Volkswagen - Pausa alla produzione elettrica di Zwickau e Emden
Dopo Stellantis, è il gruppo Volkswagen a stoppare temporaneamente la produzione di due fabbriche, al fine di ridurre le scorte dovute alla debole domanda di auto elettriche e al peso dei dazi statunitensi. vero che VW sta beneficiando della crescita delle vendite di Bev in Europa, ma il ritmo complessivo di crescita è più lento e irregolare di quanto inizialmente previsto: pertanto, dal 6 ottobre è prevista una settimana di sospensione a Zwickau, che sforna Audi Q4 e-tron, VW ID.3 e Cupra Born. Situazione analoga a Emden (ID.4 e ID.7), che ha ridotto le ore dei dipendenti e si fermerà per diversi giorni. Altre voci di chiusure temporanee riguardano Hannover e Osnabrück. Situazione differente a Wolfsburg, perché qui i modelli termici (VW Golf, Tiguan e Tayron) garantiscono volumi così elevati da richiedere turnazioni straordinarie.Situazione difficileDi recente, Volkswagen ha quantificato in 5,1 miliardi di euro l'impatto negativo della retromarcia Porsche su redditività e Bev, per la domanda debole, la concorrenza in Cina e i dazi Usa. Come noto, l'azienda a fine 2024 ha concordato coi sindacati una serie di misure per ottenere risparmi (1,5 miliardi di euro l'anno) sul fronte del costo del lavoro: l'IG Metall ha accettato il taglio di 35 mila posti entro il 2030 e la Volkswagen l'erogazione di buonuscite importanti. Comunque in Germania e non solo la situazione per il comparto auto resta delicata, come dimostra il caso Bosch, che ha appena annunciato 13 mila uscite entro il 2030.
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Fiat 500 Hybrid - Il nuovo Cinquino dal vivo al Salone Auto Torino - VIDEO
Tra i modelli più attesi al Salone Auto Torino 2025 c'è sicuramente la Fiat 500 Hybrid: già ordinabile nell'allestimento Torino, l'auto è esposta presso lo stand della Fiat allestito in piazza Castello, in centro città. Se non riuscite a venire a vederla di persona, qui sotto trovate il video in cui i nostri inviati dal Salone vi accompagnano a scoprirla più da vicino! Colorata e pimpanteLa nuova Fiat 500 Hybrid si distingue dalla versione elettrica per la griglia aperta davanti che permette il raffreddamento del motore, ma anche per il badge laterale con la Mole Antonelliana, posizionato proprio accanto al logo Hybrid. Il motore è il tre cilindri FireFly 1.0L da 65 CV con tecnologia mild hybrid a 12V, abbinato a un cambio manuale a sei marce. L'auto è disponibile nelle tinte Yellow Gold e Ocean Green, che si aggiungono ad altri cinque colori su richiesta. Dotazione riccaI sedili della 500 Hybrid sono rivestiti di tessuto e hanno il logo Fabbrica Italiana Automobili Torino, mentre il cruscotto è in tinta con la carrozzeria. Di serie l'avviamento senza chiave, il climatizzatore automatico, il cruise control, i sensori luce/pioggia e quelli di parcheggio. L'infotainment si gestisce tramite un display da 10.25 e supporta la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto.
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Toyota GR Yaris - Una bomba a Vairano - VIDEO
Quando arrivo a Vairano, capisco subito che non sarà una giornata come le altre. L'atmosfera è elettrica. Alcune automobili hanno il potere di aggregare, emozionare e raccontare storie capaci di affascinare chiunque. Tra queste, c'è senza dubbio la Toyota GR Yaris, protagonista di un evento speciale dedicato alle diverse anime del progetto Gazoo Racing. raro poter provare fianco a fianco le varie versioni della piccola sportiva Toyota, inclusa la GR Yaris Rally2, impegnata nei campionati internazionali. Per un appassionato di motorsport, è un'occasione irripetibile. E infatti, non ce la siamo lasciata sfuggire. Qui si entra nel cuore delle competizioni: motore turbo tre cilindri di 1.6 litri, cambio sequenziale a cinque marce, trazione integrale e sospensioni racing. L'abitacolo è ridotto all'essenziale, con roll cage e comandi da corsa. Bastano poche curve per capire quanto sia diverso il mondo delle gare da quello stradale: la reattività, la brutalità dell'accelerazione, la comunicazione diretta tra auto e pilota sono un mix di emozioni che ti rimane in testa. GR Yaris MY2025L'evento è stato anche l'occasione perfetta per scoprire la nuova GR Yaris MY25. Dal 2020, Toyota ha portato avanti un costante lavoro di affinamento, raccogliendo dati dalle competizioni e feedback dei piloti per tradurli in modifiche concrete.La nuova generazione introduce bulloni rinforzati nei punti più sollecitati del telaio, nuove tarature per sospensioni e ammortizzatori, e una risposta dello sterzo più precisa. Anche l'elettronica è stata aggiornata: il pacchetto di sicurezza attiva Toyota Safety Sense 3 (TSS3) include ora sistemi come il Blind Spot Monitor e il Rear Cross Traffic Alert.Gli interni mostrano novità importanti: dal freno a mano verticale, sviluppato con l'esperienza del WRC, ai sedili riscaldati di serie sulla versione d'ingresso Circuit. Aero Performance Pack: l'anima da corsaIl vero salto di qualità fatto dalla GR Yaris si percepisce con l'Aero Performance Pack, nato direttamente dalle competizioni. Il cofano di alluminio con griglia di raffreddamento, lo spoiler anteriore, il grande alettone regolabile e il fondo piatto ispirato alle gare Super Taikyu migliorano la stabilità e il comportamento alle alte velocità.Provando le due generazioni di GR Yaris, le differenze emergono chiaramente. La prima richiede più correzioni di sterzo, soprattutto in frenata, mentre la Mk2 è più stabile e precisa, con un servosterzo affinato e una coppia maggiore che si traduce in accelerazioni più vigorose. Anche la plancia ridisegnata, forse meno elegante, dimostra la sua utilità nel migliorare la visibilità. Auto così, purtroppo, non sono più comuni sul mercato: hanno un carattere forte, capace di attrarre appassionati e creare comunità. E, date le stringenti normative attuali, possono sopravvivere solo se inserite in un mix di vendite che prevede ibride ed elettriche particolarmente efficienti.
