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Milano - Sala: "A settembre Ztl Quadrilatero della moda e 100 strade a 30 km/h

4 Ruote - Mag 08,2024

La missione anti auto del Comune di Milano prosegue: nelle scorse ore, il sindaco Giuseppe Sala ha annunciato che a settembre verrà attivata la Zona a traffico limitato nel Quadrilatero della moda, permanente, 24 ore al giorno sette giorni su sette. Nei prossimi giorni, la giunta approverà una delibera di indirizzo che contiene provvedimenti per una nuova mobilità della città. "Un'innovazione importante", stando al primo cittadino, "perché toglierà di fatto il traffico privato da quell'area. Iniziamo a fare questo passo perché vale sempre il principio di sperimentare le cose. Nessuno vuole fare una guerra alle auto, ma pensiamo che ce ne siano troppe, dobbiamo dare un'alternativa a chi oggi usa la macchina". Quale alternativa?

Zone 30. La delibera conterrà anche le linee per identificare le 100 strade davanti alle scuole che avranno un limite di 30 km/h anziché i soliti 50 km/h, dove saranno posizionati dissuasori speciali: dossi detti "cuscini berlinesi". Un primo passo, per poi proseguire in questa direzione: Ho chiesto agli uffici", ha aggiunto Sala, "perché il tema è non solamente quello di fare una cartellonistica o dipingere per terra il 'bollone' con la scritta 30. Occorre fornire adeguata documentazione e quindi gli uffici ne possono produrre fino a un certo punto". Un tema, quello delle zone 30, che da tempo suscita polemiche, col ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, orientato a consentire l'abbassamento del limite solo dove davvero necessario: "Ne ho parlato anche col ministro nel corso del G7 dei Trasporti", risponde infatti il sindaco. "Non ha espresso perplessità e non credo voglia cambiare idea. Anzi, mi ha detto che è totalmente d'accordo sul fatto di portare le strade a 30 all'ora dove ci sono gli istituti scolastici". Il Comune spingerà anche per le piazze aperte (spazi sottratti alle auto e trasformati in pedonali). E per le "piazze olimpiche" entro le Olimpiadi del 2025: a partire da quelle in tre zone (Durini, Edison e Santo Stefano).  

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Gruppo BMW - Aumentano costi e investimenti, calano gli utili trimestrali

4 Ruote - Mag 08,2024

Il gruppo BMW ha chiuso il primo trimestre con conti penalizzati da una serie di fattori negativi. Tra questi, l'aumento dei costi produttivi e di approvvigionamento, gli investimenti sull'elettrificazione e l'indebolimento dei prezzi (anche nell'usato) causato dall'intensificazione della concorrenza e dalla maggior disponibilità di prodotto. 

Vendite e utili. Le vendite sono comunque salite dell'1,1% a 594.533 unità, con il marchio BMW in crescita del 2,5% (530.933 unità), la Mini in calo del 9,4% (62.075) e il peso delle elettrificate (Bev e Phev) al 21% circa del totale. La crescita dei volumi e un mix di prodotto più favorevole non ha fornito una spinta ai ricavi, scesi dello 0,6% a 36,6 miliardi, mentre la redditività ha pagato i citati fattori negativi: l'utile pre-tasse di gruppo si è contratto del 18,9% a 4,16 miliardi, per un margine in discesa dal 13,9% all'11,4%, ma sempre al di sopra del target del 10%. Giù anche l'utile netto (-19,4% a 2,95 miliardi) e le performance delle sole attività Automotive: ricavi in discesa dell'1,1% a 30,94 miliardi (+1,5% escludendo l'effetto cambi) nonostante il miglior mix di prodotto legato ai maggiori volumi nei segmenti di fascia alta, mentre l'utile operativo è stato penalizzato anche da maggiori costi produttivi, commerciali e amministrativi ed è peggiorato del 28,2% a 2,71 miliardi, con il relativo margine crollato dal 12,1% all'8,8%. Anche in questo caso, però, il dato è rimasto sempre all'interno dell'intervallo di riferimento tra l'8 e il 10%. Inoltre, il forte aumento dei costi in Ricerca & Sviluppo (+27%) e i 2,3 miliardi investiti su nuovi prodotti e tecnologie hanno determinato un calo dei flussi di cassa da 1,99 a 1,28 miliardi. 

Nessun cambio di strategia. A ogni modo, i bavaresi non intendono abbandonare la strada finora perseguita e caratterizzata, tra l'altro, da un'ampia flessibilità sul fronte dell'offerta. "Gli ultimi nove trimestri - ha spiegato l'amministratore delegato Oliver Zipse - sottolineano la continuità e l'affidabilità di BMW: come previsto, stiamo espandendo in modo dinamico la quota di veicoli elettrici mantenendo il nostro elevato livello di redditività. Alcuni la chiamano trasformazione: per noi è un progresso continuo. Rimarremo su questa strada: offrire ai nostri clienti le ultime innovazioni e la tecnologia più recente per tutte le trasmissioni dei veicoli. Il risultato è che continuiamo a generare una forte domanda con prodotti forti". Anche per questo il gruppo ha confermato le prospettive per l'intero anno nonostante le numerose incertezze, in particolare sul fronte geopolitico.  

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Toyota - Le ibride spingono i risultati annuali ai massimi storici

4 Ruote - Mag 08,2024

nto Grazie al contributo dei modelli ibridi, la Toyota ha chiuso l'esercizio fiscale al 31 marzo 2024 aggiornando i suoi massimi storici in termini di vendite, ricavi e profitti. Le vendite del marchio omonimo e della Lexus sono cresciute del 7,3% a 10,3 milioni di unità (i volumi totali sono saliti del 5% a 11,1 milioni), risultando in miglioramento in tutte le aree geografiche con l'unica eccezione del Giappone, dove l'azienda è stata penalizzata dallo scandalo dei test di sicurezza e omologazione della controllata Daihatsu. 

