Lotus - "Nessun piano per chiudere la fabbrica di Hethel"
Negli ultimi giorni, è circolata l'ipotesi di un addio della Lotus alla sua storica fabbrica di Hethel, nella contea inglese del Norfolk. Tuttavia, la Casa ha smentito seccamente le indiscrezioni lanciate dal Financial Times sulla possibilità che la cinese Geely chiuda l'impianto e tagli 1.300 posti di lavoro per spostate le attività industriali negli Stati Uniti. Il comunicato. "Il Regno Unito è il cuore del marchio Lotus, la sede della nostra produzione di auto sportive, del centro di progettazione globale, delle attività nel motorsport e della Lotus Engineering. anche il nostro più grande mercato commerciale in Europa. Lotus Cars sta continuando le normali operazioni e non ci sono piani per chiudere la fabbrica", ha precisato in un comunicato la Casa inglese, dal 2017 sotto il controllo del conglomerato cinese. La Lotus, però, ha confermato l'avvio di uno studio onnicomprensivo delle sue attività industriali: "Stiamo valutando attivamente opzioni strategiche per migliorare l'efficienza e garantire la competitività globale in un mercato in evoluzione". "Negli ultimi sei anni abbiamo investito in modo significativo in ricerca e sviluppo e nelle operazioni nel Regno Unito. Lotus rimane impegnata nel Regno Unito e nei confronti dei suoi clienti, dipendenti, concessionari e fornitori, nonché della sua orgogliosa eredità britannica", ha concluso l'azienda.
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Francia - In cinque anni persi quasi 40 mila posti nell'industria dell'auto
L'industria dell'auto francese è nel pieno di un processo di deindustrializzazione dagli effetti occupazionali drammatici. A lanciare l'allarme è stata l'associazione di rappresentanza Plateforme automobile (PFA) sulla base di uno studio commissionato all'Istituto Xerfi con l'obiettivo esplicito di definire i contorni dell'intera forza lavoro del comparto automotive e quindi identificare delle prospettive fino al 2035, la data fissata dalla Commissione europea per l'addio alle auto a combustione interna. Un quadro drammatico. In particolare, dallo studio emerge che nel 2019 l'intera filiera industriale (produttori di automobili e fornitori di componentistica) occupava quasi 375 mila lavoratori, un numero sceso a circa 335 mila alla fine del 2024. Dunque, in cinque anni, sono stati persi oltre 38.600 posti (più del 10% del totale) a un ritmo di circa il 2% l'anno. E le prospettive non sono certo rosee. Lo studio prevede la perdita di altre 75 mila posizioni in dieci anni. In sostanza, alla fine del 2035 si dovrebbero contare 260 mila lavoratori, per una riduzione di 114 mila posizioni, ossia il 22%. Nei prossimi anni, tra l'altro, si assisterà a un'accelerazione dei tagli: il tasso medio annuo di perdite, infatti, salirà al 2,5%. Le perdite saranno solo in parte compensate dalle assunzioni in settori emergenti: sempre nei prossimi dieci anni, è prevista la creazione di circa 19 mila posti nel campo della produzione di batterie o nel comparto dell'idrogeno. Pertanto, la perdita netta ammonta a 56 mila posizioni, di cui 20.300 tra i costruttori, 19.140 tra i produttori di componenti e 16.230 tra gli altri fornitori. Lo studio è basato su uno scenario di "status quo normativo fino al 2035" e su una trend delle vendite che soddisfa i diktat regolatori e pertanto non include eventuali correzioni di rotta chieste a gran voce dal settore automobilistico europeo e da diversi partiti politici.
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AutoBrennero - Nuovo rinvio per il rinnovo della concessione
Ennesimo rinvio per la gara per il rinnovo della concessione dell'AutoBrennero, la principale autostrada di collegamento tra il Nord Italia e la Germania. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emesso un decreto per sospendere di nuovo la procedura e rinviare al 30 novembre prossimo la scadenza del bando. Di rinvio in rinvio. La concessione, come ha ricordato di recente Quattroruote in un articolo dedicato ai nodi dell'intero sistema autostradale italiano, è scaduta nel 2014, ma da allora è stata rinnovata più volte per dieci anni. Nel 2024, è stato quindi pubblicato un bando per il rinnovo che fissava al 28 febbraio il termine ultimo per la presentazione delle manifestazioni d'interesse. Tuttavia, la scadenza è stata più volte rinviata: prima a fine marzo e poi al 30 giugno. A pesare è l'attesa per il parere della Corte di giustizia dell'Unione europea sul diritto di prelazione a favore dell'attuale concessionario, Autostrada del Brennero Spa, sul quale la Commissione Ue si è già espressa in termini negativi. La conseguenza? Il blocco della procedura di gara ha degli ovvi riflessi sugli investimenti necessari per lavori di manutenzione quantomai necessari per mantenere in buono stato una delle arterie più importanti per l'intero tessuto imprenditoriale del Nord Italia.
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McLaren Automotive - Montezemolo entra nel Cda
Luca Cordero di Montezemolo è stato nominato nuovo membro del consiglio di amministrazione della McLaren Automotive. L'ex presidente della Ferrari, secondo alcuni documenti presentati la Companies House del Regno Unito (ha una fuzione analoga alle nostre Camere di Commercio) entra così all'interno del massimo organo amministrativo di una delle principali concorrenti del Cavallino Rampante nel campo della produzione di automobili supersportive. La precisazione. "Il mio cuore è e resterà sempre rosso, sono diventato membro del consiglio di amministrazione di McLaren Automotive che produce auto stradali, e non si occupa di Formula 1", ha voluto precisare Montezemolo, in una dichiarazione all'Ansa, per sgombrare il campo da una serie di indiscrezioni lanciate da organi di informazione inglesi sul suo nuovo ruolo. L'ex manager, infatti, ha precisato che il suo incarico non è operativo nelle corse, ma si riferisce solo al Cda della McLaren Automotive, da pochi mesi di proprietà del fondo sovrano di Abu Dhabi, CYVN Holdings. Quest'ultima detiene solo un partecipazione di minoranza della McLaren Racing, la scuderia diretta concorrente della Ferrari in Formula 1, che è rimasta sotto il controllo della Mumtalakat Holding Company del Bahrain.
