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Renault - Cambia il calcolo della quota Nissan: perdite per 10 miliardi

4 Ruote - Lug 01,2025
La partecipazione detenuta dalla Renault nel capitale della Nissan continua ad avere un impatto negativo sul bilancio della Losanga. Lo dimostrano le conseguenze di una decisione di natura contabile presa dalla società di Boulogne-Billancourt: dal 30 giugno, è stata apportata una modifica al metodo di contabilizzazione delle azioni della Casa di Yokohama in base alla quale si passerà da un'imputazione con il metodo del patrimonio netto a una basata, sostanzialmente, sulle valutazioni di borsa. La conseguenza? I francesi sono costretti a iscrivere nel conto economico una perdita di quasi 10 miliardi di euro.Il nuovo trattamento contabile. Dopo gli accordi di riequilibrio dell'Alleanza, la Renault non possiede più il 43,4% della Nissan. Tale quota, infatti, è stata progressivamente ridotta e in parte conferita a un fondo fiduciario. Oggi, in virtù anche delle operazioni di buy-back effettuate dai giapponesi, con relativa cancellazione di parte delle azioni riacquistate, la Losanga detiene il 17,05% della Nissan in via diretta e un ulteriore 18,66% tramite un trust di diritto francese, per un totale del 35,71%. Ed è proprio questa quota che ora verrà trattata, dal punto di vista contabile, come "un asset finanziario valutato al fair value" sulla base del valore della quotazione delle azioni Nissan sulla Borsa di Tokyo. Del resto, l'adozione del nuovo trattamento contabile deriva "dalle recenti modifiche delle modalità utilizzate da Renault Group per esercitare i diritti relativi alla sua partecipazione in Nissan" (i diritti sono stati neutralizzati per le azioni conferite al trust): in altre parole, la modifica contabile certifica la perdita del controllo da parte dei francesi sull'azienda giapponese e quindi la necessità di abbandonare il metodo del patrimonio netto, usato generalmente proprio per trattare quote di controllo, per passare a un calcolo tipico di partecipazioni di natura esclusivamente finanziaria. Le conseguenze. Ovviamente c'è anche un impatto: a Boulogne-Billancourt saranno costretti a contabilizzare una perdita per ora stimata in 9,5 miliardi di euro (corrisponde alla differenza tra il valore contabile della partecipazione prima del 30 giugno ed il fair value stimato in base alla quotazione delle azioni Nissan al 30 giugno 2025, a cui si aggiunge l'impatto a conto economico delle riserve di conversione e delle coperture di investimento netto legate ai titoli contabilizzati con il metodo del patrimonio netto). Ovviamente, si tratta di un impatto di natura non monetaria, ma esclusivamente contabile. Infatti, la Renault ha precisato che la perdita sarà registrata nel conto economico, principalmente in "altri proventi e oneri di gestione", senza alcun riflesso sulla cassa e il calcolo dei dividendi. Detto questo, la crisi della Nissan ha ormai riflessi sempre più importanti per la Renault: la perdita di 9,5 miliardi si aggiunge ai 2,2 miliardi di "contributo negativo all'utile netto del Gruppo Renault per il primo trimestre 2025" a causa delle perdite registrate dalla Casa giapponese. Pertanto, nei primi sei mesi dell'anno, i francesi hanno già contabilizzato quasi 12 miliardi di euro di oneri per effetto della crisi del costruttore di Yokohama. A ogni modo, la modifica consente alla Renault di alleviare proprio questi impatti negativi, perché nei prossimi mesi "qualsiasi variazione del fair value della partecipazione in Nissan sarà contabilizzata direttamente nel patrimonio netto, senza impatto sul risultato netto".Nessun impatto industriale. In tal modo, il valore delle azioni Nissan iscritto a bilancio sarà sempre allineato alle quotazioni di Borsa e quindi Renault non dovrà riflettere nel suo conto economico anche le perdita contabili dell'alleato nipponico. La modifica ha quindi effetti più che altro contabili. La società francese ha escluso qualsiasi cambiamento agli "impegni strategici ed operativi" tra i due alleati. "Entrambi i partner continueranno a lavorare su programmi comuni di sviluppo industriale e tecnologico, come dimostrato dai nuovi progetti strategici annunciati il 31 marzo 2025", ha spiegato la Losanga. "Da queste iniziative si evince un rapporto basato su decisioni pragmatiche e business-oriented, a riprova della volontà condivisa di trarre il massimo dalle sinergie e creare valore per entrambe le aziende, consentendo loro di mantenere flessibilità ed efficienza nelle rispettive operazioni".
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Fisco - Spunta lipotesi di una mini tassa sul noleggio

