienda anche il direttore commerciale Detlev von Platen, a cui è stata attribuità la responsabilità dei deboli risultati in Cina. Al suo posto è arrivato Matthias Becker. 
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Self-driving car - Von der Leyen: "Italia apripista per la guida autonoma"

4 Ruote - Ott 17,2025
"Le città e i Paesi sono pionieri nella ricerca di soluzioni concrete e innovazioni in tutta Europa. In Italia abbiamo creato una rete di città dove potranno circolare le prime auto a guida autonoma: una coalizione di 60 sindaci italiani ha già manifestato il proprio interesse. Facciamo in modo che questo progetto diventi realtà. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in apertura della cerimonia del Patto dei sindaci Ue 2025 a Bruxelles. Innovazioni locali come queste stanno plasmando il futuro dell'Europa e noi vogliamo rendere le vostre città centri di innovazione, ha aggiunto von der Leyen. In attesa di capirne di più, ecco quali sono le città - o le realtà - italiane dove sono già in corso sperimentazioni di guida autonoma o di robotaxi.  Chi è più avanti nel nostro PaesePremesso che possono esserci momentanee interruzioni dei test per garantire la sicurezza dei mezzi, ecco l'Italia della guida autonoma.TorinoIl progetto Living Lab ToMove prevede una navetta a guida autonoma AuToMove, ossia un servizio di trasporto collettivo autonomo a chiamata con un minibus elettrico. Il mezzo opera gratuitamente per i cittadini (previa prenotazione) su un anello di 3 km intorno al Campus Luigi Einaudi (corse Tortona, Regina Margherita, Lungo Dora Siena). La navetta è gratuita e disponibile da lunedì a venerdì, con orari e capienza limitati (massimo 8 passeggeri): serve prenotarsi tramite l'app Wetaxi. A bordo è sempre presente un safety driver di GTT (l'azienda di trasporto pubblico) per intervenire manualmente in caso di necessità.MilanoUna Fiat 500e a guida autonoma (sviluppata dal Politecnico di Milano) collega la stazione M2 Famagosta con il quartiere Cantalupa, attraversando tratti urbani e autostradali.Genova in corso lo sviluppo di un progetto complessivo che mira a una gestione della mobilità più connessa ed efficiente.BresciaA gennaio 2025, nella città lombarda è partita la sperimentazione del car sharing elettrico a guida autonoma, che dura un anno con un paio di test al mese. In base al progetto di A2A, Politecnico di Milano e Most (centro nazionale per la mobilita sostenibile), la macchina a batteria (una Fiat 500e) si muove da sola uscendo dal parcheggio, raggiunge l'utente che l'ha prenotata con smartphone e circola fino a destinazione.Emilia-RomagnaIl centro di ricerca Hipert Lab e la sua omonima Srl (spin-off universitario) applicano algoritmi di intelligenza artificiale per permettere alle macchine di interpretare l'ambiente circostante. E in passato il VisLab di Parma ha reso autonome le normali vetture tramite telecamere e radar.AspiAutostrade per l'Italia prosegue la sperimentazione della guida autonoma sulla propria rete. A luglio 2023, i primi test lungo l'A26, in un tratto di strada chiuso al traffico, dove la Maserati MC20 Cielo appositamente predisposta dal Politecnico di Milano ha percorso 20 km all'aperto.Le normative in ItaliaIl ministero delle Infrastrutture autorizza la sperimentazione dei veicoli a guida automatica su strade pubbliche, ma occorre anche il disco verde del gestore della tratta percorsa (decreto Smart road del 2018). Occorrono sia una polizza assicurativa, sia un supervisore a bordo che abbia percorso almeno 1.000 km su un mezzo autonomo. E comunque, è necessario che in modo semplice e immediato si possa passare dalla modalità automatica a quella manuale, per prevenire sinistri.
