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Fleet & Business Day - Pellegrini: "Garantire mobilità alle aziende è sempre più complicato"

4 Ruote - Set 24,2025
Il mondo delle auto aziendali è da sempre un barometro del mercato, ma oggi garantire la mobilità alle imprese è sempre più complesso. Con queste parole, il direttore editoriale Gian Luca Pellegrini ha aperto l'edizione 2024 del Fleet & Business Day.Quando, nel 1995, Quattroruote decise di dedicare per la prima volta una pubblicazione e un evento alle flotte aziendali, non lo fece per inseguire una moda. All'epoca erano un comparto in crescita ma percepito come marginale: il 90% delle auto aziendali veniva acquistato. Eppure era già chiaro che le flotte rappresentavano molto più di un segmento: erano e sono un laboratorio anticipatore dei grandi cambiamenti dell'auto, ha ricordato Pellegrini, introducendo i temi caldi del settore: rallentamento della transizione, impatto sul noleggio e sulle auto aziendali. Il fronte fiscale: i fringe benefit"Oggi, riprendendo il filo dall'edizione del 2024, ci troviamo di fronte a un cambiamento ancora più rapido e radicale", ha spiegato Pellegrini. "In dodici mesi, i punti di riferimento che sembravano stabili sono stati messi in discussione". Il primo fronte è quello fiscale: "L'introduzione del nuovo regime di fringe benefit a favore delle auto elettrificate è stata salutata come un progresso, una misura capace di stimolare la transizione e di incentivare scelte più sostenibili. Ma la realtà è più complessa. Questa norma ha drogato il mercato di breve periodo, orientando aziende e driver verso soluzioni che non nascono da valutazioni razionali, ma dalla convenienza immediata dell'incentivo. un vantaggio apparente, che presto presenterà il conto: quando queste vetture torneranno nel circuito dell'usato, ci troveremo di fronte a un gigantesco problema di valori residui. Un problema che non riguarderà solo i bilanci dei fleet manager, ma la salute complessiva del mercato dell'auto". Geopolitica e industriaCi sono poi due questioni strettamente intrecciate. Infatti, il secondo fronte riguarda la geopolitica e l'industria. Per il direttore: L'arrivo dei marchi cinesi non è più un'ipotesi, non è più un'ombra sullo sfondo: è un fatto compiuto. Hanno listini aggressivi, gamme articolate, un rapporto prezzo-dotazioni che mette in difficoltà i costruttori europei. Per chi gestisce flotte non è una questione ideologica: nessuno sceglie sulla base dei simboli, ma sulla base dei numeri. Total Cost of Ownership, affidabilità, continuità del servizio: su questi parametri i player cinesi entrano in partita e costringono tutti a rivedere i propri calcoli. una sfida che non si esaurisce nei numeri: tocca anche la fiducia, il valore residuo, la tenuta nel tempo di marchi che ancora devono costruirsi una reputazione. Ma intanto, sul breve, il loro impatto è già dirompente. Il fronte normativoInfine, l'ultimo fronte riguarda le normative comunitarie. Bruxelles ha promesso, entro la fine del 2025, una legge specifica per accelerare l'adozione dell'elettrico nelle flotte aziendali. Non stiamo parlando di un'ipotesi lontana, ma di un vincolo imminente che peserà in modo diretto sulle decisioni di ogni azienda e di ogni gestore, ha affermato Pellegrini. Ed è paradossale che questa accelerazione arrivi proprio mentre la grande data simbolica, il 2035, quella dello stop ai motori termici, viene rimessa in discussione. Un anno fa sembrava scolpita nella pietra, oggi è oggetto di ripensamenti, deroghe, rinegoziazioni. La traiettoria verso l'elettrico, che si voleva lineare e irreversibile, si sta rivelando accidentata e fragile. E ancora una volta le flotte, più dei privati, saranno chiamate a fare da apripista, a misurare sulla propria pelle la distanza fra la politica e la realtà. Dunque, lo scenario complessivo è caratterizzato da incentivi che rischiano di trasformarsi in bolla, competitor globali che irrompono con la forza dei numeri, norme che accelerano e frenano al tempo stesso. In questo contesto il compito delle flotte è ancora quello di sempre: garantire mobilità alle aziende, contenere i costi, gestire il rischio. Ma oggi questo compito si complica, perché le variabili non sono solo economiche, ma politiche, geopolitiche, industriali, ha concluso Pellegrini.
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Stellantis - Mini stop in sei stabilimenti europei? Facciamo il punto

4 Ruote - Set 24,2025
Si rincorrono le voci sul possibile mini stop alla produzione di sei stabilimenti europei Stellantis, dovuto alla debole domanda di mercato: l'indiscrezione di Les chos (il principale giornale economico finanziario francese) è stata ripresa da Autonews, ma al momento le conferme riguardano solo due siti. Facciamo il punto della situazione. Cosa dice Stellantis su Pomigliano e PoissyMini pausa della produzione a Pomigliano per i lavoratori delle linee di Fiat Panda e Alfa Romeo Tonale. Si ricorrerà al contratto di solidarietà dal 29 settembre al 6 ottobre per la Fiat, e fino al 10 ottobre per l'Alfa Romeo. Riguardo alla Panda, l'obiettivo è ottimizzare l'assetto produttivo dell'impianto tenendo conto della stagionalità dei mercati europei, mentre per la Tonale l'interruzione è una misura di riequilibrio tra capacità produttiva e domanda effettiva.Stop nello stabilimento di Poissy, alle porte di Parigi, per tre settimane dal 13 al 31 ottobre 2025. Coinvolti circa 2.000 dipendenti nel fermo di 15 giorni lavorativi (di cui 12 in cassa integrazione più tre di ferie forzate). Così da adeguare il ritmo produttivo a un mercato difficile, e gestire al meglio le scorte prima della fine dell'anno. Secondo i sindacati, pesano le pessime performance dell'Opel Mokka. Si teme lo smantellame Gli altri siti europeiIn relazione ad alcune notizie riportate dalla stampa, Stellantis conferma che l'azienda "sta adattando il ritmo produttivo in alcuni dei suoi stabilimenti in Europa, con chiusure temporanee. Questa misura mira ad adeguare il ritmo produttivo a un mercato europeo difficile, gestendo al contempo le scorte nel modo più efficiente possibile entro la fine dell'anno. Le indiscrezioni sulle fabbricheStando all'Afp (Agence France-Presse), un portavoce Stellantis in Polonia avrebbe confermato un fermo nello stabilimento di Tichy, senza specificarne la durata. Che, secondo Les Echos, sarà di nove giorni a ottobre. Eisenach, in Germania, chiuderebbe per cinque giorni. Saragozza in Spagna si fermerebbe per sette giorni.Ancora in Spagna, Madrid si stopperebbe per 14 giorni.  Le dichiarazioni di Filosa e ImparatoGli stop temporanei alla produzione fanno seguito alle dichiarazioni di luglio di Jean-Philippe Imparato, responsabile Enlarged Europe Stellantis, sulla necessità di rivedere le regole Ue in tema di emissioni per preservare fabbriche e occupazione. Cui han fatto seguito, a settembre, quelle del Ceo Antonio Filosa: Servono super incentivi per le auto più piccole (che consumano ed emettono meno di quelle grandi) e il rinnovo del parco circolante. Bisogna puntare sulla neutralità tecnologica. Punti pragmatici e di buonsenso, che l'Europa dovrebbe cogliere. Gli attuali limiti comunitari, invece, sono insostenibili e francamente irraggiungibili.  
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Nissan Micra - Il lato giapponese dell'elettrico