4 Ruote - Lug 01,2025
Ennesima tegola amministrativa sul noleggio a lungo termine. Dopo l'obbligo di annotazione dei dati del locatario nell'Archivio nazionale veicoli del ministero dei Trasporti, introdotto nel 2015, e dopo l'obbligo di comunicazione al Pra dei dati del locatario ai fini del pagamento della tassa automobilistica, introdotto nel 2020, nelle pieghe dello Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale, trasmesso qualche giorno fa dal governo alle Camere per i necessari pareri prima dell'ultimo via libera, spunta l'obbligo di annotazione dei dati del locatario anche nel Pubblico registro automobilistico gestito dall'Aci.Il via l'1 gennaio 2026. La finalità che con la norma proposta si intende perseguire, si legge nella relazione illustrativa che accompagna il provvedimento, è quella di estendere il regime di annotazione al Pra - prescritto per i soli veicoli concessi in locazione finanziaria - anche ai veicoli concessi in locazione a lungo termine senza conducente. L'annotazione riguarderà tutti i contratti stipulati a partire dal 1 gennaio 2026, ma anche due tipologie di contratti stipulati prima di questa data:-          quelli oggetto di proroga o rinnovo con decorrenza dopo il 31 dicembre 2025;-          quelli con esecuzione ossia con consegna del veicolo a partire dall'1 gennaio 2026.Per l'Aniasa un impatto di 35 milioni all'anno. Lo schema di decreto non ne parla esplicitamente, ma secondo l'Aniasa, l'associazione che raggruppa le società di noleggio e della sharing mobility, l'annotazione al Pra, che al contrario della comunicazione è una formalità onerosa, potrebbe aggravare i costi gestionali dell'autonoleggio di circa 35 milioni di euro all'anno a regime. Le imprese, infatti, potrebbero dover pagare su ogni vettura e su ogni veicolo commerciale per due volte - una prima volta con l'annotazione a inizio locazione e una seconda volta con la cancellazione a fine locazione 27 euro di emolumenti Pra, a cui potrebbero aggiungersi altri 16 euro di imposta di bollo. In totale, 43 euro da versare due volte su ognuna delle circa 400 mila immatricolazioni a noleggio a lungo termine all'anno. Per un totale, appunto, di circa 35 milioni. I costi potrebbero essere inferiori. L'aggravio sarebbe inferiore se invece della tariffa piena di 27 euro fosse estesa a questa formalità la tariffa ridotta - 13,50 euro - che attualmente si applica al leasing finanziario, formula a cui peraltro fa riferimento, come accennato all'inizio, la relazione illustrativa. Un onere che, comunque, se fosse confermato, nel 2026 riguarderebbe solo le annotazioni e che lieviterebbe progressivamente nell'arco di 4 anni (la durata media dei contratti di noleggio a lungo termine è di 48 mesi) con le cancellazioni a fine locazione, fino ad andare a regime nel 2030.L'ipotesi non onerosa. Ma c'è anche la possibilità che in realtà l'annotazione possa essere gratuita. E non solo perché lo schema di decreto non parla esplicitamente di oneri a carico delle imprese, ma anche perché in un passaggio della relazione che accompagna il provvedimento si legge che i dati (del locatario, ndr) provengono dai contratti (già, ndr) annotati nell'Archivio nazionale dei veicoli. Insomma, se l'annotazione e la cancellazione consistessero in un semplice trasferimento di dati dall'Anv al Pra oppure coincidessero con la procedura non onerosa già prevista per la comunicazione allo stesso Pra dei soggetti ossia i locatari - tenuti al pagamento della tassa automobilistica, l'impatto sarebbe solo, si fa per dire, burocratico. Al parlamento, con i necessari pareri, e poi al governo, con il testo finale del decreto, il compito di chiarire la questione.
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Carburanti alternativi - Idrogeno: nasce la prima stazione in Lombardia

4 Ruote - Lug 01,2025
E una: oggi a Carugate, lungo la tangenziale Est di Milano, è nata la prima stazione di rifornimento per l'idrogeno in Lombardia, in grado di rifornire veicoli leggeri e pesanti. Ma altre quattro ne arriveranno nel 2026 fra la metropoli meneghina e il Piemonte all'interno di un progetto cofinanziato da fondi europei con un investimento complessivo di 55,4 milioni di euro, ossia una seconda a Carugate (sul lato opposto), quindi una terza a Rho sulla tangenziale Ovest, infine due a Tortona (Alessandria) lungo l'autostrada A7 che porta a Genova. Posizione chiave. L'iniziativa è promossa dalla concessionaria Milano Serravalle - Milano Tangenziali e dal Gruppo FNM, attivo nei servizi di mobilità sostenibile (l'azionista di maggioranza è la Regione Lombardia), impegnato anche nel progetto H2iseO Hydrogen Valley in Val Camonica dedicato al trasporto pubblico locale su ferro e gomma (entro metà 2026 sarà avviato il servizio commerciale dei primi treni a idrogeno in Italia). La stazione di Carugate Est, situata in un'area strategica per il trasporto, favorirà il transito di veicoli a idrogeno lungo l'asse Europa-Genova, supportando la logistica verso Svizzera e Germania lungo la rete Trans-European Transport Network. I numeri. In Europa si contano 250 stazioni di rifornimento per l'idrogeno, dove fanno il pieno 6.000 veicoli, presenti specie in Germania, Francia e Paesi Bassi. L'Italia è nella fase iniziale dello sviluppo, ma l'associazione H2IT stima che entro il 2050 sulle nostre strade circoleranno 8,5 milioni di auto alimentate con questo carburante, più 20.000 autobus e 50.000 camion. 
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Land Rover - Range Rover Sport, oltre il lusso - VIDEO

4 Ruote - Giu 30,2025
L'offerta di auto di lusso tende oggi ad appiattirsi su una logica di sovrabbondanza: interni sempre più ricchi, display ovunque, dimensioni imponenti. In questo scenario, la Range Rover, anche nella sua versione Sport, che pure non lesina su questi aspetti, adotta un approccio più misurato, trovando un punto d'incontro tra confort elevato, status e funzionalità. Una serie di caratteristiche che hanno caratterizzato la filosofia della Range fin dagli albori, valori che l'hanno resa un'icona. Nel 1970, la prima Range Rover nasceva come fuoristrada funzionale: due porte, interni lavabili e una meccanica robusta. Ma da allora, il modello ha attraversato oltre cinquant'anni di trasformazioni, adattandosi senza mai snaturarsi. Arriva la scocca portante. La seconda serie (P38A), introdotta nel 1994, ha proseguito nella sua evoluzione migliorando gli interni e aggiornandosi ai tempi, pur mantenendo la scocca separata dal telaio. Ma è con la terza generazione (L322 per la Range Rover e L320 per la Sport), del 2002, che il modello fa il salto di qualità definitivo: arriva la struttura a scocca portante e una maggiore attenzione al confort stradale, oltre che alla semplicità d'uso lontano dall'asfalto con il debutto del Terrain Response, già visto sulla Discovery. Sempre meglio. Nel 2012 la quarta generazione (L405) fa un altro balzo in avanti, alleggerendosi grazie all'uso dell'alluminio e introducendo tecnologie avanzate di assistenza alla guida. L'attuale generazione si basa sulla piattaforma MLA Flex e consente l'uso anche di motori elettrificati, plug-in o mild hybrid, come nel caso della vettura che abbiamo guidato, che adotta un sei cilindri diesel da 300 CV. La dinamica di guida beneficia di un pacchetto tecnico articolato, che include sospensioni pneumatiche a controllo elettronico, quattro ruote sterzanti e un sistema attivo di gestione del rollio. Ma non solo. Le modalità di guida e il sistema Terrain Response permettono inoltre di adeguare la risposta del veicolo in base al fondo, con una semplicità che resta uno dei punti distintivi del marchio. La Sport mantiene la solita coerenza del brand se si parla di capacità fuoristradistiche, ma è progettata per offrire maggiore stabilità e agilità su strada. Il risultato è un prodotto che mette insieme competenze trasversali ad effetto glamour. La capacità da trasformista che l'ha caratterizzata, l'ha resa capace di trasmettere quello che forse è il vero lusso, e cioè sentirsi perfettamente a proprio agio sempre, dalle strade più esclusive delle città fino alla remota campagna.
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In arrivo - Le auto al debutto da luglio a dicembre