Il conto economico. Come detto, le performance commerciali hanno ricevuto una spinta dalla gamma dei modelli elettrificati: le vendite sono cresciute del 35,3% a 3,85 milioni di unità e il loro peso sui volumi totali è salito al 37,4% dei volumi totali. Per la maggior parte si tratta di ibride non ricaricabili (Hev), cresciute del 32,1% a 3,6 milioni grazie al continuo successo della Corolla o della Rav4. In crescita, ma su numeri molto più contenuti, anche le Phev (+60,3% a 141 mila) e le Bev (+208% a 117 mila). I ricavi, invece, sono cresciuti del 21,4% a 45,1 trilioni di yen in virtù di un miglior mix di prezzo, soprattutto in Nord America ed Europa, mentre la redditività ha ricevuto un'ulteriore spinta dal favorevole contesto valutario e dalle tradizionali politiche di forte disciplima sui conti che hanno annullato gli effetti negativi delle crescenti spese per materie prime e materiali: l'utile operativo è migliorato di ben il 96,4% a 5,35 trilioni e l'utile netto è più che raddoppiato a 4,94 trilioni, l'equivalente di oltre 29,6 miliardi di euro al cambio attuale.

Le prospettive. Per l'esercizio fiscale al 31 marzo 2025, le prospettive sono meno rosee. Il gruppo, intenzionato a investire 2 trillioni di yen, punta ad aumentare ulteriormente i volumi fino a 10,4 milioni di Toyota e Lexus commercializzate in tutto il mondo e ancor di più il peso delle elettrificate, visto al 46,4% del totale. Tuttavia, per il conto economico si assume l'assenza di molti dei fattori favorevoli dell'anno scorso. Pertanto, i ricavi sono visti sostanzialmente stabili a 46 trilioni, l'utile operativo in calo a 4,3 trilioni e i profitti in contrazione a 3,57 trilioni. 

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Rolls-Royce - Cullinan Serie II

4 Ruote - Mag 08,2024

La Rolls-Royce presenta la Cullinan Series II. Si tratta dell'aggiornamento della prima Suv del marchio e del modello più venduto della gamma attuale, che entro breve tempo sarà ordinabile presso le concessionarie sia in versione standard sia Black Badge.

La Suv che ha cambiato i clienti Rolls. Nel definire la Series II a sei anni di distanza dal debutto, i tecnici Rolls-Royce hanno posto l'attenzione su nuove soluzioni di personalizzazione per assecondare i desideri degli esigenti clienti del marchio, che nel caso della Suv molto spesso non si erano mai avvicinati prima al mondo Rolls. Non è un caso, quindi, che solo il 10% di loro ricorra all'autista, a differenza delle classiche berline e che l'età media dei clienti sia scesa di oltre 10 anni. Non cambia invece il powertrain, che rimane fedele al V12 di 6.75 litri.

Nuovo stile e nuovo sistema operativo. Il design ha fatto un passo avanti grazie alla presenza delle nuove luci diurne, dei gruppi ottici principali ridisegnati, della griglia illuminata e dei nuovi paraurti: l'effetto finale è più dinamico del modello uscente. Al posteriore dominano le finiture lucide degli scarichi e della piastra protettiva, ancora più in evidenza rispetto al passato. Vengono infine proposti per la prima volta cerchi in lega da 23", disponibili con varie tipologie di finitura. All'interno ritroviamo la plancia a sviluppo orizzontale, ma l'interfaccia grafica di strumentazione e infotainment è stata totalmente rivista grazie al nuovo sistema operativo SPIRIT ereditato dalla Spectre, gestibile anche separatamente dai passeggeri posteriori. Grande attenzione è stata posta anche all'orologio analogico, abbinato ora a una piccola statuetta della Spirit of Ecstasy realizzata appositamente in acciaio inossidabile.

Un esemplare unico per ogni cliente. Le personalizzazioni ricoprono un ruolo cruciale per la Cullinan. Per questo motivo la gamma dei colori standard è stata arricchita dalla tinta Emperador Truffle, che può essere offerta sia in variante pastello che con la finitura Bespoke Crystal Over con effetto laccato. All'interno troviamo invece il nuovo legno Grey Stained Ash e il filo Duality Twill derivato dalle fibre di bamboo e utilizzato per un ricamo che ha richiesto oltre 1 anno di sviluppo: per ogni abitacolo servono 2,2 milioni di cuciture e oltre 17 km di fibra e sono disponibile 51 tinte da combinare con tre colori base. Per tutto il resto ci sono i programmi Bespoke, che aprono infinite possibilità ai clienti più esigenti.

Black Badge. Per i clienti alla ricerca di maggiore dinamismo anche la Series II prevede la variante Black Badge. A finiture esterne e interne specifiche, dove a dominare sono i colori scuri, questo modello abbina la variante da 600 CV e 900 Nm del motore V12 e specifici cerchi di lega da 23" con design a 10 razze.

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Coppa delle Alpi 2024 - Al seguito del Grande Viaggio Alpino

4 Ruote - Mag 08,2024

L'edizione 2024 della Coppa delle Alpi, la quarta sotto l'egida di 1000 Miglia, ha abbandonato la dimensione invernale per svolgersi in primavera inoltrata. Cinque tappe, da Trieste a Courmayeur, lungo l'intero arco alpino, varcando i confini di Italia, Slovenia, Austria, Germania, Svizzera, Lichtenstein e Francia. Oltre 1.600 i chilometri percorsi, scollinando sui passi alpini più impegnativi e sfilando, tra gli altri, nei centri delle località montane più esclusive del Vecchio Continente: Cortina d'Ampezzo, St. Moritz e Gstaad.

Il Grande Viaggio Alpino. Per unire al dilettevole un utile che donasse all'intero evento uno scopo nobile, 1000 Miglia ha deciso di utilizzare la forza del suo network per lanciare il progetto del Grande Viaggio Alpino: un percorso di riflessione parallelo all'itinerario della gara di regolarità, finalizzato a rappresentare le trasformazioni socioeconomiche, antropologiche e ambientali della macroregione alpina. Esponenti delle diverse aree di interesse, appartenenti alle nazioni attraversate in questa edizione 2024, hanno fatto parte del convoglio che ha affrontato il percorso tra cronometri e pressostati. Le tematiche proposte e trattate sono state cinque: turismo, agricoltura, energia, artigianato e cultura. Tutte abbinate, con cognizione di causa, alle diverse località d'arrivo tappa o di passaggio.

