Hyundai Ioniq 6 N - Le prime foto della variante sportiva
La Hyundai ha pubblicato le prime immagini della Ioniq 6 N, la versione ad alte prestazioni della sua berlina elettrica. Il debutto ufficiale è previsto al prossimo Goodwood Festival of Speed, che si terrà nel Sussex inglese il 10 luglio. Nata per correre. Dalle immagini si intravedono i paraurti sportivi con le grandi prese d'aria laterali (già anticipate dalle prime foto del restyling) e l'alettone posteriore sul lunotto, che si aggiunge a quello già integrato nella coda. I passaruota sono stati allargati e i cerchi di lega alleggeriti. Come per la Ioniq 5 N ci saranno numerosi interventi su telaio, meccanica e software di bordo, per garantire un'esperienza di guida che la Casa definisce entusiasmante. 650 CV come la 5? Non ci sono informazioni ufficiali sul powertrain della 6 N, che potrebbe essere lo stesso della Ioniq 5 N: due motori, uno per asse, e 650 CV di potenza massima in modalità overboost. Del resto, le versioni stradali di questi due modelli già condividono alcune motorizzazioni. La Ioniq 6 N potrebbe comunque riservare qualche (piacevole) sorpresa: la Casa coreana spiega infatti che questo modello si prepara a ridefinire ancora una volta l'esperienza di guida secondo la visione ad alte prestazioni di Hyundai N.
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BMW M3 Touring Competition - Una wagon tra i cordoli - VIDEO
L'unico vero rimpianto, semmai, è che a Monaco non ci abbiano mai creduto fino in fondo. L'idea di una M con il portellone è sempre sembrata troppo eccentrica, troppo rischiosa, troppo non BMW. Eppure, il potenziale era lì, sotto gli occhi di tutti. Una M3 Touring, fino a ieri, non era mai esistita. Solo un prototipo su base E46, nel 2000, rimasto nei cassetti. Della più grande M5, con carrozzeria wagon, se ne contano appena due in sei generazioni: la E34 3.8 del 1993 e la E61 V10 del 2007. Due comparse. Nel frattempo, a Ingolstadt, Audi faceva scuola: RS2 Avant nel 1994, poi RS4 e RS6, fino a trasformare la powerwagon in un marchio nel marchio. Mercedes? Ha provato a rispondere, ma oggi la C 63 SW ha perso due cilindri e guadagnato elettroni. Risultato? 680 cavalli, sì, ma anche 2,1 tonnellate da muovere e un suono che non racconta più storie. Ha i numeri giusti. in questo vuoto, in questa terra di mezzo, che si inserisce la nuova M3 Touring G81: 510 cavalli (della versione pre-restyling), 650 Nm, trazione integrale M xDrive, cambio automatico a otto rapporti, 0-100 in 3,6 secondi per 280 km/h con il pacchetto M Driver. Cosa dice il cronometro. Ma al di là dei dati, conta un'altra domanda: indossare l'abito lungo, cosa comporta davvero? Come cambia una M3 quando la sportività deve convivere con volumi da famiglia e un bagagliaio da 500 litri? Per scoprirlo, siamo tornati al punto zero. Abbiamo riaperto i dati delle M3 berlina e M4 coupé, testate nei mesi scorsi sul nostro circuito. E li abbiamo messi a confronto con lei: con la prima M3 Touring della storia. Un esercizio che non perdona. Perché in pista non si bleffa. In pista parlano i numeri. E il cronometro. Guardate come è finita nel video qui sopra.
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Gruppo BMW - La Virtual Factory è sempre più "smart"
Il gruppo BMW sta ampliando il numero di stabilimenti e di impianti produttivi che si avvalgono delle potenzialità della Virtual Factory, lo strumento di pianificazione virtuale che permette di svolgere in poche ore operazioni e studi che in precedenza richiedevano giorni, se non intere settimane, spesso a costi molto elevati. Da qui al 2027 la Virtual Factory verrà integrata in oltre 40 veicoli della produzione globale del gruppo tedesco, con l'obiettivo di ridurre i costi di pianificazione della produzione fino al 30%. Processi più rapidi e sicuri. Grazie alla realizzazione di versioni virtuali degli impianti produttivi (i cosiddetti digital twin, gemelli digitali), ottenute tramite la piattaforma di Nvidia Omniverse, è possibile pianificare e simulare tutti i passaggi della produzione e della logistica, compresi i layout delle catene di montaggio. Per esempio, si può simulare la movimentazione di un veicolo lungo le linee produttive, evitando le collisioni con l'ambiente circostante, un'operazione che in passato richiedeva quasi quattro settimane di test reali (e in alcuni casi, come la verniciatura, lo svuotamento degli impianti), e che adesso si può compiere in soli tre giorni. Simulerà anche il lavoro degli operai. I prossimi passi nell'evoluzione della Virtual Factory del gruppo BMW prevedono la simulazione degli interventi umani per ottimizzare le fasi produttive manuali, e la mappatura 3D dell'ambiente per la pianificazione dei trasporti all'interno degli stabilimenti.