4 Ruote - Set 24,2025
Era il 1993 e la Nissan Micra seconda serie aveva appena vinto - prima fra le giap - il titolo di Auto dell'anno. Io ero un bimbo, ma ricordo come fosse ieri l'acquisto di mio nonno: dopo aver valutato una serie di utilitarie europee, scelse una 1.3 SLX cinque porte bianca. Convinto non soltanto dal design, ma anche da un corredo di serie completissimo: all'epoca, alzacristalli elettrici e servosterzo non erano certo diffusi, in quel segmento.Sono passati più di 20 anni da allora ma la Micra, giunta alla sesta generazione, riesce ancora a far parlare di sé. In un contesto completamente diverso, ovvio: adesso è soltanto elettrica e sfrutta la piattaforma AmpR Small della Renault 5. Ma ha ancora qualcosa da dire, anche a batteria. Con un listino... non troppo da citycar: se è vero che si sta tra i 29.500 e i 36.400 euro (qui trovate tutti i prezzi), grazie agli incentivi si scende a 18.500-25.400. Con 10 anni di garanzia, se fai i tagliandi in Nissan (8 li hai comunque sulla batteria). La nuova Nissan Micra concessionaria da febbraio. Il Fuji fa la differenzaLa nuova Micra è lunga 3,97 metri, alta 1,50, larga 1,83 e ha un passo di 2,54 metri. Abbracciando l'elettrificazione, la Micra è decisamente figlia del suo tempo. Prima di tutto, in termini di design: il Centro stile Nissan di Londra è riuscito a dissimulare quanto basta la parentela con la R5, soprattutto nello sguardo - grazie all'escamotage dei gruppi ottici orizzontali circondati da due semicerchi di Led - e nel posteriore, dove si ritrovano gli stessi stilemi.Di lato si avverte di più il fil rouge con la parente transalpina, ma alcuni easter egg rimarcano le sottili differenze: Monte Fuji (con il Sol Levante) sul tunnel, tra i sedili anteriori, e un paio di ideogrammi sullo sportellino che cela la presa di ricarica. Le barrette verticali simboleggiano il numero due, che in giapponese si dice NI, mentre quelle orizzontali indicano il tre, che si pronuncia SAN. La tecnologia è condivisaDentro, è quasi superfluo ricordarlo, la Micra somiglia in tutto e per tutto alla "Cinq". Nel design della plancia, certo, ma pure nella tecnologia. Due gli schermi (da 10,1 pollici) per pannello strumenti (riconfigurabile) e infotainment, basato su Google (non sulla base). C'è Maps, che prevede pure la funzione di pianificazione dell'itinerario; c'è Play Store, per scaricare le app preferite; e non mancano nemmeno i comandi vocali (Hey, Google).Della Renault 5, restano anche i poco pratici comandi sul lato destro del piantone: dall'alto verso il basso, e in pochi centimetri, troviamo il selettore di marcia, il deviotergi e il satellite dell'impianto audio. Lo spazio? Bene davanti, meno dietro, dove non si riescono ad infilare i piedi sotto i sedili. Il bagagliaio dichiarato è di 326 litri, con possibilità di abbattere separatamente, in percentuale 60/40, gli schienali. Autonomia oltre i 400 kmDei due tagli di batteria disponibili (40 kWh, da 122 CV, e 52 kWh, da 150 CV) ho provato quello più grande, che si ricarica a 100 kW in CC (80 kW per il piccolo). Grazie a un diverso design del frontale, secondo la Nissan, la Micra riesce a fendere un filo meglio l'aria rispetto alla Cinq e, quindi, ha un po' di autonomia in più: stando ai dati dichiarati, possiamo contare su una media di 416 km, contro i 410 della francese. Sarà interessante verificare con le nostre strumentazioni se tutto ciò corrisponde a verità.Il test drive della Nissan Micra si è svolto su strade principalmente dritte (extraurbane e autostrada), ma la sensazione è che, proprio come la cugina, anche la Nissan sappia affrontare a testa alta le curve, grazie pure alle sospensioni multilink del retrotreno. Senza per questo sacrificare troppo il confort. Interessante, poi, la possibilità di sfruttare la guida one pedal feeling, se vi piace. Il soft-tuning di sterzo e sospensioni dovrebbe essere specifico, ma mentirei se vi dicessi di aver notato grosse differenze con la 5. L'importante, comunque, è che l'auto sia piacevole da guidare. E così è. 
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Jeep - Il Gladiator 4xe è stato cancellato

4 Ruote - Set 24,2025
Il gruppo Stellantis ha annunciato, in una lettera mandata ai fornitori, la decisione di cancellare il Jeep Gladiator 4xe, il pick-up con motorizzazione ibrida plug-in. Nella missiva si cita la scarsa domanda per questo genere di veicoli, ritenuta inadeguata per giustificare i costi di sviluppo e produzione. L'azienda rassicura comunque i fornitori circa la sua volontà di continuare a investire sul Gladiator, in particolare per quanto riguarda le possibilità di personalizzazione, con serie speciali e accessori after market. Non è l'unico. La decisione segue di pochi giorni l'accantonamento del Ram 1500 REV full electric, nome che verrà preso dalla variante con range extender (che in precedenza si chiamava Ramcharger). Entrambe le scelte indicano una rimodulazione da parte del gruppo Stellantis dei programmi per i truck elettrici legata alla domanda e alle esigenze del mercato. Il powertrain. Stando alle specifiche tecniche della Casa, il Gladiator 4xe avrebbe dovuto montare il 2.0 turbo Hurricane della Wrangler, abbinato a un'unità elettrica, per una potenza combinata di 380 CV e 637 Nm di coppia massima, con una batteria da 17 kWh. L'attuale Gladiator in gamma monta il Pentastar V6 da 3.6 litri da 289 CV, abbinato a un automatico a otto rapporti e la trazione integrale inseribile; nei prossimi mesi arriverà il V8 6.4 Hemi che aggiunge un centinaio di CV.
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Hyundai Ioniq 9 - L'elettrica a sette posti arriva in Italia