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Semiconduttori - Chip Nexperia, la nuova crisi hi-tech che può fermare l'industria dell'auto

4 Ruote - Ott 17,2025
Ricordate la crisi dei semiconduttori 2020-2023? Ora l'Acea lancia un allarme analogo, con l'auto europea che rischia lo stop entro poche settimane. Il motivo? Tutti hanno bisogno dei chip prodotti dalla Nexperia, che però scarseggiano per via del conflitto politico, commerciale e tecnologico fra Stati Uniti e Cina. Chi è NexperiaNexperia è un'azienda dei Paesi Bassi specializzata nella produzione su larga scala di semiconduttori utilizzati in auto, elettronica di consumo e prodotti industriali. Fornisce chip alla catena di fornitura automobilistica di tutto il mondo: microprocessori utilizzati in particolare nelle unità di controllo elettronico (Ecu) dei veicoli. Fino al 29 settembre 2025, Nexperia faceva parte del gruppo cinese Wingtech Technology, come vedremo più in basso. Intrigo internazionale con Usa e CinaIl conflitto fra il governo olandese e il colosso Wingtech va avanti da mesi: il primo teme che sia in pericolo la sicurezza economica nazionale ed europea. Parla di gravi carenze e azioni di governance nella società. Il tutto va inquadrato in un contesto più ampio di tensioni internazionali, che vede protagonisti Pechino e Washington. Da mesi gli Stati Uniti fanno pressione su Nexperia: in quanto di proprietà cinese, questa poteva essere inserita in una lista di aziende, stilata dagli States, sottoposte a rigide verifiche sulle esportazioni.   Il 12 ottobre, il governo olandese dichiara che il 30 settembre ha preso il controllo straordinario di Nexperia per evitare il rischio che sia compromesso l'accesso a tecnologie essenziali. Una specie di nazionalizzazione, grazie al Goods Availability Act, che è una sorta di golden power dei Paesi Bassi. L'Aia affida la gestione della società a persone esterne alla Wingtech.  La reazione cineseIl gruppo asiatico impone il blocco sulle esportazioni - dalla Cina - di prodotti finiti provenienti dalle fabbriche di Nexperia situate nel Paese del Dragone: si interrompono le forniture di chip. Intanto, il ministero del Commercio cinese si oppone all'interferenza negli affari interni delle proprie imprese.  Le conseguenze per Europa e UsaSenza chip, i fornitori automobilistici europei e statunitensi non possono costruire le parti e i componenti necessari per rifornire i costruttori di veicoli: questo minaccia l'arresto della produzione entro qualche settimana. Per paradosso, L'Aia sostiene di aver agito per prevenire che i prodotti di Nexperia diventino indisponibili in caso di attriti a livello globale.  Perché proprio i chip NexperiaCome alternativa a Nexperia, l'omologazione di nuovi fornitori per componenti specifici e l'avvio della produzione richiederebbero diversi mesi, mentre le attuali scorte di chip sono previste per durare solo poche settimane. Di recente, i costruttori hanno adottato misure per diversificare le catene di fornitura, ma il rischio non può essere mitigato fino a zero. I costruttori europei chiedono risposte rapideSi tratta di un problema intersettoriale, ha detto Sigrid de Vries, direttore generale dell'Acea, l'associazone dei costruttori europei. Ci troviamo improvvisamente in questa situazione. Abbiamo davvero bisogno di risposte rapide da parte di tutti i Paesi coinvolti. BMW, Stellantis e Volkswagen affermano che la produzione in Europa non è stata ancora influenzata dalle tensioni fra Nexperia e Wingtech: le società sono comunque al lavoro per identificare potenziali rischi di fornitura, riporta la Reuters. Produzione Usa a rischio da novembreL'Alliance for Automotive Innovation, che negli Usa rappresenta fra l'altro General Motors, Toyota, Ford, Volkswagen e Hyundai, esorta a una rapida risoluzione: Se la spedizione dei chip non riprende in fretta, la produzione automobilistica negli States si bloccherà, con effetti a catena in altri Paesi e settori, sostiene John Bozzella, il Ceo dell'organizzazione. Stando a indiscrezioni, gli impianti statunitensi potrebbero essere interessati dal problema già a novembre 2025.
