Veicoli commerciali - Nasce il noleggio mensile Drivalia
Di noleggio a medio termine non si parla quasi, ma il renting di veicoli per periodi fra un mese e due anni può essere interessante per risolvere necessità temporanee. Con Be Free Evo Pro, Drivalia propone una soluzione flessibile proprio di questo tipo, pensato per artigiani e piccole imprese cui serve un furgnoe. Il nuovo servizio della società del gruppo CA Autobank è disponibile in due taglie che corrispondono alle dimensioni del furgone. Il pacchetto Be Free Evo Pro per il Fiat Ducato e l'Opel Movano a passo corto ha un canone di 799 euro più Iva, il Be Free Evo Pro Max per il Ducato o il Peugeot Boxer a passo lungo costa invece 899 euro mensili; in entrambi i casi si paga una fee d'ingresso (voucher d'iscrizione) di 299 euro. Il canone comprende assicurazione Kasko, 1.500 chilometri al mese, un solo guidatore, manutenzione ordinaria e straordinaria. Ai pacchetti base possono essere aggiunti la copertura Super Cover (139 euro mensili, 140 se include un secondo guidatore), mentre con 109 euro supplementari si acquistano altri 1.500 chilometri al mese. Il canone include 24 ore al mese di car sharing Drivalia E+Share nelle città di Milano, Roma, Torino e Lione. I contratti si acquistano nei Drivalia Store, on line sul sito Drivalia o su Amazon; il veicolo si ritira dopo 48 ore sempre nei Drivalia Store. I contratti hanno una durata minima di 30 giorni e possono essere rinnovati per un massimo di due anni e disdetti in qualsiasi momento senza penali.
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Fleet&Business - Scopri il nuovo numero
in distribuzione agli abbonati il fascicolo 39 bis di Quattroruote Fleet&Business. Un numero speciale interamente dedicato ai veicoli commerciali, in considerazione della diffusione che gli autocarri fino a 3,5 tonnellate di peso totale hanno nelle imprese e nell'attività dei fleet manager e di tutti i professionisti delle flotte aziendali, del noleggio, delle altre forme di mobilità e delle reti di vendita e assistenza dei veicoli. Il bimestrale dell'Editoriale Domus è disponibile anche in edizione digitale per chi si registra nell'area dedicata di questo stesso sito. In copertina, il protagonista della prova su strada principale, il Fiat Professional E-Scudo. Il modello medio del marchio italiano, che si colloca fra il Doblò e il Ducato (e le rispettive versioni elettriche), è da poco disponibile in un'edizione aggiornata sia nell'estetica sia nella tecnologia. sempre un medio, ma plug-in anzi, l'unico ibrido a ricarica esterna del segmento e fra i pochi del mercato il Ford Transit Custom Phev, di cui analizziamo i consumi e l'autonomia, oltre ai riflessi che il powertrain ha sulle caratteristiche di carico. L'analisi del mercato dei veicoli commerciali mette in luce un periodo delicato per quasi tutti i canali di vendita. Sarà interessante verificare se i non pochi modelli di nuova generazione in arrivo, che descriviamo nella sezione Novità e anteprime, potranno dare risposte a un'utenza che sembra essersi messa in standby. Fra questi, il Kia PV5 e il Farizon Super Van, che abbiamo guidato in anteprima esclusiva. Ma anche diversi pick-up oggetto di una vera e propria evoluzione della specie. Una transizione verso nuove forme di sfruttamento della capacità dei vani di carico la stanno affrontando pure i furgoni, che con una diversa disposizione delle porte cercano di mettere d'accordo le esigenze degli operatori dell'e-commerce e quelle di aziende che trasportano merci diverse dai pacchi.Come ricevere Fleet&Business. Puoi ricevere gratuitamente la rivista e la newsletter settimanale registrandoti nella homepage.
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Auto elettriche - Francia: torna il leasing sociale, ma sarà meno "generoso"
Il governo francese fa un primo passo per ripristinare il leasing social, uno degli strumenti introdotti per accelerare l'adozione della mobilità elettrica. La misura, che ha ottenuto in passato un enorme successo al punto da costringere Parigi allo stop anticipato, tornerà operativo a settembre. Tuttavia, l'esecutivo transalpino ha deciso di apportare diverse modifiche sia al meccanismo di funzionamento, che all'importo della sovvenzione, destinato a essere decisamente meno generoso rispetto al passato. Lo Stato delega. Il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale stabilisce una novità importante per le modalità di erogazione, perché il sistema per noleggiare le auto elettriche sarà in capo ai fornitori energetici e non più allo Stato, da mesi alle prese con la necessità di ridurre un disavanzo pubblico in pericoloso aumento. A tal fine, saranno utilizzati i Titoli di Risparmio Energetico che ogni società energetica è obbligata a emettere per finanziare iniziative a favore della transizione. In altre parole, il leasing sarà finanziato dal fondo alimentato con gli introiti ottenuti dall'emissione di questi titoli da parte delle società di fornitura di elettricità, gas e carburanti. Si tratta di un meccanismo che, molto probabilmente, verrà utilizzato anche per sostenere il "bonus ecologique", l'incentivo all'acquisto di elettriche che ha subito già una consistente sforbiciata in termini di dotazione complessiva.Importi e primi criteri. Altra novità rilevante è rappresentata dall'importo dell'erogazione. Fino alla fine del 2023, un'automobilista poteva ricevere un sussidio fino a 13 mila euro per noleggiare un'elettrica. L'importo massimo dipendeva da una serie di condizioni, tra cui un reddito fiscale di riferimento inferiore ai 15.400 euro l'anno (quest'anno è stato alzato a 16.300 euro) e un utilizzo del veicolo per finalità lavorative su un percorso di almeno 15 chilometri al giorno e 8 mila l'anno. I criteri di ammissibilità non sono stati ancora definiti, ma circola l'ipotesi di una maggior severità per indirizzare gli aiuti ai meno abbienti. Il decreto stabilisce anche una validità dello strumento fino al 2030, ma per quest'anno la dotazione complessiva è stata ridotta a 369 milioni di euro: l'importo massimo per ogni auto arriva a 7.380 euro, alla luce dell'obiettivo indicato esplicitamente dal decreto di "sostenere economicamente il noleggio di almeno 50.000 autovetture elettriche", di cui almeno 5 mila in comuni con i livelli peggiori della qualità dell'aria (sarà l'agenzia Ademe a definire tali aree urbane). Infine, il leasing sociale non sarà più cumulabile con il bonus ecologique e pertanto sarà difficile che ci siano veicoli offerti con un noleggio inferiore ai 100 euro mensili come in passato.