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Bosch - Annunciato il taglio di altri 13 mila posti di lavoro
La Bosch taglierà altri 13 mila posti di lavoro entro il 2030, perlopiù in Germania, pari al 10% dei dipendenti del Paese e del 3% del personale a livello globale. La misura riguarda in particolare la divisione Mobility (componenti auto) e segue piani di ristrutturazione che hanno già portato a un progressivo ridimensionamento degli organici. Nel 2024 il gigante tedesco contava 417.900 addetti nel mondo, ridotti del 3% circa (ossia di 11.500 persone) sul 2023: in terra tedesca il numero dei lavoratori è calato di 4.400 unità, a 129.800.Auto ed Europa in crisiIl colosso teutonico della componentistica paga la crisi dell'industria automobilistica della più grande economia europea, colpita dalla debolezza del mercato nel Vecchio Continente, dalla lentezza della transizione elettrica, dalla forte concorrenza dei marchi locali in Cina e dai dazi. Neppure la guida autonoma decolla. Secondo la Bosch, i licenziamenti servono per realizzare un risparmio annuale di 2,5 miliardi di euro nell'unità automobilistica del gruppo a fronte di costi divenuti insostenibili. La domanda per i nostri prodotti si sta spostando in modo significativo verso regioni al di fuori dell'Europa, ha dichiarato Stefan Grosch, responsabile delle relazioni industriali di Bosch. "Anche se la Germania e l'Europa restano centrali per noi, dobbiamo orientarci verso i nostri mercati e i nostri clienti. una misura dolorosa, ma non ci sono altre soluzioni. Quanto alla Cina, è vero che nel Paese del Dragone le vendite di auto nuove corrono, tuttavia è in atto una guerra dei prezzi fra le Case, con conseguente riduzione delle spese per tutelare i profitti: questo riduce i margini per i fornitori, Bosch inclusa."Si lotta per ogni centesimo"Stando all'amministratore delegato Stefan Hartung, Bosch sta lottando per ogni centesimo contro i competitor. Nel 2024, la società ha registrato un fatturato di 90,3 miliardi di euro con un profitto di 1,3 miliardi di euro, mentre per il 2025 prevede di aumentare il giro d'affari del 2%. Nel comparto auto, l'azienda punta a raddoppiare il margine operativo, rispetto al 3,8% del 2024, anche mediante un maggiore impiego dell'intelligenza artificiale. Gli stabilimenti più coinvolti dai tagli sono quelli di Feuerbach, Schwieberdingen e Waiblingen (Stoccarda), insieme a Bühl nel Baden e Homburg nel Saarland. Frank Sell, capo del consiglio di fabbrica di Bosch Mobility, promette di lottare contro una misura di questa portata, definendola una misura senza precedenti. L'azienda, accusa, sta lasciando dietro di sé una devastazione sociale in molte regioni.
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Dongfeng - Box, Mage, Huge: la gamma (e i prezzi) per lItalia - VIDEO
La Dongfeng presenta la sua gamma per il mercato italiano alla vigilia del Salone Auto Torino 2025. Particolarmente ricca, l'offerta si va a innestare nei segmenti più caldi del mercato: quello delle piccole elettriche, con la Box, e quello delle Suv con la Mage e la Huge, disponibili entrambe con powertrain a benzina e full hybrid. Nel capoluogo torinese sarà presentata in anteprima la versione plug-in della Mage con due tagli di batteria, da 17 e 30 kWh. Dongfeng BoxQuesta citycar compatta è lunga 4.020 mm, larga 1.810, alta 1.570 e ha un passo di 2.663 mm, per accogliere comodamente cinque persone. Il bagagliaio mette a disposizione 326 litri, che diventano 945 abbassando gli schienali della seconda fila. Il motore, montato davanti, ha una potenza di 70 kW (95 CV) e 160 Nm, che permette alla piccola cinese di scattare da ferma a 50 km/h in 4,8 secondi, e di raggiungere la velocità massima di 140 km/h. La batteria, al litio-ferro-fosfato, è disponibile nei tagli da 32,5 e 44 kWh, per autonomie dichiarate rispettivamente di 230 e 310 km. La potenza massima di ricarica in corrente continua è di 77 kW. Dotazione e allestimentiLa Dongfeng Box è disponibile negli allestimenti Style e Premium. Di serie per tutta la gamma la guida assistita di Livello 2, il quadro strumenti da 5 e lo schermo touch dell'infotainment da 12, la ricarica wireless per gli smartphone, la luce ambientale in abitacolo, i sensori luce/pioggia e di parcheggio, la telecamera posteriore e il climatizzatore bizona. La versione Premium aggiunge i cerchi di lega da 17, il sedile del guidatore riscaldabile, ventilato e con regolazioni elettriche (con memoria), la telecamera a 360. La connettività Apple CarPlay e Android Auto si paga a parte: 199 euro. Dongfeng Box: i prezziDongfeng Box Style 95 CV 32,5 kWh: 21.500 euroDongfeng Box Premium 95 CV 44 kWh: 25.000 euroEntrambi i modelli sono in promozione, a partire da 19.900 euro. La Box può accedere agli incentivi statali che prevedono 11.000 euro di sconto nella migliore delle ipotesi (cioè un Isee inferiore a 30.000 euro), portando così il prezzo a 8.900 euro. Dongfeng MageLa Dongfeng Mage è una Suv dal taglio sportiveggiante con un frontale particolarmente aggressivo. lunga 4.650 mm, larga 1.905, alta 1.630 e ha un passo di 2.775 mm. Come la Box, ha le maniglie delle portiere a scomparsa, che si aprono quando ci si avvicina all'auto. La Mage è proposta con due powertrain: il 1.5 turbobenzina quattro cilindri da 150 kW (204 CV) e 305 Nm di coppia massima, abbinato a un cambio doppia frizione a sette rapporti. In alternativa c'è la full hybrid con un 1.5 abbinato a un'unità elettrica, per una potenza di sistema di 215 kW (292 CV) e una coppia massima di 565 Nm. Il cambio è un automatico a otto rapporti. Sofisticato lo schema meccanico, che prevede sospensioni MacPherson all'anteriore e multilink al posteriore. Full optionalLa