Xiaomi YU7 - Nuovi dettagli e immagini della Suv elettrica
Mancano poche ore alla presentazione della Xiaomi YU7, il primo modello a ruote alte del colosso cinese, che andrà ad affiancare la berlina elettrica SU7 con la quale condivide pianale e powertrain. Il fondatore e ceo Lei Jun ha condiviso sul social Weibo alcune informazioni sul nuovo modello che, spiega, entra in un segmento affollato e ricco di sfide. L'arrivo sul mercato cinese è previsto per il prossimo autunno, con prezzi tra i 400 mila e i 500 mila yuan (all'incirca tra i 50 e i 60 mila euro). Aria da Cavallino Rampante. Lunga 4.999 mm, larga 1.996 mm e alta 1.608, la Xiaomi YU7 ha un passo di tre metri esatti. Le forme slanciate da Suv-coupé contengono numerosi rimandi alla berlina SU7, a cominciare dai gruppi ottici anteriori, ma le proporzioni complessive - e in particolare del posteriore - rimandano alla Ferrari Purosangue. Al momento sono due le motorizzazioni confermate: quella a motore singolo da 235 kW(320 CV) e la dual motor da 508 kW (691 CV), che dovrebbe raggiungere la velocità massima di 253 km/h. Due anche le batterie, da 96,3 e 101,7 kWh: quest'ultima, secondo i (generosi) standard di omologazione per il mercato cinese, dovrebbe garantire un'autonomia di 820 km. Tecnologia di bordo. Gli interni, che non sono ancora stati mostrati ufficialmente, riprendono le linee minimaliste della SU7, con il grande schermo dell'infotainment al centro della plancia e l'ecosistema digitale della Xiaomi. Il tunnel centrale sarà però più imponente e provvisto di un vano sotto il display, con due portabicchieri prima del bracciolo centrale. Sulla YU7 debutterà infine il nuovo Xiaomi Sky Screen Panoramic Display HyperVision, un head-up display di dimensioni molto generose.
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Abarth - Le Abarth potrebbero tornare alla benzina
Tanto tuonò che piovve: l'Abarth potrebbe ritornare sui suoi passi e riportare in gamma motori a benzina. A lanciare questa notizia bomba per gli appassionati dello Scorpione che, come si può capire dai dati di mercato, non hanno affatto digerito il passaggio tout-court al'elettrico è stato Olivier Franois, ad della Fiat, durante la presentazione stampa della Grande Panda ibrida. Per ora non c'è nulla di scritto nella pietra, ma il manager ha parlato di valutazioni in corso, di pensieri in fase preliminare. E questo, agli abarthisti, può bastare per tirare un sospiro di sollievo.Arriva il 1.2? L'attuale gamma Abarth è composta da due modelli, la 500 e la 600, entrambi elettrici con potenze tra i 155 a 281 CV e prezzi da 37.950 euro per la piccola e da 42.950 euro per la B-Suv. Entrambe potrebbero potenzialmente accogliere i 1.2 turbobenzina elettrificati del gruppo, disponibili con potenze fino a 145 CV per le versioni stradali e fino a 212 CV per la versione da corsa (non elettrificata) montata sulla Lancia Ypsilon HF Rally 4. Dovendo però rispettare le normative d'omologazione (in termini di emissioni di gas di scarico e sonore), quest'ultimo dovrebbe essere depotenziato. Se la Casa decidesse di tornare nel mondo degli ottani, è dunque più plausibile che possa scegliere di evolvere il 1.2 Hybrid per dargli qualche cavallo in più.E l'Abarth Topolino? Nel suo botta e risposta con la stampa italiana, Franois ha anche affermato che vedrebbe bene il marchio Abarth su moltissimi modelli, compresa la Topolino. Anche in questo caso non c'è nulla di confermato, ma si tratta solo dei pensieri del manager su un modello che, come tanti altri, richiederebbe interventi importanti per poter effettivamente meritare il badge dello Scorpione. Ma, visto come sta evolvendo il mercato, ripetiamo la conclusione già fatta per quanto riguarda la Panda 4x4: mai dire mai...
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Fiat - La Grande Panda avrà una versione con cambio manuale
Entro fine anno la Fiat lancerà una nuova versione d'ingresso nella gamma della Grande Panda. La conferma ufficiale è arrivata direttamente dal numero uno del brand, Olivier Franois, durante la presentazione stampa delle versioni ibride della segmento B. Per il momento l'ad non ha fornito ulteriori dettagli, limitandosi a dire che avrà un cambio manuale che, a detta della Casa, "non sarà abbinato a un motore ibrido". Niente ibrido, davvero? Pare comunque strano che un modello destinato a fare grandi volumi possa essere proposto senza nemmeno il minimo grado d'elettrificazione, che, seppur in parte, aiuterebbe a contenere le emissioni di CO2 nei cicli d'omologazione. Detto questo, l'ipotesi più plausibile è che la Fiat possa impiegare lo stesso sistema (forse senza il Bsg a 12 volt) che verrà utilizzato sulla Fiat 500 Hybrid, la Torino, anch'essa attesa al debutto entro fine anno. Per quest'ultima è stato già confermato l'impiego di una versione aggiornata del gruppo motopropulsore della Panda Hybrid, un 1.0 tre cilindri mild hybrid con cambio manuale a sei rapporti. A meno che la Fiat non prenda in toto il powertrain della sorella Citroën C3 entry level, un 1.2 benzina da 101 CV (non elettrificato), che viene proposta a 15.900 euro. Un prezzo a cui potrebbe avvicinarsi anche la Grande Panda manuale (i listini ora partono da 18.900 euro). Nuove ibride in arrivo. Parlando dei volumi di vendita, i vertici di Torino hanno confermato che la gamma ibrida è destinata ad ampliarsi, senza specificare in che modo. Oltre al modello entry level (per il quale, come detto, è stato però annunciato un motore non elettrificato), l'offerta potrebbe includere una versione più potente del 1.2 turbo, oltre all'ormai annunciata versione 4x4 che potrebbe evolvere la meccanica delle Alfa Romeo Junior Q4 e Jeep Avenger 4xe da 145 CV. Una potenza, quest'ultima, che appare però un po' troppo elevata per un'utilitaria. Ma mai dire mai...
