Mercato italiano - A giugno le immatricolazioni crollano: -17,4%
Il mese di giugno è stato fortemente negativo per il mercato italiano dell'automobile. Secondo i dati del ministero dei Trasporti, sono state targate 132.191 vetture, il 17,4% in meno rispetto a un anno fa, quando, però, si era riscontrato un boom di registrazioni per l'avvio degli incentivi per le elettriche. Il primo semestre si chiude così con un netto peggioramento per l'andamento del mercato: se fino al 31 maggio il cumulato annuo mostrava un declino di appena lo 0,5%, al 30 giugno il calo si approfondisce al 3,6% (sono 854.690 le targhe complessive). Di conseguenza, peggiora anche il confronto con i livelli pre-pandemia del 2019: secondo le elaborazioni dell'Unrae, a fine maggio la differenza era superiore al 20%, mentre ora supera il 23%. Stellantis. A giugno il gruppo ha immatricolato 32.446 auto, per una flessione del 32,9% rispetto a un anno fa. Continua la crescita per Alfa Romeo (2.575 immatricolazioni, +89,5%), mentre sono in calo quasi tutti gli altri brand: Peugeot perde il 15,5% (5.838 unità). Citroën il 50,1% (3.849), Fiat il 34,9% (11.023), Jeep il 27,2% (4.699), Lancia l'82,7% (719) e Opel il 26,6% (3.069). Tornano a crescere DS (+2,4% e 435 targhe) e Maserati (+12,2% e 239).Gruppo Volkswagen. In calo anche il costruttore tedesco: -8,4% e 21.932 immatricolazioni. In territorio negativo Audi (6.468 registrazioni, -5,1%), Seat (491, -50,8%), Skoda (3.089, -6,3%) e Volkswagen (9.619, -13,3%), mentre Cupra guadagna il 30,7% (2.184 targhe) e Lamborghini il 32,8% (81). Renault. Si contrae a doppia cifra il gruppo della Losanga, che segna un -30,6%, con 15.588 vetture nuove a causa del calo sia della Renault (7.667 immatricolazioni, -28,4%) che della Dacia (7.921 targhe, -32,6%).Toyota. In peggioramento i risultati del costruttore nipponico: sono 10.614 le immatricolazioni, il 12,3% in meno su giugno 2024. La Toyota segna un -10,9% (10.064 registrazioni) e Lexus un -32,1% (550). BMW. Il gruppo bavarese ha registrato 8.024 immatricolazioni, mettendo a segno una crescita del 14%, con il marchio dell'Elica in salita del 10,8% (6.687 targhe) e la Mini in miglioramento del 33% (1.337).Ford e Gruppo Hyundai. Con 5.732 nuove targhe, l'Ovale Blu guadagna l'1,9%, mentre la Hyundai, con 4.361 immatricolazioni, perde il 10,4% e la consociata Kia flette del 22,6% (3.726 registrazioni). Mercedes-Benz. Il costruttore di Stoccarda registra 5.392 nuove immatricolazioni, incassando un calo complessivo del 3,2%. La Stella a tre punte sale dell'8,7% (5.286 auto), mentre la Smart segna un ulteriore tonfo: 106 targhe e -85%.Le altre giapponesi. Alti e bassi per gli altri costruttori del Sol Levante: in forte contrazione la Nissan (2.869 auto, -28,5%), Mazda (918, -29,6%) e Suzuki (3.224, -10,5%), mentre crescono Mitsubishi (245, +33,9%); Honda (825, +2,8%) e Subaru (314, +132,6%). Premium e sportive. Anche il mercato italiano riserva brutte sorprese per la Tesla, alle prese con un calo generalizzato delle targhe in Europa: lo scorso mese, la Casa texana ha immatricolato nel nostro Paese 1.697 elettriche (-66%). Tra gli altri marchi del segmento premium, il gruppo Jaguar Land Rover perde il 37,9% con 661 nuove targhe (-97,5% per Jaguar e -33,2% per il brand delle fuoristrada); la svedese Volvo vede le immatricolazioni calare del 30,3% (1.284 unità), mentre la Polestar passa dalle 33 auto di giugno 2024 alle 88 del 2025. In crescita la Ferrari (75 targhe, +23%) e la Porsche (627 immatricolazioni, +6,8%).Gli altri brand. Bene il gruppo DR Automobiles, con un +27,1% (2.791 nuove immatricolazioni); continua la crescita della MG (4.146 unità, +4%). BYD passa da 138 a 1.911 immatricolazioni, Omoda & Jaecoo da 25 a 1.297, Eurasia Motor Company da 95 a 280, mentre Lynk & Co subisce un calo del 35,5%, con 20 nuove unità. La top ten delle più vendute. Anche a giugno è la Fiat Panda la preferita dagli automobilisti italiani: l'utilitaria torinese segna 7.488 nuove immatricolazioni. Seguono, nell'ordine, Dacia Sandero (3.615), Dacia Duster (3.261), Renault Clio (3.204), Jeep Avenger (3.116), Toyota Yaris (2.799), Toyota Yaris Cross (2.786), Toyota Aygo X (2.600). MG ZS (2.522) e Ford Puma (2.316).I canali commerciali. Per quanto riguarda i canali di vendita, i privati perdono ben il 29,5% e scendono dal 59,5% al 50,9%, mentre prosegue il rimbalzo del noleggio. La componente del lungo termine segna un +4% grazie al +25,1% delle finanziarie captive e sale al 23,8% del mercato totale. Il breve termine, invece, guadagna ben il 36,6% e arriva al 4,9% delle targhe. Continua il calo delle auto-immatricolazioni: perdono il 14% nonostante il +48,9% dell'uso noleggio, ma, complice l'andamento negativo del mercato generale, salgono dal 13,6% al 14,2%. Infine, andamento sostanzialmente stabile per società ed enti, con un +0,5% e il 6,2% del mercato. In grande spolvero le Phev. Tra le alimentazioni, la sola categoria in territorio positivo è quella delle ibride plug-in, da mesi su un percorso di continua crescita in scia all'aumento dell'offerta da parte dei costruttori: a giugno crescono del 69,9% e vedono la loro quota più che raddoppiare dal 3,5% al 7,2%. Male le elettriche pure, con un calo del 40,7% e una penetrazione in discesa dall'8,3% al 6%, e anche le ibride non ricaricabili: registrano un -7,1% (-4,7% per le full hybrid, -8,1% per le mild), ma salgono