KGM Actyon - Chi si rivede! - VIDEO
Chi si ricorda della Actyon? Nel lontano 2006, la Ssangyong la lanciò nel nostro mercato, dando il la (dicono) a un filone, quello delle Suv-coupé, divenuto col tempo assai popolare. Ebbene, oggi la Actyon è di nuovo sulla strada, ma in una veste inedita e sotto l'egida del marchio KG Mobility, che grazie al lavoro svolto dall'italiana ATflow nel ruolo di nuovo importatore, si prepara a un'ampia offensiva di prodotto. La Actyon è disponibile in un unico allestimento al prezzo di 41.750 euro. Presentata in Corea del Sud in versione pre-serie, la nuova Actyon si riposiziona in pieno segmento D - siamo a 474 cm di lunghezza - con una carrozzeria che è ancora da Suv-coupé ma con linee più pulite rispetto al passato. L'obiettivo è dichiarato: attrarre una clientela giovane, attenta al design e sensibile alla tecnologia, pur mantenendo quella robustezza che ha sempre contraddistinto i prodotti della Casa. Il frontale imponente e la silhouette slanciata sono il risultato di un progetto che parte da un foglio bianco, pur richiamando alcune soluzioni già viste sulla Torres e sulla nuovissima Torres EVX, ovvero la variante elettrica. Il posteriore, invece, rompe con la tradizione, puntando su forme più sportive e fari a sviluppo orizzontale. All'interno, la plancia digitale sfrutta due schermi integrati in un'unica superficie, con materiali e finiture che segnano un salto di qualità rispetto alla generazione precedente. Spazio e connettività restano le parole chiave, mentre il bagagliaio dichiara 668 litri. Dentro il cofano trova posto un 1.5 turbo benzina dalla potenza dichiarata di 170 CV - va detto che sulla carta di circolazione sono indicati 120 kW, ossia 163 CV - abbinato alla trazione anteriore o integrale. Non è esclusa una variante ibrida, in arrivo più avanti nell'anno, sempre basata sulla medesima motorizzazione ma con apporto elettrico per una configurazione di tipo serie-parallelo full hybrid; l'elettrica, invece, arriverà in un secondo momento. Al volante, la Actyon si rivela un'auto dalla guida confortevole, con una seduta alta e che permette di avere un ampio sguardo sulla strada. Ottima anche la visibilità in manovra. Per saperne di più, guardate il video qui sopra. La Tivoli. In questa occasione abbiamo potuto guidare di nuovo anche la piccola di casa, la Tivoli. Spinta da un un quattro cilindri 1.5 turbobenzina da 135 CV - la Tivoli è una vettura piuttosto comoda e spaziosa per la sua categoria, utilizzabile serenamente anche a pieno carico vista l'abbondante coppia motrice (280 Nm già a 1.500 giri/min). Di contro, resta da approfondire, magari con l'aiuto del nostro Centro Prove, il comportamento della vettura nella guida più spigliata, cui l'esuberanza del motore sembrerebbe invitare.
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Yugo - Una hatchback per la rinascita: arriverà nel 2027
Rinasce il marchio Yugo. Rilevato dal Prof. Aleksandar Bjeli, il brand ha svelato al Car Design Event 2025 di Monaco il modellino in scala della nuova hatchback di segmento B che arriverà sul mercato entro circa due anni: l'obiettivo è di essere i protagonisti del Belgrade Expo 2027 con la versione definitiva, ancora priva di nome. Stile boxy per la 3 porte. La Yugo ha preso ispirazione dai modelli del passato per realizzare una hatchback compatta dalle linee spigolose e sportiveggianti. Le linee sono opera del designer serbo Darko Mareta e la scelta delle tre porte è in totale controtendenza rispetto al mercato: la scelta è stata motivata da ragioni di costo, ma anche per conferire un pizzico di dinamismo alla vettura. Elementi con i gruppi ottici full Led, i cerchi di lega e le prese d'aria frontali fanno inoltre pensare a un allestimento sportivo, che potrebbe quindi far parte della futura gamma accanto a probabili varianti più accessibili che rappresenteranno il cuore dell'offerta. Alla ricerca di partner per piattaforma e motori. Nel paraurti posteriore della hatchback sono presenti i terminali di scarico cromati: la Yugo ha confermato di voler offrire motori endotermici benzina aspirati e turbo con cambio manuali e automatici, ma lascia anche la porta aperta all'arrivo di una variante Bev, nonché di altre carrozzerie basate sullo stesso progetto. Non si tratterà però di un progetto interno: la Yugo sta valutando piattaforme e powertrain disponibili sul mercato da "vestire" con il proprio design e brand. Lo stesso Bjeli ha confermato di avere forti legami con l'industria automotive tedesca ed è probabilmente in Germania che andrà a cercare le nuove partnership.
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Polestar 2 - Sullusato arriva la certificazione per le batterie
La Polestar introduce la certificazione dello stato di salute della batteria per le berline 2 usate nell'ambito del programma Polestar Pre-owned, servizio che immette nella rete ufficiale i veicoli già immatricolati. La certificazione, che prossimamente verrà introdotta anche sulle Polestar 3 e 4, fornisce informazioni precise sulla capacità residua della batteria. Altri due anni di garanzia. Il programma Polestar Pre-owned per l'usato prevede una serie di controlli in 112 punti, accompagnati da una documentazione ufficiale su chilometraggio, manutenzione e proprietà. Le vetture vendute con questo programma godono di 24 mesi di garanzia e quanto resta della garanzia di 8 anni per la batteria.
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Mercedes-AMG - GT APXGP Edition, al cinema con Brad Pitt
In attesa di F1, il film con Brad Pitt sul mondo del Circus in arrivo a giugno, la Mercedes-Benz presenta la Mercedes-AMG GT 63 APXGP Edition: la serie limitata è ispirata alla livrea del team APXGP, protagonista della pellicola, e sarà costruita in appena 52 esemplari destinati a tutto il mondo. Nero e oro come la monoposto del film. La APXGP Edition deriva dalla GT 63 con il motore V8 da 585 CV e offre di serie l'AMG Carbon Fibre Package, l'AMG Aerodynamics Package, l'AMG Extended Night Package e l'impianto frenante carboceramico: la personalizzazione è quindi concentrata sulla livrea e sulle finiture. La carrozzeria nero opaco è decorata con grafiche Race Gold che formano una bandiera a scacchi sulle fiancate, mentre i cerchi da 21" sono rifiniti nella variante opaca della stessa tinta, in contrasto con le pinze freno nero lucido. Gli interni sono rivestiti di pelle Nappa e microfibra nera con cuciture oro e quest'ultimo è presente anche nella trama dei pannelli in fibra di carbonio. Il logo APXGP torna sui tappetini e sulla console centrale è presente una targhetta con il numero di serie dell'esemplare. Ci sono anche Verstappen e Hamilton. Girato da Joseph Kosinski (il regista di Top Gun: Maverick), il film F1 vanta anche la partecipazione di Lewis Hamilton e Max Verstappen. Il compagno di squadra di Pitt, invece, è interpretato da Damson Idris.
