Bosch - SMP290: il nuovo sensore pressione pneumatici bluetooth
La Bosch presenta il nuovo sensore pressione pneumatici SMP290. Si tratta di un prodotto che definisce un nuovo standard: adotta infatti un sensore MEMS di nuova generazione a basso consumo che sfrutta una connessione bluetooth standard. "Parla" anche con lo smartphone. Il sistema, che ha già vinto il titolo Best Sensors Awards 2025, può essere così integrato in maniera molto semplice sia con l'architettura di bordo che con lo smartphone, riducendo la complessità e il costo dei dispositivi di bordo. inoltre adatto a qualunque tipo di veicolo: auto, moto, camion e bus. Secondo la Bosch il sensore ha una vita utile di dieci anni grazie al consumo di energia estremamente ridotto ed è possibile aggiornare il software over-the-air per sfruttare al meglio le sue potenzialità con l'evolversi dei veicoli stessi.
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Motorsport - Il Trofeo Lancia arriva al Rally di Roma Capitale
Si svolgerà dal 4 al 6 luglio il Rally di Roma Capitale, valido come terzo appuntamento del Trofeo Lancia e inserito nei campionati ERC e CIAR. Le 18 Ypsilon HF Rally4 da 212 CV iscritte saranno impegnate su 207 km di prove speciali tra Roma e Fiuggi e divise nelle categorie Junior, Expert e Master. La gara sarà valida come doppia data per i lancisti: i primi due giorni come gara 3 e il terzo giorno come gara 4 ai fini del campionato. Le nuove HF e HF line al Villaggio Lancia Corse HF. A Fiuggi la Lancia sarà presente con il Villaggio Lancia Corse HF con test drive dedicati alla Ypsilon. Saranno inoltre esposte le nuove varianti HF e HF Line: la prima adotta il powertrain elettrico da 280 CV, mentre la seconda mantiene un look sportivo ma offre il classico benzina ibrido 1.2 turbo da 110 CV.
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Monopattini - Finalmente arriva il targhino
stato firmato il 27 giugno scorso il primo decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul targhino dei monopattini elettrici, quello che ne stabilisce le caratteristiche tecniche. Il provvedimento dovrebbe essere pubblicato nelle prossime ore/giorni sulla Gazzetta Ufficiale, ma Quattroruote è in grado di anticiparne il contenuto. Vediamo nel dettaglio come saranno i nuovi contrassegni identificativi che, lo ricordiamo, saranno prodotti dal Poligrafico dello Stato e distribuiti dalla Motorizzazione civile. Contrassegno personale. Per prima cosa, va detto che non avendo i monopattini un numero di telaio e non essendo registrati nell'Archivio nazionale veicoli (Anv), i targhini saranno personali, ossia saranno abbinati alla persona che ne farà richiesta alla Motorizzazione civile (direttamente o per il tramite di un'agenzia di pratiche auto) e a cui saranno consegnati. Caratteristiche del contrassegno.Dimensioni: base 5 cm, altezza 6 cm;Materiale: supporto plastificato adesivo non rimovibile;Colori: caratteri neri su un fondo bianco riflettente su cui è riportata in trasparenza la scritta M.E.F.;Combinazione alfanumerica: sei caratteri disposti sue righe da tre caratteri ciascuna;Caratteri utilizzatiLettere: B, C, D, F, G, H, J, K, L, M, N, P, R, S, T, V, W, X, Y, Z;Numeri: da 2 a 9;Emblema della repubblica: il contrassegno avrà l'emblema della repubblica italiana, analogo a quello adottato sulle normali targhe auto (stella con sigla RI sopra una ruota dentata circondata da un ramo di ulivo a sinistra e di quercia a destra). Dove va applicato. Il decreto prevede due situazioni.presenza di specifico alloggiamento: al centro del parafango posteriore, il più possibile perpendicolare al piano longitudinale del monopattino (è ammessa una tolleranza di 5 gradi rispetto alla verticale);assenza di specifico alloggiamento: sulla parte anteriore del piantone dello sterzo a un'altezza compresa tra 0,20 e 1,20 metri dal suolo;Il provvedimento raccomanda la massima attenzione e cura nell'apposizione del contrassegno in quanto non può essere riposizionato senza evitare la sua distruzione. Quando. Il decreto entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e consentirà al Poligrafico dello Stato di avviare la produzione. I targhini, tuttavia, non saranno acquistabili fino a quando un ulteriore decreto ministeriale non ne stabilirà il costo al pubblico, che comunque dovrebbe essere di pochi euro. L'assicurazione. Ricordiamo che solo quando i targhini saranno effettivamente disponibili scatterà l'obbligo di assicurazione per la responsabilità civile per i guidatori di monopattini elettrici, come prescrive la riforma del Codice della strada entrata in vigore il 14 dicembre 2024. Invece, tutte le altre nuove norme di comportamento (tra queste l'obbligo di indossare il casco, il divieto di circolazione in ambito extraurbano, contromano o sui marciapiedi) sono già in vigore. Le sanzioni. La circolazione su un monopattino privo di contrassegno prevederà una multa di 100 euro (70 con lo sconto per chi paga entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notifica). La stessa sanzione sarà prevista per chi circolerà senza assicurazione, mentre è di 50 euro (35 euro con lo sconto) la multa per chi attualmente circola senza casco, contromano, sul marciapiede, senza avere compiuto 14 anni, senza giubbino e sulle strade su cui non è consentito. La sosta sui marciapiedi, invece, prevede una multa di 41 euro (28,70 con lo sconto).
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Auto elettriche - Ewiva taglia il prezzo delle ricariche a 0,86 euro/kWh
Ewiva ha deciso di dare una piccola sforbiciata ai suoi prezzi. La joint venture tra Enel X e il gruppo Volkswagen ha deciso di applicare una nuova tariffa ribassata per le ricariche effettuate tramite sistema di pagamento contactless (carta di credito e bancomat) presso le stazioni abilitate della propria rete ultra-veloce: d'ora in poi, il nuovo prezzo base (Iva inclusa), sarà di 86 centesimi di euro al kWh, il 9,5% circa in meno rispetto agli attuali 95 centesimi. Tempi e condizioni. La nuova tariffa è applicata sin da ieri 1 luglio e per Ewiva rappresenta "un'ulteriore conferma della volontà e dell'impegno dell'azienda di contribuire a rendere la mobilità elettrica sempre più accessibile, trasparente e sostenibile per tutti, in particolare per gli utenti occasionali che prediligono soluzioni immediate e semplici di ricarica, come il pagamento direttamente alla colonnina tramite carta di credito o bancomat". Il nuovo prezzo, che segue il lancio nei mesi scorsi di altre promozioni come la riduzione del 30% delle tariffe per l'intero mese di maggio, è valido su tutti i siti Ewiva dotati di sistema di pagamento diretto tramite carte di credito, debito o prepagate dei circuiti Mastercard, Visa, VPay, Maestro, nonché tramite Apple Pay e Google Pay.
