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Quattroruote News
Aggiornato: 1 ora 15 min fa

Tesla - Usa, chiusa l'indagine sul touchscreen di Model S e X

Mag 03,2024

La Nhtsa, l'ente federale per la sicurezza stradale Usa, ha comunicato di aver formalmente chiuso l'indagine sui problemi al touchscreen delle Tesla Model S e Model X costruite prima di marzo del 2018. Agli inizi del 2022, l'iniziativa aveva portato al richiamo negli Usa di circa 135 mila vetture (inizialmente 160 mila): di queste, fa sapere la Tesla, 104 mila sono state riparate entro febbraio di quest'anno, rimediando a un difetto nel pannello di controllo del sistema di infotainment che avrebbe potuto generare malfunzionamenti nella retrocamera (perdita di immagini), negli indicatori di direzione esterni (mancata illuminazione), negli sbrinatori, ma anche negli Adas (assenza di segnali acustici, degli avvisi e del rilevamento del conducente).

Un problema di memoria. Per la National Highway Safety Administration, il richiamo operato dalla Casa di Elon Musk sembra far fronte al guasto del touchscreen: perciò, i federali hanno chiuso il fascicolo aperto nel corso del 2020. Tuttavia, l'ente americano continuerà a monitorare l'andamento della campagna di messa in sicurezza, che era stata avviata dalla Tesla solo dopo l'invio di una lettera formale da parte dell'agenzia. Il malfunzionamento era collegato ai cicli di scrittura limitati della memoria del device, che smetteva di rispondere agli input del guidatore arrivando in alcuni casi a oscurare integralmente o parzialmente il display.

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Mazda CX-60 - 1.200 km nei luoghi più affascinanti del Marocco

Mag 03,2024

Tutto è iniziato e si è concluso nella città di Marrakech. Immaginate un lungo anello di strada attraverso viste mozzafiato e panorami incantevoli per un'avventura su strade poco battute, in una delle zone più affascinanti del Marocco. Un viaggio magico, che ha fatto da banco di prova per la nostra Mazda CX-60.

L'obiettivo. Il programma è serratissimo: quarantotto ore a disposizione per percorrere 1.200 km salendo fino a 3.000 metri sopra il livello del mare. Nel mezzo: villaggi di pietra e fango, rigogliose macchie verdi, gole, deserto e tanta, tanta polvere. Benvenuti all'Epic Drive 2024, un tour organizzato da Mazda che ogni anno tocca i luoghi più belli del pianeta.  

Day 1. Di buon'ora, non più tardi delle 6:00 del mattino, ci lasciamo Marrakech alle spalle. Viaggiamo sulla R203, un nastro d'asfalto, dove non incontriamo anima viva per ore, fatto salvo qualche carretto trainato da asini che viaggia indisturbato a centro strada. Per chi se lo stesse domandando, la nostra Mazda CX-60 non è stata preparata, è rimasta quella strettamente di serie. Pneumatici estivi su cerchio da 21 compresi. Visto l'alto rischio di foratura, l'organizzazione ci ha muniti di una ruota di scorta di dimensioni standard nel baule, oltre al kit di riparazione e gonfiaggio. 

Occhio alla strada. Siamo in direzione Tizi-n-Test verso la catena montuosa dell'Alto Atlante dove si staglia un vertiginoso passo di montagna a quota 2.200 metri, che collega Marrakech alla cittadina di Taroudant. Bisogna prestare molta attenzione agli strapiombi di 500 metri privi di barriere a pochi centimetri dalle ruote: non c'è la linea continua e chi sopraggiunge in senso contrario, il più delle volte lo fa pensando di non incontrare nessuno.

Diesel delle meraviglie. Passano i chilometri, i paesaggi e le ore al volante, ma la Mazda CX-60 si riconferma la grande passista che abbiamo avuto modo di conoscere tante volte, fin dai primissimi rilevamenti al Centro Prove. Un'auto dalle dimensioni importanti (4,75 metri), ma con un motore altrettanto generoso dentro il cofano. L'accoppiata con il diesel 6 cilindri 3.3 di cilindrata da 249 CV è perfetta per godere di prestazioni brillanti ma pure di buoni consumi, che per tutto il viaggio sono rimasti sempre sotto i 7 litri/100 km.

Sono passate più di 10 ore e oltre 500 chilometri dalla partenza: il primo giorno di raid termina dopo a una ventina di chilometri a sud di Ouarzazate: passeremo la notte qui, sotto un cielo che si illumina di stelle.

Day 2. La sveglia, manco a dirlo, suona presto e, prima ancora che il sole sorga del tutto, siamo già in auto. Passeranno 12 ore prima di vedere la meta. Proseguiamo verso nord alla volta delle Gorges du Dadès, le Gole del Dades. In salita sulla R704, non ci rimane che arrampicarci fino a quota 3.000 metri e scavallare un lungo passo montuoso. Di asfalto nemmeno l'ombra, solo un infinito serpente di rocce aguzze nascoste dalla polvere. La trazione integrale dalla CX-60 fa bene il suo dovere, mentre la modalità Off Road rende un po' più dolce lo smorzamento delle sospensioni. A cedere dopo una lunga ed estenuante battaglia contro la natura, sono stati due pneumatici che, nonostante il battistrada specifico per la guida su asfalto, ci hanno portati quasi fino in cima. L'auto di supporto arriva in poco tempo e il cambio ruota è stato veloce. L'ultima parte del tracciato è interamente su strade extraurbane, con limiti di velocità che continuamente, e senza apparente motivo, passano da 50 a 80 chilometri l'ora. Bisogna prestare attenzione ai controlli della polizia, ma fila tutto liscio. Come del resto queste due intense giornate...

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RC Auto - Quel boom di auto polacche a... Napoli

Mag 03,2024

Sarebbe sbagliato relegare il fenomeno delle targhe polacche che affollano ormai da qualche anno le strade del Napoletano a quel variopinto sottobosco di stratagemmi che arricchiscono il "colore" del nostro Paese: su tutto il territorio italiano, infatti, ammontano a ben 55 mila le auto con targa estera e l'80% di queste sono polacche. Solo a Napoli ce ne sarebbero 35 mila. Guidate, naturalmente, da conducenti italiani. Italianissimi.

