La crisi dell'auto - Bruno (Stellantis): "Semplificare le normative, sì alle auto piccole"
Il gruppo Stellantis è convinto della necessità di semplificare i regolamenti europei per eliminare gli attuali svantaggi a danno dei segmenti A e B. A ribadire una posizione già delineata dal presidente John Elkann e dall'ad della Renault, Luca de Meo, è la Country Manager per l'Italia, Antonella Bruno: "Sta emergendo una doppia linea di pensiero", ha detto Bruno al Festival dell'Economia di Trento. "Quella dei produttori latini, che vogliono vendere vetture popolari, e quella dei costruttori tedeschi, più concentrati su vetture di grandi dimensioni, sul segmento premium e con una forte esposizione alle esportazioni. Pensiamo a quello che è successo negli ultimi 20 anni: le vetture sono diventate, per richieste ovviamente legislative, più pesanti, più complesse, più costose. Oggi i requisiti omologativi sono gli stessi per una vettura di piccole e grandi dimensioni e questo sicuramente ha un impatto sul consumatore e sull'accessibilità. Quindi, è necessaria una semplificazione a vantaggio delle vetture e dei veicoli commerciali leggeri più piccoli". Green, Deal, guardare ai consumatori. Bruno è quindi intervenuta sulla questione della transizione e del Green Deal: "Come Stellantis confermiamo il nostro impegno verso la decarbonizzazione e sicuramente l'elettrico è uno degli elementi più importanti, ma dobbiamo considerare che c'è il consumatore e oggi il consumatore non è ancora pronto all'elettrico per una serie di fattori. Tra questi il costo e le infrastrutture. Per la dirigente in Italia la situazione stia migliorando, ma "non c'è una situazione omogenea sul territorio italiano: circa il 60% delle infrastrutture è concentrato nel Nord". Ecco perché, per ridurre le emissioni, sarebbe necessario intervenire sul parco circolante: "In Europa ci sono 250 milioni di vetture di oltre 12 anni. In Italia l'età media del parco è di 13 anni e per circa il 25% sono vetture pre-Euro 4, quindi con 19 anni di anzianità. Se noi lavoriamo sul rinnovo del parco circolante, lavoriamo sulla domanda e di conseguenza sull'industria. Uno degli elementi cruciali è concentrarsi sul rinnovo nel parco circolante per ridurre la CO2 e avvicinarsi ai target della decarbonizzazione". Ovvio un passaggio sul Piano per l'Italia: Bruno ha posto l'attenzione sull'attuale "fase di implementazione" e su alcuni dei progressi finora compiuti, tra cui il recente annuncio della produzione dopo l'estate della Jeep Compass a Melfi, l'avvio a novembre dell'assemblaggio della Fiat 500 ibrida a Mirafiori o l'assegnazione del cambio eDct a Termoli.Normative da rivedere. A proposito di politiche europee, Gian Primo Quagliano del Centro Studi Promotor ha sottolineato come in Italia ci sia "sostanzialmente un rifiuto all'auto elettrica, una situazione difficile da superare anche con gli incentivi" e, in generale, il "grosso limite dei prezzi elevati che porta le famiglia ad avere difficoltà ad acquistare un'auto". Anche per questo Quagliano ha ribadito le sue critiche a Bruxelles per avere imposto dei diktat industriali con "un autorismo che stona con le pretese di democrazia" dei vertici politici continentali. Il Green Deal andrebbe dunque rivisto, come indicato anche da Franco Del Manso dell'Unem: "Per salvare l'auto europea uno dei problemi fondamentali sono le normative, che vanno riviste completamente. Noi siano d'accordo con la decarbonizzazione, ma dobbiamo guardare al mercato: l'elettromobilità è poco accettata dalla maggioranza dei consumatori. Se vogliamo raggiungere la decarbonizzazione, dobbiamo consentire che le vetture endotermiche siano alimentate dal combustibili carbon neutral. Non cè bisogno di chissà quale sviluppo tecnologico: già esistono", ha proseguito Del Manso, ricordando l'offerta degli Hvo e chiedendo all'Europa di garantire "una prospettiva di mercato stabile e certa: l'attuale normativa non ce la dà perché misura le emissioni solo allo scarico. Al contrario, bisognerebbe misurarle 'dalla culla alla tomba' e questa metodologia andrebbe applicato su tutto, anche sull'elettricità che alimenta i veicoli elettrici".
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La crisi dell'auto - Tronchetti Provera: "Manca la collaborazione tra Bruxelles e l'industria"
Marco Tronchetti Provera torna a criticare le istituzioni europee, in particolare il loro rapporto con l'industria automotive: "Al momento non vedo ancora una collaborazione tra la Commissione europea e l'industria per creare una competitività continentale", ha detto il vicepresidente esecutivo della Pirelli al Festival dell'Economia di Trento. "Vedo i singoli paesi muoversi con dichiarazioni di principio e l'unico Paese dove alle parole seguono i fatti è la Germania, la stessa che ha contribuito a creare problemi al settore dell'automotive considerato che il Green Deal è nato solo per reggere il governo tricolore tedesco. Le esigenze politiche del Paese piu grande in Europa hanno prevalso sulle scelte economiche". Solo leggi, Europa debole. "Non vedo una relazione tra l'industria e Bruxelles capace di costruire un'Europa diversa da quella che abbiamo visto". ha continuato Tronchetti Provera. "Non vedo la condivisione di regolamenti, ma un continuo sviluppo di normative che nulla hanno a vedere con la competitività dell'industria. L'Europa è in una posizione debole: basta pensare alle tecnologie che legate allo sviluppo digitale e all'accelerazione impressa dall'intelligenza artificiale. Una cosa positiva sta avvenendo con l'industria della difesa, dove Leonardo sta cercando di armonizzare lo sviluppo tecnologico". Sui dazi e sulle politiche protezionistiche di Trump, Tronchetti Provera esprime perplessità sulla posizione del presidente Usa: "Tutto quello che rallenta la crescita ci preoccupa. Le dichiarazioni di Trump generano un rallentamento, ma in ogni caso le dichiarazioni iniziali erano un modello provocatorio per vedere la reazione degli altri Paesi e aprire un negoziato. Oggi si inizia a intravedere qualcosa che puo essere utile". L'Europa deve ora "perseguire la strada del negoziato", ha proseguito Tronchetti, elogiando il governo Meloni per "l'atteggiamento costruttivo e di ragionevolezza". Pirelli? Troveremo una soluzione. Infine, non potevano mancare delle domande sulla Pirelli: "La prima cosa che perseguiamo da tanti anni è di avere una autonomica "local for local" della nostra produzione", ha risposto il manager. "Negli Usa siamo cresciuti soprattutto grazie al Messico, grazie a una fabbrica molto sofisticata. Ora dobbiamo fare un grosso investimenti negli Usa per stabilizzare la produzione in un contesto geopolitico in continuo movimento. In Cina la produzione è fondamentale, ma abbiamo molti progetti belli anche per l'Italia che emergeranno in tempi brevi e che riguardano la tecnologia". Infine, un commento sulla diatriba in corso tra il management e il socio cinese Sinochem, con cui Tronchetti Provera ha ribadito la sua fiducia sulla possibilità di chiudere la questione in modo positivo: "Abbiamo bei progetti per gli Usa e dobbiamo evitare che entrino nel contesto geopolitico. Questo perché la normativa Usa è contraria alla presenza dell'avversario cinese. Noi cerchiamo di scindere le due realtà, sia in Cina che in Usa. Dal punto di vista industriale sappiamo cosa fare, poi ci sono altre situazioni che riguardano un singolo socio, ma troveremo delle soluzioni".