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Mitsubishi - Grandis, la sorella maggiore della ASX
Rispetto alla ASX/Captur da cui deriva, la Grandis guadagna 17 centimetri di lunghezza, tutti destinati ad ampliare lo spazio per i bagagli. L'auto è lunga 441 centimetri, larga 180, alta 158 e ha un passo di 264 cm. Le differenze con la Renault si concentrano principalmente nel muso, con la calandra in nero lucido e i listelli cromati verticali, i cerchi di lega da 19 e il badge Mitsubishi al centro del portellone posteriore (la ASX riporta invece il nome della Casa scritto per esteso). L'abitacolo è lo stesso della Symbioz, che a sua volta eredita quello della Captur: la plancia è curata e moderna nello stile, mentre lo schermo da 10.6 disposto in senso verticale integra l'assistente vocale di Google e la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Versatile. La seconda fila di sedili scorre in senso longitudinale di 16 cm, per consentire di aumentare lo spazio per i passeggeri o per i bagagli, a seconda delle necessità: la capacità di carico, secondo la Casa, varia da 434 a 566 litri. Sugli allestimenti più ricchi sono disponibili il portellone ad apertura elettrica e il tetto panoramico a oscuramento elettronico. La nuova Mitsubishi Grandis è disponibile con due powertrain: il mild hybrid a benzina è lo stesso usato sulla Renault Arkana, un 1.3 turbobenzina a iniezione diretta da 103 kW (140 CV) abbinato a un cambio automatico doppia frizione a sette rapporti. La variante full hybrid invece è mossa da un 1.8 quattro cilindri abbinato a due motori elettrici e una batteria da 1,4 kWh, secondo il collaudato schema utilizzato sulle altre auto del gruppo Renault: la potenza complessiva è di 115 kW (156 CV). Quattro le modalità di guida disponibili: Eco, Comfort, Sport e Perso (personalizzabile dal conducente). Tanta sicurezza. Di serie per tutta la gamma il cruise control adattivo e l'assistente al mantenimento della corsia di marcia, per poter contare sulla guida assistita di livello 2. La dotazione comprende inoltre la telecamera a 360, gli abbaglianti automatici, il monitoraggio dell'angolo cieco, l'assistente di parcheggio e la frenata d'emergenza anche in retromarcia.
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Land Rover - Range Rover Sport SV Black: il debutto a Goodwood
La Land Rover introdurrà al Goodwood Festival of Speed la Range Rover Sport SV Black. Si tratta di un allestimento speciale che segue le precedenti Edition One ed Edition Two con il motore V8 biturbo 4.4 litri mild hybrid da 635 CV e 750 Nm di origine BMW. In parallelo con la Black, la Range Rover inserirà a listino anche la Sport SV di serie, prodotta senza limitazioni di esemplari su ordinazione. Nero totale. La variante Black punta sul look nero totale, esteso per la prima volta anche a tutti i loghi e alla mascherina. La tinta esterna è denominata Narvik Black ed estesa anche al cofano motore di carbonio, ai cerchi forgiati da 23" e alle pinze freno. Sono neri anche i quattro terminali di scarico. Gli interni sono rivestiti di pelle Ebony Windsor, mentre sulla plancia sono presenti inserti Gloss Grand Black.
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Lavoro - Volvo esempio di valorizzazione delle donne
Un'azienda automotive può agire in modo sostenibile non solo sotto il profilo ambientale, ma anche prendendosi cura delle persone, rispettandone le peculiarità: questo il filo rosso dell'incontro stampa tenutosi al Volvo Studio di Milano martedì 1 luglio, in cui il marchio svedese ha ribadito il proprio impegno a favore delle donne a livello globale. In ordine cronologico, l'obiettivo numero uno è la parità retributiva tra signore e signori entro il 2027, mentre per il 2030 si punta a far sì che il 34% delle rappresentanti del genere femminile occupi una posizione di leadership. Premio. Un approccio che conferma come il brand di Göteborg persegua la sua politica in tema a diversità e inclusività. Ne sono la prova, fra le altre, Chiara Angeli (Head of Commercial Operations Volvo Car Italia), Lotta Jakobsson (Senior Technical Specialist Safety Centre), e Katharina Sachs (Senior Exterior Designer), presenti all'evento. Ecco perché la Casa ha ricevuto il Sandy Myhre Award del Women's Worldwide Car of the Year 2025, come marchio auto più dedicato alle donne. D'altra parte, a dimostrazione che la Volvo è sempre attenta verso le signore, l'impiego di manichini da crash test basati su dati antropometrici femminili (non versioni ridotte di quelli maschili) fin dal 1995, e il primo manichino di donna incinta (Linda).
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Gruppo Renault - Prosegue lazionariato per i dipendenti
Il gruppo Renault continua il piano per l'assegnazione di azioni ai suoi dipendenti, con l'obiettivo di consegnare nelle mani dei lavoratori il 10% del capitale entro il 2030. Nel complesso, circa 95 mila dipendenti di trenta Paesi hanno ottenuto tre azioni del gruppo a titolo gratuito; di questi, il 44,3% (circa 48 mila lavoratori) hanno sottoscritto ulteriori azioni al prezzo agevolato di 31,34 euro, con uno sconto del 30%. Cresce la quota in capo ai lavoratori. Con la campagna di azionariato 2025, che si è svolta dal 12 al 30 maggio, sono state cedute in totale 1,52 milioni di azioni ai dipendenti, pari allo 0,52% del capitale del gruppo Renault: 359 mila azioni gratuite e 1.165.000 sottoscritte a prezzo agevolato. In totale, la quota dei lavoratori è adesso pari al 6,31% del capitale complessivo.