In viaggio con RC. Il numero delle vetture storiche partecipanti è stato limitato a trenta, mentre ulteriori otto hanno ospitato altrettanti opinion leader che hanno alimentato un dibattito su specifici aspetti del tema prescelto. Noi, al seguito della Coppa delle Alpi per raccontarla attraverso l'occhio di Ruoteclassiche, eravamo a bordo di una Mazda MX-30 R-EV: unica plug-in hybrid in serie sul mercato, e con le portiere posteriori che si aprono controvento in omaggio alla sportiva RX-8. possibile scorrazzare su e giù per le Alpi con un'auto alla spina senza avere alcuna ansia? Sì, se sotto il cofano c'è un rotativo Wankel che, fungendo da generatore d'energia al servizio del powertrain elettrico, porta l'autonomia oltre la soglia dei 600 chilometri effettivi.

Lavoro di sintesi. Il Grande Viaggio Alpino si è concluso a Courmayeur con il convegno di sabato 4 maggio: qui sono state tirate le fila del discorso che si è sviluppato durante i talk di tappa, fondendo le buone pratiche locali alla testimonianza diretta dai territori, con il contributo di selezionati esperti che hanno preso parte a questo Grand Tour contemporaneo. A loro il merito d'aver condiviso tante riflessioni utili ad arricchire il senso dell'itinerario, aprendosi alle prospettive di sviluppo per i territori alpini, focalizzandosi sul senso di piattaforma alpina, mediando sul rapporto tra terre alte e terre basse pedemontane, così come tra dimensione rurale e urbana. Il prossimo anno la Coppa delle Alpi tornerà a essere una gara invernale, con il think-tank lanciato nel forum di Courmayeur che si svilupperà parallelamente alla corsa.

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Renault Scenic - Milano-Parigi in giornata: si può fare - VIDEO

4 Ruote - Mag 07,2024

Il punto di partenza è stata la classica domanda (che conteneva un discreto fondo di goliardia) da un milione di dollari: se partiamo da Milano la mattina, riusciamo ad arrivare a Parigi in serata? Questione sicuramente banale, se si tenta di darle una risposta con un'auto termica. Meno se il tentativo viene fatto con un'elettrica. E così, a bordo di una Renault Scenic - talmente nuova da essere un esemplare quasi di pre-serie - ci siamo messi in viaggio alla ricerca di certezze.

 

Si ricarica più veloce di noi. La nuova crossover francese, fresca vincitrice del titolo di Auto dell'anno, ci ha rivelato che sì, si può fare. E anche con un certo agio. Ormai la rete autostradale in corrente continua è capillare, soprattutto in Francia, e buttando dentro decine di chilowattora in decine di minuti si finisce, piuttosto, per fare un'altra scoperta: i tempi delle soste (tre all'andata, tre al ritorno) vengono sempre e comunque dettati dall'equipaggio umano, sistematicamente più lunghi dei 15-20 minuti necessari in media alla Scenic per raggiugere la piazzola successiva.

La Ville Lumière in vista delle Olimpiadi. Parigi, insomma, arriva in fretta, anche andando a batteria. E si rivela, come sempre, una delle città più vivaci al mondo. Da sempre laboratorio a cielo aperto di mobilità alternativa, nel bene e nel male, si lascia scoprire oggi nella tensione positiva in vista delle Olimpiadi, che prenderanno il via il prossimo 26 luglio. Ecco, in video, il nostro racconto di questa prova diversa dalle altre.

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Mercedes-AMG - CLE 53 4Matic+ Cabriolet, la sportiva viaggia en plein air

4 Ruote - Mag 07,2024

Il powertrain mild hybrid è lo stesso M256M della coupé, con doppio turbocompressore (uno è elettrico) e capace di erogare 449 CV (330 kW) e 560 Nm, che in modalità overboost diventano 600 per 10 secondi. Il motore è abbinato al cambio AMG Speedshift TCT 9G e alla trazione integrale AMG Performance 4Matic+ a ripartizione variabile e quattro ruote sterzanti. La velocità massima della CLE 53 4Matic+ Cabriolet è autolimitata a 250 km/h (270 km/h con il pacchetto AMG Driver), mentre lo scatto da 0 a 100 km/h si conclude in 4,4 secondi. L'impianto frenante prevede dischi autoventilanti da 370 mm con pinze a quattro pistoncini all'anteriore e da 360 mm al posteriore.

Guida su misura. Cinque le modalità di guida: Slippery, Comfort, Sport, Sport+ e Individual, che intervengono su risposta del motore, sospensioni, sterzo e cambio. Le possibilità di intervento del pilota coinvolgono anche i parametri dell'Esp e della trazione integrale, per privilegiare il confort o le prestazioni. Tre le regolazioni indipendenti, anche per le sospensioni attive e per le quattro ruote sterzanti (che hanno un angolo massimo di 2,5).

Come la coupé, anche la cabrio ha carreggiate allargate (+58 mm davanti e +75 mm dietro), la calandra Amg a listelli verticali, paraurti specifici, il cofano con due nervature longitudinali e la griglia per l'uscita dell'aria calda del motore. Al posteriore troviamo un cenno di spoiler sopra la coda e un nuovo diffusore. Esclusivi i cerchi di lega da 19 (volendo, anche da 20). Ad azionamento elettrico, la capote si apre e si chiude in 20 secondi fino a una velocità di 60 km/h, ed è disponibile in nero, rosso o grigio.

L'abitacolo è lo stesso della CLE Coupé, ma con soluzioni specifiche per la cabrio: lo schermo dell'infotainment si inclina da 15 fino a 40 per evitare il riverbero della luce solare; i sedili in pelle sono trattati in modo da riflettere le onde infrarosse, e abbassare la temperatura fino a 12 gradi rispetto a quelli non trattati. Di serie i sistemi Aircap e Airscarf: il primo solleva un deflettore sul parabrezza che devia l'aria al di sopra della testa degli occupanti, mentre il secondo genera un flusso di aria calda attorno al collo e alle spalle dei passeggeri anteriori. Il bagagliaio ha una capacità di 375 litri (che diventano 285 con la capote aperta).