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F.1, GP Austria - Norris vince, per la McLaren è doppietta
Lando Norris ha dominato il Gran Premio d'Austria, undicesima prova del Mondiale di Formula 1. L'inglese della McLaren è riuscito a tenere testa all'aggressivo compagno di squadra Piastri durante la prima parte della corsa, portando la sua MCL39 numero 4 per primo sotto la bandiera a scacchi. La doppietta Papaya e lo zero in classifica per Verstappen, travolto al via da Antonelli, porta il duo della McLaren ad avere via libera per questo campionato. La Ferrari lascia l'Austria con il bicchiere mezzo pieno: a podio Charles Leclerc, quarto Lewis Hamilton: un risultato che riporta il Cavallino Rampante in seconda posizione nel Mondiale Costruttori.Le parole dei vincitori. Lando mette in bacheca il suo settimo successo in carriera e rosicchia qualche punto prezioso al suo compagno e unico avversario per la lotta iridata. " stata una gara dura, ho spinto dall'inizio alla fine, complicata e stancante. Una doppietta era esattamente ciò che volevamo, e ci siamo riusciti, quindi sono felice. Sulla lotta con il compagno di squadra, ha detto: Abbiamo lottato bene, è stato stressante, ma mi sono anche divertito. Una bella battaglia, complimenti a Oscar. Dentro la macchina è stata tosta, soprattutto quando lui era in DRS." Anche Oscar Piastri ha definito quella lotta Intensa, per poi aggiungere: "Spero sia stata bella da vedere, perché dentro la macchina è stata davvero dura. Ho dato tutto, probabilmente potevo fare meglio quando ero riuscito a passare davanti. Una bella battaglia, forse un po' troppo al limite. Vicini, ma non troppo".Ferrari sul podio. Il distacco dalle McLaren è pesante, ma il Cavallino porta a casa un doppio piazzamento a punti importante. Charles Leclerc ha così commentato la sua gara di oggi: "Come squadra, non possiamo che valutare positivamente questo weekend. Purtroppo, oggi non avevamo abbastanza passo. Credo che la McLaren sia stata troppo veloce per permetterci di restare secondo, il terzo posto era il massimo possibile oggi. Non ho rimpianti per quello che abbiamo fatto, abbiamo dato tutto".Così in Top 10. George Russell ha portato l'unica Mercedes superstite al quinto posto, staccata di ben 62 secondi dal leader. Una corsa dura per l'inglese a bordo di una vettura che è apparsa solo una lontana parente della vettura vista in Canada e che gli aveva permesso di vincere. Sesto posto per Liam Lawson: il neozelandese della Racing Bulls è riuscito a scrollarsi di dosso un periodo nero, tornando a fare punti pesanti per la sua squadra dopo la parentesi in Red Bull. Punti anche per Fernando Alonso con la Aston Martin, sul finale ingaggiato in un duello - anche generazionale - con il giovane Gabriel Bortoleto. Il brasiliano della Sauber conquista i suoi primi punti in carriera, segnando anche un piccolo record: da oggi è lui il più giovane brasiliano della storia del circus ad andare a punti. Bello l'incontro finale tra Gabriel e il suo avversario (e manager) Fernando. A chiudere la Top 10 troviamo l'altra Sauber, quella di Nico Hulkenberg e la Haas di Esteban Ocon.I delusi di giornata. Musi lunghi in casa Williams: il team ha perso l'occasione di fare dei bei punti in questa trasferta austriaca, a causa di problemi tecnici che hanno afflitto prima la vettura di Carlos Sainz e, poco dopo, anche quella di Alex Albon. Gara da dimenticare per Andrea Kimi Antonelli che blocca il retrotreno della sua vettura in frenata, perde il controllo e va lungo, finendo rovinosamente sull'incolpevole Max Verstappen. Sia l'olandese che l'italiano sono stati così costretti al ritiro.La classifica completa del GP d'Austria >>
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F.1, GP Austria - Norris imprendibile, è sua la pole
uno di quei giorni in cui tutto fila liscio: Lando Norris ha sfoderato il giro perfetto, chiudendo la Q3 con un tempo che ha lasciato tutti a bocca aperta. L'inglese della McLaren ha conquistato la pole position del Gran Premio d'Austria rifilando un distacco netto al resto del gruppo, sulla pista che sembra disegnata per esaltare il suo talento.Le parole del poleman. Già nella prima parte della sessione Lando aveva mostrato di avere qualcosa in più. La sua McLaren MCL39 sembra cucita su misura per il layout austriaco: bilanciata, precisa nei cambi di direzione e soprattutto stabile in appoggio. Il risultato è una pole dominante, probabilmente la più netta della stagione. stato un buon giro, senza dubbio. Giro dopo giro ho limato i dettagli: il mio primo run in Q3 era già buono, ma sapevo dove potevo migliorare. Sono molto contento, è stata una bella giornata, un bel weekend finora. Ma la stagione è lunga, quindi mi godo il momento, ma so che domani c'è una gara importante da correre, ha raccontato un Norris raggiante dopo la bandiera a scacchi.La Ferrari c'è. La sorpresa di giornata è il Cavallino Rampante, con il secondo posto di Charles Leclerc e il quarto di Lewis Hamilton. Il monegasco ha saputo sfruttare al meglio il pacchetto aggiornato della Ferrari SF-25, mettendo insieme un giro pulito e concreto nel momento decisivo. la sua prima partenza in prima fila da tempo, e per la Rossa è un segnale incoraggiante. Sono molto soddisfatto. Era da tanto che non partivamo in prima fila. stata una stagione complicata finora, ma la squadra ha continuato a spingere e questo weekend abbiamo portato delle novità che hanno fatto la differenza. Di solito andiamo meglio in gara che in qualifica, quindi speriamo di poter mettere pressione alla McLaren domani, ha dichiarato Charles, carico come non si vedeva da settimane. Un buon punto di partenza, anche se la distanza da Norris è comunque notevole. Il lavoro sul passo gara, però, potrebbe rivelarsi l'arma segreta di Leclerc nella domenica del Red Bull Ring.Piastri, occasione mancata. Chi resta con un pizzico d'amaro in bocca è Oscar Piastri. L'australiano della McLaren era l'unico in grado di avvicinarsi al compagno di squadra, ma nel