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Mercato italiano - Cardinali (Unrae): "A giugno è un tracollo"
Il mercato italiano ha subito "un tracollo" a giugno. Non è di certo positivo il commento di Andrea Cardinali, direttore generale dell'Unrae, sull'andamento mensile delle targhe nel nostro Paese. E non è positivo neanche il tono delle sue dichiarazioni sulle prospettive future. Ecco cosa ci ha detto nell'intervista che ci concede ogni mese per parlare di mercato e altri argomenti legati al mondo dell'auto.Cosa ne pensa del mese di giugno?Il mercato ha avuto un crollo, dopo cinque mesi di stagnazione in cui i numeri non meritavano neanche un commento. un tracollo.Quanto ha pesato il confronto con l'anno scorso, quanto c'è stato un boom delle elettriche in seguito alla messa a terra degli incentivi?Quel boom era circoscritto alle elettriche, solo 13 mila unità. Anche le ibride senza spina ebbero una crescita forte, ma molto inferiore. Però oggi parliamo di un mercato totale che perde oltre il 17%, e ha trascinato tutto il semestre in territorio negativo. una caduta generalizzata, trasversale. C'è una sola alimentazione che cresce, e in maniera davvero robusta: le Phev, che però pesano solo per il 7%. un segnale positivo per la transizione energetica, ma un mercato che fa -17,4% rispetto al 2024 e anche -5% sul 2023 è veramente preoccupante. Tra l'altro i privati fanno -30%: forse è ancora più preoccupanteSi, certo. Del resto, l'unico segno più tra i canali è quello del noleggio. C'è poco da dire. Mi consolo con il fatto che le associate Unrae hanno raggiunto una quota di quasi il 75%. Infatti i nostri soci, nel complesso, fanno un -8%. A ogni modo, gli unici segni positivi sono il noleggio e le ibride plug-in.A cosa potrebbe essere attribuito questo boom delle Phev? Alla maggior offerta?Sì, ci sono molti prodotti nuovi e c'è anche l'effetto della nuova normativa sul fringe benefit. Non so quanto possa pesare, perché ovviamente agisce solo sulle auto in uso promiscuo - che sono una percentuale minoritaria del mercato - però dà il suo contributo.Il noleggio, invece, potrebbe aver beneficiato dell'apertura della stagione estiva?Il breve termine senz'altro, perché fa un bel 37% di aumento e non è poco. Il lungo termine fa un +4%, molto più contenuto, ma mantiene un trend positivo da svariati mesi. Questi sono gli unici segni positivi. Ripeto: è preoccupante.Ovviamente giugno incide anche sulle previsioni dell'anno intero.Temo di sì, potrebbe esserci una revisione al ribasso. Le rivedremo a fine luglio sulla base dei nostri modelli econometrici, partendo dal consuntivo semestrale. Rispetto all'anno scorso mancano 32.000 macchine sul semestre, un calo superiore al previsto.E sul 2019 manca all'appello quasi un quinto delle immatricolazioniIl 2019 ormai è diventato una chimera. L'attuale situazione rischia di essere la nuova normalità, una brutta normalità: sono passati sei anni e temo che ci dovremo confrontare con i livelli attuali per parecchi anni. E all'interno di questi volumi dobbiamo risolvere il problema della transizione energetica: non possiamo continuare ad avere un livello di emissioni di CO2 molto più alto della media europea. Adesso ci saranno i nuovi incentivi del Ministero dell'Ambiente, di cui non sappiamo ancora quasi nulla: bisogna che ci sbrighiamo, altrimenti si piantano completamente anche le elettriche. Bisogna disegnarli bene e renderli operativi rapidamente. Per caso ha avuto qualche riscontro in merito?No, sappiamo soltanto che è stata approvata dall'Ecofin la revisione del Pnrr che li finanzia. Sappiamo anche che ci saranno delle condizioni: Isee sotto i 30 o i 40.000 euro, residenza nelle aree funzionali, obbligo di rottamazione di un veicolo (presumibilmente di classe fino a Euro 4), tetto di listino forse 40mila Euro. Insomma, molti paletti, col rischio di non riuscire a spendere neanche per gli incentivi i fondi che non sono stati spesi per le colonnine. L'ulteriore complicazione è che dentro ci sono anche i veicoli commerciali leggeri, e sappiamo tutti che c'è un piano incentivi del Mimit che non agevolerà soltanto gli elettrici.Con due programmi di incentivazione e due modalità di erogazione la confusione è assicurata. E poi siamo preoccupati anche dalle infrastrutture di ricarica: abbiamo appena scoperto che, del primo bando per 5.000 colonnine in ambito urbano, alla fine non sono state finanziate 4.700 stazioni di ricarica come sembrava, ma solo 1.400, meno di un terzo. Non sappiamo se si tratti di revoche o di rinunce, perché su queste informazioni non c'è pubblicità. Comunque sono ulteriori fondi del Pnrr non spesi, una cosa desolante. E poi c'è sempre il costo delle ricariche: un problema che il governo prima o poi dovrà affrontare.Le faccio la solita domanda: si muove qualcosa in merito alla vostra richiesta di una riforma della fiscalità sull'auto?C'è una potenziale novità: in commissione Finanze è stata approvata la proroga della delega fiscale al 31 dicembre del 2026. Innanzitutto auspico che sia approvata in via definitiva, perché la delega scade fra due mesi: considerando che in due anni non è accaduto niente, una proroga è indispensabile per poter fare qualcosa. Ma bisogna farla subito. I temi sono la deducibilità dei costi, la detraibilità dell'IVA, la durata degli ammortamenti: iniziamo da qualche parte, facciamo pure degli interventi parziali e andiamo avanti piano piano, ma se non cominciamo mai è inutile anche solo parlarne. Noi chiediamo una riforma in chiave green perché il fisco diventi uno strumento per supportare la transizione energetica. Oggi la tassazione lato azienda è totalmente indifferente sotto questo profilo. Non lo è invece per il dipendente che utilizza auto in uso promiscuo, ma da quest'anno lo fa male, perché guarda alle tecnologie senza tenere in conto le emissioni. Paradossalmente, era molto più coerente la tassazione di prima.