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Xiaomi YU7 - Ambizioni europee, ipertecnologia cinese
Dagli smartphone alle automobili il passo è breve. Soprattutto se sei un marchio come Xiaomi che, per inciso, spazia pure dagli spazzolini da denti elettrici ai televisori al plasma, dai dispenser automatizzati per sapone mani agli smartwatch e nasci (nel 2010!) nel Paese dove tutto, o quasi, corre alla velocità della luce (la Cina). Il terreno, insomma, è fertile per dare i natali a un mezzo come la YU7. Volutamente ispirata al massimo del motorismo alle nostre latitudini, non rappresenta la semplice copia in carta carbone di qualcosa di già esistente. Parlare d'identità vera e propria è azzardato, però è indubbio che la YU7 manifesti una sua unicità. Fende bene. Dal vivo, la Xiaomi YU7 è abbastanza imponente, ma schiacciata com'è sulla strada dissimula in modo piuttosto elegante i suoi 5 metri esatti di lunghezza (il passo arriva a 3). Al di là dell'estetica, ripresa un po' qui un po' là dalla migliore produzione del Vecchio Continente, lo studio sull'aerodinamica (il Cx dichiarato è pari a 0,245) è indiscutibile. Non soltanto grazie a prese d'aria e sfoghi nei posti giusti, ma anche, per esempio, alle maniglie delle porte a filo carrozzeria: devono essere spinte verso l'interno per poter sbloccare la serratura. Le parli anche dall'esterno. La YU7 è realizzata con cura. Lo stile è minimal ma non troppo e i materiali impiegati fanno respirare l'aria rarefatta tipica delle macchine premium. In più, la cinese aggiunge alla ricetta un'abbondante dose di domotica (campo nel quale Xiaomi è molto forte) applicata all'autoveicolo. Le poltrone anteriori, rivestite di pelle Nappa, prevedono la posizione chaise-longue. E poi, puoi parlare alla macchina non soltanto attraverso i classici comandi vocali nell'abitacolo, ma pure quando sei fuori: così, se arrivi a piedi carico di borse della spesa, puoi chiedere alla YU7 di aprirti il vano bagagli. Davanti come dietro: il frunk (sotto uno dei cofani d'alluminio più grandi di sempre, da 3,11 metri quadrati) si solleva elettricamente e schiude un vano da ben 148 litri. Sommati ai 678 litri (dichiarati) del bagagliaio posteriore, è difficile non trovare il posto che serve. Dettagli casalinghi. Altri confort domestici? Il piccolo frigobar che fuoriesce dalla parte posteriore del tunnel centrale (ci stanno fino a sei lattine), gli schienali del divano regolabili elettricamente nell'inclinazione, lo smartphone dedicato a chi siede dietro, sul tunnel: di fatto, è la plancetta per la regolazione della temperatura della zona posteriore e sì, essendo collegato via wi-fi al sistema, il telefono funziona anche se lo rimuovete dall'alloggiamento (che lo ricarica). E poi impianto audio made in Xiaomi con 25 altoparlanti, filtro Hepa (da 2,2 metri quadrati) per il clima, tetto panoramico elettrocromatico. Nella posizione di tutto chiuso, è scurissimo e ben più filtrante rispetto alle soluzioni oggi in commercio; il rovescio della medaglia è che, per passare da una configurazione all'altra, occorre attendere circa tre minuti. Burocrazia. Il test drive è stato un po' particolare. Dopo aver atteso circa sei ore alla motorizzazione civile di Pechino per ottenere una patente di guida temporanea, ho scoperto che con automobili non ancora targate avremmo potuto guidare solamente all'interno di un'area privata. Nel nostro caso un resort (Aranya), a 150 chilometri dalla capitale. Una distanza che ho coperto comodamente sprofondato nella poltrona posteriore della YU7, e che mi ha consentito, se non altro, di apprezzare il confort di questa elettrica. Anche alle velocità autostradali non serve assolutamente alzare la voce per chiacchierare (i doppi vetri giocano un ruolo importante in questo, così come l'insonorizzazione dei passaruota e l'attento studio dell'aerodinamica) e le sospensioni con molle ad aria sanno essere piacevolmente morbide. Merito pure della raffinata architettura, poiché davanti c'è uno schema a doppio quadrilatero e dietro un multilink a cinque leve. Breve e poco intenso. Passiamo alla guida. Il tratto di strada sarebbe anche piacevole - una decina di chilometri con manto in perfetto stato e con diversi tornanti però il fatto è che bisogna andare piano (ci si può scapicollare fino a 70 km/h, come ricordano le due persone della Xiaomi che mi hanno accompagnato in macchina per tutto il tragitto) e che, semplicemente, è un lasso di tempo troppo breve per capirci qualcosa. Ma tant'è: nonostante i 690 cavalli e gli 880 Nm della YU7 Max, la top di gamma, posso affermare con ragionevole certezza che non siamo certo di fronte a una rivale della Taycan. L'elettrica sembra muoversi bene, i comandi (dal pedale del freno allo sterzo) restituiscono un feeling piacevole, ma quel che più colpisce, almeno dopo il breve test, è la sensazione di comodità: è quasi come essere in una bolla, perfettamente isolati dall'esterno. Bella e funzionale la strumentazione, inserita nella fascia sotto il parabrezza e completamente personalizzabile (un po' lo stesso sistema della BMW iX3, guidata qualche settimana fa a Miramas). Con il 93% della batteria agli ioni di litio da 101,7 kWh netti, l'autonomia indicata era di 533 chilometri. Ripristinabili a velocità record: in corrente continua, si parla di 480 kW, per un 10-80% in poco più di 10 minuti. A trovare la colonnina adatta, s'intende. Ma in Cina questo non è certo un problema. I prezzi. Infine, il listino: anche qui, siamo di fronte a una peculiarità, visto che in madrepatria la YU7 viaggerà tra i 30 mila e i 40 mila euro al cambio attuale, a seconda delle versioni. Cifre sostanzialmente impensabili da noi, almeno per contenuti di questo livello.