RC fino a quattro o cinque volte più bassa. Le ragioni di questa singolare concentrazione sono presto dette: per sfuggire al caro-polizza locale, dovuto a una micro-incidentalità diffusa, diversi automobilisti - spesso aiutati da agenzie di consulenza - radiano la propria auto per esportazione, la reimmatricolano in Polonia o in un altro Paese dell'Est, la intestano a una società di noleggio e da quest'ultima prendono la vettura in leasing. Ciò consente di pagare tassa di circolazione e Rc Auto in loco, risparmiando fino a quattro o cinque volte sull'assicurazione.

Un giochino rischioso. Tutto ciò che abbiamo raccontato è legale? Sì, basta ricordarsi di iscrivere la vettura al Reve, il Registro dei veicoli immatricolati all'estero, procedura obbligatoria se il suo utilizzo prosegue oltre i trenta giorni. L'iscrizione facilita l'identificazione nel caso di infrazioni, ma non impedisce ai furbetti della targa di non pagare allo Stato italiano l'importo del bollo auto, che legittimamente va corrisposto dalla società di leasing allo Stato polacco. l problemi possono sorgere, però, nel momento in cui accada un sinistro, poiché non è sempre e automaticamente garantita la copertura assicurativa. E se poi l'azienda di leasing estera fallisse, gli stessi furbetti della targa rischierebbero di ritrovarsi appiedati.  

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Jinpeng XY - L'anti-Topolino cinese è qui

Mag 03,2024

Dalla Cina per sfidare Fiat Topolino e Citroën Ami (ma non solo). Sono state sdoganate, per essere vendute in estate, le prime unità destinate all'Italia della Jinpeng XY, quadriciclo elettrico di 2,85 metri distribuito nel nostro Paese da Desner Auto. L'importatore non ha ancora comunicato i prezzi ma ha già annunciato la disponibilità dei ricambi e, soprattutto, verificato i dati tecnici. L'allestimento dei primi esemplari verrà completato nei prossimi giorni.

Oltre 100 km in città. Secondo quanto comunicato da Desner dopo verifiche interne, i dati coincidono con quelli forniti dalla Casa madre cinese. La XY, che è disponibile nelle varianti con batterie da 6 kWh (con velocità fino a 45 km/h) e 7,7 kWh (con punta massima di 65 km/h), dichiara un'autonomia Wltp di 72 e 80 km rispettivamente, ma promette altresì percorrenze - rilevate dall'importatore superiori ai 100 km" in tratti "prevalentemente cittadini e pianeggianti. Per la ricarica, si parla di tempi dai 6 alle 8 ore per ripristinare l'intero range partendo da una percentuale di autonomia sotto il 10% (il quadriciclo da 7 kW ha sia la presa Tipo 1 che la Tipo 2). Le due varianti differiscono anche per il propulsore, che nel primo caso è un motore elettrico a corrente alternata da 4 kW di potenza e 79 Nm di coppia, mentre nel secondo un'unità a magneti permanenti da 6 kW e 95 Nm. I consumi previsionali sono di 147 e 126 Wh/km.

Cos'ha di serie. Questa microcar elettrica a trazione posteriore è dotata di freni anteriori a disco da 210 mm, posteriori a tamburo e ruote da 12'' con gomme misura 145/70. Fanno parte dell'equipaggiamento base una strumentazione Lcd da 7'' e un touch screen centrale da 9'', due prese Usb (una anteriore e una posteriore), la retrocamera e il servosterzo. Riscaldamento e aria condizionata sono entrambe garantiti sugli allestimenti City E-CCO (da 6 kWh) e Long Range E-CCO (da 7,7 kWh), mentre sulle versioni City e Long Range c'è solo il riscaldamento. Desner fa sapere che sulle vetture importate in Italia, a prescindere dall'allestimento, saranno garantite anche le seguenti dotazioni: bluetooth, accensione keyless, tergicristalli a due velocità, un portatelefonino con cavo (Android o Apple) e la mappatura per due modalità di guida (Drive, più risparmiosa, e Sport).

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Mercato italiano - Cardinali (Unrae): ''Pessimi segnali sulla transizione ecologica''

Mag 03,2024

Andrea Cardinali, direttore generale dell'Unrae, le immatricolazioni sono tornate a crescere. Si può leggere qualcosa in questo dato?
Io leggerei il dato di aprile insieme a quello di marzo:con la Pasqua a cavallo fra i due mesi, potrebbe esserci stato un travaso di consegne dal primo al secondo,che peraltro hanno avuto rispettivamente due giorni lavorativi in più e in meno dell'anno scorso. Nel bimestre abbiamo avuto circa 3.200 unità in più, una modestissima crescita dell'1,1%.

Osservando i canali, spicca la perdurante e relativa debolezza del noleggio a lungo termine e la crescita delle autoimmatricolazioni. Che cosa sta accadendo?
L'Nlt sembra ormai assestato a un quinto del mercato, credo che la fiammata registrata a cavallo tra il 2022 e il 2023 si spieghi con una accelerazione post Covid più che con un allargamento della base. E non credo che il calo attuale sia attribuibile all'attesa dei nuovi incentivi: difficilmente potrebbe penalizzare questo canale fino a sottrargli sei punti di quota. Riguardo alle autoimmatricolazioni, la quota nel quadrimestre è al 10%, un livello comunque inferiore al periodo pre Covid.

Sulle alimentazioni sprofonda la quota di auto con la spina
Questo sì, è dovuto all'annuncio prematuro degli incentivi, che ha paralizzato il mercato delle auto a zero e bassissime emissioni. E la loro lenta estinzione si traduce in una continua crescita della CO2: stiamo andando contromano.

Un po' tutto il quadro della transizione è preoccupante, no?
Sì, i segnali sono molti e non arrivano solo dall'Italia. Due settimane fa il commissario europeo Thierry Breton ha messo in guardia sull'effettiva raggiungibilità del target 2035 per vari motivi, tra i quali l'inadeguatezza della rete di infrastrutture di ricarica. Questa, per raggiungere gli obiettivi 2030, dovrebbe crescere tre volte più velocemente dell'ultimo tasso di installazione annuale. Ma secondo l'Acea, l'Associazione dei costruttori, il fattore di accelerazione necessario è addirittura pari a otto. Questi allarmi dovrebbero essere uno sprone a rimboccarsi le maniche, non un alibi per rinviare tutto. Ancora tre giorni fa a Torino, ilG7 Clima, Energia e Ambiente ha affermato che l'elettrificazione è la tecnologia chiave per la decarbonizzazione del trasporto stradale".