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Stellantis - Imparato: "Servono decisioni urgenti per non uccidere l'industria"
Jean Philippe Imparato torna a lanciare l'allarme sui rischi per il settore automobilistico e per le fabbriche Stellantis connessi a problematiche quali i costi energetici o le possibili multe per lo sforamento dei limiti alle emissioni. Il responsabile europeo del gruppo, nel corso degli Stati Generali dell'Energia di Forza Italia, non ha neanche escluso la possibilità di una chiusura degli impianti a causa dell'insostenibilità degli oneri normativi e del peso dell'elettricità. Ecco perché ha chiesto "decisioni urgenti" per evitare di "uccidere l'industria".Il tema dei costi. "Il MWh in Francia costa 65 euro, in Spagna 80, in Italia oltre 180 euro. Se parliamo di competitività, se per una volta possiamo fare squadra e abbassare questo costo sarebbe fantastico. A 180 euro la competitività è ammazzata, altrimenti le conseguenze potrebbero essere drammatiche", ha argomentato Imparato sul tema energetico, sottolineando come Stellantis sia riuscita a ridurre "i consumi del 30%" e ha l'obiettivo "di raggiungere il 50%". Tuttavia, non basta se poi si aggiunge la questione delle multe. A tal proposito, il manager ha lanciato un monito preoccupante: "Siamo a pochi mesi da un dramma industriale che pochi vedono. Mi chiedono di fare il 20% di vendite di elettrico in Europa, separando le autovetture e i commerciali. Oggi con i commerciali faccio un terzo della quota europea con il 10% delle vendite, per arrivare al 20% dovrei fare il 60% di quota. Chi fa il 60% di quota in un mercato competitivo come il nostro? Ogni punto di mix che non faccio lo pago 150 milioni. Questo lo pago una volta, la seconda volta chiudo Atessa. C'è il rischio di dover pagare 2 miliardi e mezzo di multe tra 2/3 anni. Abbiamo pochi mesi prima della chiusura dell'anno". "Cosa vogliamo fare per evitare di uccidere l'industria? Se non cambia qualcosa significativamente a livello di rischio e impostazione mentale dovremmo prendere decisioni importanti, come la chiusura delle fabbriche", ha quindi avvertito Imparato. Le proposte. Il manager non ha mancato di ribadire una proposta del suo presidente John Elkann: "In Europa ci sono 256 milioni di macchine, 150 milioni hanno più di dieci anni. Facciamo qualcosa di adulto, rinnoviamo il parco circolante, 15 milioni ogni anno con qualsiasi alimentazione green, ma sfruttando la nostra industria. Per fare questo servirebbe una decisione di cinque minuti". E poi c'è sempre il tema degli oneri normativi a carico delle auto di segmento basso. "Nel 2019 in Europa c'erano 49 auto sul mercato europeo che costavano meno di 15 mila euro, oggi ne rimane una. Il costo di una omologazione di una 500 o una Ypsilon è 2.000 euro, per non parlare delle strumentazioni inutili", ha proseguito Imparato, secondo il quale "servono decisioni urgenti per l'industria dell'auto, altrimenti le conseguenze potrebbero essere devastanti. Se le cose non cambiano, dovremo prendere decisioni toste, con forti rischi per l'occupazione". La questione Maserati. A margine dell'evento, il dirigente è stato interpellato anche sul tema sempre caldo del rilancio della Maserati. "Io non mollo, ho sentito tante cose sulla vendita", ma "alla fine dobbiamo mantenere Modena, dobbiamo mantenere Maserati e dobbiamo fare il piano su Maserati", ha assicurato Imparato, secondo il quale serve "un po' di tempo perché la cosa che è cambiata è che rispetto ai piani iniziali degli anni passati non è che l'elettrico può essere la soluzione al 100% per Maserati e ovviamente noi per sviluppare Maserati al livello giusto abbiamo bisogno di fare macchine e motori". "L'intenzione nostra non è di mollarla", ha proseguito il responsabile europeo di Stellantis, sottolineando la possibilità di maggiori sinergie con un altro marchio italiano: "Mi piacerebbe che Alfa Romeo e Maserati lavorassero di più insieme come in passato. Vi ricordate che dieci anni fa con Alfa e Maserati si lavorava molto vicino nel posto giusto, forse possiamo trovare una soluzione, ma torno da voi quando avrò qualcosa di serio, di pubblico e definitivo".
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Ferrari Amalfi - Una Rossa (color mare) per tutte le occasioni - VIDEO
Da Roma ad Amalfi, il punto d'arrivo non cambia. Parlando di design, s'intende uno stile che, senza incutere soggezione, s'addice al track-day come alla serata di gala. L'Amalfi tiene fede al proposito della berlinetta che sostituisce. Ma con un po' più d'avant-garde. Sparita la mascherina, il frontale, privo di calandra tradizionale, vede sporgere un'ala flottante che sovrasta una fascia cava scura, dove gli elementi tecnici (sensori e proiettori) giocano a nascondino. Anche sul lato-b, compatto e asciutto, dotato di ala mobile attiva, i gruppi ottici sono incastonati all'interno di tagli grafici essenziali. Amalfi è caratterizzata linee piuttosto incisive che sono però il frutto di una sapiente intersezione tra i volumi ha spiegato Flavio Manzoni, direttore del design Ferrari. Le superfici sono trattate con un approccio minimalista: Come diceva Achille Castiglioni, cancellare, cancellare, cancellare, alla ricerca del tratto minimo che serve alla funzione' questo lo spirito che ci ha guidati. Il tocco più contemporaneo ridisegna anche l'abitacolo, altrettanto semplificato e sempre basato sul concetto del doppio cockpit che avvolge sia il pilota sia il passeggero. Come? Con un nuovo tunnel centrale d'alluminio anodizzato fresato dal pieno, che ospita elementi funzionali come il cancelletto, la sede della chiave, la ricarica wireless e i comandi secondari. Anche la vox populi del sofisticato uditorio di Maranello ha lasciato il segno nell'evoluzione di questa Ferrari. Per esempio, indirizzando il restyling dell'interfaccia uomo-auto verso un (parziale) ritorno all'analogico: ai comandi fisici, compreso il tasto di accensione di alluminio, che ri-popolano il nuovo volante con una disposizione votata alla massima ergonomia, per essere riconoscibili al tatto in ogni condizione di guida. Per il resto, l'HMI si articola in tre display principali: il quadro strumenti da 15,6, completamente digitale, un touch screen capacitivo da 10,25 al centro e un display per il passeggero da 8,8, che può tenere sott'occhio parametri come le forze G o il regime del motore. L'ultima evoluzione del V8 biturbo di 3.855 cm della famiglia F154 vede la potenza massima salire a 640 CV a 7.500 giri/min e quella specifica a 166 CV/l, col limitatore portato a 7.600 giri/min. Il cambiamento non è solo in termini di valore assoluto, ha spiegato Gianmaria Fulgenzi, capo dello sviluppo prodotto. Il V8 è diverso da quello della Roma: avendo rivisitato gli assi a camme (alleggeriti di 1,3 chili, ndr), riesce ad avere un'elasticità migliore. Secondo la Casa, l'Amalfi accelera (0-100 in 3,3 secondi, 0-200 in 9) molto più velocemente alla richiesta del pedale del gas rispetto alla Roma: il limitatore del turbo è stato aumentato di circa 6.000 giri, arrivando a 170.000 giri, per curve di accelerazione in quarta marcia molto più prestazionali rispetto a quelle della Roma. Detto che anche il basamento è stato riprogettato, è una novità pure la centralina (già adottata su modelli come 296 GTB, Purosangue e 12Cilindri), mentre il cambio a doppia frizione in bagno d'olio a otto rapporti è stato ottimizzato nelle sue strategie di gestione. Amalfi enfatizza ulteriormente le due anime distinte che si erano già fuse nella Roma, coniugando una certa facilità d'uso nella vita quotidiana con il carattere e le prestazioni di una vera Ferrari. Uno sdoppiamento evidente ai due estremi del manettino, passando dalle modalità Wet e Comfort alle varie Sport, Race e Esc-Off, e plasmato da un lavoro di fino sui controlli. Per questa ragione la V8 adotta ora l'Abs Evo già utilizzato sulla 296 GTB, sulla 12Cilindri, ma soprattutto il brake-by-wire, accorciando gli spazi di frenata (di circa dieci metri e mezzo nel 200-0 km/h) e aumentando la costanza nelle prestazioni, sia sul bagnato, sia sull'asciutto.