dal 38,7% al 43,6%. I modelli a benzina perdono il 26,5% e passano dal 26,5% al 23,6%. Le diesel, invece, crollano del 35,8% e si fermano al 10% (era il 12,8% un anno fa). Quasi inesistente il metano, con una sola immatricolazione. In calo il Gpl: -21,5% e una penetrazione in contrazione dal 10,1% al 9,6%. La classifica delle elettriche. Analizzando il segmento delle Bev, la più targata a giugno è la Tesla Model Y (902 unità), seguita da Tesla Model 3 (793), BMW iX1 (320), Citroën C3 (299), Leapmotor T03 (267), Mercedes EQA (203), Ford Puma (189), Dacia Spring (188), Volvo EX30 (179) e BYD Dolphin Surf (172). Emissioni. Anche per il mese di giugno, i dati positivi di immatricolazione delle auto elettrificate o a zero emissioni si riflettono sull'andamento delle emissioni medie, che cedono lo 0,2% e si assestano su 112,3 g/km (114,5 g/km nel semestre, -4,3%). In particolare, la fascia 0-20 g/km (elettriche e plug-in) rappresenta il 9,4% del mercato, quella tra 21 e 60 g/km (ibride) il 3,6%, mentre la fascia 61-135 g/km pesa per il 62,6%. La fascia 136-190 g/km di CO2 rappresenta il 20,3 e quella oltre i 190 g/km arriva al 2,2%. Il commento dell'Unrae. L'associazione delle Case estere, nella sua nota di commento ai dati sulle immatricolazioni, torna a porre l'accento sulla necessità di riformare la fiscalità sull'auto. Da anni Unrae sottolinea che, senza una revisione strutturale della fiscalità delle flotte aziendali, l'Italia non potrà sostenere concretamente la transizione energetica, afferma il presidente Roberto Pietrantonio. L'attuale trattamento fiscale è datato e penalizzante: ribadiamo la necessità di modulare detraibilità Iva e deducibilità dei costi in funzione delle emissioni di CO2 dei veicoli, e di ridurre a tre anni il periodo di ammortamento. Pietrantonio è convinto che una fiscalità evoluta porterebbe a regime maggiori entrate per l'erario grazie a un mercato più vitale, contribuendo al tempo stesso al miglioramento della qualità dell'aria e alla riduzione delle emissioni climalteranti. indispensabile intervenire urgentemente per mirare a una completa revisione dell'impianto fiscale, pur prevedendo interventi graduali qualora le esigenze di bilancio lo richiedessero. Il settore automotive non può più permettersi attese.
Categorie: 4 Ruote
Alfa Romeo Giulia - Le Speciale e Daytona Tribute celebrano i 115 anni del Biscione
L'Alfa Romeo celebra anche in Cina 115 anni di storia e dedica ai collezionisti due serie limitate della Giulia: la Speciale Tribute e la Daytona Tribute. Sul conto della Speciale non ci sono per il momento informazioni su prezzo e numero di esemplari, mentre la Daytona Tribute sarà costruita in 5 unità e venduta al prezzo di 353.000 yuan, pari a 41.900 euro al cambio attuale. Speciale e Daytona Tribute. La Giulia Speciale Tribute è basata sulla Quadrifoglio da 520 CV e propone una livrea esclusiva con carrozzeria gialla e grafiche nere a contrasto, incluso il tetto: si tratta di una colorazione ispirata alla concept 33 Pininfarina Coupé Prototipo Speciale del 1969. La Daytona Tribute è invece basata sulla 2 litri benzina da 280 CV e propone cinque varianti di livrea ispirate a quelle della leggendaria 33/2 Daytona. Entrambe sfoggiano anche cerchi di lega di colore scuro e diversi elementi esterni con fibra di carbonio, mentre gli interni, per il momento, non sono stati mostrati.
Categorie: 4 Ruote
IAA Mobility 2025 - A Monaco la nuova BMW iX3 e la Mercedes GLC elettrica
Si svolgerà dal 9 al 14 settembre l'edizione 2025 della IAA Mobility, l'evento che una volta era conosciuto semplicemente come il Salone di Monaco. Mai come quest'anno l'esposizione avrà un carattere internazionale: più della metà degli espositori viene dall'estero (il 5% in più rispetto al 2023), il 68% dei quali dall'Asia, con un incremento del 37% di quelli che arrivano dalla Cina. Gli organizzatori si aspettano oltre due milioni e mezzo di partecipanti. Le presenze confermate. Le case automobilistiche occidentali che hanno confermato la loro presenza sono Audi, BMW, Ford, Mercedes-Benz, Opel, Porsche, smart, Togg e Volkswagen. Saranno presenti inoltre diversi brand cinesi, alla loro prima presenza a Monaco: tra questi Aito, Changan, Dongfeng, Gac, Leapmotor e XPeng. Tra gli altri espositori ci sono poi Bosch, Catl, Continental, Denso, Hyundai Mobis, Kirchhoff Automotive, Kostal, Magna, Mahle, Valeo, ZF, Google, AWS, Qualcomm e Samsung. Due anteprime molto attese. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della IAA Mobility 2025 la BMW ha confermato che in fiera sarà presente la nuova iX3, il primo modello di serie della Neue Klasse, anticipato nei mesi scorsi dalla concept Vision Neue Klasse X. Dal canto suo, la Mercedes porterà invece la nuova GLC elettrica, destinata a sostituire la EQC. Le esperienze per il pubblico. Nel corso dell'IAA Mobility 2025 saranno allestite numerose aree di test drive, con 229 veicoli di 22 case automobilistiche a disposizione del pubblico (il 23% in più rispetto all'edizione 2023), per una serie di test drive da svolgere lungo percorsi attrezzati nei dintorni della fiera: tra questi, le novità di prodotto di Audi, BYD, Chery, Ford, Hyundai, Kia, Mercedes-Benz, Polestar, Porsche e Volkswagen. Lungo la autobahn A94 sarà poi allestita un'area dove si muoveranno veicoli di Mercedes e Volkswagen dotati di sistemi di guida assistita di livello 3 e 4.