Nel frattempo, in Italia, l'infrastrutturazione subisce una battuta d'arresto
La decisione di BeCharge di realizzare solo 1.063 stazioni di ricarica sulle 2.738 che si era aggiudicata lo scorso luglio col primo bando Pnrr, è un pessimo segnale. Adesso quelle 1.665 colonnine andranno rimesse a gara. Ma per arrivare alle 13.755 (solo in ambito urbano) che devono essere operative entro il 2026 ne mancano altre 9.037. Insomma, un percorso critico. Preoccupano anche gli aumenti tariffari delle ricariche pubbliche e l'eliminazione delle formule di abbonamento da parte di alcuni operatori. L'elettrico ha fatto sempre leva sui minori costi d'esercizio a fronte del maggiore costo d'acquisto. Un argomento importante.

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Mercato italiano - La Top 10 di aprile - FOTO GALLERY

Mag 03,2024

In aprile, il mercato italiano dell'auto è tornato in territorio positivo dopo la frenata del mese precedente. Nulla di nuovo, invece, tra i modelli più "targati": la Fiat Panda si conferma al primo posto della classifica mensile, mantenendo la leadership assoluta. Sfoglia la gallery di immagini qui sopra per consultare le prime dieci posizioni del mercato.

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Koelliker - Mitsubishi nella flotta di Noleggiare

Mag 03,2024

Le oltre 50 filiali di Noleggiare presenti in tutta Italia si apprestano ad accogliere 900 vetture della Mitsubishi in base a un accordo fra l'importatore Koelliker e la società italiana di locazione a breve, medio e lungo termine di auto e furgoni. Le auto, Colt, Space Star e ASX, saranno dedicate alle attività di noleggio a breve, in forza a una rete che copre fra l'altro praticamente tutti i principali aeroporti e le stazioni ferroviarie. Una modalità di distribuzione scelta frequentemente dai nuovi brand che si affacciano sul mercato o, come nel caso della Mitsubishi, da marchi consolidati che dispongono di modelli appena presentati, ai quali vogliono dare visibilità diffusa, come sono appunto la Colt e la ASX, derivate rispettivamente dalle Renault Clio e Captur.

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Lexus UX 2024 - Più cavalli e nuova batteria al litio per l'ibrida giap

Mag 03,2024

La Lexus UX si rinnova: l'attuale 250h lascia spazio alla nuova 300h, che eleva la potenza fino a 199 cavalli e porta alcune novità a livello tecnologico, ma con consumi ed emissioni più bassi che in passato. Già ordinabile, il MY2024 ha un listino che attacca a 43.500 euro.

Design distintivo. La crossover di segmento C, uno dei modelli più venduti dal marchio premium, non propone cambiamenti all'esterno: la vettura rimane fedele alle origini del 2018, aggiungendo tre nuovi colori carrozzeria e la possibilità di averli in combinazione con il tetto nero (1.500 euro). Per identificarla non rimane che puntare l'occhio al posteriore: se c'è la scritta 300h, è la nuova UX.

Schermi più grandi. Qualche novità più di sostanza, invece, la troviamo all'interno con l'arrivo di display più grandi, sia per la strumentazione, sia per l'infotainment: entrambi sono da 12,3 pollici nell'allestimento top di gamma. Sempre comodi i sedili, specie quelli anteriori dal taglio sportivo: peccato, però, che lo spazio a bordo - per un'auto lunga 4,45 metri - sia un po' risicato sia davanti, sia dietro. E pure il bagagliaio, dalla forma non molto regolare, si ferma a soli 315 litri, con il doppiofondo aperto. 

Nuova batteria al litio. Il cambiamento principale è sottopelle. Viene mantenuto il 2.0 benzina da 152 CV, ma ora c'è una nuova batteria agli ioni di litio più efficiente, così come c'è un nuovo motore-generatore ad alte prestazioni per i modelli con trazione integrale, con una potenza di 40 CV ed una coppia di 84 Nm (precedentemente, erano 7 CV e 55 Nm rispettivamente). 

Si guida bene. La seduta è un po' più bassa rispetto alla classiche Suv e il baricentro più vicino all'asfalto trasmette un certo piacere tra le curve. Alzando il ritmo la UX si lascia apprezzare per la compostezza e incassa egregiamente i fondi irregolari, rimanendo sempre sicura anche nella guida più spigliata. 

Qui prezzi. La nuova Lexus UX 300h, nelle versioni 2WD e 4WD, è già ordinabile e le prime consegne sono previste tra circa tre-quattro mesi. Il listino prezzi, in base agli allestienti, oscilla tra i 43.500 e i 58.000 euro. L'offerta di lancio, però, prevede uno sconto in concessionaria di circa 8.000 euro anche per chi non ha una vettura da rottamare. In questo modo, una UX in allestimento base, già molto completo, si può mettere in garage per 35.500 euro. Da valutare anche la F-Design a trazione anteriore, che con lo sconto della Casa scende a 39.500 euro. Quattro gli allestimenti: Urban, F-Design, F-Sport e Luxury. 

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Stellantis - Più ingegneri in India, Brasile o Marocco per tagliare i costi

Mag 03,2024

Stellantis ha iniziato ad assumere la maggior parte della sua forza lavoro ingegneristica in Paesi come Marocco, India e Brasile, con l'obiettivo di tagliare le spese operative. Lo scrive l'agenzia di stampa Bloomberg, sottolineando come il costo di assunzione di professionisti brasiliani o indiani sia anche inferiore ai 50.000 euro l'anno, cinque volte meno di quanto sia necessario spendere a Parigi o Detroit. 