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Formula 1 - La sfida si sposta nel Principato
Monte Carlo è da sempre il gioiellino del mondiale di F1, un circuito cittadino leggendario dove storia e glamour si fondono. Ospita la categoria dal 1950 e il suo layout non è mai cambiato: questo lo rende anacronistico per le corse con le attuali Formula 1, ma Monaco resta comunque una grande classica che unisce sfide tecniche e glamour, con cui il moderno circus va a nozze. Tra le stradine anguste del Principato si respira un'atmosfera speciale: superyacht nel porto, hotel sontuosi e celebri casinò con rigidi dress code delineano uno scenario di lusso senza pari. Tornare a correre qui significa misurarsi con il mito di Montecarlo e le emozioni che, nel bene e nel male, solo questa pista sa regalare.Cosa aspettarci. Guardando le classifiche iridate, i numeri confermano la partenza fulminante della McLaren, con cinque vittorie nelle prime sette gare. La Red Bull insegue o, sarebbe più corretto dire, Max Verstappen rimane l'unico che sembra in grado di rovinare la festa ai papaya nonostante una vettura non proprio a livello degli avversari. La Mercedes ha ritrovato coerenza, con Russell e il giovane Kimi Antonelli protagonisti costanti, mentre la Ferrari paga dal punto prestazionale l'essere troppo rigida e alta. La Scuderia non fa certo proclami per il weekend monegasco, ma il suo team principal Vasseur ha confermato che la squadra ha lavorato sodo per cercare di tirare fuori il massimo dalla SF-25 in qualifica ed evitare situazioni come quella dello scorso fine settimana. Tra l'altro, a Monaco la qualifica è ancor più cruciale rispetto alla gara, perché - al netto di una gara folle - Monte Carlo si trasforma spesso in una sorta di passerella senza emozioni.Lentezza e precisione. Il tracciato di Monte Carlo è una sfida tecnica estrema. Lungo soli 3,337 km e articolato in 19 curve, richiede ai piloti concentrazione assoluta e grande abilità. Le velocità medie sono tra le più basse del calendario, per via delle curve lente come il celebre tornante del Fairmont (ex-Hairpin Loews) e la chicane del porto. Qui conta soprattutto la trazione in uscita dalle curve e l'aderenza meccanica: si adottano assetti di massimo carico aerodinamico e ammortizzatori morbidi per affrontare i saliscendi cittadini. Le barriere sono sempre vicine e ogni minimo errore costa caro: quindi, come già dicevamo, qualifica e strategia sono determinanti. Quest'anno la FIA è intervenuta per cercare di movimentare la corsa il più possibile, introducendo due pit-stop obbligatori durante la corsa, così da allargare la forbice delle strategie. La Pirelli porta le mescole più morbide della propria gamma: C4 (hard), C5 (medium) e la nuova C6 (soft), quest'ultime già viste a Imola e che aiuteranno a mantenere il grip elevato. McLaren omaggia il passato. Il Principato pullula di vip e celebrità, serate di gala e luoghi esclusivi; qui lo sport incontra il jet set, sottolineando il prestigio unico dell'evento. In questo contesto, la McLaren colora il weekend con un omaggio alla sua storia. Per Monte Carlo - e per la successiva gara di Barcellona la MCL39 sfoggerà una livrea speciale Riviera-inspired in collaborazione con lo sponsor OKX. Il nuovo schema riprende i toni bianco-papaya della leggendaria M7A del 1968, la monoposto che regalò la gioia della prima vittoria alla squadra, nel GP del Belgio 1968. Lando Norris e Oscar Piastri indosseranno anche delle tute celebrative: un tributo allo spirito pionieristico che rese grande la McLaren e che qui a Monaco ha sempre trovato terreno fertile.Prima uscita per Newey. Quello di Monaco sarà anche il primo evento in cui il geniale progettista Adrian Newey indosserà pubblicamente i colori della Aston Martin. L'inglese ha potuto unirsi alla squadra solo lo scorso marzo e in questo weekend sarà in pista a seguire le attività del team. Il suo ruolo è duplice: si occuperà di migliorare gli aspetti tecnici della squadra, ma dovrà anche intervenire sull'efficienza degli strumenti di simulazione, in particolar modo su CFD e galleria del vento. Come vedere il GP di Monaco. Ormai da qualche anno Monaco ha messo da parte le prove libere al giovedì, portandole allo standard comune per tutti i weekend. Ecco il programma per seguire ogni attimo di Monaco.Venerdì 23 maggioProve Libere 1 - dalle 13.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Prove Libere 2 - dalle 17.00 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Sabato 24 maggioProve Libere 3 - dalle 12.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Qualifiche - dalle 16.00 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 19Domenica 25 maggioGara - partenz alle 15 in diretta su Sky sport F1. Differita TV8 alle 18.30
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WEC - Ferrari: i piloti preparano la 24 Ore di Le Mans
A Fiorano incontriamo la squadra Ferrari che si prepara alla 24 Ore di Le Mans (14-15 giugno), dopo i due successi del 2023 e 2024. Ecco come si stanno avvicinando all'evento Alessandro Pier Guidi e Antonio Giovinazzi, che con James Calado compongono l'equipaggio della 499P numero 51, prima nell'edizione 2023. Come vi state avvicinando a Le Mans da capoclassifica? Indipendentemente dalla posizione, ci stiamo preparando come sempre. Avremo lo shakedown delle vetture rinnovate fra pochi giorni, con i pezzi nuovi, ma non mi sembra ci siano differenze rispetto agli altri anni.Segui una tabella specifica di training per questa maratona? No, cerchi solo di allungare gli allenamenti aerobici, perché hai più possibilità di stare al volante tre-quattro ore per volta. Per il resto siamo sempre allenati; ecco, ti focalizzi molto sul simulatore, però l'approccio è quello delle altre gare. possibile che in Francia abbiate un occhio di riguardo per un piazzamento? Non mi aspetto che la Ferrari sia la favorita a Le