Dongfeng Mage ha un solo allestimento in gamma, con tutto di serie: a pagamento (600 euro) c'è solo la tinta della carrozzeria (che di serie è bianca), tra Black, Blue, Silver e Green. La dotazione comprende il tetto panoramico da oltre un metro quadrato, rivestimenti dei sedili in pelle nappa (quello del guidatore riscaldabile e con regolazioni elettriche), strumentazione digitale da 10,2 e infotainment da 13,2, ricarica a induzione, climatizzatore bizona, specchietti ripiegabili elettricamente. Dongfeng Mage: i prezziDongfeng Mage ICE: 27.900 euroDongfeng Mage HEV: 32.450 euro Dongfeng HugeIl terzo modello presentato dalla Casa cinese è una grande Suv a cinque posti, lunga 4.720 mm, larga 1.910, alta 1.702 e con un passo di 2.825 mm. Il bagagliaio ha una capacità dichiarata di 397 litri, che diventano 1.480 abbattendo gli schienali della seconda fila. Anche in questo caso i powertrain in gamma sono due: il termico puro da 145 kW (197 CV) e 305 Nm di coppia, abbinato a un cambio automatico a doppia frizione con sette marce e comandi al volante. A seguire la full hybrid con un 1.5 abbinato a un'unità elettrica, per una potenza combinata di 180 kW (245 CV). Come sulla Mage, schema MacPherson all'anteriore e multilink al posteriore. Un allestimento con tuttoAnche in questo caso c'è una sola versione a listino, con tutto di serie: cerchi da 19, strumentazione e infotainment integrati in un'unico schermo, ricarica wireless per lo smartphone, tetto panoramico da oltre un metro quadrato, sedili rivestiti in pelle nappa (anteriori ventilati e riscaldati), climatizzatore bizona, specchietti richiudibili elettricamente e impianto audio Jamo a sei altoparlanti. Di serie la carrozzeria è in bianco, le colorazioni Black e Jade Blue costano 600 euro. Come sulla Box, la connettività Apple CarPlay e Android Auto - tramite dongle - si acquista a parte, per 199 euro. Dongfeng Huge: i prezziDongfeng Huge ICE: 31.900 euroDongfeng Huge HEV: 34.450 euro
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Salone Auto Torino - Le date dell'edizione 2025
Sono oltre 500.000 le persone che hanno partecipato al Salone Auto Torino 2024, attraversando la città per ammirare le auto esposte agli stand, fermandosi lungo le vie centrali per assistere alle parate, e provando su strada alcuni degli ultimi modelli arrivati sul mercato. I numeri dell'evento. Analizzando i biglietti gratuiti scaricabili dal sito, necessari per partecipare alle iniziative del Salone, il pubblico italiano è arrivato da tutte e 20 le regioni, e da tutte e 102 le province. Gli stranieri sono arrivati da 85 paesi diversi: i più numerosi da Francia, Svizzera e Germania, ma sono stati rappresentati tutti i continenti. Il 34% dei visitatori erano donne, mentre la suddivisione per età è la seguente:5,07% tra i 13 e i 17 anni14,60% tra i 18 e i 24 anni17,95% tra i 25 e i 34 anni13,37% tra i 35 e i 44 anni22,04% tra i 45 e i 54 anni18,52% tra i 55 e i 64 anni8,45% oltre i 65 anniDi tutti i free pass generati, 23.566 sono stati utilizzati per accedere alle convenzioni in essere durante la manifestazione: in particolare, al Museo Egizio sono entrate 302 persone utilizzando il biglietto della fiera, al Museo Nazionale dell'Automobile si sono registrati 1.559 ingressi con il free pass. I ristoratori del centro di Torino hanno segnalato un aumento medio degli incassi del 30%, gli albergatori invece hanno avuto il 100% di occupazione degli hotel nell'area del centro di Torino, e dell'80% in tutta la città. Sono state 540 le iscrizioni alla piattaforma MaaS ToMove, che accorpa la mobilità cittadina in un'unica app per mezzi pubblici, sharing (bici, monopattini, moto) e parcheggi. Le date del 2025. Salone Auto Torino tornerà nel 2025, sempre nel capoluogo piemontese, dal 12 al 14 settembre. Format, programma e location saranno comunicati nella conferenza stampa di presentazione dell'evento che si terrà il prossimo anno.L'incidente di domenica. Gli organizzatori fanno anche sapere che tutte le persone ferite durante la parata di domenica 15 settembre sono state dimesse dall'ospedale. Ci siamo interessati fin dai primi minuti alle loro condizioni, e continueremo a farlo fino ad avvenuta guarigione, si legge in una nota stampa.
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Peugeot - Il primo indizio della Polygon Concept è il volante Hypersquare
La Peugeot ha diffuso il primo video teaser della Polygon Concept: la vettura è un prototipo e per il momento non ha una data di debutto ufficiale, ma si sa che la sua "cifra" sarà il piacere di guida. Inoltre, potrebbe anticipare la nuova generazione della 208, attesa nel 2027. Volante Hypersquare come unico indizio Nelle immagini possiamo vedere prima di tutto un elemento che già conosciamo: il volante Hypersquare steer-by-wire con quattro fori circolari presentato sulla concept Inception nel 2023, che quindi potrebbe tornare in forma evoluta sulla Polygon. Le altre immagini sono più concettuali, mentre nella parte finale viene mostrato un display che riporta il nome del prototipo: non è escluso che questo pannello sia parte della vettura stessa. Potrebbe anticipare la 208 del 2027La Peugeot descrive genericamente la Polygon come un prodotto destinato a "riscrivere il concetto di piacere di guida", ma realisticamente l'arrivo di una concept dovrebbe anticipare in qualche modo un prodotto di serie e rimanere non un puro esercizio di stile. Escludendo una sportiva vera e propria, che la Casa del Leone non avrà a listino, la Polygon potrebbe anticipare alcuni dei contenuti stilistici della nuova generazione della 208, che debutterà nel 2027 come Bev portando al debutto la piattaforma STLA Small, come già confermato dai vertici della Casa.
