Mercedes-Benz - Il fondo pensione della Stella cede tutte le azioni Nissan
Il fondo pensione della Mercedes-Benz ha venduto l'intera partecipazione azionaria nella Nissan (acquisita nel 2016), per un valore complessivo di 47,83 miliardi di yen, pari a circa 280 milioni di euro. Lo riferisce una fonte all'agenzia di stampa Reuters. La Mercedes è il secondo più grande azionista della Nissan; i titoli venduti nei giorni scorsi rappresentano il 3,8% della sua quota complessiva. In seguito alla notizia, le azioni della Casa giapponese hanno ceduto il 6%. Secondo un portavoce della Mercedes, la vendita non avrebbe valenza strategica e rientrerebbe "in un'operazione di semplificazione del portafoglio. Fase difficile. La Nissan sta attraversando un periodo complicato, con cali nelle vendite sui mercati americani e cinesi, e perdite per oltre 450 milioni di euro nell'ultimo trimestre. Ad aprile è stato nominato un nuovo ceo, Ivan Espinosa, che ha immediatamente avviato un imponente piano di rilancio e ristrutturazione dell'azienda, che prevede entro l'anno fiscale 2027 il taglio della capacità produttiva da 3,5 a 2,5 milioni di veicoli all'anno, nonché la riduzione degli impianti produttivi da 17 a 10.
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Caselani 616 N - Un Ducato retrò per il lavoro e il camping
David Obendorfer ha colpito ancora. Dopo il restyling in chiave retrò dei furgoni Citroën, ecco un'altra operazione nostalgia ispirata a un'icona del passato, sempre opera della cremonese Carrosserie Caselani: i Fiat 615 e 616. Gli originali sono stati in produzione dal 1950 al 1966, con tre calandre diverse che si sono succedute sui 615 N, 615 N1 e 616 N e uno stesso corpo principale dalle linee tondeggianti ispirate all'estetica americana di quegli anni. Basati su un telaio a longheroni (sono infatti considerati gli antesignani dell'Iveco Daily), erano disponibili come telai da allestire, cabinati e furgoni. Questi ultimi si distinguevano per un rilievo che proseguiva sulla fiancata quello dei parafanghi anteriori, fino a sfumare quasi completamente nella fiancata per poi riprendere subito dopo con il passaruota posteriore. Il rilievo, che ha spesso ispirato livree bicolori, è uno degli elementi ripresi da Obendorfer per la sua nuova creazione, che, come il precedente Type H ispirato all'omonimo Citroën, parte dal furgone grande della gamma Stellantis Pro One - in questo caso il Fiat Ducato. Ricco di citazioni. Altro elemento iconico che ritorna dal passato è la mascherina a listelli orizzontali ispirata a quella della prima serie del 615, uscita nel 1950. Il cofano riprende quello dei modelli Fiat originali con la nervatura centrale, pur con proporzioni completamente diverse: sui modelli anni 50 era lungo e stretto, qui si sviluppa in larghezza. Parabrezza e porte, ben dissimulati dai nuovi elementi e da quelli applicati, sono quelli d'origine. Variato anche il portellone posteriore, con un rilievo che ricorda la silhouette originale di furgoni Fiat e i due piccoli finestrini, anch'essi una citazione. La sfida maggiore, spiega il designer, è stata fondere le linee morbide dei 615 e 616 con l'impostazione squadrata e modulare dei van di oggi. Anteprima a Düsseldorf. Come i precedenti, il kit per la trasformazione è composto di pannelli in vetroresina che si applicano agli elementi portanti del veicolo originale, a complemento o in sostituzione dei lamierati esterni di fabbrica. I gruppi ottici arrivano da Mopar, Hella e Giantlights. I primi due Caselani 616 N hanno debuttato al Salone del camper di Düsseldorf, allestiti dalla Randger (gruppo Trigano) con i suoi modelli R550 e R602. La trasformazione è prevista anche per il Ducato cabinato; si prevede che oltre a i furgoni saranno richiesti soprattutto i food truck e i carri attrezzi (ovviamente destinati al trasporto di auto d'alta gamma). Come già i Type H, infatti, le trasformazioni Caselani non sono prodotti di largo consumo, ma realizzazioni di nicchia pensate per chi desidera un veicolo-immagine per la propria azienda, in grado di abbinare un'estetica accattivante a un forte richiamo alle icone del design del passato.