momento decisivo ha dovuto alzare il piede per una bandiera gialla causata dal testacoda di Gasly. Terzo in griglia, sì, ma con la sensazione di aver perso un'occasione importante. Non sono riuscito nemmeno a iniziare il mio giro, a causa del testacoda di Gasly all'ultima curva. Lando è stato veloce tutto il weekend, quindi sarebbe stato comunque difficile batterlo, ma avevamo il passo per partire in prima fila, ha spiegato con franchezza il leader della classifica piloti.Il resto del gruppo. Max Verstappen, invece, resta intrappolato nel traffico e nelle bandiere gialle. Solo settimo tempo per il campione in carica, apparso nervoso nel team radio e incapace di trovare il giro buono nel finale. Quinto George Russell, con una Mercedes che sembra una lontana parente di quella vista a Montreal. Ma a stupire sono soprattutto i giovani: Liam Lawson della Racing Bulls ha messo insieme una delle sue migliori qualifiche dell'anno, chiudendo addirittura davanti al quattro volte iridato olandese. Grande prestazione per Bortoleto, che è riuscito a portare la sua Sauber fino all'ottavo posto finale. Chiudono la Top 10 Andrea Kimi Antonelli con la Mercedes e Pierre Gasly con la Alpine.A centro gruppo. Appena fuori dai migliori dieci troviamo l'Aston Martin di Fernando Alonso, che partirà undicesimo. Accanto a lui ci sarà Alex Albon, rallentato dal surriscaldamento delle gomme soft, effetto diretto dei quasi 50C sull'asfalto austriaco. La Q1 ha escluso Lance Stroll, tradito da un assetto sbilanciato e dal ritorno del caldo. Il canadese ha mancato la Q2 per una manciata di millesimi, beffato da Colapinto. Male anche Yuki Tsunoda, che ha pagato un'anteriore troppo nervoo e la perdita di grip rispetto alle prove libere. Ocon, Stroll e Tsunoda sono stati vittime di una prima manche insidiosa, ma ancor più sorprendente è l'eliminazione di Carlos Sainz, finito in fondo alla classifica dopo aver segnalato problemi ai freni e una generale mancanza di aderenza. Chiude lo schieramento Nico Hulkenberg, rallentato da un bloccaggio in curva 4 nel suo giro veloce.La classifica completa delle Qualifiche di Spielberg >>
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Governo - Bollo auto, ecco cosa cambierà nel 2026
Non cambiano, con la riforma, i tre parametri su cui si calcola la tassa, ossia: potenza omologata: la tassa continuerà a essere determinata moltiplicando l'importo base per i kW indicati al punto P.2 della carta di circolazione;classe di emissioni: l'importo base aumenta al diminuire della classe Euro;importi base: confermati i 2,58 /kW per le Euro 4 e superiori, 2,70 /kW per le Euro 3, 2,80 /kW per le Euro 2, 2,90 /kW per le Euro 1 e 3 /kW per le Euro 0.Confermati anche gli importi maggiorati del 50% per i kW sopra quota 100 il cosiddetto mini superbollo e il potere delle regioni di aumentare gli importi fino a un massimo del 10% all'anno. Scompare invece l'anacronistico sistema di calcolo del primo bollo, impostato su una durata compresa tra 9 e 12 mesi per raccordarsi alle scadenze fisse per le auto con più di 35 kW di aprile, agosto o dicembre. Finalmente, come già da anni accade in Piemonte e in Lombardia, la prima tassa si pagherà ovunque per 12 mesi a partire da quello di immatricolazione (ovviamente, le auto in circolazione la cui scadenza deriva dalla vecchia norma manterranno la periodicità attuale). Un'altra novità è la possibilità, per le regioni, di prevedere un pagamento quadrimestrale, a decorrere dal mese di immatricolazione, per le tipologie di veicoli individuate dalle stesse regioni. Novità anche sul termine per il primo pagamento della tassa, che adesso è sempre fissato all'ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione (attualmente è così solo se l'immatricolazione avviene nell'ultima decade del mese). Per le successive scadenze, la norma fissa il termine di pagamento all'ultimo giorno del mese in cui il veicolo risulta essere stato immatricolato. Basta sedi di comodo per le imprese ai fini del pagamento della tassa automobilistica. Quando la riforma entrerà in vigore, si farà riferimento alla sede legale del soggetto passivo del tributo o, comunque, a quella in cui avviene la gestione ordinaria in via principale del tributo. Nel caso di persone giuridiche con sede legale all'estero e più sedi secondarie in Italia, la competenza e il gettito della tassa automobilistica sono determinati in base alla sede secondaria in cui vengono compiuti gli atti di gestione ordinaria in via principale. Questa disposizione, come specifica il dossier che accompagna il provvedimento, mira a contrastare la pratica di esterovestizione di società del noleggio. I pagamenti versati a una regione sbagliata saranno gestiti direttamente dalle regioni. In pratica, l'ente che viene a conoscenza, anche a seguito di comunicazione del contribuente, di aver incassato somme spettanti a un ente diverso dovrà versare direttamente all'ente competente gli importi indebitamente percepiti. La tassa automobilistica è dovuta anche nel caso di fermo amministrativo di natura fiscale del veicolo disposto dall'agente della riscossione o dai soggetti ai quali l'ente territoriale ha affidato il servizio di riscossione del tributo. Come previsto da una legge del 2019 e come anticipato all'epoca da Quattroruote, nasce definitivamente in precedenza era transitoriamente l'Archivio nazionale delle tasse automobilistiche, il cosiddetto Anta, gestito dal Pra, il Pubblico registro automobilistico a sua volta gestito dall'Aci. Sarà il Pra a garantire la completa integrazione e il coordinamento informatico tra l'archivio nazionale delle tasse automobilistiche (Anta) e gli archivi dei singoli enti impositori sulla base degli indirizzi annualmente approvati dal comitato interregionale di gestione dell'archivio nazionale delle tasse automobilistiche (Ciganta). Peraltro, già in seguito alla legge del 2019 l'Agenzia delle Entrate aveva trasferito al gestore del Pra (ossia all'Aci) il precedente sistema Sgata gestito dalla stessa agenzia.