4 Ruote - Giu 30,2025
Che cosa verrà presentato sul mercato italiano? Quali sono le auto inedite in arrivo nelle concessionarie? Quando debutterà il facelift di questo o quel modello? Sono domande che riceviamo molto spesso da voi lettori e che ci hanno spinto a riproporre anche sul nostro sito web uno dei contenuti più apprezzati sul magazine: la prima pagina della sezione Autonotizie, autentica bussola per orientarsi tra i lanci dei prossimi mesi. il punto d'osservazione ideale per farsi un'idea su "cosa esce quando". E per avvicinarsi con cognizione di causa a un momento importante come l'acquisto di un'automobile nuova. Luglio. Le novità principali del periodo vanno dal lancio commerciale dell'Audi A6 berlina di nuova generazione a quello della Kia Sportage restyling. Da non trascurare pure le nuove Suv di segmento C della Mitsubishi, una ibrida, l'altra tutta elettrica, né la Volvo ES90, berlina a batteria che diventerà l'ammiraglia della Casa svedese. Agosto. Nel corso dell'estate c'è da tenere d'occhio il lancio commerciale della BYD Atto 2 ibrida, una nuova versione della crossover della Casa di Shenzhen. Spazio anche alla DS N8, altro modello a batteria che va a occupare il vertice della gamma del marchio francese, e a un piccolo mito che torna alla luce, la sigla HF sulla Lancia Ypsilon. Riflettori puntati, infine, su alcuni restyling di peso, dalla Renault Austral alla Toyota Corolla Cross. Settembre. Dopo l'estate si rientra nel vivo: sui blocchi di partenza ci saranno parecchie novità di peso. Occhi puntati, in particolare, sulle novità in arrivo dalla Corea (con l'avvio della commercializzazione della Kia EV4 e della Hyundai Ioniq 9) e su un paio di restyling importanti: quello della Renault Espace e quello della Seat Ibiza. Ciliegina, ad alte prestazioni, sulla torta, la Polestar 5, superberlina elettrica da quasi 900 cavalli. Ottobre. Tra le novità di questo periodo spicca senza dubbio il lancio commerciale della Jaecoo 5, che va ad affiancare la sorella maggiore 7 riprendendone il design. Fari puntati anche sulla versione elettrica della Range Rover, e su due modelli a batteria di dimensioni compatte: la MG 2 e la Nissan Micra. A proposito di modelli ad alte prestazioni, invece, partirà nell'ultimo trimestre dell'anno la fase delle consegne della Ferrari F80. Novembre. Tra le big ai nastri di partenza in questo periodo dell'anno va senza dubbio menzionata la nuova Mercedes CLA, che rinasce sulla piattaforma Mma e che sarà disponibile anche come mild hybrid. Da non dimenticare l'avvio delle consegne della Fiat 500 ibrida, che andrà ad affiancare l'elettrica. Spazio anche alle supercar, cinesi però, con l'arrivo dell'elettrica Xiaomi SU7. Dicembre. Tra le novità attese al varco, la BMW iX3, ma sono da segnalare anche i lanci della Citroën C5 Aircross e della nuova Nissan Leaf, che cambia completamente le forme rispetto ai modelli precedenti. Occhio anche alla Toyota Aygo X restyling, che accoglie il debutto del full hybrid della sorella maggiore Yaris.
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Mimo 2025 - Il rumore che resta: Milano Monza Motor show visto da vicino

4 Ruote - Giu 30,2025
Per tre giorni, l'Autodromo di Monza ha accolto circa 100.000 persone: al MIMO 2025 c'erano famiglie, studenti, tecnici, semplici curiosi. Un pubblico misto, a tratti persino spiazzante, che si è aggirato tra paddock, box e curve sopraelevate non solo per vedere auto da sogno, ma per cercare un contatto concreto con ciò che l'automobile è oggi. Perché l'auto è cambiata. E continua a farlo. Non è più solo motore, sound e prestazione. anche software, gestione dell'energia, intelligenza artificiale. E, sempre più spesso, è oggetto di discussione pubblica, anche aspra: tra chi la vede come un problema da ridurre, e chi la considera ancora uno strumento di libertà. In questo contesto, Quattroruote c'era. Con uno stand, sì, ma anche con una posizione chiara: Stop Cellular, la campagna nata per combattere l'uso dello smartphone alla guida. Un gesto che è diventato abitudine, e che i numeri e le testimonianze raccolte raccontano come una delle cause principali di incidenti evitabili. Non servono allarmi. Serve consapevolezza. E volontà di parlarne anche fuori dalle statistiche.  Intorno, il MIMO si muoveva in tutte le direzioni. Dai test drive gratuiti su citycar elettriche e Suv ibride, fino ai marchi emergenti arrivati dalla Cina e a quelli storici della meccanica estrema. Pagani ha portato in pista alcuni dei suoi modelli più estremi. E il nostro vicedirettore, Marco Pascali, ha guidato la Huayra R Evo: 900 cavalli, V12 aspirato, telaio da corsa. qualcosa che ti scompone ha detto ma senza mai sfuggire di mano. Qui non guidi: interpreti, reagisci, sopravvivi al limite. A guardarlo c'era gente di ogni età. Con lo smartphone in mano, certo. Ma anche con gli occhi pieni di qualcosa che somigliava all'interesse, se non proprio all'emozione. Forse è questo il punto: l'auto continua a generare domande. Non ha più solo un futuro da vendere, ha un presente da capire. E se c'è un messaggio che resta, dopo tre giorni così, non è tanto legato al rombo dei motori. Quanto alla necessità, oggi più che mai, di raccontare l'auto con onestà, senza filtri, senza slogan. E Monza, per tre giorni, è stato un luogo per farlo.
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Modellini - Toyota Land Cruiser