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Mercato italiano - A giugno le immatricolazioni crollano: -17,4%
Il mese di giugno è stato fortemente negativo per il mercato italiano dell'automobile. Secondo i dati del ministero dei Trasporti, sono state targate 132.191 vetture, il 17,4% in meno rispetto a un anno fa, quando, però, si era riscontrato un boom di registrazioni per l'avvio degli incentivi per le elettriche. Il primo semestre si chiude così con un netto peggioramento per l'andamento del mercato: se fino al 31 maggio il cumulato annuo mostrava un declino di appena lo 0,5%, al 30 giugno il calo si approfondisce al 3,6% (sono 854.690 le targhe complessive). Di conseguenza, peggiora anche il confronto con i livelli pre-pandemia del 2019: secondo le elaborazioni dell'Unrae, a fine maggio la differenza era superiore al 20%, mentre ora supera il 23%. Stellantis. A giugno il gruppo ha immatricolato 32.446 auto, per una flessione del 32,9% rispetto a un anno fa. Continua la crescita per Alfa Romeo (2.575 immatricolazioni, +89,5%), mentre sono in calo quasi tutti gli altri brand: Peugeot perde il 15,5% (5.838 unità). Citroën il 50,1% (3.849), Fiat il 34,9% (11.023), Jeep il 27,2% (4.699), Lancia l'82,7% (719) e Opel il 26,6% (3.069). Tornano a crescere DS (+2,4% e 435 targhe) e Maserati (+12,2% e 239).Gruppo Volkswagen. In calo anche il costruttore tedesco: -8,4% e 21.932 immatricolazioni. In territorio negativo Audi (6.468 registrazioni, -5,1%), Seat (491, -50,8%), Skoda (3.089, -6,3%) e Volkswagen (9.619, -13,3%), mentre Cupra guadagna il 30,7% (2.184 targhe) e Lamborghini il 32,8% (81). Renault. Si contrae a doppia cifra il gruppo della Losanga, che segna un -30,6%, con 15.588 vetture nuove a causa del calo sia della Renault (7.667 immatricolazioni, -28,4%) che della Dacia (7.921 targhe, -32,6%).Toyota. In peggioramento i risultati del costruttore nipponico: sono 10.614 le immatricolazioni, il 12,3% in meno su giugno 2024. La Toyota segna un -10,9% (10.064 registrazioni) e Lexus un -32,1% (550). BMW. Il gruppo bavarese ha registrato 8.024 immatricolazioni, mettendo a segno una crescita del 14%, con il marchio dell'Elica in salita del 10,8% (6.687 targhe) e la Mini in miglioramento del 33% (1.337).Ford e Gruppo Hyundai. Con 5.732 nuove targhe, l'Ovale Blu guadagna l'1,9%, mentre la Hyundai, con 4.361 immatricolazioni, perde il 10,4% e la consociata Kia flette del 22,6% (3.726 registrazioni). Mercedes-Benz. Il costruttore di Stoccarda registra 5.392 nuove immatricolazioni, incassando un calo complessivo del 3,2%. La Stella a tre punte sale dell'8,7% (5.286 auto), mentre la Smart segna un ulteriore tonfo: 106 targhe e -85%.Le altre giapponesi. Alti e bassi per gli altri costruttori del Sol Levante: in forte contrazione la Nissan (2.869 auto, -28,5%), Mazda (918, -29,6%) e Suzuki (3.224, -10,5%), mentre crescono Mitsubishi (245, +33,9%); Honda (825, +2,8%) e Subaru (314, +132,6%). Premium e sportive. Anche il mercato italiano riserva brutte sorprese per la Tesla, alle prese con un calo generalizzato delle targhe in Europa: lo scorso mese, la Casa texana ha immatricolato nel nostro Paese 1.697 elettriche (-66%). Tra gli altri marchi del segmento premium, il gruppo Jaguar Land Rover perde il 37,9% con 661 nuove targhe (-97,5% per Jaguar e -33,2% per il brand delle fuoristrada); la svedese Volvo vede le immatricolazioni calare del 30,3% (1.284 unità), mentre la Polestar passa dalle 33 auto di giugno 2024 alle 88 del 2025. In crescita la Ferrari (75 targhe, +23%) e la Porsche (627 immatricolazioni, +6,8%).Gli altri brand. Bene il gruppo DR Automobiles, con un +27,1% (2.791 nuove immatricolazioni); continua la crescita della MG (4.146 unità, +4%). BYD passa da 138 a 1.911 immatricolazioni, Omoda & Jaecoo da 25 a 1.297, Eurasia Motor Company da 95 a 280, mentre Lynk & Co subisce un calo del 35,5%, con 20 nuove unità. La top ten delle più vendute. Anche a giugno è la Fiat Panda la preferita dagli automobilisti italiani: l'utilitaria torinese segna 7.488 nuove immatricolazioni. Seguono, nell'ordine, Dacia Sandero (3.615), Dacia Duster (3.261), Renault Clio (3.204), Jeep Avenger (3.116), Toyota Yaris (2.799), Toyota Yaris Cross (2.786), Toyota Aygo X (2.600). MG ZS (2.522) e Ford Puma (2.316).I canali commerciali. Per quanto riguarda i canali di vendita, i privati perdono ben il 29,5% e scendono dal 59,5% al 50,9%, mentre prosegue il rimbalzo del noleggio. La componente del lungo termine segna un +4% grazie al +25,1% delle finanziarie captive e sale al 23,8% del mercato totale. Il breve termine, invece, guadagna ben il 36,6% e arriva al 4,9% delle targhe. Continua il calo delle auto-immatricolazioni: perdono il 14% nonostante il +48,9% dell'uso noleggio, ma, complice l'andamento negativo del mercato generale, salgono dal 13,6% al 14,2%. Infine, andamento sostanzialmente stabile per società ed enti, con un +0,5% e il 6,2% del mercato. In grande spolvero le Phev. Tra le alimentazioni, la sola categoria in territorio positivo è quella delle ibride plug-in, da mesi su un percorso di continua crescita in scia all'aumento dell'offerta da parte dei costruttori: a giugno crescono del 69,9% e vedono la loro quota più che raddoppiare dal 3,5% al 7,2%. Male le elettriche pure, con un calo del 40,7% e una penetrazione in discesa dall'8,3% al 6%, e anche le ibride non ricaricabili: registrano un -7,1% (-4,7% per le full hybrid, -8,1% per le mild), ma salgono dal 