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F.1, GP Austria - McLaren vola, Norris il più veloce nelle Libere
Sul circuito di Spielberg, la McLaren si prende la scena nella seconda sessione di libere, piazzando entrambe le MCL39 in cima alla classifica. Lando Norris firma il miglior crono in 1:04.580, rifilando un decimo e mezzo al compagno di squadra, l'australiano Oscar Piastri, e tre decimi netti a Max Verstappen sulla sua Red Bull. La Ferrari chiude quinta con Leclerc, ma a mezzo secondo dalla vetta.La risposta di Woking. Dopo una FP1 dedicata a raccolta dati e verifica degli aggiornamenti aerodinamici, la McLaren ha mostrato tutto il suo potenziale nella sessione pomeridiana. Il lavoro sul nuovo pacchetto, mirato a migliorare la stabilità in inserimento di curva, sembra già dare frutti. Norris - nonostante colpo un po' più duro sul cordolo di curva 7 che ha danneggiato il fondo vettura - ha proseguito senza intoppi, sfoggiando un passo gara convincente. L'inglese ha trovato subito feeling con una pista che storicamente gli si addice. E se il giro veloce ha impressionato, lo stint di simulazione gara è stato ancora più solido: ritmo costante, consumo gomme sotto controllo e la sensazione che la MCL39, qui, sia davvero cucita addosso al suo stile di guida.Verstappen fatica. Terzo, ma lontano, Max Verstappen. L'olandese chiude a tre decimi da Norris, visibilmente frustrato da un'anteriore che non vuole saperne di lavorare come dovrebbe. Il problema di grip già visto in FP1 si è ripresentato anche nel pomeriggio, condizionando sia il giro secco sia la simulazione passo gara.Ferrari a due facce. Quinto tempo per Charles Leclerc, tornato al volante dopo aver ceduto il sedile a Dino Beganovic durante la prima sessione di libere. Il monegasco ha inizialmente faticato, ma ha poi trovato un ritmo discreto. Se sul giro lanciato il distacco è ancora ampio, la SF-25 sembra invece promettere qualcosa di più sul passo gara. Il nuovo fondo introdotto qui potrebbe rivelarsi utile nel lungo periodo. Giornata negativa per Hamilton: nella prima sessione ha accusato un problema al cambio che gli ha impedito di lavorare come da programma, mentre in questa seconda sessione ha cercato di recuperare un po' di tempo perso e ha completato 34 giri, rimediando nove decimi un'eternità su questa pista dal leader della classifica, chiudendo decimo.Stroll sorprende, Mercedes criptica. Lance Stroll si mette in mostra con un buon quarto posto che riporta in alto l'Aston Martin in questo inizio di weekend. Dietro di lui George Russell, sesto con una Mercedes che ha perso brillantezza rispetto alla FP1. Yuki Tsunoda sembra aver trovato su questo tracciato un po' di fiducia sulla RB21, soprattutto nei tratti più veloci. Il giapponese ha chiuso in settima posizione, davanti alla Sauber di Gabriel Bortoleto: il brasiliano sembra trovarsi perfettamente a suo agio, anche grazie a una monoposto che continua a beneficiare del recente pacchetto di aggiornamenti. Alle spalle di Gabriel troviamo il suo avversario (e manager) Fernando Alonso, con l'altra Aston Martin.La classifica completa delle Libere 2 al Red Bull Ring >>
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Ferrari 296 GT3 Evo - Pronta per le gare del 2026
La Ferrari presenta la 296 GT3 Evo, nata dall'esperienza delle due stagioni disputate con la prima serie della vettura da corsa e dalla 296 LMGT3 che corre nel Mondiale Endurance. Sulla base dei dati raccolti nel corso delle oltre 340 gare disputate dagli esemplari costruiti fino ad oggi sono stati sviluppati nuovi componenti aerodinamici e tecnici che saranno anche messi a disposizione dei team già in possesso della GT3 attuale con un kit di aggiornamento. La Evo debutterà in gara nel 2026.Cambia soprattutto l'aerodinamica. Il motore V6 biturbo, privato della componente ibrida e capace di circa 600 CV e 710 Nm (in base al BoP), non è stato toccato, mentre il cambio adotta una nuova serie di rapporti per favorire l'erogazione della coppia. L'aerodinamica è stata rivista per migliorare la stabilità e la prevedibilità della vettura senza perdere downforce e per ottimizzare le prestazioni dell'asse anteriore in scia. Splitter, fondo, diffusore, ala posteriore e louvres sui passaruota anteriori sono stati ridisegnati lavorando sia in galleria del vento che in CFD. Le altre novità della Evo. Sul cofano anteriore inoltre sono state inserite due nuove prese d'aria per abitacolo e impianto frenante: quest'ultimo, grazie all'insieme delle modifiche, riceve ora il 20% di aria in più. Altre modifiche hanno riguardato la cinematica delle sospensioni, ora più performanti ma anche più facili da regolare ai box e l'abitacolo, dove spicca un sistema di aria condizionata ancora più potente ed efficace nelle gare di durata.