4 Ruote - Giu 30,2025
La comprovata indistruttibilità della Toyota Land Cruiser portò la Casa nipponica nel 1980 allo sviluppo della versione pick-up della serie 40, un modello poco noto, destinato a mercati emergenti come Africa e il Medio Oriente. Fino al montante centrale è identico al fuoristrada originale, mentre il retro è dominato dal cassone che, grazie al passo lungo, è capiente e ideale per il trasporto di qualsiasi merce su ogni terreno: un mezzo nato per fare fatica e sopravvivere ai deserti e alle savane dell'Africa. Il modello scala 1:18. Il modello è di metallo pressofuso con dettagli di plastica e presenta aperture realistiche: porte, cofano anteriore e portellone posteriore si aprono con movimenti netti e fluidi. Dentro il cofano il motore è molto dettagliato, con cablaggi e gruppi accessori degni di un modellista esperto. Perfetta, come sempre sui modelli Kyosho, la fanaleria anteriore e posteriore. Cerchi e pneumatici sono iperrealistici, così come le poche grafiche presenti, di ottime qualità e applicate alla perfezione. Come l'originale. Gli interni riflettono un'epoca in cui l'essenziale era un pregio: sono presenti tutti i pochi elementi all'interno dell'auto reale, dalla lunga leva del cambio (comprese le ridotte) al volante a tre razze e alla strumentazione minimalista. La guida è a destra. Quello che colpisce maggiormente nei dettagli della cabina sono le vetrature, che hanno perfino le guarnizioni. Il Toyota Land Cruiser pick-up della Kyosho si trova ancora in alcuni negozi specializzati, a una cifra che oscilla tra i 200 e i 250 euro.
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Porsche 911 GT3 - Un esemplare unico per i 75 anni di Porsche Lussemburgo

4 Ruote - Giu 30,2025
L'importatore Porsche per il Lussemburgo Losch Group ha voluto festeggiare i 75 anni di attività con un esemplare unico della 911 realizzato attraverso il programma Sonderwunsch, in collaborazione con l'artista lussemburghese Jacques Schneider. I simboli della tradizione. Partendo da una 911 GT3 Touring è stata creata una vettura ricca di spunti originali e di riferimenti al piccolo stato europeo, con alcune vere e proprie chicche mai realizzate prima d'ora dalla Porsche. Denominato "The Porsche Lëtzebuerg Legacy", questo esemplare è caratterizzato dalla tinta esterna Ice Grey metallizzata decorata con grafiche realizzate a mano in Fire Red che riprendono il tema del Leone, simbolo del Lussemburgo, e una combinazione colori che rimanda alla sua bandiera. Sui cerchi di lega è riportato il motto "Vive Vive Vive" attraverso un trattamento laser, mentre nella griglia frontale è stato inserito il numero 75 e sono stati creati badge personalizzati sulla fiancata. La mappa e l'inno del Paese nel padiglione. Gli interni colpiscono subito per il ricamo applicato al padiglione, che riproduce la mappa del Lussemburgo. Qui è ricamato anche il testo di apertura dell'inno nazionale, mentre il tema del Leone torna con decorazioni sui poggiatesta dei sedili Adaptive Plus e in altre parti degli interni attraverso un complesso trattamento protettivo. I battitacco presentano la scritta Porsche Lëtzebuerg con illuminazione Led, mentre la pedaliera in alluminio è personalizzata con l'acceleratore in tinta Fire Red.
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Pneumatici - Pirelli Scorpion All Season SF3, il nuovo quattro stagioni per le Suv

4 Ruote - Giu 30,2025
La Pirelli amplia la sua offerta "quattro stagioni" con lo Scorpion All Season SF3, uno pneumatico che estende le caratteristiche tecniche del Cinturato All Season SF3 alle esigenze dei veicoli "a guida alta".Progettato per le Suv. Lo Scorpion All Season SF3 è stato progettato con specifici adattamenti e soluzioni tecnologiche per supportate la dinamica di guida e il peso delle Suv. Per esempio, i tasselli del battistrada rinforzati, con una dimensione maggiorata e con una geometria a ingresso progressivo in impronta, sono stati pensati per aumentare gradualmente il contatto con la strada lungo la superficie di appoggio evitando picchi improvvisi di pressione e riducendo vibrazioni e rumore di rotolamento. Inoltre, questa soluzione migliora il confort di guida e favorisce una migliore stabilità e aderenza, soprattutto sui veicoli più pesanti.  Battistrada adattivo. Per offrire un funzionamento efficace in tutte le stagioni, il battistrada ha la stessa struttura adattiva adottata dal Cinturato All Season SF3. Si compone di lamelle 3D che, con l'usura del battistrada, modificano la loro forma: da linee dritte assumono un andamento a zig-zag, aumentando la superficie in grado di catturare la neve. Il comportamento adattivo del disegno si riflette anche nella mobilità delle lamelle: grazie alla loro capacità di chiudersi e compattarsi sotto gli elevati sforzi generati dal contatto tra battistrada e asfalto, trasformano il profilo da invernale lamellato a uno più simile a quello di un estivo. Il comportamento adattivo del battistrada è reso possibile anche grazie all'innovazione nei materiali. Per compensare la presenza di incavi più ampi, la mescola bilancia rigidità, stabilità e prontezza di risposta del pneumatico alle alte temperature. Migliora, invece, l'aderenza nella stagione invernale, grazie all'introduzione di un nuovo mix di polimeri con microstrutture specifiche, in grado di garantire elevata mobilità alle basse temperature. Presenti, inoltre, nuove resine di origine naturale, che favoriscono l'aderenza su fondi freddi, e polimeri liquidi che migliorano le prestazioni sulla neve, senza compromettere quelle sul bagnato.I risultati dei test. Lo pneumatico è stato anche sottoposto ai test della Dekra per verificarne, innanzitutto, la sicurezza. Tutta la gamma al lancio è contraddistinta dalla "Classe A" nell'etichetta europea per aderenza sul bagnato e le prestazioni su neve sono riconosciute dalla marcatura 3PMSF, che contraddistingue i pneumatici che hanno superato i test richiesti dalla normativa in condizioni invernali severe. Lo Scorpion All Season SF3 rientra anche nella classe B per la rumorosità sull'etichetta europea e nelle classi A e B per la resistenza al rotolamento, per prestazioni durature e riduzione delle emissioni. Disponibile con misure dai 17 ai 21 pollici, il prodotto è acquistabile con la marcatura Elect per elettriche e ibride plug-in e con la soluzione Pirelli Noise Cancelling System (PNCS) per ridurre il rumore generato dal rotolamento grazie a uno speciale materiale fonoassorbente al suo interno.
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Nuovo Quattroruote - Scopri il numero di luglio