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Lancia Ypsilon - HF Racing, grinta da vendere
Far correre i giovani. Questo è il mantra della nuova Lancia Ypsilon HF Racing. Una vettura pronta per i campionati Rally 6 che rappresenta la porta d'accesso al mondo del motorsport di Stellantis (insieme alle sorelle a marchio Opel e Peugeot). Una piccola cinque porte con tantissime componenti derivate dalla serie, per divertirsi e imparare spendendo poco: 38.900 euro (più Iva) pronto gara. Per muovere i primi passi. Fin da quando me ne hanno parlato per la prima volta, questa HF Racing m'è piaciuta. Sarà perché m'ha ricordato i mei primi passi nelle competizioni, appena maggiorenne su quella che, vent'anni fa, era il punto d'ingresso al mondo delle gare in pista: la Toyota Aygo Cup. Che di similitudini con questa Ypsilon ne ha parecchie, soprattutto a livello di filosofia. La nuova HF Racing, infatti, è nata per avere un bassissimo costo chilometrico, così da poter essere guidata senza avere spese eccessive, consentendo ai più giovani di farsi le ossa. Si basa sulla scocca della sorella maggiore Rally 6 (quella da 212 CV che corre già da qualche mese): totalmente svuotata, ha due sedili da corsa, una rollcage e una nuova plancia con pulsantiere che servono per avviare il motore e gestire le poche funzioni elettroniche presenti a bordo (e i finestrini, unica fonte di refrigerio nel suo caldissimo abitacolo: a Balocco quando l'ho guidata c'erano 40 gradi). Di serie, o quasi. Davanti, la HF Racing monta un 1.2 turbobenzina identico in tutto e per tutto a quello impiegato sulla Ypsilon che si può comprare in concessionaria, ma senza elettrificazione e con un cambio manuale a sei rapporti. In pratica, il gruppo motopropulsore è quello che equipaggerà la nuova Grande Panda manuale e che già è disponibile sulla Citroën C3 base. Le uniche differenze sono lo scarico e la centralina elettronica, totalmente aggiornata per far erogare al piccolo tre cilindri 145 CV e 240 Nm di coppia. Rapporti corti, differenziale meccanico (non autobloccante), sospensioni di serie con taratura specifica per gli ammortizzatori, cerchi d'acciaio e impianto frenante quasi stock. Quasi, perché i dischi sono stati aggiornati (302 mm all'anteriore e 290 mm al posteriore) ed è stato eliminato il servofreno, per garantire una migliore gestione della potenza nell'uso agonistico. E pure il freno a mano è quello di serie, modificato solo per non bloccarsi quando lo si tira in su. Che sound... Salirci non è difficile: ho visto roll cage molto meno "comode". La posizione di guida è molto "seduta", con le gambe non troppo distese, ma la visibilità sulla strada è buona in tutte le direzioni. Un dettaglio che concorre a dare confidenza. Per accenderla, ovviamente, non c'è una chiave, ma si muove una levetta, si preme un tasto e in un attimo si scatena un putiferio che mai mi sarei aspettato da un milledue. Il sound è cattivo, da vera auto da corsa. Fa un baccano tremendo: bellissimo. La frizione stradale aiuta tanto nelle partenze e in manovra, ma ti rallenta un po' nelle cambiate: i ragazzi che ci correranno dovranno essere velocissimi nei passaggi, anche perché la corsa della leva non è corta. La spinta del 1.2 è notevole, anche perché deve muovere solo una tonnellata di peso, mentre lo sterzo mi è parso preciso, progressivo e reattivo. Con lei ti diverti davvero in curva, facendole fare quello che vuoi: è agilissima e giocando coi trasferimenti di peso le fai allargare la coda per chiudere le traiettorie con una facilità disarmante, inserendola in curva con una rapidità impensabile per una stradale. Tutto questo grazie a pochi interventi che hanno ridotto il peso e purificato la guida: zero elettronica (o quasi), per sentire tutto quello che l'auto ha da comunicarti. Anche in frenata, dove il pedale si gestisce di pressione, di forza e non di corsa: qui devi impegnarti per fare una staccata come si deve. Insomma, per andare forte con la HF Racing devi saperci fare. una palestra perfetta per il mondo dei rally, che da sola ti fa capire come qualche centinaio di chili in meno, un po' di rigidità in più e zero filtri possano trasformare un'utilitaria in un'affilata auto pronta per vincere.
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Aniasa - Nel 2025 boom di Bev e Plug-in
Boom di immatricolazioni elettriche e plug-in a noleggio nei primi cinque mesi dell'anno. A fronte di un incremento complessivo del 6,4% delle auto intestate alle società specializzate nella locazione, a breve e a lungo termine, tra gennaio e maggio 2025 le Bev sono aumentate del 79,19% e le Phev del 59,69% rispetto allo stesso periodo del 2024. Lo ha rivelato ieri a Roma il presidente dell'Aniasa, Alberto Viano, nel corso di un evento in cui è stato celebrato anche il 60 anniversario di fondazione dell'Associazione che all'interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, sottolineando il contributo che può aver dato a questa crescita la recente riforma del fringe benefit sulle auto aziendali in uso promiscuo, che proprio martedì prossimo andrà a regime.La spina sale al 12,3%. Certo, i numeri assoluti sono ancora piccoli rispettivamente 14.927 e 18.926 unità su un totale di 274.905 immatricolazioni a noleggio ma la quota di auto con la spina tra quelle entrate in flotta nella prima parte dell'anno è salita, nel giro di un anno, di quattro punti e mezzo, dal 7,8% del primo pentamestre, come lo ha definito Viano, del 2024 al 12,3% dello stesso periodo del 2025. L'unica alimentazione in calo è il gasolio, fino a non molti anni fa il vero, autentico, motore delle flotte aziendali a noleggio, che tra gennaio e maggio ha perso il 22,45% di immatricolazioni a noleggio e undici punti di quota di mercato (dal 40,6% dei primi cinque mesi del 2024 ai 29,6% dello stesso periodo di quest'anno).In locazione più di una macchina su tre. Complessivamente, come detto, il settore del noleggio è in salute. Rispetto a un mercato che nel suo complesso ha perso lo 0,15% di immatricolazioni, le vetture intestate alle imprese specializzate nella locazione sono aumentate del 6,4%, con una crescita più marcata nel lungo termine (+7,56%) rispetto al rent a car (+3,45%) e una quota di mercato che ha raggiunto, rispettivamente, il 24,58 e il 9,38%, per un totale del 34,23%.