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Cina - Geely vara la sua prima nave cargo
La Geely ha fatto il suo ingresso nella pattuglia di costruttori cinesi proprietari diretti di mercantili per il trasporto di auto e altri mezzi su ruote. Infatti, il conglomerato di Hangzhou ha varato la sua prima nave Ro-Ro (acronimo di roll-on/roll-off). Si chiama "Geely JISU Fortune", è gestita dalla Jisu Logistics ed è già partita per il suo viaggio inaugurale dal porto cinese di Taicang, con a bordo 5 mila veicoli destinati per lo più al Nord Europa. Un ponte per le elettriche. Il mercantile, lungo 199,9 metri, largo 38 e con un pescaggio di 8,6, può raggiungere una velocità massima di 19 nodi e trasportare fino a 7 mila veicoli, dislocati in 12 ponti (8 fissi e 4 mobili). La Geely ha precisato che l'undicesimo e il dodicesimo ponte sono stati appositamente progettati per caricare auto elettriche o alimentate a idrogeno e gas naturale. La nave, a sua volta alimentata da gas naturale liquefatto (Gnl) stoccato in serbatoi da 2.000 metri cubi, sarà utilizzata lungo le rotte globali più importanti, tra cui direttrici strategiche come Asia-Europa (passando dal Capo di Buona Speranza) e Cina-Brasile. Come SAIC e BYD. La decisione della Geely rientra in una più ampia strategia perseguita ormai da anni dai costruttori cinesi per sostenere la loro espansione in tutto il mondo: diverse grandi realtà del Dragone, come SAIC e BYD, hanno deciso di diventare proprietari diretti di cargo Ro-Ro per rendere più efficiente la loro logistica e, soprattutto, per ridurre la dipendenza dagli operatori specializzati e dalla volatilità dei noli marittimi. Saic, per esempio, è arrivata ormai a contare su 35 imbarcazioni di varia tipologia (per esempio, 11 sono fluviali mentre 9 operano solo in ambito nazionale): la flotta, gestita dalla controllata Anji Logistics, include 15 cargo attivi sulle rotte internazionali, ma l'azienda punta ad ampliarla fino a 22 navi per aumentare la copertura globale di una rete che oggi raggiunge anche il Mediterrano, il Messico, il Sud America, il Sud-est asiatico, la Nuova Zelanda e il Medio Oriente. Tra l'altro, la stessa SAIC ha di recente varato la più grande nave al mondo per il trasporto veicoli: si chiama Anji Ansheng ed è in grado di trasportare fino a 9.500 veicoli, 300 in più dei 9.200 mezzi che può ospitare l'ultima imbarcazione della BYD, la Xi'an, il sesto cargo di una flotta in rapida espansione e destinata a includere già entro pochi mesi altri due mercantili.
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Dodge Ram 1500 - Il brand fa dietrofront: torna il V8 Hemi da 400 CV
Due anni fa la Dodge ha tolto il V8 Hemi dalla gamma di motori del Ram 1500, il suo pick-up più venduto, rimpiazzandolo con i sei cilindri in linea della famiglia Hurricane, più potenti ed efficienti. Una scelta che non è andata giù ai clienti della Casa americana, un errore che il ceo Tim Kuniskis (richiamato a capo dell'azienda dopo l'addio di Tavares) non ha problemi ad ammettere: Tutti sbagliano, ma è come gestisci gli errori che definisce chi sei. Ram ha sbagliato quando abbiamo deciso di abbandonare l'Hemi, ma lo riconosciamo e vogliamo rimediare. Sulla stessa linea si può leggere la decisione di rinviare il debutto del primo Ram elettrico e di anticipare la versione con range extender. C'è anche un aiutino. Il V8 Hemi sarà disponibile su tutta la gamma 2026 del Ram 1500 negli allestimenti Tradesman, Big Horn, Express, Warlock, Sport, Laramie, Rebel, Limited e Longhorn. Il motore eroga 400 CV e 556 Nm di coppia massima, abbinato al sistema mild hybrid a 48V (che la Casa chiama eTorque), con un motogeneratore che aiuta nelle partenze, nelle cambiate e nei consumi. Tra le altre soluzioni volte a risparmiare carburante c'è anche la disattivazione dei cilindri in determinate condizioni di marcia. Un badge per farsi riconoscere. Non si può rimpiazzare un motore del genere. Alla fine del mese conta solo quanto hai venduto, aggiunge Kuniskis. A sottolineare ulteriormente la vittoria del V8 sul resto della gamma, i modelli con l'Hemi si distingueranno per la presenza del badge Symbol of Protest, con la testa dell'ariete spinta dal V8 che torna orgogliosamente a spingere il pick-up americano.
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Omoda 5 - La versione versione entry-level debutta in Italia
Omoda amplia la gamma della Suv 5 con l'introduzione dell'allestimento Pure, già ordinabile a partire da 26.900 euro. La motorizzazione è la stessa, ossia l'1.6 TGDI a benzina da 108 kW (147 CV) e 275 Nm, abbinato al cambio automatico doppia frizione a sette rapporti e trazione anteriore. Come sempre, la garanzia è di sette anni o 150.000 km. La dotazione di serie. La versione d'attacco della Omoda 5 prevede cerchi di lega da 18, fari full Led, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, retrocamera, strumentazione digitale e infotainment da 12,3, connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, apertura e avviamento senza chiave, rivestimenti in tessuto e similpelle, climatizzatore e due prese Usb. Invariata la dotazione di sicurezza, con la guida assistita di Livello 2 e il monitoraggio dell'angolo cieco. Gli altri allestimenti. La versione intermedia Comfort aggiunge il climatizzatore bizona, i sedili in similpelle (anteriori riscaldati, ventilati e con regolazioni elettriche), i mancorrenti sul tetto, la ricarica wireless per smartphone, i vetri oscurati e acustici, la cappelliera avvolgibile e gli specchietti elettrici regolabili e richiudibili elettricamente. La versione Premium integra la dotazione con il tettuccio apribile, l'impianto audio Sony, la telecamera a 360, i fendinebbia e il portellone ad apertura elettrica. Gli optional si limitano alla scelta del colore della carrozzeria: l'Aquatic Green è di serie, gli altri (Khaki White, Carbon Crystal Black, Aviation Silver, Phantom Gray e Late Night Blue) costano 600 euro. Il listino completo. Ecco tutti i prezzi della Omoda 5 a benzina per il mercato italiano:Omoda 5 1.6 147 CV Pure: 26.900 euroOmoda 5 1.6 147 CV Comfort: 27.900 euroOmoda 5 1.6 147 CV Premium: 29.900 euro