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Ferrari - L'Elettrica sarà svelata nel 2026
Per vedere la prima Ferrari elettrica bisognerà attendere più del previsto. Benedetto Vigna, amministratore delegato del Cavallino, ha infatti annunciato nuovi dettagli sulla timeline di presentazione della Rossa più attesa degli ultimi anni. Inizialmente era stata fissata la data del 9 ottobre per quello che tutti avevano definito come unveiling (a febbraio lo stesso Vigna aveva parlato di "presentazione dell'auto al Capital Markets Day", senza specificare altro, ndr), ma in realtà quel giorno vedremo solamente la piattaforma su cui si baserà la prima Ferrari a batteria della storia. Che sarà poi svelata nel corso del prossimo anno. Parlare di ritardi, però, è prematuro: la strategia della Ferrari non è mai stata svelata del tutto e nonostante alcuni analisti parlino di uno slittamento della presentazione, non ci sono certezze al riguardo.Su strada nell'autunno 2026. Il 9 ottobre la Casa del Cavallino Rampante svelerà "il cuore tecnologico" della nuova vettura, primo passo dei tre previsti per il lancio. La world premiere si terrà nella primavera del 2026, con i clienti che riceveranno i primi esemplari a ottobre del prossimo anno. la prima volta in assoluto che la Ferrari fornisce delle tempistiche precise per l'arrivo sul mercato della sua nuova elettrica: "A partire da ottobre, durante il nostro Capital Markets Day, presenteremo il cuore tecnologico della Ferrari elettrica", ha detto Vigna. "All'inizio del 2026 daremo un'anteprima del look e del concept degli interni. Pochi mesi dopo, nella primavera successiva, culmineremo con l'anteprima mondiale, svelando questo perfetto connubio di tecnologia e design. Le prime consegne del modello partiranno, come pianificato, nell'ottobre 2026".Unica nel suo genere. Questi dettagli, forniti da Vigna durante una call con gli analisti a margine della presentazione dei risultati finanziari di Maranello, sono arrivati assieme a una rassicurazione (come se ce ne fosse bisogno) per gli appassionati sul fatto che l'elettrica sarà una vera Ferrari: "Questo nuovo modello rappresenta un'innovazione unica nel suo genere, degna della tradizione di eccellenza di Ferrari. Un vero capolavoro di tecnologia, design e caratteristiche uniche, promette di essere un viaggio emozionante alla scoperta del futuro dell'automobile".Si chiamerà Ferrari Elettrica? Parlando della vettura, Vigna l'ha più volte chiamata Elettrica, senza alcun articolo determinativo: è dunque possibile, ma non ancora certo, che la prima Bev di Maranello possa effettivamente chiamarsi Ferrari Elettrica. "Non ci concentreremo sulla tecnologia, ma sull'emozione che trasmettiamo ai nostri clienti", assicura Vigna. "Quando abbiamo inaugurato l'E-Building, un anno fa, e quando abbiamo anche rappresentato la supercar F80, abbiamo chiarito che tutti i componenti strategici delle auto elettrificate, ibride e, in futuro, elettriche, saranno realizzati internamente, in modo da poter garantire alle nostre auto di essere senza tempo. Penso che questo sia importante ed è anche il motivo per cui abbiamo fatto questo investimento: vogliamo avere la flessibilità e la capacità di mantenere e offrire ai nostri clienti la tecnologia necessaria per il futuro, per quanto riguarda gli inverter, le batterie, gli assali, tutti questi elementi che sono caratteristiche distintive delle auto elettriche. E poi considerate anche che la nostra Elettrica, la nostra Ferrari Elettrica, sarà molto più che digitale ed elettrica: lo vedrete da vicino".
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Formula 1 - Ribaltone in casa Alpine, cambia tutto
Dopo le prime sei gare del Mondiale 2025 di Formula 1, in casa Alpine si mettono in atto cambiamenti radicali sia al vertice che nella formazione piloti. Oliver Oakes ha rassegnato le dimissioni con effetto immediato dal ruolo di Team Principal e Flavio Briatore, che già ricopriva il ruolo di Consigliere Esecutivo, prende il controllo completo del team. Contestualmente, Jack Doohan verrà sostituito da Franco Colapinto a partire dal GP dell'Emilia-Romagna a Imola e per le prossime cinque gare, nell'ambito di un'inedita rotazione interna decisa dal team.Briatore al comando. L'Alpine F1 Team ha ufficializzato nella serata del 6 maggio le dimissioni di Oliver Oakes, che lascia il ruolo di team principal dopo soli nove mesi di incarico. Oakes, ingaggiato nel luglio 2024 per sostituire Bruno Famin, era il quinto responsabile del muretto Alpine in pochi anni indice della forte instabilità gestionale del team di Enstone. Il comunicato della squadra ha confermato che le sue dimissioni sono state accettate con effetto immediato e che a partire da oggi, Flavio Briatore continuerà nel suo ruolo di Consigliere Esecutivo e si occuperà anche delle mansioni precedentemente svolte da Oliver Oakes. In altre parole, Briatore assume da subito le funzioni di team principal, cumulandole con l'incarico consulenziale che ricopre dallo scorso anno. Per il settantacinquenne manager piemontese si tratta di un clamoroso ritorno operativo ai vertici di una scuderia di Formula 1. Briatore non è nuovo alla guida del team: fu già al comando della squadra nelle sue precedenti incarnazioni come Benetton e Renault, conquistando titoli mondiali con Michael Schumacher (1994-1995) e Fernando Alonso (2005-2006). Dopo una lunga assenza dal paddock seguita al discusso caso Crashgate di Singapore 2008 (che gli era costato una radiazione poi annullata), Briatore era rientrato nei programmi Alpine nel giugno 2024 come consigliere esecutivo del CEO Luca de Meo. Ora, complici le dimissioni di Oakes, torna di fatto al timone della squadra. Il team desidera ringraziare Oliver per il lavoro svolto da quando si è unito a noi la scorsa estate e per il contributo nel portare la squadra al sesto posto nel Campionato Costruttori 2024. La transizione di poteri è immediata e, almeno per il momento, non sono stati annunciati ulteriori commenti né cambiamenti organizzativi. Colapinto subentra a Doohan. Parallelamente al cambio al vertice, Alpine ha operato una modifica significativa nella propria line-up di piloti. A partire dal Gran Premio dell'Emi, Franco Colapinto prenderà il posto di Jack Doohan al volante della seconda Alpine A525 accanto a Pierre Gasly. La squadra ha precisato che si tratta di una soluzione temporanea per cinque appuntamenti Imola, Monaco, Barcellona, Montreal e Spielberg dopo i quali la situazione verrà rivalutata in vista del GP di Gran Bretagna. una scelta insolita, configurata come una rotazione interna studiata per testare il potenziale dei piloti disponibili. La decisione porta la forte impronta di Briatore ed è motivata dalla volontà di valutare a fondo il pacchetto piloti in ottica futura. Dopo aver analizzato le prime gare della stagione, abbiamo deciso di mettere Franco in macchina accanto a Pierre per le prossime cinque gare, ha dichiarato Briatore, spiegando che la competitività attuale consente questo esperimento. Con una griglia di piloti così compatta e una vettura resa competitiva grazie ai miglioramenti degli ultimi 12 mesi, ci troviamo nella posizione di dover ruotare la nostra line-up. Sappiamo che il 2026 sarà un anno cruciale e avere una valutazione