Dettagli sportivi. Specifici i sedili sportivi in pelle Artico con microfibra Microcut, logo AMG ribattuto nei poggiatesta e cuciture a contrasto rosse, colore ripreso anche dalle cinture di sicurezza. Tanti i dettagli dell'abitacolo in carbonio lucido, e numerose le possibilità di personalizzazione su richiesta, a partire dai sedili AMG Performance.

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Incentivi - Urso a Salvini: "Solo il 2% va ad auto cinesi"

4 Ruote - Mag 07,2024

Il governo si divide sul tema degli incentivi all'acquisto di automobili. Secondo il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, i bonus in vigore (e quelli in arrivo a breve) non dovrebbero agevolare modelli made in China, ma per Adolfo Urso non c'è motivo di preoccuparsi: stando al responsabile del dicastero delle Imprese e del Made in Italy, infatti, "solo una parte estremamente esigua" delle agevolazioni, "pari al 2% circa", finirebbe ad auto cinesi.

Scontro a Roma. Per Urso, il nuovo meccanismo di incentivazione è stato "ancor più disegnato su un modello della produzione nazionale e basato sulle esigenze dei ceti popolari". Non solo: "Il piano incentivi", osserva il politico, "è stato sottoscritto anche dal ministero delle Infrastrutture e quindi anche dal ministro Salvini. Riteniamo che Stellantis, la prima e unica azienda automobilistica del nostro Paese, possa cogliere questa opportunità per aumentare in modo significativo la produzione di auto in Italia". Insomma, stado a Urso il nuovo meccanismo sarebbe "italiano, rivolto su modelli realizzati prevalentemente nel nostro territorio".

La questione Xiaomi. Urso è tornato anche sulla piattaforma della Xiaomi SU7, battezzata Modena: "Dopo il mio intervento molto chiaro e netto di sabato a sostegno delle giuste rivendicazioni del sindaco, la Casa ha contattato il ministero per assicurare che non avrebbe utilizzato il nome per un prodotto realizzato interamente in Cina", ribadendo di voler "rispettare comunque tutte le norme sulle indicazioni fallaci a tutela del consumatore e della produzione nazionale".

 

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Ferrari - Un pieno di utili anche nel primo trimestre

4 Ruote - Mag 07,2024

La Ferrari continua a correre e i risultati del primo trimestre confermano lo stato di grazia del Cavallino: "L'inizio del 2024 è stato molto positivo", spiega l'amministratore delegato Benedetto Vigna. "I ricavi e i profitti sono cresciuti a doppia cifra con consegne stabili, un risultato ottenuto grazie a un mix prodotti e geografico ancora più forte, oltre al maggior contributo delle personalizzazioni. La nostra strategia, focalizzata sulla crescita del valore e non sui volumi, si è confermata vincente".

Le performance commerciali. Tra gennaio e marzo, Maranello ha venduto 3.560 vetture, sette in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso per effetto delle "scelte di allocazione geografica". La regione Emea ha registrato un aumento di 39 unità e le Americhe di 35, mentre Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan sono scese di 79 unità e la regione Resto dell'Apac è rimasta pressoché invariata. Dal punto di vista del prodotto, le consegne sono state trainate dalla famiglia 296, dalla Purosangue e dalla Roma Spider, mentre la 812 GTS e la SF90 Stradale si sono avvicinate alla fine del ciclo vita e la Portofino M è giunta a fine produzione. Il fatturato, invece, è salito del 10,9% a 1,585 miliardi di euro, beneficiando di un "mix prodotti e geografico più ricco" e di un "maggior contributo delle personalizzazioni".

Utili e cassa. L'arricchimento del mix prodotti ha quindi prodotto una "variazione molto forte e positiva del mix di prezzo", che a sua volta ha compensato l'aumento dei costi industriali e di R&S e spinto la redditività: il margine operativo lordo è cresciuto del 12,7% a 605 milioni, per un'incidenza sul fatturato salita dal 37,6% al 38,2%. L'utile operativo è migliorato del 15% a 442 milioni, per un margine del 27,9% (26,9% un anno fa) e l'utile netto del 19% a 352 milioni. Segnali positivi arrivano anche da altri parametri finanziari. La Ferrari, infatti, ha generato cassa per 321 milioni di euro, in aumento rispetto ai 269 milioni del pari periodo del 2023, nonostante investimenti per 195 milioni. Inoltre, la posizione finanziaria netta è passata da un indebitamento di 99 milioni al 31 dicembre dell'anno scorso a un saldo positivo per 38 milioni e la liquidità disponibile da 1,72 miliardi a 1,966 miliardi. 

Le prospettive. Alla luce dei risultati trimestrali e di alcune assunzioni positive per i prossimi mesi, i vertici hanno confermato gli obiettivi per l'intero anno: ricavi per oltre 6,4 miliardi, utile operativo di almeno 1,77 miliardi (margine superiore al 27%), margine lordo di 2,45 miliardi (l'incidenza sul fatturato è vista a una percentuale minima del 38%) e flussi di cassa per più di 900 milioni.

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Tesla Model Y - Un update (a pagamento) aggiunge 100 km di autonomia

4 Ruote - Mag 07,2024

Entro breve tempo, alcuni esemplari della Tesla Model Y potranno essere aggiornati per ottenere una maggiore autonomia. La notizia viene dallo stesso Elon Musk, che ha annunciato una soluzione studiata per le versioni base a trazione posteriore della generazione precedente rispetto a quella attualmente offerta: i clienti che possiedono il modello omologato per 260 miglia di percorrenza (415 km) potranno acquistare un update dal costo variabile da 1.500 a 2.000 dollari per ottenere rispettivamente 40 e 60 miglia aggiuntive, pari a 64 e 96 km in base alla tipologia di batteria installata.