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Novità in Cina - Leapmotor D19, l'ammiraglia con batterie extralarge

4 Ruote - Ott 17,2025
La Leapmotor ha presentato la sua nuova ammiraglia, la D19: una Suv da oltre 5,2 metri costruita sulla piattaforma D e disponibile con powertrain full electric e REEV con range extender. L'auto è stata presentata in Cina alla presenza di fornitori provenienti da tutto il mondo, il che fa supporre che la commercializzazione possa avvenire anche al di fuori del Paese. Al momento non ci sono informazioni ufficiali a riguardo, ma si sa che la D19 arriverà sui mercati entro la prima metà del 2026. Proporzioni massicce e sguardo imponenteLa Leapmotor D19 adotta il linguaggio di design che la Casa cinese definisce Technology Natural Aesthetics 2.0, con gruppi ottici su tre livelli e la griglia anteriore che si apre e chiude automaticamente in base alle condizioni della strada e allo stile di guida adottato. Sulla parte anteriore del tetto si trova un Lidar per gli Adas evoluti. L'auto è lunga 5,2 metri, larga quasi 2 e con un passo di oltre 3,1 metri. Cinque le colorazioni della carrozzeria disponibili: il verde di queste immagini, bianco, argento, grigio e nero. I motori dell'elettrica e della range extenderLa versione full electric della grande Suv cinese monta un powertrain dual motor capace di una potenza combinata di 540 kW (724 CV) e una coppia massima di 8.770 Nm, che le permettono di scattare da ferma a 100 km/h in meno di tre secondi. La batteria, sviluppata dalla Catl, ha una capacità di 115 kWh, per un'autonomia - nel ciclo di omologazione Cltc per la Cina - di 750 km. La piattaforma D della Leapmotor ha un'architettura a 1.000 volt: la ricarica ad alta potenza permette di accumulare 350 km di autonomia in un quarto d'ora.La versione Range Extender utilizza una più convenzionale piattaforma a 800 volt, prevede due motori elettrici di trazione da 400 kW (536 CV) e 7.850 Nm, con una batteria da 80,3 kWh: l'autonomia in modalità a zero emissioni è di 500 km. C'è anche la bombola per l'ossigenoI computer di bordo della Leapmotor D19 hanno i chip Qualcomm Snapdragon 8797, tra i più potenti attualmente sul mercato: a loro la gestione dell'interfaccia con il conducente (dal quadro strumenti all'infotainment) e dei sistemi evoluti di assistenza alla guida. La Suv cinese è il primo modello di serie a montare un generatore d'ossigeno capace di produrre otto litri al minuto: una peculiarità destinata soprattutto a chi viaggia ad alta quota, come nella regione del Tibet.
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La gamma - Nissan: le nuove Leaf, Micra, Qashqai e gli altri modelli venduti in Italia

4 Ruote - Ott 17,2025
Negli ultimi mesi, la Nissan ha avviato un profondo rinnovamento della sua gamma e della sua offerta commerciale, che tiene conto delle esigenze dei diversi mercati e delle richieste dei consumatori. Sul mercato italiano, questo significa continuare a proporre novità full electric, come le nuove Micra e Leaf, ma al tempo stesso puntare in maniera decisa sui motori ibridi, a cominciare dalla terza generazione dell'e-Power, disponibile sulla Suv media Qashqai. Nelle schede qui sopra andiamo a scoprire tutte le proposte della Nissan per il mercato italiano, con foto, caratteristiche e prezzi.
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Colonnine - Perché in Europa tagliano i cavi della ricarica?

4 Ruote - Ott 16,2025
Esasperati dai furti di rame in Europa, i gestori delle colonnine di ricarica pensano a risposte hi-tech per arginare il problema. Sebbene sia arduo eliminare la piaga dei ladri di oro rosso, richiestissimo al mercato nero, l'obiettivo minimo è quello di rendere meno facile il lavoro dei predoni notturni, che tranciano i cavi delle stazioni. Causando danni ingenti agli operatori e disagi agli automobilisti, questi ultimi già alle prese con un'infrastruttura non così capillare, specie nelle zone periferiche. Ma prima di analizzare le possibili misure prese in esame dai fornitori contro i criminali, ecco il quadro della situazione. Il business: quanto "guadagna" un ladro di rameIl rame di scarto non isolato vale circa 8 euro al kg, anche se costa meno quando proviene da fonti sospette.Sul mercato legale, l'oro rosso è sopra gli 8.000 dollari (6.863 euro) a tonnellata, alimentando la domanda illegale.Un cavo di ricarica contiene una quantità di rame stimata tra i 6 e i 10 kg.Calcolando che ci sono due prese a colonnina, il ladro fugge con materiale che vale sul nero da un minimo di 64 euro a un massimo di 160 euro. Quali sono i danni per l'operatore?Il valore del rame rubato.La stazione di ricarica resta inutilizzabile da due a quattro settimane, a causa della necessità di ordinare