completa ed equa dei piloti in questa stagione è la scelta giusta per massimizzare le nostre ambizioni future. Briatore ha anche sottolineato che Doohan rimane parte della famiglia Alpine: Continuiamo a supportare Jack, che ha sempre dimostrato grande professionalità... Le prossime cinque gare ci offriranno l'opportunità di provare qualcosa di diverso e, al termine di questo periodo, valuteremo le nostre opzioni. In altre parole, l'australiano resta sotto contratto come terzo pilota durante la fase di rotazione e, sebbene il suo rientro entro fine stagione non sia escluso, molto dipenderà dagli esiti della prova di Colapinto.Il ritorno dell'argentino scanzonato. Per Franco Colapinto si tratta di un ritorno sulla griglia di Formula 1. Il ventunenne argentino aveva già esordito nel corso della passata stagione con la Williams, disputando le ultime nove gare del 2024 in sostituzione di Logan Sargeant e destando un'ottima impressione. Proprio quelle prestazioni convinsero Alpine a ingaggiarlo come reserve driver durante l'inverno, strappandolo alla concorrenza di Grove. Colapinto ha quindi lavorato nell'ombra in questi mesi, partecipando a varie sessioni di test privati al volante della Alpine A523 del 2023 (nell'ambito del programma TPC Testing of Previous Cars dedicato alle monoposto di due anni precedenti) per adattarsi alle procedure del team. L'annuncio della sua promozione a pilota titolare pro tempore conferma la fiducia che il management ripone nel suo talento. Mi sono mantenuto in forma e sono il più pronto possibile grazie al programma di test con supporto gara del team, oltre che al lavoro al simulatore a Enstone, ha dichiarato Colapinto nel comunicato ufficiale, lasciando trasparire tutta la sua determinazione. Farò del mio meglio per adattarmi in fretta e dare tutto me stesso per ottenere i migliori risultati possibili insieme a Pierre. Colapinto affronterà dunque un triplo appuntamento ravvicinato (Imola, Monaco, Spagna) per poi volare oltreoceano in Canada, con l'obiettivo di portare punti preziosi alla squadra e dimostrare di meritare un posto fisso in griglia.
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Mitsubishi - In arrivo un'elettrica basata sulla nuova Nissan Leaf
La Mitsubishi ha confermato il lancio di un'inedita vettura elettrica sulla base della nuova Nissan Leaf. La novità, che debutterà nel secondo semestre dell'anno prossimo, rientra nella strategia di prodotto al 2030 delineata per il mercato nordamericano. Il costruttore nipponico, comunque, sta valutando ulteriori opportunità di collaborazione, tra cui una potenziale espansione in Australia e in altri mercati, sia con la Nissan, sia con altri operatori.L'alleanza con Yokohama. In merito alle attività di cooperazione con la Nissan, Mitsubishi ha anticipato l'intenzione di sfruttare le competenze dell'alleata nella tecnologia dell'ibrido plug-in per fornire un altro modello specifico per il mercato nordamericano, sempre nel 2026. "Continuiamo a esplorare le modalità per rafforzare la partnership con la Nissan", spiega la Casa dei tre diamanti, "con l'obiettivo di ampliare la gamma di veicoli elettrificati e accelerare gli sforzi per raggiungere la neutralità carbonica". L'accordo con Foxconn. La collaborazione con l'alleato giapponese va di pari passo con altre iniziative strategiche. La Mitsubishi ha infatti confermato di aver raggiunto un accordo con la Foxconn nel campo delle auto elettriche: l'intesa prevede la fornitura alla Mitsubishi di una Bev sviluppata dal brand Foxtron, prodotta a Taiwan da Yulon Motor e destinata ai mercati autraliano e neozelandese. Il nuovo modello sarà lanciato nella seconda metà del 2026, ma potrebbe essere affiancato da altri prodotti. Le due aziende hanno deciso di proseguire le discussioni per valutare ulteriori ambiti di collaborazione. Le strategie di elettrificazione. Oltre all'aggiornamento dell'Outlander Phev, la Mitsubishi intende lanciare anche le versioni ibride per Xpander e Xforce, due modelli commercializzati nel Sud-est asiatico. Inoltre, è previsto l'ampliamento dell'offerta sfruttando modelli del Gruppo Renault in Europa e della Nissan in Nord America: non mancano ragionamenti sulla possibilità di espandere la collaborazione con gli alleati a livello globale.
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Villa dEste 2025 - Cresce lattesa per la classica di Cernobbio
Grandi aspettative per l'edizione 2025 del Concorso d'Eleganza Villa d'Este, in scena nel fine settimana del 24 e 25 maggio sulle stesse rive del Lago di Como da cui la tradizione ha preso il via nel 1929. L'evento, organizzato da BMW Group Classic in stretta collaborazione con l'Hotel Villa d'Este, unirà la consueta passerella di auto da collezione dal pedigree sensazionale a un piccolo sguardo sul futuro dell'automobile. Un appuntamento in grado di trasmettere ancora oggi un fascino e un'allure non lontana da quella delle prime edizioni, quando era la vetrina per eccellenza del lusso e dell'avanguardia automobilistica espressa dai grandi costruttori e dai carrozzieri. Le classiche in gara. Il Concorso vedrà sfidarsi circa 50 automobili storiche (oltre 350 le auto esposte a vario titolo nel weekend) di rara bellezza e valore, suddivise in categorie che celebrano in modo specifico le diverse epoche e i principali stili che hanno plasmato l'estetica e non solo delle automobili. Dai "Glorious Excess" degli anni tra i 20 e i 40 del secolo scorso alle "Sculpture in Motion" che raccontano l'evoluzione del design e dell'aerodinamica negli anni 30, fino alle agili e scattanti sportive del secondo dopoguerra e agli eccessi stilistici e tecnici degli anni 80 e 90. Oltre alle "Time Capsules", ovvero le automobili mai oggetto di restauro. BMW protagonista. La Casa dell'Elica, che da vent'anni supporta la manifestazione, non si limiterà a celebrare il proprio passato con le vetture in concorso; saranno ammirabili a Cernobbio anche la M3 GTR che fu la BMW Art Car numero 13 e altre sorprese in occasione dei compleanni di Serie 3, Isetta e appunto della collezione di Art Car (oltre che della Rolls Royce, sono cent'anni di Phantom). La Casa bavarese calerà poi un tris d'assi inediti, con la presentazione di tre anteprime mondiali assolute: una concept a due ruote, una sportiva a due posti e una nuova performance car inedita della divisione M. Aste, premi e attività di contorno. Come di consueto, il programma prevede la sfilata principale, il sabato a Villa d'Este, con l'assegnazione della Coppa d'Oro mediante referendum e altri premi, mentre nella vicina Villa Erba andrà in scena l'incontro di club e appassionati Amici & Automobili. La domenica, invece, il Concorso si fa un po' più Festival con la sfilata del cosiddetto Public Day a Villa Erba, mentre a fine manifestazione verrà assegnato anche il Trofeo BMW Group - Best of Show. Sempre la domenica andrà in scena anche il Villa d'Este Design Award per le concept e i prototipi, dove lo scorso anno ha trionfato la 33 Stradale. Nel weekend infine si terrà l'Asta di Broad Arrow Group, al suo esordio in terra europea. I biglietti per la giornata di sabato sono già sold-out, mentre per la domenica conviene affrettarsi vista l'affluenza record dello scorso anno. Tutte le informazioni sono sul sito della manifestazione.