4 Ruote - Giu 30,2025
Il nuovo numero di Quattroruote, già disponibile in Digital Edition e in edicola dal 1 luglio, dedica la copertina alla Renault 4, altro classico che la Losanga traghetta nell'era elettrica. Dotandolo, peraltro, di un'autonomia molto interessante, soprattutto in città. Tra le Prove, c'è poi il confronto tra citycar a batteria che vede impegnate la Dacia Spring e la Leapmotor 03: pratiche e accessibili, le due Bev sono state esaminate a fondo dal nostro Centro Prove. L'Attualità si occupa di viaggi in tre servizi diversi: l'indagine a tappeto sulle 98 aree di servizio dell'A1 e dell'A14, le raccomandazioni per non avere sorprese quando si noleggia un'auto e i suggerimenti per vivere al meglio il cicloturismo, ovvero le vacanze con bici al seguito. Infine, l'analisi-confronto delle ultime novità del segmento B, il cuore del mercato europeo. Come richiedere allegati e dossier. Chi è abbonato a Quattroruote può richiedere gli allegati e i dossier inviando un'email a uf.vendite@edidomus.it, oppure telefonando al numero 02.56568800 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 18).
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Su 4R di luglio - Aree di servizio, noleggio, cicloturismo: consigli per un'estate senza sorprese

4 Ruote - Giu 30,2025
L'estate è iniziata e milioni di italiani si apprestano a viaggiare lungo le strade della nostra Penisola. A volte, però, i viaggi si tramutano in vere e proprie odissee: ecco perché su Quattroruote di luglio ci occupiamo di tre temi che, in alcuni casi, possono riservare anche amare sorprese.Fai la sosta giusta. Per prima cosa abbiamo provato a verificare lo stato di salute di luoghi sempre fondamentali durante i lunghi viaggi in autostrada: abbiamo quindi condotto un'indagine a tappeto sulle 98 aree di servizio dell'A1 e dell'A14, con l'obiettivo di verificare dove ci si può fermare e quali stazioni è meglio evitare. Rispetto al passato, abbiamo riscontrato qualche progresso, ma rimane vergognosa l'accoglienza riservata ai portatori di handicap.Sorprese a noleggio. Una seconda inchiesta ha riguardato il noleggio, uno strumento ideale per chi si reca in vacanza in aereo o in treno e poi ha la necessità di muoversi per brevi distanze e in aree dove l'auto è l'unica alternativa accessibile. Tra clausole vessatorie, costi occulti e inefficienze, affittare una vettura può essere un incubo: cerchiamo di dare qualche consiglio su come muoversi in questo ginepraio. C'è altra strada oltre la strada. Infine, abbiamo affrontato, ovviamente con uno sguardo automobilistico, il fenomeno sempre più popolare del cicloturismo. Anche in questo caso, diamo consigli e proviamo a rispondere a due interrogativi: cosa si deve fare per rendere migliore una vacanza con bici al seguito? Su quali sistemi di trasporto è meglio puntare? Le risposte, come detto, sono su Quattroruote di luglio.
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Su 4R di luglio - Il "ring" del segmento B

4 Ruote - Giu 30,2025
"Non c'è futuro per le utilitarie", si proclamava negli scorsi anni. Ma poi, tra l'impennata di prezzi delle automobili e l'elettrico che non attacca, le Case ci hanno ripensato e hanno iniziato a sviluppare una serie di piccole multienergia da posizionare al di sotto delle B-Suv. Delle compatte eredi di modelli ormai pensionati da tempo (basti pensare alla Grande Panda, che raccoglie il testimone dalla Grande Punto), ma anche nuove generazioni di modelli pressoché inossidabili, come la Nissan Micra.Tutti contro tutti. Su Quattroruote di luglio abbiamo raccolto tutte le principali segmento B in arrivo nei prossimi mesi (alcune in forma di restyling), scatenandole su un ring virtuale come in un incontro di pugilato con i mostri sacri di questa categoria. Per ognuna troverete una scheda con tutte le sue caratteristiche principali e il suo punto di forza: BYD Dolphin Surf, Citroën C3, Dacia Sandero, Fiat Grande Panda, Hyundai i20, Lancia Ypsilon, MG3, Nissan Micra, Renault Clio, Toyota Yaris e Volkswagen Polo. In più, troverete anche uno sguardo sul futuro, con un approfondimento sui modelli che verranno, a partire dalla nuova Cupra Raval.
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Mazzanti - Chiusa l'ultima asta: c'è un acquirente

