Motorsport - Suzuki Rally Cup sbarca in Sicilia per la Targa Florio
La Suzuki Rally Cup è pronta per il terzo appuntamento stagionale alla Targa Florio, la competizione automobilistica più antica al mondo. Fino al 10 maggio, le Swift impegnate nel monomarca si sfideranno sugli asfalti siciliani per 113 km di prove speciali. Jean Claude Vallino, leader della classifica generale con 16 punti di vantaggio, cercherà di consolidare la sua posizione contro i principali sfidanti: Stefano Vitali, Lorenzo Varesco e il pilota locale Giorgio Fichera, desideroso di riscatto dopo i problemi tecnici accusati nei precedenti appuntamenti. Anche in TV. Tra le "Racing Start", vetture più vicine alla versione stradale, Andrea La Cola dovrà difendersi dal ritorno di Roberto Pellè, esperto pilota passato quest'anno alla versione Boosterjet. Il programma in totale prevede 12 prove speciali, con dirette su RAI Sport e ACI Sport TV.
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Omoda & Jaecoo - La gamma per l'Italia (e le novità in arrivo)
Il gruppo Chery è da poco sbarcato in Italia con i brand Omoda e Jaecoo e un'offerta costituita esclusivamente da modelli a ruote alte. Ampia la gamma di motorizzazioni, che comprende unità termiche pure, elettriche e il powertrain plug-in chiamato Super Hybrid, capace di funzionare sia come ibrido in serie sia in parallelo, per autonomie complessive che secondo la Casa superano di slancio i mille chilometri. Una tecnologia che sembra riscuotere il consenso dei consumatori: da poco disponibile nelle concessionarie, la Jaecoo 7 è già nella top ten delle plug-in più vendute del mese di aprile. Nelle schede qui sopra vi presentiamo i modelli attualmente in commercio e una rapida panoramica delle novità in arrivo entro la fine del 2025: tra queste c'è la Omoda 7 Super Hybrid, che abbiamo appena provato in Cina.
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Omoda 7 - Mille chilometri attraverso la Cina - VIDEO
Il marchio Omoda, uno dei due creati in vitro dal gruppo cinese Chery per l'Europa, potrebbe non dire molto al grande pubblico, ma la situazione è destinata a cambiare in tempi brevi: insieme al gemello Jaecoo, il brand sta lanciando una sequenza di nuovi prodotti con cui intende scalare le classifiche di vendita. Ultimo ma solo in ordine di tempo è la 7, una Suv di taglia media che trova i suoi punti di forza nell'autonomia extra large e nell'avveniristico sistema di infotainment. Ispirazioni evidenti, stile gradevole. Lunga 4,62 metri, larga 1,87, alta 1,59 e con un passo di 2,70 , la Omoda 7 si iscrive nella fascia alta del segmento C-Suv. E mostra uno stile con tocchi di dinamismo e ispirazioni a marchi più noti dalle nostre parti: spiccano la griglia a clessidra che fa il verso alle Lexus degli ultimi anni e il montante posteriore spezzato, che mette in mostra una certa prossimità alla Nissan Qashqai. Un insieme magari non originalissimo, ma rassicurante e anche gradevole. Schermo scenografico. La parte migliore della realizzazione, però, sono gli interni: qui la Omoda 7 si fa notare per la qualità dei materiali, già all'altezza delle concorrenti nostrane, il gusto degli accostamenti cromatici e la piacevole sensazione tattile restituita dai comandi fisici. Ma è l'infotainment a fare scuola: uno schermone da 15,6" che grazie a un comando swipe trasla dal centro della plancia al lato del passeggero (e viceversa). Originale, innovativo e utile, mostra una volta di più la maturità delle Case cinesi sul fronte dell'elettronica di consumo onboard. Come va. Una volta su strada, la Omoda 7 fa in fretta a mettere in mostra il suo carattere: prima di tutto confortevole, la nuova Suv della Chery non smentisce la tradizione cinese sul fronte del settaggio di telaio e sospensioni. L'assorbimento delle asperità e il confort acustico sono sempre di buon livello. Tratti tipici da stradista, ma non manca qualche neo qua e là: in piena accelerazione (e le prestazioni non mancano, con i 347 CV del sistema Super Hybrid) l'avantreno tende ad alleggerirsi, mentre gli Adas necessitano di un "fine tuning" prima dell'arrivo in Europa: sia per gli avvisi acustici, sia per gli interventi di correzione, un po' troppo invadenti per i nostri gusti. Efficienza notevole. Il suo punto di forza resta tuttavia un altro: come sulla gemella Jaecoo 7, che nella nostra prova su strada ha toccato i 29,9 km/l, anche in questa economy run attraverso la Cina, il Super Hybrid (un plug-in che abbina un 1.5 quattro cilindri a ciclo Miller con un motogeneratore e una seconda unità elettrica di trazione) ha messo in mostra un'efficienza non comune. Grazie alla taglia della batteria (34,5 kWh) abbiamo percorso 114 km in elettrico (con un'andatura tranquilla in città) e non abbiamo fatto fatica a superare i 1.100 km di autonomia complessiva. Merito anche del termico, che anche dopo l'utilizzo autostradale non fa fatica a viaggiare al di sotto dei 6 l/100 km. Un bel biglietto da visita, in vista del lancio in Italia del prossimo autunno.