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Volvo XC70 - Il ritorno è range extender
La Volvo ha annunciato il ritorno della XC70, ma stavolta si tratta di una Bev con range extender: un'auto mossa esclusivamente da un motore elettrico, alimentato da una batteria che può essere ripristinata alle colonnine (anche in corrente continua) oppure, se la carica scende sotto una certa soglia, da un'unità termica che funziona solo da generatore. Una soluzione adottata, per esempio, dalla Mazda MX-30 R-EV o dalla Leapmotor C10 Reev. La Volvo XC70 arriverà entro la fine dell'anno, inizialmente solo in Cina: la Casa svedese sta valutando l'ipotesi di introdurre questo modello anche in altri mercati. 200 km con una ricarica. La Volvo XC70, che sarà costruita sulla nuova piattaforma Sma (Scalable Modular Architecture), si piazza nel solco di quanto già visto sugli ultimi modelli a ruote alte, a cominciare dalla firma luminosa con il martello di Thor. I gruppi ottici, disposti verticalmente, sono a matrice di Led. La griglia anteriore è chiusa, mentre nella parte bassa del frontale si trova una presa d'aria attiva con funzioni aerodinamiche. L'unico dato tecnico comunicato fino a questo momento riguarda l'autonomia della batteria, che secondo la Casa svedese permette di percorrere 200 km senza accendere il motore termico: un valore calcolato secondo il generoso ciclo di omologazione Cltc per la Cina. Tecnologia-ponte. La XC70 è il ponte perfetto verso l'elettrificazione completa, ha spiegato Hkan Samuelsson, presidente e ceo della Volvo. Questo modello ci permette di sviluppare e mantenere una gamma bilanciata, offrendo un'alternativa molto attraente per i clienti che non sono ancora pronti alle auto 100% elettriche. Ed è anche la dimostrazione della nostra capacità di adattarci alle esigenze dei mercati locali.
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BMW - Trimestrale in calo, ma il gruppo conferma le stime per il 2025
Il gruppo BMW ha chiuso il primo trimestre con risultati finanziari in flessione. Nonostante ciò, i vertici aziendali hanno deciso di confermare le stime per l'intero 2025, al contrario di molti altri costruttori, costretti a cancellare o rivedere al ribasso le previsioni annuali a causa del clima di crescente incertezza economica. A Monaco di Baviera riconoscono comunque le difficoltà del contesto operativo, ancor più dopo conti aziendali che hanno mostrato un calo generalizzato delle principali voci operative. I conti. Il gruppo bavarese ha chiuso il trimestre con 586.117 vetture consegnate, l'1,4% in meno rispetto al pari periodo dell'anno scorso a causa, soprattutto, dell'andamento negativo del mercato cinese e nonostante le buone performance delle auto elettrificate: ne sono state vendute 157.487 (+28,5% e un peso sui volumi totali del 26,9%), di cui 109.513 elettriche pure (+32,4%). Il venir meno del contriubuto del mercato cinese ha però prodotto effetti sui ricavi, scesi del 7,8% (-8,7% a cambi costanti) a 33,76 miliardi, mentre l'utile operativo è peggiorato del 22,5% a 3,14 miliardi, per un margine in contrazione dall'11,4% a 9,2%, e l'utile netto del 26,4% a 2,17 miliardi. Le attività prettamente automobilistiche hanno pagato vicende sempre legate alla Cina: il gruppo cita i dazi europei sulle elettriche costruite nel Paese del Dragone, segnalando un aumento dei costi commerciali che ha avuto conseguenze sulla redditività: a fronte di ricavi in calo del 5,6% a 29,2 miliardi, l'utile operativo è diminuito del 25,3%, con un'incidenza sul fatturato del 6,9%, un livello inferiore all'8,8% di un anno fa, ma comunque in linea con le aspettative. Male anche la generazione di cassa, con flussi per 413 milioni, un terzo circa degli 1,283 miliardi dei primi tre mesi del 2024. Le previsioni e i rischi. Il gruppo ha comunque confermato le previsioni annuali, nella convinzione di avere in atto una strategia ideale per affrontare le attuali turbolenze internazionali. "Più l'ambiente è impegnativo, più è cruciale avere prodotti convincenti, una strategia coerente e un elevato grado di flessibilità. Il nostro approccio aperto alla tecnologia rimane un fattore chiave di successo e siamo in grado di soddisfare le varie esigenze dei clienti mondiali. Questo ci permetterà di ottenere risultati solidi e di rimanere al passo con i tempi per raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi per l'intero anno", ha detto l'amministratore delegato Oliver Zipse. Nello specifico, i vertici aziendali puntano a una "leggera crescita" delle vendite e un "lieve" incremento del peso delle elettriche sui volumi totali, prevedondo un utile operativo di gruppo stabile e un margine operativo per le attività automobilistiche tra il 5% e il 7%, nonché flussi di cassa superiori ai 5 miliardi. Tuttavia, da Monaco non mancano di lanciare un avvertimento: le previsioni scontano già fattori quali il peggioramento delle prospettive economiche mondiali e l'impatto dei dazi, ma eventuali cambiamenti nelle condizioni politiche e macroeconomiche potrebbero pesare sulle attività. A tal proposito, il gruppo cita i rischi legati a ulteriori aumenti delle tariffe doganali e all'intensificazione delle delle controversie commerciali a livello globale.