Mans. Realisticamente, il mio target è da un terzo a un quinto posto: questi piazzamenti sarebbero ottimi per poterci giocare il campionato. Ovvio, cercheremo di arrivare primi, ma bisogna saper tenere i piedi per terra.Che cosa fate quando vi riducono la potenza e vi aumentano il peso come a Spa? Potete ridurre il carico alare per recuperare velocità? In realtà, no. vero che a Spa abbiamo perso potenza e guadagnato peso rispetto alla gara precedente, ma questo è toccato anche ad altri team. In Belgio l'auto andava molto bene e a livello di setup siamo cresciuti rispetto al 2024, abbiamo più possibilità di regolazione. E piccole differenze di dettaglio fanno poi grandi differenze in pista. Quando cresci al simulatore, cresce pure la macchina in pista. Il secondo pilota italiano della 499P numero 51 è Antonio Giovinazzi: sentiamolo. Ora sei più sicuro e molto più veloce con la vettura: che cosa è scattato? Il primo anno mi è servito per adattarmi a questo mondo, in cui per la prima volta ho condiviso l'auto con qualcuno. Ho conosciuto meglio i miei compagni, il tipo di gare e il campionato. Il secondo anno (il 2024, ndr) credo di aver fatto un ottimo step, soprattutto in gara. Poi mi hanno dato la possibilità di fare le qualifiche e ho fatto un ulteriore passo. Ciò mi ha fatto crescere e mi ha dato sicurezza. Arrivate a Le Mans in testa al mondiale: quali sono i vostri obiettivi? Quest'anno, abbiamo sempre detto che vogliamo provare a vincere il campionato. E questo è iniziato alla grande. Se non si può vincere a Le Mans, va bene anche portare a casa dei bei punti. La gara è troppo complessa per fare previsioni: è già difficile arrivare in fondo. Avete qualche rivalsa rispetto all'anno scorso? Il 2024 per noi della 51 è stata una stagione tribolata. Eravamo veloci, ma non raccoglievamo quanto avremmo meritato. Quest'anno, invece, con la tripletta in Qatar e la vittoria di Imola lo spirito in squadra è cresciuto. Come si prepara a livello fisico una 24 Ore? Ne ho fatte tre. Una con la GT e due con l'hypercar. La prima è stata la peggiore, ma è servita per capire che cosa dovessi migliorare per il 2023. Riposare molto è la chiave, anche se non vuoi. Devi isolarti con le cuffie, perché c'è molto rumore. Quando uscivo dall'abitacolo avevo tre ore per ricaricarmi, non parlavo con nessuno, per essere poi al box un'ora prima di risalire in auto. Andavo a mangiare, poi doccia nel motorhome. Nelle ultime due Le Mans sono riuscito a dormire almeno un'ora e mezzo a ogni sosta. Al risveglio, doccia fredda, caffè, pronto a ricominciare.
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Dodge Charger Daytona - Debutta la berlina quattro porte e rimane una sola Bev
La Dodge completa la gamma della Charger Daytona affiancando alla coupé la berlina 4 porte, che conserva la medesima impostazione stilistica. L'aggiornamento del modello, costruito sulla piattaforma STLA Large del Gruppo Stellantis, coincide con il lancio del Model Year 2026, che per tutti gli acquirenti della versione Daytona Scat Pack include un corso di guida di un giorno alla Radford Racing School. Nella seconda parte del 2025 saranno invece rese disponibili le varianti SixPack con motore endotermico 6 cilindri turbobenzina da 420 e 550 CV, mentre non c'è più traccia nei listini della versione elettrica R/T da 496 CV presentata inizialmente. Resta solo la Bev da 670 CV. Le Charger Daytona aggiornate nelle due varianti di carrozzeria saranno disponibili inizialmente nella sola proposta Bev Scat Pack da 670 CV a trazione integrale, capace di toccare le 60 miglia orarie da ferma in 3,3 secondi e di percorrere 241 miglia con un pieno (385 km), per poi ricaricare in 24 minuti dal 20 all'80% da colonnine rapide. La dotazione di serie include il Launch Control, il Drift/Donut Mode, il Fratzonic Chambered Exhaust, il sistema PowerShot con pulsante sul volante per avere un boost di 40 CV per 10 secondi, il differenziale posteriore autobloccante e l'infotainment UConnect 5 da 16" con impianto audio Alpine. Gli accessori sportivi sono nel Track Package opzionale. Il Track Package, ora opzionale per mantenere più basso il prezzo d'attacco, include l'impianto frenante Brembo con dischi da 16" e pinze anteriori a sei pistoncini, i cerchi da 20" con pneumatici Goodyear Eagle F1 Supercar 3 nelle misure 305/35 e 325/35, gli ammortizzatore Dual Valve adattivi, lo spolier posteriore nero lucido, i sedili Performance in pelle e microfibra e il Drive Experience Recorder per la telemetria.
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Onvo L90 - Lammiraglia elettrica col battery swap
Il brand generalista Onvo, di proprietà della Nio, ha presentato la Suv elettrica L90, che potrebbe arrivare sul mercato cinese entro la fine dell'autunno. Con un peso che varia dai 2.250 ai 2,385 kg in base alla motorizzazione, l'auto è lunga 5.145 mm, larga 1.998 e alta 1.786 e con un passo di 3.110 mm, per accogliere comodamente sette passeggeri su tre file di sedili. La L90 dispone inoltre di un generoso frunk ad apertura elettrica con una capacità di 240 litri: al suo interno, secondo la Casa, trovano posto due grandi valigie e un trolley da viaggio. Le batterie si scambiano. A muovere la Suv cinese pensa il powertrain già utilizzato per la Nio ET9, con varianti a uno o due motori: quest'ultima, dotata di trazione integrale, avrà una potenza massima di 440 kW (598 CV). Costruita su una piattaforma a 900V la Onvo L90 monta una batteria da 85 kWh, per un'autonomia dichiarata di 605 km per la 2WD e di 570 per la AWD. Oltre alla normale ricarica alle colonnine, in quanto brand del gruppo Nio, anche la Onvo accede alle oltre duemila stazioni di swap delle batterie presenti in Cina. I prezzi. La Onvo L90, prevista per il momento solo sul mercato cinese, dovrebbe avere un prezzo d'attacco (per la versione 2WD) inferiore ai 400 mila yuan: al cambio attuale, sono poco più di 49 mila euro.