4 Ruote - Set 24,2025
La Hyundai ha pubblicato il listino e aperto gli ordini della Ioniq 9, la grande Suv elettrica a sette posti che la Casa coreana considera la sua nuova ammiraglia: il debutto nelle concessionarie è previsto per metà ottobre, ma già dal prossimo fine settimana sarà possibile vedere la Ioniq 9 dal vivo al Salone Auto Torino 2025, nello stand allestito dalla Hyundai.  Dati tecnici e powertrainLa Hyundai Ioniq 9 è lunga 5.060 mm, larga 1.980, alta 1.790 e ha un passo di 3.130 mm. Il bagagliaio ha una capacità, in configurazione a 7 posti, di 338 litri, che diventano 908 con la terza fila abbassata e 2.494 ribaltando anche gli schienali della seconda. Il frunk anteriore mette a disposizione 88 litri nella versione con motore singolo e 55 in quella dual motor. La Suv coreana con una sola unità elettrica sull'asse posteriore può contare su una potenza di 160 kW (218 CV); nella configurazione a doppio motore e trazione integrale c'è con potenze di 226 kW (307 CV) oppure 315 kW (428 CV) per la variante Performance. La batteria ha una capacità di 110 kWh: l'autonomia dichiarata oscilla tra i 600 chilometri della Performance ai 620 della RWD. Ioniq 9 BusinessLa gamma apre con l'allestimento Business, che di serie offre cerchi di lega da 19, fari anteriori e posteriori full led, pompa di calore, vetri posteriori oscurati, specchietti reclinabili elettricamente, sensori perimetrali con telecamera posteriore e portellone elettrico. A bordo il doppio display da 12,3 per strumentazione digitale e infotainment con Apple CarPlay e Android Auto wireless, climatizzatore bizona, rivestimenti in misto pelle-tessuto, volante riscaldabile, così come i sedili delle prime due file. Di serie anche la guida assistita di livello 2 e rilevamento occupazione dei sedili posteriori. Ioniq 9 XClassLa versione intermedia aggiunge i cerchi da 20, i fari a matrice di led, la telecamera a 360, la chiave digitale, il volante regolabile elettricamente, sedili in pelle con funzione memoria per quello del conducente, head-up display, illuminazione ambientale, pedaliera in metallo e impianto Bose a otto altoparlanti. Sul fronte degli Adas troviamo il monitoraggio dell'angolo cieco e l'assistente al parcheggio da remoto. Per questa versione si può avere il tetto panoramico su richiesta (1.200 euro). Ioniq 9 CalligraphyL'allestimento top di gamma, disponibile in serie limitata, arricchisce la dotazione con i cerchi di lega da 21, dettagli esterni specifici, interni con rivestimenti in pelle nappa, cassetto UV-C e tetto panoramico ad apertura elettrica. In questo allestimento è possibile avere anche gli specchietti digitali (1.200 euro) e la configurazione a sei posti (1.500 euro), con due poltrone singole nella seconda fila a regolazione elettrica e supporto per le gambe. Senza sovrapprezzo la vernice micalizzata Sunset Brown; le altre colorazioni metallizzate costano 950 euro, le tinte opache 1.400 euro. Il listino completoEcco quanto costa la Hyundai Ioniq 9 sul mercato italiano:Ioniq 9 RWD 218 CV Business: 69.900 euroIoniq 9 RWD 218 CV XClass: 75.900 euroIoniq 9 AWD 307 CV XClass: 79.900 euroIoniq 9 AWD 307 CV Calligraphy: 83.500 euroIoniq 9 AWD Performance 428 CV Calligraphy: 85.500 euro 
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Usato - Giù le diesel, le ibride accelerano

4 Ruote - Set 24,2025
Il mercato italiano dell'auto usata resta in territorio positivo: i dati Unrae di luglio parlano di 486.738 trasferimenti di proprietà, il 3,8% in più rispetto ai 468.800 dello stesso mese del 2024. I passaggi netti crescono del 2,7% (282.334) , mentre le minivolture, ossia i contratti con i concessionari in attesa della rivendita, segnano un +5,4% (204.404). Nei primi sette mesi, la crescita è stata del 2,9% con 3.301.579 trasferimenti (1.878.811 i netti; 1.422.768 i temporanei). Diesel e benzina sempre più viciniLe auto diesel mantengono la prima posizione fra le motorizzazioni con il 41% dei passaggi netti (45,7% un anno fa), ma continuano a ridurre il loro peso, portandosi a soli 2,7 punti di distacco dal motore a benzina, in aumento dal 37,5% al 38,3%. Le ibride confermano una crescita sostenuta, salendo dall'8,1% al 10,8% dei passaggi di proprietà toali. Seguono Gpl e metano rispettivamente al 5,4% e 2%. Le elettriche passano dallo 0,9% all'1% e le ibride plug-in dall'1,1% all'1,4%.Quanto alla suddivisione per anzianità, la quota delle vetture con oltre 10 anni rimane sostanzialmente stabile al 47,7% (+0,1 punti percentuali). Anche il peso delle auto da 6 a 10 anni guadagna 0,1 punti e vale il 17,5%. La fascia 4 a 6 anni scende all'11,4% (-0,6 punti) e quella da 2 a 4 anni al 12% (-0,3 ). Sale al 5,4% la fascia delle auto da 1 a 2 anni (+1). Le vetture fino a un anno scendono dal 6,4% al 6,1%. Anche nel segmento dei trasferimenti temporanei, il diesel conferma la sua leadership, anche se cala di 4,5 punti al 44,1%. Il motore a benzina guadagna mezzo punto al 31,5%. Il Gpl sale al 5,8%, il metano scende al 2%. In crescita le auto ibride, dal 10% al 12,9%. Le ibride plug-in e le elettriche pure si posizionano rispettivamente al 2,% e all'1,6%, recuperando entrambe 0,3 punti. Fra le minivolture sale al 37,1% la quota delle vetture con più di 10 anni (+1 punto percentuale). Perdono 1,2 punti la fascia da 6 a 10 anni (al 19,8%) e quella da 4 a 6 ann (al 13,4%). In crescita le auto da 2 a 4 anni (dal 17,5% al 18%) e da uno a 2 anni (dal 6,4% all'8%), mentre sono in calo quelle fino a un anno (dal 4,5% al 3,8%).  
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Incentivi - La piattaforma è aperta alle concessionarie