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Renault 4 E-Tech - Il ritorno (con stile) dell'auto "jeans"
La Renaulution procede spedita: dopo il debutto della 5, è la volta della Renault 4. Erede spirituale di un modello che ha motorizzato intere generazioni di automobilisti - è stata prodotta dal 1961 al 1992, in oltre 8 milioni di esemplari - oggi la 4 racconta tutta un'altra storia: lunga 4 metri e 14, sfrutta la stessa ossatura della 5 (tagli di batteria compresi, piattaforma AmpR Small) e ammicca nel design alla nonna. Con prezzi a partire da 29.900 euro, arriverà in concessionaria a giugno. Ariosa. Pure per merito del passo, 8 centimetri più lungo rispetto alla Renault 5, dietro c'è agio per le gambe e per la testa, anche se (proprio come sulla 5) c'è sempre poco spazio, in senso verticale, sotto i sedili anteriori, dove s'infilano i piedi. Il pavimento piatto, comunque, aiuta l'eventuale terzo passeggero centrale. Niente bocchette, ma tasche sul retro dei sedili per smartphone e due prese Usb-C, al centro. L'impressione è di un'apprezzabile ariosità, anche se ci sono alcune concorrenti - su tutte, la Kia EV3 - che sono sono più spaziose. Più centimetri. Rispetto alla 5, qui è evidente l'attenzione riservata all'abitabilità. Il bagagliaio, con portellone motorizzato, dichiara 375 litri di capacità (Vda) nella configurazione a cinque posti, con una soglia di carico che sembra piuttosto bassa e agevola le operazioni di stivaggio. Naturalmente si possono abbattere in modo separato gli schienali del divano (non c'è bracciolo, però) e si possono trasportare oggetti lunghi fino a 2,20 metri, almeno sugli allestimenti che vantano lo schienale del passeggero anteriore abbattibile. C'è anche un utile doppio fondo, di una trentina di litri, dotato di un contenitore in plastica estraibile e facilmente lavabile: può reggere fino a 10 kg ed è perfetto per i cavi di ricarica (non c'è frunk anteriore). Copia carbone. La plancia è simile in tutto e per tutto a quella della Renault 5. Davanti agli occhi c'è il pannello strumenti da 10", facilmente riconfigurabile e chiaro nella disposizione delle informazioni, che fa il paio con il monitor touch OpenR link con Google integrato. C'è pure l'assistente vocale Reno (con ChatGPT) e si possono scaricare oltre 50 applicazioni, direttamente dallo store. Sempre un po' troppo affollata la zona sulla destra del volante, dove coabitano la leva per gestire la marcia, quella per comandare i tergi e il satellite per la regolazione dell'audio: facile sbagliarsi, sulle prime. Belli i sedili, che con il tessuto stile denim omaggiano la Quatrelle, l'auto jeans per eccellenza. Offrono un ottimo sostegno, senza risultare scomodi. Anche se lo schienale si regola con la leva, poco precisa. La scelta. Due le versioni disponibili (e no, non la faranno termica: c'è soltanto Bev). La Urban range, con batteria da 40 kWh e 120 cavalli, e la Comfort range, con accumulatore da 52 kWh e 150 CV. La prima dichiara 308 km d'autonomia media con un pieno, la più potente agguanta i 400 km. Quest'ultima è quella che ho provato: nessun patema per ciò che riguarda le prestazioni, neppure in salita o in autostrada. Per tutte è previsto il caricabatterie di bordo da 11 kW, mentre dalle colonnine rapide è possibile raggiungere gli 80 kW sulla 120 CV e i 100 kW sulla 150 CV: in tal modo si passa dal 20 all'80% in circa 30 minuti di sosta. Volendo, come optional è disponibile anche la carica bidirezionale, per alimentare dispositivi elettrici con l'energia contenuta nella batteria. Parentela forte. Su strada, la Renault 4 conferma tutto ciò che di buono abbiamo apprezzato sulla 5: vira senza concedere troppo spazio al rollio e sfodera un'agilità non comune per essere una B-Suv. Appare curata anche l'insonorizzazione, mentre la risposta delle sospensioni (dietro c'è uno schema multilink, non esattamente la norma nel segmento) è piuttosto sostenuta, senza mai diventare troppo fastidiosa. Per la prima volta si può sperimentare pure la guida One pedal feeling, per dimenticarsi o quasi del pedale sinistro. E grazie ai paddle è bello, finalmente, potersi gestire il regen su più livelli, a seconda della situazione del traffico o della strada. Per quanto riguarda i consumi, durante il test - in gran parte su strade extraurbane - ho letto percorrenze nell'ordine dei 6,5-7 km/kWh. Un risultato niente male, che andrà confermato dai nostri strumenti quando la macchina arriverà a Vairano. Off-road leggero. Con un'altezza minima da terra generosa (18 centimetri con cerchi da 18, secondo la Casa), la Renault 4 può prendersi qualche libertà nel fuoristrada leggero. Se il motore (e, quindi, la trazione) sono soltanto anteriori, è previsto il dispositivo Extended grip (optional), che permette di togliersi d'impaccio con più facilità gestendo lo slittamento delle ruote con l'elettronica. Aggiungendo due modalità: All-Terrain e Snow, senza dimenticare quattro pneumatici All-Season. Per far rivivere ancora meglio lo spirito avventuroso della Quatrelle.
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Videogiochi - GTA VI: il nuovo trailer, quando esce, come sarà
Rockstar Games ha pubblicato il secondo, atteso trailer di Grand Theft Auto VI, l'ultimo episodio di una delle serie di videogiochi di maggior successo di sempre. La sua uscita era inizialmente prevista in autunno, ma lo studio di sviluppo ha deciso di posticipare la pubblicazione al 26 maggio 2026: un rinvio di almeno sei mesi, legato alla necessità di "garantire la qualità" attesa dagli appassionati. GTA VI sarà pubblicato per PlayStation 5 e Xbox Serie S|X: non sono previste versioni PS4 o Xbox One, mentre potrebbe arrivare quella per PC ma solo in un secondo momento, come già accaduto per GTA V. Di nuovo a Vice City. Con questo capitolo la serie GTA torna a Vice City (versione fittizia di Miami), nello stato di Leonida (ispirato alla Florida), dove si muovono i due protagonisti del gioco: Jason Duval, un criminale dal passato misterioso, e la sua compagna Lucia Caminos, appena uscita di prigione. La loro storia si snoderà tra flashback e presente, in un crescendo di intrighi criminali e violenza, all'interno di un mondo liberamente esplorabile, stracolmo di personaggi e di attività secondarie (più o meno legali). E, ovviamente, di veicoli da guidare. Il gioco offre una rappresentazione disincantata e cinica della realtà americana, con riferimenti agli influencer, agli onnipresenti meme, ma anche alle tematiche razziali e della "cultura" delle armi. Dalle moto d'acqua agli aerei. Come detto, e ormai da tradizione, in GTA VI ci saranno tantissimi mezzi da guidare: auto, truck, moto, scooter acquatici, elicotteri, barche, kayak e aerei. I veicoli non hanno licenze ufficiali ma richiamano le controparti reali: Jason guida una El Camino e nel trailer vediamo - tra le tante - un pick-up Ford F-150, una Cadillac del 1962, le Ford Crown Vic della polizia statunitense, una Mercedes Classe C e una Lamborghini Aventador. Quante ore di gioco? Ci saranno altre città? Al momento non si sa granché su come sarà strutturata la campagna principale, quante ore di gioco serviranno per portarla a termine e se ci saranno altre città da visitare oltre a Vice City. Le informazioni arriveranno con il contagocce: nei prossimi mesi Rockstar Games pubblicherà nuove informazioni relative al gioco e i primi filmati di gameplay. Quando esce GTA VI. Grand Theft Auto VI uscirà il 26 maggio 2026 per PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Rimane fortissima l'incognita prezzo: l'interesse e l'attesa per un titolo come Grand Theft Auto VI è tale che c'è chi ipotizza un price tag di 89 o addirittura 99 euro (escludendo le versioni limitate e da collezione che inevitabilmente arriveranno). Una cifra che molti saranno disposti a spendere pur di tornare a scorrazzare per le vie di Vice City, magari sacrificando - o rimandando - altri acquisti. Ha quasi 30 anni. Il primo Grand Theft Auto ha fatto il suo debutto su PC nel 1998, dando il via a una delle serie di maggior successo nella storia dei videogiochi, diventata vero e proprio fenomeno culturale: GTA V è uscito nel 2013 per PlayStation 3 e Xbox 360, e da allora ha venduto oltre 210 milioni di pezzi in tutto il mondo. Da oltre dodici anni occupa le prime posizioni di tutte le classifiche di vendita. Dove presumibilmente stazionerà almeno fino al maggio del prossimo anno.