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Auto elettriche e plug-in - Edison e Horizon insieme per la ricarica
La partnership tra aziende di noleggio a lungo termine e fornitori di energia elettrica è una delle strade più promettenti per accompagnare il passaggio dei privati ai veicoli a batteria e ibridi plug-in. Per questo Horizon Automotive, impegnata dalla fondazione nella semplificazione della locazione per renderla attrattiva anche per i privati, ha stretto una partnership con Edison Energia. I clienti del provider elettrico che sottoscriveranno un contratto di noleggio con Horizon Automotive riceveranno gratuitamente la wallbox Edison per la ricarica del proprio veicolo, con installazione gratuita, e un coupon di 100 euro da spendere nelle stazioni di ricarica pubblica, e potranno avere bonus in bolletta fino a 290 euro. L'offerta integrata ha anche consentito a Horizon Automotive di espandere la propria rete distributiva attraverso i negozi Edison. Per aiutare la transizione, il Green Index di Horizon guida l'utente che non conosce l'offerta di auto elettriche e plug-in nella scelta del veicolo, partendo dalle caratteristiche del modello termico che avrebbe scelto e calcolando i risparmi economici e di emissioni di CO2.
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Formula 1 - Sulle colline della Stiria per il GP d'Austria
Spielberg si prepara ad ospitare questo weekend il Gran Premio d'Austria, undicesima tappa del Mondiale 2025. Al Red Bull Ring circuito di soli 4,318 km con appena 10 curve si respira aria di festa e tradizione: la pista, ricavata tra le colline della Stiria, è di proprietà Red Bull dal 2003. Dunque, qui il clima di casa di casa porta Verstappen tra i favoriti: al Red Bull Ring detiene un record di 4 pole position e 4 vittorie, ma la concorrenza non starà certo a guardare.Così dopo il Canada. L'australiano della McLaren, Oscar Piastri, conduce il Mondiale con 198 punti, seguito da Lando Norris staccato di 22 punti dal compagno di squadra. Max Verstappen è terzo, a +19 su George Russell, mentre Leclerc è quinto a +25 su Hamilton. Il GP di Canada ha regalato il primo successo stagionale alla Mercedes con George Russell, ma soprattutto ha evidenziato qualche tensione in casa McLaren, soprattutto da parte dell'inglese che non sembra riuscire a tenere saldi i nervi nel corpo a corpo. I bookmakers pensano sia Piastri il favorito a Spielberg, con Norris subito alle sue spalle. Verstappen rimane nel novero dei possibili vincitori, visti i precedenti su questa pista stop&go e il modo unico di approcciarlo. La Mercedes arriva in Austria galvanizzata: dopo la vittoria canadese di Russell e il podio di Antonelli, la squadra anglo-tedesca si è riportata nuovamente al secondo posto nel campionato costruttori, scalzando la Ferrari, con la volontà di tornare a lottare per la vittoria anche in terra austriaca.Il circuito di Spielberg. Il Red Bull Ring è uno dei tracciati più corti e veloci del calendario. In passato è stato modificato più volte, ma il layout attuale è stato quello utilizzato dal 1997 in avanti. Nonostante non abbia nulla in comune con la sua primissima configurazione, resta un circuito impegnativo. La combinazione di curve (10 in totale) e lunghi rettilinei porta velocità di punta intorno ai 328 km/h. La gestione gomme è critica: il manto stradale, datato e abrasivo, provoca degrado soprattutto termico. La Pirelli conferma le stesse mescole dell'anno scorso (C3 hard, C4 medium, C5 soft), ma sottolinea che il nemico principale è il surriscaldamento delle gomme posteriori: in questo periodo, il caldo non risparmia neppure le colline della Stiria e bisognerà tenere d'occhio costantemente la temperatura delle coperture. La strategia più efficace al Red Bull Ring è tradizionalmente su due soste: nella scorsa edizione chi ha provato tre pit-stop (Verstappen, Leclerc, Alonso e Sargeant) lo ha fatto per necessità, non per scelta. I rookie in pista. A Spielberg vedremo in azione anche due giovani talenti durante la prima sessione di prove libere: l'irlandese Alex Dunne - leader del campionato di F2 - e lo svedese Dino Beganovic con la Ferrari. Per Dunne è l'esordio assoluto in un weekend ufficiale di F1 e, piccola curiosità, segna il ritorno in pista durante un weekend ufficiale di un irlandese, cosa che non succedeva dal 1982. Il 19enne, pilota di riserva McLaren anche in Formula E, ha già maturato esperienza con le monoposto da test TPC, ma questo venerdì potrà fare chilometri con la MCL39 di quest'anno e fornire dati preziosi in ottica gara. Beganovic, anch'esso pilota dell'Academy Ferrari, avrà invece la seconda opportunità in pista dopo le FP1 in Bahrain: sarà al volante della SF-25 nelle libere 1, sostituendo temporaneamente Leclerc.Diretta TV e orari. Il weekend si apre venerdì 27 giugno con le FP1 alle 13:30 e le FP2 alle 17:00. Sabato 28 giugno si svolgeranno le FP3 alle 12:30 e le Qualifiche alle 16:00. Domenica 29 giugno alle 15:00 scatterà la gara (50 giri). Tutte le sessioni saranno trasmesse in diretta su Sky Sport F1 (canale 207), con differite su TV8. Ecco il programma completo per non perdere neppure un minuto dell'azione in pista.Venerdì 27 giugnoProve Libere 1 - dalle 13.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Prove Libere 2 - dalle 17.00 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Sabato 28 giugnoProve Libere 3 - dalle 12.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Qualifiche - dalle 16 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 18Domenica 29 giugnoGara - Gara dalle 15 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 18.30