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Hyundai - Una concept car per Monaco
La Hyundai presenterà una nuova concept car all'IAA Mobility 2025 di Monaco, che si svolgerà dal 9 al 14 settembre nella città tedesca. L'auto, di cui sono stati pubblicati alcuni bozzetti, anticipa il nuovo corso stilistico della Casa coreana: nei prossimi giorni verranno distribuite altre immagini con nuovi dettagli. Primi indizi. Le immagini appena pubblicate dalla Hyundai lasciano comunque intravedere alcuni elementi di interesse: i sottilissimi gruppi ottici a Led che corrono a tutta larghezza, le nervature lungo il cofano e la grande presa d'aria anteriore (con piccoli elementi quadrati al suo interno), le pronunciate protezioni per i passaruota che si ritrovano anche al posteriore. Dietro si intravedono la linea discendente del tetto, che richiama quella della Ioniq 6, e un ampio e pronunciato spoiler, sotto il quale corre una sottile linea a Led.
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Nissan - La R-35 va in pensione. La sigla GT-R no
La Nissan ha prodotto l'ultimo esemplare della GT-R, la sportiva che ha debuttato nel 2007: si tratta di una Premium Edition T-Spec con carrozzeria in tinta Midnight Purple, destinata a un cliente giapponese. In questi 18 anni lo stabilimento di Tochigi, a un centinaio di chilometri da Tokyo, ha prodotto circa 48.000 esemplari della vettura. Sempre più potente. Nel cofano della R35 c'è un V6 biturbo, abbinato a un doppia frizione a sei rapporti e alla trazione integrale. Al debutto il motore erogava 353 kW (480 CV), passati a 419 kW (570 CV) per il Model Year 2017 e a 441 (600 CV) per le versioni Nismo. All'interno del vano motore, come sempre, accanto al numero di telaio trova posto una targhetta in alluminio con il nome del meccanico che ha montato il propulsore. Non è un addio. La R35 va dunque in pensione, ma non la sua sigla: la Nissan, infatti, ribadisce il suo impegno verso il nome GT-R, con l'idea di reinterpretarlo per una nuova generazione sfruttando quanto appreso con questo modello. Dopo 18 anni indimenticabili, la R35 GT-R ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'automobile, ha commentato Ivan Espinosa, ceo della Nissan. Ai tanti fan della GT-R in tutto il mondo voglio dire che non si tratta di un addio: il nostro obiettivo è far sì che il nome GT-R possa ritornare. Le aspettative sono alte e sappiamo che il badge GT-R non è qualcosa che si può appiccicare a un'auto qualsiasi. riservato a qualcosa di speciale, e la R35 ha definito degli standard molto elevati. Vi chiediamo pazienza. Non abbiamo un piano preciso al momento, ma la GT-R evolverà e emergerà nuovamente in futuro.
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Renault Kiger - La Suv per l'India si aggiorna
La Renault ha presentato il restyling della Kiger, Suv compatta lanciata sul mercato indiano nel 2021: le novità introdotte riguardano principalmente il design e la dotazione tecnologica di bordo, volta ad aumentare la sicurezza durante la guida. Anche in India il segmento delle Suv compatte è il più agguerrito del mercato: rappresenta il 50% delle vendite di vetture a ruote alte e il 31% del totale. Look più moderno. Disponibile in quattro allestimenti (Authentic, Evolution, Techno ed Emotion), la Renault Kiger cambia innanzitutto nel frontale, con la calandra più sottile che collega i gruppi ottici su due livelli, e il nuovo disegno dei paraurti con protezioni più imponenti, tanto davanti quanto dietro. Con il restyling debutta anche la nuova tinta Oasis Yellow che vedete in queste immagini. Più spazio per tutti. Il cofano motore è stato riprogettato per offrire più spazio a bordo, per chi siede dietro e per i bagagli. All'interno diventano di serie i sedili anteriori ventilati, rivestiti in similpelle chiara, e arrivano le bocchette di aerazione per i passeggeri posteriori. Della dotazione fanno parte la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, la telecamera multiview e i sensori di luci e pioggia. Benzina, E20 e metano. Due le motorizzazioni in gamma, entrambe compatibili con il carburante E20: un motore turbo da 100 CV e 160 Nm di coppia, oppure un aspirato da 72 CV e 96 Nm, disponibile anche in versione bifuel a metano. Su entrambi è possibile avere il cambio manuale a cinque rapporti, l'automatico Easy-R oppure la trasmissione a variazione X-Tronic con tecnologia D-Step, che elimina l'effetto scooter tipico di queste soluzioni. Per quanto riguarda la sicurezza, la Kiger offre di serie sei airbag (frontali, laterali e a tendina), Esp, controllo di trazione, hill control e ganci Isofix per i seggiolini.