Un trend generale. Secondo la testata americana, la decisione del gruppo di affidarsi a Paesi low-cost per la sua manodopera qualificata rientra in una tendenza ormai generalizzata in un comparto automobilistico alle prese con il rallentamento delle vendite di elettriche e con la necessità di tagliare i costi di sviluppo pur di rendere le Bev più accessibili. Bloomberg cita, per esempio, la Tesla e la Volkswagen, che stanno tagliando posti di lavoro e spostando produzioni in località più economiche; o la Renault, che ha tagliato 1.500 ingegneri in Francia e realizzato hub in Romania, Brasile e Corea del Sud; e anche BMW sta assumendo in India. Tuttavia, secondo il resoconto Stellantis è al momento la "più aggressiva" nella sua scommessa, visto che nel lungo termine punta ad assumere circa due terzi dei suoi "cervelli" in Paesi a basso costo. Un ingegnere francese o statunitense ha compensi per l'equivalente di 150-200 mila dollari, mentre il salario di un messicano, un brasiliano o un indiano arriva al massimo al 20-30% di quello dei colleghi occidentali.

Problemi. Stellantis ha confermato le ricostruzioni, aggiungendo ulteriori particolari sul fronte degli obiettivi: oltre ai risparmi di costo, il gruppo sta cercando di acquisire competenze in settori quali software, intelligenza artificiale e chimica delle batterie. Per esempio, in Messico il costruttore è alla ricerca di ingegneri elettronici, mentre in Brasile punta ad assumerne circa 500 da aggiungere ai quasi 4 mila già impiegati, molti dei quali su progetti di natura globale. Tuttavia, la scommessa sta portando anche conseguenze negative. Bloomberg cita per esempio i problemi riscontrati nello sviluppo del sistema sterzante della piattaforma low-cost "Smart Car", originariamente affidata all'indiana Tata Consulting Services: decine di ingegneri francesi e italiani sono stati inviati in India, via aereo ovviamente, per individuare le necessarie soluzioni. Inoltre, i sindacati americani hanno già avvertito di quanto la mancanza di tecnici stia creando problemi produttivi all'impianto di Sterling Heights, in Michigan.

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Ferrari 12Cilindri - Il Cavallino nella sua forma migliore

Mag 03,2024

La scocca della nuova V12 è tutta nuova e vanta una maggiore rigidezza torsionale rispetto al modello precedente: lunga 4,73 metri, larga 2,18 e alta 1,29, la 12Cilindri trova sicuramente nel passo la sua misura più interessante: 2,70 metri, vale a dire due centimetri meno della 812 Superfast, alla ricerca di una maggiore reattività e di un comportamento ancora più dinamico. Lo conferma il dato sul peso (1.560 kg a secco) e soprattutto la sua ripartizione, ulteriormente migliorata: 48,3% davanti, 51,7% dietro.

Il 6.5 V12 è lo stesso della 812 Competizione, con 830 CV a 9.500 giri e 678 Nm a 7.250 giri. Tante le soluzioni per ridurre peso e inerzia delle componenti, dalle bielle in titanio ai pistoni in alluminio fino all'albero motore, alleggerito del 3%. L'unità è abbinata per la prima volta al doppia frizione otto marce, che incrementa del 12% la coppia a terra e riduce del 30% i tempi di cambiata. Le prestazioni? 2,9 secondi sullo 0-100 km/h, meno di 7,9 sullo 0-200, oltre 340 km/h di velocità massima.

La 12Cilindri mette in mostra una fiancata geometrica, che si sviluppa a partire da una sezione a diedro, ideale collegamento della fascia frontale con quella posteriore. Un'estetica avvolgente, che se nel muso omaggia la 365 GTB/4 Daytona del 1968, dietro si produce in una coda avveniristica, caratterizzata dal lunotto a delta wing, di ispirazione aerospaziale, e dalle due appendici alari attive, capaci di lavorare nelle configurazioni Low drag e High downforce a seconda delle necessità.

 

L'abitacolo ripropone la formulazione dual cockpit simmetrica tra il lato del guidatore e quello del passeggero, come già visto su Roma e Purosangue. Trova conferma anche il volante capacitivo della SF90 (ma con un feedback tattile migliorato dei comandi sulle razze), mentre a livello d'interfaccia compare un layout a tre schermi: cockpit da 15,6, infotainment centrale da 10,25 e passeggero da 8,8. Novità assoluta, sulla berlinetta, il tetto panoramico in vetro oscurato di serie.

La 12Cilindri attinge dal meglio della produzione più recente della Ferrari: spiccano, tra gli altri sistemi, l'introduzione del brake by wire, che ha consentito di adottare l'Abs Evo della 296 GTB e il suo raffinato sensore 6w-CDS, da cui dipende il funzionamento del Side slip control 8.0, ottimizzato nell'accuratezza e nel controllo dell'aderenza. Dalla 812 Competizione deriva il sistema di quattro ruote sterzanti, capace di regolare in maniera indipendente il movimento di ciascuna delle ruote.

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Lutto - Addio a Giuseppe Berta, memoria storica della Fiat

Mag 03,2024

Giuseppe Berta, economista e grande storico della Fiat, a cui ha dedicato gran parte della sua carriera accademica, si è spento dopo una lunga malattia. Nato a Vercelli 72 anni fa, si è laureato in Lettere all'Università Statale di Milano; in seguito ha collaborato con il Centro studi della Fondazione Adriano Olivetti di Ivrea. Dal 1996 al 2002 ha diretto l'Archivio storico della Fiat, tra il 2004 e il 2017 è stato consigliere di amministrazione della Fondazione Luigi Einaudi di Torino. stato professore di Storia contemporanea alla Bocconi di Milano, è stato membro del Comitato Scientifico di Fondazione Feltrinelli e del Comitato Scientifico del Centro Studi di Confindustria.

Autore e saggista. Nel corso della sua lunga carriera, Berta ha scritto numerosi libri e saggi sull'Italia industriale, tra l'esperienza in Olivetti, la crisi della Fiat dei primi anni Duemila e la nascita di FCA: tra i tanti, Le idee al potere. Adriano Olivetti tra la fabbrica e la comunità (1980), Mirafiori. La fabbrica delle fabbriche (1998), Fiat-Chrysler e la deriva dell'Italia industriale (2011) e Chi ha fermato Torino? Una metafora per l'Italia (2020).