4 Ruote - Set 24,2025
Alle ore 12 del 23 settembre è stata ufficialmente attivata la sezione della piattaforma informatica dedicata alle concessionarie, segnando l'avvio del percorso che porterà, entro circa venti giorni, alla partenza degli incentivi auto elettriche 2025-2026. Questo passaggio rappresenta una novità significativa rispetto al passato: non sarà più sufficiente rivolgersi direttamente alla concessionaria per ottenere il contributo statale. Ora, infatti, tutte le operazioni passeranno attraverso la piattaforma web gestita dal Ministero dell'Ambiente. Come funziona la registrazione per gli acquirentiQuando attorno alla metà di ottobre si apriranno le prenotazioni, la prima azione sarà a carico degli acquirenti, siano essi privati cittadini o titolari di microimprese. Per accedere agli incentivi, sarà necessario registrarsi sulla piattaforma tramite SPID o Carta d'Identità Elettronica (CIE).Registrazione concessionarie: cosa serveAl momento è attiva solo la sezione Esercente sul sito ufficiale bonusveicolielettrici.mase.gov.it, dove le concessionarie interessate possono registrarsi. La procedura richiede:Codice fiscale dell'aziendaElenco dei punti vendita abilitati al bonusTipologia di veicoli elettrici offerti (M1: autovetture, N1/N2: autocarri fino a 3,5t e tra 3,5t e 12t)IBAN per il rimborso del contributoLink alla vetrina online dei veicoli acquistabili con il bonusIl contributo statale sarà erogato sotto forma di sconto diretto sul prezzo d'acquisto, cumulabile con eventuali promozioni della casa produttrice o della concessionaria.Motore di ricerca per concessionarie accreditateGli utenti possono già utilizzare un motore di ricerca interno per individuare le concessionarie accreditate, filtrando per provincia, comune e categoria del veicolo. Il sistema fornisce un elenco geolocalizzato dei punti vendita che rispettano i requisiti.Quando parte il bonus veicoli elettrici?Come anticipato, tra circa venti giorni sarà attiva anche la sezione dedicata agli acquirenti. Dopo la registrazione, sarà possibile ottenere un voucher da utilizzare direttamente in concessionaria per l'acquisto di veicoli elettrici agevolati. Elenco delle concessionarie accreditate già disponibile un motore di ricerca delle concessionarie accreditate, con filtri utili per restringere la selezione in base a provincia, comune e categoria del veicolo. L'applicazione fornisce un elenco geolocalizzato dei punti vendita che soddisfano i requisiti richiesti. Avvio definitivo tra circa venti giorniCome anticipato, tra una ventina di giorni (la data esatta non è ancora stata comunicata), la piattaforma sarà aperta anche agli acquirenti, siano essi persone fisiche o titolari di microimprese. Dopo la registrazione, sarà possibile inserire le informazioni necessarie per ottenere un voucher, che potrà essere utilizzato direttamente in concessionaria per l'acquisto di veicoli elettrici agevolati.
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Lamborghini - 101FT, il nuovo "mostro" del mare

4 Ruote - Set 24,2025
Nuova incursione della Lamborghini nel mondo della nautica: al Monaco Yacht Show è stata svelata una versione in scala di una nuova imbarcazione sviluppata in collaborazione con Tecnomar, azienda dell'Italian Sea Group, uno dei principali operatori della cantieristica navale italiana. Il nuovo yacht si chiama Lamborghini 101FT e segue il Tecnomar for Lamborghini 63, lanciato nel 2020 per rendere omaggio all'anno di fondazione della Casa di Sant'Agata Bolognese.  30 metri di lussoL'imbarcazione (il nome 101FT richiama la lunghezza di 101 piedi, pari circa a 30 metri) unisce le competenze tecniche e ingegneristiche di The Italian Sea Group con l'estetica e l'innovazione tipiche delle supersportive della Lamborghini. Il tutto all'insegna, ovviamente, del lusso. Gli esterni, a partire dal colore (il Giallo Crius), sono ispirati alla Fenomeno svelata all'ultima Monterey Car Week, mentre la plancia di comando richiama la Temerario. Gli interni, invece, si rifanno a diversi altri modelli della gamma per tinte, cuciture e forme: sono presenti elementi distintivi come gli esagoni e le ipsilon ormai entrati nelle caratteristiche distintive dello stile Lamborghini. "Vola" fino a 45 nodiIl 101FT, che nella versione definitiva arriverà sul mercato verso la fine del 2027, è equipaggiato con tre motori entrobordo MTU 16V 2000 M96L, abbinati a tre eliche di superficie. Il sistema di propulsione, supportato da una potenza totale di 7.600 cavalli e da due generatori da 35 kW,  garantisce una velocità massima di 45 nodi (poco più 83 km/h) e una di crociera di 35 nodi. "Con il Lamborghini 101FT portiamo il nostro Dna in mare: performance, design e innovazione si fondono in un motoryacht che ridefinisce il concetto di lusso nautico", commenta il presidente e amministratore delegato Stephan Winkelmann. "Non è solo uno yacht, è un'affermazione di eccellenza italiana". 
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Carburanti - La rete IP passa agli azeri di Socar

4 Ruote - Set 24,2025
Dopo Esso, anche la rete di stazioni di servizio a marchio IP passa di mano: Socar, la compagnia petrolifera di Stato dell'Azerbaigian, ha sottoscritto un accordo per acquistare il 99,82% del gruppo Italiana Petroli dalla API Holding della famiglia Brachetti Peretti. Stazioni e raffinerieL'operazione, di cui non sono stati rivelati i termini finanziari, è stata ufficializzata dalla due aziende dopo diversi giorni di rumor, accentuati da una lettera inviata la scorsa settimana ai dipendenti di Api Holding dal presidente Ugo Brachetti Peretti. Socar avrebbe messo sul piatto circa 3 miliardi di euro per vincere la concorrenza della svizzera Gunvor e dell'emiratina Bin Butti nella gara, iniziata alla fine dello scorso anno, per acquistare un gruppo con 1.600 lavoratori diretti, la seconda rete di distribuzione di carburanti in Italia con 4.500 stazioni, due raffinerie (Falconara e Trecate) con una capacità di raffinazione di oltre 10 milione di tonnellate di greggio e un sistema di logistica che copre l'intero territorio italiano grazie anche a un importante deposito a Roma. Un'operazione importanteL'acquisizione di IP ha una valenza strategica per l'azenda azera, che così rafforza la sua posizione nel Mediterraneo e i legami con l'Italia (è uno dei principali fornitori di gas, nonché un partner di lunga data dell'Eni), ma ha anche dei connotati storici, perché sancisce l'uscita di scena di una delle grandi famiglie italiane di petrolieri (negli ultimi anni hanno detto addio alle loro attività nel mondo della raffinazione o della distribuzione prima i Garrone di Genova e poi i Moratti di Milano). L'operazione dovrebbe essere perfezionata entro il primo trimestre del 2026, subordinatamente all'ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni normative. A tal proposito, l'operazione è di importanza strategica per il settore energetico italiano: Api Holding è pur sempre il primo operatore privato nel campo della distribuzione (negli ultimi anni ha rilevato prima la rete IP e poi quella di TotalErg e ha anche acquisito diverse attività italiane della Exxon Mobil), mentre il leader di mercato è la partecipata pubblica Eni. Tuttavia, il governo non dovrebbe alzare ostacoli insormontabili, tramite l'esercizio del Golden Power, anche per non mettere a rischio le relazioni con l'Azerbaigian.   
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Noleggio - Folonari (Aniasa): "Superare burocrazia e vecchie norme fiscali"