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Cadillac Lyriq-V - La prima elettrica sportiva debutta a Le Mans
Cadillac conferma l'arrivo in Europa della Lyriq-V. Si tratta della prima sportiva elettrica della gamma V, ma anche della più rapida Cadillac di serie di sempre. La Suv debutta in pubblico alla 24 Ore di Le Mans e sarà presto resa disponibile sui mercati dove il marchio è già presente: Francia, Svizzera e Germania. Proprio in Germania, la vettura sarà proposta al prezzo di 108.809 euro. 3,3 secondi per toccare i 100 km/h. Il powertrain bimotore della Lyriq-V eroga 626 CV e 880 Nm. La batteria da 91 kWh garantisce 460 km di autonomia nel ciclo wltp e può essere ricaricata a 190 kW per recuperare fino a 159 km di percorrenza in 15 minuti, ma sono le prestazioni in accelerazione a dominare la scheda tecnica: bastano 3,3 secondi per toccare i 100 km/h nonostante la massa e le dimensioni. Allestimento e setup sono specifici. Rispetto alle altre versioni della Lyriq la variante V aggiunge una nuova calibrazione del servosterzo e dell'assetto adattivo, il Launch Control con Competitive Mode, l'impianto frenante Brembo e il sistema di recupero d'energia regolabile gestito dai nuovi paddle in alluminio posizionati dietro il volante. Tutti questi parametri sono regolabili dal comando specifico V-Mode, che permette di accedere a un menù dedicato sullo schermo Led curvo da 33". La dotazione di serie include un sistema artificiale di generazione di suoni ispirato alla LMDh da competizione, i cerchi da 22", la griglia frontale specifica, gli elementi aerodinamici modificati, il volante rivestito di pelle Nappa e i sedili anteriori sportivi. In America debutta la Optiq-V. La Cadillac ha già in serbo una seconda sportiva elettrica: si tratta della sorella minore Optiq-V da 4,8 metri appena svelata negli Stati Uniti e in futuro disponibile anche in Sud America e Medio Oriente. Il powertrain eroga 526 CV e 880 Nm e servono 3,5 secondi per l'archiviazione dello scatto da 0 a 100 km/h. Il design e le finiture sono specifiche per l'allestimento V, inoltre il modello propone in anteprima - per Cadillac - l'accesso allo standard di ricarica Nacs. La batteria ha una capacità di 85 kWh e l'autonomia dichiarata è di 275 miglia, pari a 440 km.
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Motorsport - Dramma in Polonia, muore Matteo Doretto
Il motorsport è in lutto per la tragica scomparsa di Matteo Doretto, campione italiano junior. La tragedia si è consumata nella mattinata di oggi, nei pressi di Elganowo (regione Varmia-Masuria, Polonia nord-orientale), durante i test preliminari dell'Orlen Oil 81 Rally di Polonia quarta tappa del Campionato Europeo Rally. Matteo Doretto stava provando la sua Peugeot 208 Rally4 insieme al co-pilota Samuele Pellegrino su un tratto sterrato chiuso al traffico, designato dall'organizzatore per le ricognizioni pre-gara. Per cause ancora da accertare, la vettura è improvvisamente uscita di strada finendo la sua corsa contro un albero ai bordi del tracciato. L'impatto è stato violentissimo e il veicolo ha riportato gravissimi danni.Impatto fatale. I soccorsi sono intervenuti tempestivamente sul luogo dell'incidente. Pellegrino, 26 anni, è riuscito a uscire autonomamente dall'abitacolo ed è stato trasportato in ospedale per accertamenti, senza riportare ferite gravi. Doretto invece è rimasto incastrato tra le lamiere: i vigili del fuoco polacchi hanno dovuto lavorare a lungo per estrarlo dal veicolo. Le condizioni del pilota sono apparse critiche fin da subito; nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione sul posto, per il campione italiano Junior 2024 non c'è stato nulla da fare. I medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso sul luogo dell'impatto.Il cordoglio dell'ACI. La notizia della scomparsa di Doretto ha scosso profondamente il mondo del motorsport, in Italia e non solo. Numerosi colleghi piloti, team e appassionati hanno espresso il proprio cordoglio per la tragica perdita tramite messaggi sui social media e comunicati ufficiali. La federazione ACI Sport sotto le cui insegne Doretto correva, come membro dell'ACI Team Italia ha diffuso un messaggio di cordoglio ricordando il talento e la professionalità del suo pilota. Anche la FIA e gli organizzatori del campionato europeo hanno manifestato vicinanza alla famiglia Doretto e al suo team in questo momento drammatico.La carriera di Doretto. Nato a Pordenone il 3 ottobre 2003, Matteo Doretto era considerato una delle promesse più brillanti del rally tricolore. Cresciuto in una famiglia di rallisti, si è formato nelle serie giovanili nazionali mettendo in luce determinazione e velocità. Nel 2024, in coppia con il navigatore Marco Frigo su Renault Clio Rally5, ha conquistato il titolo di Campione Italiano Assoluto Rally Junior, aggiudicandosi anche la classe Rally4 (Zona 5). Con questi risultati ha conquistato la fiducia della Federazione e l'ingresso nel programma ACI Team Italia, dedicato alla crescita dei giovani talenti nei rally internazionali. Quest'anno, Matteo aveva compiuto il salto nel FIA Junior European Rally Championship (ERC), al volante di una Peugeot 208 Rally4 preparata dalla scuderia Gass Racing, con il supporto di ACI Team Italia. Già nelle prime uscite continentali il giovane friulano aveva mostrato il suo valore. Al debutto europeo, nel Rally Sierra Morena in Spagna ad aprile, aveva chiuso 7 di categoria su 17 equipaggi junior classificati. Poche settimane fa, a maggio, aveva ottenuto il suo primo podio internazionale con uno splendido 3 posto di classe Junior al Rally di Ungheria. Doretto occupava così le posizioni di vertice nella serie ERC Junior 2025, confermando una crescita agonistica notevole gara dopo gara. La tragica scomparsa di Matteo Doretto lascia un vuoto profondo nel panorama rallystico italiano. Chi lo ha conosciuto lo ricorda come un giovane determinato, professionale e appassionato, che stava costruendo con talento il proprio futuro nel mondo dei rally.