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Mercedes - Cinque nuove serie speciali per lItalia
La filiale italiana della Mercedes ha annunciato cinque nuove serie speciali, realizzate esclusivamente per il nostro mercato, caratterizzate da una ricca dotazione di serie, con vantaggi per il cliente tra il 50% e l'84% (rispetto ad acquistare gli stessi optional separatamente). Le nuove serie arriveranno in primavera, e saranno: Classe B ed EQA Street Edition, GLA Tech Edition, GLB Seaside Edition, Classe C Station Wagon Travel Edition e CLE Coupé Lifestyle Edition, con elementi provenienti dal catalogo Manufaktur, il programma di personalizzazione della Stella. Mercedes Classe B Street Edition. Realizzata sulla base della 180 d Progressive Advanced Plus, aggiunge alla dotazione già prevista i vetri posteriori oscurati, le telecamere a 360, il monitoraggio dell'angolo cieco, il cruise control adattivo Distronic, la connettività Apple CarPlay e Android Auto e il climatizzatore automatico. Gli interni sono in tessuto Artico nero, colore ripreso anche dal cielo dell'abitacolo. Mercedes EQA Street Edition. La Suv elettrica della Stella è basata sulla 250+ Progressive Advanced Plus, a cui aggiunge i cerchi di lega da 19, i vetri posteriori oscurati, le telecamere a 360, il cruise control adattivo e l'integrazione con gli smartphone, i sedili a regolazione elettrica con memoria e i rivestimenti in Artico nero. Mercedes GLA Tech Edition. La base di partenza per questa serie è la AMG Line Advanced Plus, per le motorizzazioni 200 d e 250 e: in più troviamo il Pacchetto parcheggio con telecamere a 360, il monitoraggio dell'angolo cieco e il cruise control adattivo, il climatizzatore automatico, la connettività per smartphone e i fari a led multibeam. Ancora, tetto panoramico in vetro, dettagli in alluminio chiaro, interni in Artico / microfibra Microcut in marrone Bahia. GLB Seaside Edition. Disponibile per le motorizzazioni 200 d e 200 d 4Matic, è basata sull'allestimento AMG Line Advanced Plus ed è proposta in Blu Spettrale metallizzato. Di serie i cerchi di lega AMG da 20, il pacchetto Night, i fari a led multibeam e il tetto panoramico. All'interno troviamo dettagli in legno di tiglio nero a poro aperto, connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, climatizzatore automatico e cruise control adattivo. Mercedes Classe C Station Wagon Travel Edition. Sviluppata partendo dalla AMG Line Advanced Plus e disponibile per le motorizzazioni C 220 d 4Matic e C 300 de 4Matic, aggiunge il pacchetto Night con i cerchi di lega da 19 AMG, il cruise control adattivo, i vetri insonorizzati e i fari Digital Light che proiettano immagini e simboli sulla strada. In abitacolo troviamo invece i sedili anteriori con funzioni di massaggio e la console centrale con effetto metallico. La motorizzazione a gasolio comprende anche il pacchetto tecnico con sospensioni adattive e asse posteriore sterzante. Mercedes CLE Coupé Lifestyle Edition. L'edizione speciale della coupé tedesca è offerta in tre varianti di personalizzazione a partire dal pacchetto estetico AMG Line: c'è in Blu Spettrale metallizzato con interni in Artico Beige, in Grigio Grafite con interni in Artico Marrone Siena, oppure in Grigio Alpi Manufaktur e interni in Artico nero. Su tutte le versioni di serie il pacchetto Night con tetto panoramico, cerchi di lega da 20 AMG e interni con inserti in legno nero. La dotazione tecnologica si completa con il cruise control adattivo, i proiettori Digital Light, le sospensioni adattive e l'asse posteriore sterzante.
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Automobili Mignatta - Rina, tutta di carbonio col V8 e il manuale
Automobili Mignatta presenta Rina: si tratta dell'opera prima del costruttore piemontese legato alla JM, che vanta 25 anni di esperienza nel settore dei compositi. Ispirata alle sportive del passato, la Rina è costruita totalmente di carbonio e propone un powertrain endotermico V8 aspirato con cambio manuale. Con un peso a secco di circa 1.000 kg distribuito equamente tra gli assi, la vettura promette una guida pura e diretta. 290 mila euro per 30 esemplari all'anno. Il fondatore della AM, Josè Mignatta, è pronto a concludere entro un anno lo sviluppo per consegnare la prima auto definitiva nel corso del 2026. Mignatta costruirà la Rina in 30 esemplari all'anno nella fabbrica di Valfanera d'Asti, dove sarà allestito un vero e proprio atelier per la configurazione e la personalizzazione di ogni esemplare. Il prezzo è fissato a quota 290mila euro, tasse escluse. Scocca e carrozzeria sono di carbonio. Partendo dalla progettazione di una monoscocca di carbonio specifica, denominata JM-SM e con elevatissimi valori di rigidità torsionale e flessionale, il responsabile dello stile Davide Dessi ha disegnato un'aggressiva carrozzeria speedster due posti di carbonio rinforzata con kevlar da 4,41 metri di lunghezza e 2,68 metri di passo, alta appena 1,15 metri. La carrozzeria è realizzata con uno stampo unico, una sfida tecnica possibile grazie all'esperienza della JM nel settore. Minimalista dentro e fuori. Con il solo aeroscreen di protezione l'esterno e l'interno si fondono: infatti, l'abitacolo è privo di schermi e davanti al guidatore è previsto un cupolino con elementi analogici, mentre al centro della plancia sono posizionati il contachilometri e la leva del cambio con selettore a griglia. Nelle portiere ci sono le nicchie per ospitare i caschi, mentre i sedili sono ricavati nella scocca stessa e caratterizzati da pad imbottiti, con pedaliera regolabile. Le finiture sono realizzate di alluminio, carbonio e pelle di toro lavorata artigianalmente e tagliata al laser. V8 di derivazione Ford e cambio manuale. Questa filosofia minimalista e classica è stata applicata anche al powertrain: per la Rina è previsto infatti uno schema tradizionale con un V8 di 5.0 litri aspirato di alluminio di derivazione Ford, abbinato al cambio manuale sei marce con schema transaxle e al differenziale autobloccante. Il motore è stato modificato su specifiche AM da Italtecnica Engineering, che ha lavorato sul sistema di aspirazione per esaltare l'effetto RAM (lo sfruttamento dell'inerzia dei gas di scarico, ndr), sull'impianto di scarico e sulla messa a punto elettronica. 2 kg/CV. I dati relativi a potenza, coppia e prestazioni saranno resi noti una volta terminato il processo di omologazione in collaborazione con TV Rheinland, ma la Casa ha già confermato che il rapporto peso/potenza sarà nell'ordine dei 2 kg/CV. L'assetto, con sospensioni a quadrilatero e ammortizzatori regolabili, prevede cerchi da 19 e 20" abbinati a pneumatici semi-slick Pirelli PZero Trofeo RS, mentre l'impianto frenante con Abs è firmato Brembo con dischi anteriori da 360 mm e pinze a sei pistoncini. In opzione sarà offerto l'impianto carboceramico.