38,7% al 43,6%. I modelli a benzina perdono il 26,5% e passano dal 26,5% al 23,6%. Le diesel, invece, crollano del 35,8% e si fermano al 10% (era il 12,8% un anno fa). Quasi inesistente il metano, con una sola immatricolazione. In calo il Gpl: -21,5% e una penetrazione in contrazione dal 10,1% al 9,6%. La classifica delle elettriche. Analizzando il segmento delle Bev, la più targata a giugno è la Tesla Model Y (902 unità), seguita da Tesla Model 3 (793), BMW iX1 (320), Citroën C3 (299), Leapmotor T03 (267), Mercedes EQA (203), Ford Puma (189), Dacia Spring (188), Volvo EX30 (179) e BYD Dolphin Surf (172). Emissioni. Anche per il mese di giugno, i dati positivi di immatricolazione delle auto elettrificate o a zero emissioni si riflettono sull'andamento delle emissioni medie, che cedono lo 0,2% e si assestano su 112,3 g/km (114,5 g/km nel semestre, -4,3%). In particolare, la fascia 0-20 g/km (elettriche e plug-in) rappresenta il 9,4% del mercato, quella tra 21 e 60 g/km (ibride) il 3,6%, mentre la fascia 61-135 g/km pesa per il 62,6%. La fascia 136-190 g/km di CO2 rappresenta il 20,3 e quella oltre i 190 g/km arriva al 2,2%. Il commento dell'Unrae. L'associazione delle Case estere, nella sua nota di commento ai dati sulle immatricolazioni, torna a porre l'accento sulla necessità di riformare la fiscalità sull'auto. Da anni Unrae sottolinea che, senza una revisione strutturale della fiscalità delle flotte aziendali, l'Italia non potrà sostenere concretamente la transizione energetica, afferma il presidente Roberto Pietrantonio. L'attuale trattamento fiscale è datato e penalizzante: ribadiamo la necessità di modulare detraibilità Iva e deducibilità dei costi in funzione delle emissioni di CO2 dei veicoli, e di ridurre a tre anni il periodo di ammortamento. Pietrantonio è convinto che una fiscalità evoluta porterebbe a regime maggiori entrate per l'erario grazie a un mercato più vitale, contribuendo al tempo stesso al miglioramento della qualità dell'aria e alla riduzione delle emissioni climalteranti. indispensabile intervenire urgentemente per mirare a una completa revisione dell'impianto fiscale, pur prevedendo interventi graduali qualora le esigenze di bilancio lo richiedessero. Il settore automotive non può più permettersi attese.
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Alfa Romeo Giulia - Le Speciale e Daytona Tribute celebrano i 115 anni del Biscione
L'Alfa Romeo celebra anche in Cina 115 anni di storia e dedica ai collezionisti due serie limitate della Giulia: la Speciale Tribute e la Daytona Tribute. Sul conto della Speciale non ci sono per il momento informazioni su prezzo e numero di esemplari, mentre la Daytona Tribute sarà costruita in 5 unità e venduta al prezzo di 353.000 yuan, pari a 41.900 euro al cambio attuale. Speciale e Daytona Tribute. La Giulia Speciale Tribute è basata sulla Quadrifoglio da 520 CV e propone una livrea esclusiva con carrozzeria gialla e grafiche nere a contrasto, incluso il tetto: si tratta di una colorazione ispirata alla concept 33 Pininfarina Coupé Prototipo Speciale del 1969. La Daytona Tribute è invece basata sulla 2 litri benzina da 280 CV e propone cinque varianti di livrea ispirate a quelle della leggendaria 33/2 Daytona. Entrambe sfoggiano anche cerchi di lega di colore scuro e diversi elementi esterni con fibra di carbonio, mentre gli interni, per il momento, non sono stati mostrati.
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IAA Mobility 2025 - A Monaco la nuova BMW iX3 e la Mercedes GLC elettrica
Si svolgerà dal 9 al 14 settembre l'edizione 2025 della IAA Mobility, l'evento che una volta era conosciuto semplicemente come il Salone di Monaco. Mai come quest'anno l'esposizione avrà un carattere internazionale: più della metà degli espositori viene dall'estero (il 5% in più rispetto al 2023), il 68% dei quali dall'Asia, con un incremento del 37% di quelli che arrivano dalla Cina. Gli organizzatori si aspettano oltre due milioni e mezzo di partecipanti. Le presenze confermate. Le case automobilistiche occidentali che hanno confermato la loro presenza sono Audi, BMW, Ford, Mercedes-Benz, Opel, Porsche, smart, Togg e Volkswagen. Saranno presenti inoltre diversi brand cinesi, alla loro prima presenza a Monaco: tra questi Aito, Changan, Dongfeng, Gac, Leapmotor e XPeng. Tra gli altri espositori ci sono poi Bosch, Catl, Continental, Denso, Hyundai Mobis, Kirchhoff Automotive, Kostal, Magna, Mahle, Valeo, ZF, Google, AWS, Qualcomm e Samsung. Due anteprime molto attese. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della IAA Mobility 2025 la BMW ha confermato che in fiera sarà presente la nuova iX3, il primo modello di serie della Neue Klasse, anticipato nei mesi scorsi dalla concept Vision Neue Klasse X. Dal canto suo, la Mercedes porterà invece la nuova GLC elettrica, destinata a sostituire la EQC. Le esperienze per il pubblico. Nel corso dell'IAA Mobility 2025 saranno allestite numerose aree di test drive, con 229 veicoli di 22 case automobilistiche a disposizione del pubblico (il 23% in più rispetto all'edizione 2023), per una serie di test drive da svolgere lungo percorsi attrezzati nei dintorni della fiera: tra questi, le novità di prodotto di Audi, BYD, Chery, Ford, Hyundai, Kia, Mercedes-Benz, Polestar, Porsche e Volkswagen. Lungo la autobahn A94 sarà poi allestita un'area dove si muoveranno veicoli di Mercedes e Volkswagen dotati di sistemi di guida assistita di livello 3 e 4.