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Eberhard & Co. e Lancia - Un orologio esclusivo per il ritorno del logo HF
In occasione della presentazione della nuova Lancia Ypsilon HF da 280 CV e dell'allestimento HF Line, la Casa torinese ed Eberhard & Co. hanno svelato un orologio in edizione limitata nato dalla collaborazione tra i due marchi. Un progetto che unisce design, memoria storica e produzione meccanica di precisione. Il segnatempo sarà disponibile a partire dagli ultimi mesi del 2025 presso una selezione di rivenditori autorizzati Eberhard & Co. Il ritorno dell'elefantino. Questo nuovo orologio segna ufficialmente il ritorno del logo HF, acronimo di High Fidelity, da sempre associato al lato più sportivo e competitivo del marchio Lancia. Insieme all'elefantino rosso simbolo introdotto da Gianni Lancia nel 1953 per accompagnare le vetture da competizione rappresenta uno degli emblemi più riconoscibili nella storia del marchio. Il quadrante dell'orologio ripropone entrambi gli elementi: il logo HF con le lettere inclinate e l'elefantino con la proboscide sollevata, segno di determinazione e forza. I colori sono quelli della Fulvia Coupé del 1966, mentre l'inclinazione grafica del lettering richiama quella usata sulle Lancia Delta degli anni Novanta, in particolare nei modelli da rally. Disponibile in diverse versioni. La cassa è in acciaio da 41 mm di diametro e racchiude un movimento meccanico a carica automatica. Il quadrante, proposto in tre colorazioni blu, bianco o nero presenta una lavorazione a finitura soleil sulla zona centrale e indici luminescenti. Il logo HF con l'elefantino rosso si trova a ore 6, mentre lo stesso colore viene ripreso per la lancetta centrale dei secondi e per il numero 60 sulla scala della minuteria. Il fondello in acciaio è inciso con il logo Lancia, la referenza del modello e il numero progressivo dell'esemplare, che ne certifica l'autenticità all'interno della tiratura limitata. A ciascuna variante di quadrante corrispondono infatti solo 120 pezzi prodotti, rendendo il segnatempo un oggetto esclusivo pensato per appassionati del marchio e collezionisti. Due le configurazioni previste per il cinturino: uno in pelle nera con passante e cuciture rosse in tinta con i dettagli del quadrante, e uno in acciaio Chablis dotato di chiusura a doppio pulsante, di taglio più sportivo.
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Bosch - "L'intelligenza artificiale sarà uno dei nostri motori di crescita"
Bosch ha riservato la sua tradizionale giornata dedicata alle nuove tecnologie (il Bosch Tech Day 2025) a un argomento quantomai caldo per l'intera economia globale: l'intelligenza artificiale. L'azienda tedesca intende investire oltre 2,5 miliardi di euro entro la fine del 2027 sull'applicazione e lo sviluppo dell'IA, nella convinzione che questo campo "rappresenti un impulso all'innovazione e un motore di crescita per i suoi prodotti e servizi". "Le innovazioni nel campo dell'IA consentono di scrivere pagine completamente nuove nella tecnologia, di accelerare lo sviluppo delle innovazioni e di trasformarle in business", ha detto l'amministratore delegato Stefan Hartung.Obiettivo guida autonoma. Bosch, che negli ultimi cinque anni ha depositato più di 1.500 domande di brevetto relative a invenzioni nel campo dell'IA, punta soprattutto sui vantaggi offerti dall'intelligenza artificiale nella guida assistita e autonoma. Si tratta di un ambito dove l'azienda prevede già da tempo di raggiungere un fatturato di oltre 10 miliardi di euro grazie alla vendita di software, tecnologie dei sensori, computer ad alte prestazioni e componenti di rete, ma l'IA potrebbe aprire nuove opportunità di business. Un altro campo di riferimento per l'intelligenza artificiale è la produzione. Il futuro dell'intelligenza artificiale. "L'IA agentica potrà dare un forte impulso all'intelligenza artificiale, un po' come è avvenuto con gli smartphone e Internet", ha dichiarato Tanja Rueckert, membro del consiglio di gestione. Si tratta di un soluzione rivoluzionaria perché consente di eseguire più processi in parallelo: un insieme di agenti può formare un team, un sistema multi-agente supervisionato da persone o da un agente coordinatore. Bosch sta già sfruttando questa possibilità internamente, con sistemi multi-agente che monitorano i dispositivi in produzione, prevedono le esigenze di manutenzione e ottimizzano la pianificazione del personale. "Il risultato è una riduzione dei tempi di fermo non pianificati e un aumento della produttività complessiva", ha spiegato Rueckert. Inoltre, Bosch sta sviluppando una piattaforma che sarà resa disponibile ad altre aziende a partire dall'autunno del 2025 e che consentirà loro di creare i propri sistemi multi-agente con poca o nessuna conoscenza di programmazione. Infine, l'azienda tedesca sta promuovendo internamente lo sviluppo di competenze sull'IA attraverso l'AI Academy, che dal 2019 ha formato oltre 65.000 collaboratori, mentre quasi 5.000 specialisti lavorano attualmente allo sviluppo di soluzioni intelligenti. "Sta diventando sempre più evidente che una società senza capacità di IA resterà indietro nella competizione globale," ha concluso Hartung.