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Dacia Bigster - Aperti gli ordini della mild hybrid a Gpl da 140 CV
La Dacia apre gli ordini della Bigster con la nuova motorizzazione mild hybrid G-140 a Gpl, proposta allo stesso prezzo dell'ibrida benzina. Quattro gli allestimenti, con prezzi che partono da 24.800 euro per la versione base Essential. A muovere la Suv romena ci pensa un tre cilindri da 1.2 litri turbocompresso, con alimentazione bifuel e impianto mild hybrid da 48V, che assiste l'unità termica nelle fasi di avviamento e di accelerazione. Con i due serbatoi (da cinquanta litri ciascuno), la Bigster G-140 offre fino a 1.450 km di autonomia dichiarata. La dotazione di serie. La versione d'attacco offre gli aiuti alla guida obbligatori per legge, sei airbag, sensori luce, quattro vetri elettrici, sensori di parcheggio posteriori con telecamera, climatizzatore manuale, sedile conducente regolabile in altezza, strumentazione digitale da 7 e infotainment da 10 con connettività wireless per dispositivi Google e iOS. Di serie anche i cerchi di lega da 17, barre sul tetto, firma digitale a led, specchietti elettrici regolabili elettricamente. Gli altri allestimenti. L'allestimento intermedio Expression aggiunge (tra le altre cose) i fendinebbia, i sensori pioggia, il climatizzatore automatico bizona e gli specchietti ripiegabili elettricamente. I top di gamma Journey ed Extreme completano la dotazione con la strumentazione da 10, il navigatore connesso, l'impianto audio Arkamys 3D, il caricatore a induzione per smartphone, i cerchi da 18 e i vetri posteriori, differenziandosi per il tetto panoramico e le barre sul tetto modulari (Extreme) e il portellone ad apertura elettrica (Journey). Gli optional. Di serie il colore Bianco Ghiaccio pastello, su richiesta (750 euro) le tinte metallizzate Blu Indigo, Terracotta. Nero Nacré, Verde Oxide e Grigio Scisto. Diversi i pacchetti che integrano la dotazione con sensori di parcheggio perimetrali, telecamera a 360, monitoraggio dell'angolo cieco, ingresso senza chiave, sedili, volante e parabrezza riscaldabili. Il listino completo. Ecco tutti i prezzi della Dacia Bigster per il mercato italiano, compresa la nuova versione G-140 mild hybrid bifuel. Tutti i modelli sono guidabili dai neopatentati in base al nuovo Codice della strada.Bigster Essential mild hybrid 140: 24.800 euroBigster Essential mild hybrid G-140: 24.800 euroBigster Essential mild hybrid 130 4x4: 26.800 euroBigster Expression mild hybrid 140: 25.800 euroBigster Expression mild hybrid G-140: 25.800 euroBigster Expression mild hybrid 130 4x4: 26.800 euroBigster Expression hybrid 155: 29.300 euroBigster Journey mild hybrid 140: 27.800 euroBigster Journey mild hybrid G-140: 27.800 euroBigster Journey hybrid 155: 31.300 euroBigster Extreme mild hybrid 140: 27.800 euroBigster Extreme mild hybrid G-140: 27.800 euroBigster Extreme mild hybrid 130 4x4: 29.800 euroBigster Extreme hybrid 155: 31.300 euro
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Autopromotec - Magicmotorsport entra nel mercato delle ricariche per laria condizionata
Magicmotorsport, azienda siciliana del settore della meccatronica, è entrata nel mercato dei dispositivi di ricarica per l'aria condizionata, lanciando Fryon Prima. Si tratta di una stazione automatica per i gas refrigeranti destinata a officine, centri assistenza e operatori del settore e utilizzabile per qualsiasi tipologia di veicoli. Il dispositivo. "Fryon Prima - ha spiegato l'amministratore delegato Bogdan Skutkiewicz alla fiera bolognese Autopromotec, - rappresenta per noi una nuova sfida e, allo stesso tempo, una naturale estensione della nostra competenza nel settore dell'automotive. Il nostro obiettivo non è solo entrare in un nuovo segmento, ma trasformarlo, portando il nostro approccio orientato a innovazione, performance e sostenibilità". La stazione garantisce il recupero del 95% dei gas refrigeranti e la sua gestione è completamente automatica anche grazie a uno schermo touch e a un'applicazione web connessa alle attività di supporto di Magicmotorsport. Inoltre, è dotata di stampante termica, manometri analogici, flaconi per tutte le operazioni di ricarica e sistemi avanzati di diagnostica.