Parole profetiche. In un'intervista concessa a Repubblica nel 2019, tra le ultime prima di ammalarsi, Berta parlava di un rafforzamento di indirizzo sull'elettrico, sottolineando come il problema restano i volumi, e non si dissipano le incertezze che gravano sul destino dell'automotive torinese, invitando a pilotare il passaggio di una parte consistente della filiera auto alle piattaforme elettriche. Serve un grande sforzo per mobilitare investimenti e fare in fretta.

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Mercato italiano - Tornano a crescere le immatricolazioni: +7,5% ad aprile

Mag 02,2024

Il mercato italiano dell'auto torna alla crescita. Dopo la frenata di marzo, che aveva interrotto ben 19 mesi di segni più, in aprile le immatricolazioni sono state 135.353, il 7,5% in più rispetto allo stesso mese del 2023. Il miglioramento è stato determinato soprattutto da due fattori: due giorni lavorativi aggiuntivi (20 quest'anno, contro i 18 dell'anno scorso) e il nuovo boom delle autoimmatricolazioni. Senza questi effetti positivi, si sarebbe fatta sentire la continua attesa per i nuovi incentivi, come dimostrato dal crollo delle vendite di auto a basse emissioni. Detto questo, rimangono lontani i livelli pre-pandemia: il primo quadrimestre risulta in crescita del 6,1% a 552.941 targhe, un valore, secondo le elaborazioni dell'Unrae, inferiore del 17% rispetto al pari periodo del 2019.

Stellantis. Ad aprile, il gruppo guidato da Carlos Tavares conta 42.615 auto immatricolate, l'1,3% in meno rispetto a un anno fa. Quasi tutti i marchi sono in territorio negativo: -3,8% per Alfa Romeo (2.291 targhe), -7,9% per DS (580), -1% per Fiat (15.207), -16,6% per Jeep (5.025), -38% per Maserati (201), -11,2% per Opel (3.617) e -21,9% per Peugeot (5.957). In controtendenza Citroën con un +96% (5.945) e Lancia con un +1,9% (3.792).

Gruppo Volkswagen. Per Wolfsburg, le targhe totali sono 22.375, per un calo del 2,3%. Audi perde il 10,2% (5.762 registrazioni), Lamborghini il 7,5% (37) e Volkswagen l'11,8% (10.281), mentre Cupra guadagna il 61,3% (1.668), Seat il 62,3% (1.423) e Skoda l'11,1% (3.204).

Renault. Il gruppo francese guidato da Luca de Meo cresce del 18,2% grazie a 14.894 immatricolazioni. Di queste, 7.798 sono della Dacia (+21,1%) e 7.096 del marchio della Losanga (+15,1%).

Toyota. In grande crescita il gruppo delle tre ellissi: le 10.371 le immatricolazioni mensili implicano un balzo del 63,8%. Il marchio Toyota segna un +65,2% a 9.972 unità, mentre la Lexus migliora del 34,8% (399 immatricolazioni).

BMW. Per il costruttore bavarese le registrazioni totali sono 7.414, il 15,7% in più rispetto a un anno fa: il marchio BMW immatricola 6.199 vetture e guadagna il 22,4%, mentre la Mini, con 1.215 targhe, perde il 9,7%.

Ford e gruppo Hyundai. L'Ovale Blu, invece, subisce un calo del 10,5%, fermandosi a 6.610 registrazioni. Al contrario la Hyundai, con 4.269 targhe, sale del 14,5%, mentre la consociata Kia con 3.860 vetture consegnate, rimane sui livelli dello scorso anno (+0,1%).

Mercedes. Bene anche Mercedes-Benz con 4.601 targhe e una crescita del 10,3%: il marchio della Stella sale del 13% (4.301 immatricolazioni) e compensa il -17,8% della Smart (300).

Le altre asiatiche. Questi i risultati del resto del comparto giapponese: +69,2% per Nissan (2.509), +23,2% per Suzuki (3.346), +19,8% per Mazda (889), +123% per Honda (698), +1.181 per Mitsubishi (551) e -61,2% per Subaru (83).

Premium e sportive. Tra i marchi del segmento premium, la Volvo targa 1.346 vetture, il 10,9% in più rispetto a un anno fa, e il gruppo Jaguar Land Rover 1.041 (+62,7%), di cui 84 per il marchio del Giaguaro (-33,9%) e 957 per il brand delle fuoristrada (+86,6%). Calo a doppia cifra per la Tesla, con un -53,4% (345 elettriche immatricolate). Nel segmento delle sportive di lusso la Ferrari segna un -11,1% (64) e la Porsche un +44,8% (831).

Gli altri brand. Performance leggermente positiva per il gruppo DR, con un +0,5% (2.442 targhe). Tra i marchi di origine cinese, MG sale del 20,4% (3.646) e Lynk & Co registra un -89,8% (81). Bene Eurasia Motor Company con 140 registrazioni e un aumento del 164,2%.

La top ten. Non cambia nulla al vertice della classifica dei modelli più popolari: la Fiat Panda, con 10.314 unità, è sempre prima. La seconda posizione è occupata dalla Dacia Sandero (5.179) e la terza dalla Lancia Ypsilon (3.792). Seguono, nell'ordine, la Citroën C3 (3.732), la Toyota Yaris (3.571), la Ford Puma (2.960), la Renault Clio (2.939), la Peugeot 208 (2.850), la MG ZS (2.656) e la Volkswagen T-Roc (2.620).

I canali commerciali. Per quanto riguarda i canali di vendita, i privati crescono del 13,9%, mentre il noleggio vede la componente di lungo termine peggiorare del 15,8% e quella di breve migliorare del 9%. Bene le società, con un +10,1%. Infine, le autoimmatricolazioni balzano del 39% (+40,7% l'uso privato e +16% l'uso noleggio).

Crollano le Bev. Le Bev, già in caduta del 34,5% a marzo, perdono il 19,6% e scendono dal 3,1% al 2,3% del mercato totale. Prosegue il momento negativo delle ibride plug-in: -26,1% e quota in contrazione dal 4,8% al 3,3%. Al contrario, le ibride non ricaricabili salgono del 23% (+39,2% per le "full", +17,9% per le "mild") e passano dal 34,7% al 39,7% del mercato. Tra le motorizzazioni tradizionali, le auto a benzina crescono del 16,2%, per una quota in miglioramento dal 29,2% al 31,6%, mentre le diesel perdono il 21,8% e scendono dal 19,8% al 14,4%. In spolvero il metano: +138% e quota raddoppiata dallo 0,1% allo 0,2%. Infine, torna in territorio positivo il Gpl: +10,3% per un peso sul mercato in espansione dall'8,3% all'8,5%.