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BMW Italia - Con Eni per i biocarburanti e la ricarica elettrica
BMW Italia ed Eni hanno siglato una lettera d'intenti per lo sviluppo di iniziative congiunte a sostegno della transizione energetica del settore del trasporto su strada. In particolare, l'accordo si pone l'obiettivo di integrare i biocarburanti in un'offerta sempre più ampia di servizi per la mobilità elettrica. Focus sui biocarburanti. Al centro della nuova alleanza c'è dunque l'HVO (olio vegetale idrogenato), il biocarburante diesel prodotto da Enilive e ottenuto al 100% da materie prime rinnovabili. Considerata una soluzione già disponibile per contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti, può essere già utilizzato in purezza dalle motorizzazioni validate e viene distribuito attraverso le infrastrutture già esistenti. A tal proposito, è previsto l'avvio di un potenziale test dell'HVO per i motori diesel di BMW. Tuttavia, l'accordo è esteso anche ad altre iniziative incentrate sul sostegno a una mobilità sostenibile basata sul principio di neutralità tecnologica e sulla sinergia tra le diverse soluzioni e vettori energetici disponibili, la realizzazione di nuove proposte in ambito biocarburanti e l'ampliamento dell'infrastruttura per la mobilità elettrica, attraverso, per esempio, l'individuazione di potenziali aree in cui installare nuovi hub di ricarica On The Road di Plenitude con l'obiettivo di offrire alla clientela BMW una rete sempre più capillare. Con Plenitude, sono incluse anche campagne di marketing e sviluppo della rete di ricarica elettrica. Un approccio neutrale. "Eni e BMW Italia condividono tecnologia e know how per progredire in maniera sempre più importante verso la decarbonizzazione dei trasporti. La nostra partnership rappresenta un esempio di sinergia tra produttore energetico e industria, con l'obiettivo di creare un ecosistema favorevole in grado di coniugare ricerca e sviluppo tecnologico, necessità del mercato e obiettivi di decarbonizzazione. Per compiere un percorso di transizione energetica di successo è indispensabile unire le forze per arrivare a incidere nei molteplici ambiti economici e industriali da decarbonizzare, con tutte le tecnologie e iniziative industriali sostenibili e a disposizione", ha commentato l'ad della compagnia energetica Claudio Descalzi. "Il nostro approccio - ha aggiunto Massimiliano Di Silvestre, numero uno di BMW Italia - è sempre stato basato sull'apertura tecnologica e sulla volontà di decarbonizzare attraverso tutte le tecnologie disponibili, purché altamente efficienti. In questo senso siamo convinti che l'utilizzo dei biocarburanti come l'HVO in purezza sui motori diesel sia una grande opportunità. E questo riguarda sia le nostre BMW nuove che il circolante fatto di circa 500.000 vetture in Italia, con impatti immediati sull'ambiente, fino a 90% di riduzione delle emissioni GHG. BMW è pronta per questa tecnologia già dal 2015 e siamo orgogliosi di lavorare con Eni e Enilive per promuovere i biocarburanti sul mercato, oltre che continuare a collaborare con Plenitude nell'area dell'elettrico, per quanto riguarda le strutture di ricarica con offerte dedicate ai clienti che scelgono la nostra mobilità elettrica".
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Mini - Un'area a tema al Goodwood Festival of Speed
La Mini ha realizzato un progetto molto ambizioso per il Goodwood Festival of Speed 2025. In assenza di novità assolute di prodotto, la Casa inglese darà vita alla Mini Street, un'area con quattro zone a tema che rappresentano le anime del marchio: Cooper's Corner Shop, Aceman Barbers, Countryman Farm Shop e JCW Workshop. Esposta anche la vincitrice del Montecarlo 1964. Oltre a offrire ai visitatori la possibilità di ammirare le vetture di serie endotermiche ed elettriche della propria gamma, la Mini metterà a disposizione i prodotti del catalogo di accessori Lifestyle. Non mancherà un'ospite d'eccezione nel JCW Workshop: l'esemplare vittorioso all'edizione 1964 del Rally di Montecarlo.
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Bain & Company - Lauto nuova è sempre più inaccessibile
Dal 2013 al 2024 i prezzi d'acquisto al netto dell'inflazione delle auto nuove sono aumentati, in media, del 52%, con un costo medio passato da circa 19 mila a circa 30 mila euro. Lo rivela l'indagine annuale sulla mobilità degli italiani condotta dall'Aniasa (l'Associazione che all'interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità) e da Bain & Company, presentata ieri a Roma. Un dato mediamente conosciuto, ma che, se messo in relazione al reddito medio netto degli italiani e all'inflazione, fotografa perfettamente il cattivo stato di salute del mercato italiano dell'auto.Redditi netti al ralenti. Lo studio, che conferma gli allarmi lanciati più volte negli ultimi anni da Quattroruote, evidenzia che in undici anni i redditi familiari netti sono cresciuti solo del 29% (da 29 mila a 38 mila euro) e che il disaccoppiamento nel tasso di crescita di questi due valori è iniziato nel 2020. Fino a quel momento, infatti, prezzi e redditi avevano registrato aumenti molto simili (mediamente del 12%-14%). Se, infine, si depurano questi dati dall'inflazione, cresciuta di 23 punti percentuali nello stesso periodo, i grafici mostrano in maniera impietosa che a fronte di un incremento del reddito reale familiare netto del 5% in undici anni, il prezzo medio d'acquisto reale delle auto è aumentato del 24%. Aumentano le persone che rimandano l'acquisto. Non è un caso, dunque, che nel 2024 la quota di consumatori che non ha neanche preso in considerazione l'acquisto di un'auto nuova sia salita di ben cinque punti percentuali rispetto al 2023 (dal 57% del 2023 al 62%). E che quasi due italiani su tre abbiano annullato o posticipato l'acquisto in attesa di un calo dei prezzi (32% del campione) o per problemi di reddito (33%). Il fattore prezzo è talmente rilevante che, rivela lo studio, rappresenta anche il primo motivo (35%) per cui oggi si sceglie un'auto nuova cinese o, comunque, asiatica.Sale l'interesse per i brand cinesi. E a proposito di marchi, la ricerca mostra una sostanziale stabilità nel mix delle marche considerate per l'acquisto di un'auto nuova: il 42% degli italiani continua a preferire un brand europeo, mentre il 23% è pronto ad aprirsi all'offerta cinese. La qualità percepita della vettura non sembra più essere un ostacolo all'acquisto delle auto provenienti da oriente, che, anzi, vengono scelte dal 30% proprio per la qualità percepita e dal restante 35% per altri motivi. Di Loreto: meno possibilità di accedere a un'auto nuova. "L'auto - ha commentato Gianluca Di Loreto, partner di Bain & Company, commentando lo studio - resta centrale nella mobilità quotidiana degli italiani, ma il mercato si sta trasformando in profondità. L'incremento dei costi e l'incertezza economica stanno ridefinendo le priorità di consumo: non è l'interesse per la mobilità privata a diminuire, ma la possibilità reale di accedere a un'auto nuova. Si rafforza così una nuova normalità fatta di veicoli mantenuti più a lungo, attenzione al prezzo e apertura a soluzioni non tradizionali, come l'usato o il noleggio". " fondamentale che il settore sappia rispondere a queste esigenze in modo flessibile", ha concluso Di Loreto, responsabile italiano per l'area automotive della mutinazionale della consulenza.Viano: ma aumentano i privati che scelgono il noleggio. Il noleggio, gli ha fatto eco il presidente dell'Aniasa, Alberto Viano, "si conferma oggi, anche per i privati, uno strumento di democratizzazione all'auto, che rende possibile attraverso un canone mensile, più accessibile, utilizzare una vettura di ultima generazione, a ridotte emissioni e dotata dei più avanzati sistemi di sicurezza. Oggi sono oltre 170.000 i privati (con e senza partita Iva), che hanno scelto di rinunciare all'acquisto dell'auto per affidarsi al noleggio".