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Renault R5 Turbo 3E - Boom di ordini per la "bomba" da 540 CV
Gli ordini della Renault R5 Turbo 3E sono stati aperti solo alla fine di aprile, ma sono già 850 le prenotazioni ricevute. Per il momento la Casa francese ha previsto una produzione di soli 1.980 esemplari della sua supercar in formato mignon, ma visto il successo riscontrato nella prima settimana non ci stupiremmo se dovesse cambiare idea. Le consegne inizieranno nel 2027, quando i primi esemplari usciranno dallo stabilimento Alpine di Dieppe. Un anticipo corposo. In questa fase iniziale il prezzo di partenza è fissato in 155.000 euro, e teoricamente è valido solo per i primi 500 clienti, che dovranno finalizzare la prenotazione con un anticipo di 50.000 euro. Non sappiamo quale sarà la cifra per gli altri ordini, né se la promozione è stata applicata a tutti quelli ricevuti fino a questo momento. Ogni R5 Turbo 3E sarà personalizzata secondo le esigenze del singolo cliente con la collaborazione dei designer della Renault. Appuntamento a Goodwood. La R5 Turbo 3E, che nello stile richiama le storiche R5 Turbo degli anni Ottanta (annata ripresa anche nel numero di esemplari previsti), monta due motori sull'asse posteriore, capaci di una potenza massima di 540 CV, per uno scatto da ferma a 100 km/h in meno di tre secondi e mezzo. Il debutto di fronte al pubblico è previsto per il Goodwood Festival of Speed di luglio.
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Codice della strada - Ecco come funzionano i controlli per droga
Sgombrato il campo sull'utilizzo dell'urina per provare il reato di guida dopo l'assunzione di sostanze stupefacenti, è utile ricordare che la riforma del Codice della strada entrata in vigore il 14 dicembre 2024 è intervenuta anche sugli strumenti e sulle modalità di accertamento di questo reato. Vediamo dunque un po' più nel dettaglio, ma con le necessarie semplificazioni, come si svolgono i controlli su strada e nelle strutture sanitarie. 1. Il tampone. Sulla strada si parte da un test preliminare sulla saliva, una sorta di tampone che mantiene, come in precedenza, la sua funzione di screening. Come spiegato su Quattroruote di febbraio 2025 da Giandomenico Protospataro, ex dirigente della Polizia Stradale e autore per l'Egaf delle pubblicazioni di riferimento in materia stradale, gli agenti o i militari impegnati nei controlli su strada quando abbiano fondato motivo, che deve essere documentato adeguatamente, di ritenere che il conducente abbia fatto recente uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, possono procedere, direttamente sulla strada, a effettuare un prelievo di liquido salivare. Diversamente dal passato, dunque, la polizia non ha più bisogno di portare il conducente in ospedale per effettuare il prelievo. 2. L'esame del tampone. Il campione di saliva prelevato dagli agenti o dai militari, opportunamente conservato, viene poi portato in un laboratorio specializzato dove, attraverso accurati esami di secondo livello e di provata attendibilità si accerta se il conducente ha effettivamente assunto di recente sostanze stupefacenti o psicotrope. Solo questo accertamento di secondo livello, compiuto da laboratori accreditati e con metodiche coerenti con le linee guida in materia di tossicologia forense, è prova sufficiente affinché una persona possa essere denunciata, precisa Protospataro. 3. Il prelievo in ospedale. E se gli agenti o i militari non hanno gli strumenti per prelevare la saliva, ma hanno comunque fondato motivo di ritenere che il conducente abbia fatto recente uso di sostanze stupefacenti o psicotrope? Possono sempre accompagnare il conducente in ospedale dove sarà effettuato un prelievo di saliva o di sangue che sarà analizzato con le tecniche menzionate poc'anzi. La stessa possibilità di fare prelievo e analisi in ospedale è sempre consentita alla polizia quando il conducente sia stato ricoverato a seguito di un incidente. In caso di rifiuto scatta la denuncia. Nessuna possibilità, infine, di rifiutare i test o di essere accompagnato in ospedale. Chi si rifiuta, infatti, sarà comunque denunciato all'autorità giudiziaria e, in caso di condanna subirà conseguenze penali sostanzialmente uguali a quelle previste per chi è stato oggetto di accertamento con esito positivo. Multa fino a 6 mila euro e arresto fino a un anno. Infine, nulla cambia in caso di condanna per il reato di guida dopo avere assunto sostanze stupefacenti: ammenda da 1.500 a 6.000 euro, arresto da sei mesi a un anno, sospensione della patente da uno a due anni (revoca per i conducenti professionali con divieto di conseguirla di nuovo per i successivi tre anni) e sequestro ai fini della confisca del veicolo, tranne il caso in cui il mezzo appartenga a un'altra persona.