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Stati Uniti - L'amministrazione Trump contro gli standard Cafe di Biden: "Sono illegali"
Prosegue l'opera di smantellamento degli standard Cafe (Corporate Average Fuel Economy) per la riduzione dei consumi e la conversione del parco auto circolante negli Stati Uniti, che il presidente Trump ha sempre definito come imposizione dell'obbligo ad acquistare auto elettriche. Dopo gli ordini esecutivi firmati dalla Casa Bianca a inizio mandato, volti a cancellare il Green Deal di Biden, il segretario dei trasporti Sean Duffy ha ulteriormente alzato il livello dello scontro con la precedente amministrazione, definendo illegali le norme stabilite dal suo predecessore Pete Buttigieg e proponendo un reset completo degli standard Cafe. Tutto da capo. L'uso illegale degli standard Cafe da parte della precedente amministrazione impone l'acquisto di elettriche, ha aumentato i prezzi delle auto nuove e ridotto la sicurezza. Resettare questi parametri come nelle intenzioni del Congresso abbasserà i prezzi e assicurerà a ogni cittadino americano di poter comprare l'auto che desidera, ha spiegato Duffy in una nota stampa. La polemica sui numeri. Gli standard Cafe, introdotti nel 1975 dal Congresso, impongono ai Costruttori di ridurre i consumi medi della propria gamma di una percentuale all'anno, rimanendo nei limiti di una fattibilità discrezionale che dipende dalla situazione economica e dalle limitazioni tecnologiche. L'amministrazione Biden ha aggiunto le elettriche e le ibride nella valutazione di questa fattibilità, imponendo di fatto ai Costruttori di dover vendere una certa quota di auto elettriche per rimanere all'interno dei parametri previsti, pena sanzioni molto costose. Da qui l'interpretazione, da parte di Trump, di questi requisiti come un obbligo ad acquistare auto elettriche. Il punto contestato da Duffy sta nel fatto che nel 1975 elettriche e ibride non esistevano: il loro inserimento nel calcolo degli standard Cafe non rispetterebbe la volontà del Congresso che ha approvato la norma cinquant'anni fa. In attesa dei nuovi standard. I nuovi standard Cafe non sono ancora stati definiti: la Nhtsa, su ordine diretto del segretario dei trasporti, dovrà stilare nuove linee guida senza contare elettriche e ibride. Presumibilmente, le soglie che le Case dovranno rispettare risulteranno molto più facili da raggiungere. Nel frattempo, alcuni repubblicani al Senato hanno proposto l'abolizione tout court delle multe per chi non rispetta gli standard Cafe.
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Mobilize Renault Italia - Alessandro Picardi di Confindustria è il nuovo responsabile Corporate
Alessandro Picardi punta alla mobilità di nuova generazione. Il vicepresidente di Assolombarda e consigliere generale di Confindustria è il nuovo Chief Corporate Affairs di Mobilize, la divisione mobilità del gruppo Renault in Italia. Una nomina che segna l'accelerazione del costruttore francese nel nostro Paese, dove Picardi dovrà coordinare tutte le attività corporate con un focus particolare sui nuovi investimenti nella mobilità sostenibile. L'esperienza. Il manager milanese, 58 anni, porta in dote un curriculum che spazia dalle telecomunicazioni ai media: da Wind a Sky, da Rai a Tim, fino alle più recenti esperienze in Olivetti e Acea. Per Renault si tratta di una mossa strategica per rafforzare il posizionamento italiano di Mobilize, il braccio del gruppo dedicato alle soluzioni di mobilità smart e connessa. Picardi manterrà i suoi incarichi in Assolombarda e Confindustria, dove continuerà a rappresentare gli interessi dell'industria lombarda e nazionale.
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Audi Q5 e-hybrid - Arriva la plug-in da 100 km in elettrico
Audi amplia la gamma della nuova Q5 con l'introduzione della versione ibrida plug-in e-Hybrid (che sostituisce la vecchia denominazione TFSI e), disponibile anche nella variante Sportback. Due le motorizzazioni in gamma, da 299 e 367 CV, con prezzi a partire da 69.150 euro e consegne previste a partire dall'ultimo trimestre del 2025. Due varianti di potenza. La Audi Q5 e-hybrid è costruita sulla piattaforma PPC (Premium Platform Combustion) dedicata ai modelli con motore termico. Il powertrain è composto da un 2.0 TFSI a ciclo Miller da 252 CV abbinato a un motore elettrico da 143 CV e 350 Nm; il cambio è l'S tronic a sette rapporti. La versione da 220 kW (299 CV) eroga 450 Nm di coppia e scatta da ferma a 100 km/h in 6,2 secondi. La variante da 270 kW (367 CV) può invece contare su 500 Nm complessivi e un'accelerazione 0-100 km/h in 5,1 secondi. Per entrambe, trazione integrale quattro ultra e velocità massima autolimitata a 250 km/h (140 km/h in EV). 100 km in elettrico. Come le altre plug-in di nuova generazione del gruppo Volkswagen, anche l'Audi Q5 e-hybrid monta le nuove batterie da 25,9 kWh lordi (20,7 kWh netti), con un'autonomia in modalità elettrica che può arrivare a 100 km per la versione da 299 CV e a 94 km per quella da 367. La potenza massima di ricarica in corrente alternata passa dai 7,4 kW del modello precedente a 11 kW: la ricarica completa richiede due ore e mezza. Allestimenti e dotazioni. L'Audi Q5 plug-in è proposta nelle versioni Business, Business Advanced ed S line edition, mentre la versione Sportback c'è solo in quelle Business Advanced ed S line edition. Il bagagliaio ha una capacità di 438/1.358 litri per la Suv e di 433/1.300 litri per variante Sportback. Di serie cerchi da 18, navigatore connesso, climatizzatore automatico trizona, sedili anteriori riscaldabili, divano frazionato e scorrevole in senso longitudinale, palcoscenico digitale, ricarica wireless e portellone elettrico. La più potente versione da 367 CV c'è solo nella configurazione S line edition, con cerchi di lega da 20, sedili anteriori sportivi a regolazione elettrica, pacchetto estetico S line, volante multifunzione sportivo e pinze freno rosse. I prezzi per il mercato italiano. In attesa del listino completo, ecco i prezzi d'attacco delle diverse versioni:Audi Q5 e-hybrid quattro 299 CV: 69.150 euro Audi Q5 Sportback e-hybrid quattro 299 CV: 75.450 euro Audi Q5 e-hybrid quattro 367 CV: 81.650 euro Audi Q5 Sportback e-hybrid quattro 367 CV: 84.450 euro