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Elon Musk - "Ora meno politica, resto alla Tesla"
Elon Musk si dedicherà di meno alla politica. E resterà alla guida della Tesla "per almeno altri cinque anni". Dopo un periodo lontano dai riflettori, il ceo della Tesla Elon Musk è intervenuto nel corso del Qatar Economic Forum per rassicurare azionisti e mercato. Una precisazione in più, ma evidentemente necessaria: nelle scorse settimane, tra le proteste e le polemiche sull'efficacia del suo operato, il tycoon sudafricano aveva già annunciato una progressiva riduzione del suo impegno per la Casa Bianca e un ritorno alla Casa elettrica, dove le sue posizioni politiche hanno provocato un grave danno reputazionale, spingendo il consiglio d'amministrazione ad avviare la ricerca di un nuovo amministratore delegato. Le condizioni per rimanere. Rispondendo alle domande della giornalista di Bloomberg Mishal Husain, Musk si è detto intenzionato a rimanere a capo della Tesla per almeno altri cinque anni. A meno che non muoia prima, ha scherzato il miliardario. Non è questione di soldi. Si parla del futuro dell'azienda, specialmente pensando di dover costruire milioni, potenzialmente miliardi di robot umanoidi. Non posso rimanere al mio posto ed essere cacciato da un giorno all'altro da qualche attivista per motivazioni politiche. Sarebbe inaccettabile. Musk sottolinea di voler rimanere a condizione di ottenere una solida maggioranza di voti, che lo protegga da qualsiasi controversia possa insorgere in futuro, sia essa di natura politica o commerciale. Il peggio è passato. A questo proposito, secondo Musk il calo di vendite registrato nei mesi scorsi è già alle spalle. La tendenza si è già invertita, spiega il ceo. L'Europa è il nostro mercato più debole, in tutti gli altri siamo molto forti. Le vendite vanno bene e non prevediamo cali significativi. Il mercato se n'è già accorto, visto che siamo tornati sopra il trilione di dollari di capitalizzazione. Per quanto riguarda le proteste e i boicottaggi, è vero, abbiamo perso un po' di clienti a sinistra, ma li abbiamo guadagnati a destra, spiega Musk. I numeri in questo momento sono molto forti, non vediamo problemi nella domanda. I prossimi passi per i Cybercab. Nel corso di un'altra intervista con Cnbc, Musk ha confermato che le prime unità di robotaxi senza conducente cominceranno a circolare sulle strade americane già a giugno. Ritengo sia prudente cominciare con numeri piccoli, ha spiegato Musk: Una decina di veicoli per una settimana, per poi aumentare gradualmente il loro numero. L'obiettivo è arrivare ad averne un migliaio entro pochi mesi ad Austin, in Texas, prima di ampliare il servizio in altre città come Los Angeles.
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Constatazione amichevole - vero che il modulo blu cartaceo scompare in favore di quello digitale?
In materia di Modulo blu dell'assicurazione RC Auto obbligatoria, in Internet (e non solo) se ne leggono di tutti i colori: in particolare, pare che il modulo digitale abbia pensionato il classico documento cartaceo. Non è così: in realtà, il Modulo blu elettronico per smartphone è facoltativo e va ad affiancare quello materiale. Lo ha certificato l'Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni): La modalità informatica di compilazione del Modulo di denuncia del sinistro non sostituisce quella cartacea, ma è alternativa. prevista la consegna del Modulo di denuncia di sinistro su supporto cartaceo o su altro supporto durevole (Pdf), a scelta del contraente. Inoltre, è sempre prevista la messa a disposizione da parte delle imprese di un'applicazione (app o webapp) per la formazione della denuncia come documento informatico. Ecco perché le imprese continueranno a fornire il Modulo blu cartaceo alla stipula dei contratti. Sotto stress. Secondo l'authority, va considerato che un incidente rappresenta sempre una situazione di disagio per le persone coinvolte. La possibilità di compilare il Modulo digitale potrebbe essere gradita solo in situazioni particolari o in circostanze eccezionali, ma al momento non risulterebbe essere adeguatamente supportata dal contesto attuale e dalla competenza degli utenti. In molti casi, l'uso di sistemi digitali potrebbe rilevarsi più complesso, per cui è fondamentale mantenere l'obbligo per le imprese di fornire il Modulo cartaceo. Non ultimo, possono esserci altri ostacoli: mancanza di copertura telefonica sul cellulare di uno degli automobilisti coinvolti, difficoltà di interfacciare i dati tra le app, conducente e assicurato che non coincidono col primo che non può accedere all'app. Totale libertà. I due guidatori coinvolti in un incidente possono scegliere se denunciare il sinistro con Modulo blu cartaceo o con quello digitale. Allo stesso modo, la vittima è libera di scegliere se rivolgersi al carrozziere indipendente o a quello convenzionato con la compagnia, come impone la legge Concorrenza 124/2017.
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Ford - La fabbrica di batterie in Kentucky produrrà anche per Nissan
Dagli Stati Uniti arrivano nuovi segnali sul ridimensionamento delle ambizioni della Ford nel mercato delle elettriche. La Casa statunitense, secondo indiscrezioni del Wall Street Journal, avrebbe deciso di condividere con la Nissan la produzione di batterie presso una delle due fabbriche in corso di costruzione in Kentucky. Progressivo ridimensionamento. La decisione, come detto, rappresenta l'ennesima prova di quanto la Ford stia rivedendo le sue ambiziose strategie nelle auto elettriche a causa di una domanda che rimane sempre al di sotto delle aspettative. Negli ultimi mesi, l'Ovale Blu non ha solo ridotto la produzione di alcuni modelli a batteria, come il pick-up F-150 Lightning e la Mustang Mach-E, ma ha anche tagliato gli investimenti, rinviando progetti di fabbriche e programmi di sviluppo di modelli e architetture software. Quanto alla fabbrica in Kentucky, il progetto risale al 2021: la Ford ha annunciato un investimento da 7 miliardi di dollari per realizzare, in collaborazione con la coreana SK On, due strutture dedicate alla produzione di accumulatori. Tuttavia, secondo le ricostruzioni del Wsj, uno degli impianti è al momento inattivo, mentre l'altro funziona solo parzialmente. Per aumentare i volumi, sarebbe stato quindi deciso di produrre batterie anche per terze parti, come nel caso della Nissan, che in tal modo avrebbe sia l'opportunità di aggirare i dazi doganali della Casa Bianca, sia di ridurre investimenti e costi operativi in un momento di crisi profonda per le sue finanze.
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Polestar - Tutte le soluzioni per la ricarica in Italia
La Polestar ha presentato le soluzioni dedicate al mercato italiano per la ricarica delle sue elettriche a cominciare dal network Polestar Charge, accessibile tramite la app dedicata, che mette a disposizione 57 mila punti in tutto il territorio nazionale e oltre 900 mila a livello europeo, con stazioni in corrente alternata, continua e ad alta potenza. Sconti e voucher. Per i clienti italiani è stato attivato un abbonamento mensile, del costo di 13,99 euro, che consente di beneficiare di una riduzione del 30% sulle tariffe delle colonnine in corrente continua (DC e HPC) dei 4.600 punti dei partner Allego, Atlante, Be Charge, Electra, Ewiva e New Ionity. Sugli ordini di vetture in pronta consegna completati entro il 30 giugno, inoltre, la Polestar regala un credito prepagato di 2.000 euro per le ricariche, da spendere entro un anno dalla sua attivazione. Per la ricarica domestica. Per chi invece ricarica l'auto a casa con la wallbox, il sistema Polestar Energy permette di sfruttare le potenzialità delle wallbox smart e degli impianti fotovoltaici, per ricaricare l'auto nelle fasce orarie in cui l'energia costa meno, e sfruttare quella solare senza bisogno di hardware aggiuntivo.