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Fiat Fastback - Tutte le novità del MY 2026
Arrivata sul mercato brasiliano nel 2022, la Suv-coupé Fiat Fastback presenta il Model Year 2026: le novità principali si concentrano sul frontale, con una griglia anteriore a listelli verticali e le prese d'aria con una finitura nero lucido. Invariate le motorizzazioni già disponibili, ossia le Turbo 200 e Turbo 200 Hybrid da 130 CV e 204 Nm di coppia, e la Turbo 270 da 188 CV e 270 Nm di coppia. Tutte le novità, versione per versione. Dall'allestimento Impetus sono presenti cerchi di lega da 18 di nuovo design e dettagli scuri per la carrozzeria; la versione Limited Edition introduce elementi cromati, cerchi con finiture diamantate e un nuovo paraurti posteriore, disponibile su richiesta sulla Impetus. L'allestimento Audace prevede nuovi rivestimenti per i pannelli porta, cerchi da 17 con finiture cromate (riprese anche sulla carrozzeria). Per il 2026 le colorazioni disponibili sono Vulcano Black, Banchisa White, Bari Silver, Strato Gray, Silverstone Gray e Amalfi Blue (solo per le motorizzazioni ibride). C'è anche il tetto panoramico. Sul modello d'attacco è disponibile il pacchetto Smart Drive con calotte degli specchietti in nero lucido, maniglie in colore carrozzeria, piastra di ricarica a induzione, telecamera posteriore, ingresso e avviamento senza chiave. Le versioni Impetus T200 e Limited Edition T270 possono avere su richiesta il pacchetto Sunroof, con il tetto panoramico, i fendinebbia a led, il monitoraggio dell'angolo cieco e - per il solo allestimento Limited - le regolazioni elettriche del sedile del conducente. Dalla versione Audace a salire è disponibile l'Adas Package con frenata automatica d'emergenza, assistente al mantenimento di corsia e abbaglianti automatici. Il pacchetto comprende anche la strumentazione digitale e l'infotainment da 10,1 con Apple CarPlay e Android Auto wireless. La Fastback Abarth. Il MY2026 della Fastback Abarth presenta un look più aggressivo, a cominciare dal paraurti anteriore scolpito e dalla nuova calandra, in nero lucido e rosso, con listelli verticali, la scritta Abarth al centro e lo scorpione in basso a destra. Di serie lo spoiler sul lunotto, i cerchi di lega da 18 nero lucidi, il tetto panoramico con tendina elettrica, i rivestimenti in vinile per le portiere e i sedili sportivi con cuciture rosse e lo scorpione goffrato sui poggiatesta. Questa versione è mossa dal motore T270 da 188 CV e 270 Nm di coppia abbinato al cambio automatico a sei rapporti: l'auto scatta da ferma a 100 km/h in 7,6 secondi, fino a raggiungere la velocità massima di 220 km/h (con etanolo nel serbatoio). Tra le modalità di guida disponibili c'è la Poison, con una mappatura specifica per motore e acceleratore. Per questa versione i colori carrozzeria disponibili sono Banchisa White, Strato Grey, Volcano Black e Montecarlo Red, tutte con tetto nero a contrasto. Il listino completo. Ecco quanto costa la Fiat Fastback MY2026:Fiat Fastback T200: 119.990 real brasiliani (circa 18.500 euro)Fiat Fastback Audace T200 Hybrid: 159.990 real brasiliani (circa 24.800 euro)Fiat Fastback Impetus T200 Hybrid: 167.990 real brasiliani (circa 26.100 euro)Fiat Fastback Limited Edition T270: 171.990 real brasiliani (circa 26.700 euro)Fastback Abarth T270: 167.990 real brasiliani (circa 27.600 euro)
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Audi - A6 Sportback e-tron, raffinata Bev
Capita raramente di salire su un'elettrica e dimenticarsi, dopo pochi chilometri, che lo è. La nuova Audi A6 Sportback e-tron riesce proprio in questo: ti mette subito a tuo agio, non per stupirti ma per farti capire che tutto funziona, e funziona bene. la prima berlina a batterie di Ingolstadt basata sulla piattaforma PPE (Premium Platform Electric), sviluppata insieme alla Porsche. E questo già la racconta. Aerodinamica da record. Linee pulite, coda da coupé e soprattutto un Cx di 0,21 (il migliore mai ottenuto dall'Audi su un modello di questa categoria) la scolpiscono nei suoi 4,93 metri di carrozzeria, facendone un'auto elegante che rimane però discreta nell'impatto visivo. All'interno, materiali sostenibili e tanta tecnologia, ma senza esagerazioni. Il palcoscenico digitale è composto da tre display, uno anche per il passeggero, e da un head-up display con realtà aumentata. Tutto è integrato con logica e misura. L'infotainment, basato su Android Automotive, è rapido e intuitivo. L'assistente vocale, potenziato da ChatGPT, risponde anche alle richieste più insolite. E a bordo il silenzio ricorda la paternità ecologica del modello. Al volante della Performance. Ho guidato la A6 Sportback e-tron nella versione Performance da 280 kW (381 CV) a trazione posteriore, con batteria da 100 kWh (94,9 netti), percorrendo un itinerario tra statali, percorsi misti con diverse curve e un po' di autostrada. La tedesca ha dimostrato equilibrio e brillantezza nella marcia: l'erogazione è fluida e l'assetto sempre composto, potendo anche contare, volendo, su