4 Ruote - Giu 30,2025
Aumentano le speranze di salvezza per la Mazzanti Automobili, l'azienda di Pontedera diventata famosa per la produzione artigianale di supercar, ma da tempo finita in liquidazione giudiziale a causa di pesanti problemi finanziari. Dopo quattro tentativi di vendita infruttuosi, la curatela fallimentare, affidata dal Tribunale di Pisa al commercialista Roberto Dell'Omodarme, è riuscita a chiudere un'ultima asta, con l'aggiudicazione a un acquirente, per ora ignoto, dell'intero compendio aziendale (comprende non solo immobili, attrezzature e perfino alcune hypercar, ma anche beni intangibili legati a tecnologie, marchi, domini e pagine social).La procedura. La cessione segue una quarta asta che non aveva soddisfatto in pieno le aspettative iniziali. Pur di attirare un maggior numero possibile di offerte, la curatela aveva abbassato il prezzo base a 852.800 euro, quasi la metà rispetto agli oltre 1,6 milioni di euro della perizia redatta dal professore Enrico Gonnella dell'Universita degli Studi di Pisa. La procedura concorsuale è riuscita a raccogliere una sola offerta, ma di natura irrevocabile. Dell'Omodarme ha quindi pubblicato un invito a presentare proposte migliorative con un rilancio minimo di 50 mila euro. L'iter si è quindi concluso con l'aggiudicazione al prezzo di 363.550 euro (394.505,39 euro con oneri e altre spese), una cifra in linea con il valore base dell'ultimo invito. In sostanza, chi ha presentato l'offerta irrevocabile ha messo sul piatto 363.550 euro e non ha poi rilanciato nella convinzione, evidentemente, di non affrontare alcuna concorrenza. Come detto, non si sa chi sia il prossimo proprietario della Mazzanti. Per avere maggiori dettagli bisogna attendere il decreto di aggiudicazione definitiva da parte del Tribunale di Pisa, che dovrà verificare tutte le garanzie presentate dall'offerente prima di dare il suo via libera finale. 
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Auto elettriche - La Francia cambia il "bonus écologique": ecco come

4 Ruote - Giu 30,2025
Il governo francese ha apportato alcune importanti modifiche al meccanismo di erogazione del "bonus écologique", l'incentivo all'acquisto di auto elettriche. In particolare, Parigi ha rivisto sia le modalità di erogazione sia gli importi massimi in base alle varie fasce di reddito. Nuovo meccanismo. Partiamo dalla grande novità, già in parte anticipata negli scorsi giorni da alcune ricostruzioni di stampa. Il bonus, infatti, non sarà più finanziato direttamente dalle casse pubbliche, alle prese da mesi con ristrettezze di bilancio sempre più necessarie per ridurre un disavanzo pubblico in pericoloso aumento. Il governo ha scelto di optare per lo stesso meccanismo di finanziamento del leasing sociale: i fondi arriveranno dal fondo alimentato dai Titoli di Risparmio Energetico che ogni società energetica è obbligata a emettere per finanziare iniziative a favore della transizione.Importi a rischio controversia. Altra novità è l'ammontare degli incentivi, che dopo la sforbiciata degli anni scorsi torna ad aumentare, seppur di poco e con modalità che rischiano di alimentare delle controversie politiche. I cittadini con un reddito fiscale di riferimento fino a 16.300 euro potranno ricevere un sussidio di 4.200 euro, 200 euro in più rispetto all'anno scorso. Anche chi rientra nella fascia reddituale tra 16.301 e 26.200 euro riceverà fino a 4.200 euro. Ancor più ampio l'aumento per tutti gli altri francesi più abbienti: il sussidio, infatti, passa da 2 mila a 3.100 euro, il che rischia di scatenare polemiche per agevolazioni più generose a favore di chi ha maggiori disponibilità economiche. Ovviamente, il bonus potrà cumularsi con gli sconti e le promozioni garantiti dai costruttori. Rimangono invariati i criteri di ammissibilità: le auto devono soddisfare un punteggio ambientale stabilito dall'agenzia Ademe; il costo d'acquisto deve essere inferiore a 47 mila euro (tasse incluse); la massa non può superare le 2,4 tonnellate. La nuova formulazione del bonus entra in vigore domani, 1 luglio.
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Lotus - "Nessun piano per chiudere la fabbrica di Hethel"

4 Ruote - Giu 30,2025
Negli ultimi giorni, è circolata l'ipotesi di un addio della Lotus alla sua storica fabbrica di Hethel, nella contea inglese del Norfolk. Tuttavia, la Casa ha smentito seccamente le indiscrezioni lanciate dal Financial Times sulla possibilità che la cinese Geely chiuda l'impianto e tagli 1.300 posti di lavoro per spostate le attività industriali negli Stati Uniti. Il comunicato. "Il Regno Unito è il cuore del marchio Lotus, la sede della nostra produzione di auto sportive, del centro di progettazione globale, delle attività nel motorsport e della Lotus Engineering. anche il nostro più grande mercato commerciale in Europa. Lotus Cars sta continuando le normali operazioni e non ci sono piani per chiudere la fabbrica", ha precisato in un comunicato la Casa inglese, dal 2017 sotto il controllo del conglomerato cinese. La Lotus, però, ha confermato l'avvio di uno studio onnicomprensivo delle sue attività industriali: "Stiamo valutando attivamente opzioni strategiche per migliorare l'efficienza e garantire la competitività globale in un mercato in evoluzione". "Negli ultimi sei anni abbiamo investito in modo significativo in ricerca e sviluppo e nelle operazioni nel Regno Unito. Lotus rimane impegnata nel Regno Unito e nei confronti dei suoi clienti, dipendenti, concessionari e fornitori, nonché della sua orgogliosa eredità britannica", ha concluso l'azienda. 
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Francia - In cinque anni persi quasi 40 mila posti nell'industria dell'auto

4 Ruote - Giu 30,2025
L'industria dell'auto francese è nel pieno di un processo di deindustrializzazione dagli effetti occupazionali drammatici. A lanciare l'allarme è stata l'associazione di rappresentanza Plateforme automobile (PFA) sulla base di uno studio commissionato all'Istituto Xerfi con l'obiettivo esplicito di definire i contorni dell'intera forza lavoro del comparto automotive e quindi identificare delle prospettive fino al 2035, la data fissata dalla Commissione europea per l'addio alle auto a combustione interna. Un quadro drammatico. In particolare, dallo studio emerge che nel 2019 l'intera filiera industriale (produttori di automobili e fornitori di componentistica) occupava quasi 375 mila lavoratori, un numero sceso a circa 335 mila alla fine del 2024. Dunque, in cinque anni, sono stati persi oltre 38.600 posti (più del 10% del totale) a un ritmo di circa il 2% l'anno. E le prospettive non sono certo rosee. Lo studio prevede la perdita di altre 75 mila posizioni in dieci anni. In sostanza, alla fine del 2035 si dovrebbero contare 260 mila lavoratori, per una riduzione di 114 mila posizioni, ossia il 22%. Nei prossimi anni, tra l'altro, si assisterà a un'accelerazione dei tagli: il tasso medio annuo di perdite, infatti, salirà al 2,5%. Le perdite saranno solo in parte compensate dalle assunzioni in settori emergenti: sempre nei prossimi dieci anni, è prevista la creazione di circa 19 mila posti nel campo della produzione di batterie o nel comparto dell'idrogeno. Pertanto, la perdita netta ammonta a 56 mila posizioni, di cui 20.300 tra i costruttori, 19.140 tra i produttori di componenti e 16.230 tra gli altri fornitori. Lo studio è basato su uno scenario di "status quo normativo fino al 2035" e su una trend delle vendite che soddisfa i diktat regolatori e pertanto non include eventuali correzioni di rotta chieste a gran voce dal settore automobilistico europeo e da diversi partiti politici. 
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AutoBrennero - Nuovo rinvio per il rinnovo della concessione