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Barcolana - Honda è il nuovo partner automotive della regata
Honda è il nuovo partner automotive ufficiale della 57esima edizione della Barcolana, la celebre regata di Trieste in programma dal 3 al 12 ottobre 2025. L'accordo prevede il supporto della Casa giapponese non solo alla regata principale, ma anche agli eventi collaterali come Barcolana Nuota, oltre alla presenza nel Villaggio Barcolana in piazza dell'Unità. Nuovo modello. Durante la manifestazione, la Casa nipponica presenterà in anteprima un nuovo modello destinato al mercato italiano e previsto per la fine del 2025. I dettagli sono ancora top secret.
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Fiat Grande Panda 4x4 - Le prime immagini dal vivo
Dopo l'annuncio di ieri, vi mostriamo le prime immagini dal vivo della Fiat Grande Panda 4x4, la concept che potrebbe anticipare il ritorno di uno dei modelli più amati della Casa torinese. Ancora non sappiamo se questa versione avrà un futuro di serie, ma la Fiat ha grandi progetti per la sua nuova compatta di segmento B (tra cui una versione con cambio manuale). E non è escluso che anche la 4x4 arrivi, presto o tardi, nelle concessionarie. Interni in velluto. Nelle immagini di questa concept emergono numerosi richiami alla primissima pandina integrale del 1983, a cominciare dai cerchi bianchi in acciaio su pneumatici all-terrain e la carrozzeria in Bordeaux rosso scuro. All'interno spiccano i rivestimenti di colore azzurro e velluto a coste marrone chiaro che ricopre le sedute e parte della plancia. La Grande Panda 4x4 ha l'assetto rialzato, le luci da off-road sul portapacchi e sul paraurti, i paraspruzzi e grafiche dedicate su fiancata e montanti. Al momento non sono stati comunicati dettagli su come sarà realizzata la trazione a quattro ruote motrici: la Fiat parla solo di un asse posteriore elettrificato che, come su altre integrali del gruppo (Alfa Romeo Junior Q4 e Jeep Avenger 4xe) è realizzata con un piccolo motore elettrico al posteriore.
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Fisker Ocean - L'odissea dei clienti continua: ora le elettriche sono offline
Dopo il fallimento della Fisker lo scorso giugno, per i proprietari delle Suv Ocean è iniziato un calvario che sembra non avere fine. Qualcuno è riuscito a vendere la propria auto alla Rivian, anche in permuta con uno dei suoi modelli; chi, però, ha deciso di non rinunciare alla sua Suv elettrica, dovrà invece fare a meno della connettività internet, almeno per il momento, con tutto quello che comporta, ovvero nessun servizio connesso (come la ricerca di stazioni di ricarica) né aggiornamenti over-the-air. Che, in ogni caso, nessuno sta comunque sviluppando. Sempre una questione di soldi. Il problema nasce per una disputa tra la American Lease, società di noleggio di Ev che ha comprato lo stock di Ocean invendute, e la Fisker Owners Association (Foa), che invece raduna i proprietari rimasti. Le due realtà avevano iniziato a lavorare assieme per trovare il modo di tenere in vita le Suv, sia per quanto riguarda i pezzi di ricambio che i servizi software. L'accordo è naufragato per questioni di soldi, con il risultato che al momento le Ocean sono offline. La American Lease e la Foa stanno lavorando autonomamente per trovare una soluzione che permetta al software delle auto di tornare in rete.
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Lynk & Co 08 - Il super ibrido con una batteria da elettrica
Prosegue l'offensiva di Lynk & Co in Europa. A partire da giugno, il marchio appartenente alla cinese Geely lancerà anche da noi la 08: terzo modello in gamma, dopo la crossover 01 e l'elettrica 02, offerto in Italia con un listino prezzi che parte da 52.995 euro. Si tratta di una sport utility lunga 4,82 metri, già in vendita nella Repubblica Popolare dove viene prodotta per tutti i mercati, destinata a competere nel segmento D, proponendo come punto di forza un singolare sistema di propulsione. Dentro al cofano nasconde infatti un powertrain ibrido plug-in da 345 CV, associato a un cambio automatico a tre marce, che sfrutta la parte termica quasi esclusivamente come generatore per ricaricare il pacco batterie, affidando in prevalenza al motore elettrico il compito di muovere le ruote anteriori. Com'è fatta e come va. Nel dettaglio, la 08 abbina un motore benzina 1.5 da 137 CV a un'unità elettrica da 155 kW (208 CV). Quest'ultima alimentata da una batteria agli ioni di litio da 39,6 kWh, ricaricabile dal 10 all'80% in circa 33 minuti tramite una fonte DC fino a 85 kW, capace di garantire con un pieno d'elettroni fino a 200 km di percorrenza col termico spento. Guidando la vettura nei dintorni di Göteborg, dove hanno sede il quartier generale e i centri di sviluppo Lynk & Co, la prima cosa evidente è stata la reattività nella marcia nonostante la massa superiore ai 2.600 kg. Nelle fasi di spunto e quando si richiede la massima potenza, l'intervento del propulsore a benzina si fa sentire, incrementando la spinta ma senza alzare la voce. Tra le note positive del modello c'è infatti la silenziosità di marcia che ben si sposa sul piano del confort con la taratura delle sospensioni, calibrate per consentire un'andatura morbida e ovattata su ogni tipo di fondo. Di contraltare, manca però sulla 08 quella sensazione di comunicatività che si ha con automobili simili, meno filtrate nella guida. Cosa che comunque non è poi una grave pecca, trattandosi di una sport utility dall'indole ecologica - nel ciclo combinato emette 23 g/km di CO - che trova nei lunghi viaggi autostradali e non certo su una pista l'impiego ideale, vantando un'autonomia complessiva superiore ai 1.100 km. Si fa subito riconoscere. Lo stile esterno della 08 riprende l'ultimo family feeling del marchio ispirato alla show car The Next Day Concept presentata nel 2022. Dettagli come i gruppi ottici anteriori in rilievo, oppure le maniglie a scomparsa, segnano la carrozzeria che appare nell'aspetto minimalista ma allo stesso tempo imponente. Nell'abitacolo, tagliato per ospitare cinque persone e dotato di un bagagliaio da 540 a 1.254 litri, la svedese con sangue cinese unisce materiali sostenibili a soluzioni pensate per offrire la massima praticità nell'utilizzo. Una delle tante, spiega il presidente del design di Lynk & Co Stefan Rosen, è l'interfaccia di bordo che prevede dei pulsanti fisici sul volante, permettendo anche di gestire le varie funzioni pure dal sistema d'infotainment tramite comandi vocali: la giusta via di mezzo tra tecnologia e sicurezza per fare dell'auto un prodotto al passo con i tempi.