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BMW - Su strada la prima i7 con batterie allo stato solido
BMW e Solid Power hanno portato sulle strade di Monaco la prima i7 dotata di batterie allo stato solido. La collaborazione, avviata nel 2016 e intensificata dal 2022, mira a sviluppare la tecnologia Assb (All-Solid-State Battery), caratterizzata da elettroliti solidi a base di solfuro e dalle diverse potenzialità. Prima tra tutte, una maggiore densità energetica in un sistema di accumulo compatto, capace quindi di offrire autonomie superiori senza penalizzare il peso complessivo. Scambio proficuo. BMW ha installato una linea prototipale presso il Cell Manufacturing Competence Center di Parsdorf, operando con licenza di ricerca e sviluppo e sfruttando l'esperienza di Solid Power. Grazie al trasferimento tecnologico tra le due aziende, la casa tedesca può così accedere tempestivamente alle innovazioni sulle batterie e testarle rapidamente sui propri mezzi.
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Nissan Micra - La sesta è tutta elettrica - VIDEO
Disegnata dal centro stile europeo della Nissan, a Londra, la nuova Micra è la prima di quattro elettriche attese entro il 2027: dopo di lei arriveranno la terza serie della Leaf, la nuova Juke e una gemella della Twingo, dalle dimensioni ancora più compatte. Le misure sono quelle di una segmento B fatta e finita: lunga 3,97 metri, larga 1,77, alta 1,50, la Micra ha un passo di 2,54 metri. Disponibile soltanto con carrozzeria cinque porte, ha un bagagliaio da 326 litri, che arrivano a 1.106 con la panchetta posteriore abbattuta (lo schienale è frazionato nel rapporto 60:40). Tra i suoi stilemi più personali spicca la fanaleria anteriore, chiaramente ispirata a quella della terza generazione datata 2002, forse la più riconoscibile della stirpe. Nell'abitacolo l'interfaccia ricalca quella della R5: schermo da 10,1" davanti al guidatore, elemento di identica dimensione (e con funzionalità touch) a centro plancia. Si distinguono alcuni tocchi di Giappone, come il profilo del Monte Fuji nel portaoggetti tra i sedili anteriori, ma esattamente come la francese, anche la Micra punta tutto su un sistema Google-based: tutti gli applicativi princiali - da Maps (con route planning per le soste di ricarica) al Play Store, passando per i comandi vocali con la frase "Hey Google" - sfruttano i sistemi del colosso californiano. L'offerta della nuova Nissan Micra sarà declinata su due tagli di batteria (40 o 52 kWh), a ciascuno dei quali sarà abbinato un motore: 122 CV e 225 Nm (per 310 km d'autonomia e 1.400 kg di peso) nel primo caso, 150 CV e 245 Nm (408 km d'autonomia e 1.524 kg) nel secondo. Cambiano anche le prestazioni della ricarica: la prima arriva a 80 kW in corrente continua, la seconda raggiunge i 100. Ma date le diverse capacità, il risultato è lo stesso: 15-80% in 30 minuti. Comuni a entrambe anche il pre-condizionamento della batteria, la pompa di calore e la funzione V2L per alimentare altri dispositivi elettronici esterni. Realizzata sulla base della piattaforma AmpR Small, la nuova Micra sfrutta di conseguenza tutto il meglio del telaio della R5, a partire dalla presenza del raffinato asse posteriore multilink. Anche l'elettronica al servizio della guida è - parzialmente - in comune: le modalità di guida sono le stesse (comfort, eco, sport più l'individuale), ma la Nissan offre un'importante specificità tecnica, vale a dire la funzione e-Pedal. Storica firma delle elettriche di Casa, l'e-Pedal permette di arrivare all'arresto completo del veicolo semplicemente rilasciando l'acceleratore. In Italia il nuovo modello arriverà alla fine di quest'anno, con prezzi ancora da definire.
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Villa dEste 2025 - Le prime immagini della concept BMW
Si terrà questo fine settimana a Cernobbio l'edizione 2025 del Concorso d'Eleganza Villa d'Este, organizzato dal BMW Group Classic che da vent'anni supporta la manifestazione, con la collaborazione dell'Hotel Villa d'Este. La Casa bavarese presenterà diverse novità, tra cui una concept car di cui cominciano a trapelare i primi teaser, pubblicati sui profili social della BMW e del suo responsabile del design, Adrian van Hooydonk. Eleganza sportiva. Quest'auto, dice BMW, fonde design e lavorazione artigianale, che poi è quello che distingue le concept dalle vetture di serie. Dal poco che le immagini lasciano intravedere, le forme sembrano richiamare quelle della shooting brake Concept Touring Coupé presentata a Cernobbio due anni fa, ma con richiami allo stile della Skytop del 2024, in particolare per l'angolo pronunciato alla base del lunotto e per il disegno dei sottilissimi gruppi ottici posteriori.