le parti, programmando l'intervento in sicurezza. Ogni giorno di inattività comporta una perdita media di ricavi pari a 100 euro.I lavori di ripristino: la sostituzione di un cavo e l'intervento tecnico costano tra i 2.000 e gli 8.000 euro.La possibile reazione dell'automobilista che, indispettito dalla mancanza del cavo in quella stazione, potrebbe depennarla dalle stazioni preferite.Nel Regno Unito e in Germania, gli ammanchi per il settore superano il milione di euro all'anno, in crescita esponenziale: lo ha calcolato il settimanale tedesco The Munich Eye, ripreso da Autonews. Quattro difese con l'aiuto della tecnologiaI gestori pensano al tracciamento Gps nei cavi di ricarica: i localizzatori, programmati per riconoscere la loro area designata, trasmettono dati sulla posizione ogni tre secondi. Qualsiasi movimento non autorizzato fa scattare allarmi a un centro di monitoraggio. Questo consente una risposta rapida da parte delle autorità.Installazione di sistemi di videosorveglianza nelle località vulnerabili. Sacchetti di tintura permanente, come accade con le banconote: forzare o tagliare il cavo rilascerà una sostanza indelebile che marchia il metallo rubato.Guaine per cavi rinforzate resistenti al taglio. Un baluardo fisico per scoraggiare i tentativi di recisione.  Perché le contromisure non bastanoIl ladro opera in un minuto con attrezzatura costosa ed efficiente. Dopo il taglio, può isolare il Gps avvolgendo il cavo in fogli di alluminio pesante (gabbia di Faraday) o nasconderlo in un furgone rivestito. Il segnale viene bloccato prima che le forze dell'ordine possano intervenire. Come i topi d'auto, che aggirano i localizzatori satellitari accecando il segnale.Il criminale indossa indumenti come cappucci, maschere, caschi delle moto per evitare il riconoscimento facciale. E conosce gli angoli ciechi. Inoltre il filmato - la registrazione della telecamera - è generalmente sporco: difficilissimo individuare volti e targhe. A meno di impiegare software speciali, in uso presso le Forze dell'ordine, e utilizzati solo in casi molto particolari.Il rame può essere trattato chimicamente (investendo tempo e denaro) per rimuovere o sbiadire la traccia. Il compito alla peggio viene svolto dal compratore, che tratterà sul prezzo acquistando a meno.I flessibili con batterie ad alta potenza e le seghe elettriche industriali sono in grado di tagliare materiali rinforzati in pochi secondi. Tuttavia, quegli arnesi fanno rumore e questo potrebbe insospettire il vicinato.  E l'alluminio?I conduttori in rame potrebbero essere sostituiti da cavi in alluminio, molto meno preziosi sul mercato dei rottami, fruttando solo 0,4 euro al kg. Ma si tratta di cavi molto più spessi e soggetti a surriscaldamento, cosa che compromette la velocità di ricarica. Servirebbero allora notevoli investimenti in sistemi di raffreddamento, in analogia coi Tesla Supercharger. Il ricettatoreAlmeno sulla carta, l'anello debole della catena criminale è il compratore al mercato clandestino, ossia il ricettatore, che però è di difficile individuazione per le Forze dell'ordine (la piaga dei ladri piranha che rubano parti dei veicoli lo dimostra): a tal fine, potrebbero essere utili costosi marcatori sintetici, ossia microscopici frammenti di metallo o polimeri incisi, che rendano possibile risalire all'origine del rame. 
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Volkswagen - Touareg Final Edition, ultimo atto (endotermico)

4 Ruote - Ott 16,2025
La Volkswagen presenta la Touareg Final Edition, che segna la fine della carriera della Suv: l'ultima versione sarà ordinabile soltanto fino a marzo 2026, con prezzi (per ora in Germania) a partire da poco più di 75.000 euro. La Volkswagen parla esplicitamente di fine della produzione della Touareg endotermica, lasciando quindi una porta aperta a una possibile variante elettrica. Piccoli dettagli per distinguersiLa Final Edition è caratterizzata da numerose personalizzazioni: all'esterno si nota la sigla Final Edition incisa a laser sul profilo laterale, mentre all'interno troviamo i medesimi loghi sulla leva del cambio, sulla plancia e sul battitacco. Le dotazioni replicano quelle degli allestimenti attualmente disponibili. Tre generazioni di successi (e anche motori esclusivi)Dal 2002 a oggi, la Touareg ha conquistato più di 1,2 milioni di clienti con tre generazioni di modelli. Oltre a offrire soluzioni d'avanguardia per la guida in fuoristrada, la Volkswagen si è distinta anche per la scelte dei powertrain, non sempre identici a quelli delle "cugine" Audi Q7 e Porsche Cayenne. Nel corso della sua carriera la Touareg ha offerto gli esclusivi  W12 TSI e V10 TDI, i classici V6 e V8 TDI e più recentemente le versioni Hybrid e Plug-in Hybrid.