4 Ruote - Set 24,2025
Italo Folonari, vice presidente di Aniasa, torna a lanciare l'allarme sulle conseguenze, per il noleggio, di una burocrazia asfisiante e di norme fiscali ormai obsolete. "Si assiste da alcuni anni - ha affermato Folonari, durante l'Urania Policy & Business Forum -ad un susseguirsi di nuove normative tributarie sulle attività di noleggio veicoli, che ne rendono estremamente penalizzanti le modalità di pagamento. Eppure con 1,5 milioni di veicoli gestiti e con un contributo alle casse erariali di quasi 3 miliardi di euro all'anno (certi e puntuali), il settore è un contribuente 'speciale', promotore cioè di correttezza e di emersione fiscale, rendendo i soggetti con cui opera 'contribuenti virtuosi'".Le richieste dell'associazione. "Il noleggio chiede oggi un nuovo regime di tassazione. Il pagamento dei tributi locali, in particolare bollo e Imposta Provinciale di Trascrizione, è via via diventato assurdamente complicato per le imprese del settore, che vanta 270.000 clienti tra aziende, PA e privati. Occorre superare il regime fiscale attuale basato sui criteri di territorialità del secolo scorso: i veicoli a noleggio, pur immatricolati in una Provincia, circolano infatti su tutte le strade nazionali", ha proseguito Folonari. "Va poi sistemata l'attuale infelice normativa del fringe benefit, un dazio occulto per l'intera filiera automotive. Quest'anno case auto, aziende di noleggio, imprese clienti, driver, fleet e mobility manager devono barcamenarsi su tre differenti regimi di tassazione dell'auto ad uso promiscuo. Una complicazione che ha indotto circa 50.000 driver a chiedere la proroga del contratto in scadenza, con minori entrate per lo Stato e gli Enti locali".
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Toyota Corolla Cross - Si rifà il look e diventa più grintosa

4 Ruote - Set 24,2025
Dal 1966 a oggi, considerando tutte le sue trasformazioni ed evoluzioni, la Toyota Corolla può contare su 50 milioni di unità vendute in tutto il mondo. Nel 2022, con l'arrivo della Cross, il modello si è adattato alle linee della sport utility: a tre anni di distanza, è giunta l'ora del restyling di metà carriera, per un look più moderno e con gli attributi giusti per ampliare il bacino della clientela. Look da città e non soloIl restyling della Corolla Cross presenta una nuova griglia con finiture a nido d'ape integrata nel paraurti nel quale sono state inserite anche delle prese d'aria verticali e una firma luminosa inedita, davanti e dietro. La lunghezza è invariata (446 centimetri), l'altezza da terra è di 16 cm e gli sbalzi sono ridotti per adattarsi alle strade bianche e agli imprevisti della città, come le mareggiate urbane sempre più frequenti. Non mancano i fascioni di plastica opaca davanti, sulla vista laterale e dietro, per "difendere" la carrozzeria. E ancora: col restyling debutta la nuova modalità di guida Snow Extra, studiata ad hoc per i fondi più scivolosi. Argomenti forti: consumi e spazioIl consumo dichiarato della Corolla Cross restyling è promettente: la Casa indica 18,5 km/l per la trazione integrale (elettrificata) e intorno ai 20 per l'anteriore. Lo spazio interno sembra adeguato per le esigenze di una famiglia, facilitando il montaggio di seggiolini e la vita a bordo dei più piccoli, mentre il dato del bagagliaio si "sdoppia": con il motore elettrico aggiuntivo da 30 kW (posizionato sull'asse posteriore) la variante integrale della Corolla Cross dichiara 390 litri, mentre l'anteriore sale a 473. Due full hybrid, anche GR SportDisponibile solo in versione full hybrid, la Corolla Cross propone due motorizzazioni, un 1.8 da 140 CV abbinato alla sola trazione anteriore, e un 2.0 da 178 CV disponibile sia con la trazione anteriore, sia con l'integrale intelligente (AWD-i). La Corolla Cross con il 2.0 è dotata di sospensioni indipendenti e due bracci oscillanti al retrotreno, mentre la 1.8 da 140 CV ha l'assale torcente. Dell'AWD-i ho apprezzato l'azzeccata taratura delle sospensioni, anche sui fondi più ruvidi, ma a solleticare la curiosità della clientela c'è anche l'inedito (per la Corolla Cross) allestimento GR Sport, che propone un assetto ribassato di 10 mm e migliorie allo sterzo, nonché una modalità di guida ad hoc. I prezziIl listino della Corolla Cross MY25 parte da 37.450 euro per la variante a due ruote motrici, per arrivare ai 46.500 dell'AWD-i in allestimento premium (47.500 col nuovo GR Sport).  
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Mercedes-Benz - Mini rimpasto al vertice: Markus Schäfer lascia Stoccarda