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Toyota RAV4 - Evoluzione di un'icona
Il passaggio di generazione appare evidente fin dal primo sguardo: la nuova Toyota RAV4 cambia tantissimo, specialmente nel frontale, dove debuttano nuovi gruppi ottici a forma di C, che richiamano quelli degli ultimi modelli della Casa giapponese. Originale la griglia anteriore, in tinta con la carrozzeria, con inserti esagonali dentro cui si celano telecamere e sensori di parcheggio. Vistose le prese d'aria laterali, che integrano anche piccoli fendinebbia circolari.Ha le spalle larghe. La fiancata ha un taglio muscoloso, in particolare nella zona posteriore. Dal modello precedente la nuova Suv giapponese riprende i passaruota squadrati con protezioni di plastica e il tetto nero a contrasto, con il profilo che prosegue idealmente nel terzo montante. Tutto nuovo anche il posteriore, con fari a sviluppo orizzontale collegati tra loro da un fascione in plastica con il lettering del modello. Il motivo a lamelle sottili dei Led è ripreso anche dalla protezione sottoscocca. Torna anche sulla nuova RAV4 l'allestimento sportivo GR Sport, che si caratterizza all'esterno per paraurti sportivi e una massiccia griglia anteriore in colore nero lucido con il logo GR. All'interno troviamo sedili anteriori più sportivi, imbottiture per le ginocchia nel tunnel centrale, pedaliera d'alluminio, rivestimenti neri e cuciture rosse. La modalità di guida Sport, esclusiva per questa versione, dispone di una grafica dedicata nella schermata dell'infotainment.Un pizzico di pepe in più. Pur mantenendo le stesse motorizzazioni degli altri allestimenti, a livello meccanico la RAV4 GR Sport si presenta con carreggiate allargate di 20 mm, ammortizzatori ad alte prestazioni, braccetti delle sospensioni posteriori rinforzati e sterzo con setup dedicato. Esclusivi per questo modello anche i cerchi di lega da 20 in nero lucido. Tutta nuova la plancia, caratterizzata da un inedito motivo squadrato che ritroviamo nei comandi sulla console e nei cluster di tasti sul volante, ma anche nella forma delle bocchette dell'aria e del pulsante dell'hazard. Sotto ci sono la doppia piastra di ricarica a induzione per gli smartphone e due prese Usb-C. Nel tunnel centrale la nuova (e piccola) leva del cambio è stata spostata sulla sinistra, vicino al guidatore.Due schermi. Lo schermo della strumentazione digitale dietro il volante ha una diagonale di 12,3, può essere configurato nelle informazioni che visualizza e non è più coperto da una palpebra. Al centro della plancia c'è il display dell'infotainment, da 12,9, sotto cui si trovano i comandi - fisici - per il controllo delle principali funzioni del climatizzatore. La novità più rilevante dentro il cofano della Toyota RAV4 è il powertrain ibrido plug-in di nuova generazione che, nella versione a quattro ruote motrici AWD-i, eroga 308 CV complessivi, capaci di far scattare la Suv giapponese da ferma a 100 km/h in 5,8 secondi. Un risultato reso possibile soprattutto dalla nuova unità elettrica all'anteriore, che passa dagli attuali 134 a 150 kW (204 CV). Per la prima volta la versione plug-in sarà disponibile anche a trazione solo anteriore, con una potenza combinata di 272 CV. Il nuovo layout prevede la batteria sotto il pavimento, che rende l'auto più spaziosa all'interno.A motore spento va più lontano. Nuova anche la batteria agli ioni di litio: con la sua capacità di 22,7 kWh promette un'autonomia di 100 km (dati Wltp in attesa di omologazione). Il caricatore di bordo ha una potenza di 11 kW: una ricarica completa in corrente alternata richiede meno di tre ore. Collegandosi a una colonnina in corrente continua è possibile sfruttare una potenza massima di 50 kW, per passare dal 10 all'80% in meno di mezz'ora. Grazie al geofencing, il sistema di bordo sfrutta i dati Gps e del traffico in tempo reale per decidere in autonomia quando andare in modalità ibrida e quando in full electric.C'è anche la "full". Resta in gamma anche la motorizzazione full hybrid, a due e quattro ruote motrici, con potenze ridotte rispetto all'attuale, ma con numerose migliorie e perfezionamenti alle componenti del sistema: in totale, sono 186 i CV per la FWD e 194 quelli della AWD-i. Con la RAV4 debutta Arene, la piattaforma di sviluppo software della Toyota che gestisce tutte le tecnologie di assistenza alla guida della suite T-Mate, ma anche l'infotainment e gli aggiornamenti over-the-air. Tra le novità degli Adas la frenata d'emergenza nelle svolte (ccapace di rilevare rileva meglio anche pedoni e ciclisti), l'assistente al cambio di corsia e l'allerta quando un veicolo proviene da dietro a velocità sostenuta. Sulla nuova Suv debuttano anche la chiave digitale e il parcheggio da remoto, controllato tramite la app per smartphone.
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Kia - PV5, il furgone parte da 31.850 euro
L'ordine di grandezza è quello indicato all'inizio di aprile da Ho-Sung Song, ceo della Kia, che aveva anticipato un prezzo di circa 29 mila Iva esclusa come base per il PV5 furgone destinato ai principali mercati europei, nella versione corta con la batteria al lito-ferro-fosfato da 43,3 kWh di capacità, che arriverà nel 2026. Oggi la Kia ha annunciato l'apertura dei primi ordini in Italia per le varianti a carrozzeria lunga sia dello stesso furgone, battezzato Cargo (con capacità di 4,4 metri cubi), sia del Passenger, il pulmino per trasporto persone a 5 posti, con gli accumulatori al nichel-cobalto-manganese da 51,5 kWh. Il primo ha un prezzo base di 31.850 euro Iva e messa su strada escluse, il secondo di 38.000 euro Iva e messa su strada incluse. Entrambi i PV5 saranno prodotti a partire dal prossimo agosto nello stabilimento coreano di Hwaseong, anche con un ulteriore taglio di batterie da 71,2 kWh (sempre al nichel-cobalto-manganese), per arrivare nelle concessionarie da novembre. Nel 2026 si dispiegherà il resto della gamma, con il pianale cabinato (primo trimestre), cui seguiranno i Passenger a 6 o 7 posti (secondo trimestre), il Cargo corto (3,4 m3) e il Crew Cab con due file di sedili a 5 posti e paratia riposizionabile, più la batteria base da 43,3 kWh per il solo furgone, il Passenger con allestimento per trasporto di un passeggero su sedia a rotelle (terzo trimestre) e il Cargo lungo a tetto alto (5,1 m3). Super garanzia. Elemento comune a tutta la famiglia, il motore elettrico da 120 kW di potenza e 250 Nm di coppia, che aziona le ruote anteriori. Per le caratteristiche dei vari modelli, vi rimandiamo alla presentazione europea. Nel corso del lancio italiano, sono stati comunicati altri dettagli della proposta commerciale del Cargo, come la presenza di due livelli di equipaggiamento, Business e Pro, che differiscono in particolare per la presenza, sul secondo, di una dotazione di Adas più completa. Il Business dispone già di regolazione automatica della velocità e della distanza di sicurezza e mantenimento della corsia. Quanto alle modalità di ricarica dichiarate, il ripristino dal 10% al 100% della capacità delle batterie in corrente alternata a 11 kW richiede 4 ore e 30 minuti con gli accumulatori da 51,5 kWh e 6 ore e 30 con quelli da 71,2; il passaggio dal 10 all'80 percento in corrente continua a 100 kW si esaurisce invece in 30 minuti in entrambi i casi. Tutti i modelli sono coperti dalla garanzia di 7 anni o 150.000 km, con opzioni per una percorrenza di 200.000 o 250.000 km a parità di durata. Fra le evoluzioni allo studio c'è una versione a portata maggiorata per il PV5 Cargo, più vicina alla tonnellata rispetto ai 6-700 kg (in attesa di omologazione) dei modelli standard, oltre che più consona a un furgone compatto che ha l'ambizione di lasciare la propria impronta soprattutto nella fascia bassa dei modelli di taglia media.