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Stellantis - A Termoli un altro anno di contratti di solidarietà
Un altro anno di contratti di solidarietà nello stabilimento Stellantis di Termoli, dal 1 settembre 2025 al 31 agosto 2026, dopo i primi sei mesi poi prorogati di altri sei: l'accordo tra direzione e sindacati (Uilm, Fiom-Cgil e Fim-Cisl) riguarda 1.823 dipendenti del sito molisano. Le sigle parlano di strumento difensivo in un contesto del settore automotive molto difficile per le note ragioni, ossia domanda debole, transizione ecologica lenta, dazi Usa. Per 12 mesi, Termoli potrà lavorare a orario ridotto, se necessario tagliando fino all'80% il monte ore complessivo del periodo: in base agli ordini, è possibile che il personale sia sospeso a rotazione per fasi, reparti e settimane. L'intesa sostituisce lo schema scaduto, più ristretto, che interessava 900 persone.La solidarietà. Il contratto di solidarietà è un ammortizzatore sociale: per le ore non lavorate interviene la cassa integrazione con copertura parziale dello stipendio. Nessun licenziamento, in attesa che la tempesta passi. Intanto, però, la spesa a carico dello Stato aumenta, coi fondi a disposizione che scarseggiano.Le incognite. In parallelo alla crisi di volumi di tutti i poli produttivi del gruppo, pesano i problemi di saturazione delle fabbriche di motori a benzina come Termoli, con l'addio al reparto Fire, mentre il propulsore Gse è in affanno per il crollo della domanda della Panda, dice la Fiom-Cgil, col 16V fermo da giugno e i lavoratori spostati sul Gme. Che vive un picco momentaneo, destinato a calare con l'avvio delle produzioni negli stabilimenti Usa. Se il V6 procede senza rilanci, il nuovo cambio eDct per le ibride arriverà solo a fine 2026, con la piena produzione rinviata al 2027.Niente soldi per la Gigafactory. Nessuno azzarda previsioni sulla Gigafactory molisana, idea nata nel 2022. Per l'incertezza sui tempi di realizzazione, nel 2024 il ministero delle Imprese ha dirottato altrove i due miliardi euro di fondi del Pnrr inizialmente destinati alla futura fabbrica di batterie Acc (Automotive Cells Company, joint venture tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies), mettendo in standby il progetto. I sindacati auspicano quindi che siano rafforzate le produzioni dei motori, chiedendo di incontrare il nuovo amministratore delegato Antonio Filosa (in carica da giugno), e invocando un tavolo col governo per discutere del futuro dell'impianto.
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Volkswagen - La ID.2X si prepara per Monaco
All'IAA Mobility 2025 la Volkswagen presenterà una showcar che anticipa le linee di una nuova Suv elettrica compatta, delle dimensioni di una T-Cross per intenderci, che si andrà ad aggiungere alla famiglia di piccole Bev accessibili del gruppo tedesco, capitanate dalla ID.2 e dalla Cupra Raval. la ID.2X. La Volkswagen non ha ancora dato un nome alla showcar, ma con ogni probabilità si tratta della ID.2X anticipata a febbraio e di cui vi riproponiamo la nostra ricostruzione. La showcar dell'IAA completa la mobilità entry-level di Volkswagen per l'Europa, spiega Kai Grünitz, membro del Cda del gruppo di Wolfsburg. In termini di design, qualità, funzionalità e spazio, la vettura stabilisce nuovi standard nella sua categoria. Si tratta di una prospettiva concreta su un veicolo elettrico nella classe della T-Cross. L'auto sarà lanciata sul mercato già nel 2026. Gli altri appuntamenti. Accanto alla crossover elettrica e alle piccole Bev, la Volkswagen porterà a Monaco anche la nuova T-Roc (anticipata da una serie di immagini e bozzetti pubblicati in questi giorni), la serie speciale ID.3 GTX Fire+Ice, un'esposizione dedicata al mezzo secolo della Golf GTI (già celebrata con la Edition 50 da 325 CV) e un simulatore di corse.