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Federauto - "Le ricerche sull'elettrico sono di parte"
Mentre si moltiplicano gli studi sull'auto elettrica effettuati da enti europei, che evidenziano come sia necessario abbandonare il termico per proteggere l'ambiente, da Federauto arriva un altolà: l'associazione dei concessionari parla infatti di indagini che si vestono dei panni della scienza per simulare obiettivita, ma che rivelano solo mezze verita nascondendone altre. Consumatori disorientati. Questa confusione sui dati del Green Deal disorienta i consumatori, spiega l'associazione in una nota. I concessionari, pertanto ,accolgono con favore la creazione di un organo di controllo, come richiesto dal Parlamento europeo, per fare chiarezza sulla modalita di finanziamento a favore delle organizzazioni autrici di tali ricerche.
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Nissan - Arriva l'e-Power "3.0": da settembre sulla Qashqai
La Nissan ha presentato la nuova evoluzione del suo powertrain e-Power, arrivato sul mercato europeo circa quattro anni fa: una motorizzazione full hybrid con la sola unità elettrica collegata alle ruote di trazione e il motore termico che funge da generatore per la batteria, che non si ricarica alla spina. Una soluzione che consente di guidare di fatto un'auto elettrica, senza preoccuparsi della ricarica. La terza generazione dell'e-Power arriverà inizialmente sulla Nissan Qashqai a partire dal prossimo settembre. Ancora più potente. Il motore è il tre cilindri turbobenzina di 1.5 litri della generazione precedente, riprogettato per quanto riguarda compattezza e riduzione di peso, pensando al suo utilizzo esclusivo come generatore per la batteria, che mantiene la capacità originaria di 2,1 kWh. La combustione è di tipo Starc (Strong Tumble & Appropriately stretched Robust ignition Channel), brevetto Nissan che migliora l'efficienza fino al 42%, mentre la turbina è stata ingrandita, riducendo così il numero di giri alle alte velocità e di conseguenza il rumore. La potenza massima passa a 151 kW (205 CV) contro i 190 dell'unità precedente: un guadagno di 15 CV che può essere sfruttato nella modalità di guida Sport. I dati. Stando a quanto dichiara la Nissan, i consumi scendono a un valore di 4,5 l/100 km, per una percorrenza di 22,2 chilometri con un litro di carburante: un risparmio del 16% nel ciclo combinato e del 14% in autostrada. L'autonomia complessiva, omologata nel ciclo Wltp, è di oltre 1.200 km. Le emissioni di CO2 scendono da 116 g/km a 102 g/km (un calo del 12%), mentre la rumorosità si riduce di 5,6 dB: valori, secondo la Casa, paragonabili a quelli di un'elettrica. Gli intervalli di manutenzione passano infine da 15.000 a 20.000 km, riducendo così i costi vivi degli interventi in officina. Le altre novità in arrivo. Oltre al nuovo propulsore, la Qashqai che arriverà nelle concessionarie a settembre potrà contare su diversi miglioramenti in termini di connettività, grazie all'integrazione nell'infotainment di bordo della suite di Google, con le mappe, l'assistente vocale e il Play Store per scaricare diverse applicazioni. Con questo aggiornamento migliorano alcune funzionalità della guida assistita ProPilot, in particolare per il monitoraggio del traffico circostante.
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Lamborghini - Ufficiale: a Pebble Beach con una nuova few-off
La Lamborghini ha confermato, seppur solo in parte, le indiscrezioni degli ultimi giorni su un'imminente novità di prodotto: la Casa di Sant'Agata Bolognese ha annunciato la presentazione al Concorso d'Eleganza di Pebble Beach di una nuova sportiva destinata a pochi eletti. "Quest'anno, in occasione della Monterey Car Week, Lamborghini è pronta a svelare una nuova creazione in edizione limitata, omaggio al suo patrimonio storico, tecnico e stilistico", afferma la Casa del Toro, sottolineando che la novità sarà "una few-off che guarda al futuro delle supersportive Lamborghini, celebrando l'identità e la visione della Casa di Sant'Agata Bolognese".Le indiscrezioni. L'azienda emiliana ha confermato, anche se solo indirettamente, le caratteristica "estreme" dell'inedito modello. Il comunicato, infatti, è incentrato proprio sul programma "Few Off" e sulla storia dei modelli più esclusivi riservati dalla Lamborghini a una ristretta cerchia di clienti. L'introduzione delle serie limitate è iniziata nel 2007 con la Reventón, proseguendo con la Sesto Elemento, la Veneno, la Centenario, la Sián e la Countach LPI 800-4. La nuova creatura si inserirà proprio in un solco contraddistinto da specifiche tecniche all'avanguardia in termini di evoluzione tecnologica e design. Secondo le indiscrezioni, a Pebble Beach sarà svelata la Fenomeno (denominazione già registrata all'Ufficio brevetti europeo), una supersportiva basata sulla Revuelto, prodotta in edizione limitata a 29 esemplari e caratterizzata da particolari stilemi legati, come già avvenuto con la Countach LPI 800-4, a modelli leggendari del passato come la Miura o la Diablo. La storia delle edizioni limitate. Pebble Beach, però, sarà anche l'occasione per dare uno sguardo sul futuro della Lamborghini. "Quando presentammo la Reventón, al International Motor Show di Francoforte nel 2007, avevamo un obiettivo ambizioso. Creare una vettura inconfondibilmente Lamborghini e al tempo stesso unica, senza eguali, sia nel design sia nelle specifiche tecniche", afferma il presidente e ad Stephan Winkelmann. "La Reventón, così come le serie limitate che l'hanno seguita, hanno contribuito a rendere inimitabile l'immagine del brand Lamborghini, con veri e propri oggetti di culto per i collezionisti. Inoltre, le few-off rappresentano un'opportunità unica per esprimere al massimo il nostro concetto di design e di personalizzazione, così come di anticipare soluzioni tecnologiche innovative". La Reventón, prodotta in soli 20 esemplari Coupé e 15 Roadster, fu progettata per stupire, grazie a un design ispirato all'aeronautica, ma soprattutto per innovare, introducendo tecnologie e materiali fino ad allora inediti come il telaio di acciaio con rinforzi in fibra di carbonio a matrice termoindurente, poi replicato sulla Aventador. Lo stesso è avvenuto con la Sesto Elemento del 2010: prodotta in soli 20 esemplari, si distinse per l'impiego massiccio di materiali compositi avanzati e ultraleggeri poi impiegati sulla Huracán Performante. La Veneno del 2013, invece, era caratterizzata da soluzioni aerodinamiche successivamente comparse su Aventador SVJ e la Huracán STO, mentre la Centenario del 2016 introdusse una soluzione (le ruote posteriori sterzanti) adottata sulla Revuelto. La Sián FKP 37 del 2019, con il suo sistema elettrico a supercondensatori, fu invece il primo passo nella strategia di elettrificazione. Infine, la Countach LPI 800-4 del 2021 presentava innovazioni come il tetto fotocromatico o le bocchette di ventilazione interne in stampa 3D, poi replicate sulla Revuelto.