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Mercedes-AMG - Le prime foto della supersportiva elettrica da 1.000 CV
La AMG ha pubblicato nuove immagini che anticipano la sportiva ad altissime prestazioni che verrà presentata ufficialmente a giugno. Costruita sulla piattaforma AMG.EA a 800 volt specifica per vetture elettriche, sarà mossa da un powertrain capace di oltre 1.000 CV di potenza. L'erede a batteria della AMG GT Coupé 4 dovrà vedersela con la Porsche Taycan e la Audi e-tron GT, che nelle loro versioni più potenti erogano rispettivamente 1.034 e 925 CV. Sguardo aggressivo. AMG scrive che l'auto ha lo sguardo concentrato di un vero atleta, con riferimento alle luci a Led all'anteriore che riprendono la stella della Mercedes. Spettacolari gli elementi luminosi al posteriore, con un effetto tridimensionale di grande impatto: in queste immagini ce ne sono solo due, ma l'auto utilizzata per i primi test della piattaforma AMG.EA suggerisce che potrebbero essercene addirittura sei, tre per lato. Sinuose le linee della carrozzeria, che termina in una coda con spoiler attivo. Ridotti gli sbalzi e ruote da 21 con cerchi aerodinamici. Arriverà anche la Suv. Sulla piattaforma AMG.EA è in sviluppo anche una muscolosa Suv elettrica, che con la berlina condividerà il powertrain, di cui nelle scorse settimane è stato visto un muletto impegnato nei test su strada. Il suo arrivo è previsto entro l'anno, ma solo dopo la berlina.
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Dazi - Accordo tra Usa e Regno Unito: per le auto tariffe al 10%
La Casa Bianca ha raggiunto un accordo con il Regno Unito sulla questione dei dazi. L'intesa, la prima del genere da quando Donald Trump ha scatenato la sua guerra commerciale, è di particolare importanza per il settore automobilistico britannico perché prevede una netta riduzione delle tariffe doganali sull'esportazione di veicoli oltreoceano.Le nuove aliquote. Washington e Londra hanno concordato di ridurre dal 27,5% (il 25% già annunciato e aggiuntivo rispetto al 2,5% già da tempo in vigore) al 10% i dazi sui veicoli britannici esportati negli Stati Uniti: la nuova aliquota, più alta del 2,5% in vigore prima del 3 aprile scorso, ma comunque decisamente più favorevole di quella annunciata, si applica a una quota di 100 mila vetture, poco meno dei 102 mila mezzi spediti l'anno scorso verso i porti statunitensi dai costruttori presenti nel Regno Unito. Al momento non è ancora chiaro come funzionerà in dettaglio il meccanismo doganale della quote, ma il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha spiegato che i costruttori britannici dovranno pagare tariffe del 25% una volta superato il limite dei 100 mila veicoli esportati. Tuttavia, il premier britannico Keir Starmer non ha escluso "la possibilità di aumentare la quota". L'impatto dell'accordo. L'accordo riguarda aziende come Aston Martin, Bentley, Rolls-Royce, McLaren, Mini e, soprattutto, Jaguar Land Rover. Il gruppo controllato dall'indiana Tata sarebbe stato il più penalizzato dal neo protezionismo americano e non a caso ha sospeso tutte le esportazioni fino al 4 maggio. Gli Stati Uniti rappresentano di gran lunga il maggior mercato per JLR: le 128.988 vendite dell'esercizio fiscale al 30 marzo pesano per il 32% sui volumi totali. Tuttavia, un parte consistente delle esportazioni negli Stati Uniti è rappresentata dalle Suv Defender e Discovery, prodotte in un impianto in Slovacchia e quindi ancora sottoposte ai dazi sui beni europei. A ogni modo, l'amministratore delegato Adrian Mardell ha "accolto con grande favore questo accordo". Dello stesso tono il primo commento a caldo di Mike Hawes, numero uno dell'associazione di settore britannica Smmt: "L'applicazione dei dazi ha rappresentato una minaccia grave e immediata per gli esportatori automobilistici del Regno Unito, quindi questo accordo fornirà un sollievo più che necessario". Del resto, gli Usa sono il principale mercato di sbocco per le produzioni britanniche, rappresentando il 17% delle esportazioni totali nel 2025. Lo stesso vale per le isole britanniche: importano ben il 27% dell'export automobilistico statunitense. Gli altri beni. L'intesa, accolta con molte critiche da un'associazione di settore americana (l'American Automotive Policy Council ha accusato la Casa Bianca di aver dato priorità alle trattative con Londra e non ai ben più importanti negoziati con Canada e Messico), non interessa solo il mondo dell'auto, ma anche altri comparti produttivi: per esempio, vengono annullati i dazi del 25% sui prodotti siderurgici britannici e sull'etanolo (a sua volta, Londra li ha eliminati su 1,4 miliardi di litri di etanolo statunitense). Inoltre, è stato concordato un "accesso reciproco al mercato della carne bovina", con una quota esente da tariffe di 13.000 tonnellate metriche assegnate agli agricoltori britannici e statunitensi e nessun allentamento degli standard del Regno Unito sulle importazioni di prodotti alimentari. L'accordo prevede anche la conferma delle attuali tasse britanniche sui servizi digitali. Le parti hanno anche concordato di proseguire i negoziari su tante altre questioni, tra cui le tariffe sui prodotti farmaceutici, i dazi reciproci o l'accesso ai rispettivi mercati dei servizi digitali e finanziari.