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Sicurezza - Furti nei cantieri, le soluzioni LoJack

4 Ruote - Ott 16,2025
Ogni furto di una macchina movimento terra provoca un danno pari al valore del veicolo che può variare dagli 80mila ai 300mila euro e compromette l'operatività del cantiere, oltre a provocare costi di fermo macchina e per la perdita di giornate di lavoro. Spesso i reati hanno come scopo l'esportazione illegale del veicolo e la vendita dei singoli componenti come ricambi. Nel corso del congresso di Assodimi, l'organizzazione che si occupa delle attività di noleggio di beni strumentali, LoJack ha sottolineato la gravità del fenomeno e presentato i propri sistemi concepiti per l'installazione a bordo delle macchine. Dotati di tecnologia in radio-frequenza, non schermabile, i dispositivi sono in grado di rilevare i veicoli anche in luoghi come garage, container e sotterranei, e sono collegati a una centrale sempre operativa. LoJack supporta inoltre le forze di polizia nelle attività di localizzazione, recupero e restituzione del veicolo al proprietario. Il monitoraggio costante permette anche la rilevazione dei principali parametri delle singole macchine, come le ore di effettivo utilizzo, abilitando le attività di manutenzione preventiva.
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Rallye Sanremo - La prima edizione del Trofeo Lancia chiude in bellezza

4 Ruote - Ott 16,2025
Si correrà il prossimo fine settimana, dal 18 al 19 ottobre, la 72esima edizione del Rallye Sanremo: 481 km di gara, 118,42 di prove speciali, strade tecniche e fondi misti. anche l'ultima tappa della prima edizione del Trofeo Lancia, con la quale la Casa ha inaugurato il suo ritorno nelle corse. Il Trofeo Lancia ha già eletto i vincitoriCon quattro vittorie e due podi, i piloti Gianandrea Pisani e Nicola Biagi si sono già aggiudicati il titolo di campioni del Trofeo Lancia e del CIAR 2Ruote Motrici, mentre rimangono ancora da assegnare i titoli Junior, Expert e il titolo Costruttori CIAR 2Ruote Motrici, con Lancia attualmente in seconda posizione, a tre punti dal primato. Pisani e Biagi hanno riportato Lancia al vertice, ma il vero successo è la crescita del Trofeo: giovani, team e vetture hanno dimostrato che la passione e la competenza italiane possono ancora fare la differenza, ha commentato Eugenio Franzetti, direttore di Lancia Corse HF. Ci saranno anche le Lancia storicheDurante l'evento saranno presenti due vetture simbolo della storia sportiva della Lancia, la 037 e la Delta Integrale, che proprio sulle strade liguri, hanno scritto alcune delle pagine più gloriose della Casa nei rally. La 037 ha vinto nel 1983 con Walter Röhrl e Christian Geistdörfer, mentre sei anni più tardi, nel 1989, furono Miki Biasion e Tiziano Siviero a portare al debutto la Delta Integrale 16V. Accanto a loro e alla Ypsilon Rally4 HF saranno presenti anche la nuova Ypsilon Rally2 HF Integrale, che debutterà il prossimo anno, e l'orologio da collezione Lancia HF, nato dalla collaborazione con Eberhard & Co.
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Drivalia - Nuove nomine, nuovi servizi

4 Ruote - Ott 16,2025
Drivalia ha avviato da alcuni mesi un intenso programma di rafforzamento delle attività in Italia. Dalla scorsa primavera, il nuovo responsabile delle vendite della società di mobilità di CA Auto Bank (gruppo che fa parte della galassia Crédit Agricole) è Pasquale Piccolino, che proviene da Drivalia France. La nomina di Piccolino ha preceduto di poco quella di Francesco Flamini a capo del marketing della filiale italiana, contemporaneamente all'assunzione da parte dello stesso Flamini del ruolo di senior marketing manager del gruppo. In evoluzione anche il servizio, con il potenziamento della flotta attraverso l'adozione di nuove Fiat 500 elettriche per il car sharing nelle città di Torino, Roma e Milano. L'aggiornamento, che prevede l'introduzione di 650 unità, comporta anche l'adozione della nuova livrea E+Share per le vetture. Sul fronte dei veicoli commerciali, Drivalia ha invece lanciato un abbonamento mensile attivabile online o presso i Drivalia Mobility Store e rinnovabile ogni mese fino a un massimo di 2 anni, con la possibilità di disdirlo senza penali. Le due varianti Be Free Evo Pro e Be Free Evo Pro Max si rivolgono a clienti che necessitano di veicoli di taglia grande ma con capacità di carico e dimensioni diverse, rispettivamente con passo corto e medio.