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Mercato globale - Top 10: le auto più vendute nel mondo
Le classifiche sono sempre da prendere con le dovute cautele, ma spesso forniscono spunti interessanti, come nel caso della graduatoria delle vetture più vendute nel 2024. Stilata da Felipe Munoz, analista della società di ricerche Jato Dynamics, la classifica vede un cambio al vertice e, soprattutto, il dominio di un costruttore: la Toyota, numero uno da cinque anni consecutivi, ha infatti conquistato la vetta, ma ha pure piazzato cinque modelli nella top ten. Nelle schede qui sopra potete scoprire l'auto che ha agguantato il primo posto e le altre vetture più popolari a livello globale.
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BMW - Le novità al Goodwood Festival of Speed
La BMW sarà presente all'edizione 2025 del Goodwood Festival of Speed con una serie di anteprime nazionali e due eventi a tema per altrettanti anniversari: i 50 anni anni della Serie 3 e i 75 del mondiale di Formula 1. Tra le Serie 3 esposte troveremo la E21 Gruppo 5, la 318 is E36 del BTCC e la M3 GTR E46, mentre per le monoposto la BMW porterà la BT 52 Turbo campionessa del mondo 1983, che sarà guidata da Marc Surer. Quattro anteprime. Per la prima volta in Inghilterra saranno mostrate in pubblico la BMW Vision Driving Experience, la Vision Neue Klasse X, la Concept Speedtop e la M2 CS. Quest'ultima, insieme alla M3 CS Touring, sarà protagonista anche dei turni sul percorso di gara. Allo stand ufficiale saranno inoltre presenti i più recenti modelli di serie della gamma BEV ed M.
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Tesla - Robotaxi, avvio tra incertezze ed errori
Domenica 22 giugno sono iniziati i test per il servizio di robotaxi della Tesla, nella città di Austin, in Texas. Quella della guida completamente autonoma è la scommessa su cui Elon Musk sta puntando il futuro della sua Casa automobilistica: il debutto dei giorni scorsi era atteso da anni, ma non è andato tutto liscio. All'evento di presentazione dei robotaxi e alle prime corse senza conducente sono stati invitati numerosi influencer e content creator, che hanno filmato praticamente ogni istante dell'esperienza, comprese le cose andate per il verso sbagliato. Gli errori emersi sono noti solo per i video pubblicati: lo stato del Texas non richiede infatti agli operatori di presentare dati e report sugli incidenti. I problemi. Tra le segnalazioni ci sono invasioni di corsia, incroci affrontati nel senso opposto di marcia prima di tornare in quello corretto, auto ferma per diversi secondi in mezzo alla carreggiata, utenti fatti scendere in mezzo a un incrocio, frenate improvvise (in condizioni di sole basso o accanto a pattuglie della polizia). Un taxi, entrando in un parcheggio ha urtato un marciapiede, un altro ha affrontato un dosso a oltre 40 km/h in una zona in cui il limite è 25. In un caso, l'auto si è trovata davanti una borsa della spesa in mezzo alla strada e, non sapendo cosa fare, dopo un momento di indecisione ci è passata sopra. Le altre limitazioni. Le Model Y senza conducente si muovono con diverse limitazioni: la zona in cui operano è relativamente piccola, ci sono teleoperatori che controllano le operazioni da remoto, le auto non partono di notte o se c'è brutto tempo.
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Modellini - Fiat Panda Italia '90 by Brumm
Basata sulla Panda 750, l'edizione dedicata alle notti magiche di Italia '90 è uno degli esemplari più rari dell'utilitaria torinese. Brumm la propone oggi in scala 1:43 .mettiamola sotto la lente.Estate italiana. Per contestualizzarla ancora di più e fare risaltare la livrea total white abbiamo ricostruito una porzione di campo da calcio rendendola ancor più simbolo di quella famosa estate italiana cantata da Gianna Nannini ed Edoardo Bennato. Guardando il profilo, emergono dettagli simpatici: le borchie che riproducevano la trama di un classico pallone bianco e nero e la grafica della bandiera tricolore su tutta la fiancata, nitida e centrata cosi come Ciao, la nota mascotte applicata sul montante posteriore. Altro particolare tematico lo offre la calandra, con lo scudetto della nazionale posizionato sul lato destro. Le targhe riportano il logo della quattordicesima edizione del mondiale. Quasi celebrativa. All'interno si intravedono plancia, sedili e pannelli porta rigorosamente azzurri, con la mascotte presente sugli schienali anteriori e posteriori. La Panda Italia '90 è arrivata da pochi giorni nei negozi, proposta a un prezzo attorno ai 50 euro: una spesa sostenibile per un oggetto cosi carino, che sarebbe potuto diventare celebrativo se quel 3 luglio di 35 anni fa, ai rigori con l'Argentina, fosse andata diversamente. Per chi colleziona auto italiane in 1:43, un tassello pronto ad arricchire le tante versioni della Panda.
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