La classifica delle Ev. All'interno dell'aggregato delle sole elettriche, in cima troviamo sempre la Tesla Model Y (237 targhe), seguita da Volvo EX30 (207), Jeep Avenger (191), Smart Fortwo (183), BMW iX1 (157), Audi Q4 e-tron (138), Mercedes-Benz EQA (128), Fiat 500 (102), Tesla Model 3 (101) e Mercedes EQB (91).

Emissioni. Quanto alle emissioni, aprile è il secondo mese di fila con il segno più: la CO2 media è pari a 121,9 g/km, lo 0,5% in più rispetto ai 121,3 dello stesso mese dell'anno scorso. Inoltre, il consuntivo del quadrimestre mostra un dato in aumento da 120,2 a 121,3 g/km (+0,9%). Ad aprile sono state immatricolate 3.995 auto (2,9% del mercato) con emissioni inferiori ai 20 g/km e 3.595 vetture (2,6% del totale) nella fascia 21-60 g/km. Sono state invece 93.253 le registrazioni di modelli con CO2 compresa tra i 61 e i 135 g/km, pari al 68,1% del totale. Oltre a queste tre fasce, sono state registrate anche 30.596 auto (22,3% del mercato) con emissioni di anidride carbonica tra i 136 e i 190 g/km, mentre i modelli con valori superiori ai 190 g/km sono 2.874 (2,1%).

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Ferrari - Nuova V12, l'attesa è (quasi) finita

Mag 02,2024

Con un estratto di un' intervista ad Enzo la Ferrari ha annunciato per domani il debutto della nuova sportiva V12 a motore anteriore, erede dell'attuale 812 Superfast. Possiamo per un attimo udire l'urlo del motore, ma non ci sono riferimenti né al nome scelto per la vettura né al suo design.

Evoluzione di un classico. La F167, sigla di progetto con la quale è identificata la nuova V12, è stata più volte fotografata durante i collaudi, prima con la carrozzeria della Roma e poi con quella definitiva. Le proporzioni sono quelle classiche, con il lungo cofano e la coda raccolta, ma è difficile cogliere altri particolari concreti. Bocche cucite anche sulla tecnica: con ogni probabilità i progettisti hanno potuto sfruttare le innovazioni tecnologiche introdotte con la 812 Competizione, superando così le prestazioni della Superfast.

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Mercato italiano - Crollano elettriche e plug-in: pesa il ritardo degli incentivi

Mag 02,2024

In aprile, il mercato italiano dell'auto ha assistito a un nuovo crollo delle immatricolazioni di auto elettriche e ibride plug-in. Il motivo, secondo le associazioni di rappresentanza del settore, è da attribuire all'attesa per i nuovi incentivi annunciati dal governo, ancora inevasi. Ne è convinta l'Unrae: pur rivedendo al rialzo le stime annuali a 1,63 milioni di targhe grazie al miglioramento del quadro macro-economico e a un primo trimestre migliore delle attese, l'associazione dei costruttori esteri sottolinea proprio l'effetto delle mancate agevolazioni. "Sul fronte delle auto 'con la spina' - afferma il presidente Michele Crisci - si procede in retromarcia. La prolungata attesa degli incentivi, che non saranno legge prima di metà maggio, riduce gli effetti sul mercato agli ultimi quattro mesi e protrae anche in aprile la paralisi di mercato per Bev e Phev: nel mese, le prime si fermano al 2,3% di quota e le seconde al 3,3%".

Anfia. L'Anfia, l'associazione delle filiera automotive, sottolinea il continuo divario delle immatricolazioni rispetto ai volumi pre-pandemia e definisce "grave" il "ritardo nell'implementazione della norma sui nuovi incentivi: l'offerta di modelli a bassa e nulla emissione locale aumenta la possibilità di scelta degli acquirenti, ma questo sembra non essere sufficiente per riportare il mercato a livelli necessari per un efficace rinnovo del parco circolante italiano", avverte il presidente Roberto Vavassori.

Federauto e Motus-E. "Ad aprile - aggiunge il neo presidente dei concessionari Federauto, Massimo Artusi - i volumi immatricolati registrano segno positivo ma al netto degli effetti dovuti ai due giorni lavorativi in più sul calendario di quest'anno, il risultato non sarebbe stato diverso da quello di marzo. Il mercato dell'auto, se non fosse per le auto immatricolazioni dei dealer, in specie sulle motorizzazioni preferite dagli acquirenti benzina ed ibrido, avanza a stento". Anche per questo il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, averte dell'urgenza "di rendere operativi i nuovi incentivi: a seguito dell'annuncio di un imminente Ecobonus più vantaggioso di quello in vigore, è del tutto naturale che cittadini e imprese rinviino i propri acquisti per beneficiare di agevolazioni più convenienti. Auspichiamo quindi che i nuovi incentivi, già resi noti, possano giungere all'attuazione in tempi rapidi.

Dataforce e Csp. Tra gli osservatori del mercato spicca il commento di Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia, che parla di "nuovi incentivi impelagati da autorizzazioni burocratiche che tardano ad arrivare: sembra sempre più evidente", aggiunge l'esperto, "che i partiti della maggioranza di governo intendano sfruttare a proprio vantaggio la visibilità che i media daranno ai nuovi bonus nell'ottica delle elezioni europee". A tal proposito, Gian Primo Quagliano del Centro Studi Promotor ritiene "sempre più necessario un profondo ripensamento delle prospettive del mercato dell'auto, anche in vista delle crescenti perplessità che stanno emergendo sulle modalità della transizione energetica".