Questione software. Non è la prima volta che Tesla rende disponibile delle soluzioni simili: in passato, erano stati svelati degli aggiornamenti per i modelli già in commercio, ma sono pure fioccate le cause quando altri update hanno limitato le percorrenze rispetto ai dati omologati. La Tesla, pioniera degli aggiornamenti over-the-air, ha sempre avuto molta attenzione per l'aggiornamento delle proprie vetture e sull'ottimizzazione dell'efficienza, ma ha anche sviluppato prima di altri costruttori un marketplace virtuale dove completare la dotazione delle elettriche già vendute.

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Kia - Le prime foto della EV3

4 Ruote - Mag 07,2024

La Kia ha diffuso le prime immagini ufficiali della EV3. La presentazione della nuova elettrica è fissata per il prossimo 23 maggio, occasione nella quale conosceremo tutti i dettagli tecnici e sapremo quando la vettura raggiungerà il mercato.

Il design fa la differenza. La EV3 è stata anticipata nell'ottobre del 2023 da una concept omonima insieme alla berlina EV4. A giudicare dai teaser il design è rimasto praticamente immutato: la filosofia Opposites United dei modelli EV Kia trova qui la sua massima espressione, con soluzioni originali come il montante posteriore con fascia nero lucido, i passaruota plastici squadrati e il taglio curvo e sottile delle luci a Led diurne.

Sarà il nuovo primo prezzo EV di Kia. Non ci sono per ora informazioni ufficiali, ma è chiaro che la piccola suv EV3 è destinata a diventare la entry level del mondo elettrico Kia, affiancando la EV6 e la EV9 per arrivare già nel 2026 a 1 milione di BEV all'anno. Scontato l'utilizzo della piattaforma modulare e-gmp, mentre non sappiamo ancora quali saranno i powertrain disponibili e il taglio delle batterie.

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Fisker - Chiude anche il quartier generale: il crac si avvicina

4 Ruote - Mag 07,2024

Continuano i problemi per la Fisker, la Casa californiana afflitta da una marea di problemi finanziari e il cui futuro appare sempre più incerto: nelle scorse settimane è stata sospesa la produzione, il titolo è stato delistato dalla borsa di New York e i tentativi di trovare altri finanziatori (tra cui Nissan) sono - per il momento - naufragati.

Un problema dopo l'altro. Stando a quanto riporta Business Insider, il quartier generale di Manhattan Beach (California) sarebbe già stato chiuso e i dipendenti trasferiti nella struttura di ricerca e sviluppo di La Palma, a una sessantina di chilometri di distanza. E se da un lato il numero di distributori ufficiali della Casa è cresciuto (nel tentativo di vendere il maggior numero possibile di auto), gran parte della sua rete di manutenzione è stata smantellata, e le auto in pre-produzione utilizzate come ricambi per aggiustare quelle dei clienti.

Meno di due mesi di vita? La Fisker ha mandato a tutto il personale impiegato nel quartier generale una comunicazione che li avverte della possibile cessazione delle attività entro poche settimane. Nei mesi scorsi, si legge nella lettera, la dirigenza della Fisker ha perseguito ogni possibile strada per preservare il futuro dell'azienda. Stiamo scrupolosamente valutando ogni ipotesi per affrontare i nostri problemi di cassa, comprese le trattative con possibili acquirenti e investitori. Stiamo anche studiando diverse alternative di ristrutturazione. C'è comunque la possibilità che questi sforzi non vadano a buon fine. Se questo dovesse succedere, l'azienda è obbligata a fornire un preavviso formale' per cui i dipendenti potrebbero essere licenziati il 28 giugno 2024. In questo caso la perdita del lavoro sarebbe definitiva e la struttura chiusa.

Produzione sospesa a tempo indeterminato. Nella trimestrale della scorsa settimana la Magna International, che produce la Ocean per conto della Fisker in uno stabilimento austriaco, ha dichiarato che la produzione è ancora ferma dopo le sei settimane di stop già annunciate, "e ipotizza che non sia destinata a ricominciare". Non si tratta di una comunicazione ufficiale della Fisker, ma vista l'aria che tira non è certo un bel segnale.

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Made in China - BYD e Nio sempre più aggressive sui mercati esteri

4 Ruote - Mag 07,2024

L'industria automobilistica cinese lancia nuovi segnali di un sempre più forte dinamismo sui mercati esteri con due suoi costruttori nel pieno della loro offensiva. La BYD, per esempio, ha formalizzato il suo piano di espansione nel Sud-est asiatico, annunciando un progetto per una nuova fabbrica in Indonesia, mentre la Nio è prossima a lanciare nuovi brand e modelli per il mercato europeo.

L'espansione di BYD. Partiamo dall'azienda di Shenzhen, che ha acquistato un terreno di 100 ettari nella zona industriale di Subang, nella parte occidentale dell'isola di Giava, dove intende avviare a breve i lavori di costruzione di una nuova fabbrica. Il progetto, sostenuto da investimenti per l'equivalente di poco più di 1,2 miliardi di euro, prevede l'avvio delle attività produttive nel mese di gennaio del 2026 e una capacità di 150.000 veicoli l'anno. Quello in Indonesia sarà il quinto impianto della BYD al di fuori della Cina dopo gli stabilimenti annunciati o in fase di costruzione tra Tailandia, Uzbekistan, Brasile e Ungheria.

Le iniziative della Nio. L'espansione della BYD non si ferma alla produzione di veicoli. L'azienda, infatti, avrebbe firmato un accordo per fornire le batterie per i modelli del nuovo marchio di elettriche premium "Onvo" creato dalla Nio. Quest'ultima, secondo quanto dichiarato alla Reuters dal responsabile delle attività francesi, Nicolas Vincelot, sta anche lavorando al lancio di due nuovi modelli per il mercato europeo, di cui una sarà una Suv dal costo inferiore ai 30 mila dollari. Maggiori dettagli saranno forniti alla fine di maggio. Vincelot ha parlato a margine di un forum tenutosi a Parigi nel quadro della visita in Francia del presidente della Cina, Xi Jinping. Durante l'evento, il ministro dell'Economia della Francia, Bruno Le Maire, si è rivolto alla platea di manager del settore, sottolineando quanto il suo Paese "accolga con favore tutti i progetti industriali: BYD e l'industria automobilistica cinese sono più che benvenute". 