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Lamborghini - Il Toro continua a correre
Non si arresta la crescita di Lamborghini. Nonostante le crescenti incertezze legate al contesto geopolitico e alle tensioni nel commercio internazionale, la Casa emiliana conferma il trend positivo degli ultimi otto anni anche nel primo trimestre del 2025, aggiornando ancora una volta i suoi record operativi: +12,8% per le consegne (2.967 unità), +29,6% pr il fatturato (895,2 milioni di euro) e +32,8% per l'utile operativo (248,1 milioni). "Il futuro è nelle nostre mani, siamo noi a dover creare la nostra resilienza", ha commentato il presidente e amministratore delegato Stephan Winkelmann. "I risultati del primo trimestre confermano la forza del nostro brand, anche in uno scenario economico incerto. La domanda globale rimane alta e i dati registrati sono un'ulteriore dimostrazione della validità della nostra strategia: coniugare performance, innovazione e esclusività, mantenendo al centro la qualità e la personalizzazione". Due anni di attesa per la Revuelto. Le performance sono state sostenute dalla piena operatività della Revuelto, la prima V12 ibrida plug-in della Casa, e dall'arrivo della nuova versione ibrida della Urus, la SE. Le due novità hanno consentito di attrarre nuovi clienti e di rafforzare il posizionamento del brand su scala globale, nonchè di mantenere "robusto" il portafoglio ordini. A tal proposito, per la Revuelto i tempi d'attesa sono oggi superiori ai due anni. Quanto alla distribuzione delle vendite a livello geografico, l'area Emea ha registrato 1.368 consegne (+7%), le Americhe 1.034 (+21%) e l'Asia-Pacifico 565 (+14%). Gli Stati Uniti si confermano il primo mercato con 933 unità consegnate, seguiti da Germania (366), Regno Unito (272), Giappone (187) e Italia (143). Chiudono la top ten Corea del Sud (134), Medio Oriente (104), Svizzera (95), Australia (85) e Francia & Monaco (76).Ancora nessun impatto dai dazi. In merito alla tensioni commerciali scatenate dal neo-protezionismo americano, la Lamborghini assicura di non aver ancora subito conseguenze: "Le più recenti misure commerciali tra Europa e Stati Uniti non hanno avuto impatti sui risultati del primo trimestre". Tuttavia, Sant'Agata Bolognese continua a "monitorare attentamente l'evoluzione della situazione e a valutare scenari e potenziali implicazioni per il proprio business" e ribadisce il "sostegno a un commercio internazionale basato su regole condivise, mercati aperti e relazioni stabili tra le economie globali, nella convinzione che misure protezionistiche possano avere effetti negativi su crescita, competitività e sviluppo".
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T&E - "Auto tassate in base alle emissioni e bollo anche per le storiche"
"ll sistema italiano di tassazione dell'auto è completamente sganciato dalle emissioni di CO2" e, pertanto, andrebbe rivisto. L'accusa-proposta, destinata a sollevare un polverone, arriva dall'associazione Transport & Environment e, in particolare, dalla nuova edizione della Good Tax Guide, uno studio sul sistema fiscale applicato all'auto in 31 Paesi europei. "Insieme a Bulgaria e Slovacchia, l'Italia è uno dei tre Paesi europei - e l'unico tra i grandi mercati automotive dell'Ue - a non applicare alcuna imposta parametrata alle emissioni climalteranti", spiega l'organizzazione green. "Una distorsione, questa, che si traduce in una tassazione dannosa per il clima e scarsamente incentivante per le tecnologie più avanzate ed efficienti". In Italia, continua T&E, "alcune leve fiscali non prevedono alcun differenziale tra veicoli inquinanti e veicoli a zero emissioni, violando interamente il principio alla base della politica ambientale europea, secondo cui 'chi inquina paga'". I confronti. L'analisi considera la fiscalità applicata sia al canale privato che a quello aziendale. Tuttavia, solo la Francia sta promuovendo politiche efficaci per incentivare l'acquisto di auto aziendali elettriche. In un arco di possesso e gestione del mezzo pari a quattro anni, l'Italia evidenzia un divario fiscale medio tra elettriche e auto convenzionali che per le auto concesse ai dipendenti in fringe benefit può arrivare a 14.700 euro: un valore sensibilmente inferiore rispetto a Paesi come il Portogallo (30.300 euro) o la Slovenia (27.000 euro). Tale divario va largamente attribuito alla tassazione entrata in vigore l'1 gennaio, che riduce le esenzioni per gran parte dei veicoli endotermici, mentre le aumenta per quelli plug-in hybrid e, soprattutto, per quelli elettrici. Tuttavia, T&E critica anche altre leve fiscali: infatti, la detraibilità dell'IVA e la deducibilità del costo del veicolo garantiscono la medesima esenzione fiscale alle auto endotermiche e alle Bev. "Riformate la fiscalità, anche le storiche paghino il bollo". Dunque, Transport & Environment chiede al governo "un urgente riforma della fiscalità dell'auto", per favorire la diffusione delle tecnologie green e "allineare il nostro sistema a quello degli altri Stati europei". Tre le soluzioni proposte: rimodulare la "tassa di immatricolazione" in base alle emissioni di CO2 e al costo del veicolo, per garantire una fiscalità più sostenibile ed equa; aggiornare la tassazione delle auto aziendali, adottando le emissioni come parametro regolatorio, per favorire l'adozione di tecnologie a zero emissioni attraverso la tassazione dei benefit-in-kind, la detraibilità dell'IVA e la deducibilità del costo del veicolo; eliminare esenzioni o riduzioni dal pagamento del bollo per veicoli storici inquinanti. "In Italia serve una riforma coraggiosa e graduale, a favore di chi sceglie tecnologie pulite e penalizzi chi continua a inquinare", sentenzia Esther Marchetti, Clean Transport Advocacy Manager di T&E Italia. "La fiscalità è uno degli strumenti più incisivi per orientare le scelte dei consumatori e delle imprese. Prova ne è la recente riforma sulle auto aziendali in uso ai dipendenti, che ha già contribuito ad aumentare la quota di auto elettriche nel mercato aziendale nel primo trimestre del 2025. Ma ci sono ancora ampi spazi di miglioramento: lo sconto fiscale ancora previsto per le auto endotermiche va rivisto e gradualmente eliminato del tutto. inoltre urgente intervenire sulla tassa di immatricolazione, sulla deducibilità del costo dei veicoli e sull'Iva, strumenti dal grande potenziale per accelerare la transizione".