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Wec - Le Mans, dove nascono gli eroi
Ci sono corse, e poi c'èlacorsa. La 24 Ore di Le Mans è il Monte Olimpo del motorsport, dove ogni giro può diventare un canto epico e ogni alba un'epifania. Qui, il tempo non è solo un'unità di misura: è un'entità viva che logora, svela e - talvolta - consacra. Sabato 14 giugno, alle ore 16, sarà di nuovo l'ora zero. Perché la leggenda non dorme mai. La Ferrari torna a La Sarthe da regina. Dopo i trionfi del 2023 e del 2024, il Cavallino schiera le 499P per difendere un primato che sa di favola moderna: da quando è tornato nella top class dell'endurance, il Cavallino non ha mai perso. Un record, certo, ma anche una responsabilità, in una griglia con 21 hypercar e otto costruttori, tra cui l'ex dominatrice Toyota. Già, Toyota. Cinque successi consecutivi tra il 2018 e il 2022, poi i nuovi regolamenti LMH, la rivoluzione del WEC e la fine dell'egemonia giapponese. Il team Gazoo Racing torna con spirito combattivo e un tocco di nostalgia: la GR010 HYBRID #7 avrà una livrea ispirata alla TS020 del '98, la #8 sarà nera, opaca, aggressiva. Per vincere non basta la storia, ma ogni dettaglio può riaccendere il fuoco. E poi ci sono gli altri. BMW, Alpine, Cadillac e Porsche hanno mostrato sprazzi di classe, ma non continuità. Non ancora. Peugeot e Aston Martin completano lo schieramento: nessuna vuole fare la damigella, tutte sognano di essere reginette al ballo. La posta in gioco è altissima. Le Mans è la quarta tappa del FIA-WEC, ma vale doppio: 50 punti al vincitore. Ferrari guida la classifica Costruttori con 136 punti, davanti a Toyota (71). Tra i piloti, Pier Guidi-Calado-Giovinazzi comandano a quota 75, seguiti da Fuoco-Molina-Nielsen (57). Il margine può svanire in un giorno o una notte. A Le Mans non vince solo chi è veloce. Serve un equilibrio perfetto tra prestazione, fortuna e resistenza. Motore, elettronica, gomme e soprattutto freni devono dimostrare di essere affidabili oltre che performanti. Forniamo componenti a tutte le 62 vetture in griglia. Le pinze sono monoblocco sia in Hypercar, che in P2 e in GT3 e pesano circa 2,5 kg ciascuna. La differenza è nei dischi: in carbonio per Hypercar e P2 (circa 3 kg), in ghisa per GT3 (circa 11 kg). Grazie agli sviluppi sui materiali d'attrito, non è necessario sostituire dischi e pastiglie durante la gara: l'usura è estremamente ridotta e le prestazioni restano costanti fino alla fine, spiegaMaurizio Assi, ingegnere di pista Brembo. qui che si gioca la differenza tra il trionfo e l'oblio. Accanto al circuito, il mondo si ferma per 24 ore. Nei musei di Maranello e Modena, nei paddock, nei box e davanti ai maxischermi dei concessionari Ferrari, migliaia di occhi seguiranno ogni pit stop, ogni stacco, ogni variazione di luce sull'asfalto. E quando tutto sarà compiuto, domenica alle 16, ci sarà un nome da scrivere nel cielo della passione. Signore e signori, accendete i motori. Le Mans vi aspetta.
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Toyota - GR LH2 Racing Concept, l'hypercar del futuro
All'interno dell' H2 Village della 24 Ore di Le Mans, Toyota Gazoo Racing presenta la GR LH2 Racing Concept. Si tratta di un prototipo di auto da competizione alimentato con idrogeno liquido (LH2), tecnologia che la Casa giapponese sta già sperimentando nel campionato nazionale Super Taikyu: nel 2021 i test sono iniziati con l'idrogeno in forma gassosa, mentre dal 2023 il sistema è passato all'idrogeno liquido che sostituisce la benzina in un motore endotermico. Evoluzione del prototipo del 2023. La GR LH2 Racing Concept rappresenta un'evoluzione della precedente GR H2 Racing Concept del 2023. Il progetto deriva dalla GR010 Hybrid impegnata nel WEC e il prototipo sarà in futuro oggetto di test di sviluppo per la messa a punto del sistema di alimentazione. La vettuta misura 5,1 metri e oltre ad una livrea bianca e azzurra ispirata a quella di altri modelli a idrogeno della Casa propone anche un design frontale diverso rispetto alla GR010, ispirato ai più recenti modelli di serie della Toyota.
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Bosch Motorsport - H24EVO, super idrogeno a Le Mans
Bosch Motorsport presenta la H24EVO concept a idrogeno alla 24 Ore di Le Mans dotata della innovativa tecnologia L-HSCU (Liquid Hydrogen Storage Control Unit). La vettura, esposta nell'H2 Village, sarà protagonista di alcuni giri dimostrativi. L'unità consente la gestione efficiente e sicura dell'idrogeno, sia in forma liquida che gassosa, all'interno dei veicoli da corsa. Il sistema è progettato per monitorare l'intera catena di stoccaggio, dal rifornimento fino all'alimentazione del motore o della cella a combustibile, integrando sensori per controllare temperatura e pressione e attivare automaticamente meccanismi di sicurezza in caso di anomalie. Il raffreddamento dell'idrogeno a -253C permette un'elevata densità energetica in serbatoi più compatti, fondamentali per l'efficienza aerodinamica e lo spazio ridotto delle vetture da corsa. Parallelamente, Bosch Engineering (BEG) sta lavorando sul trasferimento di queste soluzioni anche ai veicoli sportivi stradali ad alte prestazioni. In questo contesto, lo stoccaggio di idrogeno pressurizzato sarà ulteriormente evoluto secondo i parametri di sicurezza e gestione delle emissioni necessari per l' omologazione.