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Mobilize - Duo by TheArsenale, look dark
Mobilize presenta la serie speciale Mobilize Duo by TheArsenale. Sono previsti soltanto 50 kit di personalizzazione numerati e dotati di un certificato di autenticità. La showcar sarà esposta allo store di Fairmont Monte Carlo di TheArsenale e all'EICMA 2025. Sticker e accessori.La personalizzazione dedicata al quadriciclo elettrico francese Duo prevede il kit di sticker nelle varianti Intergalactic Blu o Flash Yellow Neon da applicare a carrozzeria e copricerchi. Inoltre, nel pacchetto da 2.500 euro è inclusa una serie di accessori moda coordinati.
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Skoda - La 110 R rinasce elettrica (e solo digitale)
La Skoda ha sviluppato un progetto digitale per riportare nel mondo di oggi la sportiva 110 R attraverso l'attuale linguaggio Modern Solid. Il risultato, una coupé elettrica, rimarrà un esercizio di stile ed è stato supervisionato da Richard vec, che si occupa di modellazione digitale per la Casa del Gruppo Volkswagen. La sportiva del 1970 diventa una BevLa Skoda 110 R con carrozzeria coupé fu sviluppata partendo dalla base della 110 berlina con motore posteriore di 1.1 litri per meno di 900 kg di peso e fu presentata nel 1970. Partendo dalla 110 R stradale furono sviluppate poi la concept 200 RS e la 130 RS che si distinse in numerose competizioni. Il progetto di vec non è nato per modernizzare le forme originali, ma per rielaborare la 110 R nel mondo di oggi: per questo, le dimensioni sono cambiate e la piattaforma è stata pensata per un powertrain elettrico, che non richiede quindi gli ingombri nella zona posteriore dell' endotermico originale. Cambia tutto, ma resta il Dna sportivoDalla 130 RS da corsa sono derivate soluzioni come i parafanghi allargati e il rollbar interno; inoltre, le ruote monodado sono un richiamo al motorsport. Le grafiche nere che fasciano frontale e coda contrastano con l'argento della carrozzeria, mentre le prese d'aria ricreate nella fiancata sono pensate per raffreddare le batterie. Tra le concessioni alla tecnologia moderna, ci sono gli specchietti sostituiti da telecamere e le luci anteriori a scomparsa, che cambiano completamente la fisionomia della concept rispetto al modello originale.
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Renault - La Losanga potrebbe produrre droni in Francia
Non è certo la prima volta che si parla di un ingresso nel comparto della Difesa da parte della Renault, ma stavolta con una differenza sostanziale: se in passato si valutava la possibilità di installare attività di produzione di droni in Ucraina (in funzione anti russa), adesso spunta l'idea di farli in Francia. Settore marginale che affiancherebbe il focus numero uno della società, ossia costruire veicoli. Questione divisiva.Secondo indiscrezioni dell'Agence France-Presse, da mesi sono in corso discussioni tra la Renault e il ministero delle Forze armate: la Régie - invitata a contribuire alla riflessione su diversi progetti pilotati dalla Direzione generale degli armamenti (Dga) - ha condotto un'analisi approfondita su benefici e rischi. Tra i punti positivi, un complemento di attività in Francia e un'opportunità economica redditizia (mentre il mercato auto europeo balbetta, alle prese con mille incognite). Sull'altro piatto della bilancia, la sicurezza delle fabbriche francesi che produrrebbero i droni militari e dei sistemi informatici. Comunque, stando a un documento riservato visionato dall'Afp, l'azienda non mira a diventare un attore importante della Difesa e si impegnerebbe solo se il progetto non influenzasse la sua capacità di investimento nel core business: l'auto.
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Dazi Usa - Il 15% sulle auto europee si applica dall'1 agosto
Dopo una lunga attesa, l'amministrazione del presidente americano Donald Trump dà attuazione all'accordo commerciale Usa-Ue perfezionato alla fine di agosto. Sul fronte dei dazi non c'è nessuna novità: auto e componenti saranno gravati da tariffe doganali fino al 15%, un'aliquota inferiore a quella precedente del 27,5%. Tuttavia, stando a un documento pubblicato sul Registro Federale dal Dipartimento del Commercio e dall'Ufficio del Rappresentante commerciale, la Casa Bianca ha deciso di soddisfare una delle principali richieste dell'Unione europea, ossia l'applicazione retroattiva dei dazi a partire dal primo agosto scorso. L'importanza della notificaPare tuttavia opportuna una cautela di fondo, anche perché l'accordo commerciale non è giuridicamente vincolante. Inoltre, va ricordato che l'intesa è sbilanciata a favore degli Usa, che ottengono sia l'azzeramento dei dazi su vaste categorie di prodotti sia l'impegno Ue per aumentare gli acquisti di energia (Gnl e petrolio) e tecnologie (chip AI) dagli States. A ogni modo, la pubblicazione della documentazione sul Federal Register (organo deputato alla diffusione delle proposte e degli atti normativi federali) è di particolare importanza perché rende effettivo l'accordo sui dazi con la Ue ed elimina una parte di quell'incertezza sull'applicazione delle nuove tariffe che ha finora pesato sulle attività delle aziende europee.