Categorie: 4 Ruote
Volkswagen Polo - Edition 50, ledizione limitata per i suoi primi cinquantanni
La Volkswagen ha presentato la Polo Edition 50, allestimento realizzato in occasione dei cinquant'anni della piccola tedesca. Già ordinabile, con prezzi che partono da 28.200 euro, questa versione non è a tiratura limitata ma sarà prodotta solo fino alla fine del 2026. La dotazione. La Polo Edition 50 costa 1.800 euro in più rispetto alla Style su cui è basata, ma il vantaggio cliente, a parità di dotazioni, è di 1.500 euro. Rispetto a quanto già offerto dalla versione Style, questo allestimento si distingue per la presenza dei badge celebrativi Edition 50 su volante, plancia, montante centrale e battitacco anteriori. Ancora, di serie troviamo i cerchi di lega da 16 nel design Coventry, la vernice metallizzata, i vetri posteriori oscurati, la pedaliera d'alluminio e il cielo dell'abitacolo nero. La dotazione tecnologica comprende l'assistente di parcheggio e la telecamera posteriore, il navigatore connesso, la frenata automatica d'emergenza in retromarcia e l'assistente al cambio di corsia Side Assist. Pacchetto esclusivo. La colorazione metallizzata Crystal Ice, già presente sulla Nuova Golf, è disponibile senza sovrapprezzo. Solo su questo allestimento è possibile avere il pacchetto Design Pack Plus (1.530 euro), con climatizzatore bizona, tetto panoramico apribile elettricamente, apertura/chiusura e avviamento senza chiave, e i cerchi di lega da 17 nel design Tortosa. I prezzi per l'Italia. Ecco il listino completo della Volkswagen Polo Edition 50 per il mercato italiano:Polo 1.0 TSI 95 CV Edition 50: 28.200 euroPolo 1.0 TSI 95 CV Edition 50 DSG: 29.900 euroPolo 1.0 TSI 115 CV Edition 50 DSG: 31.900 euro
Categorie: 4 Ruote
Porsche - Compie 50 anni il Nardò Technical Center
Cinquanta anni fa, nel cuore del Salento, nasceva ufficialmente il Nardò Technical Center. Inaugurato l'1 luglio 1975, il centro è diventato un punto di riferimento internazionale per lo sviluppo e i test delle auto. Un po' di storia e numeri. Il Nardò Technical Center ha assunto questo ruolo grazie anche alla possibilità di offrire attività di prova durante tutto l'anno e in condizioni estremamente diversificate: dalle alte velocità alla guida autonoma, passando per scenari complessi di handling e la validazione di sistemi Adas. Il sito, concepito e realizzato dalla Fiat, copre 700 ettari e conta 20 piste e infrastrutture all'avanguardia, tra cui un anello ad alta velocità da 12,6 chilometri. Nel 2012, con l'ingresso nel gruppo Porsche, il Nardò Technical Center diventa parte integrante dell'ecosistema di sviluppo e test di Porsche Engineering e oggetto di importanti investimenti per la sua modernizzazione e digitalizzazione. Nel 2021, per esempio, è stato ampliato con un centro per i test sulle batterie agli ioni di litio, mentre nel 2023 è stato affiancato da una divisione software a Lecce. Oggi il Nardò Technical Center impiega oltre 200 professionisti.
Categorie: 4 Ruote
Marcos - Tre modelli per il ritorno della Casa inglese
La Marcos Motor Company ha acquistato nel 2022 tutti gli asset della Casa inglese Marcos, fondata nel 1959 da Jem Marsh e Frank Costin (il nome è la fusione delle prime tre lettere dei due cognomi). Sono stati annunciati ben tre progetti, i primi dopo quasi vent'anni dal fallimento del costruttore, nel 2007. Marcos è un brand molto amato, con una storia meravigliosa e la passione per la guida sportiva nella sua forma più pura, spiega il ceo dell'azienda Howard Nash. un'esperienza analogica che non puoi avere dai produttori moderni di supercar, e che invece gli appassionati inseguono ardentemente. Le tre novità in cantiere. Tutti i progetti presentati in questi giorni sono già in sviluppo, con prototipi e muletti impegnati nei test. Project #1 punta a riprendere lo stile delle Marcos storiche (come la Xylon guidata da Jackie Stewart, la GT e la Mini), applicato su una piattaforma e un powertrain moderni. già stato realizzato un primo prototipo, e potrebbe avere applicazioni in pistaProject #2 è invece un'auto che non avrà legami con lo stile dei modelli precedenti, ma si concentrerà invece sugli elementi che caratterizzavano le prime sportive inglesi: peso ridotto e guida affilataProject #3 punta invece alla realizzazione di repliche delle auto storiche del brand, utilizzando gli stampi e gli attrezzi originali. Questa iniziativa si affianca al programma Marcos Heritage Spares per ricambi, assistenza e manutenzione dei veicoli storici.
Categorie: 4 Ruote
Ford Mustang Mach-E - Le novità del Model Year 2025
La Ford presenta il Model Year 2025 della Mustang MachE in Europa. Le novità riguardano il design, le finiture e gli Adas, mentre rimangono invariati i powertrain elettrici. Nuovi colori e nuove finiture. All'esterno la nuova versione adotta su tutti gli allestimenti lo splitter frontale nero, mentre rimane specifica la finitura della griglia frontale per la sportiva GT. Sono nuovi anche i cerchi di lega, ora di serie su tutte le versioni, inoltre vengono introdotte le tinte Blu Velocity, Rosso Molten Magenta e Terrain Sand. Il cambio si sposta sul volante. L'abitacolo è subito riconoscibile per la modifica sostanziale della console centrale: il comando della trasmissione automatica è stato infatti spostato sul piantone dello sterzo, dove è presente anche una nuova leva dedicata a tergicristalli e frecce. stato inoltre aggiornato l'impianto di climatizzazione, che prevede ora di serie per tutti i modelli la pompa di calore. L'infotainment infine è basato sulla piattaforma SYNC 4A che introduce nuove funzionalità. Il pacchetto di Adas Blue Cruise con funzioni "hands-free" è infine reso disponibile come accessorio, senza formule di abbonamento.
Categorie: 4 Ruote
Mazda CX-5 - La nuova serie verrà svelata il 10 luglio
La Mazda presenterà il prossimo 10 luglio la terza generazione della CX-5, la Suv media che ha debuttato nel 2012 e che è rapidamente diventata uno dei modelli di maggior successo della Casa giapponese. Non stravolge l'attuale. Le forme della carrozzeria, che si intravedono nelle immagini pubblicate dalla Mazda, appaiono tradizionali e nel solco del modello che andrà a sostituire, lontane da quelle della concept Arata presentata lo scorso anno. I gruppi ottici a Led (anteriori e posteriori) sono più sottili e moderni, ma rimangono la grande calandra anteriore e il cofano spiovente a conferire dinamicità all'auto. Più spaziosa e versatile. La Mazda sottolinea come la nuova CX-5 avrà un abitacolo più spazioso, con una aumentata capacità di carico e un confort superiore rispetto al modello che va a sostituire. Tanta anche l'attenzione alla praticità e alla versatilità, che la rendono un'auto adatta alla vita di una famiglia, a chi ha programmi molto fitti e tutto quello che ci sta nel mezzo. La nuova Suv giapponese avrà inoltre una tecnologia connessa per la gestione di infotainment e aiuti alla guida. Potrebbe arrivare il full hybrid. Al momento non ci sono informazioni in merito ai motori che equipaggeranno la nuova Mazda CX-5, anche se nei mesi scorsi si è fatta strada l'ipotesi di un nuovo powertrain full hybrid sviluppato internamente, destinato anche alla CX-50 americana.