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Volkswagen - I bozzetti della nuova T-Roc
Dopo la prima immagine, circolata nei giorni scorsi, la Volkswagen ha pubblicato due bozzetti che anticipano le linee filanti e slanciate della nuova T-Roc. La seconda generazione della Suv tedesca verrà svelata durante il prossimo IAA Mobility di Monaco, dove Wolfsburg presenterà anche le sue nuove elettriche, la ID.2 e la Cupra Raval. Cambia (quasi) tutto. Lo stile della nuova T-Roc rompe decisamente con il passato, a cominciare dai gruppi ottici più sottili (visibili anche nelle foto del prototipo camuffato pubblicate sui profili social della Casa tedesca), tanto all'anteriore quanto al posteriore. Sia davanti che dietro il logo centrale è illuminato, collegato ai fari da una sottile striscia a Led che corre a tutta larghezza. Rimangono, come elementi stilistici ereditati dal modello attualmente in gamma, il taglio caratteristico dei passaruota posteriori e il montante posteriore triangolare, reso più sottile. Massiccia e aggressiva (almeno nei bozzetti) la griglia anteriore, che con ogni probabilità andrà a caratterizzare gli allestimenti e le versioni più sportive. Si intravede qualcosa. Distribuite con il contagocce le informazioni sugli interni: in un brevissimo video si intravede il tessuto che riveste la parte superiore della plancia, con le bocchette dell'aria nascoste nella parte centrale, il nuovo comando per lo sblocco delle portiere e l'illuminazione ambientale con elementi a pallini. Maggiori dettagli (e teaser) saranno sicuramente diffusi nei prossimi giorni. Arrivano i motori ibridi. Per quanto riguarda le motorizzazioni, sappiamo che la nuova Volkswagen T-Roc sarà realizzata sulla piattaforma Mqb Evo con passo allungato, che porterà a un incremento nelle dimensioni della Suv tedesca nonché powertrain elettrificati, mild e plug-in. La gamma attuale prevede solo motorizzazioni termiche, che potrebbero essere mantenute anche sulla nuova generazione.
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Mercedes-Benz - La Classe S 'griffata' Maybach
Insieme ai prototipi del restyling della Classe S, la Mercedes-Benz sta collaudando anche la variante aggiornata della sorella firmata Maybach. Si tratta del punto più alto della gamma della Casa tedesca, con soluzioni tecniche, stilistiche e di finitura esclusive per una nicchia di clienti alla ricerca del lusso. Passo lungo e loghi nascosti. Che si tratti di una Mercedes-Maybach e non di una qualunque Classe S si può dedurre da numerosi particolari, primo fra tutti il logo protetto da una piccola pellicola sul montante posteriore. Non sfugge all'obiettivo il passo allungato con la portiera posteriore più grande, mentre i cerchi di lega sono probabilmente stati prelevati da un modello meno prestigioso per non dare nell'occhio. Le altre modifiche sono quelle che ritroveremo anche sulle altre versioni dell'ammiraglia, ovvero i nuovi gruppi ottici anteriori e posteriori con logo della stella a tre punte e paraurti ridisegnati. L'unica col V12. Il capitolo powertrain è un altro elemento distintivo della Maybach: i terminali di scarico cromati e sdoppiati all'interno dovrebbero infatti essere la conferma della presenza del V12 6.0 biturbo da 612 CV, che la Maybach S 680 propone in esclusiva. Per avere la stessa potenza le altre S devono ricorrere al V8 di 4.0 litri AMG, mentre non sembra rientrare nei piani della Casa abbinare, almeno per ora, la tecnologia plug-in hybrid allo stile Maybach.
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Alfa Romeo Tonale - I test del restyling con l'ibrido plug-in
Proseguono i test su strada del restyling dell'Alfa Romeo Tonale, atteso nel 2026, a quattro anni dal debutto. Come si vede dalle foto spia del prototipo pizzicato su strada nei giorni scorsi, le novità si concentreranno principalmente nel frontale e al posteriore. previsto anche un nuovo disegno dei cerchi di lega, al momento nascosti alla vista, e non sono da escludere nemmeno interventi dentro il cofano. Look più aggressivo. All'esterno cambia il disegno dei paraurti anteriori, con prese d'aria più grandi rispetto al modello attuale, divise in due elementi separati che confluiscono verso il centro. Nessuna novità (almeno su questo esemplare) per i gruppi ottici e il trilobo Alfa Romeo, che però potrebbe raccogliere le soluzioni viste anche sulla Junior, con disegni diversi in base alla motorizzazione. Le camuffature si estendono anche alle minigonne laterali e al paraurti posteriore, dove si vedono chiaramente i due terminali di scarico: la versione fotografata è l'ibrida plug-in. Per il resto c'è ancora da aspettare. In queste foto spia non si vedono gli interni, che potrebbero introdurre materiali affinati e miglioramenti tecnologici, con schermi di maggiori dimensioni e aiuti alla guida più evoluti. Per quanto riguarda le motorizzazioni, al momento non sono state annunciate novità: oltre alla Phev da 280 CV di queste immagini, la gamma prevede la Tonale mild hybrid da 131 e 160 CV e la turbodiesel da 131 CV.