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Aci - In Italia le auto sono sempre di più. E sempre più vecchie
L'Aci ha pubblicato il suo Annuario Statistico per il 2024, un compendio di alcune delle principali informazioni sul mercato dell'auto italiano. Tra queste spiccano alcuni dati sul parco circolante: sulle nostre strade si muovono sempre più auto e, soprattutto, veicoli sempre più anziani. Di più, e più vecchie. L'anno scorso, il parco italiano è cresciuto di altre 425 mila unità, arrivando a sfiorare i 41,3 milioni. Di conseguenza, è cresciuto anche il rapporto vetture/popolazione, salito a 701 auto ogni mille abitanti. Se si considera, invece, il totale dei veicoli, il rapporto è di 942 veicoli ogni mille (entrambi i valori in crescita rispetto al 2023). L'Aci sottolinea che entrambi gli indici sono i più alti in Europa. Cresce anche l'anzianità delle auto in movimento sulle nostre strade: il parco circolante ha raggiunto un'età mediana di 13 anni, due mesi in più rispetto al 2023. Inoltre, i veicoli pre-Euro 4 (da Euro 0 a Euro 3), ossia con almeno 19 anni, rappresentano il 24% circa del totale. Iscrizioni, radiazioni, usato. L'Annuario fornisce altri numeri. Le prime iscrizioni al PRA sono state poco meno di 1,6 milioni di unità (+0,7% sul 2023), un valore ancora lontano dagli oltre 2 milioni della prima decade degli anni 2000 e dai livelli pre-Covid (2017-2019), quando si erano registrate circa 1.900.000 immatricolazioni. La "domanda netta" (prime iscrizioni meno le radiazioni) è cresciuta di poco meno di 350 mila unità, a causa del numero di radiazioni riscontrate nel 2024 (circa 1.245.000: terzo anno più basso del periodo 2000-2024). Il saldo positivo è andato a incrementare ulteriormente la consistenza del parco autovetture. Nel 2024 l'età mediana delle autovetture radiate era di 18 anni e 9 mesi, in aumento di tre mesi rispetto al 2023. Quanto all'usato, i trasferimenti netti di proprietà sono aumentati dell'8,5% a oltre 3,15 milioni di contratti. Nel 2024, il rapporto passaggi netti/prime iscrizioni è stato pari a 1,98 (ogni 100 vetture nuove ne sono state vendute usate 198), in aumento rispetto all'1,84 del 2023.Spesa e gettito. In crescita anche la spesa per l'auto: nel 2024, gli italiani hanno sborsato poco più di 165 miliardi di euro (+3%). Le principali voci di spesa (il 57% del totale) sono acquisto e ammortamento (53 miliardi) e carburante (41 miliardi), seeguiti da manutenzione e riparazione, con oltre 29 miliardi. La spesa media per l'utilizzo dell'auto è stata pari a circa 4.000 euro, in aumento di poco meno di 100 euro rispetto al 2023. Infine, aumenta anche il gettito fiscale: poco meno di 71 miliardi, il 2,2% in più. L'entrata maggiore per l'erario è ancora una volta quella derivata dalla vendita dei carburanti (39 mld). Seguono Iva per acquisto veicoli (9,8 miliardi) e tassa automobilistica (7,5 miliardi).
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Dealer Day 2025 - DFSK presenta la Glory 500 Turbo
Si svolgerà dal 13 al 15 maggio a Verona l'Automotive Dealer Day 2025, evento B2B nel quale si incontrano Case costruttrici, dealer, filiera e operatori del settore. Durante l'evento la China Car Company, che distribuisce in Italia il brand Dfsk, presenterà la Suv Glory 500 Turbo, che verrà commercializzata nel corso dell'anno. 44 CV in più. Il nuovo modello è mosso da un quattro cilindri 1.5 da 110 kW (150 CV) e 220 Nm di coppia massima: sono 44 i cavalli extra rispetto alle motorizzazioni già presenti a listino (che rimarranno comunque in gamma), e che permettono alla Suv cinese di raggiungere i 190 km/h di velocità massima. La trazione è anteriore, il cambio può essere manuale a sei rapporti oppure con trasmissione a variazione continua. Offerte e garanzia. Come per il resto della gamma, anche per la Dfsk Glory 500 Turbo viene offerta una garanzia di 5 anni o 100.000 km. Fino alla fine del mese è inoltre in vigore la campagna Momenti di Glory, che offre incentivi senza vincoli di permuta o rottamazione.