Categorie: 4 Ruote
Materie prime - Parte il piano nazionale per le miniere: indagini in tutta Italia
Nuovo passo avanti per le politiche varate dal governo per riavviare le attività di esplorazione e di estrazione mineraria in Italia. Il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE) ha approvato il "Programma Nazionale di Esplorazione Mineraria" con le prime iniziative di ricerca e la mappatura nazionale dei depositi dei rifiuti estrattivi prevista dal progetto Urbes del Pnrr. I progetti e le finalità. In particolare, sono 14 i progetti approvati: distribuiti su tutto il territorio nazionale, riguardano soprattutto Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Marche e Sardegna. Il programma, affidato dai ministeri dell'Ambiente (Mase) e delle Imprese (Mimit) al Servizio Geologico d'Italia dell'Ispra, coinvolge 15 unità operative e oltre 400 specialisti, prevede un investimento di 3,5 milioni di euro per la prima fase di indagine sui depositi naturali ed è destinato a definire "un quadro aggiornato delle potenzialità minerarie nazionali, integrando le informazioni storiche con una nuova campagna di esplorazione, a oltre 30 anni dall'ultimo investimento pubblico nel settore". Inoltre, si punta a fornire indicazioni preliminari agli investitori italiani ed esteri sulla disponibilità di materie prime presenti nel Paese. Le aree di riferimento. Le indagini saranno concentrate sulle aree più promettenti e sulle "Materie Prime Critiche e Strategiche individuate dalla Commissione Europea," tra cui: litio, boro, grafite, rame, manganese, fluorite, barite, feldspato, antimonio, tungsteno, titanio, bismuto, arsenico, magnesio, terre rare e metalli del gruppo del platino. L'attenzione si estende anche ad altri minerali di interesse per l'industria nazionale, come zeoliti e minerali industriali. Per esempio, le indagini nel Nord-est, in Lombardia e in Trentino-Alto Adige punteranno su fluorite, barite e terre rare. A Nord-Ovest, l'attenzione si concentrerà sull'area di Finero (Piemonte) e sui metalli del gruppo del platino (PGM), mentre nelle ofioliti liguri verranno esplorati giacimenti di rame e manganese. Sempre in Piemonte e in Liguria si cercherà di approfondire la conoscenza dei depositi di grafite. In Toscana, Lazio, Emilia-Romagna, Marche e alcune aree del Piemonte sarà analizzato il potenziale del litio. In Toscana, inoltre, saranno oggetto di studio i noti depositi di antimonio e magnesio delle Colline Metallifere, mentre nel Lazio le attività si focalizzeranno sulla fluorite, anche in relazione alla sua concentrazione in terre rare. La Campania sarà interessata da indagini su litio, feldspati e altri minerali industriali strategici per l'industria nazionale, mentre in Calabria verranno esaminati i giacimenti di grafite della Sila. In Sardegna, storicamente la principale regione mineraria italiana, l'esplorazione riguarderà minerali industriali come feldspati, zeoliti, bentoniti e caolino presenti nelle aree magmatiche, mineralizzazioni a fluorite, barite e terre rare nel centro-sud dell'isola e i più importanti depositi metalliferi. In dettaglio, si opererà nel distretto di Funtana Raminosa per indagare su tungsteno, terre rare, rame e altri solfuri e nel settore sud-occidentale dell'isola per esaminare rame e molibdeno, associati a stagno, bismuto, arsenico e oro. In tutte le aree saranno mappati e caratterizzati i depositi di rifiuti estrattivi abbandonati.Le fasi di lavoro. Il programma si articola in tre fasi. Durante la prima (al momento,l'unica finanziata) verranno condotte solo indagini non invasive, tra cui l'analisi di immagini telerilevate, rilievi geologici, geochimici e geofisici, anche mediante l'impiego di sensori aviotrasportati. Saranno inoltre sperimentate tecnologie avanzate come la radiografia muonica, basata sull'utilizzo di particelle cosmiche, e l'impiego di software di intelligenza artificiale per l'elaborazione e l'integrazione dei dati acquisiti. Eventuali sondaggi esplorativi diretti saranno previsti, se necessario, solo nelle fasi successive, e comunque subordinati alle opportune valutazioni ambientali. Tutti i dati raccolti confluiranno nel Database GeMMA per "rendere disponibili le informazioni in modo strutturato, trasparente e consultabile per il mondo scientifico, le istituzioni e i potenziali investitori". La prima fase parte questo mese per concludersi, indicativamente, nel mese di maggio del 2026.