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Test con la Phev - Alfa Romeo Tonale 2026, come va la plug-in hybrid Q4 - VIDEO

4 Ruote - Ott 16,2025
Ha un volto nuovo, interni rivisti nei tessuti e nelle finiture, cerchi che arrivano fino a 20 pollici. L'Alfa Romeo Tonale MY 2026 è più matura e coerente, con un aggiornamento mirato: le carreggiate allargate. Un dettaglio che fa la differenza, perché la Suv appare più piantata a terra, con un aspetto generale più equilibrato. Ma è solo questione di design, o alla guida cambia davvero qualcosa? Scopriamolo guidando la variante plug-in hybrid Q4 da 270 CV. Una Suv che diverte sempreLa risposta è sì, almeno in parte. La Tonale resta una Suv che ama le curve, senza mai risultare rigida o nervosa. Dialoga con la strada in maniera sincera, anche tra i tornanti, piace per compostezza e prevedibilità. Meno convincente è la taratura con cerchi da 20 pollici, con spalla ultra ribassata: belli, certo, ma pronti a ricordarvi dove si trovano tutte le buche della vostra zona. L'assetto, già sostenuto di suo, con questa configurazione diventa rigido per le nostre strade. Meglio optare per i 19 pollci.  Ora la plug-in è più fluida Sul fronte tecnico, invece, i progressi si sentono eccome. Il restyling porta con sé una nuova centralina di gestione ibrida che smussa le asperità del passato: meno strappi, meno esitazioni, più fluidità nei passaggi tra termico ed elettrico. Tutto procede con maggiore naturalezza, anche in ripresa. Quando la batteria è carica, la Tonale viaggia in elettrico puro per circa 70 km reali, silenziosa e composta. Ma il suo equilibrio migliore arriva in modalità Dynamic, soprattutto se si sceglie di usare il cambio in manuale, dunque i paddle al volante in alluminio ricavati dal pieno: i 270 cavalli complessivi (anche se sono 10 in meno rispetto a prima) rispondono con una progressione lineare e convinta: la Tonale non è una sprinter, ma lo scatto 0-100 km/h archiviato in circa sei secondi sintetizzano una prontezza interessante. Meglio ricaricarla spessoNon ci stancheremo mai di ripeterlo, a costo di sembrare noiosi: le plug-in danno il meglio, in termini di efficienza, soltanto se vengono ricaricate spesso. Tesi avvalorata se ancora non foste convinti dalle rilevazioni del Centro Prove: testando la versione precedente con l'accumulatore scarico, i nostri espert hanno infatti misurato una media di 12,2 km/litro in città, 13,3 in statale e 12,6 in autostrada. Tenetelo bene a mente, in attesa dei numeri della Tonale 2026. La nuova Tonale nella vita di tutti i giorniL'impianto frenante by wire della Tonale è efficace: la corsa è naturale, la modulazione precisa e la potenza costante, senza quella sensazione gommosetta tipica di molte plug-in. E nella vita di tutti i giorni, la Tonale si fa apprezzare: insonorizzazione curata, sedili comodi, infotainment più rapido e un assistente vocale, Alexa, che capisce tutto anche quando si bofonchia. Non manca qualche piccolo neo: il bagagliaio, sacrificato a 276 litri (misurati dal Centro Prove in occasione di un test precedente) è davvero ai minimi termini per la categoria, anche se conserva - per fortuna - il dispositivo per il carico passante e un piccolo doppiofondo, perfetto per alloggiare i cavi di ricarica.  Gli altri motori dell'Alfa Romeo TonaleNel complesso, la Tonale 2026 è più armoniosa da guardare e più fluida da guidare. Non cambia carattere, ma lo esprime con più coerenza. Per completezza va detto che l'offerta non si esaurisce con la versione plug-in: in gamma restano anche il diesel 1.6 da 130 CV, abbinato al cambio automatico doppia frizione a sei rapporti, e il mild hybrid con il 1.5 turbo a geometria variabile da 175 CV. Ma se cercate la trazione integrale, la scelta è obbligata: solo la plug-in Q4 la offre. Volete sapere quanto costa? C'è da aspettare qualche giorno: i prezzi verranno comunicati il 20 ottobre.
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