 

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Motor Valley Fest - La transizione europea? "Un assist alla Cina"

Mag 02,2024

La transizione ecologica dell'industria automobilistica mondiale procede, ma con forti differenze territoriali e notevoli difficoltà: è il dato su cui concordano diversi rappresentanti di istituzioni e aziende. Che hanno partecipato a un dibattito tenutosi al Motor Valley Fest 2024 di Modena (2-5 maggio) moderato da due giornalisti di Quattroruote, Roberto Lo Vecchio e Lorenzo Facchinetti. Tema centrale, l'avanzata delle aziende cinesi a livello globale, specie in Europa: " pesante l'errore delle istituzioni Ue nell'imporre obiettivi troppo ambiziosi all'industria in termini di auto elettriche", ha argomentato John Bozzella, ceo di Alliance for automotive innovation. "Il bando alle termiche nel 2035 è un assist alla Cina, che ne sta approfittando. L'azione del legislatore negli Usa porterà a effetti simili a quelli nell'Unione Europea, ma in modo più graduale e aperto a tecnologie diverse".  

Situazione incerta. Concorda con queste riflessioni Marco Stella, presidente del gruppo componenti Anfia, l'associazione della filiera: "Oltretutto, chi si è rapidamente convertito all'elettrico ora deve fare i conti con un rallentamento delle vendite globali delle vetture a batteria. Un problema aggravato dalla fine degli incentivi in diversi Paesi". Questo trend di mercato, secondo Stella, ha messo in difficoltà pure quei fornitori che si sono rapidamente adeguati.

"La politica ci faccia sapere". Anche Marco Bonometti, presidente OMR Automotive, punta il dito contro "la politica europea e la sua ossessione elettrica: Bruxelles è responsabile di quanto sta avvenendo, ossia dell'invasione cinese. Anni fa, ci ha promesso che ci fosse energia pulita entro il 2030. Niente di tutto questo si sta avverando. Il dazio Ue anti Cina è del 10%, mentre il dazio cinese anti Ue è del 25%. Ora la politica fa in parte retromarcia in vista delle elezioni di giugno 2024: che si decida. Il Dragone insidia la filiera automotive ora, ma in futuro saranno a rischio la chimica e altri settori".

Da minaccia a opportunità. Secondo Gianluca Forneris, Ceo di Cecomp, "le aziende italiane hanno la forza e la capacità di reagire alla minaccia cinese. Che può diventare un'opportunità". Mentre stando a Giuseppe Molinari, Presidente Cciaa Modena e presidente Centro Studi Tagliacarne, esiste un "secondo rischio: quello di programmare troppo a lungo termine, nel 2035. Le cose possono cambiare, e parecchio, da qui a quella data puntando sull'intelligenza artificiale". Infine di Andrea Bozzoli ceo di HPE Group, per cui serviranno "preziose ricerche, sviluppo e innovazione per trovare altre soluzioni, come nell'IA, senza limitarsi alle batterie delle auto elettriche".  

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Polizia Stradale - Giro d'Italia, la Giulia ancora al comando... della sicurezza

Mag 02,2024

Come da tradizione, la carovana del Giro d'Italia della Polizia Stradale è partita dalla sede milanese del compartimento regionale della Lombardia. Agli ordini di Filippo Franchi, comandante della Polstrada di Como (per la seconda volta alla guida del dispositivo che curerà la sicurezza della corsa rosa) vi sono complessivamente 70 agenti e una flotta composta da 12 auto. Tra queste, due Alfa Romeo Giulia Veloce Q4 utilizzate nel gruppo dei corridori, la cosiddetta "bolla" (i sette-otto chilometri in cui non può entrare nessuno), dieci Skoda Superb Wagon 4x4 con funzioni ausiliarie  e 46 moto, quasi tutte Yamaha FJR 1300AE. Ai 58 mezzi operativi si aggiungono due furgoni attrezzati a officine mobili per le piccole riparazioni che dovessero rendersi necessarie da oggi al 27 maggio, giorno in cui tutti i mezzi rientreranno alla base milanese dopo la conclusione del Giro. Anche quest'anno la corsa terminerà a Roma, il 26 maggio, dopo aver percorso 3.400 chilometri in 20 tappe con un dislivello di 44.650 metri attraverso 12 regioni e 49 province. "Sarà un percorso lungo, impegnativo, stare in gruppo per così tanto tempo sarà una bella sfida", ha dichiarato Franchi a Quattroruote. "Siamo tutti molto emozionati. Per me è un bellissimo traguardo professionale".

Al Giro per sostenere la sicurezza stradale. Quest'anno, l'organizzazione della scorta ha una complessità in più. Infatti, al Giro d'Italia si affianca, oltre alla sesta edizione del Giro E-bike riservato alle biciclette elettriche, anche una pedalata amatoriale denominata Mediolanum condotta da Francesco Moser, vincitore dell'edizione 1984, che percorrerà quasi tutte le tappe della corsa. La pedalata sarà seguita dagli operatori del Compartimento di Polizia Stradale di Bologna. Durante ogni tappa sarà previsto anche un momento di promozione della sicurezza stradale per la diffusione della cultura della guida responsabile e consapevole attraverso incontri con classi di alunni e studenti nell'ambito del noto progetto BiciScuola promosso da Rcs, organizzatore del Giro d'Italia, in collaborazione con la Polizia di Stato. Confermata la presenza del Pullman Azzurro, aula multimediale mobile in cui gli operatori della Polizia Stradale illustrano praticamente il rispetto delle regole della circolazione. In collaborazione con Autostrade per l'Italia durante cinque tappe del Giro d'Italia verranno premiati anche gli "Eroi della Sicurezza": poliziotti distintisi per dedizione e professionalità nelle attività di soccorso e nei compiti istituzionali meritevoli di un dedicato momento di riconoscimento.  

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Kia EV6 - Le prime immagini del restyling

Mag 02,2024

La Kia ha mostrato le prime immagini del restyling della EV6. Per il momento non ci sono informazioni ulteriori in merito a interni, powertrain ed aggiornamenti delle dotazioni, ma il debutto appare ormai imminente.

Il nuovo look dei gruppi ottici. La EV6, eletta auto dell'anno 2022 e primo modello con piattaforma e-gmp del marchio, è stata aggiornata nel design seguendo l'evoluzione del marchio Kia. Cambiano quindi paraurti e gruppi ottici: nel frontale ritroviamo elementi Led divisi dalla inedita mascherina che ricordano la EV5 e gli altri prodotti recenti, mentre al posteriore è confermata la fascia a tutta larghezza, che viene ora ridotta di spessore per un taglio ancora più pulito.