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Alpine A390 - La berlina elettrica è sempre più vicina
Alpine ha diffuso nuovi scorci della A390, la berlina elettrica che sarà svelata il prossimo 27 maggio a Dieppe e che aprirà i festeggiamenti per i 70 anni del marchio francese. tElettrica e sportiva, ma anche 5 posti. Presentata come una A110 in formato 5 posti, la A390 ha un' impostazione molto sportiva a livello stilistico e tecnico. Il design dei gruppi ottici è ispirato alla Hypercar A424 del mondiale WEC, a bordo è presente il sistema Alpine Telemetrics per la guida in pista e le finiture sono realizzate in pelle, alluminio e carbonio per un feeling premium. Esclusivo anche l'impianto audio realizzato su misura da Devialet. Il guidatore potrà contare su cinque modalità di guida e su tre motori elettrici con un avanzato sistema di Torque Vectoring: i dati tecnici, però, non sono ancora noti. Prenotazioni in anteprima. Grazie al Pass Alpine A390 Premiere, offerto ai clienti che si sono già interessati alla ,sarà possibile accedere agli ordini due settimane prima dell'apertura ufficiale. Questi clienti, inoltre, riceveranno in omaggio le cuffie Devialet x Alpine in edizione limitata. Il prezzo di listino della A390 non è stato ancora comunicato.
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Lotus Emira - La Clark Edition celebra lo "scozzese volante"
La Lotus presenta una nuova serie speciale della Emira, giocando ancora una volta la carta dei successi nelle competizioni: la Emira Clark Edition è infatti un omaggio a Jim Clark, il pilota scozzese (o meglio, lo "scozzese volante") che 60 anni fa vinse sia la 500 miglia di Indianapolis, sia il Mondiale di F.1. La Clark Edition sarà costruita in appena 60 esemplari, proposti in alcuni mercati selezionati: in Germania l'auto sarà disponibile a 140.000 euro, mentre non sappiamo ancora se alcune vetture raggiungeranno l'Italia. V6 manuale ispirata alla Type 38. Partendo dalla base della Emira V6 con il 3.5 litri da 400 CV, il cambio manuale e il Driver's Pack, la Lotus ha collaborato con la Jim Clark Trust per sviluppare un'auto con elementi unici nel loro genere. Il primo, ovviamente, è il colore: il Clark Racing Green è stato creato per l'occasione ed è abbinato alle stripes gialle, al tetto nero e agli specchietti argento per replicare la livrea della monoposto Type 38. Per lo stesso motivo troviamo il tappo della benzina in alluminio lavorato dal pieno con finitura superiore blu e i terminali di scarico con finitura gialla, oltre a badge personalizzate. Il pilota circondato dal rosso. Gli interni sono pensati come quelli di una monoposto e sono asimmetrici: il sedile del guidatore è rivestito in pelle e Alcantara di colore rosso, mentre quello del passeggero è nero. Il richiamo alle monoposto continua con il pomello del cambio in legno, con le badge con il motivo tartan e con la firma del pilota scozzese.
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Alfa Romeo - La Tonale fa litigare il Biscione e un sindacato dei Carabinieri
Il binomio tra l'Alfa Romeo e i Carabinieri è entrato nell'immaginario collettivo del nostro Paese, ma ora lo storico rapporto viene messo alla prova da una diatriba sulla sicurezza di uno dei modelli del Biscione entrato nella Benemerita, la Tonale: Unarma, una delle associazioni sindacali che rappresentano i militari, ha infatti presentato una querela presso la Procura della Repubblica di Roma per denunciare la "presunta inadeguatezza operativa delle nuove Tonale assegnate ai reparti per il servizio di radiomobile", mettendo in dubbio la loro affidabilità su strada. Accuse pesanti, cui la Casa ha già replicato con forza. E non è escluso che la questione finisca in tribunale. "Tenuta di strada, ci sono gravi criticità". Il sindacato ricorda come le Tonale siano state introdotte nel parco auto dei Carabinieri a partire da giugno 2023. La versione ibrida, con motore da 1.5 litri, 163 cavalli e cambio automatico a 7 rapporti, è stata oppportunamente modificata per rispondere alle esigenze dei militari: i mezzi, caratterizzati dalla classica livrea del reparto radiomobile, sono dotati di blindatura parziale, monocellula per il trasporto dei fermati e dispositivo bitonale con lampeggianti blu a Led. Tuttavia, Unarma parla di "numerose segnalazioni operative provenienti da militari in servizio", che "evidenziano gravi criticità legate alla tenuta di strada del mezzo, in particolare durante l'impiego a velocità sostenuta o su fondi stradali dissestati, condizioni tipiche dell'attività radiomobile". Di conseguenza, l'organizzazione "esprime profonda preoccupazione per la sicurezza degli operatori costretti a utilizzare un mezzo che potrebbe compromettere l'efficacia degli interventi e mettere a rischio la loro incolumità". Ecco perché, con la querela, Unarma ha chiesto alle autorità inquirenti di "avviare ogni indagine utile, inclusa la possibilità di acquisire documentazione tecnica, contratti, collaudi e verbali di accettazione relativi ai veicoli: non possiamo accettare che i nostri colleghi operino in condizioni potenzialmente pericolose", aggiunge il segretario nazionale Antonio Nicolosi. " dovere dell'amministrazione garantire mezzi sicuri, affidabili e pienamente idonei alle esigenze operative. Non ci fermeremo finché non sarà fatta chiarezza".L'Alfa si difende: "Auto sicura e affidabile". Il marchio del gruppo Stellantis ha già replicato alle accuse di Unarma, aprendo anche alla possibilità di adire alle vie legali: "Alfa Romeo ribadisce che i propri veicoli rispettano le più severe normative di sicurezza vigenti e vengono sottoposti a rigorosi test di valutazione anche da parte delle Forze dell'Ordine dei Paesi in cui operano, inclusa l'Arma dei Carabinieri, in Italia", afferma un portavoce del Biscione. "La Tonale, in particolare, è nota per le sue avanzate caratteristiche di sicurezza, come riconosciuto anche dalla stampa internazionale, che ha più volte sottolineato l'elevato livello tecnologico e di protezione offerto dal modello - qualità che hanno conquistato la fiducia di oltre 100.000 clienti in tutto il mondo. Vantiamo da sempre una collaborazione storica con tutte le Forze dell'Ordine italiane, finalizzata a realizzare i migliori allestimenti e trasformazioni dei veicoli, in linea con le richieste e le esigenze operative di servizio. Il marchio conferma pertanto l'alto livello di qualità, affidabilità e sicurezza dei propri modelli, sviluppati con standard tecnologici avanzati e nel rispetto dei requisiti omologativi e regolamentari". Il portavoce, infine, aggiunge che il marchio è "naturalmente a disposizione delle autorità competenti per ogni eventuale approfondimento", pur "riservandosi di tutelare la propria immagine e reputazione nelle sedi opportune".