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Tesla - Musk taglia ancora: colpiti sempre più uffici e reparti

4 Ruote - Mag 07,2024

Un mese fa la Tesla ha avviato il suo ultimo programma di licenziamenti, ma non passa giorno in cui la stampa americana non dia conto di  "ondate di tagli brutali" per ampiezza e profondità: in buona sostanza, non c'è reparto o ufficio che sia stato risparmiato da Elon Musk nella sua corsa alla riduzione dei costi operativi. Le ultime voci, corroborate dai post su LinkedIn dei diretti interessati, parlano di licenziamenti anche tra il personale addetto allo sviluppo dei software, ai servizi e all'engineering. 

Via anche i manager. I licenziamenti sono partiti a metà aprile e hanno colpito anche le prime linee manageriali. Musk ha licenziato anche uno dei suoi dirigenti più in vista e il suo staff di ben 500 persone: si tratta di Rebecca Tinucci, responsabile dei Supercharger e del programma di apertura della rete gli altri costruttori. Il ridimensionamento dovrebbe riguardare il 10% dei 140 mila impiegati a livello globale, ma sembra proprio che Musk voglia alzare l'asticella. Di recente, l'imprenditore ha sottolineato la necessità per l'azienda di riorganizzare le attività almeno ogni cinque anni e, soprattutto, di essere "assolutamente intransigente" con i dipendenti che "non superano" i regolari test cui vengono sottoposti e che non si rivelano "eccellenti, necessari e affidabili": secondo indiscrezioni dell'agenzia Bloomberg, il capo della Tesla sarebbe pronto a licenziare almeno il 20% del personale dopo i deludenti risultati del primo trimestre.  

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Unione Europea - Elettriche made in China, in arrivo i primi dazi

4 Ruote - Mag 06,2024

La Commissione Europea potrebbe imporre i primi dazi sulle importazioni di auto elettriche prodotte in Cina già a partire dai prossimi giorni. A riferirlo è il Financial Times, in un lungo articolo sugli obiettivi del tour del presidente cinese Xi Jinping nel Vecchio continente: il quotidiano economico, citando funzionari di Bruxelles, spiega che i "dazi preliminari sui veicoli elettrici potrebbero essere imposti a maggio, mentre delle tariffe permanenti, che necessitano del sostegno della maggioranza degli Stati membri, potrebbero seguire a novembre".

L'inchiesta. I dazi sono la diretta conseguenza dell'indagine anti-dumping avviata lo scorso ottobre e destinata a una rapida chiusura: l'inchiesta, come da prassi, sarebbe dovuta durare 13 mesi, ma a questo punto è evidente l'accelerazione: d'altronde, la Commissione ritiene di aver prove sufficienti del sostegno garantito da Pechino ai costruttori cinesi e pochi giorni fa ha lanciato dure accuse ad alcune società del calibro di BYD, Geely e Saic per la mancata collaborazione durante l'indagine. Le tre aziende rischiano di dover sottostare a tariffe doganali fino al 30% (oggi sono pari al 10%), fermo restando che i vantaggi di costo dei cinesi, stando a un'analisi dei ricercatori del Rhodium Group, non verrebbero annullati neanche da dazi al 50%. 

Il trilaterale a Parigi. Le nuove notizie sull'azione di Bruxelles stanno emergendo nel pieno del tour europeo di Xi Jinping, che oggi ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron e il numero uno della Commissione, Ursula von der Leyen. Quest'ultima ha ribadito le sue accuse a Pechino. "Abbiamo discusso delle questioni economiche e di commercio; ci sono degli squilibri che suscitano gravi preoccupazioni e siamo pronti a difendere la nostra economia, se serve", ha detto von der Leyen. "I prodotti sussidiati cinesi, come le macchine elettriche o l'acciaio, stanno inondando il mercato europeo, questo mentre la Cina non aumenta la domanda interna. Il mondo non può assorbire il surplus produttivo della Cina. Pertanto, ho incoraggiato il governo cinese ad affrontare queste sovraccapacità strutturali. L'Ue non può tollerare pratiche che portino alla sua de-industrializzazione". Dal canto suo, il leader cinese ha sottolineato l'importanza per la Cina e la Ue "di continuare a considerarsi partner" e ha insistito sulla necessità, in un "mondo che entra in un nuovo periodo di turbolenze e trasformazione", di favorire "dialogo e cooperazione in una prospettiva strategica e di lungo termine". Dello stesso avviso Macron, secondo il quale "la situazione internazionale necessita più che mai di questo dialogo euro-cinese''. Allo stesso tempo, l'Eliseo ha anche messo in guardia da una ''logica di disaggregazione che sarebbe nefasta sul piano economico'' ed è tornato ad invocare ''regole eque per tutti" sul piano commerciale. 

 

 

 

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Xiaomi SU7 - I cinesi rinunciano a "Modena"

4 Ruote - Mag 06,2024

La Xiaomi, colosso della telefonia mobile recentemente entrato anche nel settore dell'auto con la berlina elettrica SU7, ha rinunciato al nome Modena per la piattaforma del suo primo modello. La notizia è stata ufficializzata da una nota del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha ottenuto un formale dietrofront da parte dell'azienda cinese.

La nota del Ministero. "La Casa automobilistica cinese Xiaomi", si legge nell'informativa diramata da via Veneto, "ha comunicato al Mimit che non promuoverà la autovettura SU7, prodotta al 100% in Cina, con la denominazione "Modena", così come sino ad oggi evidenziato sui media dopo l'evento di presentazione del 28 dicembre scorso a Pechino. L'azienda" prosegue la nota del dicastero, "ha assicurato che intende rispettare le norme italiane sulle indicazioni fallaci, compreso il regolamento sulle indicazioni geografiche. Non saranno promosse campagne di comunicazione e di marketing che possano indurre i consumatori in errore".