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Skoda Vision O - Primo, fugace sguardo agli interni
A pochi giorni dall'inizio dell'IAA Mobility 2025, che prenderà il via il prossimo 9 settembre a Monaco, la Skoda pubblica un breve video in cui si intravedono gli interni della Vision O, la station wagon su cui debutterà la nuova fase del linguaggio Modern Solid, destinata ad anticipare lo stile delle prossime familiari di Mladá Boleslav. Sarà soprattutto spaziosa. La Skoda Vision O avrà interni innanzitutto spaziosi (come si vede dal grande tetto panoramico), con un design ergonomico che punta a praticità e comfort per i passeggeri. Lo stile minimalista si contraddistingue per le linee semplici, capaci di regalare sensazioni di calma e sicurezza. I comandi, semplici e intuitivi, sono pensati per semplificare l'esperienza di guida: ne è un'anticipazione la rotella in cristallo al centro della console, accanto al tasto a sfioramento dell'hazard. Materiali sostenibili. Accanto a soluzioni pratiche che puntano all'uso intelligente dello spazio, che da sempre caratterizzano i modelli della Skoda, sulla Vision O troveranno posto materiali sostenibili, realizzati secondo i principi dell'economia circolare, con componenti provenienti dalle piante e compostabili, tra cui quelli utilizzati per i poggiatesta anteriori cavi, realizzati con la stampa 3D. La Skoda Vision O verrà presentata in anteprima mondiale a Monaco il prossimo 8 settembre, anche sul canale YouTube ufficiale del costruttore.
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DKV Mobility - Un box per il pedaggio in 4G
Sarà disponibile dal prossimo ottobre il DKV Box Europe 4G, sistema di bordo per il pagamento dei pedaggi destinato ai veicoli con peso totale superiore a 3,5 tonnellate e caratterizzato dalla tecnologia 4G. L'abbandono del 2G è infatti ormai prossimo in alcuni Paesi, come la Svizzera, che dal 2026 si affiderà a una nuova rete supportata appunto dal 4G, mentre Belgio, Francia, Germania, Norvegia e Paesi Bassi hanno già annunciato la transizione entro il 2030. Fra le caratteristiche del Box Europe 4G, il display a colori, l'accesso con un solo clic ai sottomenu per configurare il numero di assi e il peso del veicolo, la funzionalità plug and play per una rapida sostituzione con il dispositivo precedente utilizzandone lo stesso cavo, il funzionamento indipendente dal collegamento allo smartphone e l'utilizzo della comunicazione Dsrc (Dedicated short range communication) e Gnss (Global navigation satellite system) per adattarsi ai sistemi, a corto raggio o satellitari, impiegati nei vari Paesi. Il nuovo box, che può essere aggiornato over-the-air con nuove funzionalità, supporta 18 domini a pedaggio in 15 Paesi europei (oltre all'Italia, fra gli altri, Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Ungheria, oltre a diversi ponti e tunnel.