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Gruppo Volkswagen - Cupra Raval e VW ID.2, parte la produzione delle batterie
Martorell scalda i motori (elettrici) in vista dell'avvio della produzione delle piccole Bev del Gruppo Volkswagen: la Cupra Raval e la Volkswagen ID.2all usciranno l'anno prossimo dalle linee dell'impianto catalano, ma nella fabbrica Seat sono già partite le operazioni di assemblaggio di pre-serie delle batterie e dei pannelli carrozzeria.La Cupra Raval è in rampa di lancio. Lo storico stabilimento, una volta a regime, arriverà a produrre 300 mila batterie l'anno, tutte destinate alle due piccole elettriche. La prima a raggiungere i mercati sarà quella marchiata Cupra: le prime parti della carrozzeria della Raval sono già in produzione nella nuova pressa installata nel 2024, che ha una capacità produttiva di quattro milioni di pezzi l'anno.Meb Entry: celle LFP e costruzione cell-to-pack. La Raval avrà dunque l'onore di portare al debutto la nuova piattaforma "Meb Entry" (destinata poi a essere adottata anche dalle altre Bev compatte del gruppo), nonché di tenere a battesimo due delle sue principali innovazioni tecniche, vale a dire le celle con chimica litio-ferro-fosfato (più economica delle classiche nichel-manganese-cobalto) e la costruzione cell-to-pack, che consente di inserirne un maggior numero a parità di spazio e di ottenere così una maggiore densità d'energia.La piattaforma Meb Plus avrà le stesse caratteristiche. Queste due caratteristiche si riveleranno strategiche anche per il resto della gamma elettrica Volkswagen. Le sorelle maggiori, dalla ID.3 in su, riceveranno presto un aggiornamento tecnico che varrà anche un cambio di nome per la loro piattaforma: la Meb evolverà nella nuova Meb Plus, che dalla piccola Entry prenderà in prestito proprio le due caratteristiche principali: celle più economiche e logica costruttiva.Schäfer: "Passo avanti per costi e prestazioni". "La Meb Plus verrà lanciata l'anno prossimo e adotterà chimica LFP e costruzione cell-to-pack", ha dichiarato nelle scorse settimane Thomas Schäfer, ceo del marchio di Wolfsburg nel suo intervento al Future of the Car Congress del Financial Times. "Sarà un grande passo avanti da un punto di vista di costi e performance e riguarderà tutti gli attuali modelli su base Meb, dalla ID.3 alla ID.7".Le NMC? Una specie in via d'estinzione. In quell'occasione, Schäfer è stato categorico riguardo il futuro della chimica tradizionale al nichel-manganese-cobalto: "Fabbricheremo le LFP a Salzgitter, dove oggi produciamo le NMC: le porteremo gradualmente a fine carriera, perché è una chimica costosa che alla luce dei progressi delle litio-ferro-fosfato ha un futuro soltanto sui segmenti più alti del mercato. In quelli di volume, le LFP avranno il predominio".
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Euro NCAP - Tre stelle per Dacia Bigster, cinque per la Tesla Model 3
Arrivano dall'Euro NCAP i risultati degli ultimi test di sicurezza per un nutrito gruppo di nuovi modelli arrivati da poco sul mercato, e che per comodità riportiamo in ordine alfabetico: Audi A5 plug-in, Audi Q5, Dacia Bigster, Ford Tourneo Custom (anche elettrico), Kia EV3, MG S5, Opel Grandland, Peugeot 3008 e 5008, Renault 4 E-Tech Electric, Tesla Model 3, Toyota C-HR Phev, Voyah Courage, Volkswagen Tayron e Transporter. Tutte le auto in prova hanno ottenuto punteggi di quattro o cinque stelle tranne la Bigster, a quota tre. Audi A5 Phev. La berlina tedesca, erede della A4, spunta ottimi risultati per gli occupanti e meno per gli utenti deboli della strada e per l'efficienza degli aiuti alla guida. Nel complesso, comunque, punteggio pieno: cinque stelle.Protezione degli adulti: 87%Protezione dei bambini: 88%Utenti vulnerabili della strada: 78%Aiuti alla guida: 77% Audi Q5. Cinque stelle anche per la terza generazione della Suv di Ingolstadt, che ottiene risultati paragonabili alla berlina, in particolare per gli aiuti alla guida.Protezione degli adulti: 85%Protezione dei bambini: 86%Utenti vulnerabili della strada: 79%Aiuti alla guida: 77% Dacia Bigster. Il risultato più inatteso sono le tre stelle conquistate dalla grande Suv romena: pur offrendo una buona protezione per i bambini (85%), si ferma a 69% per quella degli adulti e al 60% per gli utenti deboli della strada. Il corredo di aiuti alla guida si ferma al 57%, per la dotazione limitata agli obblighi di legge e la mancanza di un avvertimento dell'occupazione delle sedute posteriori.Protezione degli adulti: 69%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 60%Aiuti alla guida: 57% Ford Tourneo Custom. Quattro stelle per il nuovo furgone della Casa dell'Ovale Blu, anche nella sua versione elettrica: ottimi i risultati per quanto riguarda la protezione degli occupanti, anche bambini. Non arriva al massimo del punteggio per il risultato dei test nei sistemi di assistenza alla guida: 66%.Protezione degli adulti: 86%Protezione dei bambini: 86%Utenti vulnerabili della strada: 79%Aiuti alla guida: 66% Kia EV3. La nuova Suv elettrica coreana, già vincitrice del premio World Car of the Year 2025, guadagna quattro stelle nelle valutazioni del modello base, e di cinque stelle con il pacchetto DriveWise Adas Pack, che aggiunge la guida assistita di Livello 2 e il monitoraggio dell'angolo cieco.Protezione degli adulti: 83%Protezione dei bambini: 84%Utenti vulnerabili della strada: 77% (78% con l'Adas Pack)Aiuti alla guida: 67% (78% con l'Adas Pack) MG S5. iniziata da poco la commercializzazione in Europa della nuova Suv elettrica del marchio anglo-cinese, che conquista cinque stelle, ottenendo un ottimo risultato in particolare per la protezione degli adulti a bordo.Protezione degli adulti: 90%Protezione dei bambini: 82%Utenti vulnerabili della strada: 82%Aiuti alla guida: 78% Opel Grandland. La nuova Suv della Casa del Blitz ottiene quattro stelle. Come altre auto in prova, spunta ottimi risultati nella protezione degli occupanti, pagando una dotazione di aiuti alla guida non sempre all'altezza dei rigorosi standard dell'Euro NCAP.Protezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 79%Aiuti alla guida: 62% Peugeot 3008. La Suv francese ha portato