Il secondo caso in poche settimane. Il nuovo caso di "italian sounding", dopo quello dell'Alfa Romeo Milano ribattezzata Junior, era esploso nel corso del fine settimana, quando il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, è intervenuto all'inaugurazione del Motor Valley Fest: "Nessuno può pensare di impadronirsi del marchio Modena, tantomeno se nella produzione non c'è alcun legame con il territorio. Siamo impegnati a tutelare in ogni modo, anche legalmente, l'utilizzo improprio del nome della città. E chiediamo al governo che ci sostenga in questo sforzo", aveva concluso il primo cittadino. Un appello raccolto tempestivamente dal Ministero guidato da Adolfo Urso, che ha ottenuto anche in questo caso la rinuncia dell'azienda coinvolta nella vicenda.

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Green Deal - Salvini: "L'auto è la nostra linea del Piave, il no alle termiche una fesseria"

4 Ruote - Mag 06,2024

Matteo Salvini torna ad attaccare la mobilità del futuro vista da Bruxelles: "Il tema dell'auto è uno dei nodi cruciali, è una trincea, la linea del Piave dei prossimi anni", ha detto il ministro dei Trasporti al convegno di presentazione del Salone Auto Torino 2024, moderato dal direttore di Quattroruote Gian Luca Pellegrini. "L'auto è uno dei nostri capisaldi", ha continuato Salvini. "Fortunatamente, negli ultimi mesi in Europa c'è un po' più di logica. Parlare di neutralità tecnologica due, tre anni fa era una bestemmia perché c'era l'ideologia dell'integralismo, mentre oggi vedo pragmatismo. Voglio essere fiducioso e sperare che, al di là dell'esito delle elezioni, chiunque vada in Europa riconsideri la follia e il furore ideologico che ha messo fuori gioco un intero settore: dire no ai motori scoppio è una fesseria. In quest'anno e mezzo stiamo lavorando sulla vera sostenibilità ambientale". 

Non si agevoli la Cina. Salvini, prendendo ad esempio gli incentivi che stanno per entrare in vigore, è tornato a sottolineare il favore alla Cina: "I bonus sulle auto elettriche raramente rimangono in Italia perché da noi sono marginali. E poi la maggior parte è cinese: siamo nel libero mercato, ma mi chiedo che senso abbia mettere un miliardo di denaro pubblico quando una buona parte di questo miliardo finisce a Pechino e non a Torino". Insomma, a detta di Salvini bisogna "sanare questa situazione ed evitare un suicidio industriale assistito: siamo ancora in tempo per invertire la rotta". C'è poi la questione dei biocarburanti, per cui il numero uno leghista ritiene di "aver aperto uno spiraglio" nei provvedimenti anti endotermiche: "I tedeschi ci hanno accompagnato fino a quando non hanno ottenuto il sì agli e-fuel (i carburanti sintetici, ndr), ma poi ci hanno lasciati soli", attacca Salvini. "Ora stiamo costruendo un'altra alleanza per tenere in vita i motori a scoppio. Dire di no al gas e ai combustibili fossili è impossibile e impraticabile. Il Green Deal va accompagnato con agevolazioni, non con tasse o divieti". I dazi, però, non sembrano un'opzione: "Quando lo dicevo, tra un po' mi arrestavano", ha ironizzato Salvini. "Ora è tardi, ci può essere un modo intelligente non per vietare, ma per agevolare. L'importante è capire chi si sta agevolando".

Mobilità e superbollo. Salvini è intervenuto anche sugli autovelox ("hanno senso dove è maggiore l'incidentalità"), sulla "tolleranza zero" del nuovo Codice della Strada e sul no ai 30 km/h: "Viaggiare a 30 in alcune città capoluogo, e non mi riferisco a Torino, non è sostenibilità ma caos. In alcune zone è sacrosanto, in altre non serve a nulla". Non manca il superbollo: "Io sostengo l'abolizione, lo Stato incasserebbe di più togliendolo che tenendolo, si parla di circa 220-230 milioni di euro. Ci abbiamo provato, ma la Ragioneria ha sollevato il problema della copertura economica, ossia della necessità di coprire l'ammanco. In ogni caso, faremo il possibile perché entro la fine della legislatura il proposito possa diventare realtà".

Il futuro di Torino. Al convegno è intervenuto anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: "Vogliamo continuare a essere la città dell'auto", ha detto il politico. "Siamo di fronte a un passaggio storico fondamentale, questo influenza anche Stellantis e ha una ricaduta su Torino. Il mio auspicio è che si possa privilegiare l'industria italiana: sono perplesso quando leggo notizie in cui si parla di importazione di industrie cinesi e asiatiche. Se ci sono risorse pubbliche per sostenere la produzione di auto, penso che il governo debba aiutare l'industria italiana". "La manifattura paga un terzo degli stipendi dei piemontesi", ha aggiunto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. "Abbiamo bisogno che qui si facciano più auto. A Mirafiori se ne fanno 80 mila, una volta erano 400 mila. Noi chiediamo 200 mila veicoli all'anno e lo chiedono tutti, dai sindacati alle istituzioni".

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Salone Auto Torino 2024 - Lautomobile torna protagonista in un evento aperto e gratuito per tutti

4 Ruote - Mag 06,2024

Si è svolta nella stazione di Porta Susa la presentazione del Salone Auto Torino 2024, che si terrà dal 13 al 15 settembre nel capoluogo piemontese. Alla conferenza stampa, moderata dal direttore di Quattroruote Gianluca Pellegrini, erano presenti il presidente della manifestazione Andrea Levy, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo (qui potete leggere il resoconto dei loro interventi). 

Format open-air e gratuito. Il Salone Auto Torino farà idealmente tappa nei luoghi principali del capoluogo piemontese, partendo dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova passando da piazza Carlo Felice, via Roma, piazza San Carlo, piazza Castello, piazzetta Reale e Giardini Reali, fino a giungere in piazza Vittorio Veneto. In questo ideale percorso i visitatori potranno ammirare le novità di prodotto delle Case automobilistiche presenti, ma soprattutto prototipi, one-off e supercar, icone del motorsport e auto classiche. Vogliamo proporre un nuovo format per le manifestazioni automobilistiche, spiega Andrea Levy. I saloni al chiuso sono in sofferenza, noi facciamo un evento all'aperto, gratuito per tutti, capace di attirare soprattutto i giovani.