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Bosch - Si punta alla crescita del fatturato, ma il 2025 resta "denso di incertezze"
Dal settore automotive continuano ad arrivare segnali negativi per via di diversi fattori, a partire dal neo-protezionismo americano. L'ultimo operatore a manifestare il proprio pessimismo è la Bosch: il maggior produttore al mondo di componentistica, alla luce degli "sviluppi volatili del commercio globale", ritiene che "le prospettive per l'anno in corso siano piene di incertezze", al punto da rendere difficile qualsiasi esercizio di "valutazione". Le prospettive. Per quest'anno, la Bosch punta sempre a una crescita organica del fatturato compresa tra l'1 e il 3% (è escluso il contributo delle recenti acquisizioni di alcuni rami d'azienda di Johnson Controls e Hitachi) e a un magine operativo in miglioramento rispetto al 3,5% del 2024, anche se il contesto economico è destinato a una persistente debolezza, in particolare in alcuni mercati chiave. "Dobbiamo impegnarci ancora di più per mantenere i costi competitivi e porteremo avanti la nostra strategia di crescita attraverso investimenti, innovazioni e acquisizioni", ha detto il direttore finanziario Markus Forschner. A tal proposito, Bosch ha annunciato la costituzione della consociata Bosch Ventures e la disponibilità a investire circa 250 milioni di euro su startup tecnologiche. Inoltre, l'azienda punta sempre a sfruttare opportunità nel campo della mobilità elettrica (solo quest'anno saranno avviato altri 50 progetti, in particolare tra Europa e Cina), dell'idrogeno e dei veicoli software-defined. "Il futuro della mobilità sarà determinato dal software e vogliamo rimanere all'avanguardia come partner delle Case automobilistiche", ha affermato il presidente Stefan Hartung. "Una tecnologia importante per il futuro è il motore a idrogeno, un sistema di propulsione che non emette CO2 a livello locale ed è particolarmente adatto per camion pesanti, fuoristrada e macchine agricole e per l'edilizia".I conti annuali. L'anno scorso, la Bosch ha visto uscire dal suo organico quasi 11.600 persone e, alla luce dei tagli varati in autunno, prevede una continua riduzione del personale, soprattutto in Germania ed Europa. L'esercizio 2024 si è chiuso con risultati finanziari in calo, il fatturato è sceso dell'1,4% a 90,3 miliardi e l'utile operativo da 4,8 miliardi a 3,1 miliardi, per un margine in discesa al 3,5%, mentre i flussi di cassa sono diminuiti da 2,2 miliardi a 900 milioni. In calo anche gli investimenti, passati da 5,5 miliardi a 5,1 miliardi. Le attività legate al mondo dell'auto hanno, invece, dimostrato una maggior resilienza, con ricavi in flessione di appena lo 0,7% a 55,8 miliardi (+0,2% a cambi costanti) e un margine operativo in contrazione dal 4,4% al 3,8%. L'azienda, però, è stata in grado di invertire la rotta già nel primo trimestre con vendite in miglioramento del 4%. I vertici aziendali hanno quindi confermato il target di un margine operativo al 7% nel 2026 e l'obiettivo di una crescita media annuale del fatturato tra il 6 e l'8% fino al 2030. Tuttavia, Hartung non ha fatto mistero delle crescenti difficoltà legate ai continui cambiamenti nello scenario globale e all'intensificazione della concorrenza asiatica.
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Renault - Un nuovo full hybrid da 160 CV per Captur e Symbioz
La Renault ha presentato una nuova motorizzazione full hybrid E-Tech da 160 CV, ordinabile già da oggi per la Captur, con prezzi che partono da 30.250 euro. Nel mese di giugno debutterà anche sulla Symbioz, sostituendo l'attuale powertrain da 145 CV. Calano i consumi. La nuova motorizzazione utilizza lo schema full hybrid del gruppo Renault, e si basa su un 1.8 quattro cilindri da 109 CV a iniezione diretta, abbinato a un'unità elettrica da 36 kW (49 CV) e un motogeneratore da 15 kW, che si occupa anche degli innesti del cambio multimodale a quattro rapporti. Cresce la dimensione della batteria, che passa da 1,2 a 1,4 kWh: in questo modo, secondo quanto dichiarato dalla Casa francese, ci si può muovere nel traffico cittadino in modalità elettrica fino all'80% del tempo di percorrenza, con consumi pari a 4,4 l/100 km ed emissioni pari a 99 g/km di CO2. Subito disponibile per Captur. La Captur con la nuova motorizzazione E-Tech da 160 CV può già essere ordinata, negli allestimenti techno ed esprit Alpine, con prezzi rispettivamente di 30.250 e 33.050 euro. Le consegne inizieranno a luglio. Con l'ingresso in gamma del nuovo motore, spariscono dal listino la precedente motorizzazione da 145 CV e la mild hybrid da 160 CV. Sulla Symbioz arriva più tardi. Il motore full hybrid da 160 CV arriverà solo a giugno, per sostituire quello da 145 CV attualmente a listino. La gamma si amplierà con una nuova motorizzazione benzina mild hybrid da 140 CV, mossa da un quattro cilindri turbobenzina da 1.3 litri abbinato a un cambio manuale a sei rapporti.
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Changan - La Deepal S07 sbarca in Europa
Il costruttore cinese Changan ha iniziato la produzione dei primi esemplari della Deepal S07 destinati al mercato europeo (qui trovate i dettagli). La Suv elettrica, realizzata nello stabilimento di Nanchino ma disegnata nel Centro stile della Casa a Torino, arriverà a giugno in Germania, Norvegia e Regno Unito, con consegne previste da settembre anche in Olanda e Danimarca. I prezzi partono da 45.000 euro. Assalto all'Europa. Per supportare la commercializzazione, Changan ha predisposto un centro ricambi nei Paesi Bassi in collaborazione con Kuehne+Nagel e con la S07 punta a incrementare le vendite globali puntando al Vecchio continente. Nato 40 anni fa e forte di 20 milioni di veicoli prodotti, il gruppo cinese punta a consolidarsi in Europa proprio col marchio Deepal: a oggi, complessivamente, il brand ha venduto circa 400.000 in poco meno di due anni e mezzo, di cui 240.000 solo nel 2024.