4 Ruote - Giu 30,2025
Ennesimo rinvio per la gara per il rinnovo della concessione dell'AutoBrennero, la principale autostrada di collegamento tra il Nord Italia e la Germania. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emesso un decreto per sospendere di nuovo la procedura e rinviare al 30 novembre prossimo la scadenza del bando. Di rinvio in rinvio. La concessione, come ha ricordato di recente Quattroruote in un articolo dedicato ai nodi dell'intero sistema autostradale italiano, è scaduta nel 2014, ma da allora è stata rinnovata più volte per dieci anni. Nel 2024, è stato quindi pubblicato un bando per il rinnovo che fissava al 28 febbraio il termine ultimo per la presentazione delle manifestazioni d'interesse. Tuttavia, la scadenza è stata più volte rinviata: prima a fine marzo e poi al 30 giugno. A pesare è l'attesa per il parere della Corte di giustizia dell'Unione europea sul diritto di prelazione a favore dell'attuale concessionario, Autostrada del Brennero Spa, sul quale la Commissione Ue si è già espressa in termini negativi. La conseguenza? Il blocco della procedura di gara ha degli ovvi riflessi sugli investimenti necessari per lavori di manutenzione quantomai necessari per mantenere in buono stato una delle arterie più importanti per l'intero tessuto imprenditoriale del Nord Italia. 
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McLaren Automotive - Montezemolo entra nel Cda

4 Ruote - Giu 30,2025
Luca Cordero di Montezemolo è stato nominato nuovo membro del consiglio di amministrazione della McLaren Automotive. L'ex presidente della Ferrari, secondo alcuni documenti presentati la Companies House del Regno Unito (ha una fuzione analoga alle nostre Camere di Commercio) entra così all'interno del massimo organo amministrativo di una delle principali concorrenti del Cavallino Rampante nel campo della produzione di automobili supersportive.  La precisazione. "Il mio cuore è e resterà sempre rosso, sono diventato membro del consiglio di amministrazione di McLaren Automotive che produce auto stradali, e non si occupa di Formula 1", ha voluto precisare Montezemolo, in una dichiarazione all'Ansa, per sgombrare il campo da una serie di indiscrezioni lanciate da organi di informazione inglesi sul suo nuovo ruolo. L'ex manager, infatti, ha precisato che il suo incarico non è operativo nelle corse, ma si riferisce solo al Cda della McLaren Automotive, da pochi mesi di proprietà del fondo sovrano di Abu Dhabi, CYVN Holdings. Quest'ultima detiene solo un partecipazione di minoranza della McLaren Racing, la scuderia diretta concorrente della Ferrari in Formula 1, che è rimasta sotto il controllo della Mumtalakat Holding Company del Bahrain.
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F.1, GP Austria - Norris vince, per la McLaren è doppietta

4 Ruote - Giu 29,2025
Lando Norris ha dominato il Gran Premio d'Austria, undicesima prova del Mondiale di Formula 1. L'inglese della McLaren è riuscito a tenere testa all'aggressivo compagno di squadra Piastri durante la prima parte della corsa, portando la sua MCL39 numero 4 per primo sotto la bandiera a scacchi. La doppietta Papaya e lo zero in classifica per Verstappen, travolto al via da Antonelli, porta il duo della McLaren ad avere via libera per questo campionato. La Ferrari lascia l'Austria con il bicchiere mezzo pieno: a podio Charles Leclerc, quarto Lewis Hamilton: un risultato che riporta il Cavallino Rampante in seconda posizione nel Mondiale Costruttori.Le parole dei vincitori. Lando mette in bacheca il suo settimo successo in carriera e rosicchia qualche punto prezioso al suo compagno e unico avversario per la lotta iridata. " stata una gara dura, ho spinto dall'inizio alla fine, complicata e stancante. Una doppietta era esattamente ciò che volevamo, e ci siamo riusciti, quindi sono felice. Sulla lotta con il compagno di squadra, ha detto: Abbiamo lottato bene, è stato stressante, ma mi sono anche divertito. Una bella battaglia, complimenti a Oscar. Dentro la macchina è stata tosta, soprattutto quando lui era in DRS." Anche Oscar Piastri ha definito quella lotta Intensa, per poi aggiungere: "Spero sia stata bella da vedere, perché dentro la macchina è stata davvero dura. Ho dato tutto, probabilmente potevo fare meglio quando ero riuscito a passare davanti. Una bella battaglia, forse un po' troppo al limite. Vicini, ma non troppo".Ferrari sul podio. Il distacco dalle McLaren è pesante, ma il Cavallino porta a casa un doppio piazzamento a punti importante. Charles Leclerc ha così commentato la sua gara di oggi: "Come squadra, non possiamo che valutare positivamente questo weekend. Purtroppo, oggi non avevamo abbastanza passo. Credo che la McLaren sia stata troppo veloce per permetterci di restare secondo, il terzo posto era il massimo possibile oggi. Non ho rimpianti per quello che abbiamo fatto, abbiamo dato tutto".Così in Top 10. George Russell ha portato l'unica Mercedes superstite al quinto posto, staccata di ben 62 secondi dal leader. Una corsa dura per l'inglese a bordo di una vettura che è apparsa solo una lontana parente della vettura vista in Canada e che gli aveva permesso di vincere. Sesto posto per Liam Lawson: il neozelandese della Racing Bulls è riuscito a scrollarsi di dosso un periodo nero, tornando a fare punti pesanti per la sua squadra dopo la parentesi in Red Bull. Punti anche per Fernando Alonso con la Aston Martin, sul finale ingaggiato in un duello - anche generazionale - con il giovane Gabriel Bortoleto. Il brasiliano della Sauber conquista i suoi primi punti in carriera, segnando anche un piccolo record: da oggi è lui il più giovane brasiliano della storia del circus ad andare a punti. Bello l'incontro finale tra Gabriel e il suo avversario (e manager) Fernando. A chiudere la Top 10 troviamo l'altra Sauber, quella di Nico Hulkenberg e la Haas di Esteban Ocon.I delusi di giornata. Musi lunghi in casa Williams: il team ha perso l'occasione di fare dei bei punti in questa trasferta austriaca, a causa di problemi tecnici che hanno afflitto prima la vettura di Carlos Sainz e, poco dopo, anche quella di Alex Albon. Gara da dimenticare per Andrea Kimi Antonelli che blocca il retrotreno della sua vettura in frenata, perde il controllo e va lungo, finendo rovinosamente sull'incolpevole Max Verstappen. Sia l'olandese che l'italiano sono stati così costretti al ritiro.La classifica completa del GP d'Austria >>
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F.1, GP Austria - Norris imprendibile, è sua la pole