Categorie: 4 Ruote
Renault - Cambia il calcolo della quota Nissan: perdite per 10 miliardi
La partecipazione detenuta dalla Renault nel capitale della Nissan continua ad avere un impatto negativo sul bilancio della Losanga. Lo dimostrano le conseguenze di una decisione di natura contabile presa dalla società di Boulogne-Billancourt: dal 30 giugno, è stata apportata una modifica al metodo di contabilizzazione delle azioni della Casa di Yokohama in base alla quale si passerà da un'imputazione con il metodo del patrimonio netto a una basata, sostanzialmente, sulle valutazioni di borsa. La conseguenza? I francesi sono costretti a iscrivere nel conto economico una perdita di quasi 10 miliardi di euro.Il nuovo trattamento contabile. Dopo gli accordi di riequilibrio dell'Alleanza, la Renault non possiede più il 43,4% della Nissan. Tale quota, infatti, è stata progressivamente ridotta e in parte conferita a un fondo fiduciario. Oggi, in virtù anche delle operazioni di buy-back effettuate dai giapponesi, con relativa cancellazione di parte delle azioni riacquistate, la Losanga detiene il 17,05% della Nissan in via diretta e un ulteriore 18,66% tramite un trust di diritto francese, per un totale del 35,71%. Ed è proprio questa quota che ora verrà trattata, dal punto di vista contabile, come "un asset finanziario valutato al fair value" sulla base del valore della quotazione delle azioni Nissan sulla Borsa di Tokyo. Del resto, l'adozione del nuovo trattamento contabile deriva "dalle recenti modifiche delle modalità utilizzate da Renault Group per esercitare i diritti relativi alla sua partecipazione in Nissan" (i diritti sono stati neutralizzati per le azioni conferite al trust): in altre parole, la modifica contabile certifica la perdita del controllo da parte dei francesi sull'azienda giapponese e quindi la necessità di abbandonare il metodo del patrimonio netto, usato generalmente proprio per trattare quote di controllo, per passare a un calcolo tipico di partecipazioni di natura esclusivamente finanziaria. Le conseguenze. Ovviamente c'è anche un impatto: a Boulogne-Billancourt saranno costretti a contabilizzare una perdita per ora stimata in 9,5 miliardi di euro (corrisponde alla differenza tra il valore contabile della partecipazione prima del 30 giugno ed il fair value stimato in base alla quotazione delle azioni Nissan al 30 giugno 2025, a cui si aggiunge l'impatto a conto economico delle riserve di conversione e delle coperture di investimento netto legate ai titoli contabilizzati con il metodo del patrimonio netto). Ovviamente, si tratta di un impatto di natura non monetaria, ma esclusivamente contabile. Infatti, la Renault ha precisato che la perdita sarà registrata nel conto economico, principalmente in "altri proventi e oneri di gestione", senza alcun riflesso sulla cassa e il calcolo dei dividendi. Detto questo, la crisi della Nissan ha ormai riflessi sempre più importanti per la Renault: la perdita di 9,5 miliardi si aggiunge ai 2,2 miliardi di "contributo negativo all'utile netto del Gruppo Renault per il primo trimestre 2025" a causa delle perdite registrate dalla Casa giapponese. Pertanto, nei primi sei mesi dell'anno, i francesi hanno già contabilizzato quasi 12 miliardi di euro di oneri per effetto della crisi del costruttore di Yokohama. A ogni modo, la modifica consente alla Renault di alleviare proprio questi impatti negativi, perché nei prossimi mesi "qualsiasi variazione del fair value della partecipazione in Nissan sarà contabilizzata direttamente nel patrimonio netto, senza impatto sul risultato netto".Nessun impatto industriale. In tal modo, il valore delle azioni Nissan iscritto a bilancio sarà sempre allineato alle quotazioni di Borsa e quindi Renault non dovrà riflettere nel suo conto economico anche le perdita contabili dell'alleato nipponico. La modifica ha quindi effetti più che altro contabili. La società francese ha escluso qualsiasi cambiamento agli "impegni strategici ed operativi" tra i due alleati. "Entrambi i partner continueranno a lavorare su programmi comuni di sviluppo industriale e tecnologico, come dimostrato dai nuovi progetti strategici annunciati il 31 marzo 2025", ha spiegato la Losanga. "Da queste iniziative si evince un rapporto basato su decisioni pragmatiche e business-oriented, a riprova della volontà condivisa di trarre il massimo dalle sinergie e creare valore per entrambe le aziende, consentendo loro di mantenere flessibilità ed efficienza nelle rispettive operazioni".
Categorie: 4 Ruote
Fisco - Spunta lipotesi di una mini tassa sul noleggio
Ennesima tegola amministrativa sul noleggio a lungo termine. Dopo l'obbligo di annotazione dei dati del locatario nell'Archivio nazionale veicoli del ministero dei Trasporti, introdotto nel 2015, e dopo l'obbligo di comunicazione al Pra dei dati del locatario ai fini del pagamento della tassa automobilistica, introdotto nel 2020, nelle pieghe dello Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale, trasmesso qualche giorno fa dal governo alle Camere per i necessari pareri prima dell'ultimo via libera, spunta l'obbligo di annotazione dei dati del locatario anche nel Pubblico registro automobilistico gestito dall'Aci.Il via l'1 gennaio 2026. La finalità che con la norma proposta si intende perseguire, si legge nella relazione illustrativa che accompagna il provvedimento, è quella di estendere il regime di annotazione al Pra - prescritto per i soli veicoli concessi in locazione finanziaria - anche ai veicoli concessi in locazione a lungo termine senza conducente. L'annotazione riguarderà tutti i contratti stipulati a partire dal 1 gennaio 2026, ma anche due tipologie di contratti stipulati prima di questa data:- quelli oggetto di proroga o rinnovo con decorrenza dopo il 31 dicembre 2025;- quelli con esecuzione ossia con consegna del veicolo a partire dall'1 gennaio 2026.Per l'Aniasa un impatto di 35 milioni all'anno. Lo schema di decreto non ne parla esplicitamente, ma secondo l'Aniasa, l'associazione che raggruppa le società di noleggio e della sharing mobility, l'annotazione al Pra, che al contrario della comunicazione è una formalità onerosa, potrebbe aggravare i costi gestionali dell'autonoleggio di circa 35 milioni di euro all'anno a regime. Le imprese, infatti, potrebbero dover pagare su ogni vettura e su ogni veicolo commerciale per due volte - una prima volta con l'annotazione a inizio locazione e una seconda volta con la cancellazione a fine locazione 27 euro di emolumenti Pra, a cui potrebbero aggiungersi altri 16 euro di imposta di bollo. In totale, 43 euro da versare due volte su ognuna delle circa 400 mila immatricolazioni a noleggio a lungo termine all'anno. Per un totale, appunto, di circa 35 milioni. I costi potrebbero essere inferiori. L'aggravio sarebbe inferiore se invece della tariffa piena di 27 euro fosse estesa a questa formalità la tariffa ridotta - 13,50 euro - che attualmente si applica al leasing finanziario, formula a cui peraltro fa riferimento, come accennato all'inizio, la relazione illustrativa. Un onere che, comunque, se fosse confermato, nel 2026 riguarderebbe solo le annotazioni e che lieviterebbe progressivamente nell'arco di 4 anni (la durata media dei contratti di noleggio a lungo termine è di 48 mesi) con le cancellazioni a fine locazione, fino ad andare a regime nel 2030.L'ipotesi non onerosa. Ma c'è anche la possibilità che in realtà l'annotazione possa essere gratuita. E non solo perché lo schema di decreto non parla esplicitamente di oneri a carico delle imprese, ma anche perché in un passaggio della relazione che accompagna il provvedimento si legge che i dati (del locatario, ndr) provengono dai contratti (già, ndr) annotati nell'Archivio nazionale dei veicoli. Insomma, se l'annotazione e la cancellazione consistessero in un semplice trasferimento di dati dall'Anv al Pra oppure coincidessero con la procedura non onerosa già prevista per la comunicazione allo stesso Pra dei soggetti ossia i locatari - tenuti al pagamento della tassa automobilistica, l'impatto sarebbe solo, si fa per dire, burocratico. Al parlamento, con i necessari pareri, e poi al governo, con il testo finale del decreto, il compito di chiarire la questione.