Parate e test drive. Nel corso del Salone Auto Torino 2024 verrà realizzato un Circuito Dinamico cittadino, tra piazza San Carlo, via Roma e piazza Castello, dove ogni giorno ci saranno eventi ed esibizioni di auto storiche, monoposto di Formula 1 e altro ancora. La sfilata inaugurale del 13 settembre prevede:

  • 10.00 - Passaggio delle carrozze di inizio 1800 trainate da cavalli
  • 10.15 - Le prime vetture del 1900 con motore a scoppio
  • 10.30 - Prototipi e one-off dei più grandi carrozzieri dal 1960 a oggi
  • 10.45 - Premiere Parade, con le novità di prodotto delle Case
  • 11.30 - Parata dedicata al Motorsport

Non mancheranno test drive organizzati dalle case, accessibili dalle 9 alle 19, nelle aree predisposte di piazza Carlo Felice e piazza Castello. All'evento sarà esposta anche la Autobianchi A112 Bertone disegnata da Marcello Gandini, per rendere omaggio al designer scomparso lo scorso marzo.

Il Free Pass. Scaricabile gratuitamente dal sito della manifestazione, il Free Pass permette di accedere a tutte le aree dell'evento in città, ma anche ai più importanti luoghi culturali di Torino: nei giorni della manifestazione si potrà infatti entrare a prezzo ridotto nei principali musei cittadini (Museo del Cinema, Museo Lavazza, Museo del Risorgimento e Museo dell'Auto) e gratuitamente al Museo Egizio. Il Free Pass permetterà anche di sfruttare la convenzione con Flixbus (sconto del 15%), Trenitalia e Frecciarossa (sconti dal 30% all'80%), GTT (riduzione del biglietto giornaliero), oltre che accedere a sconti per alberghi e ristoranti convenzionati.

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Francia - Accordo governo-industria per produrre 800 mila elettriche e ibride entro il 2027

4 Ruote - Mag 06,2024

Mentre in Italia si discute da quasi un anno di un accordo con Stellantis per aumentare la produzione di auto, la Francia chiude un nuovo patto di filiera per aumentare i volumi di veicoli alla spina. Dopo appena sei mesi di trattative, il governo e i massimi rappresentanti dell'industria transalpina hanno sottoscritto un'intesa che sosterrà l'obiettivo indicato dal presidente Emmanuel Macron, ovvero la produzione di almeno due milioni di elettriche e ibride costruite entro la fine del decennio. Nello specifico, il nuovo patto prevede una tappa intermedia: entro il 2027 dovranno essere assemblate 800 mila vetture elettrificate, a fronte delle 200 mila del 2022. 

La strategia. Il patto riguarda anche i veicoli commerciali leggeri e stabilisce un target di produzione annuale di almeno 100 mila mezzi, contro i 16.500 di due anni fa. Per sostenere gli obiettivi, il governo si è impegnato a mantenere fino al 2027 l'attuale meccanismo di incentivazione che per quest'anno conta su risorse per 1,5 miliardi di euro. L'accordo tra governo e industria prevede anche il raggiungimento di di 400.000 punti di ricarica entro il 2030, di cui 25.000 ad alta potenza per la fine del 2027 lungo le principali arterie stradali e nelle grandi città. Per il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, l'intesa e il relativo sviluppo dell'industria francese nel campo delle auto elettriche sono essenziali e per aumentare l'indipendenza dai produttori di petrolio e dai grandi esportatori di automobili: "La scelta che deve essere fatta è se vogliamo essere un Paese di produttori di automobili o un Paese di consumatori. Noi abbiamo fatto la scelta di essere un grande Paese produttore di veicoli elettrici". 

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Nuovo Quattroruote - Scopri il numero di maggio - VIDEO

4 Ruote - Mag 06,2024

Il numero di maggio di Quattroruote, in edicola dal 7 del mese e già disponibile in Digital Edition, dedica la copertina alla Citroën ë-C3, la versione elettrica della compatta francese, giunta alla quarta generazione, con la quale abbiamo avuto un contatto ravvicinato e approfondito, in attesa di una prova su strada vera e propria (qui trovate un riassunto dell'articolo). A proposito di prove, questo mese sono state testate sulla nostra pista di Vairano la Lexus LBX (e mai la Casa premium giapponese aveva prodotto un modello così compatto, addirittura del segmento B), la Suzuki Swift, che si rinnova senza perdere di vista la sostanza, l'Audi A3 allstreeet, ovvero la versione rialzata della media di Ingolstadt, e la BMW M3 Touring, che nella sezione Top Car abbiamo messo a confronto con le sorelle berlina e coupé, la M3 e la M4. Le Anteprime, le nostre anticipazioni dei modelli del futuro, hanno invece come protagoniste la piccola Bev Hyundai derivata dalla Casper, modello venduto in Corea, e la Mercedes-Benz CLA, mentre il piatto forte delle Autonotizie è rappresentato dalla nuova, cruciale Alfa Romeo Junior, la B-Suv che avrebbe dovuto chiamarsi Milano, ma che ha cambiato nome in seguito a un bizzarro litigio tra il governo e il gruppo Stellantis. Tra i servizi dell'Attualità, un focus sui costi delle ricariche elettriche, sempre più pesanti, e sette domande ai partiti, per capire quali sono le posizioni delle principali forze politiche italiane sui temi più caldi per il futuro dell'automobile, in vista delle elezioni europee di giugno. Infine, in allegato gratuito con il numero di maggio, si rinnova l'appuntamento con Volt, un fascicolo di 64 pagine nel quale vi mostriamo come il mondo dell'auto sta cambiando per diventare più sostenibile; questa volta il focus della pubblicazione è il rapporto fra le quattro ruote private e la città (per maggiori informazioni, leggere qui).

Come richiedere allegati e dossier. Chi è abbonato a Quattroruote può richiedere gli allegati e i dossier inviando un'email a uf.vendite@edidomus.it, oppure telefonando al numero 02.56568800 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 18).

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