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Lexus ES - Ibrida o elettrica, in abito da berlina
Dopo averla svelata al Salone di Shanghai, la Lexus presenta anche in Europa l'ottava generazione della ES, che sarà effettivamente disponibile nelle concessionarie solo nella primavera del 2026. Il salto rispetto al passato è enorme: nuovo stile e soprattutto nuovi powertrain, con l'elettrico che affianca l'ibrido. Il nuovo corso del design Lexus. Lo stile Clean Tech x Elegance fonde linee pulite con elementi tecnologici, offrendo un'estetica più aggressiva rispetto al passato. Elementi come la griglia a clessidra e le luci diurne a Led sono stati reinterpretati, con la vettura che risulta anche più grande rispetto al passato grazie all'evoluzione della piattaforma modulare GA-K: il passo è cresciuto di 80 mm, mentre la lunghezza totale è aumentata di 165 mm. Sono cresciute anche le carreggiate. Pulizia formale. L'abitacolo è altrettanto innovativo dal punto di vista dello stile e della connettività, con effetti luminosi integrati (come il nuovo Bamboo Layering) e i sedili posteriori con l'opzione degli schienali reclinabili e del poggiagambe stile lounge. Il nuovo sistema "Hidden Switches" integra comandi visibili solo all'accensione per rendere più pulito il design della plancia. Il guidatore può contare su schermi da 12,3" per la strumentazione e 14" per l'infotainment LexusConnect con aggiornamenti OTA e funzionalità specifiche dedicate alle varianti elettriche. Due ibride e due elettriche. In Europa la selezione dei powertrain includerà due varianti ibride e altrettante elettriche. Sul fronte benzina troviamo la ES 300h con un 2.5 da 201 CV per l'Europa occidentale e la ES 350h da 247 CV per l'Europa orientale, entrambe con cambio eCvt e varianti a due e quattro ruote motrici. Per quanto riguarda le Bev sono previste invece la ES 350e da 224 CV a motore singolo con batteria da 77 kWh e la ES 500e bimotore con trazione integrale Direct4 da 343 CV e batteria da 75 kWh. In attesa di conoscere i dati finali di omologazione, la Casa stima per entrambe un'autonomia di 530 km e tempi di ricarica rapida di 30 minuti per recuperare l'80% (con temperatura esterna di 25 gradi). La 500e risulta anche il modello più dinamico della gamma, con 5,7 secondi per passare da 0 a 100 km/h.
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Ferrari - La nuova Corporate Identity parte da Roma
Gli showroom del Cavallino cambiano volto. Il primo al mondo a portare a termine la metamorfosi è lo storico concessionario Ferrari di via Pinciana 65, a Roma, che appartiene a Samocar ed è storicamente legato al costruttore di Maranello. Il cambiamento non è solo architettonico, ma aggiunge un ulteriore tassello alla gamma di esperienze offerte ai ferraristi. All'evento di lancio hanno partecipato Enrico Galliera, chief marketing commercial officer di Ferrari, e Giovanni Malagò, dealer principal di Samocar, che è concessionario ufficiale Ferrari dal 1957. Come una piazza di ritrovo con gli amici. Fino a qualche mese fa, in questi stessi spazi, avreste potuto trovare 8 o 10 vetture esposte. Oggi ne vedete una nell'area principale (una 12Cilindri, nda) e altre due al piano inferiore, dove prima gestivamo l'usato, spiega Giovanni Malagò. A fare da spartiacque c'è un cambio di paradigma in cui l'autosalone abbandona le sembianze tradizionali per trasformarsi in un luogo di incontro per ferraristi; lo stesso in cui i clienti, vecchi e nuovi, possono sperimentare il senso di appartenenza al marchio e in cui elementi fisici e digitali vanno a braccetto. In altri termini, lo showroom diventa una sorta di piazza dove i clienti vivono pienamente la loro passione per il marchio, possono riunirsi, condividere emozioni e immergersi nel mondo del Cavallino. Vendere auto senza vendere auto. Il momento della vendita assume quindi nuovi e inediti connotati: via scrivanie, contratti e calcolatrici. Nel salotto Ferrari si parla di passione di guida, degli ultimi modelli del marchio, delle personalizzazioni, di motorsport, oltreché di colori e pellami. La vendita? Diventa un processo naturale, fisiologico (se non addirittura scontato), nel quale il dealer accompagna il cliente nel processo decisionale, che diventa esperienza a sua volta. A questo proposito, spiega Malagò, "il processo può durare anche diversi mesi: ogni cliente è unico e ogni vendita fa storia a sé". Architettura ispirata alle Rosse L'ambiente è elegante e raffinato, con guizzi di modernità ben assortiti con gli elementi storici della Ferrari. All'esterno della struttura spiccano persino alcune suggestioni ispirate agli stilemi delle Rosse, oltreché elementi architettonici che trasudano italianità, come l'arco d'ingresso che ricorda i tradizionali portici emiliani. Tutto è pensato per mettere al centro i valori fondanti della marca: prestazioni, innovazione, design e artigianalità. Elementi sapientemente miscelati affinché i ferraristi instaurino un legame autentico con la ricca storia del Cavallino, scoprano le peculiarità di ogni veicolo e mettano in piedi sane relazioni di amicizia fra di loro. Digitale al punto giusto. Osservando dal vivo la nuova Corporate Identity della Ferrari non si può non pensare a quanto fosse in errore chi teorizzava che il futuro del business dell'auto (specie di certe auto) sarebbe passato attraverso le vendite online. Nulla di più diverso dalla direzione appena intrapresa da Maranello. Il nostro è un prodotto che ha bisogno di essere visto dal vivo, toccato, dice Enrico Galliera: La nostra idea di dealer, più che un punto vendita freddo e digitale, è