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Aste - A Monterey dominano Ferrari e supercar moderne
Anche nel 2025 la Monterey Car Week ha confermato la sua centralità nel mercato delle auto da collezione, con vendite complessive che hanno superato i 430 milioni di dollari, secondo miglior risultato di sempre. Eppure, dietro ai numeri emerge un quadro sfaccettato: da un lato i record per le supercar moderne, dall'altro i flop inattesi di alcuni grandi classici. Gusti che cambiano. Con una concentrazione di collezionisti multimilionari impossibile da replicare altrove, anche nel 2025 le aste della auction house internazionali durante la Car Week hanno raccontato un mercato forse più riflessivo rispetto alla grande abbondanza degli ultimi anni, comunque ben lontano dall'essere sonnolento o in picchiata. Piuttosto, si intravede un interessante cambio dei gusti dei collezionisti, funzione anche di un certo ricambio demografico, che sposta la bussola di cosa è sexy nel 2025 e cosa no. Il trend più evidente è l'ascesa delle supercar contemporanee, ormai considerate instant classic dai collezionisti: gli acquirenti più giovani puntano a vetture che uniscono performance, esclusività e un'aura già mitizzata. Così la Maserati MC12 Stradale (Broad Arrow, 5,2 milioni di dollari) e la Lamborghini Diablo GT del 2000 (RM Sotheby's, 1,4 milioni) testimoniano che anche gli anni Duemila sono entrati in maniera definitiva nel radar dei collezionisti più sofisticati (e danarosi). Le classiche vendono comunque bene, come dimostra la Lamborghini Miura P400 S del 1969 passata di mano all'asta di Mecum per 2 milioni di dollari. Cavallini dorati. La palma del lotto più costoso spetta alla Ferrari Daytona SP3 Tailor Made (RM Sotheby's), battuta per 26 milioni di dollari in un'asta di beneficenza: è la Ferrari nuova più cara mai venduta all'incanto. Accanto a lei, una Ferrari F40 LM di Michelotto (RM Sotheby's, 11 milioni) e una F50 (RM Sotheby's, 9,2 milioni) hanno fissato nuovi record di modello. Il Cavallino Rampante fa bella mostra di sé anche su alcuni dei lotti più agée tra quelli passati di mano a cifre da capogiro. A brillare è stata la 250 GT SWB California Spider Competizione del 1961 (Gooding Christie's), battuta a 25,3 milioni di dollari: una cifra che consolida lo status leggendario delle barchette di Maranello. Delusioni sotto al martello. Non tutto, però, ha superato le stime. Alcune auto di fascia media più abbordabili hanno registrato cali consistenti, offrendo opportunità ai compratori più rapidi. il caso di un'Alfa Romeo 2000 GTV del 1974 (RM Sotheby's), passata a 28.000 dollari contro un'attesa di 30-40.000, o della Bugatti Type 57 Ventoux del 1934 (RM Sotheby's), venduta a 224.000 dollari, che ha mancato le aspettative di quasi 100.000 dollari. Il tutto senza scoperchiare la pentola delle vetture invendute. Tra queste, anche oggetti solitamente ricercati che a Monterey non hanno trovato una nuova casa. Il messaggio è chiaro: oggi il mercato premia la rarità, l'originalità e lo storytelling più che l'età.
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Porsche - Stop al contratto con un'altra fabbrica di batterie
Nell'ambito di un riposizionamento strategico, la Porsche dice addio a una seconda fabbrica di batterie per le Bev: come riferisce il tedesco Automobilwoche, Zuffenhausen sta infatti rescindendo il contratto col fornitore Valmet, dopo aver già fatto altrettanto con la sua filiale Cellforce. A pesare sulla decisione sono soprattutto la transizione elettrica europea, più lenta del previsto, e il calo della domanda nel segmento premium e di lusso in Cina. La Porsche, comunque, continuerà a sviluppare tecnologie per gli accumulatori nel suo centro di eccellenza di Weissach, delegando all'esterno la loro produzione.
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Audi Q3 Sportback - Più bassa e filante
La Q3 Sportback si presenta con lo stesso linguaggio stilistico del modello da cui deriva: forme pù morbide, qualche taglio netto in meno e un nuovo frontale caratterizzato da luci diurne molto assottigliate. Ma è dalla metà posteriore della fiancata che prende corpo un insieme nettamente diverso, con un padiglione più basso di 29 millimetri (l'altezza complessiva risulta dunque di 1,57 metri) che conduce a un lunotto inclinato come su una coupé. Spiccano, a livello "tech", i nuovi micro-Led da 25.600 elementi per modulo, con un controllo raffinatissimo del fascio luminoso e nuove funzioni legate all'attivazione dei sistemi di assistenza alla guida. Esattamente come sulla Q3, anche la Sportback saluta l'arrivo della nuova plancia "softwrap", con il