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Volkswagen Polo - Edition 50, ledizione limitata per i suoi primi cinquantanni
La Volkswagen ha presentato la Polo Edition 50, allestimento realizzato in occasione dei cinquant'anni della piccola tedesca. Già ordinabile, con prezzi che partono da 28.200 euro, questa versione non è a tiratura limitata ma sarà prodotta solo fino alla fine del 2026. La dotazione. La Polo Edition 50 costa 1.800 euro in più rispetto alla Style su cui è basata, ma il vantaggio cliente, a parità di dotazioni, è di 1.500 euro. Rispetto a quanto già offerto dalla versione Style, questo allestimento si distingue per la presenza dei badge celebrativi Edition 50 su volante, plancia, montante centrale e battitacco anteriori. Ancora, di serie troviamo i cerchi di lega da 16 nel design Coventry, la vernice metallizzata, i vetri posteriori oscurati, la pedaliera d'alluminio e il cielo dell'abitacolo nero. La dotazione tecnologica comprende l'assistente di parcheggio e la telecamera posteriore, il navigatore connesso, la frenata automatica d'emergenza in retromarcia e l'assistente al cambio di corsia Side Assist. Pacchetto esclusivo. La colorazione metallizzata Crystal Ice, già presente sulla Nuova Golf, è disponibile senza sovrapprezzo. Solo su questo allestimento è possibile avere il pacchetto Design Pack Plus (1.530 euro), con climatizzatore bizona, tetto panoramico apribile elettricamente, apertura/chiusura e avviamento senza chiave, e i cerchi di lega da 17 nel design Tortosa. I prezzi per l'Italia. Ecco il listino completo della Volkswagen Polo Edition 50 per il mercato italiano:Polo 1.0 TSI 95 CV Edition 50: 28.200 euroPolo 1.0 TSI 95 CV Edition 50 DSG: 29.900 euroPolo 1.0 TSI 115 CV Edition 50 DSG: 31.900 euro
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Porsche - Compie 50 anni il Nardò Technical Center
Cinquanta anni fa, nel cuore del Salento, nasceva ufficialmente il Nardò Technical Center. Inaugurato l'1 luglio 1975, il centro è diventato un punto di riferimento internazionale per lo sviluppo e i test delle auto. Un po' di storia e numeri. Il Nardò Technical Center ha assunto questo ruolo grazie anche alla possibilità di offrire attività di prova durante tutto l'anno e in condizioni estremamente diversificate: dalle alte velocità alla guida autonoma, passando per scenari complessi di handling e la validazione di sistemi Adas. Il sito, concepito e realizzato dalla Fiat, copre 700 ettari e conta 20 piste e infrastrutture all'avanguardia, tra cui un anello ad alta velocità da 12,6 chilometri. Nel 2012, con l'ingresso nel gruppo Porsche, il Nardò Technical Center diventa parte integrante dell'ecosistema di sviluppo e test di Porsche Engineering e oggetto di importanti investimenti per la sua modernizzazione e digitalizzazione. Nel 2021, per esempio, è stato ampliato con un centro per i test sulle batterie agli ioni di litio, mentre nel 2023 è stato affiancato da una divisione software a Lecce. Oggi il Nardò Technical Center impiega oltre 200 professionisti.
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Marcos - Tre modelli per il ritorno della Casa inglese
La Marcos Motor Company ha acquistato nel 2022 tutti gli asset della Casa inglese Marcos, fondata nel 1959 da Jem Marsh e Frank Costin (il nome è la fusione delle prime tre lettere dei due cognomi). Sono stati annunciati ben tre progetti, i primi dopo quasi vent'anni dal fallimento del costruttore, nel 2007. Marcos è un brand molto amato, con una storia meravigliosa e la passione per la guida sportiva nella sua forma più pura, spiega il ceo dell'azienda Howard Nash. un'esperienza analogica che non puoi avere dai produttori moderni di supercar, e che invece gli appassionati inseguono ardentemente. Le tre novità in cantiere. Tutti i progetti presentati in questi giorni sono già in sviluppo, con prototipi e muletti impegnati nei test. Project #1 punta a riprendere lo stile delle Marcos storiche (come la Xylon guidata da Jackie Stewart, la GT e la Mini), applicato su una piattaforma e un powertrain moderni. già stato realizzato un primo prototipo, e potrebbe avere applicazioni in pistaProject #2 è invece un'auto che non avrà legami con lo stile dei modelli precedenti, ma si concentrerà invece sugli elementi che caratterizzavano le prime sportive inglesi: peso ridotto e guida affilataProject #3 punta invece alla realizzazione di repliche delle auto storiche del brand, utilizzando gli stampi e gli attrezzi originali. Questa iniziativa si affianca al programma Marcos Heritage Spares per ricambi, assistenza e manutenzione dei veicoli storici.
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Ford Mustang Mach-E - Le novità del Model Year 2025
La Ford presenta il Model Year 2025 della Mustang MachE in Europa. Le novità riguardano il design, le finiture e gli Adas, mentre rimangono invariati i powertrain elettrici. Nuovi colori e nuove finiture. All'esterno la nuova versione adotta su tutti gli allestimenti lo splitter frontale nero, mentre rimane specifica la finitura della griglia frontale per la sportiva GT. Sono nuovi anche i cerchi di lega, ora di serie su tutte le versioni, inoltre vengono introdotte le tinte Blu Velocity, Rosso Molten Magenta e Terrain Sand. Il cambio si sposta sul volante. L'abitacolo è subito riconoscibile per la modifica sostanziale della console centrale: il comando della trasmissione automatica è stato infatti spostato sul piantone dello sterzo, dove è presente anche una nuova leva dedicata a tergicristalli e frecce. stato inoltre aggiornato l'impianto di climatizzazione, che prevede ora di serie per tutti i modelli la pompa di calore. L'infotainment infine è basato sulla piattaforma SYNC 4A che introduce nuove funzionalità. Il pacchetto di Adas Blue Cruise con funzioni "hands-free" è infine reso disponibile come accessorio, senza formule di abbonamento.