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Nuova Jeep Compass - I prezzi della e-Hybrid Altitude
La nuova Jeep Compass, giunta alla sua terza generazione, è attualmente impegnata nel Tannitest 2025, evento che riunisce i modelli che si contenderanno il titolo di European Car of the Year 2026. Per l'occasione la Casa ha aperto gli ordini dell'allestimento Altitude, che affianca la Launch Edition presentata nei mesi scorsi. Il listino parte da 39.900 euro per la e-Hybrid da 145 CV, con le prime consegne previste entro il primo trimestre del 2026. Jeep Compass AltitudeSu questa versione sono di serie i cerchi di lega da 18, i fari a Led, gli specchietti ripiegabili elettricamente, il climatizzatore bizona, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, la chiave digitale controllata tramite smartphone, la strumentazione digitale da 10,25 e l'infotainment da 16 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Di serie la selezione della modalità di guida (Auto, Sport, Snow e Sand/Mud) e un pacchetto di Adas che comprende la guida assistita di Livello 2. L'offerta di lancioFino alla fine del mese, in caso di permuta o rottamazione, la nuova Jeep Compass Altitude e-Hybrid da 145 CV può essere acquistata con un finanziamento di Stellantis Financial Services. Nel caso della versione d'attacco e-Hybrid Altitude è previsto un anticipo di 9.549 euro, 35 canoni mensili da 249 euro e una maxirata finale di 25.306,76 euro (Tan 5,99%, Taeg 7,39%). C'è anche l'elettricaCostruita nello stabilimento di Melfi sulla piattaforma Stla Medium di Stellantis, la nuova Compass è disponibile anche nella variante full electric da 159 kW (213 CV), con batteria da 74 kWh, per un'autonomia dichiarata, nel ciclo Wltp, fino a 500 km. Al momento il prezzo dell'allestimento Altitude di questa variante (che avrà cerchi da 19 e sospensioni posteriori multilink) non è ancora stato comunicato: aggiorneremo la pagina non appena disponibile.
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BYD - Nuove conferme sulla gigafactory europea
La BYD sta ancora valutando di aprire una gigafactory in Europa: lo conferma Alfredo Altavilla, consulente speciale del gigante asiatico per il Vecchio Continente. In quale Paese possa sorgere il sito non è ancora dato sapere, anche se presumibilmente verrà scelta un'area dove il costo dell'energia sia ragionevole, considerando che una fabbrica di batterie è straordinariamente energivora.Ungheria, Turchia e...Shenzhen ha già scommesso sull'Ungheria (dove la tariffa energetica è notevolmente inferiore che altrove nell'Ue) per altre attività: quelle già operative a Komárom (autobus), Fót (batterie) e Páty (componenti elettronici) e prossime a entrare in funzione a Szeged (vetture). Senza dimenticare la futura produzione di auto nella turca Manisa (vicino a Smirne), e magari in un terzo Stato europeo, che potrebbe essere la Germania. L'Italia è ancora in corsaParlando con Quattroruote al Salone di Monaco, tuttavia, l'executive vice president di BYD Stella Li ha spiegato che l'Italia è ancora nella short-list dei Paesi adatti all'apertura di una fabbrica.
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Dealer - Accordo AsConAuto-partslink24 sui ricambi originali
stato annunciato al Cupra Garage Milano un accordo chiave sui ricambi originali con una duplice chiave: velocità e sicurezza stradale. Nasce infatti la cooperazione tecnica tra AsConAuto (l'Associazione consorzi concessionari autoveicoli) e partslink24, piattaforma online presente in tutto il mondo che consente agli autoriparatori di identificare e ordinare ricambi originali di 52 marchi. Più velocità.Si agevola il lavoro quotidiano di concessionari e autoriparatori, riducendo al minimo i rischi di errore. Oggi l'82% dei pezzi viene consegnato in meno di cinque ore: in futuro, ci spiega Roberto Scarabel, presidente AsConAuto, identificare il ricambio giusto in tempi rapidi significherà ridurre i tempi di lavorazione per garantire un servizio di elevato livello al cliente automobilista. Vantaggi anche sul fronte dealer visto: il magazzino non riceverà solo un ordine, ma potrà facilmente inserirlo nel suo processo. Per l'operatore, sarà sufficiente inserire il numero di telaio o la targa del veicolo. La consegna sarà affidata alla rete logistica AsConAuto, composta da oltre 660 furgoni attivi su tutto il territorio nazionale. Più sicurezza.Rispettando in pieno le specifiche di performance stabilite dal costruttore, i ricambi originali rappresentano una delle chiavi per migliorare la sicurezza stradale, specie in presenza di un parco circolante italiano che invecchia in modo costante: sono progettati, testati e omologati per un dato modello, garantendo il corretto funzionamento in sinergia con gli altri sistemi.