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Motor Valley Fest 2025 - L'industria automobilistica del futuro tra innovazione e sostenibilità
Dal 5 all'8 giugno Modena ospiterà la settima edizione del Motor Valley Fest (qui le scorse edizioni), dedicata quest'anno al tema "Industria di domani" e alla visione 5.0 del settore automotive. Il programma si aprirà al Teatro Storchi con un talk inaugurale che vedrà la partecipazione di esperti, manager e rappresentanti delle istituzioni. Il convegno esplorerà le traiettorie evolutive dell'industria automobilistica nel contesto della transizione digitale e sostenibile. Da Ferrari a Dallara. Tra gli interventi, McKinsey & Company presenterà una ricerca sul comportamento dei clienti ultra-high-end, mentre Teodoro Lio, Ceo di Accenture Italia, offrirà una visione del settore automotive alla luce delle trasformazioni guidate dall'Intelligenza Artificiale. Brunello Cucinelli condividerà invece una riflessione sull'eccellenza artigianale, l'estetica e la responsabilità sociale. A chiudere la mattinata sarà la Motor Valley Top Table, confronto tra i vertici dei principali brand della Motor Valley: Ferrari, Maserati, Pagani, Lamborghini, Dallara e Ducati. Il dibattito si concentrerà sulle sfide e le opportunità in un contesto sempre più complesso di tensioni commerciali internazionali.
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<p>Modellismo</p><p> </p> - Fiat 1300 1961 Scala 1:18 di Laudoracing Models
Riordinando la mia collezione di Quattroruote, mi sono imbattuto nel numero di ottobre del 1961: in copertina, un gioco di specchi mostrava la Fiat 1300. Oggi, la troviamo in scala perfettamente riprodotta da Laudoracing-Models: vediamola più da vicino. Lo stile strizzava l'occhio alle linee statunitensi dell'epoca, più precisamente a quelle espresse dalla Chevrolet Corvair. La riproduzione in scala 1:18 è di altissima fedeltà, sia per la linea, sia per gli interni; la verniciatura è curata, non copre e non nasconde dettagli; cerchi e gomme sono ben proporzionati, i pneumatici ben scolpiti e dalla classica spalla bianca. Le cromature si apprezzano per la qualità, sia sui paraurti che sul sottile profilo perimetrale, così come per la calandra. Realistici i gruppi ottici anteriori, buona la trasparenza e il dettaglio delle righe di rifrazione. La targa, rigorosamente torinese è in rilievo, dettagli spesso usati sulle Laudoracing. Guardando l'interno si apprezzano i particolari di questa 1300, come la corona che fungeva da clacson all'interno del volante. La strumentazione è ben visibile e graficamente corretta, bene il resto della plancia. A catalogo, al prezzo di 116,90 euro sul sito del produttore sono possibili vari abbinamenti cromatici tra interni ed esterni. Realizzati con attenzione i sedili, così come i pannelli interni delle portiere.
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Recaro - Il rilancio passa da Torino
Recaro è uno dei grandi nomi dell'automotive tedesco, ma il suo futuro passa ormai da Torino e, per la precisione, da Caselette. Dallo scorso gennaio, il marchio è entrato in una nuova fase di rilancio sostenuta dalla Proma: l'azienda italiana di componentistica per l'auto (25 impianti in tre continenti e un fatturato di 1,1 miliardi di euro) ha firmato a dicembre l'accordo con la curatela fallimentare della Recaro per garantire la continuità operativa della sede tedesca e da allora ha avviato un programma di investimenti incentrato anche sull'espansione delle produzioni in Italia. Il rilancio. La strategia della società guidata da Luca Pino ha il suo elemento chiave proprio nell'impianto di Caselette, dove sono già operative le linee produttive per le forniture di primo equipaggiamento ai costruttori: la Ineos, per esempio, è riuscita a riavviare le sue attività di assemblaggio ad Hambach grazie all'intervento della Proma nel salvataggio della Recaro. L'operazione ha quindi consentito di avviare un progetto di ampliamento del sito torinese. Il polo, già attivo da tempo nell'assemblaggio di sedili destinati al mercato europeo, diventerà presto un Recaro Campus e sarà potenziato nei prossimi mesi sia sul fronte della capacità produttiva, che in termini occupazionali. Inoltre, nel primo trimestre è ripartita anche l'attività aftermarket a Stoccarda e non mancano diverse altre iniziative volte a evidenziare la rinascita del marchio tedesco: l'1 maggio è stato organizzato un raduno di appassionati al circuito del Nürburgring, il GERCollector Trackday, mentre per i prossimi mesi è in programm la partecipazione al MIMO Milano Monza Motor Show, dove si terrà anche la Recaro Parade, e al Salone dell'Auto di Torino.