4 Ruote - Giu 28,2025
uno di quei giorni in cui tutto fila liscio: Lando Norris ha sfoderato il giro perfetto, chiudendo la Q3 con un tempo che ha lasciato tutti a bocca aperta. L'inglese della McLaren ha conquistato la pole position del Gran Premio d'Austria rifilando un distacco netto al resto del gruppo, sulla pista che sembra disegnata per esaltare il suo talento.Le parole del poleman. Già nella prima parte della sessione Lando aveva mostrato di avere qualcosa in più. La sua McLaren MCL39 sembra cucita su misura per il layout austriaco: bilanciata, precisa nei cambi di direzione e soprattutto stabile in appoggio. Il risultato è una pole dominante, probabilmente la più netta della stagione. stato un buon giro, senza dubbio. Giro dopo giro ho limato i dettagli: il mio primo run in Q3 era già buono, ma sapevo dove potevo migliorare. Sono molto contento, è stata una bella giornata, un bel weekend finora. Ma la stagione è lunga, quindi mi godo il momento, ma so che domani c'è una gara importante da correre, ha raccontato un Norris raggiante dopo la bandiera a scacchi.La Ferrari c'è. La sorpresa di giornata è il Cavallino Rampante, con il secondo posto di Charles Leclerc e il quarto di Lewis Hamilton. Il monegasco ha saputo sfruttare al meglio il pacchetto aggiornato della Ferrari SF-25, mettendo insieme un giro pulito e concreto nel momento decisivo. la sua prima partenza in prima fila da tempo, e per la Rossa è un segnale incoraggiante. Sono molto soddisfatto. Era da tanto che non partivamo in prima fila. stata una stagione complicata finora, ma la squadra ha continuato a spingere e questo weekend abbiamo portato delle novità che hanno fatto la differenza. Di solito andiamo meglio in gara che in qualifica, quindi speriamo di poter mettere pressione alla McLaren domani, ha dichiarato Charles, carico come non si vedeva da settimane. Un buon punto di partenza, anche se la distanza da Norris è comunque notevole. Il lavoro sul passo gara, però, potrebbe rivelarsi l'arma segreta di Leclerc nella domenica del Red Bull Ring.Piastri, occasione mancata. Chi resta con un pizzico d'amaro in bocca è Oscar Piastri. L'australiano della McLaren era l'unico in grado di avvicinarsi al compagno di squadra, ma nel momento decisivo ha dovuto alzare il piede per una bandiera gialla causata dal testacoda di Gasly. Terzo in griglia, sì, ma con la sensazione di aver perso un'occasione importante. Non sono riuscito nemmeno a iniziare il mio giro, a causa del testacoda di Gasly all'ultima curva. Lando è stato veloce tutto il weekend, quindi sarebbe stato comunque difficile batterlo, ma avevamo il passo per partire in prima fila, ha spiegato con franchezza il leader della classifica piloti.Il resto del gruppo. Max Verstappen, invece, resta intrappolato nel traffico e nelle bandiere gialle. Solo settimo tempo per il campione in carica, apparso nervoso nel team radio e incapace di trovare il giro buono nel finale. Quinto George Russell, con una Mercedes che sembra una lontana parente di quella vista a Montreal. Ma a stupire sono soprattutto i giovani: Liam Lawson della Racing Bulls ha messo insieme una delle sue migliori qualifiche dell'anno, chiudendo addirittura davanti al quattro volte iridato olandese. Grande prestazione per Bortoleto, che è riuscito a portare la sua Sauber fino all'ottavo posto finale. Chiudono la Top 10 Andrea Kimi Antonelli con la Mercedes e Pierre Gasly con la Alpine.A centro gruppo. Appena fuori dai migliori dieci troviamo l'Aston Martin di Fernando Alonso, che partirà undicesimo. Accanto a lui ci sarà Alex Albon, rallentato dal surriscaldamento delle gomme soft, effetto diretto dei quasi 50C sull'asfalto austriaco. La Q1 ha escluso Lance Stroll, tradito da un assetto sbilanciato e dal ritorno del caldo. Il canadese ha mancato la Q2 per una manciata di millesimi, beffato da Colapinto. Male anche Yuki Tsunoda, che ha pagato un'anteriore troppo nervoo e la perdita di grip rispetto alle prove libere. Ocon, Stroll e Tsunoda sono stati vittime di una prima manche insidiosa, ma ancor più sorprendente è l'eliminazione di Carlos Sainz, finito in fondo alla classifica dopo aver segnalato problemi ai freni e una generale mancanza di aderenza. Chiude lo schieramento Nico Hulkenberg, rallentato da un bloccaggio in curva 4 nel suo giro veloce.La classifica completa delle Qualifiche di Spielberg >>
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