al debutto la nuova piattaforma Stla Medium, condivisa anche con la Opel Grandland, ottenendo anche i medesimi risultati nei test di sicurezza: il punteggio complessivo è di quattro stelle.Protezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 79%Aiuti alla guida: 62% Peugeot 5008. Questo modello è la versione a sette posti e più grande (25 cm in più) della 3008, e come lei (e la Grandland) spunta quattro stelle complessive, con gli aiuti alla guida che ottengono il risultato meno positivo.Protezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 79%Aiuti alla guida: 62% Renault 4 E-Tech Electric. La B-Suv elettrica francese, costruita sulla medesima architettura della nuova R5, ottiene quattro stelle complessive in virtù dei risultati ottenuti nella protezione degli adulti e negli aiuti alla guida. Bene la sicurezza per i più piccoli.Protezione degli adulti: 79%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 73%Aiuti alla guida: 68% Tesla Model 3. Il restyling della berlina elettrica spunta ancora il massimo punteggio (come tutti gli altri modelli della Casa americana), e le percentuali più alte tra le auto in prova a questo giro, in particolare per gli aiuti alla guida, da sempre uno dei punti di forza del brand.Protezione degli adulti: 90%Protezione dei bambini: 93%Utenti vulnerabili della strada: 89%Aiuti alla guida: 87% Toyota C-HR Phev. Cinque stelle anche per la nuova Suv giapponese con la motorizzazione ibrida plug-in, che ottiene ottimi risultati anche per la protezione degli utenti deboli della strada.Protezione degli adulti: 85%Protezione dei bambini: 86%Utenti vulnerabili della strada: 86%Aiuti alla guida: 79% Voyah Courage. Non ancora commercializzata in Italia, questa Suv cinese ottiene il massimo dei voti grazie agli ottimi risultati nelle prove di protezione degli occupanti, anche i bambini, e per l'efficienza dei sistemi di assitenza alla guida.Protezione degli adulti: 90%Protezione dei bambini: 88%Utenti vulnerabili della strada: 76%Aiuti alla guida: 87% Volkswagen Tayron. La grande Suv tedesca, che ha preso il posto della Tiguan Allspace, conquista subito cinque stelle nei test di sicurezza, con punteggi molto alti in tutti gli ambiti.Protezione degli adulti: 87%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 83%Aiuti alla guida: 80% Volkswagen Transporter. Quattro stelle, infine, per il veicolo commerciale della Casa di Wolfsburg, che non arriva al punteggio pieno per il risultato appena sufficiente ottenuto dai sistemi di assistenza alla guida.Protezione degli adulti: 86%Protezione dei bambini: 86%Utenti vulnerabili della strada: 79%Aiuti alla guida: 66%
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Villa d'Este - Fuoriconcorso, tutte le informazioni
Dopo l'edizione dedicata alle auto da corsa inglesi, quest'anno il tema di Fuoriconcorso è "Velocissimo". Si tratta di un omaggio all'heritage motoristico italiano, che porterà sul lago di Como alcune delle auto da corsa tricolore più importanti di tutti i tempi. Ma vi sarà anche spazio per sportive e hypercar provenienti da tutto il mondo. L'edizione 2025 di Fuoriconcorso si terrà nelle due residenze storiche di Villa del Grumello e Villa Sucota, a Como, nelle giornate di sabato 24 e domenica 25 maggio. Il pubblico potrà accedere all'esposizione dalle 11 alle 20 in entrambe le giornate. Durante il weekend sarà possibile ammirare una selezione di vetture da corsa che hanno fatto la storia: dalla Lancia D24 vincitrice della 1000 Miglia alla Ferrari 499P che ha trionfato a Le Mans passando per l'Alfa Romeo Tipo 159 "Alfetta" del 1951 e dalle Lancia Stratos e Delta S4 del Mondiale Rally. Oltre a questi marchi, tra gli altri saranno presenti in forma ufficiale anche Koenigsegg, Maserati, Mercedes-Benz, Pagani e Porsche. In programma anche anteprime mondiali, tra cui il debutto di un nuovo brand e una mostra fotografica curata da Dylan Don. L'evento includerà conversazioni con esperti del settore come "Collecting or Investing" e "Rally e Formula 1 - le Corse Italiane". RM Sotheby's, nuovo partner, ha aperto simbolicamente il weekend con un'asta esclusiva il 22 maggio a Milano. Per accedere a Fuoriconcorso bisognerà essere muniti di un biglietto: i bambini fino a 13 anni possono entrare gratuitamente, i ragazzi da 14 a 17 anni hanno un ridotto al prezzo di 10 euro e quelli da 18 a 25 anni dovranno pagare 90 euro per ogni giornata. Per gli adulti (da 25 anni in su) è previsto un ingresso giornaliero da 180 euro o un pass per il weekend da 280 euro (144 e 224 euro nel caso dei residenti di Como). Per i gruppi è invece previsto uno sconto: cinque persone a 700 euro (1.120 per i due giorni). Disponibili anche dieci "Biglietti Super Vip" da 1.000 euro che, oltre all'ingresso, includono anche un'experience dedicata, l'accesso a una lounge e una cena nella sera del 24 maggio.
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Autostrade per lItalia - Qual è la velocità anti code? Risponde lIntelligenza Artificiale
Qual è la velocità adatta per fluidificare il traffico? A rispondere è l'Intelligenza Artificiale. Sulla Tangenziale di Napoli, infatti, Autostrade per l'Italia ha avviato un esperimento che ruota attorno alla funzionalità Dynamic Speed Limit basata sull'AI: suggerisce ai guidatori la velocità migliore, un consiglio (non un obbligo, non un limite massimo) che compare nel cruscotto dell'auto. Protagonisti del test una flotta di utilitarie e una vettura a guida autonoma (una Maserati GranCabrio Folgore equipaggiata con il robo-driver del Politecnico di Milano) che dialogano con l'infrastruttura, ottenendo indicazioni sulla velocità idonea. Il sistema (sviluppato da Movyon, operatore del Gruppo Aspi) sfrutta l'AI per creare le smart road, sulla scorta di un modello realizzato dall'Università di Napoli Federico II. Tradotto in numeri. L'Intelligenza Artificiale elabora in media 3,5 milioni di dati di transito al giorno in un tratto a traffico aperto di tre km da Vomero a Fuorigrotta, ma entro fine 2025 tutta la Tangenziale verrà dotata di antenne e sensori. Così da creare l'effetto onda verde per ridurre gli incidenti fra il 10% e il 30%, e per abbattere le emissioni fra il 5% e il 15%.