quella di un ambiente caldo e conviviale, seppur dotato di tutte le tecnologie utili a far vivere l'esperienza Ferrari. Un posto dove annusi l'odore della pelle, dove ti riempi gli occhi per il design delle nostre vetture, dove bevi un caffè con le persone che hanno la tua stessa passione. Sentirsi parte della famiglia. Lo showroom si configura dunque come l'epicentro di una comunità di appassionati. Ci siamo resi conto che se compri un'auto come le nostre e poi hai poche occasioni di usarla, l'emozionalità di un acquisto così importante si spegne molto velocemente, spiega Galliera: Da qui l'idea di creare tante iniziative per mettere insieme i nostri clienti e fargli apprezzare sempre di più le loro Ferrari. I ferraristi adorano far parte di questa famiglia. Era fondamentale creare un ambiente che avesse questo obiettivo: non un posto utile solo a comprare una macchina (anche perché le nostre puoi prenotarle ancor prima che arrivino al dealer), ma un posto dove condividere questa passione con altri ferraristi: Gli stessi con cui, magari, pianificare un prossimo acquisto....
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Opel - Mokka GSE Rally, la Suv da corsa
All'Ele Rally di Eindhoven (23-24 maggio), la Opel presenterà la Mokka GSE Rally. Per ora si tratta solamente di un prototipo, nonché della prima vettura sviluppata secondo i nuovi regolamenti FIA eRally5. 280 CV elettrici. Forte dell'esperienza accumulata in cinque edizioni del monomarca ADAC Opel Electric Rally Cup con la Corsa, la Casa di Rüsselsheim ha compiuto un passo decisivo sviluppando una nuova auto da competizione a batteria. La Mokka GSE Rally adotta un powertrain elettrico presumibilmente derivato dalle Alfa Romeo Junior Veloce e Abarth 600e con motore singolo capace di erogare 280 CV e 345 Nm, che secondo la Casa sarebbe in grado di offrire prestazioni paragonabili a quelle di una Rally4 endotermica. La batteria da 54 kWh adotta una gestione software specifica per l'uso in gara. Oltre a una livrea assolutamente unica e all'airscoop sul tetto, la Mokka da corsa si distingue anche per le soluzioni tecniche racing, come il differenziale autobloccante multidisco, i mozzi rinforzati, le sospensioni Bilstein su Uniball e tutti i dispositivi di sicurezza omologati. In gara nel 2026. La Opel ha in programma un intenso percorso di sviluppo per il prototipo della Mokka GSE Rally. L'obiettivo è infatti quello di creare una vettura da competizione omologata per le maggiori competizioni internazionali, che potrebbe debuttare già nel 2026 nella variante definitiva.
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Luca de Meo - "Aperti a condividere tecnologia, l'auto europea deve cooperare"
"Siamo ancora aperti alla possibilità di fornire la nostra tecnologia ad altri costruttori europei": Luca de Meo, amministatore delegato del gruppo Renault, non perde le speranze di vedere realizzata una grande coalizione continentale dell'auto. Intervenuto in audizione in Commissione attività produttive alla Camera dei Deputati, il dirigente ha toccato diversi temi d'attualità per l'industria, ribadendo la sua visione per migliorare la competitività europea nel settore. Fatta di sinergie, standardizzazione e neutralità tecnologica.Modello Airbus per piccole e commerciali. "Dobbiamo fornire un quadro favorevole all'acquisto di auto piccole ed elettriche, come fatto in Giappone", ha dichiarato de Meo, "creando una sorta di Airbus delle piccole auto elettriche. Sarebbe l'occasione perfetta per l'Europa per tornare all'attacco e lo stesso si può fare anche per i piccoli veicoli commerciali, che richiedono grossi investimenti e portano margini ridotti".Due settimane fa l'intervista congiunta con Elkann. L'intervento del numero uno della Renault arriva a due settimane di distanza da un'intervista congiunta con il presidente di Stellantis, John Elkann, nella quale de Meo aveva già sottolineato il peso delle normative sul prezzo d'acquisto delle utilitarie in Europa: "Le regole europee, pensate per auto di fascia alta, penalizzano le vetture piccole", aveva dichiarato. "Tra il 2015 e il 2030 il costo di una Clio aumenterà del 40%. E circa il 90% del rincaro è dovuto agli oneri normativi".I vantaggi della cooperazione. In questo contesto, secondo de Meo, il modello Airbus "avrebbe il potenziale di spuntare tutte le caselle: decarbonizzazione, competitività, posti di lavoro, autonomia strategica, materie prime, congestione in città, rinnovo della flotta. Ci troviamo in un momento critico per l'industria", ha proseguito nel suo intervento in Commissione "ma abbiamo gli strumenti giusti per riprendere il controllo, se facciamo le cose giuste".La neutralità tecnologica. Un passaggio, quest'ultimo, che tocca direttamente il tema della neutralità tecnologica: "Dobbiamo evitare forme di antagonismo tra le tecnologie", ha dichiarato l'ad Renault. "Le autorità ci devono dire dove vogliono che arriviamo ma non come. Bisogna lasciare il modo in mano ai tecnici e agli ingegneri.Regole nuove per favorire la standardizzazione. "L'obiettivo non si discute", sottolinea de Meo, ma per raggiungerlo sono necessarie anche "flessibilità e velocità" nelle decisioni delle istituzioni e soprattutto la capacità di fare squadra. "Uno dei temi portanti è quello della standardizzazione. Una strategia industriale europea è anche questo: fare in modo che la regolamentazione sia un elemento strategico", utile magari per standardizzare "alcune componenti che non cambiano nulla al cliente. La standardizzazione forzata", del resto "è quello che hanno fatto i cinesi negli ultimi 15 anni".