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Marelli - Ufficiale: l'azienda ricorre al Chapter 11
La Marelli ha annunciato la presentazione di un'istanza per accedere al Chapter 11, il capitolo delle normative statunitensi che stabilisce i contorni della protezione dalle richieste di rimborso del debito. La domanda è stata depositata presso il Tribunale Fallimentare degli Stati Uniti per il Distretto del Delaware. L'accordo di ristrutturazione e le implicazioni. L'iniziativa, anticipata pochi giorni fa da diverse testate giapponesi, è finalizzata ad agevolare la ristrutturazione dei debiti a lungo termime. A tal proposito, la società ha rivelato che l'80% dei creditori ha firmato un "accordo di supporto alla ristrutturazione", che ridurrà la leva finanziaria e rafforzerà la liquidità. In particolare, la Marelli ha ricevuto una nuova linea di credito da 1,1 miliardi di dollari: si tratta di un finanziamento "debtor-in-possession" ("DIP Financing"), uno strumento creditizio apposito per realtà sottoposte a procedimenti fallimentari. Una volta ottenuto il via libera del tribunale, il DIP Financing, insieme alla liquidità generata dalle attività correnti, fornirà liquidità sufficiente a supportare la procedura del Chapter 11. Tuttavia, l'Accordo di Supporto alla Ristrutturazione prevede anche "un'operazione completa di riduzione della leva finanziaria attraverso la quale i finanziatori assumeranno la proprietà dell'azienda al momento dell'uscita dal Chapter 11, subordinatamente a una procedura di overbid di 45 giorni". In sostanza, i creditori entreranno in possesso della Marelli (oggi sotto il controllo della società di private equity Kkr) se non arriverà una proposta alternativa entro un mese e mezzo.Le rassicurazioni dei vertici aziendali. La Marelli ha comunque garantito che l'accesso al Chapter 11 non avrà alcuna conseguenza sulle attività operative e sui rapporti di collaborazione con clienti, fornitori e partner. Inoltre, l'iniziativa include la presentazione di diverse altre istanze che consentano di portare avanti altre incombenze, tra cui il pagamento degli stipendi o il proseguimento di programmi di ricerca e sviluppo.
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Motor Valley Fest - 70 mila visitatori per l'edizione 2025
Quattro giorni, 70 mila presenze e un centro storico trasformato in paddock a cielo aperto. La Motor Valley Fest 2025 archivia la settima edizione con numeri molto interessanti: dal 5 all'8 giugno, Modena ha ospitato 40 marchi del settore automotive tra case automobilistiche, circuiti e università, mentre in piazza Roma il "Best of Motor Valley" ha messo in mostra i modelli iconici dell'Emilia-Romagna con test drive e simulatori. Tra Ferrari e Ducati. Momento clou è stato il Concorso di Eleganza Salvarola Terme, alla 25 edizione: il premio "Best of Show" è andato a Giuseppe Brevini con una Ferrari 750 Monza del 1954. Spettacolo anche per la parata con 200 supercar e motociclette.
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Teos - Al via la seconda edizione dellevento sulla sostenibilità
Si svolgerà il prossimo 2 luglio a Casina Valadier, a Roma, la seconda edizione di Teos - The Elegance of Sustainability, l'evento organizzato da Quattroruote dedicato alla sostenibilità: una nuova occasione di incontro tra le realtà maggiormente impegnate nel percorso di transizione verso una mobilità più sostenibile, alla quale Quattroruote ha sempre guardato con occhio critico e pragmatico, rifiutando approcci ideologici e speculativi. Si punta alla concretezza. Se l'obiettivo dell'edizione inaugurale era cominciare a coinvolgere i principali player della mobilità, ancor di più quest'anno Teos si propone come momento cardine nel quale dare spazio a una sostenibilità concreta, in cui condividere valori, soluzioni e buone pratiche, ma anche e soprattutto prodotti, materiali e servizi. Nel corso della serata verranno consegnati diversi riconoscimenti a chi, con il suo lavoro, si è distinto nell'impegno verso la sostenibilità. Il programma. La serata del 2 luglio vedrà gli interventi della redazione di Quattroruote alternarsi alle testimonianze delle aziende più attivamente impegnate nel percorso di transizione come Kia Italia, Mazda, Q8, Safe (l'hub italiano dei consorzi per le economie circolari) ed Ecopower, il consorzio nazionale per la gestione di accumulatori esausti. Un successo da ripetere. La scorsa edizione ha visto la partecipazione di oltre 150 persone tra aziende, ricercatori, esperti e associazioni. Per il loro impegno a favore della sostenibilità nel mondo dell'auto e della sostenibilità sono state premiate Jaguar Land Rover, Kia Italia, Pirelli, A2A E-Mobility, Nissan e Telepass.