4 Ruote - Set 24,2025
La voce circolava da diverso tempo, ma ora è arrivata l'ufficialità: Markus Schäfer, attuale Chief Technology Officer e responsabile Sviluppo e Approvvigionamenti del gruppo Mercedes-Benz, lascerà il costruttore tedesco alla scadenza del suo contratto di lavoro, a maggio 2026. Dal primo dicembre, le deleghe di Schäfer passeranno a Jörg Burzer, membro del consiglio di gestione con delega a Produzione, Qualità e Supply Chain.  Tecnologia ed efficienzaBurzer sarà a sua volta sostituito nel suo attuale ruolo da Michael Schiebe, amministratore delegato della Mercedes-AMG GmbH e responsabile del reparto Top End Vehicle. Il successore di Schiebe sarà annunciato in un secondo momento, ma la principale novità del mini rimpasto manageriale è l'addio di Schäfer,  un veterano della Casa della Stella con i suoi oltre 30 anni di esperienza. Arrivato a Stoccarda nel 1990 tramite il programma International Management Associate, Schäfer ha via via scalato le gerarchie aziendali, ricoprendo importanti incarichi in Germania e all'estero: è stato, per esempio, il numero uno dell'impianto statunitense di Tuscaloosa, il responsabile della Pianificazione della Produzione, nonchè direttore operativo e, dal 2021, Cto. In tale ruolo, ha avuto un peso di riguardo nella definizione delle strategie di elettrificazione della gamma prodotto e dei processi di integrazione dei sistemi digitali.La sostituzione di Schäfer è stata motivata dalla Mercedes-Benz con l'intenzione di "preservare l'esperienza e la continuità del top management, fornendo al contempo nuovi impulsi e un mirato ringiovanimento del consiglio di gestione. L'obiettivo è accelerare ulteriormente la trasformazione dell'azienda, con una chiara attenzione al vantaggio per il cliente, all'eccellenza tecnologica e all'efficienza operativa. L'imminente cambio del Cto rappresenta un segno di rinnovamento in un periodo di trasformazione e di sfide dinamiche del mercato".
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Mercedes-Benz - Contrordine, la Classe A avrà un'erede (nel 2028)

4 Ruote - Set 24,2025
Dal 2028 la Mercedes-Benz offrirà una nuova entry-level, probabilmente una crossover. La Casa di Stoccarda sembra infatti aver rivisto i propri piani per la fascia più abbordabile della sua gamma, dove la CLA era destinata a diventare la nuova porta d'ingresso, lavorando sul lancio un modello di posizionamento e prezzo inferiore. L'indicazione, raccolta e rilanciata dalla testata tedesca Automobilwoche, arriva dalla viva voce di un top manager della Stella, Mathias Geisen: Credetemi, a lungo termine ci sarà un modello base nel mondo Mercedes", ha detto il responsabile Marketing e Vendite, nonché membro del consiglio d'amministrazione della Stella.  Cambio di rotta l'ennesimo risvolto, forse il più clamoroso, di una strategia corretta in corsa. Sia per quanto riguarda la tabella di marcia della transizione elettrica (dalla prospettiva di andare all-in sulle Bev dal 2030 si è passati, in pochi anni, a decidere di prolungare vita e sviluppo di motori endotermici), sia il riposizionamento del marchio verso il mondo del lusso delineato dal programma presentato nel 2022, indirizzato dalla volontà di privilegiare i margini rispetto ai volumi. Tra i vari risvolti, il piano decretava l'uscita di scena di alcuni dei modelli più compatti, Classe A e Classe B. Cosa che comunque avverrà, ma non secondo i tempi preventivati: se la monovolume dovrebbe effettivamente chiudere la propria carriera nel 2026, come da agenda, la produzione dell'hatchback è stata invece prolungata fino al 2028, a fronte di una domanda ancora robusta, specie in Europa.  Una nuova crossover elettrica e ibridaE proprio la forte richiesta di una Mercedes più accessibile, insieme con la necessità di dare impulso ai volumi di vendita per riequilibrare i conti, sembra aver indotto il management a designare un'erede della Classe A. Avere la CLA (4,7 metri di macchina che in versione elettrica parte da circa 56 mila euro, anche se arriverà anche mild hybrid a un prezzo inferiore) come soglia di ingresso al listino, che oggi apre a 36 mila euro proprio grazie alla Classe A, rischia di essere un azzardo. E di tagliare fuori una importante fetta di clienti, soprattutto giovani, dai radar del brand. Detto ciò, a sostituire la Classe A potrebbe non essere un'erede diretta, bensì un modello dai tratti differenti e, probabilmente, un prezzo leggermente più alto. Si parla infatti di una crossover multienergia, che al pari della CLA dovrebbe essere proposta sia in chiave elettrica, sia ibrida. Alla base, la piattaforma MMA (Mercedes-Benz Modular Architecture), pilastro della futura gamma della Stella. Che potrebbe dare vita a più modelli del previsto.
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Stellantis - Breve stop per Panda e Tonale a Pomigliano

4 Ruote - Set 23,2025
Mini-pausa della produzione a Pomigliano per i lavoratori delle linee di Fiat Panda e Alfa Romeo Tonale. Stellantis ha annunciato alle rappresentanze sindacali dello stabilimento campano il ricorso al contratto di solidarietà: durerà dal 29 settembre al 6 ottobre nel caso della Fiat, e fino al 10 ottobre in quello dell'Alfa Romeo. I motiviRiguardo alla Panda, illustra il gruppo in una nota, lo stop servirà a ottimizzare l'assetto produttivo dell'impianto tenendo conto della stagionalità dei mercati europei che, nell'ultima parte dell'anno, subiscono un calo degli ordini per flotte e noleggio rispetto a una prima parte più stabile. In quanto alla Tonale, l'interruzione è una misura di riequilibrio tra capacità produttiva e domanda effettiva, che consente di evitare produzioni a singhiozzo.
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Ibride plug-in - Phev sotto la lente: raccontaci la tua esperienza!

4 Ruote - Set 23,2025
Il dibattito sulle ibride plug-in (Phev) è particolarmente acceso: l'associazione ambientalista Transport & Environment le accusa di emettere nell'utilizzo reale fino a cinque volte di più rispetto al dato dichiarato, evocando un nuovo Dieselgate all'orizzonte. La nostra posizione è chiara: nel "caso plug-in" non c'è frode, ma un effetto combinato di regole di omologazione e utilizzo non ottimali. Se ricaricate regolarmente, infatti, le Phev riducono davvero costi ed emissioni; con la batteria scarica, invece, consumano (e dunque inquinano) di più. Perché ci rivolgiamo a voi. Se possedete una vettura plug-in, vogliamo capire di cosa si tratta e come lo usate: carrozzeria, scenario d'impiego (città, statale, autostrada), chilometraggi, frequenza e modalità di ricarica (casa, azienda, colonnine), autonomia reale e quota di percorrenza in elettrico. Ci interessa anche il contesto: se si tratta di un'auto personale o aziendale, chi paga carburante ed energia, e quanto questi fattori incidono sulle vostre scelte di ricarica. Il vostro contributo è essenziale: il questionario è anonimo, richiede pochi minuti e i risultati saranno presentati in forma aggregata. Partecipate: aiutateci a raccontare cosa funziona e cosa no delle plug-in, oltre la polemica. 
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Salone Auto Torino 2025 - Tutte le novità, modelli in anteprima e test drive nel cuore della città