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BYD Dolphin Surf - Elettrica primo prezzo
La BYD amplia la sua offerta europea con una piccola elettrica destinata a sfidare una nutrita concorrenza, dalla Fiat Grande Panda alla Dacia Spring. Si tratta della Seagull, ribattezzata Dolphin Surf e lanciata nel Vecchio continente con prezzi particolarmente appetibili: in Italia, la Dolphin Surf si può già ordinare e parte da 18.990 euro, che diventano 16.660 con finanziamento o leasing CA Bank e rata mensile di 99 euro. Le caratteristiche. La Dolphin Surf, l'ottava elettrica lanciata dall'azienda di Shenzhen in Europa in meno di tre anni, ha dimensioni maggiori rispetto alla Seagull anche per i differenti obblighi normativi: è lunga 3,990 metri, larga 1,720 e alta 1,590. Si tratta di specifiche che la rendono ideale per le strade e i parcheggi in città, ma la piccola cinese offre anche un generoso spazio interno e un bagagliaio dalla volumetria notevole per il segmento (308 litri dichiarati, che arrivano 1.037 litri abbattendo i sedili posteriori) grazie al pianale e-Platform 3.0. Giova allo spazio interno anche il passo di 2,5 metri. L'abitacolo è poi contraddistinto dallo schermo touchscreen rotante da 10,1 pollici e dal sistema di bordo con interfaccia utente compatibile con Apple CarPlay e Android Auto. Di serie diversi Adas, alcuni ormai obbligatori, come il cruise control adattivo, la frenata automatica d'emergenza, l'assistente al mantenimento della corsia e gli abbaglianti automatici. Motori, batterie e allestimenti. La Dolphin Surf adotta batterie al litio ferro fosfato (LFP) di tipo Blade con due differenti capacità in base agli allestimenti: 30 kWh e 43,2kWh. L'autonomia nel ciclo WLTP combinato è di 322 chilometri, ma in ambito urbano si può arrivare fino a 507 km. Quanto alle versioni, l'Active ha la batteria da 30 kWh e un motore da 65 kW, per una percorrenza fino a 220 km e un'accelerazione 0-100 km/h in 11,1 secondi. La versione intermedia è la Boost: ha lo stesso propulsore dell'Active, ma ha un'autonomia maggiore (322 km) grazie alla batteria da 43,2 kWh (lo 0-100 km/h è di 12,1 secondi). Al top della gamma c'è la Comfort, che grazie al motore più potente (115 kW/220 Nm) lscende a 9,1 secondi nello 0-100 km/h. L'autonomia, però, scende a 310 km. Diverse anche le potenze di ricarica: l'Active arriva a 65 kW, mentre Boost e Comfort raggiungono gli 85 kW, passanfo dal 10% all'80% della carica in 30 minuti. La ricarica AC da 11 kW è di serie su tutte le versioni: in questo caso, il rifornimento si completa in tre ore e mezza (Active) o in cinque ore (Boost e Comfort). Dotazioni e garanzie. Ampia la dotazione di serie. L'allestimento base è dotato di un sistema infotainment con il touchscreen ruotabile da 10,1 pollici, sensori di parcheggio posteriori e telecamera di retromarcia, luci diurne a Led, capacità Vehicle-to-Load (V2L) per la ricarica dei dispositivi elettronici, accesso e avviamento keyless NFC, cruise control adattivo, aria condizionata, sedili rivestiti di pelle vegana e specchietti retrovisori elettrici regolabili. Oltre alla batteria più grande e ai cerchi di lega da 16 pollici, le versioni Boost aggiungono la regolazione elettrica dei sedili anteriori, i tergicristalli con sensore pioggia e gli specchietti laterali ripiegabili elettricamente. L'allestimento Comfort include la telecamera perimetrale a 360 gradi, i fari a Led, i vetri posteriori oscurati, le luci sotto gli specchietti laterali, i sedili anteriori riscaldati e la ricarica wireless per smartphone. Come per tutti i modelli BYD, ogni versione è coperta da sei anni di garanzia del costruttore e otto anni per batteria e motore elettrico.
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Hyundai Inster - La Cross è a listino: ecco prezzi e versioni
La Hyundai annuncia l'apertura degli ordini della Inster Cross, la piccola Suv elettrica nella sua variante più avventurosa, con protezioni in plastica, piastre protettive e portapacchi. Disponibile in un unico allestimento, la Cross monta il powertrain da 115 CV abbinato a una batteria da 49 kWh: l'autonomia dichiarata è di 360 km, mentre la ricarica in corrente continua da 120 kW permette di passare dal 10 all'80% di carica in mezz'ora. Il listino parte da 29.650 euro. La dotazione di serie. La Inster Cross si distingue dalle altre versioni per i paraurti specifici, i mancorrenti sul tetto e i passaruota in rilievo. Di serie i cerchi di lega da 17 e i fari full Led. All'interno dell'abitacolo i rivestimenti sono in una combinazione esclusiva di tessuto grigio e dettagli in giallo lime (ripresi anche da alcuni elementi sulla plancia). L'infotainment con schermo touch da 10,25 offre la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. La dotazione è completata dalla strumentazione digitale, il caricatore a induzione per gli smartphone, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera e climatizzatore automatico. Di serie anche la suite di Adas Hyundai Smart Sense con la guida assistita di Livello 2. Gli optional. Per la piccola Suv elettrica sono previsti due pacchetti aggiuntivi. Il Plus Pack (2.050 euro) comprende la chiave digitale, le luci ambientali a led, la pompa di calore e il tetto panoramico. Il Safety Pack (1.200 euro) aggiunge agli aiuti alla guida di serie il monitoraggio dell'angolo cieco, la telecamera a 360 e la frenata automatica d'emergenza nelle manovre di parcheggio. Per 600 euro è disponibile anche il Top Basket (non compatibile con il Plus Pack), portapacchi da tetto pensato per i bagagli più ingombranti. L'offerta con il finanziamento. In occasione del suo debutto in Italia, la Hyundai Inster Cross può essere acquistata con un finanziamento in tre anni che prevede un anticipo di 9.150 euro e 35 canoni mensili (Tan 4,95%, Taeg 6,32%) di 149 euro, con possibilità di sostituire, restituire o riscattare l'auto al termine del finanziamento.