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Mondiale Endurance - La 24 Ore di Le Mans entra nel vivo
La classica maratona endurance giunge quest'anno alla 93 edizione: la 24 Ore di Le Mans è l'appuntamento più atteso della stagione valido come quarta prova del Mondiale Endurance 2025 che vedrà sfidarsi in pista ben 62 vetture e 186 piloti suddivisi in tre categorie (Hypercar, LMP2 e LMGT3).Scontro tra titani. La Ferrari arriva sul Circuit de la Sarthe da campione in carica, forte di un clamoroso trionfo nelle ultime due edizioni. Ciò la pone inevitabilmente sotto i riflettori e nel mirino di avversari agguerriti decisi a spodestarla. In primis c'è la Porsche, alla caccia di un agognato ventesimo successo assoluto sul tracciato francese. Non meno determinata la Toyota, rimasta clamorosamente a secco nelle ultime due edizioni e intenzionata a riprendersi il trofeo che le era quasi divenuto abituale negli anni precedenti. Oltre ai tre top team che hanno occupato il podio recentemente, la griglia Hypercar 2025 vanta uno schieramento eterogeneo di costruttori ufficiali. La statunitense Cadillac schiera addirittura quattro esemplari della sua V-Series.R, grazie a due iscrizioni extra con i team Action Express e Wayne Taylor Racing, che si sommano alle due vetture del team Jota, ed è la marca più rappresentata nella classe regina. Gli idoli locali, Alpine e Peugeot, tornano all'assalto di Le Mans decisi a far bene davanti al pubblico di casa. BMW, dopo un debutto complicato lo scorso anno, ha compiuto grandi progressi in mano al Team WRT ed è desiderosa di riscattarsi con un risultato di prestigio. Grande curiosità anche per l'esordio della Aston Martin Valkyrie, spinta da un ruggente V12 aspirato che sarà una delizia da sentire sui lunghi rettilinei del circuito. Insomma, tutte le principali Case automobilistiche sportive del mondo si ritrovano a Le Mans per un confronto diretto al vertice dell'endurance, a tutto vantaggio dello spettacolo in pista. Ferrari e Le Mans, legame leggendario. La storia della Ferrari alla 24 Ore di Le Mans è fatta di imprese leggendarie e lunghe assenze, ma sempre legata a un filo rosso di passione e trionfi. Dal debutto vincente del 1949 con la 166 MM guidata per 23 ore su 24 da Luigi Chinetti, la Casa di Maranello ha conquistato 11 vittorie assolute e 29 successi di classe sul Circuit de la Sarthe. Negli anni '50 e '60 domina la scena, culminando in una storica striscia di sei vittorie consecutive tra il 1960 e il 1965. Dopo decenni di assenza dalla top class, Ferrari torna nel 2023 con la 499P e centra subito il successo con l'equipaggio #51, ripetendosi nel 2024 con la #50. Un ritorno trionfale che ha riacceso il mito del Cavallino a Le Mans. Sulla scia di questi successi, il Cavallino Rampante si presenta all'edizione 2025 con l'obiettivo di difendere il titolo e centrare un clamoroso tris di vittorie. Malgrado i pronostici la collochino tra i favoriti, in squadra si predica calma: Non siamo i favoriti, la lotta sarà ancor più serrata tra rivali agguerritissimi, hanno ribadito i piloti delle 499P alla vigilia della settimana di gara. Il team campione in carica adotta dunque un basso profilo, consapevole che la concorrenza si è rafforzata e che il BoP potrebbe non essere altrettanto benevolo quest'anno. Antonio Giovinazzi, James Calado e Alessandro Pier Guidi al volante della #51 guidano attualmente la classifica piloti WEC 2025, reduci da due vittorie (Imola e Spa) e un podio (Qatar) nelle prime tre gare. Nonostante ciò, Giovinazzi sottolinea che a Le Mans servirà umiltà e concentrazione: Sono bei ricordi quelli degli ultimi due anni, proveremo a ripeterci anche se sappiamo che sarà difficile per tante ragioni: è una gara lunga Abbiamo cominciato bene il campionato con tre vittorie (due nostre), quindi ci proveremo, ma se non sarà possibile l'obiettivo è prendere punti per il campionato. Il riferimento è al fatto che Le Mans assegna punteggio doppio rispetto alle altre tappe WEC un fattore cruciale nella corsa al titolo mondiale. La #50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen porta il numero 1 simbolico sulle fiancate, essendo la vincitrice uscente della 24 Ore. Il trio italo-ispano-danese torna a Le Mans per difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Le Mans è una gara speciale e molto dura, emozioni e tensione crescono ad ogni giro, come abbiamo vissuto lo scorso anno quando Nicklas [Nielsen] doveva arrivare al traguardo; una volta tagliato, è stata un'esplosione, ricorda Molina ripensando ai brividi finali della scorsa edizione. Dopo aver assaporato la gloria, il trio non vuole fermarsi: Cercheremo di rivivere quelle sensazioni, promettono, pur sapendo di avere tutti gli avversari pronti a mettere nel mirino proprio le rosse di Maranello. Balance of Performance. Il Balance of Performance della 24 Ore di Le Mans 2025 è stato definito in modo indipendente dai risultati del Mondiale, puntando più su potenza ed energia per stint che sul peso. Tra le Hypercar, Aston Martin debutta con la Valkyrie priva di zavorre, mentre Toyota è la più pesante. Porsche e BMW beneficiano di maggiore energia e potenza ad alta velocità, mentre Ferrari, pur alleggerita di 1 kg rispetto al 2024, risulta penalizzata in termini di potenza e con una delle energie per stint più basse. Peugeot e Alpine condividono lo stesso peso ma con valori diversi di potenza ed energia, mentre Cadillac si presenta come la più leggera tra le vetture con zavorra. I parametri sono già stati applicati ai test e resteranno validi anche in gara. Anche la LMGT3 ha ricevuto un BoP specifico, senza penalità legate ai risultati precedenti. La Mercedes è la più pesante, seguita da Lexus, Aston Martin, Corvette e Ferrari. Le più leggere sono Ford e Porsche. A livello tecnico, le differenze tra le vetture sono state bilanciate anche tramite l'aerodinamica. Ne risulta una griglia estremamente competitiva, dove affidabilità e strategia faranno la differenza sulle 24 ore. Occhio alle LMGT3. Grande interesse ruota attorno alla neonata categoria LMGT3, al suo esordio a Le Mans dopo aver sostituito le GTE. Il parco partenti è il più numeroso e variegato, con ben 10 marchi diversi rappresentati: Ferrari, Porsche, Corvette, Aston Martin, BMW, Lamborghini, Lexus, McLaren, Ford e Mercedes. I test ufficiali hanno indicato come riferimento un duello Lexus-Ferrari, grazie alle prestazioni velocistiche delle Lexus RC F GT3 (team Akkodis ASP) affidate nientemeno che a José María López, ex campione del mondo turismo e pilota ufficiale Toyota. Le Ferrari 296 GT3 si sono dimostrate le principali rivali, con le squadre AF Corse (Vista) e Kessel molto vicine nei tempi sia sul giro singolo sia sul passo. Ma la gara GT si preannuncia apertissima: Porsche può contare su team di primo piano come Proton Competition e Manthey Racing e ha dalla sua un'affidabilità comprovata. Corvette punta sull'esperienza a Le Mans nell'anno del debutto del nuovo modello Z06 GT3.R, Mercedes e Lamborghini cercano di sorprendere con equipaggi di qualità, e BMW può contare su piloti del calibro di Valentino Rossi (al volante di una M4 GT3 del Team WRT) per tenere alta l'attenzione dei tifosi. Con così tante variabili, la battaglia per la vittoria LMGT3 sarà probabilmente decisa negli ultimi giri, con la concreta possibilità di colpi di scena e rimonte notturne.Tornano le LMP2. Infine, un capitolo a parte meritano gli instancabili prototipi LMP2. Questa è l'unica gara del calendario WEC 2025 in cui è presente la classe cadetta dei prototipi che a Le Mans conta 24 iscritti tra team pro e pro/am. Pur non essendo più una categoria mondiale, la LMP2 continua a offrire uno spettacolo eccezionale su questa pista: vetture tutte tecnicamente identiche (telaio Oreca 07 motorizzato Gibson V8) e strategie diverse, con alcuni equipaggi composti da professionisti e altri con gentleman driver.