sospensioni pneumatiche adattive (di serie sulle versioni top di gamma) che aiutano a filtrare ogni asperità. La sensazione al volante è quella di una vettura pensata per viaggiare in pieno relax, senza però perdere il tradizionale tocco dinamico Audi, capace all'occorrenza di scattare da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi, sfruttando la coppia immediata di 565 Nm, per poi raggiungere - ove consentito - una velocità massima di 210 km/h. Chilometri in abbondanza. E l'autonomia? Con una media di circa 15,2 kWh/100 km, rilevata dal computer di bordo, la stima ufficiale di 756 km nel ciclo WLTP appare credibile, anche se in attesa di verifica e conferma del nostro Centro Prove. Poca, dunque, la preoccupazione di rimanere a secco di energia, sapendo oltretutto che, utilizzando una colonnina rapida da 270 kW, alla vettura bastano 10 minuti per accumulare una carica sufficiente a percorrere 310 km. C'è anche la S6 da 551 CV. La A6 Sportback e-tron vanta una gamma articolata, in grado di rispondere a diverse esigenze. Oltre alla versione Performance, protagonista della nostra prova e in vendita a 74.500 euro, c'è l'entry-level da 240 kW (326 CV), dotata di una batteria da 83 kWh (75,8 netti) e accreditata di un'autonomia fino a 627 km, proposta a 65.500 euro. Più su si colloca la versione quattro, in listino a 79.500 euro, con doppio motore da 340 kW (462 CV), batteria da 100 kWh (94,9 netti) e un range massimo di 716 km. Al vertice la S6 da 405 kW (551 CV), offerta a 99.500 euro, sempre con trazione integrale e l'accumulatore da 100 kWh che garantisce 675 km.
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Lexus RZ - Fino a 568 km di autonomia per la Suv elettrica
La Lexus ha diffuso i nuovi dati tecnici relativi all'aggiornamento della RZ. La nuova versione della Suv elettrica, annunciata nel marzo scorso e destinata a debuttare sul mercato europeo il prossimo autunno, introduce novità prettamente tecniche: lo steer-by-wire, il cambio virtuale e nuovi powertrain più efficienti. Da 450 a 568 km di autonomia. La nuova batteria agli ioni di litio da 77 kWh è utilizzata per tutte e tre le varianti disponibili della Suv giapponese, ossia la 350e a motore singolo da 224 CV (508-568 km nel ciclo Wltp, in base alla gommatura) e le bimotore 500e Direct4 da 381 CV (456-500 km) e 550e Direct4: per quest'ultima si va da 408 CV da 450 km di autonomia, con il solo allestimento F Sport. Ricarica più veloce, prestazioni da sportiva. La 350e è l'unica versione limitata a 160 km/h ed è capace di raggiungere i 100 km/h da ferma in 7,6 secondi. Le varianti bimotore toccano i 180 km/h e impiegano rispettivamente 4,6 e 4,4 secondi per lo scatto da 0 a 100 km/h. Un altro dato importante è quello della capacità di traino, che sulle versioni bimotore raggiunge i 1.500 kg. Ci sono infine aggiornamenti significativi anche per la velocità di ricarica: il caricabatterie di bordo ha una capacità di 22 kW e il precondizionamento della batteria consente - con le colonnine rapide - di passare dal 10 all'80% in 30 minuti.
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Trafori alpini - Riapre il tunnel del Tenda
Dopo cinque anni di lavori, oggi 27 giugno riapre il traforo che unisce la zona di Cuneo con la valle della Roya, in Francia. Il ripristino del collegamento sarà celebrato con una cerimonia che vedrà la partecipazione dei ministri dei Trasporti di Italia e Francia, Matteo Salvini e Philippe Tabarot. Il ripristino del collegamento italo-francese attraverso le valli Vermenagna e Roja avrà ricadute positive su ampi territori, poiché ristabilisce la connessione più rapida tra la provincia di Cuneo, l'Imperiese e la Costa Azzurra. Una riapertura solo parziale. La riapertura avviene grazie a una nuova galleria, definita Tenda-bis, mentre quella vecchia resterà in funzione come canna di servizio. Tuttavia, per le modalità di percorrenza permangono delle incertezze. La proposta dell'Italia alla Francia prevede che da domani, e poi a luglio e ad agosto, il nuovo tunnel sia a disposizione a senso unico alternato, con semaforo dalle 6 del mattino alle 20 di sera: 15 minuti di 'verde' per lato, altri 15 per 'svuotare' la galleria e attese che potranno raggiungere i 45 minuti. Anche perché la velocità massima è stata fissata in 70 km/h, ridotta a 50 km/h alle due estremità.Non finisce qui. Del resto, i lavori non sono ancora terminati: il cantiere resta aperto. Il progetto originario prevedeva, dal 2013, la costruzione di una nuova galleria accanto a quella storica, ma ci sono stati pesanti ritardi per guai di natura burocratica e legale (nel 2017 anche indagini per frode nelle forniture e furto aggravato). Successivamente, nel 2020, la tempesta Alex ha causato gravi danni, specie sul versante francese, tanto da rendere necessaria una riprogettazione degli interventi, col costo totale lievitato a 255 milioni di euro. Insomma, la tanto attesa riapertura c'è, ma si dovrà ancora lavorare per rendere di nuovo fluido il traffico lungo il traforo.