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Guida assistita - Le novità in arrivo a settembre
Lo scorso aprile la Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite ha aggiornato la normativa che regola i sistemi di guida assistita con l'introduzione delle System-initiated maneuvers (Sim), ossia le manovre attivate autonomamente dalla vettura senza l'intervento del conducente (che deve comunque rimanere pronto a intervenire in qualsiasi momento). Solo sulle autostrade. Queste manovre dovrebbero essere autorizzate a partire dal prossimo 26 settembre in tutti i paesi che seguono le regolamentazioni dell'Unece, tra cui l'Europa. Non si tratta ancora della guida assistita di Livello 3, ma solo di un Livello 2 avanzato (come il Full Self-Driving Supervisionato della Tesla), utilizzabile sui tratti di strada a scorrimento veloce come autostrade e superstrade. Niente distrazioni eccessive. Le manovre autonome non implicano però di poter togliere le mani dal volante dall'inizio alla fine del viaggio: il conducente deve dare un feedback al sistema a intervalli di tempo regolari, per esempio toccando o muovendo appena il volante. In assenza di questi interventi l'auto avvia segnalazioni luminose e acustiche, fino alla disattivazione dell'assistenza alla guida.
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Fiat Tris - Tre ruote e un motore elettrico
Fiat Professional fa il suo ingresso in un mercato decisamente particolare e con forti legami con un'azienda un tempo controllata dalla famiglia Agnelli, la Piaggio. Il marchio torinese ha infatti presentato il Tris, un tre ruote simile, sotto molti aspetti, all'Ape, un veicolo che ha fatto la storia della società di Pontedera e della motorizzazione italiana nel secondo dopoguerra. Le caratteristiche. Il Tris, primo modello a tre ruote nella storia della Fiat, è disponibile in tre configurazioni (cabinato, con pianale e con cassone), è solo elettrico ed è destinato a una vasta gamma di applicazioni: dalla logistica urbana alla consegna dell'ultimo miglio, fino ai servizi mobili e i trasporti essenziali. Il veicolo, progettato dal Centro Stile di Torino e prodotto in Marocco, è lungo 3,17 metri, ha un raggio di sterzata di 3,05 metri e uno spazio di carico notevole per le dimensioni: circa 2,25 metri quadrati utili e la capacità di trasportare un euro pallet. Tris vanta un peso totale a terra di 1.025 chilogrammi e una portata utile omologata massima di 540 kg. La batteria al litio, con una capacità di 6,9 kWh, è la stessa utilizzata sulla Fiat Topolino: offre un'autonomia omologata di 90 chilometri e garantisce così una sufficiente percorrenza per l'uso professionale quotidiano in contesti urbani e suburbani. Tris può essere ricaricato dallo 0 all'80% in sole 3 ore e mezza, raggiungendo la carica completa in 4 ore e 40 minuti con una normale presa domestica. Alimentato da un motore elettrico che eroga una potenza di picco di 9 kW e una coppia massima di 45 Nm, può raggiungere una velocità massima di 45 km/h. In Europa? Perché no. Il Tris sarà lanciato, almeno inizialmente, in Africa e Medio Oriente, ma è conforme agli standard di omologazione europei e pertanto non è da escludere a priori un suo arrivo nel Vecchio Continente, come afferma Olivier Franois, amministratore delegato della Fiat e Chief Marketing Officer globale di Stellantis: "Crediamo che il suo potenziale vada ben oltre: l'Europa potrebbe essere la prossima tappa".
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Abarth 695 - Nasce la serie speciale Club Italia
Abarth ha presentato la serie speciale 695 Club Italia, limitata a soli otto esemplari e riservata ai membri dell'omonima associazione: fondata nel 1985, si occupa da sempre di preservare e valorizzare il patrimonio della Casa dello Scorpione. Realizzate con la collaborazione di Stellantis Heritage e Officine Classiche, le otto 695 fanno parte del programma Reloaded by Creators. Inconfondibile. Le 695 della serie speciale Club Italia si riconoscono immediatamente per i badge, i cerchi da 17 color bronzo e la livrea bicolore: la parte superiore è blu (ripreso anche dagli specchietti) e quella inferiore in verde, separate da una sottile linea rossa, combinazione che richiama il simbolo dell'associazione. All'interno i sedili sportivi sono rivestiti in pelle color tabacco e inserti in Alcantara, usata anche per il volante, dove si trovano elementi in fibra di carbonio. Il tasto Sport sulla plancia ha il logo Club Italia, ricamato anche sui poggiatesta dei sedili. Sono le ultime. Le otto 695 utilizzate per realizzare la serie Club Italia fanno parte dell'ultimo lotto di vetture prodotte, di cui mantengono invariate meccanica, motorizzazione e prestazioni: scattano da ferme a 100 km/h in 6,7 secondi e raggiungono i 225 km/h di velocità massima. Di serie lo scarico Record Monza, le sospensioni Koni FSD e l'impianto frenante Brembo con pinze rosse e dischi flottanti. Oltre al certificato di autenticità, ogni Abarth 695 Club Italia avrà due targhette metalliche identificative: una tra i due sedili anteriori, con il numero progressivo della serie, e una nel vano motore, con l'incisione del nome del proprietario. Potrebbero arrivare altre serie speciali. La Abarth 695 Club Italia è un manifesto d'amore per l'automobilismo italiano, una dichiarazione di appartenenza a un mondo fatto di emozioni autentiche, spiega Roberto Giolito, responsabile di Stellantis Heritage, che aggiunge: Continueremo a sviluppare altre iniziative esclusive come questa, realizzando vetture uniche o in tiratura limitata che perpetuano l'identità ed i valori dei nostri brand, mantenendo sempre viva la tradizione di eccellenza e passione automobilistica italiana.
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Volvo - L'AI di Google sale a bordo
In occasione del Google I/O 2025, la conferenza per sviluppatori organizzata dal colosso di Mountain View, la Volvo ha annunciato il rinnovo della partnership con Google, che porterà entro la fine dell'anno all'arrivo dell'AI Gemini a bordo delle vetture dotate di Android Automotive. Le tempistiche esatte dipenderanno dai singoli Paesi e non sono ancora state comunicate. Non solo ChatGPT. Gemini sostituirà l'attuale assistente di Google per gestire in maniera più efficace le conversazioni in linguaggio naturale: il conducente potrà per esempio inviare messaggi (anche tradotti in altre lingue), regolare i parametri dell'auto, impostare il navigatore e ottenere informazioni sulle destinazioni. Secondo la Casa svedese, l'utilizzo di questa tecnologia contribuisce a ridurre il carico cognitivo, consentendo all'utente di rimanere concentrato sulla guida e riducendo le distrazioni per tutti i passeggeri a bordo. Il futuro delle auto connesse. In virtù dell'ampliamento della collaborazione tra le due aziende, la Volvo diventa anche il principale partner per lo sviluppo di nuove funzionalità, anche nel campo dei veicoli connessi. Le sue auto saranno quindi la piattaforma hardware di riferimento per le prossime versioni dei sistemi operativi Android Auto, nonché le prime a ricevere e poter usufruire degli aggiornamenti non appena disponibili.
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