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Mazda CX-5 - La nuova serie verrà svelata il 10 luglio
La Mazda presenterà il prossimo 10 luglio la terza generazione della CX-5, la Suv media che ha debuttato nel 2012 e che è rapidamente diventata uno dei modelli di maggior successo della Casa giapponese. Non stravolge l'attuale. Le forme della carrozzeria, che si intravedono nelle immagini pubblicate dalla Mazda, appaiono tradizionali e nel solco del modello che andrà a sostituire, lontane da quelle della concept Arata presentata lo scorso anno. I gruppi ottici a Led (anteriori e posteriori) sono più sottili e moderni, ma rimangono la grande calandra anteriore e il cofano spiovente a conferire dinamicità all'auto. Più spaziosa e versatile. La Mazda sottolinea come la nuova CX-5 avrà un abitacolo più spazioso, con una aumentata capacità di carico e un confort superiore rispetto al modello che va a sostituire. Tanta anche l'attenzione alla praticità e alla versatilità, che la rendono un'auto adatta alla vita di una famiglia, a chi ha programmi molto fitti e tutto quello che ci sta nel mezzo. La nuova Suv giapponese avrà inoltre una tecnologia connessa per la gestione di infotainment e aiuti alla guida. Potrebbe arrivare il full hybrid. Al momento non ci sono informazioni in merito ai motori che equipaggeranno la nuova Mazda CX-5, anche se nei mesi scorsi si è fatta strada l'ipotesi di un nuovo powertrain full hybrid sviluppato internamente, destinato anche alla CX-50 americana.
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Materie prime - Parte il piano nazionale per le miniere: indagini in tutta Italia
Nuovo passo avanti per le politiche varate dal governo per riavviare le attività di esplorazione e di estrazione mineraria in Italia. Il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE) ha approvato il "Programma Nazionale di Esplorazione Mineraria" con le prime iniziative di ricerca e la mappatura nazionale dei depositi dei rifiuti estrattivi prevista dal progetto Urbes del Pnrr. I progetti e le finalità. In particolare, sono 14 i progetti approvati: distribuiti su tutto il territorio nazionale, riguardano soprattutto Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Marche e Sardegna. Il programma, affidato dai ministeri dell'Ambiente (Mase) e delle Imprese (Mimit) al Servizio Geologico d'Italia dell'Ispra, coinvolge 15 unità operative e oltre 400 specialisti, prevede un investimento di 3,5 milioni di euro per la prima fase di indagine sui depositi naturali ed è destinato a definire "un quadro aggiornato delle potenzialità minerarie nazionali, integrando le informazioni storiche con una nuova campagna di esplorazione, a oltre 30 anni dall'ultimo investimento pubblico nel settore". Inoltre, si punta a fornire indicazioni preliminari agli investitori italiani ed esteri sulla disponibilità di materie prime presenti nel Paese. Le aree di riferimento. Le indagini saranno concentrate sulle aree più promettenti e sulle "Materie Prime Critiche e Strategiche individuate dalla Commissione Europea," tra cui: litio, boro, grafite, rame, manganese, fluorite, barite, feldspato, antimonio, tungsteno, titanio, bismuto, arsenico, magnesio, terre rare e metalli del gruppo del platino. L'attenzione si estende anche ad altri minerali di interesse per l'industria nazionale, come zeoliti e minerali industriali. Per esempio, le indagini nel Nord-est, in Lombardia e in Trentino-Alto Adige punteranno su fluorite, barite e terre rare. A Nord-Ovest, l'attenzione si concentrerà sull'area di Finero (Piemonte) e sui metalli del gruppo del platino (PGM), mentre nelle ofioliti liguri verranno esplorati giacimenti di rame e manganese. Sempre in Piemonte e in Liguria si cercherà di approfondire la conoscenza dei depositi di grafite. In Toscana, Lazio, Emilia-Romagna, Marche e alcune aree del Piemonte sarà analizzato il potenziale del litio. In Toscana, inoltre, saranno oggetto di studio i noti depositi di antimonio e magnesio delle Colline Metallifere, mentre nel Lazio le attività si focalizzeranno sulla fluorite, anche in relazione alla sua concentrazione in terre rare. La Campania sarà interessata da indagini su litio, feldspati e altri minerali industriali strategici per l'industria nazionale, mentre in Calabria verranno esaminati i giacimenti di grafite della Sila. In Sardegna, storicamente la principale regione mineraria italiana, l'esplorazione riguarderà minerali industriali come feldspati, zeoliti, bentoniti e caolino presenti nelle aree magmatiche, mineralizzazioni a fluorite, barite e terre rare nel centro-sud dell'isola e i più importanti depositi metalliferi. In dettaglio, si opererà nel distretto di Funtana Raminosa per indagare su tungsteno, terre rare, rame e altri solfuri e nel settore sud-occidentale dell'isola per esaminare rame e molibdeno, associati a stagno, bismuto, arsenico e oro. In tutte le aree saranno mappati e caratterizzati i depositi di rifiuti estrattivi abbandonati.Le fasi di lavoro. Il programma si articola in tre fasi. Durante la prima (al momento,l'unica finanziata) verranno condotte solo indagini non invasive, tra cui l'analisi di immagini telerilevate, rilievi geologici, geochimici e geofisici, anche mediante l'impiego di sensori aviotrasportati. Saranno inoltre sperimentate tecnologie avanzate come la radiografia muonica, basata sull'utilizzo di particelle cosmiche, e l'impiego di software di intelligenza artificiale per l'elaborazione e l'integrazione dei dati acquisiti. Eventuali sondaggi esplorativi diretti saranno previsti, se necessario, solo nelle fasi successive, e comunque subordinati alle opportune valutazioni ambientali. Tutti i dati raccolti confluiranno nel Database GeMMA per "rendere disponibili le informazioni in modo strutturato, trasparente e consultabile per il mondo scientifico, le istituzioni e i potenziali investitori". La prima fase parte questo mese per concludersi, indicativamente, nel mese di maggio del 2026.
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