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Germania - Nasce un'alleanza per lo sviluppo di software open source
Da tempo si parla della necessità per l'industria dell'auto europea di privilegiare la strada delle collaborazioni per affrontare la sfida delle nuove tecnologie e, soprattutto, per contrastare l'espansionismo cinese. Finora le proposte, come quella dell'ormai ex numero uno della Renault, Luca de Meo, per le auto di piccola dimensione, non hanno trovato alcun seguito. Qualcosa, però, inizia a muoversi nella direzione auspicata, per esempio, da Mario Draghi nel suo rapporto per la competitività dell'Unione Europea. Infatti, diverse aziende tedesche hanno firmato una lettera d'intenti per promuove un'alleanza nel campo dello sviluppo dei software open source. Grandi gruppi per l'high-tech. Con il supporto dell'Associazione tedesca dell'industria automobilistica (VDA), undici aziende dei settori automobilistico e tecnologico hanno sottoscritto un memorandum d'intesa in occasione del 29esimo Congresso internazionale di elettronica per l'auto: il documento si pone l'obiettivo di avviare una cooperazione per sviluppare congiuntamente programmi informatici standardizzati, che già nel 2026 potrebbero trovare una loro applicazione nella guida autonoma e nel campo degli "stack" chiave, i livelli base di qualsiasi l'architettura informativa dei veicoli moderni (il codice sorgente sarà aperto, ma sotto la vigilanza della Fondazione Eclipse e nel quadro di un progetto denominato S-Core). Inoltre, è previsto che il primo veicolo basato sulla nuova piattaforma entri in produzione entro il 2030. A firmare la lettera d'intenti sono importanti realtà dell'automotive tedesco, ma non solo. Tra i firmatari, infatti, ci sono i gruppi Volkswagen, BMW e Mercedes-Benz per la parte dei costruttori e Bosch, Continental e ZF Friedrichshafen per quella dei fornitori. Inoltre, l'accordo è stato sottoscritto dai francesi di Valeo e Forvia, che in Germania hanno importanti attività industriali. Le aziende del comparto tecnologico sono, invece, gli specialisti del software Etas, Qorix and Vector. L'alleanza, però, è aperta ad altre realtà e organizzazioni del settore: Automobilwoche scrive di colloqui già in corso con Plateforme Automobile (PFA), l'associazione di rappresentanza della filiera automobilistica francese.
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Off-road - Le 4x4 sotto i 30 mila euro
Le automobili costano sempre di più e questo vale anche per chi cerca una piccola 4x4 capace di muoversi in tutte le condizioni, magari lontano dai grandi centri abitati. L'uscita di scena della Fiat Panda 4x4 ha ridotto ulteriormente il ventaglio di scelta tra i modelli più accessibili del mercato, ossia con prezzi inferiori ai 30 mila euro. Che non sono affatto pochi, ma rappresentano ormai la soglia psicologica (e non solo) per l'acquisto di un'automobile nuova. Le proposte valide non mancano, comunque, come le classiche Dacia Duster e Suzuki Vitara, o l'inossidabile Jimny, senza trascurare le ultime novità di mercato. E chissà che il prossimo anno non arrivi la versione di serie della Grande Panda 4x4, di cui è stata appena presentata una concept: trovate tutte le 4x4 sotto i 30 mila euro nelle schede qui sopra. Buona lettura!
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Audi - Quattro anelli a... pistoni
Nei piani originari, dal 2026 la Audi avrebbe dovuto presentare solo modelli elettrici, per arrivare ad avere una gamma 100% Bev a partire dal 2033. Il mercato, però, non si è mosso nella direzione prevista e non lo ha fatto con la velocità auspicata, costringendo la Casa di Ingolstadt a ripensare i suoi piani. E dunque nel futuro dell'Audi, accanto alle soluzioni full electric, i powertrain termici avranno ancora vita lunga. E se per modelli come la A1 o la Q2 la strada verso la pensione è già segnata, ci sono tante novità a listino nel cui cofano continuano a muoversi i pistoni, a partire dalle ultime arrivate Q3 e Q5. Nelle schede qui sopra scopriamo quali sono le proposte dei Quattro anelli che continuano a viaggiare con benzina e gasolio.
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Toyota GR Yaris - L'Aero Package è pronto per l'Europa
La Toyota ha presentato all'Acropolis Rally la GR Yaris con l'Aero Performance Package. Questa variante, già introdotta in Giappone, sarà effettivamente disponibile in Europa solo il prossimo autunno. Dopo il lancio in Grecia l'auto sarà presentata al pubblico anche al Goodwood Festival of Speed, dove sarà impegnata sul percorso di prova delle colline del Sussex. Sei componenti chiave. La Toyota Gazoo Racing ha studiato il kit aerodinamico per la Yaris sfruttando le conoscenze sviluppate nel motorsport, e per questo ha sviluppato sei elementi dedicati: lo sfogo sul cofano in alluminio per migliorare il raffreddamento, il lip anteriore, lo spoiler posteriore regolabile manualmente, le carenature aggiuntive del sottoscocca e gli sfoghi d'aria sui parafanghi anteriori e posteriori.
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Jaecoo 5 - La Suv compatta debutta al MIMO
La Jaecoo 5 è lunga 438 cm e ha un passo di 262 cm; il bagagliaio ha una capacità dichiarata di 480 litri, che diventano 1.180 abbassando gli schienali della seconda fila. Nel frontale mantiene lo stile della sorella maggiore 7, con l'imponente calandra a listelli verticali e i sottili gruppi ottici full led. La fiancata, con la linea di cintura alta e gli sbalzi ridotti, viene alleggerita dal tetto nero a contrasto di serie. La gamma colori prevede le tinte Snow White, Alpine Green, Canyon Black, Glacier Blue e Zircon Gray. Gli interni sono lineari e moderni, con il grande schermo dell'infotainment da cui controllare la maggior parte delle funzioni dell'auto: quasi del tutto assenti i comandi fisici. Dietro il volante a due razze c'è la strumentazione digitale e il selettore delle marce per il cambio automatico. I rivestimenti dei sedili (con imbottitura ad alta densità) sono di ecopelle, atossica anche per gli animali. Nell'abitacolo di serie trovano posto oltre trentacinque vani portaoggetti, la luce ambientale e il tetto panoramico fisso da 1,45 metri quadrati. La meccanica della Jaecoo prevede sospensioni indipendenti sulle quattro ruote e una capacità di guado fino a 600 mm. Al momento la gamma motori prevede tre diverse opzioni, tutte a trazione anteriore:Termica: il 1.6 TGDi turbobenzina da 147 CV e 275 Nm di coppia, abbinato al cambio automatico doppia frizione a sette rapporti;Full hybrid: 1.5 TGDi da 143 CV abbinato a un'unità elettrica da 204 CV, con una batteria da 1,8 kWh;Full electric: motore da 150 kW (204 CV) e 340 Nm di coppia, abbinato a una batteria da 61 kWh.