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Ferrari - Un altro trimestre col turbo
La Ferrari ha chiuso l'ennesimo trimestre di forte miglioramento per le principali voci del suo bilancio: i ricavi, l'utile operativo e i profitti sono tutti cresciuti a doppia cifra in un primo trimestre segnato da una profonda incertezza economica, geopolitica e commerciale. I conti. Nel trimestre le consegne di Maranello hanno raggiunto le 3.593 unità, per un incremento dello 0,9% rispetto la pari periodo dell'anno scorso grazie alla Roma Spider, alla 296 GTS, alla famiglia delle SF90 XX e alla Purosangue. Il miglior mix di prodotto e geografico e il crescente contributo delle personalizzazioni hanno quindi consentito ai ricavi di crescere del 13% (12,2% a cambi costanti) a 1,791 miliardi di euro, di cui 1,536 miliardi dalla vendita di automobili e parti di ricambio (+11,1%) e 191 milioni derivanti da sponsorizzazioni, proventi commerciali e marchio (+32,1%). In crescita anche il margine operativo lordo, salito del 14,6% a 693 milioni, ossia il 38,7% dei ricavi (38,2% nei primi tre mesi del 2024), mentre l'utile operativo si è attestato su 542 milioni (+22,7%), per un'incidenza sul fatturato in miglioramento dal 27,9% al 30,3%. L'utile netto è quindi cresciuto del 17% a 412 milioni di euro, per un Eps (utile per azione) in salita da 1,95 euro a 2,30 euro. Si mantiene forte anche la generazione di cassa delle attività industriali, con flussi per 620 milioni di euro, quasi il doppio rispetto ai 321 milioni di un anno fa nonostante un aumento degli investimenti da 195 milioni a 224 milioni. L'indebitamento netto è poi sceso dai 180 milioni di fine 2024 ad appena 49 milioni malgrado i 424 milioni spesi per il riacquisto di azioni proprie, mentre la liquidità è salita da 2,292 a 2,465 miliardi. Le prospettive. La solidità dei risultati trimestrali ha quindi spinto i vertici aziendali a confermare le stime finanziarie per l'intero 2025: i ricavi dovrebbero superare i 7 miliardi di euro e l'Ebitda è dato ad almeno 2,68 miliardi, mentre l'utile operativo sarà pari o superiore a 2,03 miliardi, l'utile per azione a 8,6 euro e i flussi di cassa a 1,2 miliardi. Non deve quindi sorprendere la soddisfazione espressa dall'amministratore delegato Benedetto Vigna: " stato un altro grande inizio d'anno. Nel primo trimestre del 2025, con un lieve aumento delle consegne rispetto all'anno precedente, tutti i principali parametri hanno registrato una crescita a doppia cifra, con una forte redditività guidata dal nostro mix prodotto e dalla continua domanda di personalizzazioni. Ancora una volta, trova conferma la nostra strategia che punta alla qualità dei ricavi più che ai volumi. Continuiamo ad arricchire la nostra offerta di prodotti in linea con i nostri piani con sei nuovi modelli nel corso dell'anno, tra cui le 296 Speciale e 296 Speciale A recentemente presentate e la tanto attesa Ferrari elettrica che sarà protagonista di un lancio unico e innovativo. Siamo entusiasti delle novità che ci attendono", ha concluso il manager.
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Mercedes-Benz - Lo steer-by-wire debutta nel 2026
Nel 2026 la Mercedes-Benz introdurrà lo steer-by-wire nei modelli di serie: l'annuncio è stato dato dallo stesso Ceo, Ola Källenius, senza indicazioni - per ora - sulla vettura scelta per il debutto della tecnologia. Lo sterzo virtuale. La tecnologia steer-by-wire, già introdotta sul mercato dalla Lexus RZ, non prevede il collegamento fisico tra il volante e le ruote: i vantaggi che ne derivano sono l'assenza di vibrazioni e contraccolpi, l'integrazione semplificata della guida autonoma, degli Adas e un raggio totalmente variabile in base alla velocità. Quest'ultimo elemento consente di modificare totalmente il design del volante per migliorare la visibilità, consente di non muoverlo nelle fasi di guida autonoma o di farlo rientrare nella plancia per un maggiore confort. Il progetto con ZF. L'aspetto critico è chiaramente quello dell'affidabilità e della sicurezza: per questo, sono previsti sistemi multipli di controllo e componenti ridondanti che intervengono in caso di emergenza. La Mercedes-Benz ha sviluppato il sistema in collaborazione con la ZF, che prevede entro il 2030 la diffusione di questa tecnologia tra il 2 e il 5% dei veicoli a livello globale.
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Emissioni di CO2 - Il Parlamento Ue vota l'emendamento sulle multe
Il Parlamento europeo ha accolto la richiesta del presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, di votare e approvare con rapidità l'emendamento ai regolamenti sulle emissioni che introduce un meccanismo di compliance pluriennale per le multe elevate ai costruttori che sforano i limiti. I deputati, quindi, hanno concordato di utilizzare la procedura d'urgenza per il via libera alla modifica. Si vota l'8 maggio. Al momento, le normative europee stabiliscono obiettivi annuali, su periodi di cinque anni, per tagliare le emissioni medie di CO2 delle autovetture e dei furgoni. Per il quinquinnio 2025-2029, è entrato in vigore il primo gennaio scorso un target di riduzione del 15% rispetto ai valori del 2021. L'emendamento, inserito nel Piano d'Azione presentato dalla stessa Commissione e già adottato dal massimo organo esecutivo della Ue, concederà ai costruttori la possibilità di rispettare gli obblighi per gli anni 2025, 2026 e 2027, calcolando la media delle loro prestazioni nel triennio e non in ogni singolo anno. La modifica ai regolamenti, in virtù dell'accordo su lla procedura d'urgenza, non sarà dunque sottoposta all'iter di approvazione normale, che prevede diversi passaggi e quindi mesi di dibattiti nelle commissioni responsabili e in aula: il Parlamento, più semplicemente, procederà con il voto l'8 maggio prossimo. Dopodiché, toccherà ai singoli governi approvare l'emendamento in seno al Consiglio Ue.
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