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Mercato auto Europa - Immatricolazioni in crescita ad agosto (+4,7%), boom per elettriche e ibride
Agosto non è un mese di peso rilevante per il mercato auto europeo, ma i dati diffusi dall'ACEA (Associazione dei Costruttori Europei) segnano un segnale positivo. Le immatricolazioni nell'area UE+EFTA+UK hanno raggiunto 791.349 unità, con un incremento del 4,7% rispetto allo stesso mese del 2024.Questa crescita contribuisce a migliorare, seppur lievemente, il bilancio annuo: 8.691.840 immatricolazioni nei primi otto mesi, pari a un +0,4% (a luglio il dato era sostanzialmente invariato). Mercati Europei: Spagna in testa, Italia in caloTra i principali mercati europei:Spagna: +17,2% (miglior performance)Germania: +5%Francia: +2,2%Italia: -2,7%Regno Unito: -2%Nel complesso, la sola UE cresce del 5,3%, mentre i Paesi EFTA segnano +11,5%.Guardando ai primi otto mesi:Spagna: +14,6%Regno Unito: +2,1%Italia: -3,7%Germania: -1,7%Francia: -7,1% Auto elettriche e ibride: crescita a doppia cifraLe immatricolazioni per alimentazione confermano il trend positivo delle auto elettrificate:BEV (elettriche): +26,8% in Europa, trainate da Germania (+39,2%) e UK (+29,5%)PHEV (ibride plug-in): +56,3%HEV (ibride non ricaricabili): +11,7%Benzina: -17,3%Diesel: -17,5%Nella sola UE:BEV: +30,2%PHEV: +54,5%HEV: +14,1%Benzina: -16,3%Diesel: -17,5%Nonostante la crescita, le elettriche rappresentano solo il 15,8% del mercato UE (gennaio-agosto), lontano dall'obiettivo del 30% e sotto il minimo del 20% necessario per evitare sanzioni sulle emissioni. Inoltre, il 62% delle immatricolazioni BEV è concentrato in Germania, Belgio e Olanda. Quote di Mercato per Gruppi AutomobilisticiGruppo Volkswagen: 219.048 unità (+4,8%)VW +5,4%, Skoda +4,3%, Cupra +57,1%In calo Audi (-2,4%), Seat (-16,5%), Porsche (-1,9%)Stellantis: 106.078 unità (+2,2%)Alfa Romeo +62,2%, Citroën +34,4%, Fiat +7,8%In calo Peugeot (-6,6%), Opel/Vauxhall (-5,1%), DS (-26,8%), Lancia (-63,3%)Renault Group: 75.328 unità (+7,8%)Renault +6,1%, Dacia +8,4%, Alpine +288,7%Hyundai Group: 68.923 unità (+3,3%)Toyota: 59.677 unità (-1,5%)BMW Group: 61.402 (+11,4%)Mercedes-Benz: 44.225 (+1,4%)Altri trend:Saic: +44,5%BYD: +215,7%Tesla: -22,5%Volvo: -21,2%Mazda: -22,4%Mitsubishi: -31,3%
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Modellini - Porsche 911 (993) RS Solido 1:18: il modellino che celebra il mito
C'è chi sostiene che la Porsche 911 993 sia l'ultima vera 911. Non possiamo dirlo con certezza, ma osservando questo modellino Solido in scala 1:18 un'idea viene spontanea: qui c'è tutta l'essenza del mito. Nel 1997 il marchio di Stoccarda ha dato vita a una delle RS più pure della sua storia recente, e Solido ce la ripropone in miniatura con la livrea più iconica: Indischrot, un rosso intenso e intramontabile. Dettagli esterni: proporzioni perfette e finitura realisticaIl modello, realizzato in metallo, sfoggia una verniciatura uniforme e lucida, che riflette la luce come una vera carrozzeria, lontana dall'effetto giocattolo. Le linee riprendono fedelmente il design anni '90: parafanghi posteriori larghi, cofano basso con fari carenati e bombature muscolose che hanno fatto la storia. La replica in scala 1:18 riproduce con precisione elementi distintivi come:Ala posteriore fissa sul cofano motoreCerchi a cinque razze argentati, con dischi e pinze freno visibiliProporzioni fedeli all'originaleInterni: essenzialità da vera RSAprendo le portiere si entra in un abitacolo che non tradisce la vocazione sportiva: interni neri minimalisti, sedili sportivi scolpiti e cruscotto con i classici cinque strumenti circolari. Il volante a quattro razze, i pannelli porta e il tunnel centrale con leva del cambio sono riprodotti con cura. Come sull'auto reale, tutto è orientato alla guida, senza fronzoli né accessori superflui.Le portiere apribili invitano a interagire: i movimenti sono precisi e permettono di apprezzare lo spessore realistico della lamiera.Qualità a un prezzo accessibileDal 1932 Solido è un punto di riferimento per i collezionisti. Questo modello conferma il suo rapporto qualità-prezzo imbattibile: circa 50 euro per un pezzo che merita un posto d'onore nella collezione, magari sulla mensola dedicata all'evoluzione della Porsche 911.
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Continental - Pneumatici, dalla cucina alla strada
Per realizzare un pneumatico sono necessari fino a 100 materiali diversi, fra gomma, resine, metalli, polimeri vari, additivi e così via. La parte del leone spetta alla gomma, che può essere di origine naturale o sintetica in base alla funzione che deve svolgere. All'interno di un prodotto si trovano entrambe, in composizioni variabili, per arrivare al 40% circa di peso di un intero pneumatico. Se la gomma naturale resta un materiale imprescindibile per le sue caratteristiche di resistenza all'usura, la quota di materiale sintetici ha il compito di migliorare alcune proprietà come la resistenza al rotolamento o le prestazioni in frenata. Va da sé, che, per realizzare prodotti più ecosostenibili, non si può prescindere dall'origine di questi materiali. L'ultima novità in tema di economia circolare viene dalla Continental e consiste nel recupero di oli da cucina esausti per produrre gomma sintetica. Lo standard ISSC PlusPer mettere a punto questa soluzione, il produttore tedesco si è affidato ad aziende che operano con processi certificati secondo lo standard ISSC Plus, quali Synthos e TotalEnergies Cray Valley. Quest'ultima, fra l'altro, è già fornitore della Continental per altri materiali ottenuti da olio da cucina riciclato (oltre che da altri oli vegetali) e che giocano un ruolo chiave nei pneumatici: le resine, fondamentali per ottimizzare le prestazioni delle mescole, come l'aderenza sul bagnato, la resistenza all'abrasione e quella al rotolamento. Sempre l'olio da cucina esausto è uno dei rifiuti di origine biologica che possono essere utilizzati per ottenere altri materiali cruciali nella produzione dei pneumatici, gli additivi (come quelli che proteggono la gomma nel processo di vulcanizzazione). Nel caso della Continental, è la Lanxess a ricavarli dall'acetone biocircolare, a sua volta ottenuto da olio da cucina riciclato, riducendo del 30% l'impronta di carbonio rispetto a metodi convenzionali.