suo abbraccio visivo che si estende da portiera a portiera e che ospita la nuova interfaccia digitale: davanti al guidatore Virtual cockpit da 11,9" e al centro della plancia il nuovo Mmi da 12,8" che si compongono in un unico elemento (ispirato nella forma alla calandra single frame). Oltre al nuovo piantone dello sterzo con l'originale supporto curvilineo per la leva del cambio e i comandi luci e tergi, spicca il bagagliaio, che offre la stessa capacità della Q3 (488-575 litri, a seconda della posizione della panchetta scorrevole) in configurazione standard ed è solo leggermente limitato a massimo carico (1.289 litri contro 1.386). Accomunata alla Q3 dalle tre diverse proposte a livello di sospensioni (tradizionali con molle in acciaio, sportive o con ammortizzatori a doppia valvola), la Sportback se ne distanzia per la presenza di serie dello sterzo progressivo, con caratteristiche specifiche di assistenza e demoltiplicazione. Avanzati gli Adas, con l'Adaptive driving assistant plus, un cruise adattivo con controllo della corsia fino ai 210 km/h e il Lane change assistant, che effettua il cambio di corsia assistito dai 90 km/h in su. La nuova Q3 Sportback debutterà in Italia entro la fine del 2025 con una gamma comprensiva di tre unità a benzina: l'1.5 TFSI da 150 CV mild hybrid a 48 volt (con cambio doppia frizione S tronic sette marce e sistema di disattivazione dei cilindri), il 2.0 TFSI da 204 CV (sempre S tronic ma con trazione integrale quattro) e quello da 265 CV (cambio S tronic e trazione quattro). Uno solo il diesel, il 2.0 TDI da 150 CV (con cambio S tronic e trazione anteriore), così come il plug-in e-hybrid, da 272 CV e autonomia di circa 120 km in elettrico. I prezzi partiranno da 44.500 euro per la gamma a benzina e da 51.800 per la plug-in.
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Modellini - Brumm Fiat 127 Auto dellanno 1972
Non tutte le utilitarie hanno avuto l'onore di vestirsi da manifesto pubblicitario di se stesse. La Fiat 127 sì, perché nel 1972 si portò a casa il titolo di Auto dell'Anno e a Torino decisero che non bastava aver conquistato l'oro: bisognava scriverlo a lettere cubitali, in tutte le lingue, direttamente sulla carrozzeria. A oltre 50 anni di distanza, la memoria di quel trionfo che ne sanciva la modernità tecnica e il successo commerciale rivive in scala 1:43 grazie all'italiana Brumm e all'estro del patron Tatarletti, che ha realizzato un modellino celebrativo davvero particolare. Si tratta di un'edizione limitata a soli 200 esemplari numerati, un piccolo gioiello da collezione che riproduce la compatta torinese in una livrea celebrativa, lontana dalla sobrietà sabauda, coperta di scritte multicolori che urlano il trionfo in tutte le lingue: Car of the Year, Voiture de l'Année, Automobile dell'Anno nello stile pop dell'epoca. La fedeltà del modellino è quella tipica di Brumm: proporzioni corrette e interni resi con semplicità, ma grande coerenza. Un dettaglio curioso e inaspettato è la piccola figura di un uomo inginocchiato, intento applicare le scritte colorate sulla fiancata: un tocco in più che unito a una confezione elegante con apertura magnetica e numerazione progressiva di tiratura, trasforma il modello in un vero e proprio oggetto celebrativo. E, se vogliamo dirla tutta, anche nel ricordo di quando l'Italia sapeva ancora inventare un'utilitaria capace di vincere il titolo di regina d'Europa. La 127 di Brumm si trova nei negozi più specializzati attorno ai 70 euro: 200 pezzi non sono molti ed è facile prevedere una sua rivalutazione in tempi brevi.
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Guida autonoma - Waymo testa i robotaxi a New York
Per adattare la tecnologia a nuovi ambienti, Waymo effettuerà i test di guida autonoma a New York: è la prima volta che la Grande Mela ospita un esperimento legato alle vetture senza pilota, sebbene a precise condizioni. La società è infatti autorizzata a schierare otto Suv Jaguar I-Pace a Manhattan e Downtown Brooklyn sino a fine settembre, purché in macchina sia presente solo un operatore di sicurezza addestrato al posto di guida, con almeno una mano sul volante in ogni momento. Ciò per poter intervenire subito in caso di necessità, a beneficio della sicurezza stradale. Inoltre, l'azienda del gruppo Alphabet (holding cui fa capo Google) dovrà riferire i dati al Dipartimento dei trasporti della metropoli. Passo avanti. Sino a ieri, negli Usa la Waymo operava ad Austin, San Francisco, Los Angeles e Phoenix, in contesti molto più semplici rispetto a New York: l'ambizione, dunque, è di lanciare il servizio di robotaxi anche nella Città che non dorme mai.