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Emissioni di CO2 - Via libera all'emendamento sulle multe
L'atteso emendamento ai regolamenti comunitari sulle emissioni di anidride carbonica di auto e furgoni si può ormai dare per adottato nel corpus normativo dell'Unione Europea. Il Parlamento, infatti, ha votato a favore della proposta di modifica inserita dalla Commissione nel Piano d'Azione dello scorso marzo: i sì sono stati 458 e i no 101, mentre 14 deputati si sono astenuti. I prossimi passi. Ora, manca solo un passaggio prettamente tecnico legato al meccanismo di funzionamento delle istituzioni comunitarie. Lo stesso Parlamento ha deciso di trattare la questione dell'emendamento tramite una procedura d'urgenza al fine di accelerarne l'adozione, accogliere l'invito del presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, per una rapida approvazione ed evitare un procedimento ordinario che avrebbe comportato mesi e mesi di dibattiti e ritardi. Ora, per entrare in vigore, il testo necessita solo del via libera formale del Consiglio Ue, che proprio ieri ha adottato lo stesso provvedimento proposto dalla Commissione, senza apportare alcuna modifica.Bene, ma non basta. L'emendamento, che introduce maggior flessibilità nelle sanzioni per lo sforamento dei limiti emissivi (i costruttori potranno rispettare gli obblighi per gli anni 2025, 2026 e 2027, calcolando la media delle loro prestazioni nel triennio e non nei singoli anni) rischia di rivelarsi un fuoco di paglia senza ulteriori misure di sostegno al settore o correttivi alle attuali politiche comunitarie. A tal proposito, il presidente dell'Anfia, Roberto Vavassori, ha rinnovato i suoi dubbi prima del voto parlamentare: "Seppur non risolutrice dell'annoso tema della sanzioni, l'adozione della misura, concedendo ai costruttori un più ampio respiro temporale per il raggiungimento dei target, deve essere il primo e fondamentale passo del più ampio e complesso percorso di revisione regolamentare settoriale che Anfia auspica possa concretizzarsi in questa legislatura europea, anche grazie al sostegno del governo e dei membri italiani al Parlamento europeo". Dello stesso tono il commento dell'Acea. Secondo il direttore generale Sigrid de Vries, l'emendamento "è un passo nella giusta direzione, perché riconosce le complessità e le difficoltà persistenti del mercato automobilistico". Tuttavia, "le sole flessibilità immediate non sono sufficienti a rimettere in carreggiata la transizione e la revisione" del regolamento sulle emissioni promessa nel Piano d'Azione "sarà un elemento essenziale per definire una strategia di decarbonizzazione a lungo termine".
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Toyota - I dazi Usa affossano le previsioni sui profitti annuali
La Toyota fornisce indicazioni decisamente negative sui dazi introdotti negli Stati Uniti da Donald Trump. Il colosso giapponese, infatti, prevede di chiudere l'esercizio fiscale 2025-2026 con un utile netto di 3.100 miliardi di yen (circa 19 miliardi di euro al cambio attuale), il 35% in meno rispetto a quanto consuntivato nell'anno chiuso il 31 marzo scorso. Il crollo è legato proprio alle nuove tariffe doganali, ma la Toyota ha precisato che le previsioni tengono conto, in via provvisoria, solo dell'impatto dei dazi nei mesi di aprile e maggio, mentre l'amministratore delegato Koji Sato ha evidenziato come le conseguenze di lungo termine siano "al momento difficili da prevedere". Insomma, c'è il rischio concreto che il neo-protezionismo americano produca danni ancor più consistenti sui bilanci del gruppo giapponese. I conti annuali. Per ora, la Toyota ha quantificato in 180 miliardi di yen (1,1 miliardi di yen) l'effetto dei dazi sull'utile operativo annuale, destinato, a sua volta, a subire un calo del 21% a 3.800 miliardi, per un margine di appena il 7,8% (i ricavi sono visti in leggera crescita a 48.500 miliardi). D'altro canto, già i numeri dello scorso esercizio mostrano qualche crepa nella tradizionale solidità contabile della Toyota, alle prese con gli stessi problemi evidenziati da tanti altri costruttori nelle loro ultime trimestrali. Nonostante un fatturato in mgilioramento del 6,5% a 48.037 miliardi, l'utile operativo è sceso del 10,5% a 4.795 miliardi, il margine è diminuito dall'11,9% al 10% e i profitti sono calati del 3,6% a 4.765 miliardi. Detto questo, non manca un segnale positivo per gli azionisti. Infatti, la Toyota ha precisato l'intenzione di continuare ad aumentare i dividendi (saliranno da 90 a 95 yen per azione), "sebbene la situazione sia incerta a causa dell'impatto dei dazi statunitensi e di altri fattori che influenzano le performance".
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Osram Automotive - Un secolo di vita... con una novità
Si chiama Night Breaker Led Smart Ece H11 ed è la prima lampada Light Emitting Diodes omologata Ece (Commissione economica europea): con questa novità, Osram Automotive festeggia i 100 anni di vita. Stando al colosso tedesco, il dispositivo elimina la necessita di abbinare i numeri di omologazione dei fari e di applicare adesivi, mantenendo la facilita d'uso delle lampade alogene tradizionali. Offre inoltre una luce bianca brillante con una temperatura di colore fino a 6000K, mentre l'abbagliamento degli altri utenti della strada scende al di sotto dei valori massimi consentiti fino al 50%. Dotata di struttura resistente alle vibrazioni, con una durata fino a sei volte superiore, consuma fino al 60% in meno di energia, promette l'azienda, che ha effettuato test in un laboratorio di simulazione ambientale per influenze esterne estreme in termini di ingresso di acqua e polvere. Un secolo di innovazione. Ma la storia di Osram Automotive inizia nel 1925, quando la società di Monaco di Baviera presenta a un gruppo di curiosi, a Berlino, la prima lampadina per fari a doppio filamento al mondo (Bilux), che permette agli automobilisti di passare dalla luce abbagliante a quella anabbagliante, rappresentando una svolta per la sicurezza stradale. In particolare, la tecnologia alogena per i fari delle auto dal 1960 e le lampade alogene H7 e D1 allo xeno del 1990, che consentono alla società di diventare leader mondiale del settore. In parallelo, vengono sviluppati prodotti come gli abbaglianti addizionali e i fari da lavoro, le lampade Led di emergenza e segnalazione, nonché attrezzature per la manutenzione di batterie e pneumatici, dashcam.
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