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Gran Turismo - In pista per il campionato mondiale su PlayStation
Si è svolto sabato 20 settembre il secondo turno delle World Series di Gran Turismo, il videogame di Polyphony Digital e Sony per PlayStation, all'interno della Uber Eats Hall di Berlino: oltre duemila posti a sedere esauriti, riempiti da spettatori e fan di ogni età. Nella piazza antistante, fin dal primo pomeriggio, erano esposte le supercar di alcuni dei brand coinvolti: Ferrari 296, Xiaomi SU7 Ultra, BMW M4, Porsche 911 GT4S, Mercedes-AMG GT e molte altre. La competizione Come lo scorso anno, le gare in programma erano due, a partire dalla Manufacturers Cup, con le 12 squadre dei partner ufficiali Toyota e Mazda e i costruttori emersi dalle qualificazioni online. A seguire la Nations Cup, cui invece prendono parte i tre migliori piloti dell'edizione 2024 e i più veloci nelle qualificazioni online. All'evento di Berlino erano presenti nove nazioni: Australia, Brasile, Canada, Cile, Francia, Italia, Giappone, Olanda e Spagna. La finalissima si correrà a Fukuoka, in Giappone, il prossimo 20 dicembre: i punti guadagnati nei primi tre turni (il prossimo sarà a Los Angeles, a novembre) possono fornire un importante boost per la vittoria. I risultatiPer quanto riguarda la Manufacturers Cup, al termine di una corsa molto accesa di sei giri sul Nürburgring Nordschleife, la Subaru BRZ GT300 di Kylian Drumont ha vinto per la seconda volta, seguita dalla BMW M6 GT3 di Thomas Labouteley e dalla Nissan GT-R Nismo GT3 di Mikolaj Sedziak. La Nations Cup è stata corsa con le Red Bull X2019: dopo la sprint race a Monza, che ha stabilito la griglia di partenza, la gara vera e propria si è svolta al Red Bull Ring in Austria, dove per la seconda volta consecutiva ha vinto lo spagnolo José Serrano, seguito dall'italiano Valerio Gallo e dall'olandese Kaj de Bruin. La classifica, in vista del terzo round in California, è così composta:José Serrano (Spagna) 12 puntiValerio Gallo (Italia) 9 puntiPol Urra (Spagna) 6 puntiTakuma Sasaki (Giappone) 5 puntiKaj de Bruin (Olanda) 4 puntiTakuma Miyazono (Giappone) 4 puntiKylian Drumont (Francia) 2 punti C'era anche il papà di Gran TurismoAll'appuntamento con le World Series era presente anche Kazunori Yamauchi, ceo di Polyphony Digital, nonché il creatore della serie di Gran Turismo. Insieme a lui anche Florian Huettl, ceo della Opel, per presentare la versione reale della Corsa GSE Vision (già esposta al pubblico al Salone di Monaco), già disponibile all'interno del videogame: per poter aggiungere al proprio garage l'elettrica compatta da 800 CV occorre sborsare un milione di crediti di gioco. (Quasi) trent'anni e non sentirliIl primo Gran Turismo ha debuttato nel 1997 sulla prima PlayStation, e tra due anni spegnerà trenta candeline. Abbiamo chiesto a Yamauchi-san cosa lo spinga, dopo tutto questo tempo, a lavorare su questa serie con lo stesso entusiasmo di sempre: Il motto di Polyphony, e di Gran Turismo, è trasformare il mondo in qualcosa che può essere calcolato, spiega il ceo della software house. Voglio costruire un mondo digitale uguale a quello reale. Amo le macchine, amo ricrearle nella maniera più fedele possibile, e con loro anche il mondo che le circonda. Capisco che è un obiettivo ambizioso a cui non arrivi mai, c'è sempre margine di miglioramento e di crescita. Non esiste ancora un hardware in grado di fare quello che voglio. In ogni capitolo di Gran Turismo affrontiamo una sfida nuova, qualcosa di diverso. Al tempo stesso, però, dobbiamo anche salvaguardare il retaggio di una serie che ha quasi trent'anni. E a questo proposito, Yamauchi-san spegne l'entusiasmo della mia domanda successiva: ancora presto per fare progetti, al momento non abbiamo ancora pensato a niente per i festeggiamenti. Ma sospetto che non mi stia dicendo tutta la verità. E che a un certo punto, prima del 2027, sentiremo parlare di Gran Turismo 8.
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Fleet & Business Day - Viano: "Ci aspettiamo una deducibilità al 30%"
Ci aspettiamo che la soglia di deducibilità dei costi dell'auto aziendale sia innalzata da 18.076 euro a 30 mila euro. Lo ha sottolineato il presidente dell'Aniasa, Alberto Viano, a margine della quinta edizione del "Fleet & Business Day", intitolato Reload, che si è tenuto il 4 settembre alla Cantina Bellavista di Erbusco (BS). Il numero uno dell'associazione dei noleggiatori ha ricordato che il limite di 18.076 euro è frutto della conversione dei vecchi 35 milioni di lire in vigore prima dell'introduzione dell'euro: All'estero si mettono a ridere quando ne parlo. Ma non c'è solo un problema di deducibilità di costi. L'Iva dovrebbe essere armonizzata in tutta Europa. L'Italia sconta una detraibilità limitata al 40% che dovrebbe quantomeno essere adeguata, ha detto. Ci si arriverà? Gli ha chiesto il moderatore dell'evento, Raffaele Bonmezzadri? Nel breve termine no, ha risposto senza esitazioni Viano. Guarnerio (Rodl & partner): incostituzionale il 70% per le aziende. E sempre a proposito di fisco, Giampiero Guarnerio, partner di Rödl & Partner, multinazionale della consulenza, ha parlato di incostituzionalità della deducibilità al 70% dell'auto aziendale. Ma l'uso privato, ha sottolineato, può farlo solo il dipendente, non il datore di lavoro. Sulla stessa lunghezza d'onda Stefano Sirocchi, dottore commercialista e socio di Sirocchi S.p.A. In passato, ha ricordato, era al 100% per le aziende e al 50% per i dipendenti. Poi, quando lo Stato ha avuto bisogno di quattrini è intervenuto abbassando le percentuali fino agli attuali 70 e 20%. Se continuano così le renderanno indeducibili. Da sciogliere il nodo della ricarica elettrica domestica. C'è poi l'annosa questione dei rimborsi al dipendente delle ricariche domestiche, che secondo l'Agenzia delle Entrate costituisce un reddito. Non è solo un tema fiscale, ha avvertito Guarnerio, perché ha ricadute sulle scelte delle aziende e dei dipendenti. un blocco che pesa sul mercato. Un a misura totalmente sbagliata e infondata. La soluzione? In attesa che il fisco assuma una posizione più ragionevole, secondo Guarnerio l'unica soluzione è pagare, chiedere il rimborso e avviare un contenzioso.Sirocchi: sul fringe benefit servirebbe un'aliquota intermedia. Infine, la riforma del fringe benefit, misura che, a causa di una norma mal scritta e sulla quale il legislatore è dovuto intervenire poco dopo la sua entrata in vigore, ha agitato operatori e imprese per mesi e finalmente a regime. Di misura grossolana ha parlato Viano, secondo il quale una delle conseguenze è stata la proroga dei contratti di noleggio in essere, un effetto che, pur penalizzando l immatricolazioni non è un male per il settore del noleggio. Piuttosto, ha affermato, si è creata una discrasia tra interessi del dipendente e interessi del datore di lavoro. Possibilità di una ulteriore modifica? Improbabile, per Sirocchi, secondo il quale, però, in prospettiva bisognerebbe evitare lo scalone che c'è tra il 10% delle ibride plug-in e il 50% delle termiche. Bisognerebbe prevedere almeno un'aliquota intermedia che possa salvare i veicoli termici a besse missioni.
