Automotive Dealer Day - Elettrico, flotte, futuro dell'auto: la filiera si raduna a Verona

4 Ruote - Mag 13,2025
iniziata la 23esima edizione dell'Automotive Dealer Day, l'appuntamento che da diversi anni riunisce a Verona gran parte della filiera automobilistica italiana. L'evento, organizzato da Quintegia, è stato aperto dal convegno "Le Associazioni dell'automotive a confronto con il governo sul futuro della mobilità in Italia" a cui hanno partecipato il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e i rappresentanti delle associazioni Anfia, Aniasa, Federauto, Motus-E e Unrae. La tempesta perfetta. Il ministro, dopo aver ascoltato le istanze del settore, ha espresso il suo punto di vista su vari temi: dall'auto elettrica ("deve essere una opzione, conto che a Bruxelles si azzerino modi, tempi e obiettivi del Green Deal) alle flotte aziendali ("il foverno ha sbagliato e deve fare dietrofront"), dal superbollo (ormai agli sgoccioli, secondo le previsioni di Salvini) al modello d'agenzia ("Sono convinto che non si debba tagliare la connessione tra la rete e il cliente finale, per garantire sempre un contatto diretto"). Durante la sessione di apertura, i principali rappresentanti del settore hanno sottolineato come l'industria automotive si trovi oggi al centro di una "tempesta perfetta", generata da fattori molteplici e spesso convergenti: dalla volatilità del mercato globale al ritorno dei dazi, dalla transizione tecnologica alle normative europee in continua evoluzione.  I temi caldi. Diversi sono stati i temi emersi durante il tavolo di confronto. Per esempio, le associazioni hanno ribadito la richiesta di una maggiore coerenza tra le politiche europee e quelle italiane, affinché il nostro Paese non resti indietro rispetto agli altri mercati. Inoltre, sul fronte della mobilità elettrica, sono state evidenziate non solo la crescita dell'infrastruttura di ricarica o l'ampia offerta di modelli, ma anche criticità quali burocrazia, mancanza di chiarezza normativa e assenza di una strategia industriale solida. Un passaggio della discussione ha riguardato anche la situazione del mercato, caratterizzato da consumatori attendisti in assenza di incentivi e di una visione a lungo termine. Sul tema delle flotte aziendali, le associazioni giuicano le norme sui fringe benefit poco efficaci nel sostenere la transizione e segnalano le difficoltà delle imprese a rinnovare i propri parchi e dei concessionari ad affrontare un rallentamento del mercato dovuto anche a una fiscalità penalizzante rispetto ad altri Paesi europei. "Chi opera nel settore automotive, e in particolare i concessionari, è da sempre abituato a gestire il cambiamento con resilienza, spirito imprenditoriale e capacità di adattamento. Dalle innovazioni tecnologiche ai nuovi modelli di mobilità, dagli incentivi discontinui alla programmazione incerta, la filiera ha affrontato numerose trasformazioni, ma oggi, più che mai, servono risposte strutturali", ha osservato Tommaso Bortolomiol, Ceo di Quintegia. "L'auto non è solo un tema industriale, ma anche politico e sociale. Per affrontare con successo la transizione in atto servono visione, dialogo e pragmatismo. I concessionari sono pronti a fare la loro parte, ma occorrono strumenti concreti: maggiore chiarezza fiscale, più fiducia nella mobilità del futuro, tempi decisionali più rapidi. In questo contesto, l'Automotive Dealer Day si conferma una piattaforma di lavoro condivisa tra istituzioni, associazioni e operatori del settore, fondamentale per sostenere crescita, sostenibilità e competitività della filiera automotive italiana, soprattutto in un momento storico in cui l'incertezza è diventata la nuova normalità".
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