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Polestar - Al via le vendite in Francia
La Polestar ha avviato le vendite della sua gamma di elettriche ad alte prestazioni anche in Francia, portando così a 28 il numero di paesi in cui è presente, dislocati su quattro continenti. I modelli a listino sul mercato d'Oltralpe sono quelli commercializzati anche in Italia, ossia la berlina 2 e le Suv 3 e 4, con un modello di vendita diretta al consumatore tramite il sito ufficiale e i Polestar Space sparsi sul territorio (in collaborazione con la rete Volvo). Si parte da Le Mans. Il primo showroom sarà inaugurato a luglio a Le Mans, seguito da altre dieci nuove sedi nelle principali città francesi entro la fine dell'anno. Per quanto riguarda l'assistenza ai clienti, la Casa punta ad avere fin da subito oltre cento service operativi su tutto il territorio. Per le elettriche, la Francia è uno dei mercati che crescono di più in Europa, spiega Michael Lohscheller, ceo della Polestar, e i nostri modelli stanno già ricevendo ottimi riscontri.
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Pirelli - Tronchetti Provera: "Pronti nuovi investimenti in Italia"
Pirelli è pronta ad avviare nuovi progetti di investimento in Italia, ma deve prima risolvere lo scontro in atto con l'azionista cinese Sinochem. Lo ha detto il vicepresidente esecutivo, Marco Tronchetti Provera, in occasione della firma dell'accordo con la Regione Puglia per l'avvio di un progetto pilota per il monitoraggio delle strade locali. Per procedere con "ulteriori investimenti" nel territorio pugliese, così come in altre aree del nostro Paese, la Bicocca dovrà dunque "superare" l'impasse con il socio del Dragone.La Puglia e i nuovi investimenti. "Grazie al supporto di tutte le Istituzioni, del mondo universitario e dei partner locali - ha affermato Tronchetti Provera -, la Puglia sta diventando per Pirelli, nel settore digitale, un centro di competenza importante a livello internazionale, perfettamente integrato con altri centri di ricerca e di sperimentazione nel mondo. Il Cyber Tyre, una delle nostre tecnologie di punta per lo sviluppo della mobilità del futuro, connessa e sostenibile, è al cuore di questa innovazione e di queste attività. Il sistema hardware e software Cyber Tyre, oltre a consentire il collegamento tra il terreno e i sistemi controllo della vettura, permette anche un'analisi puntuale dello stato delle infrastrutture". "Grazie a quanto realizzato finora e al supporto ricevuto dal territorio, stiamo valutando di realizzare anche in questa regione ulteriori investimenti non appena alcune nostre tematiche di carattere societario saranno superate. Il rapporto tra la Puglia e Pirelli è destinato a rafforzarsi ulteriormente rendendo questa Regione e il Sud del nostro Paese una parte fondamentale nel percorso d'innovazione tecnologica che vede Pirelli leader mondiale nel segmento dei pneumatici ad alto valore", ha aggiunto il vicepresidente. Il confronto con Sinochem. Dunque, le parole di Tronchetti Provera confermano ancora una volta come la presenza nell'azionariato di una società cinese e il relativo scontro sul tema della decadenza del controllo rischino di bloccare le attività strategiche della Pirelli. E non solo negli Stati Uniti, come finora emerso: di recente, il Dipartimento del Commercio ha avvertito dei rischi per le attività statunitensi senza una riduzione della presa cinese e lo stesso management non ha mai fatto mistero su quanto importante sia il mercato nordamericano (che pesa per il 20% sul fatturato globale) e sui problemi posti dall'attuale composizione della compagine sociale, che vede Sinochem detenere il 37% circa delle azioni. Il colosso del Dragone, tra l'altro, è pronto a dare battaglia in assemblea nonostante la disponibilità della società italiana a trovare una soluzione in grado di risolvere uno stallo che ha già portato i cinesi a bocciare il bilancio 2024, proprio a causa della presenza di un'informativa sulla decadenza del loro controllo. "Quello che non accetto - ha detto Tronchetti Provera - è porre limiti alla crescita di un'azienda che dà lavoro a decine di migliaia di persone, che può continuare a darlo, senza creare dei limiti per interessi che a noi non sono noti. Viste le situazioni geopolitiche, le nuove norme americane pongono dei limiti. E noi stiamo cercando di condividere con i nostri soci la necessità di adeguarci a quella che è la normativa americana perché il mercato Usa rappresenta il 40% di quello globale delle alte tecnologie legate al pneumatico, dove noi siamo leader mondiali. Quello che stiamo cercando di condividere con il socio cinese è che la vita dell'azienda, dove lavorano 31 mila famiglie, prevale sulla vita dei soci e su quella di ognuno di noi. Quindi, guardiamo al futuro: la Pirelli realizza prodotti ed esporta il brand Italia con totale credibilità. A un certo punto, la situazione si risolverà".
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