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Dazi - Von der Leyen difende laccordo Usa-Europa
Molto è stato scritto sull'accordo Usa-Ue per i dazi al 15%, dice Ursula von der Leyen in una lettera alla stampa europea. Considerazioni che meritano una risposta diretta: immaginate per un momento se le due maggiori economie del mondo democratico non fossero riuscite a raggiungere un'intesa e avessero dato il via a una guerra commerciale. Ciò sarebbe stato celebrato solo a Mosca e a Pechino. Il presidente della Commissione Ue, insomma, parla di decisione consapevole, che rilancia un'Europa "forte". I prossimi passi. Ricordiamo che, limitatamente alle auto, i dazi degli Stati Uniti sulle vetture in arrivo dall'Unione Europea sono ancora al 27,5%: scenderanno al 15% solo dopo che Bruxelles avrà adottato una serie di provvedimenti, aprendo il proprio mercato ai prodotti Usa. In ogni caso, si tratta di un accordo commerciale, non di un trattato vincolante sotto il profilo giuridico.
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Fiat Fastback - Primo sguardo al posteriore
Proseguono i primi test su strada dell'attesa Fiat Fastback, Suv-coupé strettamente imparentata con la Suv di segmento C Giga Panda, rispetto alla quale si distinguerà per l'andamento sportivo della coda. Questo modello, che non condivide nulla con l'omologo venduto in Brasile (ma di cui è destinato a prendere il posto), sarà commercializzato in tutto il mondo: il suo arrivo è previsto tra il 2026 e il 2027, qualche mese dopo la Giga Panda. Linee sportiveggianti. La Fiat Fastback fa parte di una nuova famiglia di modelli, presentata lo scorso anno, di cui fanno parte la Suv Giga Panda e un pick-up (anche in versione camperizzata). Con la più piccola vettura di segmento B della Casa torinese, la Fastback dovrebbe condividere alcuni elementi di stile come i fari a Led a pixel e le linee squadrate. Le imponenti camuffature al posteriore lasciano intravedere chiaramente l'andamento filante, con i passaruota molto pronunciati e il lunotto inclinato. Sarà ibrida ed elettrica. Per quanto riguarda le motorizzazioni, la Fastback verrà realizzata sulla base della stessa piattaforma Smart Car della nuova Grande Panda, e sarà quindi una vettura multienergia, con powertrain ibridi e full electric; al momento pare esclusa la possibilità di una versione termica, basata sul 1.2 PureTech con cambio manuale, destinata ai modelli più piccoli della Fiat, compresa la Grande Panda attesa nei prossimi mesi.
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Mercedes - AMG GT XX: è record a Nardò
La storia della Mercedes è costellata di record sull'anello di alta velocità di Nardò come dimenticare, per esempio, i nove primati di classe della 190 E 2.3-16 del 1983? ma l'alba di oggi segna qualcosa di completamente diverso, e non soltanto per la Casa della Stella. Ieri notte, la supercar a batteria Mercedes AMG GT XX ha stracciato 25 record, percorrendo un totale di 40.075 chilometri intorno ai 300 km/h, per 7 giorni, 24 minuti e 7 secondi di guida complessivi. In altre parole, ciò significa percorrere ben 5.479 km in sole 24 ore. Numeri impressionanti, che lo diventano ancora di più per il fatto che si tratta di una macchina a batteria. Fino a 950 kW. Ecco perché le ricariche hanno giocato un ruolo fondamentale, così come la strategia. Come ormai sapete, la Mercedes AMG GT XX può raggiungere punte di 360 km/h, ma per centrare l'obiettivo una velocità di 300 km/h è stata la scelta migliore. Pure per preservare la meccanica che, per inciso, ha resistito in modo egregio: non si sono registrate noie. La capacità garantita dalle innovative batterie e lo specifico software di ricarica hanno consentito di portare a termine i rifornimenti con una rapidità impressionante: 4 minuti per fare il pieno, grazie alla potenza massima di ricarica pari a ben 950 kW. Stay tuned. Il record di Nardò indica anche l'eccellente ripetibilità di tali prestazioni stellari: la Mercedes AMG GT XX ha dimostrato di saper garantire performance elevate (i tre motori a flusso assiale sviluppano 1.360 cavalli, per 360 km/h di punta) per lungo tempo e in modo ripetuto, senza avvertibili cali di rendimento. Nei prossimi giorni volerò a Nardò per parlare con chi l'ha costruita e conoscerla più da vicino. E chissà che non ci scappi anche un giretto
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