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Formula 1 - Topolino arriva sulla griglia di partenza
Dalla stagione 2026, Mickey Mouse diventerà uno dei protagonisti del Circus. Formula 1 e Walt Disney Company hanno annunciato una nuova partnership pensata per coinvolgere i fan di ogni età, con esperienze dal vivo, contenuti a tema e prodotti co-branded.Una strategia cross-generazionale. L'accordo mira ad ampliare il bacino di pubblico, puntando proprio su famiglie e giovanissimi. Negli ultimi anni, la F.1 ha registrato un aumento sensibile di pubblico under 25 e milioni di bambini seguono regolarmente le gare. Il coinvolgimento di Topolino e dei suoi amici si inserisce in questo contesto, già ottimamente sfruttato dalla Lego (giusto per fare un esempio) con l'obiettivo di rendere il mondo delle corse più accessibile anche ai più piccoli. Secondo Emily Prazer, Chief Commercial Officer di Formula 1, si tratta di una collaborazione brillante che unisce due icone globali dell'intrattenimento.Esperienze in pista (e fuori). Aree tematiche, spettacoli e prodotti Disney nei weekend di gara. Il progetto prevede proprio la creazione di aree dedicate ai personaggi Disney all'interno dei paddock park, attività per famiglie e una presenza capillare durante gli eventi. Si parlerà anche di merchandising dai giocattoli all'abbigliamento e di contenuti video da diffondere sui canali digitali della Formula 1 e della stessa Disney. Non sono escluse attivazioni con i team ufficiali, magari con livree o caschi celebrativi ispirati al mondo Disney, ma questo andremo a scoprirlo pian piano nel corso dei prossimi mesi.Un fronte di comunicazione integrata. L'accordo sarà sostenuto da una campagna multipiattaforma. I profili ufficiali di Mickey Mouse e Formula 1 promuoveranno il progetto sui social, mentre Disney potrà contare sui propri canali TV e streaming per amplificare la visibilità. In parallelo, ESPN emittente americana già partner della F1 e di proprietà Disney potrebbe giocare un ruolo chiave nel racconto del progetto sui media tradizionali. Tra l'altro, questo accordo potrebbe essere determinante anche per il futuro dei diritti tv, dato che l'accordo con ESPN scadrà a breve.Il valore del brand. Dietro al progetto c'è una comunione di intenti: F.1 e Disney si muovono da anni su territori simili emozione, coinvolgimento, narrazione e questa partnership ne rappresenta la naturale convergenza. Tasia Filippatos, presidente Disney Consumer Products, parla di contenuti indimenticabili e su misura, confermando che l'accordo va ben oltre l'aspetto promozionale. Si punta a costruire un'esperienza trasversale, da vivere sia in pista sia da casa. Per ora, foto e dichiarazioni. Ma presto si passerà alla fase operativa. La presentazione a Las Vegas, con le due dirigenti di Disney e F1 accanto alla show car decorata, è stata solo l'inizio. Nei prossimi mesi saranno annunciati i primi dettagli concreti: prodotti in vendita, eventi tematici e collaborazioni con i team.
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Modellini - Lamborghini Urraco Rally 1974
Se amate collezionare pezzi unici vi consigliamo questa Lamborghini Urraco Rally del 1974, vettura mai entrata in produzione: fu creata da Bob Wallace, collaudatore della Casa bolognese e già autore di altre elaborazioni come la Miura Jota. La linea di questa Kyosho, realizzata in metallo in scala 1:18, è fedele al disegno di Bertone, la verniciatura è di buon livello e non copre nessun dettaglio. Frontalmente salta subito all'occhio lo spoiler anteriore che riproduce anche i rivetti di fissaggio. Eccellente il lavoro sui gruppi ottici, sia per quelli integrati che per quelli a scomparsa, che si aprono e si chiudono con movimenti netti e precisi. La parte centrale del cofano anteriore è apribile e mostra un'ottima sintesi della ramificazione del sistema di raffreddamento; encomiabile anche la complessa struttura del tergicristallo. Sui fianchi è possibile apprezzare i loghi Bertone e la modifica eseguita sul passaruota sempre rivettato, allargato a dismisura per adeguarsi alla copertura degli enormi pneumatici posteriori montati su cerchi realizzati con dettagli di alto livello. In coda non si possono non notare l'imponente alettone e gli scarichi, che per escursione e dimensioni prendono buona parte della scena. In perfetta relazione con quelli anteriori notiamo la cura nei gruppi ottici per cromia e forme. Il cofano posteriore si solleva dando al collezionista la possibilità di apprezzarne la parte meccanica. Aprendo lo sportello accediamo alla postazione di guida che si presenta corretta per forme e proporzioni, arricchita dalla moquette interna che ricopre il pianale, leggermente fuori proporzione le leve alla sinistra del volante. Questa Urraco Rally è un esemplare certamente non molto noto, dedicato a chi ha ampie collezioni: il prezzo, 215 euro al pubblico, è in linea con i prodotti Kyosho. Potrebbe avere, per rarità, una futura rivalutazione una volta fuori catalogo.
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