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Statistiche - Mille euro al mese per unelettrica

Mag 02,2024

Il noleggio e il finanziamento, in Europa, sono di gran lunga i due sistemi di acquisizione delle auto alternativi all'acquisto prefetiti, con differenze piuttosto marcate fra i principali mercati del continente. L'analisi annuale dell'andamento dei pagamenti mensili nei cinque Paesi col maggior numero di immatricolazioni effettuata da Jato Dynamics rileva che fra gennaio e dicembre 2023 il noleggio è stata la soluzione principale in Francia (64%) e Germania (51,1%), mentre il finanziamento (che nella stessa Germania vale comunque il 45,4%) ha rappresentato la formula preferita nel Regno Unito con ben il 93,3%, in Italia con l'84,1% e in Spagna con il 78,2%. interessante notare che l'esborso medio per singola vettura ha raggiunto i suoi valori massimi proprio verso la fine dell'anno scorso, con un'apparente tendenza alla stabilizzazione. Se per buona parte della seconda metà del 2023 il valore medio nella Top 5 europea è stato ampiamente superiore agli 800 euro, l'analisi dei vari sistemi di finanziamento e delle diverse alimentazioni mostra alcune differenze. Il canone di noleggio o la rata per un'auto elettrica a fine anno risultavano pressoché allineati a cavallo dei 1.030 euro, mentre per le vetture con motori a combustione interna i valori si attestavano a poco meno di 830 euro per la locazione e poco sopra i 700 per il finanziamento. La ricerca evidenzia anche una sostanziale tenuta dei valori mensili pagati per i modelli dei marchi generalisti, ben al di sotto dei 600 euro, e una vera e propria impennata di quelli dei brand premium, che nei dodici mesi del 2023 sono saliti di quasi il 30%, a quota 1.170 euro.

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Skoda - Enyaq RS Race Concept, un'elettrica da gara

Mag 02,2024

Il reparto Skoda Motorsport ha svelato le prime immagini della Enyaq RS Race Concept. Si tratta di un prototipo basato sulla Suv elettrica, sviluppato in funzione delle massime prestazioni e non destinato a trasformarsi in un prodotto di serie.

Una macchina da corsa. La Enyaq RS Race Concept, che presto sarà svelata anche dal vivo, è basata sulla Enyaq RS Coupé, completamente modificata: troviamo infatti l'assetto ribassato, i cerchi da 20" con pneumatici ad alte prestazioni, paraurti e parafanghi modificati e un nuovo pacchetto aerodinamico. Quest'ultimo include splitter, minigomme, estrattore, pinne stabilizzatrici sul tetto, un'ala fissa sul portellone ed una serie di profili applicati al lunotto. L'abitacolo, invece, è stato svuotato del superfluo e dotato della gabbia di sicurezza e due sedili sportivi con cinture a cinque punti: il divano posteriore e altri elementi d'arredo sono stati eliminati per ridurre il peso.

Sarà più potente della RS stradale. La Skoda non ha ancora fornito una scheda tecnica, ma ha confermato che anche per il powertrain è prevista una messa a punto dedicata utilizzando motori e batterie di serie. La base di partenza è quindi il pacchetto con doppio motore da 299 CV e 460 Nm totali con batterie da 82 kWh lordi.

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Formula 1 - A Miami per un altro weekend Sprint

Mag 02,2024

Questo fine settimana la Formula 1 affronta il suo secondo weekend Sprint dei sei in programma quest'anno e lo fa negli Stati Uniti, in occasione del Gran Premio di Miami. La città più famosa della Florida ospita per la terza volta il circus: la settimana di gara da queste parti sembra iniziare presto, perché sono tante le squadre che hanno approfittato della trasferta negli States per celebrare le partnership con eventi e attivazioni che hanno coinvolto anche artisti e personaggi dello spettacolo. Ma, al netto delle attività di marketing, adesso ci si prepara ad andare in pista e la domanda che tutti si fanno è sempre la stessa: chi riuscirà a fermare la Red Bull?

Riflettori puntati sulla Ferrari. In Cina non è andata come ci si aspettava: la SF-24 non è stata all'altezza della situazione, prendendole oltre che dalla Red Bull anche dalla McLaren, tanto da restare giù dal podio per la prima volta quest'anno. Ovviamente in Florida la squadra vuole buttarsi tutto alle spalle e giocarsi al meglio le proprie carte, forte del supporto del nuovo title partner HP, celebrato in pista con una livrea speciale che presenta alti, cofano motore, numeri e cerchi in azzurro. Dall'altra parte c'è una McLaren in gran forma che vuole fare il bis dopo Shanghai: il team di Woking si aspetta un fine settimana impegnativo su un circuito cittadino ben diverso da quello della Cina e a complicare le cose ci si metterà il caldo umido di questo weekend.

Gara strategica. Nelle prime due edizioni del GP di Miami non abbiamo assistito a gare particolarmente entusiasmanti, nonostante i 5,4 chilometri del tracciato presenti diversi dislivelli, chicane e curve veloci che sulla carta dovrebbero consentire diverse opportunità di sorpasso. Quello di Miami resta un Gran Premio con una sola sosta: delle tre mescole selezionate da Pirelli per questa gara, Hard e Medium saranno le protagoniste assolute, un po' come l'anno scorso. L'asfalto, dopo il rifacimento che aveva preceduto la scorsa edizione, è molto liscio e l'aderenza è scarsa. Occhio dunque al graining che potrebbe complicare molto le cose.

Come vedere il GP in TV. L'azione entra nel vivo già il venerdì perché, come detto, anche a Miami avremo un weekend Sprint. Ecco il programma del fine settimana, già convertito con gli orari italiani, per seguire ogni fase del Gran Premio di Miami.

Venerdì 3 maggio

Prove Libere 1 dalle 18.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Sprint Qualifying dalle 22.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Sabato 4 maggio

Sprint Race alle 18 in diretta su Sky Sport F1 e TV8

Qualifiche alle 22 in diretta su Sky Sport F1, differita TV8 alle 23.30

Domenica 5 maggio

Gara, partenza alle 22 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 23.30

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