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Stellantis - Filosa: "Maserati è un marchio prestigioso, ne siamo orgogliosi"
Prosegue il tour di Antonio Filosa nei principali siti direzionali e industriali di Stellantis. L'ultima tappa ha riguardato la sede modenese della Maserati, dove il neo amministratore delegato ha visitato gli uffici e l'impianto produttivo insieme a Jean-Philippe Imparato, responsabile europeo del gruppo, e a Santo Ficili, numero uno operativo del Tridente e dell'Alfa Romeo. Sarà un caso, ma la visita arriva a pochi giorni dalle nuove indiscrezioni di stampa su una possibile dismissione del marchio emiliano. Il costruttore ha già smentito l'ipotesi della cessione ("Maserati non è in vendita") e le parole dello stesso Filosa appaiono come una conferma delle intenzioni di Stellantis di puntare sul marchio modenese e tentare la strada del rilancio. "Icona del lusso". "Siamo orgogliosi di poter gestire un marchio così prestigioso come Maserati", ha detto il top manager. "Durante la mia visita a Modena, ho potuto ancora una volta toccare con mano la competenza, la passione e l'impegno delle nostre persone. Maserati è un marchio iconico del lusso, un vero e proprio simbolo dell'artigianalità italiana. Sono certo di poter contare su un team altamente specializzato e motivato, con tutte le qualità necessarie per affrontare con successo le sfide del segmento luxury". La visita è stata accompagnata da un confronto sia con la dirigenza, che con una rappresentanza dei lavoratori. Inoltre, Filosa, Ficili e Imparato hanno tenuto un incontro, di persona e in digitale, con tutti i dipendenti del marchio. "Prodotti giusti ed esecuzione". La visita a Modena, tra l'altro, segue un importante incontro avvenuto a Torino, presso l'Heritage Hub di Mirafiori. Filosa ha voluto presentarsi ai lavoratori del gruppo durante una sorta di assemblea pubblica dal vivo, che ha visto la partecipazione di tutti i dipendenti collegati dai vari Paesi del mondo e ha rappresentato una specie di avvio simbolico del suo mandato. Il manager ha colto l'occasione dell'incontro per illustrare le sue priorità: "Dobbiamo far crescere il nostro business lanciando i prodotti giusti che i clienti vogliono e che rappresentano il vero Dna dei nostri marchi iconici e dobbiamo migliorare l'esecuzione industriale. Non c'è nulla di sbagliato in Stellantis che non possa essere risolto con ciò che è giusto in Stellantis", ha detto Filosa, sottolineando che "bisogna stabilire per noi stessi la più alta ambizione in termini di qualità e il momento è adesso. Per questo ci prepareremo per il futuro. Abbiamo già iniziato a rivedere il nostro piano strategico a lungo termine, che condivideremo quando saremo pronti". Infine, Filosa ha messo in evidenza la necessità di abbandonare le divisioni ancora esistenti e di fare sqaudra: "Facciamo un patto oggi, insieme. Non usiamo più la dizione ex-Fca ed ex-Psa, siamo Stellantis".
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Stati Uniti - Un giudice stoppa Trump: "I fondi per le colonnine vanno sbloccati"
Donald Trump continua a scontrarsi con la magistratura statunitense. Tana Lin, giudice di un distretto federale di Seattle, ha emesso un'ingiunzione preliminare per ordinare alla Casa Bianca di sbloccare i fondi stanziati dall'Amministrazione Biden per la realizzazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche in diversi Stati ( Arizona, California, Colorado, Delaware, Hawaii, Illinois, Maryland, Minnesota, New Jersey, New Mexico, New York, Oregon, Rhode Island, Vermont, Washington, Wisconsin e il Distretto di Columbia). Il caso giudiziario. L'ordine riguarda i fondi del programma National Electric Vehicle Infrastructure (NEVI): si tratta di 5 miliardi di dollari da spendere dal 2022 al 2026 sulla base di una legge varata nel 2021 dall'ex presidente Joe Biden. Lo scorso febbraio, il Dipartimento dei Trasporti ha ridotto la dotazione dell'intera iniziativa e cancellato le risorse destinate a 16 Stati e al Distretto di Columbia, ossia la capitale Washington, dando così seguito alle promesse di Trump su una revisione generalizzata delle politiche climatiche statunitensi. Tuttavia, lo scorso maggio, diciassette procuratori generali, per conto di un gruppo di Stati guidato dalla California, hanno citato in giudizio la Casa Bianca e chiesto l'immediato sblocco dei fondi. La reazione dell'Amministrazione Trump alla sentenza di Lin non si è fatta ovviamente attendere: un portavoce del Dipartimento dei Trasporti ha definito il programma NEVI "un disastro" e descritto il giudice come "un altro attivista giudiziario liberale che emette sentenze senza senso perché odia il presidente Trump". La Casa Bianca ha tempo fino al 2 luglio per presentare un ricorso, oppure per rispettare l'ordine.
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