Categorie: 4 Ruote
Carburanti alternativi - Idrogeno: nasce la prima stazione in Lombardia
E una: oggi a Carugate, lungo la tangenziale Est di Milano, è nata la prima stazione di rifornimento per l'idrogeno in Lombardia, in grado di rifornire veicoli leggeri e pesanti. Ma altre quattro ne arriveranno nel 2026 fra la metropoli meneghina e il Piemonte all'interno di un progetto cofinanziato da fondi europei con un investimento complessivo di 55,4 milioni di euro, ossia una seconda a Carugate (sul lato opposto), quindi una terza a Rho sulla tangenziale Ovest, infine due a Tortona (Alessandria) lungo l'autostrada A7 che porta a Genova. Posizione chiave. L'iniziativa è promossa dalla concessionaria Milano Serravalle - Milano Tangenziali e dal Gruppo FNM, attivo nei servizi di mobilità sostenibile (l'azionista di maggioranza è la Regione Lombardia), impegnato anche nel progetto H2iseO Hydrogen Valley in Val Camonica dedicato al trasporto pubblico locale su ferro e gomma (entro metà 2026 sarà avviato il servizio commerciale dei primi treni a idrogeno in Italia). La stazione di Carugate Est, situata in un'area strategica per il trasporto, favorirà il transito di veicoli a idrogeno lungo l'asse Europa-Genova, supportando la logistica verso Svizzera e Germania lungo la rete Trans-European Transport Network. I numeri. In Europa si contano 250 stazioni di rifornimento per l'idrogeno, dove fanno il pieno 6.000 veicoli, presenti specie in Germania, Francia e Paesi Bassi. L'Italia è nella fase iniziale dello sviluppo, ma l'associazione H2IT stima che entro il 2050 sulle nostre strade circoleranno 8,5 milioni di auto alimentate con questo carburante, più 20.000 autobus e 50.000 camion.
Categorie: 4 Ruote
Land Rover - Range Rover Sport, oltre il lusso - VIDEO
L'offerta di auto di lusso tende oggi ad appiattirsi su una logica di sovrabbondanza: interni sempre più ricchi, display ovunque, dimensioni imponenti. In questo scenario, la Range Rover, anche nella sua versione Sport, che pure non lesina su questi aspetti, adotta un approccio più misurato, trovando un punto d'incontro tra confort elevato, status e funzionalità. Una serie di caratteristiche che hanno caratterizzato la filosofia della Range fin dagli albori, valori che l'hanno resa un'icona. Nel 1970, la prima Range Rover nasceva come fuoristrada funzionale: due porte, interni lavabili e una meccanica robusta. Ma da allora, il modello ha attraversato oltre cinquant'anni di trasformazioni, adattandosi senza mai snaturarsi. Arriva la scocca portante. La seconda serie (P38A), introdotta nel 1994, ha proseguito nella sua evoluzione migliorando gli interni e aggiornandosi ai tempi, pur mantenendo la scocca separata dal telaio. Ma è con la terza generazione (L322 per la Range Rover e L320 per la Sport), del 2002, che il modello fa il salto di qualità definitivo: arriva la struttura a scocca portante e una maggiore attenzione al confort stradale, oltre che alla semplicità d'uso lontano dall'asfalto con il debutto del Terrain Response, già visto sulla Discovery. Sempre meglio. Nel 2012 la quarta generazione (L405) fa un altro balzo in avanti, alleggerendosi grazie all'uso dell'alluminio e introducendo tecnologie avanzate di assistenza alla guida. L'attuale generazione si basa sulla piattaforma MLA Flex e consente l'uso anche di motori elettrificati, plug-in o mild hybrid, come nel caso della vettura che abbiamo guidato, che adotta un sei cilindri diesel da 300 CV. La dinamica di guida beneficia di un pacchetto tecnico articolato, che include sospensioni pneumatiche a controllo elettronico, quattro ruote sterzanti e un sistema attivo di gestione del rollio. Ma non solo. Le modalità di guida e il sistema Terrain Response permettono inoltre di adeguare la risposta del veicolo in base al fondo, con una semplicità che resta uno dei punti distintivi del marchio. La Sport mantiene la solita coerenza del brand se si parla di capacità fuoristradistiche, ma è progettata per offrire maggiore stabilità e agilità su strada. Il risultato è un prodotto che mette insieme competenze trasversali ad effetto glamour. La capacità da trasformista che l'ha caratterizzata, l'ha resa capace di trasmettere quello che forse è il vero lusso, e cioè sentirsi perfettamente a proprio agio sempre, dalle strade più esclusive delle città fino alla remota campagna.
Categorie: 4 Ruote
In arrivo - Le auto al debutto da luglio a dicembre
Che cosa verrà presentato sul mercato italiano? Quali sono le auto inedite in arrivo nelle concessionarie? Quando debutterà il facelift di questo o quel modello? Sono domande che riceviamo molto spesso da voi lettori e che ci hanno spinto a riproporre anche sul nostro sito web uno dei contenuti più apprezzati sul magazine: la prima pagina della sezione Autonotizie, autentica bussola per orientarsi tra i lanci dei prossimi mesi. il punto d'osservazione ideale per farsi un'idea su "cosa esce quando". E per avvicinarsi con cognizione di causa a un momento importante come l'acquisto di un'automobile nuova. Luglio. Le novità principali del periodo vanno dal lancio commerciale dell'Audi A6 berlina di nuova generazione a quello della Kia Sportage restyling. Da non trascurare pure le nuove Suv di segmento C della Mitsubishi, una ibrida, l'altra tutta elettrica, né la Volvo ES90, berlina a batteria che diventerà l'ammiraglia della Casa svedese. Agosto. Nel corso dell'estate c'è da tenere d'occhio il lancio commerciale della BYD Atto 2 ibrida, una nuova versione della crossover della Casa di Shenzhen. Spazio anche alla DS N8, altro modello a batteria che va a occupare il vertice della gamma del marchio francese, e a un piccolo mito che torna alla luce, la sigla HF sulla Lancia Ypsilon. Riflettori puntati, infine, su alcuni restyling di peso, dalla Renault Austral alla Toyota Corolla Cross. Settembre. Dopo l'estate si rientra nel vivo: sui blocchi di partenza ci saranno parecchie novità di peso. Occhi puntati, in particolare, sulle novità in arrivo dalla Corea (con l'avvio della commercializzazione della Kia EV4 e della Hyundai Ioniq 9) e su un paio di restyling importanti: quello della Renault Espace e quello della Seat Ibiza. Ciliegina, ad alte prestazioni, sulla torta, la Polestar 5, superberlina elettrica da quasi 900 cavalli. Ottobre. Tra le novità di questo periodo spicca senza dubbio il lancio commerciale della Jaecoo 5, che va ad affiancare la sorella maggiore 7 riprendendone il design. Fari puntati anche sulla versione elettrica della Range Rover, e su due modelli a batteria di dimensioni compatte: la MG 2 e la Nissan Micra. A proposito di modelli ad alte prestazioni, invece, partirà nell'ultimo trimestre dell'anno la fase delle consegne della Ferrari F80. Novembre. Tra le big ai nastri di partenza in questo periodo dell'anno va senza dubbio menzionata la nuova Mercedes CLA, che rinasce sulla piattaforma Mma e che sarà disponibile anche come mild hybrid. Da non dimenticare l'avvio delle consegne della Fiat 500 ibrida, che andrà ad affiancare l'elettrica. Spazio anche alle supercar, cinesi però, con l'arrivo dell'elettrica Xiaomi SU7. Dicembre. Tra le novità attese al varco, la BMW iX3, ma sono da segnalare anche i lanci della Citroën C5 Aircross e della nuova Nissan Leaf, che cambia completamente le forme rispetto ai modelli precedenti. Occhio anche alla Toyota Aygo X restyling, che accoglie il debutto del full hybrid della sorella maggiore Yaris.