4 Ruote - Set 23,2025
Il Salone Auto Torino 2025 si prepara a trasformare il centro del capoluogo piemontese in un palcoscenico dedicato all'innovazione automobilistica. Dal 26 al 28 settembre, l'evento si concentrerà tra piazza Castello, Piazzetta Reale e i Giardini dei Musei Reali, dove sarà possibile ammirare oltre 100 modelli delle principali case automobilistiche, tra cui anteprime assolute e novità al debutto in Italia.Tra gli espositori presenti ci sarà anche Quattroruote, insieme a brand come Ferrari, Lamborghini, Tesla, BMW, Alfa Romeo, Hyundai, Kia, Mercedes, Polestar e molti altri. L'elenco completo include modelli elettrici, ibridi, sportivi e concept futuristici. Tutti i modelli espostiAbarth: 600e ScorpionissimaAlfa Romeo: Junior Ibrida Q4Birba: BirbaBMW: iX3, M4 CsBYD: Seal U DM-i, Dolphin Surf, Seal 6 DM-i (anche Touring)Citroën: C5 AircrossDallara: Stradale, LMP1Denza: D9, Z9GT Dual ModeDfsk: Glory 500 Turbo, E5 PhevDongfeng: Box, Mage L7, 007, 008, Vigo, Huge, Mage, Z9 Pick-UpDR: Collection 3, Collection 5, Collection 6, Collection 7DS: N8 EtoileEMC: 212Evo: 7 Kairos, 5, 6, SpazioFerrari: 12cilindri , 499p Modificata, 296 Challenge, 365 Gtb, Purosangue, 296 Gtb ,SF90 Spider, Roma SpiderFiat: 500 Hybrid Torino, Grande Panda HybridFoton: Tunland 9Geely: Starray , EX5, Galaxy M9Hyundai: Concept Hyundai, Ioniq 9, Inster Cross, Ioniq 5 N LineIch-X: K2, K3Jaecoo: 5 SHS-H, 7 SHS-PJeep: nuova CompassKia: nuova Stonic, nuova Sportage, EV3, EV4, EV5Lamborghini: Temerario, Revuelto, Urus SELancia: Ypsilon HF Line IbridaLeapmotor: B10Lepas: L8Lotus: Evija, Emira First Edition I4, EletreMaserati: MCPura, MCPura CieloMazda: MX-5 Homura, CX-60, 6eMercedes: Nuova CLA 250+, AMG GT 63 4matic+Mhero: 817, 1Microlino: 90, SpiagginaOmoda: 5 SHS-H, 9 SHS-P, 7 SHS-POpel: Frontera GS ElectricPeugeot: Nuovo 3008 GT HybridPolestar: 3, 4, 5Renault: R4 E-Tech Electric, R5 E-Tech ElectricSportequipe: S6 GT, S8 GTSuzuki: Lj Jimny, Swift Hybrid, Vitara Hybrid, Nuova e VitaraSwm: G01, G01 Pro, G05, G03F Super HybridTiger: Six, EightTesla: Model Y, Model 3Voyah: Free Rev, Courage, Dream Le storiche e le specialiOltre ai modelli e alle anteprime presentati dalle Case, al Salone Auto Torino saranno presenti diversi centri stile e altri partner, con modelli in esposizione per il pubblico:Asi: Collezione Bertone: Ferrari Rainbow, Autobianchi A112 Runabout, Chevrolet Ramarro, Porsche Karisma, Aston Martin Jet 2, Opel Slalom, Fiat Barchetta, Saab Novanta, Bertone Blitz, Chevrolet Corvette NivolaAutomobili Pininfarina: B95 GothamFondazione Gino Macaluso: Lancia Stratos, Fiat 124 Sport Abarth Rally 16 ValvoleGFG Style: Peralta S, Alfa Romeo Brera Concept, Corvair TestudoIED Torino: Rapida ItaldesignItaldesign: Vad.Ho, Wheem-I, Panda 4x4 Strip, Bugatti Eb 18/3 Chiron, Wolkswagen Up! Sailing Team, Avathor One, Dmc 12 Delorean, Lotus Esprit Turbo, Daewoo Matiz D'artsMauto: Alfa Romeo 33 Stradale (1967) E Alfa Romeo 33 Stradale Riedizione 2023Museo Fratelli Cozzi: Alfa Romeo Montreal 1971Petronas: Mercedes-Amg F1 W16 Andrea Kimi AntonelliPolitecnico Di Torino: Policumbent Taurus X, Squadra Corse (Polito) Sae Sc25Pininfarina: Cisitalia 202, Ferrari 308 Gtb, Honda Hp-X, Sintesi, 2uettottanta, SergioRecaro: Mercedes Benz G Class, Porsche Abt Classic Modell 9rs, Kimera Evo 38Sabelt: Ferrari Sf-25 Lewis HamiltonSparco: Citroën C3 Rally 2, Lancia Ypsilon Rally 4 Le auto per i test driveNella zona dedicata ai test drive, allestita in Piazza Castello (lato Prefettura), i visitatori potranno provare su strada, sempre dalle 9 alle 19, i seguenti modelli:BYD: Dolphin Surf, Seal 6 DM-i Touring, Seal U DM-i, Seal 6 DM-iDenza: Z9GT Dual ModeEMC: 212Foton: Tunland 9Hyundai: Inster Cross, Ioniq 5 N LineJaecoo: 7 SHS-PKia: EV3, EV4, SportageMazda: 6e, CX-60Omoda: 9 SHS-PPolestar: 3, 4SWM: G01, G03F Super HybridTesla: Model 3, Model Y
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Cina - Le maniglie elettriche a scomparsa... rischiano di scomparire