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Fleet & Business Day - Cinesi in forte crescita nelle auto aziendali
I costruttori cinesi sono ormai il grande spauracchio dell'industria automobilistica europea. La loro crescita sul mercato non conosce freni, ma qual è la loro penetrazione nel canale flotte? A questa domanda ha risposto Carlo Siviero, Data Factory & Market Analysis Director di Quattroruote Professional, durante uno dei panel del nostro Fleet & Business Day, illustrando dati estremamente interessanti: i brand cinesi (incluse Volvo e Smart, ossia marchi europei di proprietà di aziende del Dragone) sono passati dal 5,6% del 2024 all'8,1% del 2025. Una quota inferiore al 9,5% registrato sul mercato totale. Tuttavia, spicca un altro dato: i marchi esclusivamente cinesi, come BYD, MG, Omoda o Jaecoo, sono saliti nello stesso periodo dallo 0,6% al 4,9%. Insomma, la loro crescita è impetuosa e in gran parte legata a un'offerta particolarmente competitiva su specifiche alimentazioni: nelle PHEV hanno raggiunto il 19,3%, oltre quattro volte la media del 4,9%, mentre nelle elettriche sono all'11,7%.Momento epocaleLa crescita dei cinesi ha spinto Siviero a parlare, senza mezzi termini, di un momento molto importante, un po' epocale, soprattutto alla luce della quota dei marchi del Dragone nel segmento delle ibride plug-in. Del resto, anche l'Osservatorio Top Thousand, guidato da Maurizio Capogrosso, sta registrando questo fenomeno di crescita impetuosa. Eppure, come ha rilevato lo stesso Capogrosso, fino a pochi mesi fa c'era una grande diffidenza tra i fleet manager nei confronti dei brand cinesi. Insomma, i costruttori del Dragone stanno davvero cambiando il panorama automobilistico non solo italiano, ma anche se non soprattutto globale. A tal proposito, Vittoria Ferraris, Managing Director & Sector Lead Automotive EMEA di S&P Global Ratings, ha ricordato come siano stati proprio l'espansione della Cina e l'arrivo sui mercati di una moltitudine di nuovi operatori a determinare il ritorno delle politiche protezionistiche nei Paesi occidentali e quindi un cambio di paradigma a livello internazionale: Da un mercato globale stiamo passando a tre aree (Europa, Cina e Stati Uniti) con percorsi, dinamiche regolatorie e tendenze di prezzo differenti. In sintesi, si sta passando dalla globalizzazione alla regionalizzazione dei mercati. Dazi ed elettricoOvviamente, quando si parla di protezionismo non si può ignorare il tema dei dazi. Secondo Ferraris, già oggi l'impatto è devastante. Il 15% concordato da UE e Stati Uniti vale 65 miliardi di dollari, ossia 55 miliardi al cambio attuale. Una cifra pari all'ammontare delle spese sostenute dall'industria europea ogni anno per attività di Ricerca e Sviluppo. In sostanza, i dazi, insieme ad altri fattori negativi come l'invasione cinese, rischiano di aggravare i problemi di un settore già in sofferenza. Lo dimostra la progressiva e profonda erosione dei margini operativi. Un altro elemento da monitorare è la transizione verso la mobilità elettrica, che potrebbe interessare il noleggio e le flotte con cinque anni di anticipo rispetto alla scadenza del 2035. Per ora, però, i fleet manager non hanno ancora imboccato una strada definitiva. L'Osservatorio ha spiegato Capogrosso raccoglie 70 associati con problematiche diverse da azienda ad azienda: la maggior parte non ha ancora fatto una scelta decisa e poche hanno già preferito intraprendere la strada dell'elettrico. Elettrico o no, il comparto delle auto aziendali sta comunque contribuendo alla riduzione delle emissioni. Infatti, secondo i dati illustrati da Siviero, la CO media delle flotte a noleggio è scesa quest'anno a 104,3 g/km, l'8,4% in meno rispetto ai 113,9 del 2024. Merito soprattutto di alcune tendenze sempre più chiare nell'andamento delle alimentazioni: il diesel, da sempre dominante nelle auto aziendali, è ormai in pieno declino, mentre crescono le ibride non ricaricabili e, in misura minore, le PHEV. Insomma, per Siviero la riduzione delle emissioni è diventata strutturale grazie all'elettrificazione, nonostante un impatto solo parziale della nuova normativa sui fringe benefit.
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