Categorie: 4 Ruote
Mimo 2025 - Il rumore che resta: Milano Monza Motor show visto da vicino
Per tre giorni, l'Autodromo di Monza ha accolto circa 100.000 persone: al MIMO 2025 c'erano famiglie, studenti, tecnici, semplici curiosi. Un pubblico misto, a tratti persino spiazzante, che si è aggirato tra paddock, box e curve sopraelevate non solo per vedere auto da sogno, ma per cercare un contatto concreto con ciò che l'automobile è oggi. Perché l'auto è cambiata. E continua a farlo. Non è più solo motore, sound e prestazione. anche software, gestione dell'energia, intelligenza artificiale. E, sempre più spesso, è oggetto di discussione pubblica, anche aspra: tra chi la vede come un problema da ridurre, e chi la considera ancora uno strumento di libertà. In questo contesto, Quattroruote c'era. Con uno stand, sì, ma anche con una posizione chiara: Stop Cellular, la campagna nata per combattere l'uso dello smartphone alla guida. Un gesto che è diventato abitudine, e che i numeri e le testimonianze raccolte raccontano come una delle cause principali di incidenti evitabili. Non servono allarmi. Serve consapevolezza. E volontà di parlarne anche fuori dalle statistiche. Intorno, il MIMO si muoveva in tutte le direzioni. Dai test drive gratuiti su citycar elettriche e Suv ibride, fino ai marchi emergenti arrivati dalla Cina e a quelli storici della meccanica estrema. Pagani ha portato in pista alcuni dei suoi modelli più estremi. E il nostro vicedirettore, Marco Pascali, ha guidato la Huayra R Evo: 900 cavalli, V12 aspirato, telaio da corsa. qualcosa che ti scompone ha detto ma senza mai sfuggire di mano. Qui non guidi: interpreti, reagisci, sopravvivi al limite. A guardarlo c'era gente di ogni età. Con lo smartphone in mano, certo. Ma anche con gli occhi pieni di qualcosa che somigliava all'interesse, se non proprio all'emozione. Forse è questo il punto: l'auto continua a generare domande. Non ha più solo un futuro da vendere, ha un presente da capire. E se c'è un messaggio che resta, dopo tre giorni così, non è tanto legato al rombo dei motori. Quanto alla necessità, oggi più che mai, di raccontare l'auto con onestà, senza filtri, senza slogan. E Monza, per tre giorni, è stato un luogo per farlo.
Categorie: 4 Ruote
Modellini - Toyota Land Cruiser
La comprovata indistruttibilità della Toyota Land Cruiser portò la Casa nipponica nel 1980 allo sviluppo della versione pick-up della serie 40, un modello poco noto, destinato a mercati emergenti come Africa e il Medio Oriente. Fino al montante centrale è identico al fuoristrada originale, mentre il retro è dominato dal cassone che, grazie al passo lungo, è capiente e ideale per il trasporto di qualsiasi merce su ogni terreno: un mezzo nato per fare fatica e sopravvivere ai deserti e alle savane dell'Africa. Il modello scala 1:18. Il modello è di metallo pressofuso con dettagli di plastica e presenta aperture realistiche: porte, cofano anteriore e portellone posteriore si aprono con movimenti netti e fluidi. Dentro il cofano il motore è molto dettagliato, con cablaggi e gruppi accessori degni di un modellista esperto. Perfetta, come sempre sui modelli Kyosho, la fanaleria anteriore e posteriore. Cerchi e pneumatici sono iperrealistici, così come le poche grafiche presenti, di ottime qualità e applicate alla perfezione. Come l'originale. Gli interni riflettono un'epoca in cui l'essenziale era un pregio: sono presenti tutti i pochi elementi all'interno dell'auto reale, dalla lunga leva del cambio (comprese le ridotte) al volante a tre razze e alla strumentazione minimalista. La guida è a destra. Quello che colpisce maggiormente nei dettagli della cabina sono le vetrature, che hanno perfino le guarnizioni. Il Toyota Land Cruiser pick-up della Kyosho si trova ancora in alcuni negozi specializzati, a una cifra che oscilla tra i 200 e i 250 euro.
Categorie: 4 Ruote
Porsche 911 GT3 - Un esemplare unico per i 75 anni di Porsche Lussemburgo
L'importatore Porsche per il Lussemburgo Losch Group ha voluto festeggiare i 75 anni di attività con un esemplare unico della 911 realizzato attraverso il programma Sonderwunsch, in collaborazione con l'artista lussemburghese Jacques Schneider. I simboli della tradizione. Partendo da una 911 GT3 Touring è stata creata una vettura ricca di spunti originali e di riferimenti al piccolo stato europeo, con alcune vere e proprie chicche mai realizzate prima d'ora dalla Porsche. Denominato "The Porsche Lëtzebuerg Legacy", questo esemplare è caratterizzato dalla tinta esterna Ice Grey metallizzata decorata con grafiche realizzate a mano in Fire Red che riprendono il tema del Leone, simbolo del Lussemburgo, e una combinazione colori che rimanda alla sua bandiera. Sui cerchi di lega è riportato il motto "Vive Vive Vive" attraverso un trattamento laser, mentre nella griglia frontale è stato inserito il numero 75 e sono stati creati badge personalizzati sulla fiancata. La mappa e l'inno del Paese nel padiglione. Gli interni colpiscono subito per il ricamo applicato al padiglione, che riproduce la mappa del Lussemburgo. Qui è ricamato anche il testo di apertura dell'inno nazionale, mentre il tema del Leone torna con decorazioni sui poggiatesta dei sedili Adaptive Plus e in altre parti degli interni attraverso un complesso trattamento protettivo. I battitacco presentano la scritta Porsche Lëtzebuerg con illuminazione Led, mentre la pedaliera in alluminio è personalizzata con l'acceleratore in tinta Fire Red.