4 Ruote - Set 23,2025
La Cina pensa di eliminare presto dalle auto nuove le maniglie elettriche a scomparsa, imponendo uno specifico divieto ai costruttori. Le autorità di regolamentazione locali starebbero valutando di sottoporre a test specifici di funzionamento i dispositivi a leva (con meccanismo fisico) ed elettronici a estrazione (motorizzati). Il ministero dell'Industria del Celeste Impero ha infatti avviato una revisione degli standard di sicurezza: per ottobre, le autorità potrebbero decidere il da farsi. Se optassero per vietare le maniglie elettriche retrattili, sopravviverebbero solo quelle a semi-scomparsa che integrano un meccanismo fisico per garantirne un funzionamento affidabile a beneficio di soccorritori e occupanti. L'eventuale entrata in vigore è prevista per luglio 2027. Le ragioni del noSicurezza in caso di incidente: in caso di incendio o perdita di potenza elettrica, i soccorritori potrebbero avere problemi ad aprire la porta.Difficoltà per gli occupanti: se il sistema elettrico va in tilt, chi è nell'abitacolo potrebbe non riuscire ad uscire.Incidente a Changchun (2024): congelamento del motore della maniglia ha intrappolato gli occupanti.Cortocircuiti a Guangdong (2024): piogge intense hanno impedito l'apertura delle portiere.Test di sicurezza: solo il 67% di successo nell'apertura delle porte con maniglie elettroniche, contro il 98% delle meccaniche.Aumento delle lamentele: +132% di segnalazioni per dita di bambini schiacciate.Costi e guasti: le maniglie elettroniche costano tre volte di più e hanno un tasso di guasto otto volte superiore. Effetto iPhone: l'origine della tendenzaTutto è iniziato con Tesla nel 2012, che ha lanciato le maniglie retrattili sulla Model S. I costruttori orientali hanno seguito la tendenza, come accaduto con Apple nel settore tech. Le maniglie retrattili offrono un design pulito, futuristico e migliorano l'aerodinamica. Soluzioni in CinaVolkswagen ha già adottato maniglie a semi-scomparsa: i modelli FAW-Audi A5L e Q6L e-tron dispongono di micro-interruttori e cavi rossi per facilitare il soccorso in caso di incidente. Europa e USA: un problema noto dal 2012Il problema delle maniglie elettriche a scomparsa che ostacolano gli sforzi di soccorso e la fuga degli occupanti torna periodicamente alla ribalta da una dozzina d'anni in Europa e Usa. Dopo vari allarmi lanciati nei forum online, nel 2018 la Nhtsa (l'ente governativo Usa che si occupa di sicurezza stradale) ha registrato 140 reclami riguardanti i meccanismi di sblocco delle portiere di vari modelli Tesla, avviando un'indagine nel 2021 sulla Model Y. Seguita da una denuncia generica nel 2024 da parte dell'Adac (il più grande club automobilistico d'Europa) che riguardava numerosi marchi. Secondo Bloomberg, la stessa Casa texana starebbe cercando soluzioni di altro genere: il responsabile del design del costruttore, Franz von Holzhausen, vorrebbe combinare i meccanismi di apertura elettronici e meccanici in un'unica unità di controllo. Curioso, infine, che l'iniziativa in tema di sicurezza stradale parta dalla Cina e dalla Tesla, e non da Bruxelles, sempre così attiva nel settore.
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Lotus - In Cina spunta laEletreUltra Hybrid

4 Ruote - Set 23,2025
Anche per la Lotus si torna a parlare di motori endotermici e lo confermano gli avvistamenti di alcuni prototipi della Eletre in Cina: al di là delle pellicole sulla carrozzeria, la vera novità è la presenza dei terminali di scarico, segno della presenza di un powertrain plug-in hybrid. Dalle Bev all'Ultra HybridI prototipi confermano il programma Ultra Hybrid annunciato nel 2024, quando la Casa inglese di proprietà della Geely cancellò l'obiettivo dell'addio all'endotermico nel 2028. La Eletre dovrebbe quindi essere la prima a introdurre questa tecnologia, che sfrutta comunque la piattaforma a 900 volt della Bev per velocizzare al massimo i tempi di ricarica. Un benzina fornito da HorseLa Lotus non ha per il momento fornito indicazioni sulla parte termica di questo nuovo powertrain, ma sappiamo che la Geely può disporre di un'ampia scelta grazie alle sinergie tra i vari brand del proprio gruppo. Un aiuto in questo senso potrebbe arrivare da Horse, che fa capo alla Renault, alla Aramco e proprio alla Geely. Secondo fonti cinesi, la Eletre potrebbe infatti adottare il medesimo pacchetto appena introdotto sulla cugina Zeekr 9X da 1.300 CV e fino a 302 km di autonomia a batteria con un 2.0 litri turbo fornito proprio da Horse. 
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Volvo EX90 - La ricarica diventa più rapida

4 Ruote - Set 23,2025
In occasione dell'apertura degli ordini del Model Year 2026, la Volvo ha fornito dati tecnici aggiornati in merito alla ammiraglia EX90. Grazie alle ultime evoluzioni sul fronte hardware e software, è stato infatti possibile introdurre un pacchetto di Adas ancora più completo e una velocità di ricarica della batteria superiore. Tra gli optional debutta invece il tetto elettrocromatico, appena presentato sulla ES90. Le novità per gli AdasSul fronte dell'assistenza alla guida, la Volvo introduce il doppio chip NVIDIA DRIVE AGX: questo ha permesso di introdurre il parcheggio parallelo e il sistema di scambio dati fra veicoli per inviare avvisi di pericolo prima che entrino nel campo visivo del guidatore. Allo stesso tempo, è stata integrata nel servizio di emergenza e-call la funzione Emergency Stop Assist (ESA) che utilizza i sistemi di guida automatizzata per fermare il veicolo in sicurezza anche se il guidatore non risponde agli avvisi. Queste novità saranno estese al Model Year precedente della Suv grazie a un aggiornamento gratuito previsto dalla rete ufficiale. 250 km di autonomia in 10 minutiLa novità principale della EX90, comunque, riguarda l'introduzione della architettura a 800 volt, che sostituisce la precedente a 400. La Suv svedese può quindi recuperare fino a 250 km di autonomia in 10 minuti, ma è stato possibile anche ridurre il peso di alcuni componenti delle batterie (da 111 kWh lordi) e dei motori.
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Animali in auto - Oltre la metà dei guidatori li lascia liberi

4 Ruote - Set 23,2025
In caso di tamponamento a 50 km/h, un cane di 20 chili si trasforma in un "proiettile" di 600-1.200. la fisica spietata degli incidenti stradali, che molti automobilisti sottovalutano quando viaggiano con i propri animali domestici. I dati di un'indagine condotta da Tavo Pets su 5.000 proprietari in 10 Paesi fotografano una situazione preoccupante: in Italia, oltre il 50% degli automobilisti ha viaggiato almeno una volta nell'ultimo anno con l'animale libero nell'abitacolo. Le conseguenze non tardano ad arrivare: un proprietario su tre si è distratto alla guida, uno su cinque ha avuto o sfiorato un incidente. Solo scuse. L'Associazione Italiana Difesa Animali & Ambiente (AIDAA) stima in 11.000 gli animali che ogni anno perdono la vita sulle strade italiane. Nel 78% dei casi degli incidenti questi viaggiavano liberi e il 59% ha riportato ferite o traumi. Le scuse più comuni sono "Il viaggio è breve" (31%), "il mio cane è tranquillo" (25%), "mi piace averlo in braccio" (16%) e quasi un intervistato su quattro ammette di non sapere come assicurare correttamente l'animale. La guida. Come raccontiamo nella nostra guida al trasporto degli animali in auto, il Codice della Strada è chiaro: secondo l'articolo 169, i nostri amici a quattro zampe devono essere custoditi in modo da non costituire impedimento o pericolo, pena una multa da 87 a 344 euro e la decurtazione di un punto dalla patente.
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