Categorie: 4 Ruote
Pneumatici - Pirelli Scorpion All Season SF3, il nuovo quattro stagioni per le Suv
La Pirelli amplia la sua offerta "quattro stagioni" con lo Scorpion All Season SF3, uno pneumatico che estende le caratteristiche tecniche del Cinturato All Season SF3 alle esigenze dei veicoli "a guida alta".Progettato per le Suv. Lo Scorpion All Season SF3 è stato progettato con specifici adattamenti e soluzioni tecnologiche per supportate la dinamica di guida e il peso delle Suv. Per esempio, i tasselli del battistrada rinforzati, con una dimensione maggiorata e con una geometria a ingresso progressivo in impronta, sono stati pensati per aumentare gradualmente il contatto con la strada lungo la superficie di appoggio evitando picchi improvvisi di pressione e riducendo vibrazioni e rumore di rotolamento. Inoltre, questa soluzione migliora il confort di guida e favorisce una migliore stabilità e aderenza, soprattutto sui veicoli più pesanti. Battistrada adattivo. Per offrire un funzionamento efficace in tutte le stagioni, il battistrada ha la stessa struttura adattiva adottata dal Cinturato All Season SF3. Si compone di lamelle 3D che, con l'usura del battistrada, modificano la loro forma: da linee dritte assumono un andamento a zig-zag, aumentando la superficie in grado di catturare la neve. Il comportamento adattivo del disegno si riflette anche nella mobilità delle lamelle: grazie alla loro capacità di chiudersi e compattarsi sotto gli elevati sforzi generati dal contatto tra battistrada e asfalto, trasformano il profilo da invernale lamellato a uno più simile a quello di un estivo. Il comportamento adattivo del battistrada è reso possibile anche grazie all'innovazione nei materiali. Per compensare la presenza di incavi più ampi, la mescola bilancia rigidità, stabilità e prontezza di risposta del pneumatico alle alte temperature. Migliora, invece, l'aderenza nella stagione invernale, grazie all'introduzione di un nuovo mix di polimeri con microstrutture specifiche, in grado di garantire elevata mobilità alle basse temperature. Presenti, inoltre, nuove resine di origine naturale, che favoriscono l'aderenza su fondi freddi, e polimeri liquidi che migliorano le prestazioni sulla neve, senza compromettere quelle sul bagnato.I risultati dei test. Lo pneumatico è stato anche sottoposto ai test della Dekra per verificarne, innanzitutto, la sicurezza. Tutta la gamma al lancio è contraddistinta dalla "Classe A" nell'etichetta europea per aderenza sul bagnato e le prestazioni su neve sono riconosciute dalla marcatura 3PMSF, che contraddistingue i pneumatici che hanno superato i test richiesti dalla normativa in condizioni invernali severe. Lo Scorpion All Season SF3 rientra anche nella classe B per la rumorosità sull'etichetta europea e nelle classi A e B per la resistenza al rotolamento, per prestazioni durature e riduzione delle emissioni. Disponibile con misure dai 17 ai 21 pollici, il prodotto è acquistabile con la marcatura Elect per elettriche e ibride plug-in e con la soluzione Pirelli Noise Cancelling System (PNCS) per ridurre il rumore generato dal rotolamento grazie a uno speciale materiale fonoassorbente al suo interno.
Categorie: 4 Ruote
Nuovo Quattroruote - Scopri il numero di luglio
Il nuovo numero di Quattroruote, già disponibile in Digital Edition e in edicola dal 1 luglio, dedica la copertina alla Renault 4, altro classico che la Losanga traghetta nell'era elettrica. Dotandolo, peraltro, di un'autonomia molto interessante, soprattutto in città. Tra le Prove, c'è poi il confronto tra citycar a batteria che vede impegnate la Dacia Spring e la Leapmotor 03: pratiche e accessibili, le due Bev sono state esaminate a fondo dal nostro Centro Prove. L'Attualità si occupa di viaggi in tre servizi diversi: l'indagine a tappeto sulle 98 aree di servizio dell'A1 e dell'A14, le raccomandazioni per non avere sorprese quando si noleggia un'auto e i suggerimenti per vivere al meglio il cicloturismo, ovvero le vacanze con bici al seguito. Infine, l'analisi-confronto delle ultime novità del segmento B, il cuore del mercato europeo. Come richiedere allegati e dossier. Chi è abbonato a Quattroruote può richiedere gli allegati e i dossier inviando un'email a uf.vendite@edidomus.it, oppure telefonando al numero 02.56568800 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 18).
Categorie: 4 Ruote
Su 4R di luglio - Aree di servizio, noleggio, cicloturismo: consigli per un'estate senza sorprese
L'estate è iniziata e milioni di italiani si apprestano a viaggiare lungo le strade della nostra Penisola. A volte, però, i viaggi si tramutano in vere e proprie odissee: ecco perché su Quattroruote di luglio ci occupiamo di tre temi che, in alcuni casi, possono riservare anche amare sorprese.Fai la sosta giusta. Per prima cosa abbiamo provato a verificare lo stato di salute di luoghi sempre fondamentali durante i lunghi viaggi in autostrada: abbiamo quindi condotto un'indagine a tappeto sulle 98 aree di servizio dell'A1 e dell'A14, con l'obiettivo di verificare dove ci si può fermare e quali stazioni è meglio evitare. Rispetto al passato, abbiamo riscontrato qualche progresso, ma rimane vergognosa l'accoglienza riservata ai portatori di handicap.Sorprese a noleggio. Una seconda inchiesta ha riguardato il noleggio, uno strumento ideale per chi si reca in vacanza in aereo o in treno e poi ha la necessità di muoversi per brevi distanze e in aree dove l'auto è l'unica alternativa accessibile. Tra clausole vessatorie, costi occulti e inefficienze, affittare una vettura può essere un incubo: cerchiamo di dare qualche consiglio su come muoversi in questo ginepraio. C'è altra strada oltre la strada. Infine, abbiamo affrontato, ovviamente con uno sguardo automobilistico, il fenomeno sempre più popolare del cicloturismo. Anche in questo caso, diamo consigli e proviamo a rispondere a due interrogativi: cosa si deve fare per rendere migliore una vacanza con bici al seguito? Su quali sistemi di trasporto è meglio puntare? Le risposte, come detto, sono su Quattroruote di luglio.
Categorie: 4 Ruote